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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 59 del 20 luglio 2010


Materia: Difesa del suolo

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1706 del 29 giugno 2010

Legge 183/89. Legge 267/98. Legge 179/2002. Piano Strategico Nazionale 2007. Protocollo d'intesa tra la Regione del Veneto, l'Amministrazione Provinciale di Belluno e il Comune di Borca di Cadore per la progettazione degli Interventi strutturali di mitigazione del rischio idrogeologico sul dissesto di Cancia in comune di Borca di Cadore (BL).

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [

Note per la trasparenza:

Approvazione di un protocollo di intesa tra Regione Veneto, Provincia di Belluno e Comune di Borca di Cadore per la progettazione delle opere di difesa degli abitati e delle vie di comunicazione dalla frana di Cancia.

L'Assessore Arch. Maurizio Conte riferisce quanto segue:

la frazione di Cancia in Comune di Borca di Cadore è stata ripetutamente interessata da fenomeni di colata detritica (debris-flow) provenienti dal conoide posto sulle pendici del Monte Antelao, fenomeni che in alcune occasioni hanno causato anche vittime.

A seguito di due importanti episodi franosi avvenuti nel 1994 e 1996, che hanno causato solo danni materiali, la Regione del Veneto ha predisposto una serie di interventi finalizzati al contenimento del fenomeno e avviato una campagna di studi, istituendo nel 1996 un apposito comitato tecnico di esperti formato da docenti universitari, membri del CNR e funzionari pubblici, che aveva lo scopo di analizzare a fondo la problematica e individuare le possibili soluzioni strutturali.

Successivamente alla conclusione dei lavori della commissione, la Regione ha affidato l'incarico per la progettazione degli interventi strutturali di mitigazione del rischio idrogeologico sulla frana di Cancia (€ 3.356.969,84) al raggruppamento temporaneo Studio Galli - Studio prof. Maione - Studio Cancelli Associato (DGR 1338/2000). Per la necessità di introdurre modifiche soprattutto nella fase di VIA, l'incarico è stato progressivamente esteso fino a portare il costo delle opere preventivate sino ad € 11.250.000,00.

Contemporaneamente all'avvio della progettazione dell'intervento definitivo il Genio Civile di Belluno, ha provveduto, a integrazione delle opere di difesa già realizzate, alla costruzione di una vasca di accumulo provvisoria da circa 20.000 metri cubi, ed in seguito ha assicurato la manutenzione delle opere nei riguardi dei periodici fenomeni di trasporto solido.

Il progetto prevedeva, sulla base degli studi realizzati, la costruzione di un vascone di contenimento del volume di circa 100.000 metri cubi, provvisto di sistemi di drenaggio della fase liquida e opere complementari di stabilizzazione del canalone di transito della colata.

La procedura di VIA si è conclusa nell'anno 2009 con il Giudizio favorevole di compatibilità ambientale e l'approvazione del progetto definitivo dell'importo di € 11.250.000,00 (DGR 230/2009). Il progetto approvato è risultato alla fine modificato rispetto all'ipotesi progettuale originaria anche per effetto di una serie di verifiche, comprendenti apposite modellazioni matematiche, eseguite dal CUDAM dell'Università degli Studi di Trento.

Complessivamente per le opere di sistemazione della frana di Cancia la Giunta Regionale ha attivato finanziamenti, a valere sulla Legge 183/89, sulla Legge 267/98, sulla Legge 179/2002 e sul Piano Strategico Nazionale 2007 per € 12.068.876,96 e attualmente, detratte le spese già sostenute o impegnate compresa la progettazione, sono tuttora disponibili circa € 10.290.000,00 per la realizzazione di opere per la messa in sicurezza della frana di Cancia.

Il 18/07/2009 a seguito di intensi fenomeni meteorologici, si è innescata una colata detritica che dopo essere stata contenuta quasi per intero dalle opere di difesa ha comunque determinato il cedimento di due file di gabbionate della vasca terminale di accumulo provvisoria da 20.000 metri cubi realizzata nel 2000, per cui è avvenuta la tracimazione di una massa prevalentemente acquosa che ha investito una porzione dell'abitato di Cancia, causando il decesso di due abitanti.

La Giunta Regionale a seguito dell'evento sopra menzionato ha disposto immediatamente il ripristino delle opere di difesa, al fine di mettere provvisoriamente in sicurezza l'abitato di Cancia (DGR 2250/2009) dichiarando in data 24/07/2009 lo Stato di crisi per gli eventi meteorologici del 18 luglio 2009 nei territori del Cadore in provincia di Belluno (D.P.G.R. 139/2009).

In data 23/08/2009 la Faula della Regola di Borca di Cadore, con delibera 6/09, ha negato l'autorizzazione al cambio di destinazione d'uso di alcune particelle catastali sulle quali è prevista la realizzazione del progettato vascone di contenimento, chiedendo altresì di valutare alternative al progetto. Tale diniego ha fatto seguito a manifestazioni di dissenso della comunità locale verso l'opera in progetto e di fatto ha pregiudicato la realizzazione delle opere in quanto, ai sensi della L.R. 26/1996, i beni di proprietà della Regola non sono espropriabili.

Inoltre l'Amministrazione Provinciale di Belluno, con Determina n. 1754 del 03/09/2009, ha affidato al CNR-IRPI di Torino, nella persona del dr. Tropeano, un incarico di consulenza per la valutazione delle soluzioni proposte per la mitigazione del rischio della frana di Cancia, che si è conclusa con una relazione che ha valutato il progetto in appalto non idoneo allo scopo.

Lo studio del CNR-IRPI di Torino ha proposto, invece, quale unica soluzione praticabile la realizzazione di una piazza di deposito sottesa, allo sbocco, da una struttura di inalveamento selettiva che permetta il deflusso del materiale solido-liquido in un percorso a cielo aperto recapitante nel Torrente Boite.

Pertanto si deve prendere atto che, a oltre dieci anni ormai dall'avvio della progettazione delle opere di mitigazione della frana di Cancia, sono state rimesse in discussione, anche con una consulenza altamente qualificata, le scelte che attraverso un lungo iter di approvazione avevano portato al progetto in corso di appalto e che la sua realizzazione, nella attuale situazione, non appare più possibile.

Essendo tuttavia necessario pervenire entro il più breve tempo possibile ad una soluzione del problema che consenta la messa in sicurezza della frana in oggetto, attraverso una serie di contatti tra gli uffici della Regione del Veneto della Provincia di Belluno e del Comune di Borca di Cadore si è ritenuta opportuna l'adozione di uno specifico protocollo di intesa attraverso il quale trasferire dalla Regione del Veneto alla Provincia di Belluno, anche in virtù delle sue competenze in materia di programmazione, progettazione, approvazione ed esecuzione degli interventi di difesa idrogeologica ex art. 85 della L.R. 11/2001, la responsabilità del procedimento per l'individuazione e la progettazione degli interventi di mitigazione sul dissesto idrogeologico di Cancia in Comune di Borca di Cadore sino alla fase della progettazione definitiva.

Nell'ambito di tale accordo la Regione del Veneto metterà a disposizione tutto il materiale in proprio possesso, con particolare riferimento al progetto già formato, agli studi propedeutici e di validazione effettuati ed anche ai risultati dello studio affidato in data 28.12.2009 con D.R.403/2009 allo Studio Galli - Studio prof. Maione - Studio Cancelli Associato, relativo alla fattibilità della soluzione progettuale proposta dal consulente della Provincia di Belluno, i cui contenuti verranno comunque concordati con la Provincia.

Verrà assicurata inoltre la piena collaborazione dei propri uffici, che hanno maturato una significativa esperienza sul fenomeno. E' prevista infine la partecipazione del Comune di Borca di Cadore alle attività di monitoraggio sull'andamento della progettazione al fine di giungere ad una soluzione il più possibile condivisa.

Per le successive fasi, necessarie per pervenire alla esecuzione delle opere, si ritiene infine opportuno prevedere di rinviare le decisioni ad un ulteriore specifico protocollo di intesa.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

Viste le LL. 18/05/1989, n. 183; 03/08/1998, n. 267; 31/07/2002, n. 179;

Vista le LL.R. 13/04/2001, n. 11; 19/08/1996, n. 26; 10/01/1997, n. 1;]

delibera

1. Di trasferire, alla Provincia di Belluno la responsabilità del procedimento per l'individuazione e la progettazione degli interventi strutturali di mitigazione del rischio idrogeologico sul dissesto di Cancia.

2. Di approvare, per i fini di cui al punto precedente, lo schema di protocollo d'intesa tra la Regione del Veneto, la Provincia di Belluno e il Comune di Borca di Cadore allegato alla presente delibera (Allegato A), della quale costituisce parte integrante, incaricando per la sottoscrizione dell'atto l'Assessore Arch. Maurizio Conte.

3. Di far fronte agli ulteriori oneri di progettazione con le risorse finanziarie già assegnate alla Regione del Veneto ai sensi della Legge 183/89, della Legge 267/98, della Legge 179/2002 e del Piano Strategico Nazionale 2007 e ancora disponibili provvedendo al loro trasferimento anche in soluzione unica, su richiesta della Provincia a seguito di affidamento dei relativi incarichi.

4. Di dare mandato al Dirigente della Direzione Difesa del Suolo per tutti gli atti necessari a dare attuazione al presente provvedimento, ivi compresi impegno e liquidazione delle necessarie somme.

5. Di dare atto che la progettazione esecutiva, l'appalto e l'esecuzione degli interventi strutturali di mitigazione del rischio idrogeologico sul dissesto di Cancia saranno oggetto di un ulteriore specifico protocollo d'intesa.


(seguono allegati)

1706_AllegatoA_225620.pdf

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