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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 33 del 20 aprile 2010


Materia: Associazioni, fondazioni e istituzioni varie

Deliberazione della Giunta Regionale n. 631 del 09 marzo 2010

Fondazione " Dolomiti - Dolomiten - Dolomites - Dolomitis UNESCO" approvazione Statuto. L.R. n. 11 del 16 febbraio 2010, art. 4.

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore alle Politiche per i flussi migratori, funzioni amministrative per la Provincia di Belluno ai sensi dell'art. 5 della l.r. 11/2001, trasporti a fune, affari legali e contenzioso, conferenze istituzionali Oscar De Bona, riferisce quanto segue.

L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) incoraggia l'identificazione, la protezione e la conservazione dei patrimoni culturali e naturali di tutto il mondo considerati di valore eccezionale per l'umanità. Ciò che rende eccezionale il concetto di Patrimonio Mondiale è la sua applicazione universale. I siti del Patrimonio Mondiale appartengono a tutte le popolazioni del mondo, al di là dei territori nei quali sonocollocati. 

Sulla base di un trattato internazionale conosciuto come Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, culturale e naturale, adottato nel 1972, l'UNESCO ha finora riconosciuto un totale di 890 siti (689 beni culturali, 176 naturali e 25 misti) presenti in 148 Paesi del mondo."

Con quarantaquattro siti, l'Italia è il paese con il maggior numero di beni iscritti alla lista. Attualmente solo due di questi sono iscritti come beni naturali, le Isole Eolie e le Dolomiti, mentre tutti gli altri sono iscritti come siti culturali.

Nelle Alpi ci sono 4 siti naturali: il ghiacciaio Jungfrau-Aletsch, l'Arena tettonica Sardona, Monte San Giorgio (tutti e tre in Svizzera) e le Dolomiti distribuito nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (province di Pordenone e Udine), nella Regione del Veneto (provincia di Belluno), nelle Province Autonome di Bolzano e Trento.

I siti naturali devono soddisfare almeno uno dei seguenti quattro criteri:

vii) contenere fenomeni naturali superlativi o aree di bellezza ed importanza estetica eccezionali;

viii) essere straordinari esempi delle maggiori fasi della storia della Terra;

ix) essere straordinari esempi di significativi processi ecologici e biologici in evoluzione;

x) contenere gli habitat naturali più importanti e più significativi per la conservazione in situ della biodiversità.

Il 26 giugno 2009, le Dolomiti sono state iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale secondo i criteri naturali vii) e viii) e riconosciute da UNESCO "fra i più bei paesaggi montani che vi siano al mondo".

Il percorso della candidatura, avviato nel dicembre 2004 dallo Stato italiano e condotto in questi anni dalle cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine e dalle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, si è articolato attraverso varie fasi di approfondimento e di valutazione, rivelando l'area dolomitica come un patrimonio montano che è al tempo stesso patrimonio naturale e fattore identitario di primaria importanza.

L'unicità di queste montagne, riconosciuta dall'UNESCO, sta proprio nel loro valore geologico e paesaggistico, considerato come l'espressione più profonda e più viva dell'identità del territorio, come sintesi mirabile di uomo e ambiente, di attività e di usi, sedimentatisi in queste vallate nel corso dei secoli e, rispetto ai quali, gli elementi naturali, risultano imprescindibili.

Questo riconoscimento rappresenta dunque l'opportunità di condividere a livello territoriale un progetto di sviluppo sostenibile basato sull'idea di "montagna delle identità", dove il senso del limite assieme alla valorizzazione del territorio e delle culture, che creano il sentire comune delle genti che popolano le alte quote, è centrale per assicurare la partecipazione di tutti e per veicolare al meglio obiettivi e significati.

L'iscrizione delle Dolomiti nel Patrimonio mondiale si configura, in definitiva, come un'occasione straordinaria per ragionare sui temi della montagna e sulla specificità anche culturale del territorio dolomitico. Tutti temi da affrontare con nuova consapevolezza e responsabilità amministrativa per garantire nel tempo la durata dei valori universali che l'UNESCO ha qui riconosciuto.

Il bene Dolomiti è composto da nove siti, che "includono tutte le aree che sono essenziali per il mantenimento della bellezza del bene e tutti, o la maggior parte, degli elementi chiave inerenti le scienze della Terra, interrelati e interdipendenti nelle loro relazioni naturali. Il bene include parti di un parco nazionale, diversi parchi naturali regionali e provinciali, siti Natura 2000 ed un monumento naturale. Le aree tampone sono state definite per ciascun sito al fine di proteggerlo dalle minacce esterne ai suoi confini. I paesaggi naturali ed i processi essenziali al mantenimento dei valori del bene e della sua integrità si trovano in buono stato di conservazione e sono ampiamente integri." (IUCN-UNESCO)

Il quadro di coordinamento e di gestione preparato per accompagnare la candidatura, dà conto dell'impegno comune delle Amministrazioni locali e prefigura il futuro sistema di governance delle Dolomiti Patrimonio Mondiale mediante una Fondazione i cui soci fondatori sono la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia con la Provincia di Pordenone e quella di Udine, la Regione del Veneto con la Provincia di Belluno, la Provincia autonoma di Bolzano e la Provincia autonoma di Trento.

Con un soggetto unico di riferimento per il governo del Bene Dolomiti UNESCO si è inteso assicurare la tutela, la valorizzazione e la promozione di questo Patrimonio dell'Umanità nel rispetto di quei valori per cui è stato iscritto nella Lista UNESCO.

L'art. 4, comma 2, della L.R. n. 11/2010 autorizza la Regione del Veneto a partecipare, in qualità di Socio Fondatore, alla Fondazione " Dolomiti - Dolomiten - Dolomites - Dolomitis UNESCO " a condizione che la Regione sia socio fondatore unitamente alla Regione Friuli Venezia Giulia, alle Province Autonome di Trento e Bolzano e alle province di Belluno Pordenone e Udine e che tra gli scopi vi siano:

a)      lo sviluppo, la promozione e la valorizzazione del patrimonio UNESCO Dolomiti da parte dei soci fondatori, da attuarsi anche attraverso la predisposizione di un piano di gestione e l'istituzione di tavoli tematici con gli enti locali, gli enti parco, le amministrazioni e le istituzioni pubbliche e private interessate, nonché la collaborazione delle istituzioni internazionali e comunitarie;

b)      la promozione e l'organizzazione di attività di ricerca e studio, nonché di iniziative scientifiche, culturali e promozionali tendenti a diffondere la conoscenza del Bene UNESCO e la cultura della tutela del territorio, in relazione anche allo sviluppo delle popolazioni locali.

Lo Statuto, presentato nel documento di candidatura e allegato alla presente (Allegato A), è pienamente compatibile con quanto previsto dall'art. 4, comma 2, della L.R. 11/2010 e quindi se ne propone l'approvazione, autorizzando il Presidente, o suo delegato, a sottoscrivere l'atto costitutivo della Fondazione.

E' prevista, a carico della Regione del Veneto, per la costituzione della Fondazione, una quota relativa al fondo di dotazione pari a € 10.000,00.= (diecimila) da impegnare sul cap. 101421 (upb U0171) del Bilancio regionale 2010 ed una quota per il fondo di gestione che sarà quantificata e impegnata da parte del Dirigente della Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi.

Per aderire alla Fondazione le Province a statuto ordinario, in base all'art. 3 commi 30 e 32 della Legge 24 dicembre 2007 n. 244, hanno l'esigenza di elaborare una relazione unitaria fra tutti i soci fondatori che illustri i requisiti previsti dalle citate disposizioni di legge e le ragioni generali di costituzione della Fondazione con un'analisi del fabbisogno di dotazione organica della Fondazione. La approvazione della Relazione viene demandata al Segretario Regionale all'Ambiente e Territorio.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione, ai sensi dell'art. 33, 2°comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la legge regionale 10 giugno 1991, n. 12 e successive modifiche ed integrazioni;

VISTA la legge regionale 16 febbraio 2010 n. 11;]

delibera

  1. di approvare, per i motivi descritti in premessa, lo Statuto di cui in allegato (Allegato A), che costituisce parte integrante del presente provvedimento;
  2. di incaricare il Presidente della Regione, o suo delegato, alla firma dell'atto costitutivo della Fondazione "Dolomiti - Dolomiten - Dolomites - Dolomitis UNESCO", ai sensi dell'art. 4 della L.R. 11/2010;
  3. di impegnare, quale fondo di dotazione per la costituzione della Fondazione, la somma di € 10.000,00.=, sul Capitolo 101421 (upb U0171) del Bilancio regionale 2010 che presenta sufficiente copertura;
  4. di dare mandato al Dirigente della Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi per gli impegni relativi al fondo di gestione ed alle attività regionali direttamente connesse al sito UNESCO, sul capitolo 101421 del Bilancio regionale 2010 fino all'importo di Euro 110.000,00;
  5. di incaricare il Segretario Regionale all'Ambiente e Territorio dell'approvazione della Relazione redatta ai sensi dell'art. 6 della L. 244/2007;
  6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento nel B.U.R. in base al disposto della L.R. 8.5.1989, n. 14, art. 2.


(seguono allegati)

631_AllegatoA_223476.pdf

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