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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 66 del 25 luglio 2006


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1855 del 13 giugno 2006

Fondo regionale di intervento per l'Infanzia e Adolescenza. "Il Veneto a sostegno della famiglia e della genitorialità sociale"

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore alle Politiche Sociali, Antonio De Poli, riferisce quanto segue:

vista la Legge 184/83 "Diritto del minore ad una famiglia" così come modificata dalla Legge n. 476/98 e dalla Legge n. 149/01;

vista la Legge " Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza" del 28 agosto 1997, n. 285;

visto il Decreto Ministeriale del 24 Aprile 2000, n. 89, Adozione del Progetto obiettivo-materno-infantile relativo al "Piano sanitario nazionale per il triennio 1998-2000";

considerato il Piano Nazionale di Azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva anni 2002-2004;

vista la Legge regionale del 3 febbraio 2006, n. 3 "Bilancio di Previsione per l'esercizio finanziario 2006 e pluriennale 2006-2008, che, sul cap. 61231 del UPB U0148 "Servizi e interventi per lo sviluppo sociale della famiglia", ha previsto quale quota del fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza la somma di € 5.189.670,00;

considerato che con Dgr n. 4222 del 30 dicembre 2003 sono stati definiti gli ambiti e le aree dell'ultimo Piano Biennale della Legge sulle " Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza", nonché approvati i criteri per l'assegnazione dei finanziamenti a favore degli ambiti territoriali, con specificati i vincoli ed i tempi per la realizzazione delle progettualità e con Dgr n. 1940 del 25 giugno 2004 e Dgr n. 3832 del 13 dicembre 2005 approvata la prosecuzione delle progettualità medesime;

considerato il monitoraggio e la valutazione dei Piani relativi alle precedenti annualità di applicazione della Legge suddetta sul territorio regionale realizzati dall'Osservatorio Regionale per l'Infanzia Adolescenza e le conseguenti valutazioni inerenti le "buone prassi";

vista la DGR n. 2161 del 16.07.04 che ha approvato il Progetto Pilota Regionale per il sostegno e l'accompagnamento della famiglia adottiva a favore delle Aziende ULSS Capoluogo di Provincia, quali Enti Capofila, con il coinvolgimento degli Enti Autorizzati all'Adozione Internazionale;

considerando il consolidamento tra gli amministratori pubblici e gli operatori di un'acquisizione teorica già presente nella sensibilità politica e nelle prassi, legata al fatto di non poter migliorare la vita dei bambini e dei ragazzi senza aiutare gli adulti nella funzione genitoriale ed educativa;

acquisito che una completa revisione delle politiche di sostegno alla famiglia, ed in particolare di quella con prole, è al centro dell'agenda europea, nazionale e regionale della politica del welfare;

il relatore afferma la necessità di realizzare un piano regionale denominato "Il Veneto a sostegno della famiglia e della genitorialità sociale" composto dai tre seguenti progetti meglio specificati nell'Allegato A che forma parte integrante del presente provvedimento:

1) Marchio famiglia.

2) Sostegno alla genitorialità sociale: interventi per lo sviluppo dell'affidamento familiare.

3) Sostegno della genitorialità sociale: il sostegno della famiglia adottiva e del minore adottato.

Progetto Pilota "Marchio famiglia".

1. "Il Marchio Famiglia". E' un progetto pilota atto a sperimentare, a livello locale, nuove iniziative rivolte alla famiglia, alla genitorialità ed ai minori i cui contenuti sono specificati al punto 1 dell'Allegato A, che forma parte integrante del presente provvedimento.

A tal fine si propone di realizzare un bando aperto fino al 31/12/2007 per attribuire "il Marchio famiglia" a tutti i soggetti che vogliano richierderlo e che realizzino particolari iniziative per le famiglie rispettando, in base al settore di attività, determinati standard di servizio e/o politiche di prezzo. Ogni soggetto fisico o giuridico residente o avente sede legale nella Regione del Veneto potrà fare domanda tramite un modulo specifico dove verranno evidenziati i contenuti del beneficio che sarà garantito alle famiglie.

Si propone di affidare la realizzazione del progetto Marchio Famiglia all'Osservatorio Regionale per l'Infanzia e Adolescenza istituito presso l'Azienda ULSS n. 3 di Bassano del Grappa (VI) vista l'esperienza e la competenza, in materia di minori e famiglie che l'Osservatorio ha acquisito e consolidato in questi ultimi anni. In particolare L'Osservatorio Regionale per l'Infanzia e Adolescenza provvederà a:

a)        costituire un apposito Gruppo Istituzionale la cui composizione e compiti sono indicati nell'Allegato A progetto 1.

b)        predisporre, con proprio atto deliberativo, il bando entro 90 gg. dall'approvazione del presente provvedimento.

c)        curare la predisposizione grafica del Marchio Famiglia.

d)        Attribuire periodicamente il marchio famiglia alle iniziative meritevoli .

e)        predisporre una guida biennale da divulgare alle famiglie della Regione Veneto con le opportunità previste.

A tal fine si propone di assegnare all'Azienda ULSS 3 di Bassano del Grappa - Osservatorio Regionale per l'Infanzia e Adolescenza la somma di € 349.670,00= per il finanziamento delle attività di cui ai punti a), b), c), d) ed e) proprie dell'Azienda ULSS 3 ed in particolare dell'Osservatorio Regionale Infanzia e Adolescenza.

Il totale della somma di € 349.670,00 verrà erogato con le seguenti modalità:

-           €. 174.835,00= in seguito alla comunicazione del recepimento ed avvio del progetto da parte dell' A.ULSS 3 di Bassano del Grappa per conto dell'Osservatorio;

-           €. 174.835,00= in seguito a relazione dell'attività svolta e rendicontazione economica formale dell'Azienda ULSS 3 indicante le spese sostenute dall'Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza per la realizzazione del progetto. La deliberazione dell'Azienda ULSS 3 che approva la relazione e la rendicontazione del progetto dovrà essere prodotta entro il 30/06/08.

Progetto "Sostegno alla genitorialità sociale: interventi per lo sviluppo dell'affidamento familiare"

Tale progetto si propone di superare le differenze esistenti a livello regionale con riferimento al ricorso all'affido familiare rispetto all'inserimento in comunità e di sostenere e avviare in tutto il territorio regionale percorsi che possano portare alla costituzione di una programmazione specifica per lo sviluppo dell'affidamento familiare, attraverso la realizzazione, il sostegno e il potenziamento dei centri per l'affidamento familiare e attraverso la realizzazione, la diffusione e la validazione di linee guida regionali per l'affidamento familiare.

Si intende "centro per l'affidamento familiare" o "centro affido", un servizio, un centro o un'equipe pubblici, chiaramente identificabile per sede e per i professionisti che vi operano. Il servizio, il centro o l'equipe ha un apposito incarico, gli operatori che vi operano si occupano in maniera specifica, specializzata, stabile e strutturata di affido familiare e, in particolare, di promozione dell'affido, di formazione e di sostegno delle famiglie affidatarie ai sensi della legge 184/83.

Il progetto si realizza attraverso due azioni complementari descritte nel dettagli nell'Allegato A, parte integrante del presente provvedimento:

Azione A. L'attuazione di un "Progetto regionale per la realizzazione, il sostegno e il potenziamento dei centri per l'affidamento familiare".

Il "Progetto regionale per la realizzazione, il sostegno e il potenziamento dei centri per l'affidamento familiare" sarà attuato attraverso 21 progetti territoriali (un progetto territoriale per ogni ambito ULSS) approvati e finanziati a seguito di apposito Bando predisposto con Decreto del Dirigente Regionale competente entro 15 giorni dalla data di approvazione della presente deliberazione. I progetti, che verranno valutati da un apposita commissione, dovranno essere presentati entro un mese dalla data di pubblicazione del decreto dirigenziale di approvazione del Bando nel B.U.R.V..

Il bando sarà aperto ai Comuni e alle aziende ULSS che dovranno tradurre, nel rispetto dei criteri, dei contenuti e delle modalità riportate nel Piano (Allegato A, parte integrante del presente provvedimento), gli obiettivi del progetto secondo le specificità di ogni territorio.

L'onere complessivo del "Progetto regionale per la realizzazione, il sostegno e il potenziamento dei centri per l'affidamento familiare" a carico del bilancio regionale è pari a € 1.000.000,00, di cui si chiede la prenotazione dell'impegno nel capitolo 61231 del UPB U0148, che dispone di sufficienti fondi.

Si propone di ripartire l'importo sopra indicato per ambito territoriale ULSS sulla scorta dei seguenti criteri (vedi Allegato B, parte integrante del presente provvedimento, al punto 2.A.):

a) numero di minori residenti (con un perso di 50);

b) minori allontanati dalla propria famiglia (con un peso di 50).

Potrà accedere al finanziamento un progetto per ambito territoriale ULSS.

Essendo la situazione della gestione delle deleghe relative alla tutela del minore e in particolare delle materie di cui all'art.23 del D.P.R. 616/77 molto differente fra i diversi ambiti ULSS della regione si rende necessario aprire il bando sia ai comuni che alle aziende ULSS. E' compito del Presidente della Conferenza dei Sindaci (o suo delegato) coinvolgere i tutti i soggetti, pubblici e del privato sociale, che nel territorio operano a favore dell'affidamento familiare per la fase di progettazione degli interventi.

In ogni ambito e per ogni Progetto territoriale dovrà essere individuato un ente referente capofila fra i comuni e l'Azienda ULSS. La presentazione del progetto territoriale, la rendicontazione, i report richiesti dalla Direzione Regionale saranno curati e presentati dall'ente capofila.

Per il Progetto regionale per la realizzazione, il sostegno e il potenziamento dei centri per l'affidamento familiare non potranno essere coperte dal finanziamento di cui alla presente deliberazione le spese dei progetti territoriali relative a sedi o strutture utilizzate, le spese per l'arredamento, per attrezzature informatiche e/o audiovisive, per automezzi, per contributi alle famiglie coinvolte, per la formazione degli operatori, ne per il personale pubblico dipendente. Il finanziamento di cui alla presente deliberazione potrà coprire fino al 75% del totale dei costi preventivati e sostenuti per la realizzazione dei progetti territoriali.

La valutazione dei progetti sarà curata da una commissione nominata dal Dirigente Regionale competente e composta dal Responsabile Scientifico e il Responsabile Tecnico dell'Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza, dal Dirigente del Servizio Famiglia - Direzione Regionale per i Servizi Sociali, dal Funzionario dell'Ufficio Tutela - Direzione Regionale per i Servizi Sociali e da un esperto in materia.

L'approvazione dei progetti, dell'eventuale graduatoria, degli importi approvati e i successivi atti per l'assegnazione, la liquidazione del contributo regionale e di ogni altro atto necessario per il funzionamento del progetto è demandata a specifici atti del Dirigente Regionale competente.

Azione B. La realizzazione delle linee guida regionali per l'affidamento familiare.

Si propone di affiancare alla realizzazione dei progetti territoriali per lo sviluppo dell'affido un percorso regionale di monitoraggio dei progetti stessi, ma anche di analisi, formazione e definizione di linee guida operative per l'affido, che andranno validate a livello locale e recepite con successivi protocolli di intesa dagli attori istituzionali che in ogni ambito ULSS operano nei procedimenti di affidamento familiare (in particolare i comuni e l'A.ULSS, con riferimento sia ai servizi di base che ai servizi di secondo livello).

La realizzazione di tale azione viene affidata all'Azienda ULSS 3 di Bassano del Grappa - Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza nell'ambito delle sue competenze e in continuità con alcune importanti attività progettuali gestite dallo stesso: la progettazione, gestione e monitoraggio del progetto (e relativo bando di concorso) "Reti di famiglie, reti di solidarietà per l'infanzia e l'adolescenza" (DGR n. 4237 del 30/12/2003); il monitoraggio dei progetti territoriali ex Legge 285/97 che, a partire dalla DGR n. 4222 del 30/12/2003 ha posto come ambiti privilegiati di progettazione il tema della genitorialità naturale e genitorialità sociale; la progettazione, gestione e monitoraggio del progetto (e relativo bando di concorso) di cui alla DGR n. 2234 del 23/07/2004 per la "Deistituzionalizzazione del minore e il suo rientro nella famiglia di origine".

Viene quindi dato l'incarico all'A.ULSS 3 di Bassano del Grappa - Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza di realizzare il percorso per la definizione delle linee guida regionali per l'affidamento familiare. L'Osservatorio ne curerà la realizzazione a partire dall'attuazione di un percorso formativo al quale parteciperanno tutti gli operatori coinvolti nei procedimenti di affidamento familiare. Per la progettazione e il monitoraggio di tale percorso l'Osservatorio si avvarrà di un Gruppo Tecnico al quale parteciperanno i referenti provinciali per l'affidamento familiare, un rappresentante dell'Ufficio del Pubblico Tutore dei minori, un rappresentante della Direzione Regionale, uno o più esperti nella materia (con compiti di coordinamento tecnico del lavoro).

Sarà curata dall'Osservatorio Regionale anche la pubblicazione e la diffusione a livello regionale delle linee guida per l'affidamento familiare, previa approvazione della Direzione Regionale competente, e la realizzazione dei percorsi di validazione a livello locale, nonché i percorsi di formazione e monitoraggio che ne accompagneranno la realizzazione.

Si propone di assegnare all'A.ULSS 3 - Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza di Bassano del Grappa per la realizzazione della presente azione un finanziamento pari a € 60.000,00. e di liquidare il 50% di tale finanziamento, pari a € 30.000,00, alla comunicazione di recepimento ed avvio del progetto, e il restante 50% in seguito a relazione sull'attività svolta e rendicontazione economica formale dell'Azienda ULSS 3.

Progetto "Sostegno della genitorialità sociale: il sostegno della famiglia adottiva e del minore adottato"

Con DGR 2161 del 16/07/04 è stato avviato il "Progetto Pilota regionale per il sostegno e l'accompagnamento della famiglia adottiva".

Il progetto si poneva i seguenti obiettivi:

1.      il sostegno psicologico e pedagogico del nucleo nelle fasi di crisi evolutiva della famiglia, nel processo educativo, con particolare riferimento alle dinamiche relazionali;

2.      favorire un confronto fra le famiglie adottive, di interscambio esperienziale e di mutuo aiuto;

3.      favorire l'inserimento scolastico e sociale del bambino adottivo, anche attraverso una sensibilizzazione del corpo docente sulla cultura e sulle problematiche specifiche dell'adozione;

4.      adeguamento dei tempi di attesa per la partecipazione ai corsi di informazione e sensibilizzazione e per lo studio di coppia.

Il Progetto Pilota regionale per il sostegno e l'accompagnamento della famiglia adottiva si è articolato in sette "progetti attuativi locali", programmati e realizzati ognuno all'interno di ogni ambito provinciale da parte delle Aziende ULSS che vi insistono e di almeno due enti firmatari del protocollo operativo regionale per l'adozione (uno per le province di Rovigo e di Belluno).

Per tutti gli aspetti relativi alla rendicontazione, alla redazione dei report di avanzamento richiesti dalla Direzione Regionale per i Servizi Sociali e per tutte le comunicazioni, le Aziende UU.LL.SS.SS. che hanno sede nei capoluogo di provincia fungono da "ente capofila".

Le attività di monitoraggio attuate dalla Direzione dei Servizi Sociali, ma anche la costante rilevazione dei dati sulle attività delle equipe adozioni curata dall'Osservatorio Regionale per l'infanzia e l'adolescenza, hanno messo in luce la rilevanza che hanno assunto nel territorio le attività promosse a favore delle famiglie adottive grazie al Progetto Pilota Regionale, evidenziando la necessità da una parte di dare continuità alle attività intraprese anche successivamente alla data prevista di conclusione (il 30 giugno 2006), valorizzando ed approfondendo le scelte di fondo deliberate con DGR 2161/04, dall'altra di avviare un processo di analisi e riflessione sulla fase post adottiva e in particolare sul sostegno della famiglia adottiva e del minore adottato in tutti i suoi aspetti, al fine di dare stabilità all'intervento, e uniformità di opportunità e di qualificazione di tutto il sistema dei servizi per l'adozione nel territorio regionale. Il Progetto Pilota regionale per il sostegno e l'accompagnamento della famiglia adottiva si è mosso in un ambito di forte innovatività, sia a livello regionale che nazionale. Valutata la positività dell'iniziativa si tratta ora di portare a sistema le attività avviate attraverso un percorso di formazione e accompagnamento e costruzione di linee guida per gli interventi post adozione e attraverso la proroga del Progetto Pilota per altri due anni.

Nell'ambito dell'adozione, il 2005 ha anche visto la messa a punto e la definitiva implementazione presso le equipes del territorio dell'informatizzazione del procedimento adottivo mediante la realizzazione del programma Adonet. Al di là delle dimensioni organizzative e procedurali l'informatizzazione rappresenta un importante passo in avanti nel monitoraggio (in tempo reale) dei percorsi adottivi e dell'intero sistema regionale per le adozioni. La fase di realizzazione e implementazione del sistema era stata affidata all'A.ULSS 4 che si è mossa a partire da analoghi progetti da essa attuati in altri ambiti, ma si evidenzia ora la necessità di integrare Adonet con il complesso delle attività di studio e monitoraggio sulla condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza affidate all'Osservatorio Regionale e di sostenere le normali attività di manutenzione del programma stesso

Il relatore propone pertanto di attuare il progetto "Sostegno della genitorialità sociale: il sostegno della famiglia adottiva e del minore adottato" attraverso tre azioni, illustrate nel dettaglio nell'Allegato A, parte integrante del presente provvedimento:

3.A.La proroga del Progetto Pilota regionale per il sostegno e l'accompagnamento della famiglia adottiva, attraverso un finanziamento specifico di € 1.000.000,00 , ripartito negli ambiti provinciali e assegnato alle aziende ULSS capoluogo di provincia, secondo i seguenti criteri (vedi ALLEGATO B):

-             n° minori seguiti nel post adozione (con un peso pari a 40)

-             richieste studi di coppia (con un peso pari a 33)

-             n° corsi d'informazione/sensibilizzazione (con un peso pari a 27)

3.B L'avvio un percorso specifico per la formazione degli operatori, il monitoraggio dei progetti e per la realizzazione di linee guida regionali per il sostegno della famiglia adottiva e del minore adottato nella fase del post adozione, affidato nella sua realizzazione all'Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza di Bassano del Grappa con un finanziamento pari a € 30.000,00.

3.C.Il passaggio all'A.ULSS 3 di Bassano del Grappa- Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza della gestione del programma ADONET, la sua manutenzione e l'integrazione con la Banca Dati Minori, l'eventuale formazione e consulenza a favore degli operatori delle equipes consultoriali adozioni delle aziende ULSS per gli anni 2006 e 2007. Per tale azione viene affidato all'A.ULSS 3 di Bassano del Grappa - Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza un finanziamento pari a € 39.200,00 per la manutenzione (secondo quanto preventivato dalla azienda che ha realizzato Adonet) e € 10.800,00 per le altre funzioni di cui al seguente punto.

Si propone di liquidare all'A.ULSS 3 di Bassano del Grappa - Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza gli importi di cui ai punti 3.B. e 3.C., pari ad un totale di € 80.000,00 con le seguenti modalità: il 50% di tale finanziamento, pari a € 40.000,00, alla comunicazione di recepimento ed avvio delle attività, e il restante 50% in seguito a relazione sull'attività svolta e rendicontazione economica formale dell'Azienda ULSS 3.

Per la continuazione del "Progetto Pilota Regionale per il sostegno e l'accompagnamento della famiglia adottiva" (punto 3.A) si confermano e ripropongono le indicazioni presenti nella DGR 2161/04 e si precisa in particolare

-             che gli enti capofila, individuati nelle aziende ULSS capoluogo di provincia, dovranno inviare entro il 30 giugno 2006 (vale la data del timbro postale) un progetto attuativo locale che preveda la continuazione delle attività già approvate secondo gli obiettivi, i criteri e le modalità previste dalla DGR n. 2161 del 16.07.04, all'Azienda ULSS 3 di Bassano del Grappa - Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza - via Carducci, 3 - 36061 Bassano del Grappa (VI);

-             che le Aziende ULSS capoluogo di provincia, quali Enti Capofila dei progetti attuativi locali, sono tenute a coinvolgere attivamente e in tutte le fasi progettuali, a cominciare dalla fase di progettazione, le altre Aziende ULSS della provincia e gli Enti Autorizzati all'adozione internazionale che hanno aderito al Protocollo Operativo regionale per le Adozioni, operanti attivamente nella provincia e che facciano esplicita richiesta di partecipare (almeno due enti per ambito provinciale tranne che per le province di Rovigo e Belluno, come descritto nella DGR n. 2161 del 16.07.04);

-             il progetto dovrà contenere un'analisi dettagliata dei costi previsti, la parte dei costi cofinanziata, la chiara definizione degli obiettivi e dei risultati attesi, la temporizzazione delle fasi di realizzazione del progetto, una dettagliata ed esauriente descrizione delle attività previste, dei soggetti coinvolti e del ruolo dei diversi soggetti attuatori;

-             nelle attività progettuali particolare attenzione e priorità dovrà essere assicurata al raggiungimento dell'obiettivo 4) "Adeguamento dei tempi di attesa per la partecipazione ai corsi di informazione e sensibilizzazione e per lo studio di coppia"

Ad integrazione ed ulteriore specificazione di quanto previsto con dalla DGR n. 2161 del 16.07.04 si precisa che non verranno coperte dal finanziamento regionale le spese relative a sedi o strutture utilizzate, le spese per l'arredamento, per attrezzature informatiche e/o audiovisive, per automezzi, per la formazione degli operatori, ne per il personale pubblico dipendente;

Almeno l'80% del finanziamento regionale ottenuto dovrà essere effettivamente speso per attività progettuali rivolte direttamente alle famiglie adottive. Il finanziamento regionale potrà coprire fino al 75% delle spese previste, approvate e sostenute.

I progetti dovranno essere approvati con atto formale del Dirigente Regionale competente. Per ogni ambito provinciale, successivamente all'atto di approvazione dei progetti attuativi locali, dovrà essere sottoscritto fra tutti i soggetti attuatori un protocollo di intesa per la realizzazione del progetto.

La data di conclusione del progetto dovrà essere il 30 giugno 2008.

Eventuale modulistica per la presentazione, il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti attuativi locali dovrà essere approvata dalla Direzione Regionale competente e presentata ai soggetti interessati.

Alle aziende ULSS capoluogo di provincia, quali Enti Capofila dei progetti attuativi locali verrà erogato il 50% dell'importo assegnato a seguito del ricevimento del protocollo di intesa sottoscritto da tutti i soggetti attuatori e il restante 50% a seguito di dettagliata rendicontazione delle attività realizzate e dei costi sostenuti.

Infine, il relatore propone di:

-           approvare il piano regionale denominato "Il Veneto a sostegno della famiglia e della genitorialità sociale", Allegato A, parteintegrante del presente provvedimento;

- approvare il quadro economico del piano regionale denominato "Il Veneto a sostegno della famiglia e della genitorialità sociale", Allegato B, parteintegrante del presente provvedimento;

- impegnare la somma di € 1.489.670,00 sul capitolo 61231 del UPB U0148 che dispone di sufficienti fondi;

- prenotare la somma di € 1.000.000,00 sul capitolo 61231 del UPB U0148 che dispone di sufficienti fondi;

Il relatore conclude la propria relazione sottoponendo all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il Relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione, ai sensi dell'art. 33, comma II dello Statuto, il quale da atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale;

-         vista la legge 4.5.1983, n. 184;

-         vista la legge 8.6.1990, n.142;

-         vista la legge quadro 17.2.1992, n.104;

-         vista la legge 8.8.1997, n. 285;

-         vista la legge 49/01;

-         vista la legge regionale 39/01 art. 42;

-         visto il DPR 309/90;

-         visto il Decreto Ministeriale del 24.4.2000, n. 89, Adozione del Progetto obiettivo-materno-infantile relativo al "Piano sanitario nazionale per il triennio 1998-2000";

-         visto il Piano Nazionale di Azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva anni 2002-2004;

-         vista la legge regionale 23.4.1990, n. 32;

-         vista la legge regionale 3.2.1996, n. 5;

-         vista la legge regionale 16.12.97, n. 41;

-         vista la legge regionale 3.02.2006, n. 3;

-         vista la Dgr n. 1408 del 5.5.1998;

-         vista la Dgr n. 4276 del 24.11.1998;

-         vista la Dgr n. 690/02;

-         vista la Dgr n. 4222/03;

-         vista la Dgr n. 1940/04;

-         vista la Dgr n. 3832/05;

-         vista la Dgr n. 2161/04;

-         visti i Decreti del Dirigente Regionale per le Politiche Sociali nn. 20 del 10.4.2000 e 50 del 20.6.2000;]

delibera

1. di approvare quanto esplicitato in premessa ed in particolare il piano regionale denominato "Il Veneto a sostegno della famiglia e della genitorialità sociale", Allegato A, parteintegrante del presente provvedimento;

2. di affidare la realizzazione del progetto pilota "Il Marchio Famiglia" (progetto 1 dell'Allegato A) all'Azienda U.L.S.S. 3 di Bassano del Grappa - Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza assegnando la somma di €. 349.670,00= che verrà erogata con le seguenti modalità:

- €. 174.835,00= in seguito alla comunicazione del recepimento ed avvio del progetto da parte dell' A.ULSS 3 di Bassano del Grappa per conto dell'Osservatorio;

- €. 174.835,00= in seguito a relazione dell'attività svolta e rendicontazione economica formale dell'Azienda ULSS 3 indicante sia le spese proprie sostenute dall'Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza per la realizzazione del progetto. La deliberazione dell'Azienda ULSS 3 che approva la relazione e la rendicontazione del progetto dovrà essere prodotta entro il 30/06/08.

3. di approvare il Progetto Regionale per la realizzazione, il sostegno e il potenziamento dei centri per l'affidamento familiare (progetto 2 - Azione A, dell'Allegato A) e di dare mandato al Dirigente Regionale della Direzione Regionale per i Servizi Sociali di predisporre tutti gli atti necessari per la sua realizzazione nei termini e nelle modalità indicate nella parte motiva del presente provvedimento.

4. di prenotare, per la realizzazione del Progetto di cui al punto 3 l'impegno di € 1.000.000,00 a carico del cap. 61231 del UPB U0148 "Servizi e interventi per lo sviluppo sociale della famiglia" del Bilancio di Previsione della Regione per l'esercizio 2006, che presenta la necessaria disponibilità;

5. di assegnare la somma di € 60.000,00 all'Azienda U.L.S.S. 3 di Bassano del Grappa - Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza per la realizzazione delle linee guida regionali per l'affidamento familiare (progetto 2 - Azione A, dell'Allegato A), che verrà erogata con le seguenti modalità:

-       € 30.000,00 alla comunicazione di recepimento ed avvio del progetto da parte
dell'azienda ULSS 3;

-       € 30.000,00 in seguito a relazione dell'attività svolta e rendicontazione economica formale dell'azienda ULSS 3.

6. di assegnare e ripartire l'importo di € 1.000.000,00 alle A.ULSS capoluogo di provincia per la proroga del Progetto Pilota regionale per il sostegno e l'accompagnamento della famiglia adottiva (progetto 3; punto3.A dell'Allegato A), come descritto in Allegato B, parte integrante della presente deliberazione e di erogare tali importi alle aziende ULSS capoluogo di provincia con le seguenti modalità:

-       il 50% dell'importo assegnato a seguito del ricevimento del protocollo di intesa sottoscritto da tutti i soggetti attuatori;

-       il restante 50% a seguito di formale e dettagliata rendicontazione delle attività realizzate e dei costi sostenuti da parte delle aziende ULSS capoluogo di provincia quali Enti Capofila dei progetti attuativi locali;

7. di affidare la realizzazione delle azioni di cui ai punti 3.B.(per l'importo di € 30.000,00) e 3.C (per l'importo di € 50.000,00) del progetto "Sostegno della genitorialità sociale: il sostegno della famiglia adottiva e del minore adottato" (progetto 3 dell'Allegato A) all'azienda ULSS 3 di Bassano del Grappa - Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza assegnando la somma di € 80.000,00 che verrà erogata con le seguenti modalità

-         € 40.000,00 alla comunicazione di recepimento ed avvio del progetto da parte
dell'A.ULSS 3;

-         € 40.000,00 in seguito a relazione dell'attività svolta e rendicontazione economica formale dell'Azienda ULSS 3.

8. di approvare il quadro economico del piano regionale denominato "Il Veneto a sostegno della famiglia e della genitorialità sociale", Allegato B, parteintegrante del presente provvedimento;

9. di impegnare, per la realizzazione dei punti 2, 5, 6 e 7, l'importo complessivodi € 1.489.670,00 a carico del cap. 61231 del UPB U0148 "Servizi e interventi per lo sviluppo sociale della famiglia" del Bilancio di Previsione della Regione per l'esercizio 2006, che presenta la necessaria disponibilità;

10. di far pubblicare il presente provvedimento, sul B.U.R.V.

Allegato (omissis)

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