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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 70 del 22 luglio 2005


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1706 del 05 luglio 2005

Progetto di outplacement per lavoratori espulsi dalla PMI a causa di crisi aziendali, settoriali, locali. Approvazione istruttoria e finanziamento dei progetti. Approvazione adempimenti amministrativi ed organizzativi per la realizzazione delle attività e la predisposizione del rendiconto di spesa. Riapertura termini per la presentazione dei progetti.

La Giunta regionale

(omissis)

delibera

1. Di approvare quanto in premessa indicato. 2. Di approvare le risultanze dell'istruttoria e del procedimento di valutazione riportate nell'allegato A: elenco progetti presentati, ammissibili e finanziati; 3. Di rinviare a successivo atto del successivo del Dirigente della Direzione Lavoro l'impegno sui capitoli di spesa n. 100679 e n. 23004 del bilancio di previsione annuale per un importo totale dei progetti finanziati (allegato A) che ammonta a Euro 881.875,00. 4. Di approvare l'Atto di Adesione di cui all' "allegato B"; 5. Di stabilire che i termini per l'avvio dei progetti si interrompano nel mese di agosto. 6. Di approvare gli adempimenti relativi alle norme di gestione e di rendicontazione delle attività formative riportate nell' "allegato C", che forma parte integrante del presente provvedimento. 7. Di dare mandato al Dirigente Regionale della Direzione Lavoro di approvare successivamente, con apposito atto amministrativo, la relativa modulistica, nonché di apportare, per motivate esigenze, eventuali differimento ai termini di avvio e conclusione delle attività. 8. Di mettere a bando le risorse residue pari Euro 618.125,00. 9. Di approvare il formulario per la presentazione dei progetti "allegato D" e l'"allegato E" contenente l'avviso per la presentazione delle domande, che formano parte integrante del presente atto.


ALLEGATO C alla DGR n. 1706 del 5 luglio 2005 Adempimenti amministrativi ed organizzativi per la realizzazione delle attivita' e la predisposizione del rendiconto di spesa per gli interventi di politiche attive del lavoro nonche' azioni formative per i soggetti in condizioni di debolezza a causa delle crisi settoriali e locali che investono il territorio regionale. (Progetto di outplacement per lavoratori espulsi dalla PMI a causa di crisi aziendali, settoriali, locali) PREMESSA Il presente documento fornisce le disposizioni relative agli adempimenti amministrativi ed organizzativi per la realizzazione degli interventi di outplacement per i lavoratori espulsi dalla PMI a causa di crisi aziendali, settoriali e locali presentati in base alla "Direttiva per il finanziamento di interventi di politiche attive del lavoro nonchè azioni formative per soggetti in condizione di debolezza a causa delle crisi settoriali e locali che investono il territorio regionale" approvata con D.G.R. n. 1108 del 18 marzo 2005 e comprende una parte riferita alle norme di gestione e una parte relativa alla predisposizione del rendiconto finale di spesa. Costituiscono fonti normative per l'attuazione dei progetti i Regolamenti CE 1260/99, 1784/99, 438/01, 448/01 e 448/04, nonché la Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 41 del 5 dicembre 2003. I contributi erogati in applicazione della citata Direttiva costituiscono concessione di contributo a fondo perduto ai sensi dell'art. 12 della L. 241/90. Poiché detto contributo è diretto a perseguire finalità di carattere generale, ha natura di mera movimentazione finanziaria e in quanto tale è da considerare fuori dal campo di applicazione IVA ai sensi dell'art. 2 c. 3 del DPR 633/72 e successive modificazioni e integrazioni. Per qualunque aspetto non compreso nella presente, i soggetti gestori sono invitati a fare riferimento alla Direzione Regionale Lavoro. A. NORME DI GESTIONE 1. DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE I progetti approvati dalla Giunta Regionale ed ammessi al finanziamento devono essere attuati in conformità alla normativa statale e regionale, per il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi previsti. L'attività dei percorsi e la relativa documentazione amministrativo-contabile dovranno essere chiaramente individuabili rispetto alle altre attività del soggetto gestore. Le attività devono essere conformi al progetto approvato. Formano oggetto di semplice comunicazione unicamente le variazioni di orario e di data, la sospensione o annullamento di parte delle attività, gli eventuali ritiri dei destinatari delle attività, la variazione o l'inserimento di soggetti affidatari di parte dell'attività. Qualunque variazione al progetto approvato deve essere oggetto di preventiva autorizzazione da parte della Direzione Regionale Lavoro. Non potranno in ogni caso essere modificati gli obiettivi previsti nel progetto originario. Le comunicazioni con la Regione per i casi previsti dal presente documento dovranno avvenire unicamente con la modulistica approvata con Decreto del Dirigente della Direzione Lavoro. 2. OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO Il beneficiario è tenuto: - per la durata delle attività finanziate, e fino alla chiusura del rendiconto, a comunicare alla Regione eventuali modifiche apportate all'atto costitutivo e/o allo statuto, nonché eventuali variazioni di sede o legale rappresentante. Le variazioni riguardanti la struttura e/o l'attività dell'ente beneficiario, anche in esito a processi di fusione, incorporazione, trasferimento del ramo aziendale, cessione di quote sociali, cessione di partecipazioni sociali ecc., indipendentemente dal trasferimento delle posizioni vantate nei confronti della Regione, dovranno essere immediatamente comunicate alla competente struttura. Entro 30 gg. dall'avvenuta variazione dovrà essere trasmessa altresì copia conforme degli atti mediante i quali tali variazioni sono state disposte. La struttura competente, verificata la compatibilità delle variazioni in rapporto alla specifica direttiva di riferimento, nonché, ove necessario, della disciplina dell'accreditamento, prende atto della variazione intervenuta. Diversamente, la struttura competente avvia procedimento di revoca del contributo ai sensi della legge 241/90 qualora la variazione non fosse compatibile con le condizioni, modalità, termini, requisiti previsti dalla specifica direttiva di riferimento. - a dotarsi di personale affidatario delle attività in possesso delle competenze e della professionalità necessarie alla realizzazione delle attività. Lo svolgimento delle attività con personale in difetto della competenza prevista o della necessaria professionalità, accertata in contraddittorio, comporta il non riconoscimento delle attività svolte dal personale in difetto. Qualora ciò pregiudichi l'efficacia dell'intera attività, la Regione si riserva il potere di dar luogo alla revoca del finanziamento; - a garantire il rispetto delle vigenti norme di legge, regolamentari, nonché dei contratti collettivi di categoria in materia di personale dipendente nonché di prestatori d'opera professionale, con particolare riguardo al trattamento economico, contributivo, previdenziale e fiscale. La responsabilità relativa ai suddetti rapporti è esclusivamente ed unicamente in capo al beneficiario. La Regione pertanto rimane ad essi totalmente estranea e fin d'ora sollevata da ogni domanda, ragione o pretesa. - a realizzare le attività in conformità al progetto approvato dalla Giunta Regionale ed in aderenza alle disposizioni contenute nel presente documento previste per ciascuna tipologia di progetto. La difformità totale o parziale del progetto realizzato rispetto a quello approvato, debitamente contestata e fermo restando le variazioni consentite o autorizzate, comporta rispettivamente la revoca totale o parziale del finanziamento; - a conformare l'attività alle indicazioni organizzative ed operative della Regione del Veneto; - a stipulare le assicurazioni obbligatorie in esecuzione della vigente normativa, esonerando espressamente la Regione del Veneto da ogni chiamata in causa e/o da ogni responsabilità in caso di mancata e/o irregolare stipulazione delle assicurazioni medesime. La Regione si riserva di verificare il rispetto della predetta obbligazione, segnalando all'INAIL ai sensi di legge eventuali irregolarità. In particolare, la Regione non darà luogo al pagamento di spese sostenute per dette assicurazioni obbligatorie qualora siano state accertate irregolarità segnalate all'INAIL; - a stipulare idonee assicurazioni finalizzate a risarcire i danni che, nell'espletamento delle attività finanziate dovessero derivare ai partecipanti e/o a terzi; - a conservare presso la propria sede legale la documentazione probatoria relativa alle assicurazioni, nonché a detenerne una copia presso la sede di svolgimento dei progetti formativi; - a disporre di locali e attrezzature in regola con le vigenti norme in tema di antinfortunistica, di igiene, di tutela ambientale, di tutela della salute negli ambienti di lavoro, prevenzione incendi. La violazione di detto obbligo, accertate dalle competenti strutture pubbliche, comporta il mancato riconoscimento delle spese afferenti ai locali e attrezzature. Tuttavia, quando i locali o le attrezzature risultino inidonei o pericolosi, a giudizio della struttura pubblica competente, ciò comporta la revoca del finanziamento; - a disporre delle attrezzature, apparati e macchinari necessari per la realizzazione delle attività. La mancanza o la difformità o l'inidoneità delle attrezzature, rispetto a quando indicato in progetto, comporta il mancato riconoscimento delle relative spese. Tuttavia, se la mancanza o la difformità o l'inidoneità è tale da pregiudicare il corretto svolgimento dell'attività, il finanziamento concesso è revocato; - a consegnare la documentazione prevista per la gestione e la rendicontazione delle attività nei termini indicati dal presente documento. In ogni caso, non vengono riconosciute attività iniziate prima della consegna della documentazione per l'avvio. 3. TERMINI DI ESECUZIONE DELLE ATTIVITA' Il progetto deve essere avviato entro 30 giorni dalla data della notifica di ammissione al finanziamento (quindi dalla data di ricevimento della raccomandata A.R.). Il mancato avvio delle attività entro i termini previsti comporta la revoca totale del finanziamento concesso. Le attività devono essere concluse entro 12 mesi dalla data di avvio delle stesse. Il superamento dei predetti termini comporta la non riconoscibilità delle spese relative ad attività svolte dopo detto termine. Preliminarmente all'avvio è necessario che il legale rappresentante del soggetto beneficiario sottoscriva l'atto di adesione allegato alle presenti disposizioni e lo trasmetta in originale alla Regione del Veneto, secondo le procedure sotto descritte. 4. REQUISITI DEI PARTECIPANTI Gli interventi sono destinati ai lavoratori, fra le categorie individuate in sede di progetto, che aderiscano formalmente allo stesso. Preliminarmente all'avvio delle attività, sarà cura del Soggetto attuatore illustrare agli interessati il progetto e raccogliere le adesioni formali di quanti intendono partecipare alle attività. La medesima persona non può rivestire nello stesso progetto un ruolo attivo e passivo (ossia destinatario e affidatario delle attività). 5. SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA' Non è ammesso lo svolgimento di attività in sedi ubicate fuori dal territorio della Regione Veneto. Eventuali deroghe potranno essere concesse in via eccezionale con autorizzazione preventiva del Dirigente della Direzione Lavoro su richiesta motivata del soggetto attuatore. 6. AVVIO DEL PROGETTO Per l'autorizzazione all'avvio del progetto è necessario presentare alla Direzione Regionale Lavoro, almeno tre giorni prima dell'inizio effettivo, la seguente documentazione in originale e debitamente sottoscritta: - l'atto di adesione controfirmato dal legale rappresentante del Soggetto beneficiario - la dichiarazione di avvio del progetto sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata e sottoscritta dal legale rappresentante ai sensi degli artt. 38 e 47 del D.P.R. 445/2000 e contestuale richiesta di vidimazione registri delle presenze; - la scheda personale affidatario delle attività (consulenti, personale amministrativo e di segreteria, eventuali docenti ecc.) completa di firme autografe degli interessati; le integrazioni a tale scheda, se non completa al momento dell'avvio, potranno essere presentate (comunque sempre in originale) unitamente alla dichiarazione di conclusione delle attività; - i calendari relativi alle attività formative, di durata superiore a due mesi, e alle attività non formative a sportello o comunque pianificabili, di durata superiore a 15 giorni; i successivi calendari andranno trasmessi, anche a mezzo telefax, almeno cinque giorni prima della scadenza dei precedenti. Si precisa che nel caso di iniziative rivolte ad utenti di numero non determinabile (es. convegni etc.) dovranno esser fornite le seguenti informazioni: - luogo e data di svolgimento - durata e contenuto degli interventi - nominativo operatori e relatori coinvolti Nel caso le attività formative non siano calendarizzabili all'avvio del progetto, i relativi calendari dovranno essere trasmessi unitamente alla comunicazione di avvio dell'attività formativa. In considerazione del fatto che non è possibile effettuare pause durante lo svolgimento delle attività, il calendario dovrà tener conto di eventuali sospensioni o pause ricreative previste tra la conclusione di una lezione e l'avvio di un'altra. Nel calendario deve essere indicato in maniera analitica l'eventuale modulo e argomento della lezione. - gli eventuali registri di cui si richiede la vidimazione con l'indicazione esatta dei nominativi degli allievi; non è previsto l'inserimento di uditori nelle attività formative. Nel caso i nominativi degli allievi non siano identificabili al momento dell'avvio del progetto, la vidimazione dei registri dovrà essere richiesta con la comunicazione di avvio dell'attività formativa - fotocopia di un documento di identità del legale rappresentante (obbligatoria) Non verranno autorizzati avvii di progetti con caratteristiche diverse rispetto ai piani approvati, o con documentazione incompleta o presentata oltre i limiti di tempo sopra indicati. La mancata autorizzazione dell'avvio del progetto per tali cause non sospende i termini previsti per l'avvio o la conclusione delle attività. 7. INDIVIDUAZIONE DEI DESTINATARI Entro 30 giorni dalla data di avvio effettivo del progetto (come dichiarata secondo quanto previsto al punto 6) dovranno essere presentati in originale i seguenti documenti: - la scheda dei dati identificativi della/delle impresa/e dalle quali provengono i lavoratori coinvolti (scheda 2 del formulario di presentazione del progetto) qualora non presentata oppure modificata rispetto al momento della presentazione del progetto - la scheda dei dati identificativi dei lavoratori coinvolti (scheda 3 del formulario di presentazione del progetto) qualora non presentata oppure modificata rispetto al momento della presentazione del progetto - la dichiarazione di adesione all'attività completa di tutti i dati riferiti ai soggetti destinatari e firmata dai partecipanti che aderiscano formalmente all'intervento; Decorso il termine di cui sopra, la struttura competente potrà avviare il procedimento di revoca ai sensi della L. 241/90. 8. AVVIO DELL'ATTIVITA' FORMATIVA Il Soggetto attuatore dovrà presentare, almeno tre giorni prima dell'inizio effettivo dell'attività formativa , la seguente documentazione in originale: - dichiarazione di avvio dell'attività formativa sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata e sottoscritta dal legale rappresentante ai sensi degli artt. 38 e 47 del D.P.R. 445/2000, con eventuale richiesta di vidimazione registri - calendario attività, qualora non già presentato in fase di avvio del progetto - elenco allievi partecipanti all'attività formativa completo dei dati anagrafici - elenco docenti completo dei dati anagrafici e delle firme; eventuali firme non depositate potranno essere consegnate unitamente alla documentazione di conclusione 9. ORARIO La durata oraria delle singole lezioni per l'attività formativa è definita in 60 minuti. La progettazione degli interventi e ogni disposizione riferita alla realizzazione del monte ore va rapportata a tale durata. Qualora per ragioni organizzative il Soggetto attuatore ritenga necessario strutturare le ore di docenza su unità di tempo inferiori all'ora, sul registro presenze andrà annotato l'orario preciso di inizio e di termine delle lezioni. Non è possibile effettuare pause durante lo svolgimento delle attività. Tutte le disposizioni relative al raggiungimento del monte ore andranno applicate sommando e ricomponendo la durata effettiva delle lezioni in unità orarie di 60 minuti. L'orario giornaliero non potrà superare le sei ore di lezione in caso di orario continuato o le otto ore di lezione in caso di orario spezzato. L'attività didattica non può iniziare prima delle ore 8 e non può terminare oltre le ore 23.00. L'attività non può svolgersi in giorni festivi e il relativo orario settimanale non potrà superare le 40 ore di lezione calcolate in unità orarie di 60 minuti. 10. RICHIESTA ANTICIPAZIONE Il finanziamento verrà erogato ai soggetti beneficiari con le seguenti modalità: - Erogazione di un anticipo del 10%, su richiesta dell'interessato, in seguito al decreto di approvazione del progetto e contestuale impegno delle risorse, - Successivi pagamenti intermedi, in base alle spese effettivamente sostenute, su certificazione trimestrale corredata da relazione sull'andamento della sperimentazione, - Il saldo fino a concorrenza della spesa effettiva ed ammessa sarà erogato in seguito alla presentazione ed alla verifica del rendiconto finale. Si precisa che il totale cumulato di acconto non può superare il 95% del contributo approvato. In caso di mancata certificazione che attesti di aver sostenuto, entro nove mesi dall'avvio del progetto, almeno il 70% dell'importo assegnato la Regione potrà revocare il finanziamento nei limiti delle somme inutilizzate. I documenti da presentare sono i seguenti: - lettera di richiesta anticipazione sottoscritta dal legale sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi degli artt. 38 e 47 del D.P.R. 445/2000, con data uguale o successiva all'avvio delle attività e precedente alla conclusione delle stesse; - documento fiscale in regime di esclusione dal campo IVA, ai sensi dell'art. 2 comma 3 lett. a) del DPR 633/72 in regola con la normativa sull'imposta di bollo; all'operazione sarà applicata, se dovuta, ritenuta d'acconto IRPEG del 4% prevista dall'art. 28 comma 2 DPR 600/73; - scheda dati anagrafici firmata dal legale rappresentante (anche in copia se i dati sono invariati rispetto a precedenti schede già acquisite dalla Direzione Regionale Lavoro) - polizza fidejussoria a favore della Regione Veneto; - fotocopia di un documento di identità del legale rappresentante (obbligatoria); - file contenente i dati identificativi/statistici dei partecipanti secondo il formato e le modalità di inoltro che saranno definite dal Dirigente della Direzione Lavoro in sede di approvazione della modulistica per la gestione e la rendicontazione delle attività; Deve essere presentata una polizza fidejussoria per ogni progetto contestualmente alla richiesta di anticipazione. La somma garantita dalla polizza dovrà essere pari all'importo richiesto a titolo di anticipazione. La polizza fidejussoria va mantenuta fino alla verifica del rendiconto, e dovrà avere efficacia dalla data di rilascio fino ad un anno dal termine delle attività, con proroga semestrale automatica per non più di due successivi rinnovi, salvo eventuale svincolo anticipato da parte della Regione. La garanzia cesserà comunque ogni effetto 24 mesi dopo la chiusura dell'attività progettuale. 11. VARIAZIONI ATTIVITA' Il modulo di variazione attività deve essere utilizzato per comunicare unicamente i seguenti eventi: - spostamento di data o di orario - cambio sede di svolgimento per l'attività o parte di essa - sospensione di attività - ritiro partecipante - sostituzione docente per l'attività formativa (se i dati del docente non sono già stati comunicati consegnare a mano o spedire la scheda docente in originale e completa di firme) - sostituzione personale affidatario delle attività (se i dati del personale non sono già stati comunicati consegnare a mano o spedire la scheda docente in originale e completa di firme) Le variazioni di attività non comunicate utilizzando la modulistica prevista non verranno considerate ammissibili. Si ricorda che le variazioni attività devono essere comunicate obbligatoriamente almeno tre giorni prima della data interessata: in caso di eventi improvvisi, la comunicazione deve sempre riportare la motivazione per cui la variazione non è stata comunicata entro i tempi utili. Qualora in sede di verifica ispettiva da parte della Regione venissero riscontrate difformità rispetto alle informazioni comunicate alla Direzione Lavoro (ad esempio, attività sospesa o rinviata senza comunicazione preventiva), le relative attività non verranno riconosciute in sede di rendicontazione, e il finanziamento concesso verrà in ogni caso ridotto proporzionalmente Se in sede di successiva ispezione al medesimo progetto venissero riscontrate ulteriori irregolarità, l'intero ammontare del finanziamento verrà revocato, secondo quanto previsto dal successivo punto 14 "Revoca dei contributi e procedimento". 12. CONCLUSIONE DELLE ATTIVITA' L'attività deve concludersi entro 12 mesi dalla data di comunicazione dell'avvio. La comunicazione di conclusione delle attività, sottoscritta dal legale rappresentante sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi degli artt. 38 e 47 del D.P.R. 445/2000 su apposito modulo in originale, deve pervenire alla Direzione Regionale Lavoro entro i 30 giorni successivi alla conclusione delle attività, accompagnata da fotocopia del documento di identità del firmatario. 13. CERTIFICAZIONE DELLE ATTIVITA' 13.1 Attività formativa _ registri presenze I registri delle presenze dovranno essere preventivamente vidimati presso la Direzione Regionale Lavoro, dovranno riprodurre fedelmente il modello regionale e dovranno essere predisposti con un numero di pagine, preventivamente numerate, superiore alle giornate di attività. Per i giorni in cui le lezioni si svolgono il mattino ed il pomeriggio, con una pausa intermedia, saranno predisposte ed utilizzate due pagine di registro. Il registro completo dovrà comprendere la copertina, l'elenco allievi e le pagine per la rilevazione delle presenze e dovrà essere preventivamente rilegato. Nell'elenco posto all'inizio del registro, andranno indicati i partecipanti effettivi in ordine alfabetico. In caso di progetto con più azioni, deve essere predisposto un registro per ciascuna azione, salvo il caso in cui a più azioni partecipino esattamente gli stessi addetti, riportando sulla copertina del registro il numero e il titolo dell'azione o delle azioni a cui lo stesso si riferisce. Ogni registro avrà una propria numerazione progressiva con inizio dalla pagina n. 1, salvo il caso in cui venga richiesta la vidimazione di un ulteriore registro per numero insufficiente di pagine. Non è ammissibile l'utilizzo di registri individuali a fogli mobili per l'attività formativa. Il registro va compilato giorno per giorno, in tutte le sue parti, anche con riferimento alle assenze degli utenti. Le firme degli allievi e del docente dovranno essere apposte contestualmente all'inizio e al termine delle lezioni. Il visto del coordinatore ha il valore di attestazione di regolarità e può essere apposto anche successivamente allo svolgimento della lezione, ad intervalli non superiori ad una settimana. In caso di presenza di tutor, questi apporrà la propria firma solo per le lezioni in cui si trova fisicamente presente in aula. In caso di smarrimento del registro presenze, il soggetto gestore è tenuto ad informare tempestivamente la Direzione Regionale Lavoro alla quale verrà prodotta altresì formale dichiarazione relativa all'attività svolta (allievi, docenti, ore e giorni), conservando agli atti analoghe dichiarazioni rilasciate dagli allievi _ se maggiorenni _ e dai docenti interessati. In sede di ispezioni in itinere, le ingiustificate irregolarità od omissioni riscontrate e debitamente contestate nella tenuta dei registri che attestano il regolare svolgimento dell'attività comporteranno il non riconoscimento delle attività oggetto di irregolarità e la corrispondente decurtazione del finanziamento. Si ricorda che il registro è a tutti gli effetti equiparato ad un atto pubblico; si invitano pertanto i soggetti gestori a prestare la massima cura nella compilazione degli stessi, evitando in ogni caso cancellazioni, abrasioni, omissioni o alterazioni che potrebbero costituire illeciti penali perseguibili a norma di legge. 13.2 Attività non formativa _ schede individuali Per la registrazione delle attività non formative (counseling e orientamento individuale e collettivo, analisi fabbisogni formativi, ricerca sbocchi occupazionali e supporto all'inserimento lavorativo ecc.), sia i soggetti destinatari delle attività che i soggetti affidatari (consulenti ed operatori) avranno l'obbligo di registrare giornalmente le attività svolte nelle schede individuali attività non formativa. Tali schede, non preventivamente vidimate, al termine delle attività saranno trasmesse unitamente al rendiconto di spesa e verranno esaminate in sede di verifica rendicontale. 14. COLLABORAZIONI ESTERNE Le collaborazioni con società esterne (partenariati) sono ammissibili solo se previste in sede di progetto o autorizzate, preventivamente all'avvio dello stesso, dal Dirigente della Direzione Lavoro. La delega è vietata. Le attività svolte da collaboratori esterni (società o persone fisiche), ed i relativi costi, verranno riconosciuti solo in presenza di: - per le persone fisiche un incarico preventivo di collaborazione e relativi documenti contabili giustificativi (ricevute, statini paga ecc.) - per le società l'espressa indicazione in progetto della previsione di collaborazione e di un accordo preventivo di collaborazione, con indicazione precisa dell'oggetto dell'incarico e dell'importo affidato al soggetto esterno Non saranno considerati ammissibili documenti contabili emessi da Soggetti non previsti in sede di progetto o non autorizzati, preventivamente all'avvio, dal Dirigente della Direzione Lavoro. 15. COMUNICAZIONI CON LA REGIONE E CORRISPONDENZA La documentazione relativa all'avvio e in generale tutti i documenti consegnati a mano alla Direzione Lavoro dovranno essere presentati da un incaricato del Soggetto beneficiario del finanziamento oppure del Soggetto che, in sede di progetto, è stato indicato come partner per gli aspetti gestionali/operativi del corso. Non verranno accettati documenti presentati da persone non autorizzate. Il principio generale che regola la trasmissione della corrispondenza alla Regione è che le comunicazioni avverranno o in originale (a mezzo posta o con consegna a mano) oppure a mezzo telefax. Si invita pertanto a non inviare documenti originali qualora gli stessi siano già stati inviati a mezzo telefax e viceversa. Devono necessariamente essere presentati in originale: - la dichiarazione di avvio del progetto - le schede destinatari e personale affidatario delle attività complete di firme autografe (comprese eventuali integrazioni) - la dichiarazione di inizio attività formativa - la/e richiesta/e di acconto - il rendiconto finale e la richiesta di saldo - la dichiarazione di conclusione del progetto Qualora non sia possibile presentare la documentazione completa in fase di avvio, le integrazioni verranno consegnate al termine delle attività, sempre in originale. Possono invece essere inviate a mezzo telefax le variazioni attività o di calendario. Tutta la documentazione da produrre su carta intestata, secondo quanto previsto dalla modulistica, dovrà recare i dati del beneficiario del finanziamento come individuato dalla Deliberazione di approvazione dei progetti. Vige il medesimo principio anche in caso di pluralità di soggetti attuatori (come ad esempio per progetti pluriaziendali). Eventuale documentazione presentata su fogli non intestati o recanti l'intestazione di altri soggetti o con intestazione illeggibile verrà giudicata non ammissibile. Tutta la corrispondenza inviata dovrà rispettare la modulistica approvata dalla Regione e dovrà in ogni caso riportare data della comunicazione, dati identificativi del progetto e firma del soggetto autorizzato (legale rappresentante o responsabile del progetto). La corrispondenza che non rispetti tali indicazioni verrà giudicata non ammissibile. Si ricorda che le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà possono essere sottoscritte dall'interessato anche in presenza del dipendente addetto. In questo caso non è necessaria copia fotostatica del documento di identità. 16. VIGILANZA E CONTROLLO Il beneficiario è tenuto a produrre, a semplice richiesta della Regione, ogni atto e documento concernente le attività oggetto di finanziamento, nonché a fornire ogni chiarimento o informazione richiesta. Il beneficiario è tenuto a consentire l'accesso ai propri locali, od in suo possesso o comunque detenuti, e a garantire l'accesso presso aziende che ospitano l'attività da parte di personale regionale o di soggetti appositamente incaricati dalla Regione, a fini ispettivi e di controllo. La Regione del Veneto potrà effettuare in qualsiasi momento, senza preavviso, verifiche ispettive volte a controllare la corretta realizzazione delle attività, nonché dei correlati aspetti amministrativi e gestionali, con particolare riferimento alla tenuta dei registri. 17. REVOCA DEI CONTRIBUTI E PROCEDIMENTO Oltre ai casi di revoca del finanziamento totale e parziale, di decurtazione ovvero mancato riconoscimento di alcune spese già previsti nel presente documento, la Regione si riserva la potestà di revocare i contributi concessi al beneficiario, anche nei seguenti casi: - grave violazione della normativa inerente la gestione di una o più attività oggetto del presente documento; - modifiche introdotte nel progetto, non autorizzate dal Dirigente della Direzione Regionale Lavoro o difformità progettuali; In caso di violazioni comportanti, secondo la vigente normativa e il presente documento, la revoca totale o parziale del finanziamento, la sua decurtazione ovvero il mancato riconoscimento di alcune spese, il Dirigente Regionale della Direzione Lavoro, previa contestazione al beneficiario ai sensi della L. 241/90, art. 7 e seguenti, e tenuto conto delle controdeduzioni dello stesso, da far pervenire entro il termine perentorio di 10 giorni dal ricevimento della contestazione, provvede con proprio atto motivato alla suddetta revoca, decurtazione o non riconoscimento. Qualora, per effetto dei predetti atti, il beneficiario debba restituire parte o tutto del contributo eventualmente già erogato, il Dirigente Regionale della Direzione Lavoro intima al beneficiario di restituire quanto dovuto, oltre agli interessi prescritti, entro 30 giorni dall'intimazione. Decorso inutilmente il termine, si dà luogo al procedimento di recupero forzoso. 18. SOSPENSIONE CAUTELATIVA DELL'EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO Qualora, nei confronti del beneficiario, emergano comunque gravi indizi di irregolarità, riguardanti l'attività oggetto del presente documento, la Regione si riserva la potestà di disporre la sospensione cautelativa dell'erogazione del finanziamento in relazione alla specifica attività, fino a completo accertamento della sussistenza o meno delle predette irregolarità. La sospensione è disposta con atto motivato del Dirigente Regionale della Direzione Lavoro, comunicato all'interessato. B. PREDISPOSIZIONE DEL RENDICONTO DI SPESA 1. FINANZIAMENTO Il finanziamento previsto dal provvedimento di approvazione del progetto si intende quale importo massimo di contributo pubblico erogabile. Detto contributo non può comunque superare l'importo omnicomprensivo di Euro 1.600,00.- per lavoratore interessato. In caso di riduzione del numero effettivo dei partecipanti, rispetto a quello previsto in sede di progettazione, il contributo regionale verrà ricalcolato in base al parametro massimo di Euro 1.600,00 per ogni lavoratore/lavoratrice effettivamente coinvolto. L'erogazione del finanziamento è subordinata al raggiungimento dell'obiettivo fissato nel progetto, corrispondente ad una ricollocazione del 60% del personale effettivamente coinvolto nel progetto. In caso di raggiungimento parziale dell'obiettivo fissato, il contributo verrà proporzionalmente ridotto, secondo la seguente formula: % di contributo erogabile = tasso di occupazione effettivo x 5 / 31. Per persone effettivamente coinvolte nel processo di outplacement si intendono i lavoratori/lavoratrici che avranno formalmente aderito al progetto come previsto dal punto 7 delle disposizioni di gestione. Al fine di determinare l'effettivo raggiungimento dell'obiettivo, il rendiconto dovrà essere accompagnato dalla relazione finale. 2. RENDICONTAZIONE I soggetti titolari di progetti dovranno inviare, a mezzo raccomandata, o consegnare a mano in orario d'ufficio, alla Direzione Regionale Lavoro, il rendiconto della gestione e delle spese sostenute ripartite per ciascuna voce esclusivamente su modello predisposto dalla Regione. Il termine è stabilito tassativamente in 60 giorni decorrenti dalla conclusione dell'attività. Al rendiconto dovranno essere allegati i giustificativi di spesa, in copia conforme all'originale, sottoscritti dal legale rappresentante del soggetto beneficiario. Dovranno inoltre essere allegati i registri presenza per l'attività formativa eventualmente utilizzati nel progetto e le schede individuali dell'attività non formativa dei soggetti destinatari e affidatari. I registri e le schede individuali saranno ritirate dal legale rappresentante o da un suo delegato, unitamente alla polizza fideiussoria nel caso sia stato richiesto acconto, a seguito lettera formale dell'ufficio rendicontazione, ad avvenuta verifica del rendiconto. In caso di smarrimento, furto, distruzione, ecc, dei registri l' Ente dovrà tempestivamente denunciare il fatto alle competenti autorità con segnalazione alla Direzione Regionale Lavoro. Tutta la documentazione dovrà essere inviata o consegnata a mano al seguente indirizzo: Regione del Veneto _ Direzione Regionale Lavoro _ Palazzo Balbi _ Dorsoduro, 3901 _ 30123 VENEZIA. Le schede individuali per l'attività non formativa verranno conservate agli atti del Soggetto attuatore per essere esibite, su richiesta della Regione, in sede di verifica rendicontale. 3. DICHIARAZIONE (DPR 445/2000) Al rendiconto dovranno essere allegate una relazione delle attività svolte, indicante anche la percentuale di raggiungimento dell'obiettivo occupazionale fissato dal progetto, e una relazione finanziaria secondo i facsimile di cui all'allegato "C". La relazione delle attività dovrà essere supportata da idonea documentazione (ad esempio, dichiarazione dello stato occupazionale dei soggetti coinvolti nell'intervento). Al rendiconto verrà inoltre allegata una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà ai sensi degli artt. 38 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 che dovrà: - Attestare la pertinenza delle iniziative realizzate in base ai programmi previsti nel progetto; - Attestare la pertinenza delle spese sostenute con le iniziative realizzate; - Dichiarare l'effettiva realizzazione delle attività previste ed esplicitare i motivi di eventuali scostamenti rispetto all'attività preventivata; - Attestare che i documenti di spesa non vengono utilizzati per ottenere altri finanziamenti. 4. MODALITA' DI PAGAMENTO SPESE RENDICONTATE La quietanza, che attesta il requisito di "spesa effettivamente sostenuta", deve risultare come segue: · bonifico bancario; · ricevuta di conto corrente postale; · assegno circolare in copia corredato da estratto di conto bancario;; · assegno bancario corredato da estratto di c/c. Non sono ammessi pagamenti in contanti, salvo che per spese di immediata e comprovata necessità ((ad esempio spese postali, marche da bollo, minuta cancelleria) fino ad un massimo di cinquecento Euro per rendiconto, debitamente documentati. La documentazione contabile dovrà essere costituita da giustificativi di spesa debitamente quietanzati. Gli stessi verranno conservati presso la sede dei titolari dei progetti ed esibiti per un eventuale controllo su richiesta della Direzione Regionale Lavoro o di altro soggetto autorizzato. L'effettività, l'ammissibilità e la pertinenza dei costi sostenuti dalle associazioni, dalle federazioni di appartenenza di cui il beneficiario fa parte, nonché dai soggetti delegati e l'imputabilità del beneficiario agli stessi ed ai relativi progetti, devono essere dimostrati dal beneficiario stesso. 5. SPESE NON RICONOSCIUTE Non sono riconoscibili le spese per: · acquisti di attrezzature ammortizzabili; · interessi bancari; · spese bancarie e oneri finanziari, ad eccezione dei costi sostenuti per l'emissione di polizze fidejussorie, da indicare alla voce "Altre spese"; · spese legali; · quote di iscrizioni a enti nazionali; · provvigioni; · rimborsi forfetari di spese; · I.V.A. comunque recuperabile; · Costi riferiti a rapporti e analisi sulle condizioni e l'andamento del mercato del lavoro. 6. RESTITUZIONE - All'atto della presentazione della domanda di saldo ( rendiconto ), se il soggetto beneficiario accerta che si è verificata una parziale inutilizzazione di finanziamenti erogati, dovrà procedere tempestivamente alla restituzione con le modalità sottoindicate. Qualora il parziale utilizzo derivasse da decurtazioni o non riconoscimento di parte delle spese accertate con la verifica rendicontale, il soggetto titolare è tenuto alla restituzione entro 30 giorni dalla notifica delle risultanze. Ugualmente, in caso di inutilizzazione per rinuncia o per gravi irregolarità gli acconti eventualmente erogati andranno immediatamente restituiti. Trascorsi i termini suddetti gli importi andranno maggiorati degli interessi legali e la data di decorrenza per il calcolo degli stessi è la seguente: a) totale inutilizzo: data di accredito dei fondi; b) parziale utilizzo: data di presentazione del rendiconto; c) decurtazione e/o riconoscimento spese: decorsi 30 giorni dalla data di richiesta della restituzione. Il versamento va effettuato: · sul conto corrente postale 10267300 intestato a: Regione Veneto _ restituzione contributi _ Servizio di Tesoreria _ Calle Priuli, 99 Cannaregio 30121 _ Venezia. Nel bollettino va indicato il numero della DGR di approvazione, la somma versata a titolo di restituzione e la causale della restituzione. Copia dell'attestato dell'avvenuto versamento va inviata alla Direzione Regionale Lavoro. 7. TIPOLOGIE DI SPESE AMMISSIBILI Le spese devono tener conto di quanto esplicitato dalla Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 41/2003 "Tipologia dei soggetti promotori, ammissibilità delle spese e massimali di costo per le attivita' cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo nell'ambito dei Programmi Operativi Nazionali (P.O.N.). Esse vanno effettuate e raggruppate in relazione alle caratteristiche indicate nella scheda del piano finanziario presentato a preventivo. Inoltre, devono corrispondere a determinate condizioni generali ed essere: · inerenti alle iniziative attuate; · documentate; · conformi alle disposizioni contabili e fiscali; · registrate nella contabilità dell'Ente attuattore; · sostenute nel periodo progettuale. Spese per il personale (formatori, tutors, amministrativi, coordinatori, ecc..). Qualora si tratti di personale dipendente occorre far riferimento alla retribuzione di cui il dipendente utilizzato è in godimento entro i limiti contrattuali. La retribuzione deve essere rapportata alle ore di impegno nell'attività ed è preferibile che l'incarico venga formalizzato prima dell'attività. Con i soggetti esterni, l'incarico deve risultare da contratto, o lettera di incarico controfirmata, con indicazione della prestazione, del periodo, della durata in ore e del corrispettivo orario. Ogni prestazione del personale deve risultare o da registri o da relazioni, resoconti, elaborati opportunamente certificati dal soggetto attuatore responsabile dell'iniziativa documentate come segue; - per soggetti IVA, da fatture con IVA ed eventuali ritenute di legge - per soggetti esenti o non soggetti IVA, parcella con ritenute di legge - per il personale interno, da cedolini paga. Viaggi del personale docente e amministrativo Le spese relative ai viaggi del personale docente e amministrativo sono ammesse limitatamente all'espletamento di specifici incarichi strettamente connessi alle esigenze didattiche ed organizzative nei limiti di 1/5 del costo della benzina verde per km secondo la disciplina prevista per i dipendenti pubblici regionali. Spese cofinanziamento Nel caso di eventuali cofinanziamenti sul costo totale del progetto, la documentazione a supporto dovrà essere giustificata da autocertificazione rilasciata dal legale rappresentante del soggetto che contribuisce al finanziamento. Materiali vari - manuali Si devono intendere materiali e documentazione che sono a disposizione e vengono utilizzati per le attività formative e non formative, nonché testi, dispense, cassette video e audio ed ogni altro materiale di uso comune, o individuale distribuito ai destinatari (penne, quaderni, notes ...) ed indumenti di lavoro in caso di esercitazioni previste dal programma delle attività formative (tute, camici, stivali, occhiali, caschi....). Altre spese All'interno di questa voce va riportata la spesa per garanzie fidejussorie nei limiti del contributo pubblico approvato dalla Regione. Ai fini del riconoscimento di tale costo, il beneficiario potrà presentare al momento della verifica quietanze di premi sostenuti successivamente alla presentazione del rendiconto. 8. SCOSTAMENTI / ECONOMIE Rispetto al preventivo di spesa del progetto approvato dalla Giunta Regionale, è consentito uno scostamento, per ciascuna categoria di spesa, nella misura massima del 20% senza che questa comporti un superamento dell'importo globale della previsione stessa. Si precisa che possono essere effettuati scostamenti tra voci di spesa utilizzando eventuali economie all'interno della stessa categoria.

1 Ad esempio, se il tasso di occupazione è pari al 48%, il contributo verrà determinato come segue: 48 x 5 / 3 = 80% di contributo erogabile

(segue allegato C) ALLEGATI A, B, D e E (omissis) (L'allegato avviso è pubblicato in parte terza del presente Bollettino, pag 114. La presente deliberazione completa degli allegati, è scaricabile dal sito internet della Regione del Veneto all'indirizzo http://www.regione.veneto.it/bandi , ndr)

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