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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 131 del 21 dicembre 2004


Materia: Urbanistica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 4035 del 10 dicembre 2004

Comune di Castelfranco Veneto (TV). Piano Regolatore Generale _ Variante Generale Approvazione con proposte di modifica ed approvazione con modifiche d'ufficio Art. 45 e 46, L.R. 27/6/1985 n. 61

L'Assessore alle Politiche per il Territorio, Antonio Padoin, riferisce: "Il Comune di Castelfranco Veneto (TV) è dotato di Piano Regolatore Generale, approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 6228 in data 12 ottobre 1978, successivamente modificato.- Con deliberazione di Consiglio n. 76 in data 6 luglio 2002, esecutiva a tutti gli effetti, il Comune ha adottato la Variante Generale al Piano Regolatore Generale, trasmessa per la superiore approvazione con nota n. 16393 del 27 maggio 2003.- Con deliberazione di Consiglio n. 129 in data 4 novembre 2003, esecutiva a tutti gli effetti, il Comune ha adottato la parziale revoca e riadozione della Variante Generale al Piano Regolatore Generale, trasmessa per la superiore approvazione con nota n. 8388 in data 11 marzo 2004.- Con deliberazione di Consiglio n. 16 in data 23 febbraio 2004, esecutiva a tutti gli effetti, il Comune ha adottato una ulteriore variante alla Variante Generale al Piano Regolatore Generale, trasmessa per la superiore approvazione con nota n. 20547 in data 1 luglio 2004.- La procedura di pubblicazione e deposito del progetto è regolarmente avvenuta, come si evince dalla documentazione prodotta, ed a seguito di essa : - sono pervenute n. 1.282.- osservazioni nei termini e n. 50 osservazioni fuori termine, relative alla Variante Generale al P.R.G. adottata con deliberazione n. 76 in data 6 luglio 2002, sulle quali il Comune si è espresso su tutte le osservazioni pervenute nei termini ed in parte per quelle pervenute fuori termine, con varie deliberazioni di Consiglio Comunale, dal 13 marzo 2003 al 24 aprile 2003.- - sono pervenute n. 1 osservazione nei termini e n. 1 osservazione fuori termine, relative alla parziale revoca e riadozione della Variante Generale al Piano Regolatore Generale, adottata con deliberazione di Consiglio Comunale n. 129 in data 4 novembre 2003, sulle quali il Comune si è espresso con deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 in data 20 febbraio 2004.- - sono pervenute n. 17 osservazione nei termini e nessuna fuori termine, relative alla ulteriore variante alla Variante Generale al Piano Regolatore Generale, adottata con deliberazione n. 16 in data 23 febbraio 2004, sulle quali il Comune si è espresso con deliberazioni di Consiglio Comunale nn. 68 e 69 in data 28 giugno 2004.- La Variante Generale al Piano Regolatore Generale e le variazioni alla stessa adottate sono state sottoposte all'esame del Commissione Tecnica Regionale, la quale si è espressa con parere n. 224 in data 8 settembre 2004, con 16 voti favorevoli ed n. 1 voto contrario dei presenti aventi diritto al voto ed il voto consultivo favorevole del Rappresentante del Comune. La Variante Generale al Piano Regolatore Generale e le variazione alla stessa adottate sono state sottoposte, altresì, all'esame della Seconda Commissione Consiliare, la quale si espressa a maggioranza dei presenti ed n. 1 astensione, in data 7 dicembre 2004, conformemente al citato parere della Commissione Tecnica Regionale.- Il relatore propone all'approvazione della Giunta Regionale, il seguente provvedimento.

La Giunta regionale

UDITO il relatore Assessore competente Antonio Padoin, incaricato dell'istruttoria dell'argomento in questione ai sensi del II° comma dell'art. 33 dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica; VISTE le leggi 17.8.1942, n. 1150, 6.8.1967, n. 765, nonché la Legge Regionale 27.6.1985, n. 61 e le loro modifiche ed integrazioni;

delibera

1) di approvare con modifiche d'ufficio, ai sensi dell'art. 45 della L.R. 61/1985 e con l'introduzione di dettagliate modifiche, ai sensi dell'articolo n. 46 della L.R. n. 61/1985 la Variante Generale al Piano Regolatore Generale del Comune di CASTELFRANCO VENETO (TV), facendo proprie le motivazioni e le conclusioni contenute nei citati pareri del Comitato Tecnico Regionale e della Seconda Commissione Consiliare, che si allegano quali parti integranti del presente provvedimento, come composta da: a) Elaborati grafici allegati alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 76, in data 6 luglio 2002, come composta da : - Tavola n. 13.1a.1 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.2 _ Zonizzazione. in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.3 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.4 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.5 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.6 _ Zonizzazione, in scala 1.5000; - Fascicolo di "Individuazione annessi rurali esistenti non funzionali alle esigense del fondo . schede ai sensi dell'articolo n. 4 L.R. n. 24/1985; - Fascicolo di individuazione "Immobili produttivi posti in zone diverse da quelle produttive- schede ai sensi dell'articolo n. 126 L.R. n. 61/1985;_ - Regolamento Edilizio; b) Elaborati grafici allegati alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 129, in data 4 novembre 2003, come composta da : - Tavola n. 13.1a.1 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.2 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.3 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.4 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.5 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.6 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; c) Elaborati grafici allegati alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 16 in data 23 febbraio 2004, come composto da : - Tavola stralcio n. 13.1a.1 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola stralcio n. 13.1a.2 - Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola stralcio n. 13.1a.3 - Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola stralcio n. 13.1a.4 - Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola stralcio n. 13.1a.5 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola stralcio n. 13.1a.6 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Norme Tecniche d'Attuazione; - Fascicolo "Schedatura per gli interventi nelle aree di espansione residenziali _ Articolo n. 9 della L.R. 61/85; 2) Di ricordare al Comune, in caso d'inerzia, il decorso del termine di cui al 3° comma dell'articolo n. 46, della L.R. 61/85, comporta l'automatica introduzione nel Piano delle modifiche proposte; 3) Di stabilire che il menzionato automatismo, qualora si verificassero i predetti presupposti, sarà accertato con apposita deliberazione di questa Giunta Regionale;


"Allegato alla DGR n. 4035 del 14 settembre 2004 Regione del Veneto Commissione Tecnica Regionale "Sezione Urbanistica" Argomento n. 224 in data 08.09.2004 (omissis) parere Comune di Castelfranco Veneto (TV) Piano Regolatore Generale _ Variante Generale. PREMESSE: - il Comune di Castelfranco Veneto è dotato di Piano Regolatore Generale, approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 6228, in data 12 dicembre 1978; - lo strumento generale è stato modificato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1495, in data 2 aprile 1987 e successive modifiche; - con deliberazione di Consiglio Comunale n. 76, in data 6 luglio 2002, esecutiva a tutti gli effetti, il Comune ha adottato la Variante generale al vigente P.R.G., trasmessa per la superiore approvazione con nota n. 16393, in data 27 maggio 2003; - con deliberazione n. 111 in data 26 settembre 2003, esecutiva a tutti gli effetti, il Comune ha adottato variante parziale alla Variante Generale per la previsione della nuova viabilità di collegamento tra Via Castellana ed il quartiere PEEP di Treville ed approvata ai sensi dei commi 6 e 7 dell'articolo n. 50 della L.R. 27 giugno 1985 n. 61 e successive modificazioni; - con deliberazione n. 112 in data 26 settembre 2003, esecutiva a tutti gli effetti, il Comune ha adottato ulteriore variante parziale alla Variante Generale per la previsione della nuova viabilità di collegamento tra la frazione di Villarazzo ed il Quartiere Valsugana ed approvata ai sensi dei commi 6 e 7 dell'articolo n. 50 della L.R. 27 giugno 1985 n. 61 e successive modificazioni; - con deliberazione n. 128, in data 4 novembre 2003, esecutiva a tutti gli effetti, il Comune ha fatto proprio lo Studio di compatibilità idraulica della presente Variante generale al P.R.G. e di parziale accoglimento del parere espresso dall'Ufficio Regionale del Genio Civile di Treviso, ai sensi della D.G.R. n. 3637 del 13 dicembre 2002, trasmessa per le valutazione di competenza con lettera del Comune di protocollo n. 36338, in data 28 novembre 2003; - con deliberazione di Consiglio Comunale n. 129, in data 4 novembre 2003, esecutiva a tutti effetti, di parziale revoca e riadozione della Variante generale al P.R.G., trasmessa per la superiore approvazione con lettera di protocollo n. 8388, in data 11 marzo 2004; - con deliberazione di Consiglio Comunale n. 16, in data 23 febbraio 2004, esecutiva a tutti gli effetti, è stata adottata una ulteriore variante alla Variante generale al P.R.G. e trasmessa per la superiore approvazione con lettera di protocollo n. 20547, in data 1 luglio 2004; - con note n. 36399/Urb. di protocollo, in data 26 novembre 1983 e n. 22627 di protocollo, in data 19 luglio 2004, l'Amministrazione comunale ha inviato integrazioni ad integrazione della documentazione trasmessa. La procedura di pubblicazione e deposito della variante generale al P.R.G. e delle successive varianti alla Variante Generale al P.R.G. è regolarmente avvenuta, come si evince dalla documentazione prodotta riferita, rispettivamente alle deliberazioni: a) Deliberazione di Consiglio comunale n. 76 in data 6 luglio 2002, di adozione della Variante generale al P.R.G.; - osservazioni pervenute nei termini n. 1.273.- - " " " " tramite la Provincia di Treviso " 10.- - " " prima dei termini " 1.- - " " oltre i termini " 50.- debitamente elencate e numerate in apposito elenco, alle quali il Comune ha controdedotto, per quelle presentate prima e nei termini, con deliberazioni di Consiglio comunale :

n. Data n. Data n. Data n. Data
24 13 marzo 2003 33 24 marzo 2003 42 31 marzo 2003 49 12 aprile 2003
25 15 marzo 2003 34 25 marzo 2003 43 01 aprile 2003 50 14 aprile 2003
26 16 marzo 2003 35 26 marzo 2003 44 05 aprile 2003 51 15 aprile 2003
28 17 marzo 2003 36 27 marzo 2003 45 07 aprile 2003 55 23 aprile 2003
29 19 marzo 2003 37 28 marzo 2003 46 08 aprile 2003 56 24 aprile 2003
31 21 marzo 2003 39 28 marzo 2003 47 09 aprile 2003
32 22 marzo 2003 40 29 marzo 2003 48 11 aprile 2003
, come si evince dalla lettera di trasmissione degli atti di Variante generale a questa Regione ai sensi dell'articolo n. 42/5° della L.R. 61/85 e successive modificazioni, effettuata dal Dirigente il Settore Urbanistica con lettera di protocollo n. 16393, in data 27 maggio 2003. Direttamente alla Regione sono pervenute n. 27.- b) deliberazione di Consiglio comunale n. 129, in data 4 novembre 2003, di parziale revoca della Variante generale al P.R.G. e riadozione della medesima : - osservazioni pervenute nei termini n. 1.- - " " fuori termine n. 1.- alle quali il Comune ha controdedotto con deliberazione di Consiglio comunale n. 10, in data 20 febbraio 2004, come si evince dalla lettera di trasmissione degli atti del provvedimento a questa Regione per la superiore approvazione, effettuata dal Dirigente il Settore Urbanistica, con lettera di protocollo n. 8388, in data 11 marzo 2004. Direttamente alla Regione non sono pervenute osservazioni ed opposizioni. c) deliberazione di Consiglio comunale n. 16, in data 23 febbraio 2004, di adozione di ulteriore variante alla Variante generale al P.R.G.: - osservazioni pervenute nei termini n. 17 - osservazioni pervenute fuori termine n. 0 alle quali il Comune ha controdedotto con deliberazioni di Consiglio comunale nn. 68 e 69, in data 28 giugno 2004, come si evince dalla lettera dei trasmissione degli atti del provvedimento a questa Regione per la superiore approvazione, effettuata dal Dirigente il Settore Urbanistica, con lettera di protocollo n. 20547, in data 1 luglio 2004. Direttamente alla Regione non sono pervenute osservazioni ed opposizioni. Pareri: - Il Genio Civile di Treviso, con nota n. 14316/46-09 di protocollo, in data 29 settembre 2003, ha espresso il parere di compatibilità idraulica, con prescrizioni, ai sensi della DGR 3637 del 13.12.02, in ordine alla proposta di Variante generale al P.R.G. del Comune; - Il Genio Civile di Treviso, con nota n. 15699/46-09, in data 28 ottobre 2003, ha confermato, in ordine alla variante alla Variante generale al P.R.G., adottata con deliberazione di Consiglio Comunale n. 129 in data 4 novembre 2003, il precedente parere espresso, ai sensi della D.G.R. n.3637 del 13 dicembre 2002; - Il Genio Civile Regionale di Treviso, con nota n. 169804/46.02 in data 9 marzo 2004, ha confermato il parere precedentemente espresso in data 29 settembre 2003 con lettera di protocollo n. 14316/46.09, in ordine alla variante alla Variante Generale adottata con deliberazione n. 16 in data 23 febbraio 2004; - L'U.L.S.S. n. 8 di Castelfranco Veneto, ha presentato osservazione nei termini, repertata al n. 1277, in ordine alle previsioni della Variante generale al P.R.G., ai sensi della L.R. 78/80 e L.R. 54/82, regolarmente controdedotta da parte del Consiglio Comunale. Si prende atto che le varianti parziali adottate, ai sensi dell'articolo n. 50 della L.R. n. 61/85 e successive modificazioni, con deliberazioni n. 111 e n. 112, in data 26 settembre 2003 e relative rispettivamente alle previsioni di nuova viabilità locale in frazione di Treville e Villarazzo ed approvate ai sensi dei commi 6° e 7° del medesimo articolo sono state inserite da parte dell'Amministrazione comunale negli elaborati allegati alla deliberazione n. 16 in data 23 febbraio 2004. STATO DI FATTO: 1) DESCRIZIONE E VALUTAZIONI DI CARATTERE GENERALE 1.1- Inquadramento del territorio : La Città di Castelfranco Veneto è ubicata ad ovest della Provincia di Treviso, in prossimità del confine con la provincia di Padova, in territorio pianeggiante, confina a sud ed ovest con i comuni di Loreggia, S. Martino di Lupari in provincia di Padova e a sud, est e nord, con i comuni di Resana, Vedelago, Riese Pio X° e Castello di Godego. Sul suo territorio comunale convergono assi infrastrutturali viari di notevole importanza sia per il trasporto su gomma che su rotaia. Infatti convergono: la SS n. 245, da Venezia-Mestre a Bassano del Grappa, che riceve a Resana il traffico veicolare proveniente da e per Padova con la S.S. n. 307 e la S.S. n. 53 "Postumia" da Vicenza a Treviso; notevoli sono, per la mole di traffico smaltito, i collegamenti verso Riese Pio X° ed Asolo e per Montebelluna assicurati dalla S.S.n. 667. Da non trascurare per traffico smaltito da e per Castelfranco Veneto sono i collegamenti a livello provinciale verso Loreggia da Treville, verso S. Martino di Lupari, verso Fanzolo e Vedelago, verso Albaredo e Vedelago , verso Castelminio e Piombino Dese.- Le infrastrutture ferroviarie interessanti il territorio di Castelfranco Veneto sono la linea ferroviaria Treviso-Vicenza, la linea ferroviaria Calalzo P.C.C.-Padova e la linea ferroviaria Venezia S.L.-Trento. Il traffico ferroviario si è notevolmente espanso a seguito del potenziamento effettuato di alcuni tratti delle suddette linee allo scopo di alleggerire la tratta Padova-Venezia del traffico merci ed il conseguente alleggerimento dell'infrastruttura ferroviaria del nodo di Mestre in funzione della realizzazione del tratto dell'alta velocità ed allo scopo di liberare la Città dal vincolo operato dal raccordo di collegamento delle direttrici da Trieste, Treviso e Padova.- Nell'anno 2001 è stato completato il raddoppio e l'elettrificazione della tratta Camposampiero-Castelfranco Veneto, che trova relazione per il traffico merci, con il ripristino e l'elettrificazione della tratta ferroviaria in disuso della Treviso-Portogruaro, che consente il convogliamento del traffico merci proveniente dalla Slovenia da Gorizia-Villa Opicina e proveniente dall'Austria da Tarvisio Centrale a Castelfranco Veneto, verso la direttrice di Bologna Smistamento per le merci dirette verso l'Italia Centrale e Meridionale e la bassa Pianura padana, con la direttrice Monselice-Mantova-Cremona che consente anche il collegamento merci con i porti del Tirreno di La Spezia-Genova e Savona.- La seconda direttice per il traffico merci per l'Italia settentrionale e assicurata dalla direttrice per Vicenza-Verona-Milano.- Ulteriore impulso per i traffico passeggeri locali compreso nel progetto della Regione del Veneto del S.F.M.R. è stato il miglioramento tecnologico operato nella tratta da Venezia S.L. a Castelfranco con l'elettrificazione della tratta ultimata nel 1998 e per la realizzazione dell'elettrificazione della tratta Castelfranco-Bassano del Grappa ultimata nei primi mesi del corrente anno.- Ulteriore impulso alla sicurezza dell'esercizio di dette linee è l'eliminazione dei passaggi a livello su tutte le tratte con la realizzazione di sovra e sottopassi stradali e per l'installazione del controllo "Banalizzato" sulle tratte Vicenza-Treviso, Venezia Mestre-Bassano del Grappa e CastelfrancoVeneto-Padova.- Ulteriore intervento previsto dal progetto del S.F.M.R. è il potenziamento dello scalo ferroviario di Castelfranco Veneto, per ospitare il progetto di "Polo scambiatore" rotaia-gomma per i passeggeri e le merci in transito e di cui la proposta di variante generale di fa carico.- Conseguentemente, la Città di Castelfranco Veneto ha espresso in passato e rappresenta per il presente un centro fornitore di servizi ed opportunità per le popolazioni del comprensorio di Castelfranco Veneto e del Cittadellese.- 1.2 - Beni ambientali e paesaggio : Il territorio del Comune di Castelfranco Veneto è ubicato nella parte centrale della pianura che si estende fra il Brenta ed il Piave e delimitata a nord dalle Prealpi venete e dalle colline asolane. Ha un andamento inclinato che và da mt. 58 s.l.m. riscontrabili nella frazione di S. Floriano in prossimità del confine comunale a nord a mt. 30 s.l.m. riscontrabili in frazione Panigaia e Cervan ubicate verso il confine sud, con la presenza di alcuni solchi paleofluviali appartenenti al sottosistema del fiume Muson. Il territorio comunale è caratterizzato a nord del territorio comunale ed in corrispondenza dei tracciati delle strade consolari romane della "Postumia" e della Aurelia, dai "campardi" centuriati con partizione di appoderamento effettuata in corrispondenza dei "Prai" e dalla presenza a sud della Città della linea delle risorgive con la caratterizzazione del territorio con la presenza di zone umide e ambiti del territorio interessati da vegetazione spontanea molto rigogliose.- Il territorio comunale è attraversato da due corsi d'acqua, il Muson dei Sassi e dall'Avenale che alimenta il fossato del Castello ed in uscita da questo il Musonello Nella zona di Salvarosa e Salvatronda vi sono le risorgive del Fiume Zero che con direzione sud-est abbandona il territorio comunale verso Resana e Piombino Dese.- L'area meridionale del territorio comunale è interessata dalle "Risorgive" dove vi sono le sorgenti del "Muson Vecchio" che oltrepassa il territorio comunale verso Loreggia ed il fiume Dese che lascia il territorio comunale verso il territorio del Comune di Resana, altri corsi d'acqua di portata minore hanno le risorgive nell'area umida meridionale del territorio comunale, La continua presenza della visuale del Castello e delle sue torri e le sue mura caratterizza il territorio comunale, la triangolazione dei campanili che rendono individuabili i centri delle diverse comunità di corona, assieme al sistema delle acque, delle ville dei giardini che costituiscono il corredo storico dell'insediamento urbano, danno luogo ad un sistema territoriale di beni culturali diffusi che innervano la campagna.- Le componenti fondamentali di tale sistema sono : - i paesaggi rurali nella loro unità panoramica; - le centuriazioni dipendenti dalle vie consolari "Postumia" ed "Aurelia"; - le opere paleo-idrauliche, della prima industria e della bonifica; - il sistema fortificato, con le visuali dallo stresso sottese; - i centri storici del capoluogo e delle frazioni; - le ville venete, con i loro giardini, parchi e prospettive; - i beni culturali diffusi nel territorio aperto; 1.3 - Cenni storici e Beni Architettonici ed Ambientali : Le origini della Città sono sicuramente romane come testimoniato da numerosi reperti rinvenuti nel territorio comunale, mentre considerevoli sono le testimonianze di epoca paleoveneta testimoniate dalla "Motta" esistente nel comune di S. Martino di Lupari e Castello di Godego e dal rilevato del Castello della città, uguale per dimensioni ed orientamento alla precedente, che si suppone sia stato utilizzato dai trevigiani verso la fine del secolo 13° secolo per l'erezione della cinta muraria del Castello.- Notevole è i ruolo rivestito dalla Città nelle vicende politiche e militari del Medioevo in qualità di presidio del territorio trevigiano, partecipando attivamente alle vicende politico-militari che la Città sostenne con la Città di Padova tanto che questa sentendosi minacciata dalla presenza della fortezza costruì la cinta muraria di Cittadella per bilanciare l' influenza che Castelfranco aveva acquisito con il territorio circostante.- Successivamente, il castello di Castelfranco venne espugnato da Ezzelino da Romano nell'anno 1242 e dopo alterne vicende, ritornò sotto il suo controllo fino alla sua morte avvenuta nell'anno 1259.- Ripreso il controllo sulla Città, i trevigiani, nel 1277, dovettero contrastare le mire di Can Grande della Scala che, con il sostegno imperiale e del conte di Gorizia, operava per sottomettere il territorio trevigiano e quindi anche Castelfranco alla sua influenza indebolendo il sistema difensivo che la città aveva posto in essere con la distruzione del villaggi di Villarazzo e di Godego. Successivamente, morto il Conte di Gorizia, vicario imperiale in terra trevigiana, Can Grande tentò con due congiure di costringere i difensori del Castello ad aprire le porte della fortezza che vennero prontamente sventate. Successivamente, nel 1320 lo Scaligero orma padrone incontrastato di Verona, Vicenza, Padova, Feltre e Belluno, invio un suo emissario, Marsilio da Carrara, con un potente esercito per costringere la Città alla resa la quale accettò le proposte fatte dallo Scaligero e si sottopose alla sua influenza.- Nello stesso anno Can Grande della Scala moriva e gli successero in figli Alberto e Mastino a cui la Marca Trevigiana restò sottomessa fino all'anno 1339, quando, dopo quattro anni di guerra con la Repubblica di Venezia, dovettero cedere il territorio della Marca e quindi anche il controllo sulla Città di Castelfranco.- Da quell'anno, con varie vicende, i destini di Castelfranco seguirono quelli della Repubblica di Venezia fino all'anno 1797 quando Napoleone Bonaparte impegnato nella "Campagna d'Italia" mise fine all'esistenza della Repubblica con il trattato di Capoformido.- Caduto Napoleone Bonaparte, nel 1815 dopo il Congresso di Vienna, la Città fu compresa definitivamente nel territorio del "Lombardo-Veneto", sotto i dominio dell'impero d'Austria che mantenne la sua influenza politica ed amministrativa fino all'anno 1866 quando il Veneto fu annesso al Regno d'Italia.- Dall'avvento dell'influenza politico-amministrativa della Repubblica di Venezia, a partire dal XV° secolo, il territorio di Castelfranco fu interessato da interventi prima dai patrizi veneti, a seguito della acquisizione di notevoli possedimenti, edificarono nel territorio la loro dimora con l'esecuzione di interventi di notevole importanza sotto il profilo architettonico.- Notevole è l'intervento eseguito dall'ex doge Marco Soranzo che nel 1317, a Treville, in località S. Colombano, edifico la propria dimora.- Successivamente, attorno alla metà del secolo XVI° sempre a Treville fu eretta la Villa di Federico Priuli di S. Felice di notevole interesse per la sua magnificenza e per le attività culturali e di promozione delle arti che venivano svolte.- Infatti "La Priulia" era strata decorata da affreschi eseguiti da Giuseppe Porta detto il Salviati, dal Varotari, da Lodovido Toeput detto il Pozzoserrato e di Paolo Piazza e di altri artisti minori. Di questo patrimonio ora rimane conservata solo una barchessa dove sono conservati nella cornice del sottotetto alcuni brani degli affreschi esistenti.- Non ebbe fortuna migliore la villa della "La Soranza", progettata da Michele Sanmicheli ed affrescata da Paolo Veronese e da Gianbattista Zelotti che la famiglia Soranzo aveva fatto costruire sui resti della dimora costruita dall'antenato.- Distrutta fu pure la villa costruita da Alvise Priuli di S. Felice nel secolo XVII° poco lontano dalla cinquecentesta "Priulia".- Attualmente sono conservate e degne di menzione a Poisolo di Treville la Villa "Cà Corner di S.Polo", ora Venezze, detta "Il Cornaron" datata verso il finire del secolo XVI° su progetto dello Scamozzi con affreschi di Vincenzo Scamozzi e di Paolo Piazza, (fra Cosmo da Castelfranco), che ha subito nel secolo XIX°, un radicale intervento.- Vicina è godibile la "Cornaretta" con pregevoli fabbricati minori. Sia villa "Ca Corner di S. Polo" che la Villa "Cornaretta" sono circondate da ampi parchi di pertinenza che sono stati interessati dal tracciato delle varianti alle S.S. n. 245 "Venezia-Mestre-Bassano del Grappa e n. 53 "Postumia" con la esecuzione della svincolo fra le due viabilità che ricade fra i due parchi e di cui necessita di intervento di ricomposizione ambientale.- Collegate a questa dimora sono le settecentesche palazzine Corner, costruite per il teatro di villa ed il gioco e raccordate al "Cornaron" da due lunghi canali paralleli già navigabili ed ora ridotti a coltura ed attualmente intersecati dalla nuova circonvallazione di Castelfranco.- A S.Andrea è godibile la villa "Ca Corner Tiepolo" del XVI° secolo affrescato sia all'interno che all'esterno da Benedetto Caliari ed arredato con mobili antichi, opere d'arte e maglifici reperti archeologici. A Villarazzo è godibile la cinquecentesca villa "Moro", mentre nelle vicinanze sono godibili le settecentiste Ville "Gradenigo-Dolfin" e "Barbisan".- Nei centro di Salvarosa è godibile la settecentesta villa "Cà Amata" edificata in fregio alla strada consolare "Postumia" già dimora del matematico Giovanni Pizzetti.- A S.Floriano di Campagna è godibile la Villa "Cà Balbi Preti" che appartenne all'architetto Francesco Maria Preti.- Nel Centro Storico sono godibili i palazzi "Spinelli-Guidozzi" e "Bovolini-Soranzo" , affrescati nelle facciata e collocabili nel XVI° secolo e palazzo "Novello" pure cinquecentesco che è stato ricostruito nel XVII° secolo e recentemente restaurato: In piazza Giorgine è godibile il palazzo "Piacentini" e destinato ad "Hostaria della Spada", costruito nel cinquecento.- All'interno del Castello sono godibili i palazzi "Menegotto" e "De Castello" e la casa di "Marta Rainati" databili al XVI° secolo. Del XVII° secolo sono databili la villa "Barbarella-Azzoni-Avogadro" ed il Teatro Accademico, che fu costruito dal 1754 su progetto dell'architetto Francesco Maria Preti e completato nel secolo successivo dall'architetto Giovanni Francesco Meduna con modifiche apportate al progetto originario.- Di stile romano-gotico è la casa di "Marta Pellizzari" detta "di Giorgione" dove è conservato un fregio eseguito a fresco dal grande Maestro castellano.- Il Duomo databile alla metà del XVIII° secolo è stato costruito sul sedime della "Vecchia chiesa di dentro" su progetto redatto dall'architetto Francesco Maria Preti che custodisce preziosi dipinti di famosi maestri, fra i quali il famoso dipinto della "Madonna in Trono con Bambino, fra i santi Giorgio e Francesco opera eseguita dal Giorgine", dipinti eseguiti da Jacopo da Ponte detto "Il Bassano", di Jacopo Negretti detto "Palma il Giovane", di Annibale Carracci, di Domenico Maffei, di Domenico Pellegrini e dei pittori castellani Pochini, Piazza, Pietro Damini, Damina Damini, del Paradiso. Notevole per importanza e pregio artistico sono i reperti custoditi nel tempio che compongono il tesoro del Duomo fra oggetti di culto, quali paramenti e codici corali miniati.- Notevoli per importanza sono le chiese e le pievi esistenti nel centro storico fuori il castello, nel capoluogo e nelle frazioni che ricadono nel territorio comunale, quali la chiesa di S. Giacomo Apostolo, la parrocchiale di S. Maria della Pieve nuova, realizzate nel XVIII° secolo la prima dal Massari e la seconda dal Riccati; l'ospedale di S. Giacomo, edificato su progetto dell'architetto Preti e restato purtroppo incompiuto ed il Palazzo "Riccati-Azzoni-Avogadro" la cui facciata è stata ultimata agli inizi del XX° secolo.- In Borgo Treviso notevole è il palazzo "Colonna-Preti" ora Rainati, databile del XVI° secolo presunta dimora urbana dell'architetto Preti.- Attiguo è il palazzo "Revedin" ora Bolasco-Piccinelli, sorto ad opera dell'architetto Scamozzi sul sedime del vecchio palazzo "del Paradiso". Vennero edificati due edifici disposti simmetricamente con giardini e statue. Nel 1776 il cardinale Correr verificato lo stato di fatiscenza del complesso, incaricò l'architetto Preti del restauro e del completamento del complesso ma l'intervento non venne realizzato. Agli inizi del XIX° secolo la famiglia Correr per sopraggiunte difficoltà economiche abbattè i due palazzi e la proprietà fondiaria venne trasferita al padovano Antonio Revedin, il cui figlio commissionò all'architetto Giovanni Battista Medusa la progettazione del nuovo palazzo.- Relativamente agli edifici religiosi ubicati nelle frazioni si evidenziano per interesse architettonico la settecentesca chiesa parrocchiale di Salvatronda, progettata dall'architetto Preti; la parrocchiale di Campigo, realizzata nel XVIII° secolo su sedime della precedente parrocchiale; sono conservati delle tele del Damini e degli arredi antichi.- A Treville la parrocchiale del XVII° secolo conserva un lavello in pietra d'Istria di antica fattura ed un altare cinquecentesco.- A S. Andrea O.M. la parrocchiale, pure del XVII° secolo, è stata progettata dall'architetto Michele Capanni, come pure la parrocchiale di Villarazzo realizzata nel XIX° secolo. A Salvarosa la parrocchiale realizzata alla metà del secolo XIX° su progetto dell'ingegnere Barrea, castellano, come pure la parrocchiale di S.Floriano, pure progettata dallo stesso professionista e realizzata nel XIX° secolo conserva una pala cinquecentesca di Francesco Bissolo.- 1.4 - Struttura e modello insediativo : Il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, PTRC, definisce la Città di Castelfranco Veneto quale polo urbano di terzo livello che esercita una attrazione gravitazionale nei confronti dei comuni circostanti e del territorio cittadellese per gruppi determinati di servizi e/o prestazioni di carattere elevato.- Notevole impulso viene assegnato alla Città dallo strumento di programmazione regionale relativamente allo sviluppo del sistema infrastrutturale stradale e ferroviario. Tali infrastrutture sono oggetto di radicali trasformazioni che prevedono un adeguamento della rete stradale esistente con la previsione di aree di scambio viabilistico fra le strade statali che convergono alla Città; la S.S. n. 53 "Postumia", la S.S. n. 245 Venezia-Mestre-Bassano e la S.S. n. 667 Castelfranco Veneto- Asolo e Montebelluna con la previsione di una rete viaria di interesse provinciale che dovrà collegare il capoluogo con le frazioni del Comune ed i paesi circostanti che gravitano sul capoluogo.- Relativamente alla rete ferroviaria il Capoluogo è interessato dal convergere di n. 3 linee ferroviarie che in base alla programmazione nazionale costituiscono i futuri corridoi di transito e di smistamento delle merci provenienti dall'Europa centro-orientale verso le direttrici e porti della pianura padana, sia verso l'Italia centrale e meridionale.- Notevole anche per la posizione baricentrica del Capoluogo castellano il ruolo assegnato alla Città dal Sistema ferroviario Metropolitano Regionale che prevede di realizzare nel territorio di Castelfranco Veneto un polo di servizio centrale di tale sistema sia per il materiale rotabile che per il sistema di controllo e regolamentazione del traffico.- Il territorio comunale è stato interessato fin dal primo dopoguerra da intesi fenomeni di industrializzazione che ha determinato un notevole accrescimento insediativo dai comuni contermini ed una conseguente rilevante richiesta di aree edificabili sia residenziali che produttive.- L'Amministrazione comunale ha cercato di regolamentare la crescita della città con l'adozione del primo strumento generale di pianificazione che è stato adottato in data 5 Agosto 1967, immediatamente prima della adozione del Legge ponte del 6 agosto 1967 n. 765 e tale strumento non era adeguato alle previsioni della nuova Legge ed alle successive disposizioni introdotte per delega, i DD.MM. del 1968.- Lo strumento adottato era carente di definizione delle zone territoriale omogenee, delle aree a standards, della delimitazione del centro storico, della disciplina delle aree agricole ed il dimensionamento dello strumento effettuato per un arco temporale troppo lungo (20 anni).- Nel periodo di salvaguardia seguente all'adozione dello strumento e nel periodo intercorso dalla trasmissione dello strumento generale prima al Ministero dei LL.PP. e successivamente alla Regione del Veneto ebbe a condizionare lo sviluppo della Città concentrando nel capoluogo la nuova richiesta di residenza ed a favorire nel territorio del comune l'insediamento di nuove unità produttive. Relativamente ai servizi lo strumento generale favori la creazione dei servizi comprensoriali.- (ospedale, centro scolastico, attività direzionali e culturali).- Lo strumento generale determinò anche la direttrice di espansione del Capoluogo nella direzione Ovest-Est ed in subordine quella verso Nord, tendendo ad inglobare nel Capoluogo la frazione di Salvarosa ed ad insediare tutta l'area interposta. Tale scelta si è rivelata nel corso degli anni irreversibile.- Da tenere presente anche l'edificazione a nastro che si è consolidata in fregio alla viabilità di collegamento verso Treville, S. Andrea oltre il Muson e Soranza secondo un modello "a stella" nella direttrice di espansione adottata dalla strumento generale.- In data 29 aprile 1975 veniva adottato il nuovo P.R.G. del comune che veniva definitamene approvato dalla Regione del Veneto in data 12 dicembre 1978, prevedeva una revisioni del dimensionamento del precedente strumento generale attestandosi nel quindicennio di validità su un fabbisogno residenziale di n. 38.000 vani insediabili. Lo strumento generale si prefiggeva la seguenti scelte territoriali : individuazione delle zone a centro storico, di completamento e di espansione residenziale; destinazione a servizi comprensoriali di una vasta area delimitato dalla strada per Asolo e l'abitato di Salvarosa; conferma della zona produttiva di Salvarosa; creazione di un nuovo polo per attività direzionali, residenza e servizi ubicato nella zona ad est del capoluogo e dei grandi servizi ed in fregio della S.S. n. 53.- La variante generale al P.R.G. adottata nel 1984 ed approvata definitivamente dalla Regione del Veneto nell'anno 1986 prevede la conterminazione delle zone di degrado (Legge 457/78) ed il recupero del centro storico. Si è provveduto ad effettuare il ridisegno del restante territorio comunale stimando che la soglia delle aree destinate a servizi di P.R.G. viene stimata mediamente pari a 36 mq/abitante.- 1.5 - Situazione demografica : Sulla base dei dati esposti si può rilevare un andamento demografico da n. 29.576 abitanti nel 1991 a n. 31.718 nel 2001, con un incremento medio annuo di n. 215 unità, tendenza che si ritiene ragionevolmente sia mantenuta nel decennio di validità dello Strumento generale, con un incremento medio annuo di circa n. 300 unità fino a raggiungere nel 2011, il numero di 34.700, arrotondato a n. 35.000 abitanti residenti insediati.- Contemporaneamente si assiste, in ragione del ruolo comprensoriale del Capoluogo, al fenomeno della "popolazione fluttuante" che utilizza l'alloggio per i giorni lavorativi della settimana rientrando nei giorni festivi nel comune di residenza; sono annoverabili in questa categoria parte degli insegnanti e gli studenti e parte degli addetti al "terziario" che intendono evitare il pendolarismo.- Tale domanda aggiuntiva viene stimata dagli estensori della Variante generale al P.R.G. in numero di 1.000.- vani/abitante.- 2 _ LA VARIANTE GENERALE AL P.R.G. 2.1. - Procedura e grafie : La Variante generale al P.R.G. del Comune di Castelfranco Veneto è stato redatto sulla base delle analisi previste dalle simbologie regionali unificate di cui alla D.G.R. n. 2705 del 24.5.83.- Gli elaborati di progetto predisposti sulla Carta Tecnica Regionale in scala 1:5.000 e su base catastale aggiornata in scala 1:2.000, risultano conformi a quanto disposto dalla vigente legislazione regionale, oltre che in sostanziale sintonia con le succitate grafie e simbologie regionali unificate. Il patrimonio edilizio è stato schedato con particolare attenzione ai fabbricati di pregio in zona agricola ed ai beni ambientali, con riferimento alla scheda "B" prevista dalle grafie e simbologie regionali unificate. 2.2 - Elaborati grafici: 1) Variante Generale al P.R.G., adottata con deliberazione di Consiglio Comunale n. 79 in data 6 luglio 2002 : 2.2a - Elaborati di analisi : - Relazione di sintesi sulle analisi preliminari alla Variante generale al P.R.G. comunale; - 1.1 Ambiti amministrativi sovracomunali; - 1.2 Ambiti amministrativi comunali; - 2 Analisi storica dell'insediamento; - 3 Programmazione e pianificazione livello superiore; - 4 Mosaico degli strumenti urbanistici vigenti; - 5 Programmazione e pianificazione comunale in atto; - 6 Destinazioni d'uso prevalenti dell'edificato; - 6.1 Destinazioni prevalenti dell'edificato; - 6.2a Classi di età degli edifici residenziali; - 6.2b Numero dei piani degli edifici residenziali; - 6.2c Tipologie degli edifici residenziali; - 6.2d Distribuzione territoriale degli alloggi; - 6.3 Attività ed attrezzature primarie; - 6.4 Attività ed attrezzature secondarie; - 6.5 Attività ed attrezzature terziarie; - 6.6 Attività ed attrezzature turistiche; - 7 Infrastrutture di collegamento; - 8 Opere di urbanizzazione _ infrastrutture tecnologiche a rete; - 9 Opere di urbanizzazione _ servizi ed impianti di interesse comune; - 11/12 Vincoli e servitù/beni culturali; - 14.1 Verifica del dimensionamento - Tabelle; - 14.2.1 Verifica del dimensionamento Centro nord _ Planimetria Z.T.O. in scala 1:10.000; - 14.2.2 Verifica del dimensionamento Centro sud - Planimetria Z.T.O. in scala 1:10.000; - 15 Attitudini alla trasformazione; - 16 Proprietà pubbliche; - 17 Reiterazione vincoli urbanistici; - Relazione illustrativa delle analisi geolitologiche, geomorfologiche, idrogeologici, clivometrici ed agronomici; - 10.1-7 Carta geomorfologico e delle cave; - 10.2 Carta geolitologica; - 10.3 Carta geopedologica ed agronomica; - 10.4 Carta idrogeologica; - 10.5 Carta delle colture in atto; - 10.6 Carta della clivometria; - 10.8 Carta delle attitudini colturali; - 10.9 Carta delle penalità a fini edificatori; - 10.10 Carta della permeabilità; - 10.11 Carta delle isopache della falda acquifera; - 10.12 Norme d'uso del territorio; - Relazione sull'evoluzione e struttura della popolazione residente; - Relazione sull'evoluzione e struttura delle attività produttive e dell'occupazione; - Schede "A" in forma completa: consistenza del patrimonio immobiliare; - Schede "A" in forma speditivi : consistenza del patrimonio immobiliare; - Schede "B":consistenza del patrimonio immobiliare Beni Ambientali; - Schede "C":consistenza delle attività produttive secondarie; - Schede "D":consistenza delle attività commerciali e direzionali; - Schede "G":consistenza dei servizi pubblici ed attrezzature di interesse comune; - Schede allegate alla tavola 13.3.c _ Beni ambientali sterni ai Centri antichi; - Relazione sulle analisi di carattere agronomico; - Schede F : censimento delle caratteristiche strutturali delle aziende agricole (n. 319 schede) - Elaborato A : carta del paesaggio; - Elaborato B : carta della classificazione agronomica dei terreni; - Elaborato C : carta della tutela degli investimenti e dell'integrità del territorio; - Elaborato D : carta della classificazione socio-economici. 2.2b - Elaborati di progetto : - Relazione generale; - Norme tecniche di Attuazione; - Schede allegate alle N.T.A. di individuazione degli annessi rurali esistenti non più funzionali alle esigenze del fondo ai sensi dell'articolo n. 4 della L.R. n. 24/85; - Schede, allegate alle N.T.A., di individuazione degli immobili produttivi poste in zone diverse da quelle produttive, ai sensi dell'articolo n. 126 della L.R. n. 61/85; - Allegato alle N.T.A.: riclassificazione e nuova numerazione dei beni Ambientali; - Allegato alle N.T.A. : scheda per gli interventi nelle aree di espansione; (art. 9, punto n. 3, L.R. 61/85; - Scheda delle prescrizioni I.U.P. Centro storico capoluogo, - Scheda delle prescrizioni I.U.P. Centri storici frazionali; - Tavola n. 13.1.a1 Capoluogo _ zonizzazione, in scala 1:5000; - " " 13.1.a2 Nord-ovest _ zonizzazione, in scala 1.5000; - " " 13.1.a3 Nord-est _ zonizzazione, in scala 1:5000; - " " 13.1.a4 Sud-ovest _ zonizzazione, in scala 1.5000; - " " 13.1.a5 Sud- est _ zonizzazione, in scala 1:5000; - " " 13.1.a6 Sud _ zonizzazione, in scala 1:5000; - " " 13.2 _ Reti tecnologiche, in scala 1:5000; - " " 13.3.2 _ Castelfranco Nord-est _ zonizzazione, in scala 1.2000; - " " 13.3.3 _ Castelfranco Sud-ovest _ zonizzazione, in scala 1:2000; - " " 13.3.4 _ Castelfranco Sud-est _ zonizzazione, in scala 1.2000; - " " 13.3.5 _ Salvarosa _ zonizzazione, in scala 1:2000; - " " 13.3.6 _ Salvatronda _ zonizzazione, in scala 1:2000; - " " 13.3.7 _ S. Floriano _ zonizzazione, in scala 1:2000; - " " 13.3.1 _ Castelfranco Nord-ovest _ zonizzazione, in scala 1:2000; - " " 13.3.8 _ Campigo _ zonizzazione, in scala 1.2000; - " " 13.3.9 _ Treville - S. Andrea O.M. _ zonizzazione, in scala 1.2000; - " " 13.3.10 _ Poisolo _ Soranza _ Casoni _ zonizzazione, in scala 1:2000; - " " 13.3.a.1 _ Centri antichi frazionali : Campigo _ Gradi di protezione; - " " 13.3.a.2 - " " " : Casoni _ " " " ; - " " 13.3.a.3 - " " " : La Sega _ " " " ; - " " 13.3.a.9 - " " " : Soranza _ " " " ; - " " 13.3.a.4a - " " : Poisolo ovest - " " " ; - " " 13.3.a.4b - " " " : Poisolo est _ " " " ; - " " 13.3.a.5 - " " " : Salvatronda _ " " " ; - " " 13.3.a.6 - " " " : Salvarosa _ " " " ; - " " 13.3.a.7 - " " " : S.Floriano _ " " " ; - " " 13.3.a.8 " " " : S.Andrea O.M. _ " " " ; - " " 13.3.a.10 - " " " : Treville _ " " " ; - " " 13.3.a.11- " " " : Villarazzo _ " " " ; - " " 13.3.b.1 - " " " : Campigo - Uso e modalità intervento; - " " 13.3.b.2 - " " " : Casoni _ " " " ; - " " 13.3.b.3 - " " " : La Sega _ " " " ; - " " 13.3.b.4a - " " " : Poisolo ovest _ " " " ; - " " 13.3.b.4b - " " " : Poisolo est _ " " " ; - " " 13.3.b.5 - " " " : Salvarosa _ " " " ; - " " 13.3.b.6 - " " " : Salvatronda _ " " " ; - " " 13.3.b.7 - " " " : S.Floriano _ " " " ; - " " 13.3.b.8 - " " " : S.Andrea O.M. _ " " " ; - " " 13.3.b.9 - " " " : Soranza _ " " " ; - " " 13.3.b.10 - " " " : Treville _ " " " ; - " " 13.3.b.11 - : 2.2b1 - Variante generale al P.R.G. _ revoca parziale e riadozione della variante generale - deliberazione di Consiglio Comunale n. 129 in data 4 novembre 2003 : - Relazione illustrativa; - Tavola n. 13.1a.1 - Zonizzazione, in scala 1:5000; - " " 13.1a.2 - " " " 1:5000; - " " 13.1a.3 - " " " 1:5000; - " " 13.1a.3 - " " " 1:5000; - " " 13.1a.4 - " " " 1:5000; - " " 13.1a.5 - " " " 1:5000; - " " 13.1a.6 - " " " 1:5000; - " " 13.03.1 - Zonizzazione _ Zone significative _ Castelfranco-Nordovest _ Villarazzo, in scala 1.2000; - " " 13.03.2 - " " " - Castelfranco- nordest, in scala 1:2000; - " " 13.03.3 - Zonizzazione _ Zone significative _ Castelfranco sudovest, in scala 1:2000; - " " 13.03.4 - Zonizzazione _ Zone significative _ Castelfranco sudest, in scala 1:2000; - " " 13.03.5 - Zonizzazione _ Zone significative _ Salvarosa, in scala 1:2000; - " " 13.03.6 - Zonizzazione _ Zone significative _ Salvatronda, in scala 1:2000; - " " 13.03.7 - Zonizzazione _ Zone significative - San Floriano, in scala 1.2000; - " " 13.03.8 - Zonizzazione _ Zone significative - Campigo, in scala 1:2000; - " " 13.03.9 - Zonizzazione _ Zone significative _ Sant'Andrea, in scala 1:2000; - " " 13.03.10 - Zonizzazione _ Zone significative _ Poisolo, Soranza, Casoni, in scala 1.2000; - Tabella 14.1 _ Verifica del dimensionamento (tabelle dati); - Tomo _ trasposizione cartografica si base catastale, lotti liberi residenziali, viabilità esistente, integrazione e modifica alle Norme d'Attuazione a seguito dell'accoglimento osservazioni; 2.2b2 - Variante alla Variante generale al P.R.G., adottata con deliberazione n. 16 in data 23 febbraio 2004 : - Relazione illustrativa; - Verifica del dimensionamento; - Fascicolo di schedatura degli interventi nelle aree di espansione residenziale e modifiche alle Norme d'Attuazione; - Tavola stralcio n. 13.1a.1 _ Zonizzazione, in scala 1:5000 _ Capoluogo; - " " " 13.1a.2 - " , " " 1:5000 _ Nordovest; - " " " 13.1a.3 _ " , " " 1:5000 _ Nordest; - " " " 13.1a.4 - " , " " 1:5000 _ Sudovest; - " " " 13.1a.5 - " , " " 1:5000 _ Sudest ; - " " " 13.1a.6 - " , « « 1:5000 _ Sud ; - " " " 13.3a.1- Zonizzazione _ Zone significative, in scala 1.2000 - Castelfranco-Nordovest _ Villarazzo; - " " " 13.3a.2 _ Zonizzazione _ Zone significative, in scala 1:2000 _ Castelfranco _ Nordest; - " " " 13.3a.3 - " - " " , " " 1:2000 _ Castelfranco - Sudovest ; - " " " 13.3a.4 - " - " " , " " 1:2000 _ Castelfranco - Sudest; - " " " 13.3a.5 - " - " " , " " 1:2000 _ Salvarosa; - " " " 13.3a.6 -- " - " " , " " 1.2000 _ Salvatronda; - " " " 13.3a.7 - " - " " , " " 1:2000 _ S.Floriano; - " " " 13.3a.8 - " - " " , " " 1:2000 - Campigo; - " " " 13.3a.9 - " - " " , " " 1:2000 _ S.Andrea; - " " " 13.3a.10 - " - " " , " " 1:2000 - Poisolo, Soranza e Casoni; - Fascicolo "Schedatura per gli interventi in aree di espansione residenziali" (art. n. 9 L.R. 61/85); - " Compendio alle modifiche alla zonizzazione". 2.3 - Riscontro con il Piano territoriale regionale di coordinamento (P.T.R.C.) : Il Piano territoriale regionale di coordinamento classifica la città di Castelfranco Veneto quale "polo urbano di terzo livello", in grado di esercitare un'attrazione gravitazionale nei confronti dei comuni circostanti per gruppi di determinati servizi e/o per prestazioni territoriali di carattere levato.- La sua appartenenza al sistema metropolitano centrale della Regione gli attribuisce un rilevante significato sia come sede di attività cittadine sia come luogo di relazioni interurbane e secondo le previsioni della Legge n. 142/1990 e successive modificazioni la Città deve contribuire al rafforzamento della rete insediativa centrale che sostiene il sistema metropolitano.- Inoltre, il Piano regionale dei trasporti, collegato con il Piano territoriale regionale di coordinamento, contribuisce al potenziamento sia delle rete viaria con la realizzazione della superstrada "Pedemontana" Venezia-Trento e viene delineata una infrastruttura "Pedemontana", con il tracciato in fase di definizione con le caratteristiche della tipologia superstradale di collegamento del territorio vicentino con il Friuli che interesserà l'alta pianura veneto-friulana. Detta struttura che non interesserà con il suo percorso il territorio comunale ma determinerà un incremento dei flussi veicolari in considerazione della posizione strategica del territorio comunale e della rete infrastrutturale esistente.- Relativamente al ruolo del nodo ferroviario di Castelfranco Veneto previsto dal Piano regionale dei trasporti si richiama quanto affermato nelle premesse del presente documento.- Il Piano territoriale regionale prevista i criteri di tutela e valorizzazione della strada consolare romana "Postumia" per la conservazione del tracciato, dei paesaggi caratteristici della zona centuriata e con l'individuazione di una specifica "Area di interconnessione" da sviluppare attraverso la pianificazione di area.- Adeguate direttive vengono impartite per la classificazione delle aree archeologiche e di quelle monumentali collegate con la Città murata ed al sistema dei castelli e delle ville venete esistenti nel territorio.- 2.4 - Confronto con lo strumento urbanistico generale vigente : Rispetto al vigente strumento urbanistico generale la Variante Generale si prefigge i seguenti obiettivi : - invarianza sostanziale dell'occupazione insediativa; - recupero generalizzato del patrimonio edilizio esistente; - conservazione del suolo e salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio; - tutela e valorizzazione della memoria e dei valori storico-artistici; - miglioramento della qualità funzionale e figurativa; - protezione delle comunità e delle identità locali; - completamento della rete dei servizi, a livello di quartiere, città e comprensorio; - selezione dei flussi e riduzione della congestione; - sviluppo della nodalità urbana e dei servizi alla mobilità; - promozione dei settori economici avanzati e dell'innovazione tecnologica; - razionalizzazione delle relazioni tra le fazioni/quartieri ed il Centro Storico; - sviluppo delle relazioni con il contesto comprensoriale e la città metropolitana; a nelle aziende agricole. 3 - VALUTAZIONI E PROPOSTE PER SISTEMA 3.1.- Risorse naturalistiche ed ambientali: La Variante Generale opera una salvaguardia del territorio comunale che presenta rilevanti caratteri fisici ed antropici che sotto il profilo naturalistico e figurativo quali località, configurazioni e manufatti degli di percezione: Lo Strumento urbanistico generale adottato provvede a censire e normare gli elementi significativi del paesaggio ed i relativi coni visuali di percezione, le aree archeologiche, i complessi architettonici ed i monumenti prevedendo adeguate normative di salvaguardia e valorizzazione di detti beni.- Sono considerati degli di interesse i seguenti beni aventi valenza naturalistica ed ambientale : - gli elementi naturali del paesaggio (biotopi); - le risorgive e le zone umide; - le zone di interesse archeologico; - i tratti di territorio rurale dove è riconoscibile la trama originaria; - i giardini, le peschiere, i parchi e complessi di villa; - gli edifici rurali di valore tradizionale; Adeguata suddivisione è stata effettuata del territorio rurale comunale con l'individuazione delle seguenti zone rurali : a) Zona rurale E2 : 1) sottozona E2.1, denominata "dei Prai e dell'Avenale"; 2) " E2.2, " "della Campagna centuriata postumia"; 3) " E2.3, " "delle Risorgive"; 4) " E2.4, " "del Muson e di Panigaia"; b) Zona rurale E3, denominata "dei Campi aperti"; c) " " E4, " "dei Colmelli"; Le zone rurali individuate evidenziano un diversificazione dei valori da tutelare che comprendono zone con particolari ecosistemi, di suddivisione del territorio con tracciati ordinati riferiti alla centuriazione romana, a parti del territorio rurale dove viene praticata una agricoltura intensiva che sono state caratterizzate da frazionamenti molto accentuati della proprietà con un utilizzo della stessa con destinazioni produttivo o residenziali.- Lo strumento generale evidenzia una serie di interventi di recupero ambientale finalizzati a ripristinare gli elementi caratteristici del territorio quali i corsi d'acqua minori che nel corso degli anni sono stati interrati e la manutenzione spondale dei corsi d'acqua esistenti. Il secondo intervento riguarda il recupero ambientale delle aree di cava abbandonate che sono state interessate da interventi escavativi e successivamente abbandonate.- Il terzo intervento riguarda il rilievo, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali sparsi nel territorio con la creazione di opportunità per la valorizzazione e l'eventuale utilizzo.- Adeguata salvaguardia è stata introdotta dalla previsione della Variante Generale in ordine alla salvaguardia dei siti tutelati dalla Direttive Comunitarie n. 79/409/CEE "Uccelli" e n. 92/43/CEE "Habitat" in ordine alla zona ZPS "dei Prai" che interessa il territorio comunale e quello adiacente del Comune di Castello di Godevo con verifica delle previsioni dello strumento generale e l'inserimento del relativo richiamo normativo per la salvaguardia dell'ecosistema e per la valutazione della compatibilità degli interveti ai sensi dell'articolo n. 5 del D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357.- Si richiama come parte integrante del presente parere l'istruttoria tecnica predisposta favorevole predisposta dal Gruppo di Lavoro costituito presso la Direzione Urbanistica e Beni Ambientali, redatta in data 2 agosto 2004. 3.2 Difesa del Suolo : La Variante Generale provvede alla sicurezza del territorio ed alla tutela degli insediamenti dai Rischi naturali, individuando, nel territorio comunale con opportune indagini geolitologiche, geomorfologiche, idrogeologiche ed idrauliche, con evidenziazione nella carta delle penalità ai fini edificatori la compatibilità delle destinazioni di Piano previste dalla Variante generale.- Si richiama la valutazione effettuata dal Gruppo di Lavoro costituito presso la Direzione Geologia e Ciclo dell'Acqua, di cui è stata data lettura in sede di Commissione Tecnica, che rileva che la carta delle penalità ai fini edificatori presenta delle classificazioni non aggiornate ed adeguate alle indicazioni del D.M. 11 marzo 1988. Si ritiene comunque indispensabile l'aggiornamento dell'analisi geologica del territorio comunale sulla base delle disposizioni impartite della D.G.R. n. 615/96, riferita alle "Nuove Grafie Geologiche per la Pianificazione Territoriale".- Relativamente alla compatibilità della presente Variante generale al P.R.G. per la competenza idraulica ai sensi della Legge Regionale n. 41/1988, si richiama il parere espresso dall'Ufficio Regionale del Genio Civile Regionale di Treviso che è stato espresso sia per la Variante Generale, con nota n. 14316/46-09 in data 29 settembre 2003 e successivamente confermato con note n. 15699/46/09 in data 28 ottobre 2003 e n. 169804/46.09 i n data 9 marzo 2004, favorevole con prescrizioni. 4 - SISTEMA INSEDIATIVO RESIDENZIALE E DEI SERVIZI 4.1 I Centri Urbani La Variante Generale al P.R.G. prevede nel decennio di validità dello strumento urbanistico generale, il contenimento dello sviluppo della Città con direttrici che interessano i lati ovest ed Est del territorio comunale ed all'interno degli delle direttrici ferroviarie per Trento e Belluno per privilegiare l'espansione con direttrici verso nord, nell'area compresa fra la ferrovia e la strada statale per Trento ed a sud della Città.- Relativamente ai centri storici della Città e delle frazioni la proposta di Variante generale conferma le perimetrazioni effettuate dalla regione in sede di applicazione della L.R. 80/80 e nella redazione degli atlanti di perimetrazione delle realtà esistenti nel territorio. Congrua appare la schedatura effettuata degli edifici esistenti e la perimetrazione delle aree soggette ad intervento urbanistico attuativo. Eguale attenzione stata assegnata al censimento ed alla assegnazione di adeguato grado di tutela per i beni esistenti nel territorio comunale.- Le zone residenziali del capoluogo e della frazioni sono interessate da interventi di miglioramento della qualità edilizia con la previsione della ricollocazione di attività produttive esistenti in area produttiva e la ubicazione di nuove aree residenziali "C" di espansione al fine di mantenere e rafforzare il ruolo della frazioni quali erogatori di servizi primari ai residenti.- Particolare rilevanza è stata assegnata alla necessità di prevedere nel capoluogo di aree strategiche denominate "zone miste" la cui destinazione supera le destinazioni di zona previste dal D.M. 1444/1968 a cui è riservato il ruolo di svolgere funzioni plurime diversificate che riguardano, in percentuale, la residenza, la direzionalità la destinazione produttiva compatibile ed i servizi. La pianificazione e l'attuazione di dette "zone miste" è disciplinata da un opportuno "schema direttore" e dalla previsione di uno strumento urbanistico per l'attuazione delle previsioni di P.R.G. e riguardano due comprensori denominati "Valle del torrente Muson" e "Nodo ferroviario".- Le aree produttive di nuova previsione in ampliamento alla zona produttiva esistente ad ed della frazione Salvarosa è destinata secondo le previsioni della Variante generale ad essere destinata ad accogliere le unità produttive che le previsioni di Piano incentivano il loro trasferimento dalla residenza con un incremento delle medesime che viene previsto in fregio alla S.S. n. 53 verso il confine comunale con il Comune di Vedelago.- Le aree di espansione residenziale, produttiva e mista, sono tate assoggettate dall'Amministrazione comunale di Castelfranco Veneto all'istituto della "perequazione" che prevede la cessione da parte del privato di parte delle aree, cosi come stabilito dalle schede previste per le aree di espansione residenziale ed in norma per quelle di espansione produttiva e per le miste.- 4.2 - Fabbisogno residenziale - Abitanti esistenti 2001 n. 31.718.- - Incremento popolazione residente nel decennio di validità dello strumento " 3.000.- - Ulteriore fabbisogno per nuclei familiari monopersonali impiegati nel terziario con permanenza temporanei nei giorni lavorativi " 1.000.- - Adeguamento standards abitante/vano da mc. 150 a mc. 300 per gli abitanti insediabili negli schemi direttori delle zone "Miste"; " 4.000.- TOTALE n 39.718.- 4.3 -Verifica : - Vani esistenti " 33.872.- - Incrementi volumetrici zone B, B/RU, C, C/RU ed E4 " 7.945.- - Abitanti insediabili Schemi Direttori "M" " 6.280.- TOTALE n 48.097.- 4.4 - Dimensionamento delle aree produttive : L'utilizzo delle aree produttive esistenti ha raggiunto percentuali che si attestano sull' 80% della disponibilità del precedente strumento generale.- Fra gli obbiettivi che l'Amministrazione Comunale di prefigge di conseguire con la presente Variante generale è lo spostamento di realtà produttive esistenti che si sono insediate nel territorio subito popola fine della seconda guerra mondiale che attualmente o sono state inglobate dalla residenza o condizionano le direttrici di sviluppo della Città.- Si è quindi provveduto a reperire nuove aree produttive ampliando il comprensorio ad est della Città verso il Comune di Vedelago o prevedendo modesti ampliamento di quelle esistenti a Campigo perché comune a realtà produttiva esistente con il Comune di Resana ed in ampliamento a quella esistente nella frazione di Treville. Va precisato che tali proposte di nuovi inserimenti sono compatibili con quanto previsto dall'articolo n. 1 della L.R. 27 dicembre 2002 n. 35. 4.5 Modifiche alle previsioni della Variante generale, introdotte con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 129 in data 4 novembre 2003 : La presente prima variante alla Variante generale ha come oggetto : 1) l'individuazione di lotti liberi residenziale di completamento già edificabili nel vigente P.R.G. e non individuati nella variante generale; 2) la modifica ei perimetri e/o la suddivisione dei lotti liberi individuati nella Variante generale; 3) la ridefinizione della zonizzazione nelle zone significative in scala 1:2000 su supporto cartografico catastale; 4) l'individuazione grafica della principale rete di viabilità esistente in ambito urbano non correttamente presentata; 5) la modifica di errori cartografici e di non corrette configurazioni di alcune specifiche destinazioni urbanistiche; 6) la modifica di alcune parti dell'articolato delle Norme Tecniche d'Attuazione. Tali variazioni operate dall'Amministrazione Comunale di Castelfranco Veneto sono conseguenti alla eliminazione di alcune imprecisioni rilevate nella redazione della Variante generale e sono condivisibili. 4.5 - Modifiche alle previsioni della Variante generale, introdotte con deliberazione n. 16 in data 23 febbraio 2004: La presente seconda variante alla Variante generale ha come oggetto : 1. predisposizione, mediante schedatura, della disciplina delle zone residenziale C2.2, ai sensi dell'articolo n. 9 della L.R. n. 61/85 e successive modificazioni, con la previsione e la localizzazione delle quote di capacità edificatoria da cedere al Comune; 2. modifica degli articoli n. 33, 38, 41, 48, 50 e 77 delle Norme d'Attuazione di PRG relative a: - alle altezze ammissibili nella zona B/R e nella zona M2 del nodo ferroviario di interscambio; - alla cessione di quote di potenzialità edificatoria mediante convenzionamento nelle zone omogenee C2, D1.2, ;M2 ed M4; 3. previsione di nuovo P.d.R. per il centro della frazione di Salvatronda ed alla ricollocazione de lla struttura scolastica esistente; 4. correzione delle previsioni del centro funzionale di Treville in relazione ad oprra pubblica in corso di realizzazione con lo stralcio di un ambito soggetto ad intervento urbanistico preventivo; 5. alla individuazione di una pista ciclabile e di percorsi pedonali nella frazione di Campigo; 6. alla individuazione di due lotti liberi oggetto di osservazione; 7. alla indicazione delle fasce di rispetto della via "Postumia Romana" e delle localizzazione ammessa per impianti di autolavaggio; 8. alla correzione di errori riscontrati; 9. parziale modifica degli articolo nn. 33 e 48 delle N.t.A. relative all'ambito Geconf e all'ambito Nodo ferroviario; 10. modifica dell'articolo n. 77 delle N.t.A. relativa alla zona impianti ferroviari; 11. modifica degli articolo nn. 38, 41, 48 e 50 in relazione alla previsione della cessione delle quote di aree al Comune. Tali modificazioni apportate dalla presente variante alle previsione della Variante generale al P.R.G. comunale sono da considerare quali correzione di errori materiali e puntualizzazioni della normativa esistente al fine di definire fisicamente i volumi di progetto ed alla istituzione dell'istituto della "perequazione" per le nuove aree di espansione; 5 - SERVIZI E STANDARDS URBANISTICI : 5.1 La Variante Generale definisce, nel rispetto dei limiti previsti dalla legislazione nazionale, gli standard urbanistici e le aree per servizi di livello sovracomunale extra standards, precisando la dotazione esistente alla data di adozione della Variante generale.- La Variante Generale precisa inoltre la dotazione di servizi al produttivo, ed alle attività commerciali e direzionali.- Verifica della dotazione di standard urbanistici di legge:
aree per servizi superfici mq. abitanti teorici da relazione dotazione procapite mq/ab
Fa Istruzione 361.721 48.097 7,52
Fb Interesse comune 327.933 48.097 6,82
Fc parco, gioco, sport 3.686.175 48.097 76,64
Fd Parcheggio 243.791 48.097 5.07
TOTALE 5.309.274 48.097 110,39
Il dimensionamento della Variante Generale in termini di aree per servizi è stato effettuato sulla base di una dotazione complessiva di mq. 5.309.274 e di 48.097 "abitanti teorici" e dal fabbisogno determinato dalla previsione delle "zone miste", risulta complessivamente soddisfare gli standard urbanistici di legge. L'elaborato "Relazione Generale" denuncia un incremento virtuale rispetto al dimensionamento dello Strumento Urbanistico generale. Tuttavia si sottolinea come gli aspetti dimensionali per il Comune di Castelfranco Veneto, per il ruolo assegnato alla "Città" dalle previsioni del vigente P.T.R.C. di "Polo urbano di terzo livello" ed in funzione della sua collocazione geografica baricentrica del territorio regionale Veneto a cui convergono reti infrastrutturali viarie, stradali e ferroviarie. che saranno in futuro adeguate alla nuova realtà caratterizzata da nuove direttrici di traffico ferroviario merci e passeggeri e con la previsione nel territorio comunale del polo scambiatore gomma-rotaia, necessita di un dimensionamento complessivo che consideri il ruolo della Città sul più vasto ambito territoriale.- Inoltre il ruolo della "Città" come fornitrice di servizi per una vasta area limitrofa che interessa le Provincie di Treviso, Venezia, Padova e Vicenza e di "Polo Produttivo" per l'industria di trasformazione esistente nel territorio circostante, hanno determinato una notevole richiesta di funzioni civili residenziali, amministrative e direzionali che l'Amministrazione Comunale ha cercato di interpretare con la previsione degli "Schemi Direttori" denominati "Valle del torrente Muson" e "Nodo ferroviario".- 6 - CONSIDERAZIONI : L'impostazione generale della Variante generale al P.R.G. del Comune risulta condivisibile in quanto si opera una diversificazione delle direttrici di espansione della Città riconoscendo il completamento della direttrice est-ovest e la necessità di indirizzare il futuro sviluppo della città privilegiando le direttrici nord-sud con il coinvolgimento e la razionalizzazione di quartieri della Città a nord e a sud attualmente emarginati dalla rete infrastrutturale viaria su gomma e rotaia.- Lo Strumento Generale prevede un razionale sviluppo della viabilità stradale con la creazione ad integrazione della direttrice est-ovest rappresentata dalla S.S. n. 53 "Postumia" del completamento della viabilità sopraelevata esistente relativa alla S.S. n. 245 e la razionalizzazione dell'innesto con la S.S. n. 667 e la previsione di una rete viabilistica locale che tende superare gli assi infrastrutturali della viabilità ferroviaria in sovra e sottopasso eliminando dei vincoli che condizionano pesantemente la realtà cittadina.- Inoltre viene previsto l'allontanamento dalla Città della zona di smistamento delle merci esistente a sud della stazione ferroviaria e la creazione di un polo attrezzato di scambio fra gomma e rotaia in direzione est con la previsione dell'area di servizio alla potenziata viabilità metropolitana regionale.- 6.1- Centro Storico : L'individuazione del perimetro del Centro Storico del Capoluogo e delle frazioni e rispettoso della individuazione effettuata dall'Atlante dei centri storici del Veneto effettuato dalla Giunta Regionale del Veneto in applicazione della L.R. n. 80/80 e dalla verifica effettuata in sede di istruttoria della Variante generale si è verificata la congruità delle aree inserite nei perimetri degli strumenti attuativi volti a riqualificare e recuperare le aree degradate.- 6.2 - Residenza e zone miste : Condivisibile e l'obbiettivo perseguito dalla Variante generale volto al recupero generalizzato del patrimonio residenziale esistente ed accoglibili sono in linea di massima le nuove proposte di localizzazione delle nuove aree di espansione residenziale proposte sia per il capoluogo che per le frazioni del Comune.- Gli stralci proposti sono stati effettuati in considerazione della problematica rilevata in sede di sopralluogo per la presenza di infrastrutture esistenti che sconsigliano la creazione nelle vicinanze di nuova residenza o per la salvaguardia di coni visuali verso emergenze architettoniche di notevole valore esistenti nel territorio.- Condivisibile inoltre la proposta innovativa della variante generale della individuazione nel territorio comunale di aree miste situate lungo l'asse verticale nord-sud ed attestate ai lati del torrente Muson, nonché quelle attestate lungo l'asse direzionale est-ovest ed insistenti sulla viabilità ferroviaria. La pianificazione ed il coordinamento di tali aree vengono effettuate mediante schemi direttori denominati "Valle del torrente Muson" e "Nodo ferroviario".- Il primo Schema direttore è affidato il riequilibrio della Città verso ovest e la valorizzazione del torrente Muson ma anche lo sviluppo della direttrice nord-sud e l'accrescimento dei servizi urbani di categoria superiore.- A questo schema direttore è affidata la riconversione delle industrie storiche di Castelfranco ormai localizzate in posizione non idonea e la creazione della porta della Città a sud. E' auspicabile, al fine di coordinare l'inserimento dei nuovi volumi di progetto che le aree censite come zone miste M2 ed M4 del presente schema direttore ed ubicate a sud della linea ferroviaria Vicenza _ Treviso che l'Amministrazione Comunale adotti un unico Piano urbanistico attuativo con la previsione di dell'indice di edificabilità territoriale comune alle due zone miste e pari a 1,0 mc/mq.- Allo schema direttore "Nodo ferroviario" è affidato il compito di cogliere le vocazioni allo sviluppo derivante l'Amministrazione Comunale dalla presenza di un esteso sistema ferroviario il quale integrandosi con quello stradale attribuisce grande potenzialità al polo castellano. Lo Schema direttore coordinerà la trasformazione della stazione ferroviaria in "piastra attrezzata" per il commercio ed i servizi con tutte le dotazioni necessarie per la sosta e lo scambio modale gomma-rotaia nonché l'arricchimento della grande zona industriale posta ad est mediante l'inserimento di nuove funzioni legate al trasporto delle merci, al terziario avanzato, ai servizi di impresa ed alle strumentazioni di supporto che caratterizzano solitamente un parco scientifico e tecnologico.- E' evidente che tali obbiettivi possono essere conseguiti soltanto associando funzioni miste e quindi superando il concetto classico dello "zoning".- 6.3 - Zone Produttive : La Variante generale prevede l'inserimento di alcune nuove aree di espansione produttiva che sono poste in ampliamento del polo produttivo esistente ad est della Città al fine di assicurare alle industrie storiche attualmente inserite nel territorio urbano della Città di trasferirsi.- La loro collocazione è in linea di massima accettabile, si rileva comunque la necessità di un ridimensionamento della previsione dell'area nuova area produttiva posta in fregio alla strada statale n. 53 ed in aderenza al confine comunale con Vedelago al fine di interrompere un insediamento ripetitivo lungo detta infrastruttura che caratterizza il territorio dei comuni attraversati.- 6.4 - Infrastrutture viarie : In relazione alla sua collocazione geografica il territorio comunale è interessato dal convergere di assi infrastrutturali viari di notevole importanza che per mole di traffico saranno interessati da interventi volti a migliorare sia la sicurezza del traffico che la velocità di esercizio.- Sia la viabilità esistente sovracomunale che la viabilità minore che ricade nel territorio del Comune è interessata da tempo ad interventi di costruzione e miglioramento della viabilità con la costruzione di nuovi assi stradali in sostituzione degli esistenti e di svincoli che sono inseriti nel territorio interessando emergenze architettoniche e loro intorni con un impatto sotto il profilo sia architettonico che paesaggistico.- E' necessario pertanto che tali interventi, soggetti peraltro anche alla valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della L.R. n. 10/99, siano integrati da progetti di mitigazione ambientale che ottimizzi l'inserimento di tale opere.- Si auspica, pertanto, che il tratto di viabilità di recente costruzione di attraversamento del territorio comunale per tratti notevoli dello stesso realizzato in soluzione sopraelevata e che interessa l'intorno di due emergenze architettoniche di notevole valore ubicate nella frazione Poisolo del Comune sia interessato da intervento di mitigazione ambientale di tale infrastruttura.- Si rileva inoltre l'esigenza che l'intorno dell'emergenza architettonica del complesso monumentale denominato "Il Cornaron", sia estesa per comprendere i due palazzotti settecenteschi costruiti per il teatro di villa ed il gioco e raccordate con il volume principale da due canali paralleli ora interrati.- 6.5 - Zona di Protezione Speciale "dei Prai" : E' stata correttamente individuata nel territorio comunale la Zona di protezione speciale "dei Prai", tutelata dalle direttive comunitarie n. 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici e n. 92/43/CEE sulla conservazione degli Habitat naturali.- E' stata prodotta dall'Amministrazione comunale di Castelfranco Veneto la valutazione di incidenza ai sensi dell'articolo n. 5 del D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357 in data 19 luglio 2004.- Detta valutazione è stata istruita dal gruppo di lavoro pluridisciplinare istituito presso la Direzione Urbanistica che ha espresso il referto di valutazione favorevole alle previsioni di P.R.G. per l'area tutelata in data 2 agosto 2004, con prescrizioni.- 6.6 - Aree a Standards : Si evidenzia la necessità, con riferimento all'area con designazione F3-Su, posta a nord della frazione di Salvatronda, che interessa un sito estrattivo attivo autorizzato al sensi della L.R. 7 settembre 1982, n. 44, articolo n. 16, che l'area interessata all'attività estrattiva sia posta in zona agricola E3 fino alla scadenza del provvedimento di autorizzazione.- 6.7 - Normativa d'Attuazione : Il testo proposto è completo e condivisibile, necessita l'aggiornamento dei richiami di Legge in considerazione delle recenti evoluzioni della norma.- Si rende altresì necessario provvedere alla integrazione della normativa d'attuazione proposta con riferimento alle zone omogenee B, B/RU,C, C/RU e per la scheda della sottozona agricole E4 con riferimento ai lotti interclusi individuati.- 6.8 - Regolamento Edilizio : Il testo normativo è completo e condivisibile, necessita dell'aggiornamento dei richiami di Legge in considerazione delle recenti evoluzioni della norma.-l 7 - CONCLUSIONI : 7.1. - Zonizzazione : La proposta complessiva della Variante Generale al P.R.G. è condivisibile in considerazione dei percorsi analitici di supporto ed agli obbiettivi da raggiungere nell'arco di validità dello Strumento generale ed all'adeguamento alla legislazione vigente. Pur tuttavia, con riferimento alle considerazioni di cui ai punti precedenti ed al fine di migliorare ulteriormente gli aspetti progettuali e normativi al fine di conseguire una maggiore salvaguardia del territorio e dei valori ambientali, si rende necessario proporre una approvazione mediante l'introduzione di alcune proposte di modifica, ai sensi dell'articolo n. 46 della L.R. n. 61/1985 e successive modificazioni, in quanto risulta indispensabile un rapporto interlocutorio con il Comune, il quale dovrà esprimersi su importanti questioni relative a stralci operati sulla nuove zone residenziali C2.2 di espansione, sulle zone Miste e sulla zona produttiva D1.2 di nuova previsione.- Si ritiene, inoltre, di proporre una approvazione con l'introduzione di modifiche d'ufficio, ai sensi dell'articolo n. 45 della L.R. n. 61/85 e successive modificazioni, in ordine alle problematiche minori ed agli adeguamenti alle Normativa d'Attuazione ed al Regolamento Edilizio conseguenti a modifiche di legge.- 7.1a _ Approvazione con proposte di Modifica : L'approvazione con proposte di modifica, ai sensi dell'articolo n. 46 della L.R. 27 giugno 1985, n. 61 e successive modificazioni, sono relative : a) Tavole di zonizzazione n. 13.1.a, in scala 1:5000, con le seguenti proposte di modifica : 1)L'area perimetrata con il colore rosso e contrassegnata con il n. 1, con destinazione D1.2 e standards di comparto, posta in fregio alla S.S. n. 53 "Postumia" sia trasformata in zona "E3 agricola dei campi aperti"; 2) L'area perimetrata col il colore grigio e contrassegnata con il n. 2, con destinazione D1.2 e standards di comparto, posta in fregio alla S.S. n. 53, mantiene la destinazione D1.2; la linea rossa tratteggiata evidenzia il distacco dei fabbricati produttivi di progetto dall'infrastruttura viaria.- La quantità di standards di comparto previsti nell'area stralciata dovranno essere ricompresi nella presente zona produttiva D1.2; 2) Le seguenti aree di espansione residenziale C2.2. perimetrale con il colore rosso siano stralciate demandando al Comune, in sede interlocutoria, la verifica al fine di assicurare il mantenimento nella frazione dei servizi essenziali; a) L'area di espansione residenziale perimetrata in colore rosso e contrassegnata con il n. 3, ricadente all'interno dell'I.U.P. n. 22 _ Z.t.o. C2.2 _ SF 1 - P.d.l. S. Floriano Nord sia stralciata dall'intervento e classificata zona "E2.2 _ zona agricola estensiva della campagna centuriata postumia"; b) Le aree perimetrale con il colore rosso e contrassegnate con il n. 4, relative all'I.U.P. n. 23 _ Z.t.o. C2.2 _ SF 2 _ P.d.l. "S.Floriano Sud", siano trasformate in zona E2.2 _ Zona agricola estensiva della campagna centuriata postumia"; c) L' area di espansione residenziale ed aree C1 e contrassegnate con il n. 5, ricadenti in parte perimetro dell' I,U.P. n. 27 _ Z.t.o. C2.2 _ CM 1 _ P.d.l. Campigo ed area C1 _ Residenza di completamento estensiva" siano trasformate in zona "E2.3 _ Agricola estensiva delle Risorgive"; 3) Le aree con destinazione a zona "M2 _ Mista per residenza, servizi pubblici ed attività terziarie", perimetrale con colore marrone e contrassegnate con il n. 6 e ricadenti all'interno del perimetro della Schema direttore "Valle del torrente Muson", sono subordinate alla presentazione di una proposta progettuale attraverso "scheda urbanistica", che disciplini puntualmente l'uso dell'area in funzione di una sua destinazione pubblica principale ed un eventuale utilizzo privato in conformità con le destinazioni previste dalla norma, con specificazione delle percentuali.- In mancanza di controdeduzioni tali aree assumono la zonizzazione delle zone "M1 Miste per servizi pubblici e residenza".- 7.2b _ Approvazione con modifiche d'ufficio : L'approvazione con modifiche d'ufficio, ai sensi dell'articolo n. 45 della L.R. 27 giugno 1985 n. 61 e successive modificazioni, sono relative : a) Tavole di zonizzazione n. 13.1°, in scala 1:5000, con le seguenti prescrizioni e stralci : 1) L'area relativa all'I.U.P. n. 13 _ Z.t.o. C.2.2 _ SO1 _ P.d.l. Soranza perimetrata con il colore arancio e contrassegnata con il n. 7, la progettazione degli interventi edilizi deve essere di tipologia adeguata al fine di dialogare formalmente con il recupero degli edifici esistenti nell'adiacente area a Centro Storico; 2) L'area perimetrata con colore viola e contrassegnata con il n. 8, viene trasformata da zona "E" agricola di competenza ad area "A2 _ Centro storico: le bastie, i borghi ed i centri frazionali; 3) L'area perimetrata con colore giallo e contrassegnata con il n. 9 relativa alle zone miste M2 ed M4 poste a sud della linea ferroviaria Vicenza-Treviso, sia assoggettata ad un unico I.U.P. al fine di conseguire il coordinamento complessivo del comparto; 4) L'area perimetrata con colore celeste e contrassegnata con il n. 10, relativa alla zona mista M4 posta a sud della linea ferroviaria Vicenza-Treviso sia prevista la riduzione dell'indice di edificabilità territoriale ad 1,0 mc./mq. allo scopo di conseguire il coordinamento complessivo del coparto; 5) L'area perimetrata con colore verde e contrassegnata con il n. 11, con destinazione F3-Su posta a nord della frazione di Salvatronda sia trasformata in zona E3 agricola in quanto interessata da attività estrattiva ai sensi dell'articolo n. 16 della L.R. 7 settembre 1982, n. 44 e successive modificazioni; 6) Gli interventi da realizzare entro la zona ZPS dei "Prai", perimetrata e tratteggiata obliquamente con colore verde e contrassegnata con il n. "12 Area ZPS", dovranno essere verificati dalla valutazione di incidenza, ai sensi dell'articolo n. 5 del D.P.R. 5 settembre 1997, n. 357; 7.2b1 - . NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE con le seguenti modifiche d'ufficio: a) articolo n. 24, comma 3°, sostituire : "D.L. 22 gennaio 2004, n. 42"; b) articolo n. 32, comma 2°, allinea "c": aggiungere il periodo "Per i volumi produttivi esistenti o con destinazione d'uso non compatibile con la residenza, in caso di intervento di sostituzione edilizia, si applicano i parametri di zona omogenea; c) articolo n. 33 _ Zona B/RU-Residenziale densa di ristrutturazione, comma 1° : - viene aggiunto il parametro del rapporto di copertura RC del 25% della superficie del lotto; - viene aggiunto che l'eventuale destinazione commerciale prevista sia pari al 20% della volumetria massima; d) articolo n. 35 _ Zona residenziale C1-Residenziale di completamento, comma 2° : - viene aggiunto il parametro del rapporto di copertura RC del 25% della superficie del lotto; e) articolo n. 36-Zona C/RU-Residenziale rada di ristrutturazione, comma 1° : - viene aggiunto che l'eventuale destinazione commerciale prevista sia pari al 20% della volumetria massima; f) articolo n. 37-Zona C2.1-Residenziale di espansione intensiva, comma 1° : - viene aggiunto il parametro del rapporto di copertura RC del 25% della superficie del lotto; g) articolo n. 38-Zona C2.2-Residenziale di espansione estensiva, comma 1° : - viene raggiunto il parametro del rapporto di copertura RC del 25% della superficie del lotto; h) articolo n. 58, comma 11°, sostituire D.L. 22 gennaio 2004, n. 42; i) articolo n. 60. comma 1°, sostituire "Legge 8 agosto 1985 n. 431", co n "D.L. 22 gennaio 2004, n. 42; l) articolo n. 67.7-Zona E4-Agricola insediativi dei Colmelli, comma 1°; va aggiunto : - Nelle aree individuate dagli elaborati grafici di Variante Generale come lotti liberi, è ammessa una sola nuova edificazione di edificio unifamiliare di 600 mc.; - La concessione edilizia è rilasciata ai proprietari ed ai propri discendenti, alla data di adozione della Variante Generale e previa sottoscrizione del vincolo di cui all'articolo n. 5, lettera "d" della L.R. 5 marzo 1985, n. 24° da sottoscrizione di convenzione di cui alla L.R. n. 42/1999; m) articolo n. 80, comma 6°, : - sostituire "leggi n. 1497/1939, n. 431/1985 e D.L. 490/1999", con "D.L. 22 gennaio 2004, n. 42"; n) articolo n. 81, comma 1°- Edifici, luoghi e manufatti soggetti a tutela, comma 1° : - sostituire "D.L. 490/1999", con "D.L. 22 gennaio 2004 n. 42"; o) articolo n. 87, comma 1°, lettera "a" : - sostituire "D.L. 29.10.1999, n. 490", con "D.L. 22 gennaio 2004, n. 42; p) articolo n. 96, comma 5°, quarto allinea : - sostituire "D.L. 29 ottobre 1999 n. 490 (ex L. 1089/1939)", con "D.L. 22 gennaio 2004, n. 42"; 7.2b2 - REGOLAMENTO EDILIZIO, con le modifiche d'ufficio : a) articolo n. 16, primo allinea : sostituire "D.L. n. 490/1999", con "D.L. 22 gennaio 2004, n. 42" .- 8. Osservazioni : 8.1 - Osservazioni per venute nei termini in sede di pubblicazione della Variante Generale al P.R.G. adottata con deliberazione consiliare n. 76 in data 6 luglio 2002, n. 1.282 e regolarmente controdedotte dal Comune, con riferimento al repertorio comunale. 81.a - Prospetto generale
n. pr. Descrizione Parziale Totale
1 Osservazioni presentate nei termini e controdedotte dal Comune. 1.282.-
2 Osservazioni di cui si concorda con il parere espresso dal Comune. 1.035.-
3 Osservazioni di cui non si concorda con il parere espresso dal Comune. 25.-
4 Osservazioni di cui concorda in parte con il parere espresso dal Comune, nei limiti del presente parere. 222.-
5 Totali 1.282.- 1.282.-
8.1b - Osservazioni dei cui non si concorda con il parere espresso dal Comune e pertanto sono respinte, con riferimento al registro predisposto dal Comune :
n. n.rep. Ditta Osservante Motivazioni
1 10 Scremin Lorenzo Area oggetto di stralcio;
2 11 Scremin Santo Area oggetto di stralcio;
3 33 Bolzon Anna Renza Area in fregio ad emergenza architettonica _ chiusura cono visuale;
4 47 Gazzola Carmela Area destinata a standard di Piano;
5 73 Martin Giovanni Area oggetto di stralcio;
6 113 Bertolo Stefano ed altri Salvaguardia tracciato pista ciclabile;
7 116 Bergamin Ermen Area destinata a standard di Piano;
8 144 Gomierato Giuseppe Area destinata a standard di Piano;
9 209 Milani Amabile ed altri Area non rispondente ai criteri di individuazione lotto intercluso o aggregato abitativo in zona agricola;
10 297 Betto Luigino Area a standard di Piano;
11 373 Giacometti Bruno Area oggetto di stralcio;
12 381 Bergamin Gino Area oggetto di stralcio;
13 585 De Faveri Debora, Valentini Crescenzia Elsa Area in fregio ad emergenza architettonica _ chiusura cono visuale;
14 588 Bergamin Adelino Area oggetto di stralcio;
15 642 Scudeller Sergio Area destinata a standard di Piano _ salvaguardia emergenza architettonica;
16 643 Ferlin Massimiliano Area destinata a standard di Piano;
17 839 Gallina Ivano ed altri Salvaguardia tracciato pista ciclabile;
18 879 Martinello S.n.c. Area destinata a standard di Piano;
19 895 Soligo Bernardo Area di intorno di emergenza architettonica;
20 1024 Favaro Orlando Area destinata a standard di Piano;
21 1047 Simioni Paolo Area destinata a standard di quartiere;
22 1049 Gazzola Antonio ed altri Area ricadente all'interno di perimetro di Centro Storico;
23 1062 Bolzon Mario Area ricadente all'interno di perimetro di c.s.
24 1085 Cattapan Moreno Area destinata a standard di Piano;
25 1276 Bertolo Stefano ed altri Salvaguardia tracciato pista ciclabile;
8.1c - Osservazioni di cui si concorda in parte rispetto al parere espresso dal Comune, nei limiti del presente parere, con riferimento al registro predisposto dal Comune :
n. Numero repertorio Ditta Osservante Motivazioni
1 435 Genesin Monica La destinazione definitiva dell'area è B/RU in analogia con destinazione comparto;
2 467 Ballan Gianni Punto n. 2 osservazione : L'area D1.2 è oggetto di stralcio parziale;
3 502 Cecchin Rossella Aree oggetto di stralcio;
4 503 Bertolo Marisa Aree oggetto di stralcio;
5 504 Severini Silvia Aree oggetto di stralcio;
6 508 Manera Gino Aree oggetto di stralcio;
7 da n. 510 (compresa) a n. 568 (compresa); Vari osservanti Aree oggetto di stralcio;
8 da n. 689 (compresa) a n. 741 (compresa); Vari osservanti Aree oggetto di stralcio;
9 da n. 743 (compresa) a n. 834 (compresa) Vari osservanti Aree oggetto di stralcio;
10 949 Immobiliare 4 S.a.s. Gli interventi ammessi devono essere supportati da analisi filologica dell'edificio;
11 1086 Bertolo Mario ed altri Area oggetto di stralcio;
12 1109 Baldin Valter Aree oggetto di stralcio;
13 Da n. 1163 (compresa) a n. 1171 (compresa) Vari osservanti Aree oggetto di stralcio;
8.1d - Osservazioni pervenute fuori termine e di cui il Comune ha parzialmente controdedotto _ n. 50.-, con riferimento al repertorio comunale _ Per le n. 19 osservazioni fuori termine controdedotte dal Comune il parere espresso è da considerarsi definitivo; per le rimanenti n. 31 osservazioni si rimanda alla procedura di cui all'art. 46 della L.R. 61/85 e successive modificazioni.-
n. n.rep com. Ditta osservante Contenuti osservazione Parere Comune Parere Regione
FT1 1283 Sartor Silvano Variazione percorsa della nuova SP19 Non Favorevole Si concorda
FT2 1284 Consorzio Bonifica "Sinistra Medio Brenta" Proposta di inserimento normativa tutela assetto idraulico del territorio Favorevole Si concorda
FT3 1285 I.P.S.I.A."Galilei" Prof. Petrucco Giamberto, tramite Provincia di Treviso Punto n. 1 : Proposta di stralcio tratto viabilità di collegamento tra via S.Pio X° e via Avenale; Punto n. 2 : Proposta di utilizzo per finalità scolastiche di alcune aree di proprietà comunale; Non favorevole Si concorda
FT4 1286 Guidolin Maria Richiesta di esclusione dal nomero dei proponenti dell'osservazione n. 1064 relativa allo spostamento del tracciato SP19 Favorevole Si concorda
FT5 1287 Bolzon Don Olivo ed altri n. 31 cofirmatari Riflessioni di carattere generale sullo sviluppo di Castelfranco dal punto di vista economico, nel quadro di una politica di "sviluppo compatibile"; Non Favorevole Si concorda
FT6 1288 Mazzocca Erminia Proposta di permuta area posta all'incrocio con Via Damini e la SS. N. 53, in ZTO F4-G, con proprietà comunale a destinazione residenziale; Non Favorevole Si concorda
FT7 1289 Coordinamento Associazioni Venatorie Castelfranco, CAI Castelfranco, WWF Castelfranco Si propone maggior tutela delle zone umide naturali o cave naturalizzate Favorevole Si concorda
FT8 1290 Michelon Antonio Proposta di estensione della ZTO C1 o individuazione di una ZTO C/RU per un'area in via Priuli in fraz. S.Andrea O.M. Parzialmente Favorevole Si concorda
FT9 1291 Zulian Mario Integrazione documentazione dell'osservazione n. 1126C Parzialmente Favorevole Si concorda
FT10 1292 Vudafieri Anna Proposta di modifica porzione di ZTO C2.2 (stralcio della ZTO C2.2), sita in prossimità di via Cà Rossa, in ZTO C1, per ricomposizione pertinenziale; Favorevole Si concorda
FT11 1293 Bortolazzo Walter Proposta di modifica ed ampliamento di un lotto libero edificabile in zona C1 di completamento sul mappale n. 870 del fg. n. 44; Parzialmente Favorevole Si concorda
FT12 1294 Consorzio Tabacchicoltori Proposta di correzione errore grafico nella individuazione di confine fra ZTO D1.1 e ZTO D1.2 Favorevole Si concorda
FT13 1295 Giacomazzi Gianfranco Proposta di individuazione lotto libero in ZTO C1 Parzialmente Favorevole Si concorda
FT14 1296 Caron Maria Proposta di individuazione ambito edificabile residenziale in area classificata E3; Non Favorevole Si concorda
FT15 1297 Didonè Carla Diana Proposta di individuazione lotto libero in ZTO C1 in Via dei Carpani; Favorevole Si concorda
FT16 1298 Pellanda Giuseppe Proposta di riduzione perimetro I.U.P. n. 1 a Treville per farlo coincidere con la proprietà dei proponenti, senza riduzione della cubatura realizzabile; Non Favorevole Si concorda
FT17 1299 Sarissa Angelo Proposta di individuazione di lotto libero edificabile in Z.T.O C1 Favorevole Si concorda
FT18 1300 Centro Residenziale per Anziani "D. Sartor" - Punto n. 1 : Proposta di estendere la ZTO A2 sull'area limitrofa all'edificio posto in Via Ospedale, per una fascia di mt. 15,00; - Punto n. 2 : Proposta di ampliamento della Z.T.O. A2-As verso l'ambito del Parco Revedin-Bolasco: - Punto n. 3 : Proposta di ampliamento del Z.T.O. F2-As verso l'ambito di Borgo Treviso, con la riduzione del Z.T.O. A2 Parzialmente Favorevole Si concorda
FT19 1301 Comune di Castelfranco Veneto In adeguamento della sentenza del Consiglio di Stato, sezione IV° del 12.7.02, n. 3929, si propone di modificare l'articolo n. 19 della N.T.A. relativamente alle distanze fra fabbricati Favorevole Si concorda
FT20 1302 Associazioni, Comitati di Quartiere e Frazionali (Valsugana, Risorgimento,S.Giorgio, per Salvatronda, S.Andrea, S.Floriano, per il Parco Quartiere Verdi, spontaneo Salvatronda, spontaneo Via Nugoletti, spontaneo Via S. Pio X° Punto n. 1 : Proposta di non varia la destinazione d'uso dell'area sportiva a ridosso del Palazzotto; Punto n. 2 : Proposta di stralciare l'area mista M2 prevista a sud del centro a ridosso del torrente Muson; Punto n. 3 : Proposta di stralciare la destinazione ad area per istituti scolastici in Via Verdi _ Via Bellini prevedendo area per parco; Punto n. 4 : Proposta per ricollocale l'area prevista per la nuova zona residenziale lungo la S.S. n. 53 a Salvatronda; Punto n. 5 : Proposta di prevedere in tutte le frazioni adeguati spazi a verde pubblico attrezzato; Punto n. 6 : Proposta di prevedere in Quartiere Valsugana opere varie a servizio del quartiere (piazza, sede, area a V.P., etc.); Punto n. 7 : Proposta si non prevedere la costruzione di un parcheggio multipiano in Via Nugoletti-Via Matteotti; Punto n. 8 : Proposta di riqualificazione e valorizzazione dei centri storici frazionali di Salvatronda, Campigo, S.Floriano e S.Andrea, in particolare con il recupero di casa Barbatella; Non controdedotto Accolta in parte nei limiti del presente parere
FT21 1303 Scalco Agnese Punto n. 1 : Proposta di non variare la destinazione d'uso dell'area sportiva a ridosso del Palazzotto; Punto n. 2 : Proposta di stralciare l'area mista M2 prevista a sud del centro e a ridosso del torrente Muson; Punto n. 3 : Proposta di stralciare la destinazione ad area per istituti scolastici in Via Verdi.Via Bellini prevedendo area per parco; Punto n. 4 : Proposta di ricollocare area prevista per la nuova zona residenziale lungo la S.S. n. 53 a Salvatronda; Punto n. 5 : Proposta di prevedere in tutte le frazioni adeguati spazi a verde pubblico attrezzato; Punto n. 6 : Proposta di precedere in quartiere Valsugana opere varie a servizio del quartiere (piazza, sede, area a V.P., etc.); Punto n. 7 : Proposta di non prevedere la costruzione di un parcheggio multipiano in Via Nugoletti-Via Matteotti; Punto n. 8 : Proposta di riqualificazione e valorizzazione dei centro storico frazionali di Salvatronda, Campigo, S.Florianoe S. Andrea, in particolare il recupero di casa Barbatella; Non controdedotto Accolta in parte nei limiti del presente parere
FT21 1303 Scalco Agnese Punto n. 1 : Proposta di non variare la destinazione d'uso dell'area sportiva a ridosso del Palazzotto; Punto n. 2 : Proposta di stralciare l'area mista M2 prevista a sud del centro e a ridosso del torrente Muson; Punto n. 3 : Proposta di stralciare la destinazione ad area per istituti scolastici in Via Verdi.Via Bellini prevedendo area per parco; Punto n. 4 : Proposta di ricollocare area prevista per la nuova zona residenziale lungo la S.S. n. 53 a Salvatronda; Punto n. 5 : Proposta di prevedere in tutte le frazioni adeguati spazi a verde pubblico attrezzato; Punto n. 6 : Proposta di precedere in quartiere Valsugana opere varie a servizio del quartiere (piazza, sede, area a V.P., etc.); Punto n. 7 : Proposta di non prevedere la costruzione di un parcheggio multipiano in Via Nugoletti-Via Matteotti; Punto n. 8 : Proposta di riqualificazione e valorizzazione dei centro storico frazionali di Salvatronda, Campigo, S.Floriano e S. Andrea, in particolare il recupero di casa Barbatella; Non controdedotto Accolta in parte nei limiti del presente parere
FT22 1304 Comacchio Tullio Punto n. 1 : Proposta di ripristino dell'indice di edificabilità del vigente P.R.G. per l'area ubicata in via della Cerva (if=1,7 mc/mq.); Punto n. 2 : Proposta di individuare un lotto libero edificabile nella medesima area; Non controdedotto Accolta in parte _ punto n. 2;
FT23 1305 Visentin Giocondo Viene richiesta l'individuazione di annesso rustico non più funzionale con la conduzione del fondo: Non controdedotto Accolta;
FT24 - Federazione Provinciale dei Coltivatori Diretti di Treviso per Fabbian Luigi: Eliminazioni delle previsioni di P.R.G. a zona F3-Su per la superficie agricola di proprietà ed in disponibilità dell'Azienda agricola; Non controdedotto _ v. osservazione n. 907 pervenuta nei termini; Accolta in parte _ v. osservazione n. 907 pervenuta nei termini;
FT25 - Fracarro Giovanni Individuazione lotto libero in area C1 Non controdedotto Accolta
FT26 - Girardi Silvano Ripristino dell'originaria potenzialità edificatoria su terreno di proprietà Non controdedotto Non accolta
FT27 - Lonar S.r.l. Ripristino dell'originaria potenzialità edificatoria su terreno di proprietà dove è in corso la costruzione di un edificio con concessione edilizia n. 181 in data 18 aprile 2001; Non controdedotto Accolta
FT28 - Vial Gianna Cambio di destinazione area di proprietà da E2.2 a zona C di espansione Non controdedotta Non accolta
FT29 - Bonaldo Maurizio Proposta di individuazione lotto libero C1 Non controdedotta Non accolta
FT30 - Basso Bruna Proposta di individuazione lotto libero C1 Non controdedotta Non accolta
FT31 - Stocco Giovanni ed Annamaria Proposta di realizzare ampliamento alle proprietà immobiliari di proprietà anche in aderenza ad immobili esistenti; Non controdedotta Non accolta
FT32 - Guidolin Sergio e Renato Individuazione di annesso non più funzionale al fondo V.osservazione n. 1136 Non accolta
FT33 - Trevisan Daniela e Giuseppina Proposta di individuazione lotto edificabile ed area a standard V. osserva-zione nn. 1140 e 1141 Non accolta
FT34 - Fracarro Giovanni Individuazione lotto libero in ZTO C1 Non controdedotto Accolta v. osservazione n. FT25
FT35 - Dotto Oscar Richiesta di cambio di destinazione di zona area di proprietà Non controdedotto Non accolta
FT36 - Coordinamento Associazioni Venatorie Castelfranco, CAI Castelfranco, WWF Castelfranco Richiesta di conservazione del territorio _ Salvaguardia sito "ex Buse Saviane" in Treville nella zona compresa nella "fascia di risorgiva" tra le risorgive del Sile e la Palude di Onara; v. osservazione n. 1290 Accolta
FT37 - De Bortoli Gianfranco Individuazione annesso non più funzionale alla conduzione del fondo v.osservazione n. 1157 Non accolta
FT38 - Vial Piergiorgio e Vial Renato Variazione di destinazione urbanistica aree di proprietà da zona F3-Su a zona E agricola Non controdedotta Non accolta
FT39 - Gasparin Giovanni Richiesta di cambio di destinazione di zona da F3-Sp a zona agricola E3 v.osservazione n. 625 Non accolta
FT40 - Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero _ Diocesi di Treviso Richiesta di nuova destinazione urbanistica di parte dell'area di proprietà dell'Istituto Non controdedotta Accolta parzialmente;
FT41 - Pasqualetto Andrea Richiesta di correzione errore di perimetrazione lotto intercluso C1 Non controdedotto Accolta
FT42 - Campanaro Antonio ed altri Richiesta di stralcio di viabilità stradale di progetto interessante il terreno di proprietà Non controdedotto Non accolta
FT43 - Baesso Teresina Richiesta di cambio destinazione di zona area di proprietà Non controdedotto0 Non accolta
FT44 - Lustro Francesco, Ubaldo e Onorio Richiesta di cambio di destinazione di zona area di proprietà da zona E3 agricola a zona residenziale C1 Non controdedotto Non accolta
FT45 - Fracarro Rino Richiesta di modifica della scheda di unità produttiva ricadente in area non conforme alle previsioni di Piano Non controdedotto Non accolta
FT46 - Bergamin Nicola Richiesta di individuazione lotto C1 per l'area di proprietà Non controdedotto Non accolta
FT47 - Stocco Mirella Richiesta di individuazione lotto libero edificabile in zona E4 Non controdedotto Accolta
FT48 - Stocco Franco Richiesta di mantenimento per il fabbricato produttivo in proprietà delle possibilità edificatorie contemplate nel P.R.G. vigente Non controdedotta Non accolta
FT49 - Milani Giuseppe e Pietrobon Sonia Richiesta di revisione del parere espresso per l'osservazione presentata dalla Ditta Milani Giuseppe e repertata al n. 617 del repertorio osservazioni; v. osservazione n. 617 Non accolta
FT50 - Calcestruzzi S.p.a Richiesta di individuazione di attività produttiva in area non conforme alle previsioni di Piano; Non controdedotto Accolta parzialmente
8.1e - Osservazioni pervenute direttamente alla Regione: n. 27:
Pr. n. Nominativo richiedenti Contenuti osservazione Parere Regione
1RV TORRESAN G. CARLO Osservazioni di carattere generale sulla metodologia adottata per la redazione della Variante Generale; Respinta : Le motivazioni addotte nella osservazione contrastano con le scelte pianificatorie della V.G.;
2RV IST.PROF.STATO "G.GALILEI" a) Opposizione alla costruzione del ponte di collegamento sull'Avenale; b) Cessione di aree di proprietà comunale per consentire l'ampliamento dell'istituto; Respinta : L'osservazione contrasta con le previsioni di della V.G. e riguarda argomenti di carattere patrimoniale non pertinenti;
3RV CONSORZIO BONIFICA "SINISTRA MEDIO BRENTA" - MIRANO Parere di competenza ai sensi dell'articolo n. 10 delle N.T.A. di P.T.R.C.; Accolta : Il parere formula norme per la regimazione delle acque da rispettare in sede di realizzazione di nuove interventi di urbanizzazione di aree;
4RV ANDRIGHETTI GUIDO a) Eliminazione fascia di rispetto stradale F7-Va in corrispondenza dell'area di proprietà; b) Modifica dell'articolo n. 67/3 delle Norme tecniche d'Attuazione; Respinta : L'osservazione tende de a modificare la normativa di legge sulle fasce di rispetto stradale;
5RV BONIN FRANCO ED ALTRI a) L'area di proprietà sia identificata come lotto edificabile; Accolta : v.osservazione n. 891 con le motivazioni dell'accoglimento;
6RV BORTOLOTTO GIULIANO a) Estensione zona E4 agricola all'area di proprietà; Non accolta;
7RV MENEGHETTI GINO DUILIO a) Richiesta di individuazione di n. 3 lotti liberi C1 b) Eventuale modifica dell'articolo n. 35.3 N.T.A. c) Richiesta adeguamento confini di proprietà; d) Adeguamento adiacente zona C1 allo scopo di avere la profondità della Z.T.A. uniforme; Accolta : v. osservazione n. 890 con le motivazioni dell'accoglimento;
8RV COORDINAMENTO : ASSOCIAZIONI VENATORIE-CAI-W.W.F. a) salvaguardia delle zone umide e delle cave rinaturalizzate, in Loc. Motza di S.Martino dei Lupari; b) Le risorgive del fiume Sile e le "Paludi di Onara; c) Il comprensorio dei "Prai" Accolta;
9RV ASSOCIAZIONE PER SALVATRONDA a) Stralcio nuove aree produttive a nord-ovest di Salvatronda; b) Creazione di area di rispetto dalla zone produttive per la Frazione; c) Diversa previsione dell'area a Parco urbano sull'area di cava; d) Nuova previsione della S.P. n. 29 che deve essere spostato più a sud della Frazione e coinvolgendo i Comuni limitrofi nella previsione; e) Collegamento alternativo all'area del depuratore comunale che preveda f) Il transito dei mezzi pesanti senza interessare il centro urbano di Salvatronda; g) Prevedere la riconversione produttiva dell'allevamento di suini allo Scopo di eliminare i disagi per il Colmello di Cà Bianca e per la Frazione di Salvatronda; Accolta parzialmente nei limiti del presente parere;
10 RV ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DEL DIRITTO E DELL'ARTE a) Tracciato della viabilità ciclabile che convoglia i maggiori servizi della Città con soluzione progettuale più essenziale; b) Maggiore tutela del patrimonio della Città; c) Procedure d'appalto dei lavori di costruzione pista ciclabile da Via Cornaro a Via Sardegna più sbrigativa; d) Maggiore tutela del territorio comunale in ordine alla realizzazione delle reti infrastrutturali sovracomunali; Respinta;
11 RV GASPARIN GIOVANNI a) Cambio di destinazione di zona F3 a zona E agricola per l'area di pro- Proprietà; Accolta parzialmente nelle previsioni di Variante Generale;
12RV GENESIN MONICA ED ALTRI a) Riduzione fascia F4-G verde di quartiere; b) Diversa classificazione area di proprietà al fine di aumentare l'indice di edificabilità; Accolta;
13RV ISTITUTO DIOCESANO DI SOSTENTAMENTO DEL CLERO a) Parziale mutamento delle destinazioni di Piano per l'area di proprietà; Accolta parzialmente;
14RV BAESSO TERESA Cambio di destinazione area di proprietà da E agricola a C1 residenziale; Respinta;
15RV APPON SERGIO a) Maggiore tutela del territorio per la zona a sud della frazione di Campi- go; Respinta;
16RV FRACCARO RINO a) Modifica della scheda di individuazione di immobile produttivo in proprietà ricadente in area non conforme; Respinta, v. oss. n. 45 FT
17RV COMITATO PER SALVAGUARDIA MOTTA E BOSCHETTO DI TREVIL- LE a) Richiesta di imposizione di vincolo paesaggistico e storico su area in località Treville; Respinta in quanto non pertinente;
18RV GASPARIN GIOVANNI Cambio di destinazione di zona area di proprietà da F3 a zona E agricola; V. valutazione oss. N. 11RV-1328
19RV MARCADELLO GUERRINO a) Richiesta di individuazione lotto C1 su area di proprietà; Respinta;
20RV COMITATO PER SALVAGUARDIA MOTTA E BOSCHETTO DI TREVILLE a) Richiesta di imposizione vincolo paesaggistico e storico su area esistente in Via Priuli a Treville; Respinta in quanto non pertinente;
21RV BARBESIN S.n.c. a) Richiesta di cambio di destinazione urbanistica area di proprietà allo scopo di realizzare l'area attrezzata a giardino e parcheggio attività commerciale; Respinta;
22RV ALFIER ODAR a) Richiesta di variazione tracciato viabilità al fine di evitare la demolizione di fabbricato di proprietà; Respinta;
23RV BRAGAGNOLO DANILO a) Richiesta di individuazione lotto edificabile E4; Respinta;
24RV BERALDO ALDO a) Richiesta di allontanamento di fabbricato esistente dal ciglio stradale in sede di intervento di demolizione e ricostruzione dello stesso; Respinta;
25RV GENESIN MONICA E CRISTINA a) Vedi osservazione n. 12RV; Accolta;
26RV CONFORTIN RENZO E BARICHELLO BIANCA a) Spostamento pista ciclabile per la salvaguardia di area di interesse archi- tettonico e storico in frazione di Treville; b) Spostamento di tracciato di viabilità comunale futura per la salvaguardia dell'area di cui al punto precedente; Respinta;
27RV GAZZOLA GIORGIO ED ENRICO a) Individuazione area residenziale; Respinta
8.2 _ Parziale revoca e riadozione della variante generale al P.R.G. _ Deliberazione Consiglio Comunale n. 129 in data 4 novembre 2003 : 8.2a - Osservazioni pervenute al Comune nei termini : n. 1
n.pr. Ditta Richiedente Contenuti Osservazione Parere Comune Parere Regione
1 FABBIAN ALESSANDRO Proposta di introduzione nelle N.T.A. della possibilità di recupero di volumi di edifici crollati; Parere favorevole Accolta
8.2b - Osservazioni pervenute al Comune Fuori termine : n. 1 :
n.pr. Ditta Richiedente Contenuti Osservazione Parere Comune Parere Regione
1 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI TREVISO Richiesta di apposizione dei vincoli necessari per la realizzazione della S.P. n. 19, riduzione della zona D1.2 prevista in prossimità con il confine del Comune di Vedelago ed eliminazione degli accessi esistenti sulla S.R. n. 53 in corrispondenza della zona produttiva; Non favorevole Si concorda in parte : Nei limiti del presente parere in quanto parte dell'area de prevista in proposta di stralcio;
8.2c - Osservazioni prevenute direttamente alla Regione : Nessuna; 8.3 - Ulteriore variante alla Variante Generale al P.R.G. _ Deliberazione di Consiglio Comunale n. 16 in data 23 febbraio 2004 : 8.3a - Osservazioni pervenute nei termini n. 17 :
N.pr. Ditta Richiedente Contenuti Osservazione Parere Comune Parere Regione
1 CONFORTIN RENZO a) Proposta di modifica del tracciato della pista ciclabile indicata negli elaborati di zonizzazione della Variante generale al P.R.G. ad ovest del centro di Treville; b) Proposta di modifica della localizzazione del parcheggio previsto sul lato ovest della chiesa parrocchiale di Treville Non favorevole Respinta
2 CONFORTIN RENZO, BARICHELLO BIANCA, CONFORTIN MARCO E SIMONE a) A)Mancata garanzia di trasparenza in quanto non è stato trasmesso lo schema dell'atto di approvazione del progetto né la relazione prevista dall'articolo n. 16 del DPR 327/01 ed non è stato consentito l'accesso agli ati del progetto; b b) Mancato approfondimento dei profili ambientali e storici dei luoghi; c)Praticabilità di soluzioni alternative; a) Soluzione onerosa per l'interramento del fossato; b) Parcheggio previsto sul mappale n. 570 che risulta ampliato rispetto al P.R.G. vigente e risulta assai oneroso; c) Il nuovo parcheggio risulta a servizio della chiesa e quindi utilizzato solo nei giorni festivi, mentre vicino esiste il parcheggio della scuola e l'area a parcheggio della lottizzazione artigianale utilizzato come discarica; d) La pista ciclabile prevista dal P.R.G. nel mezzo della proprietà Confortin che viene prevista meno costosa se prevista sulla strada a ovest; e) Mancanza di conformità urbanistica dell'opera; Non favorevole Respinta
3 MADDALON GINA Proposta di modifica del tracciato della pista ciclabile e rilocalizzazione del tracciato lungo la sponda ovest del canale; Non favorevole Respinta
4 ZANON IDA LOREDANA Proposta di modifica del tracciato della pista ciclabile e rilocalizzazione lungo la sponda ovest del canale; Non favorevole Respinta
5 BALDOVIN ELEONORA Proposta di modifica del tracciato della pista ciclabile e rilocalizzazione lungo la sponda ovest del canale; Non favorevole Respinta
6 DE DIANA LEANDRO Proposta di modifica del tracciato della pista ciclabile e rilocalizzazione lungo la sponda ovest del canale; Non favorevole Respinta
7 ZAMPIERIN PIETRO, LAMON RENATA, BENDO TERESA, LAMAON MARIO Proposta di modifica del tracciato della pista ciclabile e rilocalizzazione lungo la sponda ovest del canale; Non favorevole Respinta
8 COMACCHIO KATIUSCIA Proposta di modifica del tracciato della pista ciclabile e rilocalizzazione lungo la sponda ovest del canale; Non favorevole Respinta
9 COMACCHIO FRANCO Proposta di modifica del tracciato della pista ciclabile e rilocalizzazione lungo la sponda ovest del canale; Non favorevole Respinta
10 DAL BRELLO NARCISO E BIGOLIN RAFFAELLA Proposta di modifica del tracciato della pista ciclabile e rilocalizzazione lungo la sponda ovest del canale; Non favorevole Respinta
11 DORELLA GIUSEPPINA Proposta di modifica del tracciato della pista ciclabile; Non favorevole Respinta
12 GUIDUZZI BRENNO Proposta di modifica perimetro di lotto libero in corrispondenza del mappale n. 1771, fg. 27, in relazione ad errore cartografico Favorevole Accolta
13 MENEGAZZO DINO E MARIA Proposta di riclassificazione area da E3 a C2.2 Non favorevole Respinta
14 GRAB SAVA-BITTANTE ANDREA Proposta di rilocalizzazione area da E3,F3-Sp, F1-Io a zona C in loc. Salvatronda; Non favorevole Respinta
15 PIETROGRANDE DAVIDE, PIETROBON MASSIMO, DANIELE E ONGARATO PIERINA a) Osservazione relativa alla inesistenza nella legislazione vigente dell'obbligo di I.U.P.; b)danno alla proprietà privata della normativa che prevede la cessione al Comune di quota della volumetria/area edificabile prevista nelle zone C2.2 e relativa alla elusione della normativa sugli espropri; c) Mancata indicazione del corrispettivo per la cessione di quota dell'area edificabile nelle zone C2.2; d) Osservazione volta a ridurre i valori di riferimento per il pagamento dell'imposta I.C.I. per le aree edificabili prevista dalla Variante al P.R.G.; Non favorevole Respinta
16 DE PIERI S.R.L. a) Proposta di stralcio dell'ultimo comma dell'articolo n. 41 delle N.T.A., allo scopo di non pervenire all'obbligo della cessione al Comune del 50% dell'area di proprietà classificata D.1.2 "Attrezzature economiche varie di espansione" con lo scopo di non compromettere accordi contrattuali in essere fra la Ditta proponente e le altre ditte private; b)Proposta di modifica delle N.T.A. finalizzata a ridurre la quantità minima di standards primari e secondari previsti dall'articolo n. 18, per gli insediamenti di carattere commerciale dal 200% al 100%; c)Proposta di individuazione delle aree di proprietà della Ditta De Pieri s.r.l. in zto D1.2 come area di intervento con destinazione commerciale soggetto a I.U.P. di iniziativa privata; d) proposta di modifica delle N.T.A. finalizzata a prevedere una cessione inferiore al 50%, cioè pari al 25% della capacità edificatoria prevista nelle zone D.1.2, nel caso di interventi artigianali ed industriali; Parzialmente favorevole Accolta in parte
17 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA TERZA ETA', ASSOCIAZIONE CALCIO AZZURRA 2003, ASSOCIAZIONE PER SALVATRONDA, COMITATO GENITORI SCUOLA ELEMENTARE, GRUPPO PATTINAGGIO SALVATRONDA, PARROCCHIA DI S. MARIA ASSUNTA, UNIONE SPORTIVA SALVATRONDA a) proposta di demandare la riqualificazione del centro di Salvatronda al un progetto coordinato che tenga conto dello stato di fatto ovvero degli aspetti culturali, storici architettonici ed urbanistici che lo caratterizzano; b) Richiesta preventiva di collaborazione con le associazione ed i comitati in riferimento all'indizione del concorso d'idee per il centro frazionale di Salvatronda; c) necessità per Salvatronda sia dotata di un plesso scolastico più moderno e consono alle esigenze attuali; d) Richiesta di ubicazione del nuovo plesso scolastico in area priva di odori provenienti da allevamento di suini e dal depuratore comunale; e) Proposta di utilizzo dell'area attualmente occupata dalla scuola elementare per la formazione di una piazza; f) Osservazione relativa all'edificio di mc. 10.000 previsto nell'area della attuale scuola elementare, considerato inidoneo; g) Proposta di ricercare una nuova localizzazione per l'impianto sportivo frazionale in relazione alla carenza di spazi per il fabbisogno di squadre, alla carenza di parcheggi, al terreno poco permeabile, alla vicinanza di abitazioni; Parzialmente favorevole Accolta in parte
8.3b - Osservazioni pervenute fuori termine: nessuna; 8.3c - Osservazioni pervenute direttamente in Regione: nessuna; In ordine alle osservazioni pervenute fuori termine a cui il Comune non ha controdedotto e per quelle pervenute a questa Regione del Veneto, il parere espresso dalla Commissione Tecnica è da considerare formalmente irrituale e pertanto si rinvia al Comune per l'espressione del parere di competenza, secondo la procedura prevista dall'articolo n. 46 della L.R. n. 61/85 e successive modificazioni.- In caso di mancata controdeduzione da parte del Comune, dette osservazioni si intendono respinte.- Tutto ciò premesso e considerato la Commissione Tecnica Regionale con 16 voti favorevoli e 1 voto contrario dei 17 presenti aventi diritto al voto e il voto consultivo favorevole del rappresentante del Comune E' DEL PARERE che la Variante Generale al Piano Regolatore Generale del Comune di Castelfranco Veneto (TV), descritta in premessa, siano meritevoli di accoglimento, in parte con le proposte di modifica di cui all'art. 46 della LR 61/85 ed in parte con l'introduzione di dettagliate modifiche, di cui all'articolo n. 45 della richiamate L.R. 61/85, per le motivazioni precedentemente esposte e come composta da: a) Elaborati grafici allegati alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 76, in data 6 luglio 2002, come composta da : - Tavola n. 13.1a.1 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.2 _ Zonizzazione. in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.3 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.4 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.5 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.6 _ Zonizzazione, in scala 1.5000; - Fascicolo di "Individuazione annessi rurali esistenti non funzionali alle esigenze del fondo . schede ai sensi dell'articolo n. 4 L.R. n. 24/1985; - Fascicolo di individuazione "Immobili produttivi posti in zone diverse da quelle produttive _ schede ai sensi dell'articolo n. 126 L.R. n. 61/1985; - Regolamento Edilizio; b) Elaborati grafici allegati alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 129, in data 4 novembre 2003, come composta da : - Tavola n. 13.1a.1 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.2 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.3 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; -Tavola n. 13.1a.4 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.5 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola n. 13.1a.6 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; c) Elaborati grafici allegati alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 16 in data 23 febbraio 2004, come composto da : - Tavola stralcio n. 13.1a.1 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola stralcio n. 13.1a.2 - Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola stralcio n. 13.1a.3 - Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola stralcio n. 13.1a.4 - Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola stralcio n. 13.1a.5 _ Zonizzazione, in scala 1:5000; - Tavola stralcio n. 13.1a.6 _ Zonizzazione, in scala !:5000; - Norme Tecniche d'Attuazione; - Fascicolo "Schedatura per gli interventi nelle aree di espansione residenziali _ Articolo n. 9 della L.R. 61/85; Che in merito alle osservazioni sia da decidere secondo quanto esposto ai precedenti punti.- Vengono vistati n. 23 elaborati. Il Segretario Giuseppe Manoli Il Presidente Paolo Lombroso"

(segue Allegato)

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