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Scarica versione stampabile Deliberazione Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale

Bur n. 30 del 27 marzo 2018


Materia: Consiglio regionale

Deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale n. 7 del 06 febbraio 2018

Attuazione legge 6 novembre 2012, n.190 recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione" e successive modifiche ed integrazioni. Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza: aggiornamento 2018.

Come noto l’Ufficio di presidenza con propria deliberazione n. 7 del 31 gennaio 2017, ha approvato il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT 2017 – 2019) come predisposto e proposto dai responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza e definito nella ricostruzione dei suoi presupposti normativi e nella individuazione delle correlate misure attuative, alla luce della specificità della realtà istituzionale del Consiglio regionale del Veneto, assegnando ai responsabili per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza il compito di proporre ed adottare le conseguenti misure di esecuzione ed attuazione.

Quanto sopra alla luce delle espresse previsioni normative poste dall’articolo 1, comma 7 della legge 6 novembre 2012, n. 190 recante ““Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” e dall’articolo 43 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e sulla base delle risultanze dell’intesa Governo, Regioni ed Enti locali sancita dalla Conferenza unificata nella seduta del 24 luglio 2013, che “attesa la peculiare situazione delle regioni, enti di rilevanza costituzionale, caratterizzati dalla compresenza di due diversi organi collegiali, Giunta regionale e Consiglio regionale, dotati rispettivamente di poteri esecutivi e di funzione legislativa  e tra i quali intercorre un rapporto dialettico” alla luce della relativa autonomia organizzativa, ed in una logica di coordinamento tra le attività svolte, ha riconosciuto la possibilità di nominare due diversi responsabili, uno per quanto concerne la prevenzione della corruzione ed uno per quanto riguarda la trasparenza.

La elaborazione del nuovo Piano triennale per la prevenzione della corruzione si era configurata in termini di Piano di prevenzione della corruzione e contestualmente di Piano della Trasparenza, unificati per effetto delle espresse disposizioni di cui al decreto legislativo n. 97 del 2016 e quale momento ed esito di un percorso che vede nella trasparenza amministrativa quale livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, lettera m) della Costituzione e tradotta nel diritto per tutti i cittadini di avere accesso diretto all’intero patrimonio informativo delle pubbliche amministrazioni, lo strumento fondamentale di prevenzione dei fenomeni di potenziale illegalità nella misura in cui, portando in evidenza i dati relativi a tutti gli ambiti di intervento delle amministrazioni, consente una forma di rendicontazione pubblica della azione amministrativa.

Nel PTPCT si è delineato conseguentemente un programma di attività che, partendo dalla conferma della analisi ed esame dell'organizzazione – nel caso del Consiglio regionale del Veneto già consolidata in sede di sistema di gestione della Qualità ed in prima stesura del Piano per la prevenzione della corruzione – individuava le aree “sensibili” nel cui ambito possono, anche solo in via teorica, verificarsi episodi di corruzione.

Attraverso il PTPCT, in buona sostanza, l'Amministrazione poneva in essere azioni ponderate e coerenti tra loro atte a eliminare o ridurre significativamente il rischio di comportamenti corrotti; e ciò implicava necessariamente una valutazione probabilistica di tale rischiosità e l'adozione di un sistema di gestione del rischio medesimo.

Il PTPCT veniva proposto, quindi, come un programma di attività che, attraverso l'individuazione di misure concrete, da realizzare con certezza e da vigilare quanto ad effettiva applicazione e quanto ad efficacia, costituisse uno strumento di prevenzione del fenomeno corruttivo.

Per quanto invece concerne la apposita sezione del PTCPT dedicata alla trasparenza ed all’adempimento degli obblighi posti dal decreto legislativo n. 33 del 2013 così come modificati, razionalizzati ed integrati dal decreto legislativo n. 97 del 2016, preso atto dei numerosi cambiamenti della disciplina in materia che ne hanno rafforzato il valore di principio che caratterizza l’organizzazione e la attività delle pubbliche amministrazioni ed i rapporti con i cittadini, si faceva rinvio allo specifico allegato con il quale si andavano ad individuare, puntualmente nella apposita sezione del Piano, obblighi di pubblicazione, denominazione del singolo obbligo e relativo contenuto anche con indicazione del puntuale riferimento normativo, tempi di attuazione ed aggiornamento, nonché  nominativi dei responsabili della trasmissione della pubblicazione dei documenti e delle informazioni; quanto sopra nel contesto di un articolazione in sezioni e sottosezioni di diverso livello come definita sulla base della struttura della sezione del sito istituzionale denominata “Amministrazione trasparente”.

In via di estrema sintesi il Piano triennale per la prevenzione della Corruzione e della Trasparenza di cui si è conseguentemente dotato il Consiglio regionale del Veneto:

-      da un lato ha individuato azioni e soluzioni volte a proseguire il percorso intrapreso nel precedente periodo di programmazione ed a verificare e monitorare il costante mantenimento degli obbiettivi conseguiti, e nel contempo ha individuato, con riferimento e nei limiti della specificità propria dell’ordinamento del Consiglio regionale del Veneto come conseguente alle funzioni istituzionali che gli sono proprie, ulteriori misure attuative, vuoi incentivando soluzioni di percorso formativo sia generale che mirato e specifico alle singole misure, vuoi intraprendendo il percorso di aggiornamento del Regolamento sul diritto di accesso, inclusivo delle misure organizzative volte a consentire adeguato riscontro alla nuova disciplina in materia;

-      dall’altro si è configurato in termini parzialmente differenziati, attesa la evoluzione del quadro normativo come sopravvenuta ed in particolare risultando inclusivo, in esito a quanto previsto dall’articolo 10 del decreto legislativo n. 33 del 2013 come modificato dal decreto legislativo n. 97 del 2016 , del Programma per la Trasparenza ed Integrità ora configurato quale specifica sezione del Piano triennale per la Prevenzione della corruzione, corredata dai contenuti necessari come individuati già in sede di deliberazione della Autorità Nazionale Anticorruzione n. 1310 del 28 dicembre 2016 ad oggetto “Prime linee guida recanti indicazioni sulla attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel decreto legislativo 33/2013 come modificato dal decreto legislativo 97/2016”, rinviando, per la implementazione delle voci di nuova introduzione alla definizione ultima dell’allora documento di schema di linee guida recanti indicazioni sull’attuazione dell’articolo 14 del decreto legislativo n. 33/2013 “Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali” come modificato dall’articolo 13 del decreto legislativo 97/2016.

Venendo al tema dell’aggiornamento annuale del Piano triennale deve darsi conto di come il quadro normativo e l’apparato interpretativo ed applicativo della disciplina della prevenzione della corruzione e della trasparenza, non ha conosciuto, per quanto concerne la specificità delle funzioni istituzionali del Consiglio regionale, implementazioni tali da richiedere una revisione delle misure attuative individuate nel Piano triennale.

Ciò nonostante il responsabile della prevenzione della corruzione ed il responsabile della trasparenza hanno confermato e condiviso, unitamente all’omologo responsabile della Giunta regionale, un percorso di definizione di un documento di indirizzi, come da nota agli atti del 22 novembre 2017 e riscontro del 18 dicembre 2017, ed in ordine alla cui  predisposizione e messa a disposizione, anche al fine di raccogliere suggerimenti, proposte, considerazioni ed osservazioni, è stata data comunicazione in occasione della “Giornata della Trasparenza” svoltasi in data 1° dicembre 2017, presso la sede della Giunta regionale e con la partecipazione del Consiglio regionale nella persona del Vice Presidente.

Quanto sopra anche al fine di dare concreta applicazione alle disposizioni della legge 190 del 2012 che raccomanda, sia in sede di elaborazione del piano triennale che di suo aggiornamento annuale una “elaborazione” condivisa e partecipata della strategia di prevenzione della corruzione e della trasparenza.

Non solo: come da relazione annuale curata dal responsabile per la prevenzione della corruzione, e pubblicata nella apposita sezione del sito “Amministrazione trasparente”, emerge la perdurante efficacia e validità delle misure del piano triennale, vuoi risalenti ed implementate in via attuativa, al precedente periodo di programmazione (Piano triennale 2014 – 2017), vuoi di nuova individuazione nel Piano 2017 – 2019.

A tale ultimo proposito basti ricordare:

-      la avvenuta definizione, con deliberazione dell’Ufficio di presidenza n. 93 del 19 dicembre 2017 della "Procedura per la segnalazione degli illeciti da parte dei dipendenti del Consiglio regionale del Veneto", ai sensi dell'articolo 54-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001", corredata dai relativi moduli, della procedura per la segnalazione al Responsabile della prevenzione della corruzione, di presunti illeciti e di presunta discriminazione per la segnalazione; quanto sopra, in adesione al dato normativo ed alla sua ratio, come interpretato e definito in via attuativa da ANAC con la determinazione n. 6 del 28 aprile 2015, recante un documento di linee guida in materia, al fine di predisporre le condizioni per garantire anonimato del segnalante e divieto di discriminazioni nei suoi confronti, provvedendo peraltro contestualmente, a definire l’ambito soggettivo di applicazione della tutela, l’oggetto della segnalazione e le relative modalità anche con riferimento alle segnalazioni di pretese condotte discriminatorie, nonchè  le garanzie procedimentali e le cautele materiali a tutela dei segnalanti;

-      la contestuale avvenuta definizione, con deliberazione dell’Ufficio di presidenza n. 92 del 19 dicembre 2017 de “Criteri per rotazione nel conferimento di incarichi nelle commissioni di gara e di concorso” provvedimento con il quale si è data concreta attuazione alla relativa misura del piano triennale, alla luce della già avvenuta rotazione nel conferimento degli incarichi dirigenziali di primo e  secondo livello in esito alle determinazioni assunte dall’Ufficio di presidenza sull’assetto organizzativo delle strutture del Consiglio regionale per la decima legislatura. 

Si ritiene pertanto, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 1 comma 8 della legge n. 190 del 2012 e successive modifiche ed integrazioni, di aggiornare per il 2018 il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza, confermandolo, attesa la invarianza del quadro normativo di riferimento in relazione alle funzioni istituzionali del Consiglio regionale ed alla luce delle risultanze del primo anno di applicazione come attestate nella relazione del responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza, nelle misure attuative come definite con propria deliberazione n. 7 del 2017.

Tutto ciò premesso, il Relatore propone di sottoporre all’approvazione dell’Ufficio di presidenza il seguente provvedimento.

L'UFFICIO DI PRESIDENZA

-      udito il relatore, il quale dà atto che i Servizi competenti hanno dichiarato che la pratica è stata regolarmente istruita con l'osservanza delle norme regionali e statali in materia;

-      vista la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”, il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” ed il decreto legislativo 25 maggio 2016 , n. 97, recante “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;

-      visto il Piano Nazionale Anticorruzione, approvato con delibera n. 72 del 2013 dall’Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche (ex Civit) e l’Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione 2013, approvato con Determinazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione 28 ottobre 2015, n. 12, nonché il Piano Nazionale Anticorruzione, approvato con Determinazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione n.831 del 3 agosto 2016;

       visto il Piano triennale per la prevenzione della corruzione, approvato con deliberazione dell’Ufficio di presidenza n. 7 del 28 gennaio 2014;

       visto il Piano per la trasparenza e l’integrità, approvato con deliberazione dell’Ufficio di presidenza n. 8 del 28 gennaio 2014, come da ultimo modificato con decreto n. 35 del 16 febbraio 2016 del dirigente del Servizio Studi, Documentazione e Biblioteca;

-      visto lo Statuto della Regione Veneto;

-      atteso che del presente provvedimento è stata data comunicazione al Comitato di Direzione nella seduta del 12 gennaio 2017;

-      ritenuto di dover provvedere nel senso proposto;

-      a voti unanimi e palesi;

delibera

1)    di approvare quale parte integrante e sostanziale del presente atto quanto riportato in premessa;

2)    di aggiornare per il 2018 il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza, confermandolo, attesa la invarianza del quadro normativo di riferimento in relazione alle funzioni istituzionali del Consiglio regionale, ed alla luce delle risultanze del primo anno di applicazione come attestate nella relazione del responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, nelle misure attuative come definite con propria deliberazione n. 7 del 2017;

3)    di incaricare il dott. Carlo Giachetti, in qualità di Responsabile della prevenzione della corruzione del Consiglio regionale ed il dott. Claudio Rizzato, Responsabile per la trasparenza del Consiglio regionale, per quanto di rispettiva competenza, dell’esecuzione del presente atto;

4)    di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio del Consiglio regionale;

5)    di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per esteso, sia nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto, sia sul sito web istituzionale del Consiglio regionale, sezione “Amministrazione trasparente” ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2016 , n. 97.

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