Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale

Bur n. 102 del 27 ottobre 2015


Materia: Bilancio e contabilità regionale

Deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale n. 147 del 22 settembre 2015

Il riaccertamento straordinario dei residui ai sensi dell'articolo 3, comma 7, del d.lgs. 118/2011.

1.   I riferimenti normativi

Il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” prevede, a decorrere dal 1° gennaio 2015, l’obbligo per le Regioni di conformare la propria gestione ai principi contabili generali e applicati stabiliti dal decreto.

L’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo n. 118 del 2011 e successive modifiche (di seguito decreto) prevede che:

Art. 3 - (Principi contabili generali e applicati)

1. – 6. […] omissis

7. Al fine di adeguare i residui attivi e passivi risultanti al 1° gennaio 2015 al principio generale della competenza finanziaria enunciato nell’allegato n. 1, le amministrazioni pubbliche di cui al comma 1, escluse quelle che hanno partecipato alla sperimentazione nel 2014, con delibera di Giunta, previo parere dell’organo di revisione economico-finanziario, provvedono, contestualmente all’approvazione del rendiconto 2014, al riaccertamento straordinario dei residui, consistente:

a) nella cancellazione dei propri residui attivi e passivi, cui non corrispondono obbligazioni perfezionate e scadute alla data del 1° gennaio 2015. Non sono cancellati i residui delle regioni derivanti dall’ambito sanitario cui si applica il titolo secondo, quelli relativi alla politica regionale unitaria – cooperazione territoriale, e i residui passivi finanziati da debito autorizzato e non contratto. Per ciascun residuo eliminato in quanto non scaduto sono indicati gli esercizi nei quali l’obbligazione diviene esigibile, secondo i criteri individuati nel principio applicato della contabilità finanziaria di cui all’allegato n. 4/2;

b) nella conseguente determinazione del fondo pluriennale vincolato da iscrivere in entrata del bilancio dell’esercizio 2015, distintamente per la parte corrente e per il conto capitale, per un importo pari alla differenza tra i residui passivi ed i residui attivi eliminati ai sensi della lettera a), se positiva, e nella rideterminazione del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015 a seguito del riaccertamento dei residui di cui alla lettera a);

c) nella variazione del bilancio di previsione annuale 2015 autorizzatorio, del bilancio pluriennale 2015-2017 autorizzatorio e del bilancio di previsione finanziario 2015-2017 predisposto con funzione conoscitiva, in considerazione della cancellazione dei residui di cui alla lettera a). In particolare gli stanziamenti di entrata e di spesa degli esercizi 2015, 2016 e 2017 sono adeguati per consentire la reimputazione dei residui cancellati e l’aggiornamento degli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato;

d) nella reimputazione delle entrate e delle spese cancellate in attuazione della lettera a), a ciascuno degli esercizi in cui l’obbligazione è esigibile, secondo i criteri individuati nel principio applicato della contabilità finanziaria di cui all’allegato n. 4/2. La copertura finanziaria delle spese reimpegnate cui non corrispondono entrate riaccertate nel medesimo esercizio è costituita dal fondo pluriennale vincolato, salvi i casi di disavanzo tecnico di cui al comma 13;

e) nell’accantonamento di una quota del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015, rideterminato in attuazione di quanto previsto dalla lettera b), al fondo crediti di dubbia esigibilità. L’importo del fondo è determinato secondo i criteri indicati nel principio applicato della contabilità finanziaria di cui all’allegato n. 4.2. Tale vincolo di destinazione opera anche se il risultato di amministrazione non è capiente o è negativo (disavanzo di amministrazione).

L’articolo 67 del medesimo decreto stabilisce che:

Art. 67 - (Autonomia contabile del consiglio regionale)

1. Le regioni, sulla base delle norme dei rispettivi statuti, assicurano l'autonomia contabile del consiglio regionale, nel rispetto di quanto previsto dal decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, e dai princìpi contabili stabiliti dal presente decreto riguardanti gli organismi strumentali.

2. Il consiglio regionale adotta il medesimo sistema contabile e gli schemi di bilancio e di rendiconto della regione adeguandosi ai principi contabili generali e applicati allegati al presente decreto.

3. La presidenza del consiglio regionale sottopone all'assemblea consiliare, secondo le norme previste nel regolamento interno di questa, il rendiconto del Consiglio regionale. Le relative risultanze finali confluiscono nel rendiconto consolidato di cui all’articolo 63, comma 3. Al fine di consentire il predetto consolidato, l’assemblea consiliare approva il proprio rendiconto entro il 30 giugno dell’anno successivo.

2.   L’attività di riaccertamento straordinario dei residui e l’autonomia contabile del Consiglio regionale

Il riaccertamento straordinario dei residui è l’attività diretta ad adeguare lo stock dei residui attivi e passivi risultanti alla data del 31 dicembre 2014 al principio contabile generale n. 16 della competenza finanziaria di cui all’allegato n. 1 (cd. “potenziata”) del decreto.

Il riaccertamento straordinario dei residui deve essere effettuato, con riferimento al 1° gennaio 2015, in una unica soluzione, contestualmente all’approvazione del rendiconto 2014, nel rigoroso rispetto delle modalità e della tempistica di cui al punto 9.3 dell’allegato 4/2 del decreto concernente il principio contabile applicato della contabilità finanziaria.

Al fine di dare attuazione a quanto previsto dall’articolo 3, comma 7 e nell’ambito dell’autonomia contabile di cui all’articolo 67 del decreto, il Consiglio regionale provvede alle operazioni di riaccertamento straordinario con deliberazione dell’Ufficio di presidenza, previo parere dell’organo di revisione economico-finanziario, tempestivamente trasmessa al Consiglio, contestualmente all’approvazione del rendiconto 2014.

Alla deliberazione dell’Ufficio di presidenza devono essere allegati i prospetti di cui agli allegati n. 5/1 e n. 5/2 del decreto riguardanti la determinazione del fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione all’1 gennaio 2015.

3.   La procedura di approvazione del conto consuntivo del consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2014 e le risultanze finali dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014

L’articolo 67, comma 3, del decreto prevede che la presidenza del consiglio regionale sottopone all'assemblea consiliare, secondo le norme previste nel regolamento interno di questa, il rendiconto del Consiglio regionale.

L’articolo 17, lett. a) del Regolamento 14 aprile 2015, n. 1 del Consiglio regionale (BUR n. 38/2015) prevede che:

Articolo 17- Ufficio di Presidenza

1. L'Ufficio di Presidenza …  esercita le seguenti competenze:

a) delibera la proposta […] di conto consuntivo del Consiglio regionale, da sottoporre all’approvazione del Consiglio […].

L’Ufficio di presidenza con deliberazione n. 78 del 28 maggio 2015 ha dato atto dei residui attivi e passivi risultanti alla chiusura dell’anno 2014.

Le risultanze contabili dei residui attivi e passivi da riportare nell’esercizio 2015 sono stati evidenziati, in riepilogo, nella Tavola A “Quadro riassuntivo residui accertati da riportare” della medesima deliberazione come di seguito riproposte:

 

 

Quadro riassuntivo residui accertati da riportare

     
     

Gestione residui
esercizi
precedenti

 

Gestione
competenza

esercizio
2014

 

Residui da riportare
nell’esercizio

2015

 
                 
 

Residui attivi

 

Euro        8.033,12

 

Euro   1.624.511,13

 

Euro   1.632.544,25

 
                 
 

Residui passivi

 

Euro 9.807.438,78

 

Euro 15.509.024,99

 

Euro 25.316.463,77

 
 


Tavola A – Quadro riassuntivo dei residui attivi e passivi da riportare nell’esercizio 2015
(DUPCR n. 79 del  28 maggio 2015)

 

I residui attivi accertati alla chiusura dell’esercizio 2014 risultano complessivamente pari a euro 1.632.544,25.

I residui passivi accertati alla chiusura dell’esercizio 2014 risultano complessivamente pari a euro 25.316.463,77.

L’Ufficio di presidenza nella medesima seduta del 28 maggio 2015 con provvedimento n.79 ha deliberato il progetto di conto consuntivo per l’esercizio finanziario 2014 del Consiglio regionale, da sottoporre all’Assemblea consiliare per l’approvazione.

 

4.   La metodologia di ricognizione dei residui

Con nota prot. 0002976 del 16 febbraio 2014 il servizio consiliare competente in materia di ragioneria, già in sede di riaccertamento ordinario effettuato nel rispetto dell’ ordinamento contabile vigente nel 2014 ai fini dell’approvazione del conto consuntivo 2014, ha predisposto appositi elenchi delle registrazioni contabili di entrata e di spesa, recanti per ciascun accertamento e impegno le informazioni relative all’anno di provenienza del residuo, numero dell’accertamento e/o dell’impegno, capitolo di imputazione, oggetto con riferimento al tipo atto, numero e data di assunzione, importo del residuo non ancora riscosso o pagato alla data dell’11/02/2015 e gli anni successivi del bilancio pluriennale 2015-2017 autorizzatorio ai fini della distribuzione temporale dei residui attivi e passivi non esigibili alla data del 31 dicembre 2014, da re-imputare alle scritture contabili degli esercizi in cui l’obbligazione giuridicamente perfezionata risulta esigibile.

Per ciascun residuo il dirigente del Servizio consiliare competente per materia ha attestato l’importo da eliminare e la relativa motivazione (ai fini del riaccertamento ordinario) e, per i residui attivi e passivi da mantenere, costituiti da obbligazioni giuridicamente perfezionate esigibili, gli importi da imputare agli esercizi successivi in cui le obbligazioni connesse vengono a scadenza (ai fini del riaccertamento straordinario, in considerazione del principio generale della competenza finanziaria cd. potenziata).

Ogni singolo accertamento/impegno è stato oggetto di una puntuale analisi delle strutture competenti per materia sulla fondatezza del debito/credito nonché sull’effettiva scadenza dell’obbligazione.

Tale analisi è stata aggiornata a cura dei titolari dei centri di responsabilità in occasione della predisposizione della presente deliberazione al fine di tener conto dei fatti gestionali e delle riscossioni e dei pagamenti avvenuti nel frattempo.

Non sono stati oggetto di riaccertamento i residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014 che sono stati incassati e pagati (in conto residui) nel corso del 2015.

Sono state escluse le entrate e le spese per partite di giro e le operazioni per conto terzi cui non si applica il principio della competenza finanziaria n. 16 allegato al d.lgs. 118/2011 in vigore dal 1° gennaio 2015.

 

5.   Le risultanze del riaccertamento straordinario

Rispetto al quadro riassuntivo delineato dalla Tavola E sopra richiamata, le operazioni di riaccertamento sono state pertanto circoscritte — in questa fase — a tutti i residui attivi e passivi per i quali l’esigibilità differita dell’obbligazione giuridica connessa è stata procrastinata agli esercizi successivi del bilancio pluriennale 2015-2017.

Con riguardo alla gestione dell’entrata, la Tavola B “Risultanze del riaccertamento dell’entrata” presenta, in sintesi, le risultanze contabili dei residui attivi da re-imputare all’1 gennaio 2015.

 

 

Quadro riassuntivo della gestione dell'entrata

   
 

Residui attivi al 31dicembre 2014

 

115.951,93

 

Riaccertamento in meno (cancellazione definitiva di residui) (-)

 

0,00

 

Riscossioni conto residui (-)

 

115.951,93

 

Residui attivi da reimputare all' 1 gennaio 2015

 

0,00

 


Tavola B – Risultanze del riaccertamento dell’entrata

 

Con riguardo alla gestione della spesa, la Tavola C “Risultanze del riaccertamento della spesa” presenta, in sintesi, le risultanze contabili dei residui passivi da re-imputare all’1 gennaio 2015.

 

 

Quadro riassuntivo della gestione della spesa

   
       
 

Residui passivi al 31dicembre 2014

 

20.868.354,07

 

Riaccertamento in meno (cancellazione definitiva di residui) (-)

 

2.904.498,57

 

Pagamenti conto residui (-)

 

8.206.178,94

 

Residui passivi da reimputare all' 1 gennaio 2015

 

9.757.676,56

 


Tavola C – Risultanze del riaccertamento della spesa

 

Con riguardo alle operazioni contabili di riaccertamento si fa presente quanto segue.

5.1  operazioni contabili di cancellazione di residui attivi e passivi cui non corrispondono obbligazioni perfezionate e scadute alla data del 1° gennaio 2015

Sulla base delle risultanze della ricognizione di cui sopra, emerge quanto segue:

  • dal lato dell’entrata, gli accertamenti oggetto di analisi pari a euro 115.951,93 sono stati interamente riscossi (in conto residui) e pertanto risulta che nessun residuo attivo deve essere re-imputato all’1 gennaio 2015;
  • dal lato della spesa, gli impegni oggetto di analisi pari a euro 20.868.354,07 sono stati cancellati definitivamente per un importo pari a euro 2.904.498,57; considerati i pagamenti (in conto residui) di euro 8.206.178,94, i residui passivi da re-imputare agli esercizi successivi secondo le relative scadenze ammontano a euro 9.757.676,56.

La struttura competente in materia di ragioneria ha provveduto, in sede di revisione straordinaria, alla cancellazione definitiva di registrazioni contabili di residui passivi sulla base di atti formali e/o comunicazioni dei dirigenti delle strutture competenti per materia — titolari dei centri di responsabilità — che attestano, in generale, l’insussistenza del debito in quanto non correlate a obbligazioni giuridicamente perfezionate e scadute.

I residui passivi eliminati, dichiarati insussistenti, per un ammontare pari a euro 2.904.498,57 sono analiticamente indicati nell’Allegato A-A1, che forma parte integrante del presente provvedimento.

Nello specifico, sulla base della classificazione adottata nel bilancio, si rappresenta che le cancellazioni definitive di residui passivi riguardano il Titolo I “Spese per il funzionamento del Consiglio regionale, del Difensore civico e del Comitato regionale per le comunicazioni” e si riferiscono:

  • quanto a euro 16.320,31 a minori spese e/o insussistenze nella U.P.B. U01 “Spese per indennità dei consiglieri regionali, dei vitalizi, delle reversibilità e per l’attività istituzionale delle Commissioni consiliari”;
  • quanto a euro 14.558,68 a minori spese e/o insussistenze nella U.P.B. U02 “Spese per attività di relazioni esterne ed altre di rappresentanza”;
  • quanto a euro 501.123,54 a minori spese e/o insussistenze nella U.P.B. U03 “Spese per beni di consumo e servizi” principalmente per canoni non dovuti a seguito del processo di dismissione delle sedi consiliari in locazione, per risparmi nella somministrazione di servizi essenziali (riscaldamento), per la manutenzione dei locali e degli impianti e per lo sviluppo e la gestione del sistema informativo derivanti da differenze tra somme previste in sede di indizione di gara e importi aggiudicati e relativi adempimenti in materia di sicurezza;
  • quanto a euro 1.603.252,75 a minori spese e/o insussistenze nella U.P.B. U04 “Spese per il personale del Consiglio regionale” per stipendi e assegni fissi e trattamento accessorio, per indennità di missione e rimborsi spese di viaggio, per i corsi di formazione e aggiornamento;
  • quanto a euro 397.031,98 a minori spese e/o insussistenze nella U.P.B. U05 “Spese per il funzionamento dei Gruppi consiliari” per stipendi e assegni fissi e trattamento accessorio, per indennità di missione e rimborsi spese di viaggio del personale assegnato ai Gruppi consiliari, per contributi e per la cancelleria, duplicazione e stampa e di spedizione;
  • quanto a euro 25.672,00 a minori spese e/o insussistenze nella U.P.B. U06 “Spese per consulenze, convegni, indagini conoscitive, studi e ricerche” per ricorso a consulenze;
  • quanto a euro 346.539,31 a minori spese e/o insussistenze nella U.P.B. U09 “Spese per il funzionamento del Difensore civico e del Comitato regionale per le comunicazioni” per stipendi e assegni fissi e trattamento accessorio, per indennità di missione e rimborsi spese di viaggio del personale assegnato alla struttura di supporto del Difensore civico e della struttura operativa del Corecom, per conguagli e canoni di locazione dei relativi locali e per servizi di monitoraggio delle emittenti televisive in occasione delle campagne elettorali regionali e amministrative in Veneto.

I residui passivi da re-imputare all'1 gennaio 2015 per un ammontare pari a euro 9.757.676,56 sono analiticamente indicati nell’Allegato A-A2, che forma parte integrante del presente provvedimento.

5.2  determinazione del fondo pluriennale vincolato da iscrivere in entrata del bilancio dell’esercizio 2015 e rideterminazione del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015

5.2.1  determinazione del fondo pluriennale vincolato da iscrivere in entrata del bilancio dell’esercizio 2015

La struttura competente in materia di ragioneria ha provveduto alla determinazione del fondo pluriennale vincolato da iscrivere in entrata del bilancio dell’esercizio 2015 sulla base del prospetto di cui all’Allegato n. 5/1 del decreto.

Il fondo pluriennale vincolato da iscrivere nell’entrata del bilancio dell’esercizio 2015 risulta pari a euro 9.757.676,56, come analiticamente indicato nell’Allegato B, che forma parte integrante del presente provvedimento.

5.2.2  rideterminazione del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015

La struttura competente in materia di ragioneria ha provveduto alla rideterminazione del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015 sulla base del prospetto di cui all’Allegato n. 5/2 del decreto.

Il risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015, in considerazione del riaccertamento straordinario dei residui di cui al precedente § 5.1, risulta pari a euro 8.166.141,56, come analiticamente indicato nell’Allegato B, che forma parte integrante del presente provvedimento.

Tale saldo deriva dal risultato di amministrazione al 31 dicembre 2014 di euro 5.261.642,99, determinato con l’approvazione del conto consuntivo per l’esercizio finanziario 2014 del Consiglio regionale da parte dell’Assemblea consiliare di cui alla deliberazione amministrativa n. 53 in data odierna, maggiorato dei residui passivi cancellati in quanto non correlati ad obbligazioni giuridiche perfezionate pari a euro 2.904.498,57 e in considerazione dell’importo riaccertato di residui passivi pari a euro 9.757.676,56 cancellati in quanto re-imputati agli esercizi in cui sono esigibili e al netto dell’importo del fondo pluriennale vincolato determinato alla stessa data del 1° gennaio 2015 di pari importo.

5.3  variazione del bilancio di previsione annuale 2015 autorizzatorio, del bilancio pluriennale 2015-2017 autorizzatorio e del bilancio di previsione finanziario 2015-2017 predisposto con funzione conoscitiva

In conseguenza del riaccertamento straordinario approvato con il presente provvedimento si rende necessario apportare le variazioni al bilancio di previsione 2015, al bilancio pluriennale 2015-2017 e al bilancio di previsione 2015-2017 approvati dal Consiglio regionale con deliberazione amministrativa n. 124 del 17 dicembre 2014, nonché al relativo bilancio allegato con funzione conoscitiva, al fine di consentire:

a.  l’iscrizione dello stanziamento del fondo pluriennale vincolato in entrata dell’esercizio 2015 e degli esercizi successivi;

b.  l’iscrizione degli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato in spesa dell’esercizio 2015 e degli esercizi successivi;

c.  l’adeguamento degli stanziamenti di entrata e di spesa (di competenza e di cassa) agli importi da re-imputare;

d.  l’aggiornamento degli importi dei residui attivi e passivi iniziali.

Il pareggio del bilancio è garantito dall’iscrizione del fondo pluriennale vincolato in entrata.

Le variazioni di bilancio sono analiticamente indicate nell’Allegato C, che forma parte integrante del presente provvedimento.

5.4  re-imputazione delle entrate e delle spese a ciascuno degli esercizi in cui l’obbligazione è esigibile, secondo i criteri individuati nel principio applicato della contabilità finanziaria di cui all’allegato n. 4/2 del decreto

Con riguardo alla gestione dell’entrata risulta che nessun residuo attivo deve essere ri-accertato all’1 gennaio 2015.

Con riguardo alla gestione della spesa la Tavola D “Quadro riassuntivo della re-imputazione della spesa” riepiloga, in sintesi, le risultanze contabili dei residui passivi da re-imputare all’1 gennaio 2015:

Quadro riassuntivo della re-imputazione della spesa

   

Parte corrente

Conto capitale

Residui passivi da reimputare all' 1 gennaio 2015

 

9.757.676,56

0,00

Residui passivi re-impegnati nell'esercizio 2015

 

9.464.873,66

0,00

Residui passivi re-impegnati nell'esercizio 2016

 

112.550,09

0,00

Residui passivi re-impegnati nell'esercizio 2017

 

180.252,81

0,00

 


Tavola D “Quadro riassuntivo della re-imputazione della spesa”

 

I residui passivi da re-imputare all’1 gennaio 2015 pari a euro 9.757.676,56 sono da re-impegnare per euro 9.464.873,66  nell’esercizio 2015, per euro 112.550,09 nell’esercizio 2016 e per euro 180.252,81 nell’esercizio 2017.

5.5  accantonamento di una quota del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015, rideterminato in attuazione di quanto previsto dalla lettera b), al fondo crediti di dubbia esigibilità.

Poiché le spese iscritte nel bilancio consiliare sono finanziate esclusivamente con risorse provenienti da enti pubblici alcuna quota del risultato di amministrazione viene accantonata per il fondo crediti di dubbia utilità.

Tutto ciò premesso, il Relatore propone di sottoporre all’approvazione dell’Ufficio di presidenza il seguente provvedimento.

L'UFFICIO DI PRESIDENZA

  • udito il relatore, il quale dà atto che il Servizio competente ha dichiarato che la pratica è stata regolarmente istruita con l'osservanza delle norme regionali e statali in materia;
  • visto il d.lgs. 118/2011;
  • ritenuto di dover provvedere nel senso proposto;
  • a voti unanimi e palesi;

delibera

1)   di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, il riaccertamento straordinario dei residui di cui all’articolo 3, commi 7, 8 e 9 del d.lgs. 118/2011, così come dettagliatamente riportato nell’allegato A al presente provvedimento, nelle risultanze contabili complessive di seguito riassunte:

Residui attivi al 31/12/2014

 

115.951,93

Riscossioni conto residui

 

115.951,93

Residui attivi eliminati per insussistenza

 

0,00

Residui attivi da re-imputare:

 

0,00

     -   al 2015

0,00

 

     -   al 2016

0,00

 

     -   al 2017

0,00

 

     -   ad esercizi successivi

0,00

 

Totale residui attivi da ri-accertare

 

0,00

Residui attivi al 01/01/2015

 

0,00

 

Residui passivi al 31/12/2014

 

20.868.354,07

Pagamenti conto residui

 

-8.206.178,94

Residui passivi eliminati per insussistenza

 

-2.904.498,57

Residui passivi da re-imputare:

 

9.757.676,56

     -    al 2015

9.464.873,66

 

     -   al 2016

112.550,09

 

     -   al 2017

180.252,81

 

     -   ad esercizi successivi

0,00

 

Totale residui passivi da re-impegnare

 

9.757.676,56

Residui passivi al 01/01/2015

 

9.757.676,56

 

2)   di determinare il fondo pluriennale vincolato all’1 gennaio 2015 da iscrivere in entrata del bilancio di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017, distintamente per la parte corrente e per il conto capitale, così come riportato nell’allegato B al presente provvedimento a formarne parte integrante;

3)   di rideterminare il risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015 e le quote accantonate e vincolate, in considerazione dell’importo riaccertato dei residui attivi e passivi e dell’importo del fondo pluriennale vincolato alla stessa data, così riportato nell’allegato B al presente provvedimento a formarne parte integrante;

4)   di assestare l’importo dei residui attivi e passivi al 1° gennaio 2015 del bilancio per l’esercizio corrente all’importo risultante dal presente riaccertamento;

5)   di approvare le variazioni agli stanziamenti di entrata e di spesa (di competenza e di cassa) del bilancio di previsione dell’esercizio in corso e del bilancio pluriennale 2015-2017 come da allegato C al presente provvedimento a formarne parte integrante;

6)   di prendere atto del parere favorevole del Collegio dei Revisori dei conti della Regione del Veneto del 7 agosto 2015, allegato D al presente provvedimento a formarne parte integrante;

7)   di dare mandato al Dirigente capo del Servizio amministrazione bilancio servizi di procedere al re-impegno delle spese eliminate in quanto esigibili in esercizio successivi al 31 dicembre 2014 attraverso la loro reimputazione agli esercizi finanziari indicati per ciascuno nell’allegato A al presente provvedimento;

8)   di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 3, comma 8, del d.lgs. 118/2011;

9)   di trasmettere la presente deliberazione al Tesoriere del Consiglio regionale;

10)   di pubblicare nel BURVET la presente deliberazione, ad esclusione degli allegati, a cura della Segreteria generale.

Allegati (omissis)

Torna indietro