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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 31 del 08 marzo 2024


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 23 del 28 febbraio 2024

Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi da lunedì 26 febbraio 2024 nelle province di Vicenza, Verona e Padova e più diffusamente nella fascia pedemontana della Regione Veneto. Dichiarazione dello stato di emergenza regionale a seguito delle criticità riscontrate.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario a fronteggiare le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi dal giorno 26 febbraio 2024 nelle province di Vicenza, Verona e Padova e più diffusamente nella fascia pedemontana della Regione Veneto, dove una saccatura di origine atlantica con richiamo di correnti umide meridionali ha determinato una fase di tempo perturbato con precipitazioni diffuse e persistenti specie sui settori centro-settentrionali della regione. Tali precipitazioni hanno determinato locali fenomeni franosi, significativi incrementi dei livelli idrometrici dei bacini afferenti all’area pedemontana centro-occidentale culminati in esondazioni di alcuni tratti dei corsi d’acqua Aldegà, Nina, Brentella, Vingenzone, Retrone e conseguenti allagamenti su Vicenza e su alcune aree del Padovano e Veronese. Interrotta anche la circolazione dei treni e viaria in prossimità delle zone con allagamenti principali.

Il Presidente

RICHIAMATO l’avviso di criticità idrogeologica e idraulica n. 8/2024 emesso in data 26 febbraio 2024 dal Centro Funzionale Decentrato regionale (C.F.D.), valido da martedì 27 febbraio 2024, ore 08:00 a giovedì 29 febbraio 2024, ore 00:00, con il quale è stato dichiarato:

  • per criticità “Idrogeologica”:
    • il livello di allerta ROSSA nelle zone di allerta “VENE-H – Piave Pedemontano”, “VENE-B – Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone”;
    • il livello di allerta ARANCIONE nelle zone di allerta “VENE-C – Adige-Garda e Monti Lessini” e “VENE-E – Basso Brenta-Bacchiglione”;
    • il livello di allerta GIALLA nelle zone di allerta “VENE-A – Alto Piave”, “VENE-F – Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna” e “VENE-G – Livenza, Lemene e Tagliamento”;
  • per criticità “Idraulica”:
    • il livello di allerta ARANCIONE nelle zone di allerta “VENE-H – Piave Pedemontano”, “VENE-B – Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone” e “VENE-E – Basso Brenta-Bacchiglione”;
    • il livello di allerta GIALLA nelle zone di allerta “VENE-C – Adige-Garda e Monti Lessini”, “VENE-F – Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna” e “VENE-G – Livenza, Lemene e Tagliamento”;

VISTE le Prescrizioni di Protezione Civile emesse dal C.F.D. in data 26 febbraio 2024 ore 14:00, valide dal 27 febbraio 2024 ore 08:00 al 29 febbraio 2024 ore 00:00, che, al fine di garantire il monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile, hanno previsto:

  • per criticità “Idrogeologica”:
    • la fase operativa di “Allarme” per le zone di allertamento “VENE-H” e “VENE-B”;
    • la fase operativa di “Preallarme” per la zona di allertamento “VENE-C”;
    • la fase operativa di “Attenzione” per le zone di allertamento “VENE-A”, “VENE-F” e “VENE-G”;
  • per criticità “Idraulica”:
    • la fase operativa di “Preallarme” per le zone di allertamento “VENE-H”, “VENE-B” e “VENE-E”;
    • la fase operativa di “Attenzione” per le zone di allertamento “VENE-C”, “VENE-F” e “VENE-G”;

VISTE le Prescrizioni di Protezione Civile emesse dal C.F.D. in data 26 febbraio 2024, valide dalle ore 00:00 di martedì 27 febbraio 2024 alle ore 00:00 di mercoledì 28 febbraio 2024, che, al fine di garantire il monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile, hanno previsto:

  • per criticità “Vento Forte”:
    • la fase operativa di “Attenzione” sui rilievi occidentali e sulla pianura occidentale (da riconfigurare, a livello locale, in fase operativa di “PreAllarme” o “Allarme” a seconda dell’intensità del vento);

RICHIAMATO l’avviso di criticità idrogeologica e idraulica n. 9/2024 emesso in data 27 febbraio 2024 dal Centro Funzionale Decentrato regionale (C.F.D.), valido da martedì 27 febbraio 2024 ore 14:00 a giovedì 29 febbraio 2024 ore 00:00, con il quale è stato dichiarato:

  • per criticità “Idrogeologica”:
    • il livello di allerta ROSSA nelle zone di allerta “VENE-H – Piave Pedemontano” e “VENE-B – Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone”;
    • il livello di allerta ARANCIONE nelle zone di allerta “VENE-C – Adige-Garda e Monti Lessini” e “VENE-E – Basso Brenta-Bacchiglione”;
    • il livello di allerta GIALLA nelle zone di allerta “VENE-A – Alto Piave”, “VENE-F – Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna” e “VENE-G – Livenza, Lemene e Tagliamento”;
  • per criticità “Idraulica”:
    • il livello di allerta ROSSA per criticità “Idraulica” nella zona di allerta “VENE-B – Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone”;
    • il livello di allerta ARANCIONE nelle zone di allerta “VENE-H – Piave Pedemontano” e “VENE-E – Basso Brenta-Bacchiglione”;
    • il livello di allerta GIALLA nelle zone di allerta “VENE-C – Adige-Garda e Monti Lessini”, “VENE-F – Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna” e “VENE-G – Livenza, Lemene e Tagliamento”;

VISTE le Prescrizioni di Protezione Civile emesse dal C.F.D. in data 27 febbraio 2024 ore 14:00, valide da martedì 27 febbraio 2024 ore 14:00 a giovedì 29 febbraio 2024 ore 00:00, che, al fine di garantire il monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile, hanno previsto:

  • per criticità “Idrogeologica”:
    • la fase operativa di “Allarme” per le zone di allertamento “VENE-H” e “VENE-B”;
    • la fase operativa di “Preallarme” per le zone di allertamento “VENE-C” e “VENE-E”;
    • la fase operativa di “Attenzione” per le zone di allertamento “VENE-A”, “VENE-F”, “VENE-G”;
  • per criticità “Idraulica”:
    • la fase operativa di “Allarme” per la zona di allertamento “VENE-B”;
    • la fase operativa di “Preallarme” per le zone di allertamento “VENE-H” e “VENE-E”;
    • la fase operativa di “Attenzione” per le zone di allertamento “VENE-C”, “VENE-F” e “VENE-G”;

CONSIDERATO che tra lunedì 26 febbraio 2024 e mercoledì 28 febbraio 2024 il Veneto è stato interessato da una saccatura di origine atlantica con richiamo di correnti umide meridionali che ha determinato una fase di tempo perturbato con precipitazioni diffuse e persistenti specie sui settori centro-settentrionali della Regione;

RILEVATO che nella notte e fino al primo mattino di mercoledì 28 febbraio 2024 una nuova ondata di precipitazioni ha interessato, in particolare, gran parte della pianura centro-occidentale e zone Prealpine e Pedemontane centro-occidentali con fenomeni a tratti anche forti in occasione di rovesci, localmente anche temporaleschi. I quantitativi nelle prime ore di mercoledì 28 febbraio 2024 sono stati di 30-50 mm sulle Prealpi centro-occidentali, fino a un massimo di 60 mm a Brustolè in Val Posina (VI), e di 20-40 mm sulla pianura e pedemontana centro-occidentale; nel corso della mattinata di mercoledì 28 febbraio 2024 le precipitazioni si sono poi attenuate e diradate risultando sparse e intermittenti;

PRESO ATTO che nella giornata di martedì 27 febbraio 2024 si è registrata la fase più intensa e significativa dell’evento meteo, iniziato nel pomeriggio/sera di lunedì 26 febbraio 2024; nelle 24 ore di martedì le precipitazioni sono risultate persistenti soprattutto sui settori centro-settentrionali della Regione con quantitativi complessivi da abbondanti (60-100 mm) a molto abbondanti (100-150 mm) in particolare sui settori prealpini (locali massimi di 150 mm circa a Recoaro-VI;170 mm a Valpore-Seren del Grappa-BL) e sulla pedemontana vicentina fino ai Colli Berici-Colli Euganei (locali massimi di 112 mm a Brendola-VI; 100 mm a Vicenza, 82 mm a Fedo Cinto Euganeo-PD);

RILEVATO che in totale dall’inizio dell’evento (pomeriggio di lunedì 26 febbraio 2024) fino al mattino di mercoledì 28 febbraio 2024 si sono registrati oltre 150 mm in molte zone prealpine in particolare del Vicentino, fino a locali massimi di 200-230 mm nel Recoarese (VI) e nella zona del Monte Grappa (VI), con 246 mm a Valpore-Seren del Grappa (BL); quantitativi complessivi tra 100 e 150 mm circa si sono registrati sul resto delle zone prealpine e pedemontane fino alla zona dei Colli Berici-Colli Euganei e della pianura limitrofa;

PRESO ATTO che il limite della neve sui settori prealpini è risalito a partire dagli 800/1000m circa del pomeriggio/sera di lunedì 26 febbraio 2024, fino ai 1500/1600m nel pomeriggio/sera di martedì 27 febbraio 2024 mentre sui settori dolomitici è risalito dai 600-800m della serata/notte tra lunedì e martedì posizionandosi intorno ai 1200/1400m nel corso di martedì. Nella mattinata di mercoledì 28 febbraio 2024 il limite neve ha subito un ulteriore generale rialzo anche sulle Dolomiti portandosi quasi ovunque intorno ai 1600/1800m. Nevicate abbondanti si sono pertanto registrate in genere oltre i 1500/1700 m con massimi intorno ai 100cm sulle Prealpi Vicentine (Campomolon–VI);

PRESO ATTO del Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 22 del 27 febbraio 2024 “Attivazione dell'Unità di Crisi Regionale (U.C.R.), ai sensi degli artt. 15 e 16 della Legge regionale 1 giugno 2022, n. 13 “Disciplina delle attività di protezione civile” e della D.G.R. n. 103 dell’11 febbraio 2013”, con il quale è stata assicurata l’attivazione e la convocazione dell’Unità di Crisi Regionale, in relazione alle previsioni ed ai bollettini emessi dal Centro Funzionale Decentrato regionale;

RILEVATO che il passaggio della perturbazione ha comportato pesanti effetti nei territori delle Province di Vicenza, Verona e Padova con locali fenomeni franosi, nonché esondazioni di alcuni corsi d’acqua e conseguenti allagamenti delle zone circostanti;

PRESO ATTO che sono state segnalate principalmente: chiusure di strade a seguito di allagamenti o locali smottamenti (province di Vicenza, Verona e Padova); esondazioni di alcuni corsi d’acqua (Aldegà, scolo consortile Nina, Brentella, Vingenzone, Retrone) che hanno interessato sia zone agricole che alcuni abitati con conseguente ricorso all’evacuazione verticale o all’utilizzo dei mezzi di soccorso, provocando pertanto diffusi allagamenti di abitazioni, scantinati, garage e di zone industriali soprattutto nei Comuni di Vicenza e Altavilla Vicentina (VI), ma anche in altre aree del Padovano e del Veronese;

PRESO ATTO che, al momento, è stata scongiurata l’esondazione del corso d’acqua Bacchiglione grazie all’attivazione del bacino di laminazione di Caldogno avvenuta da parte dell’U.O. Genio Civile di Vicenza, nel corso della notte tra il 27 e il 28 febbraio 2024; 

RILEVATO che diverse infrastrutture viarie del Comune di Vicenza sono state chiuse per allagamenti con interruzioni alla circolazione e che, a causa del superamento delle soglie idrometriche di allarme del corso d’acqua Retrone è stata interrotta in via precauzionale dalle ore 16:10 del 27 febbraio 2024 la circolazione ferroviaria tra Vicenza e Padova, causando disagi ai pendolari dei treni regionali e il conseguente dirottamento dell’Alta Velocità su percorsi alternativi;

PRESO ATTO che dal 26 febbraio 2024 la Sala Operativa Regionale (S.O.R.) è stata aperta in configurazione “S3” con presidio operativo continuativo H24 e che di tale apertura è stata data comunicazione agli enti territoriali con nota prot. n. 98958 del 27 febbraio 2024;

RILEVATO che per fronteggiare le situazioni di emergenza dovute ai fenomeni meteorologici avversi i Comandi dei Vigili del Fuoco delle Province interessate hanno ricevuto circa 270 richieste di intervento riferite alle tipologie di situazioni caratteristiche degli eventi avversi in questione quali: evacuazioni di persone, alberi pericolanti, danni d’acqua, prosciugamenti, frane e rimozioni ostacoli;

PRESO ATTO che, per l’attuazione dei primi interventi urgenti volti ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone e/o cose nonché per attività logistiche e di monitoraggio sono state attivate dalla S.O.R. fino a 121 Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile, per un totale di circa 750 volontari;

VERIFICATO che a partire dal 26 febbraio 2024 sono stati progressivamente aperti fino a 149 Centri Operativi Comunali (C.O.C.);

PRESO ATTO dei provvedimenti amministrativi degli organi competenti con i quali è stata disposta, per la giornata di mercoledì 28 febbraio 2024, la chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado dei Comuni di Vicenza, Longare, Grumolo delle Abbadesse, Nanto, Castegnero, Torri di Quartesolo, Quinto Vicentino e Montegalda a causa dei rischi collegati al previsto acuirsi dell'ondata di maltempo;

VISTO l’art. 15 della Legge regionale 1 giugno 2022, n. 13, con cui si dispone che, al verificarsi o nell’imminenza degli eventi di cui all’art. 7, comma 1, lettera b) del Codice di Protezione Civile, di rilevanza regionale per natura e/o estensione territoriale, il Presidente della Giunta regionale provvede alla dichiarazione dello stato di emergenza per calamità, ovvero per eccezionali avversità atmosferiche allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile;

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure volte a fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

PRESO ATTO che la medesima L.R. n. 13/2022 stabilisce che, per interventi urgenti in caso di emergenze determinate da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento;

DATO ATTO che in considerazione dell'evoluzione della situazione meteorologica e delle ricognizioni in corso il presente provvedimento può essere non esaustivo e, pertanto, suscettibile di integrazioni qualora l’emergenza si prolungasse oltre il 28 febbraio 2024 e ulteriori territori fossero colpiti o altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli eventi meteo eccezionali in parola;

VISTO il D.Lgs. n. 112/1998 e s.m.i.;

VISTO il D.Lgs. n. 1/2018 e s.m.i.;

VISTA la L.R. n. 13/2022 e s.mi.;

VISTO il DPGR n. 22 del 27 febbraio 2024;

Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente atto;
  2. di dichiarare lo “Stato di Emergenza” regionale, ai sensi dell’art. 15 della L.R. n. 13/2022 per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi da lunedì 26 febbraio 2024 nelle province di Vicenza, Verona e Padova e più diffusamente nella fascia pedemontana della Regione Veneto;
  3. di riconoscere l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Servizio Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;
  4. di attivare e garantire i benefici previsti dal D.Lgs. n. 1/2018 e s.m.i. per il personale volontario attivato, come definito dalla normativa regionale vigente, in attuazione degli articoli 39 e 40 del Codice della Protezione Civile;
  5. di incaricare la Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale dell’esecuzione del presente atto;
  6. di dare atto che il presente provvedimento è da considerarsi non esaustivo ed eventualmente suscettibile di integrazioni qualora l’emergenza si prolungasse oltre il 28 febbraio 2024 e ulteriori territori fossero colpiti o altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli eventi meteo eccezionali in parola;
  7. di riservarsi di trasmettere, ai sensi della L.R. n. 13/2022, il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale declaratoria di “Stato di Emergenza” di rilievo nazionale, di cui al D.Lgs. n. 1/2018 s.m.i.;
  8. di pubblicare il presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.

Luca Zaia

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