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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 96 del 21 luglio 2023


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 56 del 19 luglio 2023

Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi martedì 18 luglio 2023 nelle aree settentrionali della Provincia di Belluno. Dichiarazione dello stato di emergenza regionale a seguito delle criticità riscontrate.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario a fronteggiare le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi il 18 luglio 2023, principalmente nei territori settentrionali della Provincia di Belluno ed in particolare nei comuni di: San Pietro di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Danta, San Nicolò di Comelico, Comelico Superiore, Auronzo, Cortina d’Ampezzo, San Vito di Cadore, Borca di Cadore, Vodo di Cadore, Pieve di Cadore, Calalzo di Cadore, Cibiana di Cadore, Vigo di Cadore, Forno di Zoldo, Selva di Cadore, Colle Santa Lucia, Alleghe, Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore, Taibon Agordino, Falcade, Canale d’Agordo, Voltago Agordino, Longarone, Belluno dove le condizioni meteo avverse (intensi temporali, forti raffiche di vento e violente grandinate), hanno avuto importanti effetti al suolo causando danni al patrimonio pubblico e a quello privato, con molteplici scoperchiamenti di coperture di fabbricati, schianti di alberi, interruzioni delle reti stradali nonché interruzioni alle linee elettriche e telefoniche.

Il Presidente

PREMESSO che il Centro Funzionale Decentrato regionale (C.F.D.), in data 18 luglio 2023 ha emesso l’avviso di criticità idrogeologica e idraulica n. 13/2023 valido da martedì 18 luglio 2023 dalle ore 16:00 fino a mercoledì 19 luglio 2023 alle ore 08:00 secondo il quale, dal tardo pomeriggio/sera, fino alle prime ore del giorno seguente, è prevista una fase di instabilità con probabili rovesci e temporali sparsi sulle Dolomiti, in possibile sconfinamento sulle zone prealpine e pedemontane con possibili temporali localmente intensi (forti rovesci, grandinate, forti raffiche di vento), specie sulle Dolomiti, non esclusi anche sulle altre zone;

VISTO il summenzionato avviso di criticità idrogeologica e idraulica n. 13/2023 emesso dal C.F.D. in data 18 luglio 2023, che ha elevato il livello di criticità idrogeologica per temporali fino a ordinaria per la zona di allerta “VENE-A - Alto Piave”;

VISTE le Prescrizioni di Protezione Civile emesse dal C.F.D. in data 18 luglio 2023, valide dalle ore 16:00 di martedì 18 luglio 2023 fino alle ore 08:00 di mercoledì 19 luglio 2023, che al fine di garantire il monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile, in riferimento alla criticità idrogeologica per temporali, hanno previsto la fase operativa di “Attenzione” per la zona di allertamento “VENE-A - Alto Piave”;

VISTO il Bollettino Temporali Dolomiti emesso dal C.F.D. martedì 18 luglio 2023 valevole dalle ore 14:00 di martedì 18 luglio alle ore 24:00 di mercoledì 19 luglio che prevede per le zone dolomitiche una probabilità “media” di temporali intensi disponendo un livello di allerta “2: attenzione rinforzata” per i Comuni che hanno in atto una procedura specifica di allertamento per colate detritiche;

CONSIDERATO che all’inizio della terza settimana di luglio 2023 un promontorio anticiclonico di origine africana ha portato sulla Regione un significativo aumento delle temperature e dell’umidità. Successivamente l’indebolimento di questo anticiclone e l’infiltrazione di aria un po’ più fresca in alta quota ha determinato condizioni di instabilità, con una prima fase di rovesci e temporali che sono risultati di forte intensità a causa della presenza di aria molto calda e umida nei bassi strati, compresi i fondovalle prealpini e dolomitici;

DATO ATTO che, in particolare, nel pomeriggio di martedì 18 luglio sulla Regione è transitata una veloce linea temporalesca che ha interessato diffusamente le zone centro settentrionali della Regione, tutte le Dolomiti e le Prealpi centro-orientali (da Asiago verso est) sconfinando sulle limitrofe zone pedemontane. Il passaggio è avvenuto tra le ore 16:30 (primi temporali su Dolomiti nord) e le ore 20:30 (ultimi temporali su Prealpi orientali);

DATO ATTO che questi temporali sono stati associati a venti molto forti (downburst), con raffiche registrate dalle stazioni della rete ARPAV localmente anche ben superiori a 100 km/h sul Bellunese soprattutto in alta quota, con un massimo di 188 km/h sulle Pale di San Martino a 2580 m di quota. Da segnalare i 129 km/h a Cortina che risulta essere la raffica più elevata registrata dalla stazione dal 1992, 85 km/h a Falcade, 98 km/h a Misurina, 80 km/h a Valle di Cadore, 76 km/h ad Agordo. Altri fenomeni significativi sono state le grandinate che hanno interessato alcune zone, con chicchi di medie dimensioni su alcune zone della pedemontana;

DATO ATTO che il transito veloce dei sistemi temporaleschi ha impedito accumuli elevati di pioggia, con massimi di 20-25 mm registrati tra Comelico e Cadore (massima di 32 mm a Costalta). Tuttavia le precipitazioni sono state di forte intensità e i quantitativi concentrati in intervalli ristretti di tempo;

PRESO ATTO che nella giornata di martedì 18 luglio 2023 la Sala Operativa Regionale risultava già aperta in configurazione S2 con presidio operativo diurno;

VERIFICATO che si sono riscontrate segnalazioni di importanti effetti al suolo nei territori settentrionali della Provincia di Belluno ed in particolare nei Comuni di: San Pietro di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Danta, San Nicolò di Comelico, Comelico Superiore, Auronzo, Cortina d’Ampezzo, San Vito di Cadore, Borca di Cadore, Vodo di Cadore, Pieve di Cadore, Calalzo di Cadore, Cibiana di Cadore, Vigo di Cadore, Forno di Zoldo, Selva di Cadore, Colle Santa Lucia, Alleghe, Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore, Taibon Agordino, Falcade, Canale d’Agordo, Voltago Agordino, Longarone, Belluno;

PRESO ATTO che le tipologie di danno ubiquitariamente rilevabili entro i territori della provincia di Belluno sono associate a downburst (raffiche di vento lineari) e precipitazioni grandinigene (in misura minore), con effetti al suolo tali da determinare l’abbattimento diffuso di molti alberi, il danneggiamento di coperture, tetti e pannelli fotovoltaici nonché dissesto statico di elementi costruttivi oltre al danneggiamento di autoveicoli. Nelle aree maggiormente colpite si rilevano altresì: danni al patrimonio pubblico e privato, locali danneggiamenti alle linee elettriche che hanno determinato l’interruzione della fornitura di energia elettrica con disalimentazione di numerose utenze, locali danneggiamenti alle linee telefoniche;

DATO ATTO che a causa dello scoperchiamento delle abitazioni nel Comune di Santo Stefano di Cadore sono state evacuate una decina di persone mentre a Calalzo di Cadore i circa 95 ospiti di una colonia estiva, sempre a causa dello scoperchiamento della copertura, hanno dovuto trascorrere la notte in locali attigui;

CONSIDERATO che gli eventi in parola hanno causato altresì problemi alle infrastrutture connesse alla rete ferroviaria e alla viabilità stradale per la caduta di alberi o massi per cui sono state riscontrate interruzioni alla circolazione nelle seguenti strade: S.R. 203 tra Taibon ed Agordo; S.P. 641 in località Boscoverde – Comune di Rocca Pietore; S.R. 203 tra Agordo e Mas; S.P. 251 in prossimità di Passo Staulanza; S.P. 347 tra Venas e Cibiana. Si riscontra, inoltre, la chiusura della S.P. 6 di Danta;

ATTESO altresì che per fronteggiare le situazioni di emergenza dovute ai fenomeni meteorologici avversi, sono stati numerosi gli interventi di soccorso eseguiti dalle squadre del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Belluno supportate anche dai Comandi provinciali di Verona e Treviso;

PRESO ATTO che, a seguito degli effetti dei temporali, per attuare i primi interventi urgenti volti ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone e/o cose sono state impiegate Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile, nonché squadre degli enti gestori dei servizi pubblici tuttora impegnate;

VISTO l’art. 15 della Legge regionale 1 giugno 2022, n. 13, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente della Giunta regionale provvede alla dichiarazione dello Stato di Emergenza per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile;

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure volte a fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

DATO ATTO che in considerazione dell'evoluzione della situazione meteorologica e delle ricognizioni in corso il presente provvedimento può essere non esaustivo e, pertanto, suscettibile di integrazioni qualora ulteriori territori fossero colpiti o altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli eventi meteo eccezionali in parola;

PRESO ATTO che la medesima L.R. n. 13/2022 stabilisce che, per interventi urgenti in caso di emergenze determinate da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento;

VISTO il D.Lgs. n.112/1998 e s.m.i.;

VISTO il D.Lgs. n. 1/2018 e s.m.i.;

VISTA la L.R. n. 13/2022 e s.m.i.;

Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

  1. di approvare le premesse quali parte integrante del presente atto;
  2. di dichiarare lo “Stato di Emergenza” regionale, ai sensi dell’art. 15 della L.R. n. 13/2022, per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi martedì 18 luglio 2023 nelle aree settentrionali della Provincia di Belluno ed in particolare nei comuni di San Pietro di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Danta, San Nicolò di Comelico, Comelico Superiore, Auronzo, Cortina d’Ampezzo, San Vito di Cadore, Borca di Cadore, Vodo di Cadore, Pieve di Cadore, Calalzo di Cadore, Cibiana di Cadore, Vigo di Cadore, Forno di Zoldo, Selva di Cadore, Colle Santa Lucia, Alleghe, Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore, Taibon Agordino, Falcade, Canale d’Agordo, Voltago Agordino, Longarone, Belluno;
  3. di riconoscere l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Servizio Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;
  4. di attivare e garantire i benefici previsti dal D.Lgs. n. 1/2018 e s.m.i. per il personale volontario attivato, come definito dalla normativa regionale vigente, in attuazione degli articoli 39 e 40 del Codice della Protezione Civile;
  5. di incaricare la Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale dell’esecuzione del presente atto;
  6. di dare atto che il presente provvedimento è da considerarsi non esaustivo ed eventualmente suscettibile di integrazioni con successivo provvedimento qualora altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli eventi meteo eccezionali verificatisi a partire da martedì 18 luglio 2023;
  7. di riservarsi di trasmettere, ai sensi della L.R. n. 13/2022, il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale declaratoria di “Stato di Emergenza” di rilievo nazionale, di cui al D.Lgs. n. 1/2018 s.m.i.;
  8. di pubblicare il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Luca Zaia

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