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Bur n. 91 del 02 agosto 2022


Materia: Difesa del suolo

Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE VALUTAZIONI AMBIENTALI, SUPPORTO GIURIDICO E CONTENZIOSO n. 61 del 21 luglio 2022

REGIONE DEL VENETO U.O. GENIO CIVILE DI ROVIGO. Interventi di ripristino e protezione della linea di costa nei paraggi dei litorali del Delta del Po tra la foce del Po di Levante e la foce del Po di Goro a seguito dell'erosione delle spiagge nei Comuni di Porto Viro, Porto Tolle e Ariano Polesine. INTERVENTO 9 - Ripristino delle opere di difesa in corrispondenza dello scanno antistante la Sacca degli Scardovari - II stralcio. Comune di localizzazione: Porto Tolle (RO). Procedura di Verifica di Assoggettabilità (art. 19 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., L.R. n. 4/2016 e ss.mm.ii., DGR n. 568/2018). Esclusione dalla procedura di V.I.A. con condizioni ambientali.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento dà atto dell'esclusione dalla procedura di V.I.A. con condizioni ambientali, del progetto presentato dalla REGIONE DEL VENETO U.O. GENIO CIVILE DI ROVIGO relativa all'nterventi di ripristino e protezione della linea di costa nei paraggi dei litorali del Delta del Po tra la foce del Po di Levante e la foce del Po di Goro a seguito dell'erosione delle spiagge nei Comuni di Porto Viro, Porto Tolle e Ariano Polesine. INTERVENTO 9 - Ripristino delle opere di difesa in corrispondenza dello scanno antistante la Sacca degli Scardovari - II stralcio.

Il Direttore

VISTO il D.Lgs. n. 152/2006 “Norme in materia ambientale” e in particolare la Parte Seconda del citato decreto rubricata “Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione dell’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione integrata ambientale (IPPC)”;

VISTO il D.Lgs. n. 104/2017 “Attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE, concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 1 e 14 della legge 9 luglio 2015, n. 114”, che ha riformato la Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006;

TENUTO CONTO che, ai sensi di quanto stabilito dall’art. 23 del D.Lgs. n. 104/2017, ai procedimenti di verifica di assoggettabilità a VIA presentati successivamente alla data del 16/05/2017, si applicano le disposizioni di cui al D.Lgs. n. 104/2017;

VISTO l’art. 19 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. “Modalità di svolgimento del procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA” come da ultimo modificato dalla L. n. 108/2021;

VISTO il decreto ministeriale 30/03/2015, n. 52, recante: “Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome, previsto dall'articolo 15 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116”;

VISTA la L.R. n. 4 del 18/02/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale” che ha abrogato la L.R. n. 10 del 26/03/1999: “Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”;

VISTA la D.G.R. n. 568/2018 con la quale la Giunta regionale ha provveduto a stabilire, tra le altre, la disciplina attuativa della procedura di verifica di assoggettabilità di cui all’articolo 8 della L.R. n. 4/2016;

TENUTO CONTO che l’intervento in oggetto risulta riconducibile alla tipologia progettuale di cui all’Allegato IV, punto 7, lettera n), denominata “opere costiere destinate a combattere l’erosione e lavori marittimi volti a modificare la costa, mediante la costruzione di dighe, moli ed altri lavori di difesa del mare;

VISTA l’istanza per il rilascio del provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA relativa all’intervento in oggetto specificato, presentata ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. da REGIONE DEL VENETO – U.O. Genio Civile di Rovigo (C.F. 80007580279), con sede legale in Via Dorsoduro, 3901 a Venezia (VE), acquisita dagli Uffici della Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso – Unità Organizzativa VIA con nota n. 250826 del 01/06/2022 e perfezionata in data 06/06/2022 con prot. n. 254655;

CONSIDERATO che il progetto riguarda interventi di ripristino e protezione della linea di costa nei paraggi dei litorali del Delta del Po tra la foce del Po di Levante e la foce del Po di Goro a seguito dell’erosione delle spiagge nei Comuni di Porto Viro, Porto Tolle e Ariano Polesine - intervento n. 9 – ripristino delle opere di difesa in corrispondenza dello scanno antistante la Sacca degli Scardovari – II stralcio;

PRESO ATTO che l’intervento risulta inserito tra quelli di cui all’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile del 15.11.2018 n. 558 “Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato il territorio delle regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Siciliana, Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano, colpito dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal mese di ottobre 2018”, art. 4 “Deroghe”;

PRESO ATTO dell’OCDPC n. 558 del 15.11.2018, art. 14 “Procedure di approvazione dei progetti” comma 4 ;

PRESO ATTO dell’Ordinanza Commissariale n. 5 del 2 aprile 2019;

PRESO ATTO del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2019 - Assegnazione di risorse finanziarie di cui all'articolo 1, comma 1028, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.

VISTA la nota n. 261011 del 09/06/2022 con la quale gli Uffici della Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso – U.O. VIA hanno provveduto, ai sensi del comma 3 dell’art. 19 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., alla comunicazione alle Amministrazioni e agli Enti territoriali interessati di avvenuta pubblicazione della documentazione depositata dal proponente sul sito web dell’Unità Organizzativa VIA della Regione Veneto;

CONSIDERATO che nella seduta del Comitato Tecnico Regionale VIA del 15/06/2022 è avvenuta la presentazione da parte del proponente del progetto in questione ed è stato nominato il gruppo istruttorio incaricato dell’esame dello stesso;

VISTA la nota n. 274099 del 17/06/2022 con la quale gli Uffici della Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso – U.O. VIA hanno provveduto alla comunicazione di nomina del gruppo istruttorio;

TENUTO CONTO che ai sensi dell’art. 10, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. la procedura di VIA comprende le procedure di valutazione d’incidenza di cui all’articolo 5 del decreto n. 357 del 1997;

VISTA la D.G.R. n. 1400/2017 avente per oggetto: “Nuove disposizioni relative all’attuazione della direttiva comunitaria 92/43/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii.. Approvazione della nuova “Guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative.”, nonché di altri sussidi operativi e revoca della D.G.R. n. 2299 del 9/12/2014.”;

CONSIDERATO che con riferimento alla valutazione d’incidenza dell’intervento, il proponente ha presentato la Dichiarazione di non necessità di valutazione prevista dall’Allegato A, paragrafo 2.2 della D.G.R. n. 1400 del 29/08/2017 al punto b.10 e b.20);

PRESO ATTO che i termini di cui al comma 4 dell’art. 19 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. sono ridotti in applicazione di quanto previsto dall’OCDPC n. 558 del 15.11.2018 art. 14 “Procedure di approvazione dei progetti” comma 4, e che entro tali termini non sono pervenute osservazioni;

CONSIDERATO il contributo istruttorio del 27/06/2022 di considerazioni e valutazioni trasmesso dalla Direzione Difesa del Suolo e della Costa con il quale si ritiene che l’intervento non produca effetti morfodinamici al di fuori del paraggio litoraneo antistante la Sacca degli Scardovari;

CONSIDERATA la nota prot. n. 289136 del 28/06/2022 con la quale gli Uffici della Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso – U.O. VAS, VINCA, Capitale Naturale e NUVV hanno trasmesso il riscontro istruttorio nel quale si dichiara una positiva conclusione con prescrizioni della procedura di valutazione d’incidenza;

CONSIDERATA la nota prot. n. 294352 del 01/07/2022 con la quale gli uffici dell’Area Marketing Territoriale, Cultura Turismo, Agricoltura e Sport – Direzione Turismo hanno trasmesso il riscontro istruttorio con osservazioni;

CONSIDERATA la nota prot. n. 301626 del 06/07/2022 con la quale la Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico – U.O. Genio Civile di Rovigo ha riscontrato la nota di osservazioni prot. n. 294352 del 01/07/2022 della Direzione Turismo con alcune precisazioni e specificazioni di carattere tecnico normativo e progettuale;

CONSIDERATA la nota prot. n. 303250 del 07/07/2022 con la quale gli uffici dell’Area Marketing Territoriale, Cultura Turismo, Agricoltura e Sport – Direzione Turismo hanno fornito alcune precisazioni rispetto a quanto indicato con la precedente nota prot. n. 294352 del 01/07/2022;

SENTITO il Comitato Tecnico regionale V.I.A., il quale, nella seduta del 13/07/2022, premesse le valutazioni di seguito indicate: “[…]

VISTA la normativa vigente in materia, in particolare:

  • il D.Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii. “Norme in materia ambientale”;
  • la L.R. n. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
  • la D.G.R. n. 568/2018;
  • la D.G.R. n. 1400/2017;

VISTA l’OCDPC n. 558/2018;

TENUTO CONTO dei criteri di cui all’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.;

CONSIDERATO che la richiesta è relativa al ripristino delle opere di difesa in corrispondenza dello scanno antistante la Sacca degli Scardovari nel Comune di Porto Tolle;

CONSIDERATO che l’intervento in oggetto costituisce una delle opere del più ampio progetto di ripristino e protezione della linea di costa nei paraggi dei litorali del Delta del Po tra la foce del Po di Levante e la foce del Po di Goro a seguito dell’erosione delle spiagge nei Comuni di Porto Viro, Porto Tolle e Ariano Polesine;

CONSIDERATO che il progetto risulta coerente con le indicazioni e prescrizioni degli strumenti urbanistici ordinati e sovraordinati;

PRESO ATTO che, per quanto attiene le informazioni relative al processo di partecipazione del pubblico, non risultano pervenute osservazioni;

CONSIDERATO che l’intervento ricade all’interno dei siti della Rete Natura 2000 ed in aree sottoposte a Vincoli Paesaggistici ai sensi del D.Lgs. 42/2004 art. 142;

CONSIDERATO che, con riferimento alla DGR n. 1400/2017 – Allegato A, punto 2.2 lett. b.20, la tipologia dell’intervento non determina incidenze significative sui siti Rete Natura 2000 e per il quale non è necessario effettuare la Valutazione di Incidenza;

VISTO esaminato e valutato lo Studio Preliminare Ambientale e tenuto conto della documentazione progettuale agli atti e delle precisazioni pervenute con prot. n. 301626 del 06/07/2022 da parte del proponente;

VALUTATE le caratteristiche del progetto e la sua localizzazione nel più ampio contesto antropico ed ambientale;

VALUTATO che l’intervento non produce effetti morfodinamici al di fuori del paraggio litoraneo antistante la Sacca degli Scardovari;

PRESO ATTO del riscontro istruttorio con osservazioni e valutazioni espresse dagli Uffici della Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso – U.O. VAS, VINCA, Capitale Naturale e NUVV pervenute con nota prot. n. 289136 del 28/06/2022, la quale dichiara una positiva conclusione con prescrizioni della procedura di valutazione d’incidenza e dà atto che è ammessa l’attuazione degli interventi;

PRESO ATTO del riscontro istruttorio con osservazioni espresse dagli uffici dell’Area Marketing Territoriale, Cultura Turismo, Agricoltura e Sport – Direzione Turismo pervenute con nota prot. n. 294352 del 01/07/2022;

PRESO ATTO delle precisazioni e specificazioni di carattere tecnico normativo e progettuale del proponente – U.O. Genio Civile di Rovigo pervenute con nota prot. n. 301626 del 06/07/2022;

PRESO ATTO delle precisazioni espresse dagli uffici dell’Area Marketing Territoriale, Cultura Turismo, Agricoltura e Sport – Direzione Turismo pervenute con nota prot. n. 303250 del 07/07/2022;

CONSIDERATO che l’intervento è coerente agli strumenti di pianificazione territoriale;

PRESO ATTO che l’intervento verrà eseguito in deroga alla normativa sul rilascio dell’Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell’OCDPC n. 558 del 15.11.2018 Art. 4 Deroghe;

PRESO ATTO che l’intervento di progetto ricade all’interno dell’area nucleo della sacca degli Scardovari, di cui agli articoli 26 “Rete ecologica regionale” e 27 “Corridoi ecologici” delle Norme Tecniche del PTRC;

PRESO ATTO che l’intervento ricade nell’ambito del Piano d’Area del Delta del Po, approvato con DCR n. 1000 del 05/10/1984 e successive varianti, il quale stabilisce all’articolo 6 che “[…] Sono consentiti gli interventi, da parte degli organi interessati, per la difesa del mare e per favorire la vivificazione delle lagune […].”;

PRESO ATTO che l’area d’intervento ricade, inoltre, all’interno del perimetro dell’area del Parco Regionale del Delta del Po;

CONSIDERATA Ordinanza Commissariale n. 5 del 2 aprile 2019 con la quale sono stati approvati gli elenchi degli interventi afferenti al settore idrogeologico, in particolare, l’intervento identificato nell’Allegato A codice intervento DROP_137 – “Interventi di ripristino e protezione della linea di costa nei paraggi dei litorali del Delta del Po tra la foce del Po di Levante e la foce del Po di Goro a seguito dell’erosione delle spiagge nei Comuni di Porto Viro, Porto Tolle e Ariano Polesine.”;

CONSIDERATO che le attività di ricarica e rinforzo degli scanni dovranno essere eseguite rispettando i criteri tecnici previsti dal D.M. 173/2016 “Regolamento recante modalità e criteri tecnici per l’autorizzazione all’immersione in mare dei materiali di escavo di fondali marini”, che ha introdotto nuove metodologie rispetto alle delibere regionali DGRV 1019/2010 e 1215/2014, citate dal proponente, in particolare per l’aspetto della caratterizzazione dei siti di prelievo ed i monitoraggi connessi agli interventi;

CONSIDERATO nel paragrafo “5.8 Mitigazioni, compensazioni e monitoraggi” dello SPA è assente la parte di monitoraggi prevista dal D.M. 173/2016 relativamente alla gestione dei materiali di escavo di fondali marini e che quindi, con particolare riguardo alla torbidità, il proponente dovrà indicare una soglia di torbidità (desunta da campagne di rilievo e/o da dati di letteratura) e proporre un monitoraggio da effettuare durante le fasi di cantiere, che preveda opportune misure correttive all’eventuale superamento di tale soglia;

CONSIDERATO i lavori di realizzazione dell’opera non dovranno interferire con i campionamenti, effettuati da ARPAV, delle acque destinate alla balneazione. Nel caso ci siano delle variazioni rispetto al crono programma di progetto dovrà essere verificato con ARPAV il calendario dei campionamenti delle acque di balneazione.

CONSIDERATO che l’analisi degli impatti potenziali dell’intervento proposto sulle componenti ambientali analizzate abbia verificato come questi risultano di entità trascurabile e circoscritti all’ambito di progetto;

ha espresso all’unanimità dei presenti, parere favorevole all’esclusione del progetto dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di cui al Titolo III della Parte II del D.Lgs. n. 152/2006, in quanto l’intervento non comporta impatti ambientali significativi negativi, in riferimento ai criteri di cui all’Allegato V alla parte seconda del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., subordinatamente al rispetto delle condizioni ambientali di seguito riportate:
 

CONDIZIONE AMBIENTALE N. 1

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione    

Relativamente ai monitoraggi previsti dal DM 173/2016 in merito alla gestione dei materiali di scavo dei fondali marini, con particolare riguardo alla torbidità, il proponente dovrà inviare alla Regione e ad ARPAV una proposta che preveda l’individuazione soglia di torbidità (desunta da campagne di rilievo e/o da dati di letteratura) e proporre un monitoraggio da effettuare durante le fasi di cantiere, che preveda opportune misure correttive all’eventuale superamento di tale soglia.

Contestualmente il documento dovrà contenere anche una descrizione relativa allo stato ambientale delle acque marino costiere ai sensi della Direttiva. 2000/60/CE facendo riferimento ai rapporti pubblicati sul sito di ARPAV.

Termine per l’avvio della
Verifica di Ottemperanza

Almeno 2 mesi prima dell’inizio delle attività di cantiere.

Soggetto verificatore

Regione del Veneto anche avvalendosi di ARPAV con eventuali oneri a carico del proponente a sensi degli artt. 7 e 15 della Legge n. 132/2016.


 

CONDIZIONE AMBIENTALE N. 2

Macrofase

Ante operam – in corso d’opera - post operam

Oggetto della condizione 

Venga dato riscontro dell’attuazione delle prescrizioni riportate nella relazione istruttoria VINCA n. 154/2022:

1 – di non coinvolgere habitat di interesse comunitario e di mantenere invariata l’idoneità degli ambienti interessati rispetto alle specie segnalate (garantendo comunque la costante presenza del suddetto personale qualificato al fine di applicare, nelle eventuali situazioni contingenti, ogni ulteriore misura a tutela degli elementi di interesse conservazionistico): Caretta Caretta, Charadrius alexandrinus, Circus pygargus, Gavia arctica, Gavia stellata, Himantopus himantopus, Larus melanocephalus, Recurvirostra avosetta, Sterna albifrons, Sterna hirundo, Sterna sandvicensis, Tursiops truncatus;

2 – di conformare gli interventi previsti alle modalità operative espresse nelle Linee Guida di cui alla D.G.R. n. 442/2019 (Azione 1 “scavo di canali sublagunari e di canali di sbocco a mare”, Azione 5 “ripristino della linea di costa”, Azione 7 “rinforzo e stabilizzazione delle bocche a mare, di barriere frangiflutto, scogliere e pennelli”) e di documentare l’osservanza di tali modalità operative (compresa l’analisi speditiva morfologica e ambientale) mediante reportistica della Direzione Lavori con cadenza mensile da comunicare all’Autorità regionale per la valutazione di incidenza;

3 – di effettuare un monitoraggio post operam delle componenti oggetto di tutela (di durata triennale eventualmente prorogabile sulla base degli esiti del medesimo) sulla base di uno specifico programma di monitoraggio redatto ai sensi del par. 2.1.3 dell’allegato A alla D.G.R. n. 1400/2017.

A tal fine il proponente dovrà provvedere all’invio di apposita documentazione agli uffici della Regione Veneto – Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso.

Termine per l’avvio della
Verifica di Ottemperanza

Entro 60 giorni dal rilascio dell’approvazione del progetto dovrà essere inviata agli uffici della Regione Veneto – Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso, per la relativa valutazione, una prima relazione in cui indicare le modalità di attuazione delle prescrizioni e le tempistiche con cui fornire i relativi riscontri.

Soggetto verificatore

Regione Veneto – Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso


 

CONDIZIONE AMBIENTALE N. 3

Macrofase

Ante operam

Oggetto della condizione

Il proponente dovrà redigere un piano che preveda una campagna quinquennale di monitoraggio, da avviare al termine dei lavori, sulle evoluzioni morfologiche indotte entro un buffer di 500 m dalle opere da realizzare, con rapporti da presentare ogni 6 mesi alla Direzione Difesa del Suolo e della Costa.

Termine per l’avvio della      
Verifica di Ottemperanza

Almeno 30 giorni prima dell’inizio delle attività di cantiere il proponente dovrà trasmettere agli uffici della Regione Veneto – Direzione Difesa del Suolo e della Costa il piano di monitoraggio.

Soggetto verificatore

Regione del Veneto - Direzione Difesa del Suolo e della Costa.

 

CONSIDERATO che le determinazioni del Comitato Tecnico Regionale VIA della seduta del 13/07/2022, sono state approvate, per l’argomento in parola, seduta stante;

decreta

  1. Le premesse formano parte integrante del presente provvedimento;
  2. Di prendere atto del parere espresso dal Comitato Tecnico Regionale VIA nella seduta del 13/07/2022 in merito all’intervento in oggetto, così come descritto nella documentazione allegata all’istanza, e di escludere il progetto in questione dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di cui al Titolo III della Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006, subordinatamente al rispetto delle condizioni ambientali di cui in premessa;
  3. Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal D.Lgs. n. 104/2010;
  4. Di trasmettere il presente provvedimento a Regione del Veneto – U.O. Genio Civile di Rovigo (C.F. 80007580279), con sede legale a Venezia, Dorsoduro 3901 – CAP 30123 - (PEC: geniocivilero@pec.regione.veneto.it) e di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso alla Provincia di Rovigo; al Comune di Porto Tolle (RO); alla Direzione Generale di ARPAV; alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza; all’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po; alla Direzione Valutazioni ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso – U.O. VAS VINCA Capitale Naturale e NUV; alla Direzione Regionale Turismo – U.O. Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi; alla Direzione Regionale Difesa del Suolo e della Costa; alla Direzione Regionale Pianificazione Territoriale e alla Direzione di Infrastrutture Venete S.r.l.;
  5. Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Per il Direttore Il Direttore Vicario Valeria Vonghia

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