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Bur n. 20 del 14 febbraio 2020


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AMBIENTE n. 101 del 06 febbraio 2020

ACQUE VERONESI SCARL - Potenziamento depuratore di Povegliano Veronese (40.000 A.E.) - Comune di localizzazione: Povegliano Veronese (VR). Procedura di verifica di assoggettabilità (art. 19 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.). Esclusione dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento esclude dalla procedura di V.I.A., con prescrizioni, il progetto che prevede l'implementazione dell'attuale capacità dell'impianto di depurazione di Povegliano Veronese pari a 35.000 AE per arrivare ad una capacità complessiva di depurazione pari a 40.000 AE.

Il Direttore

VISTA la Dir. 13/12/2011 n. 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, così come modificata dalla Dir. 16/42014 n. 2014/52/UE;

VISTO il D.Lgs. n.152/2006 “Norme in materia ambientale” ed in particolare la Parte Seconda del citato decreto rubricata “Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione dell’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione integrata ambientale (IPPC)”;

VISTO in particolare il D.Lgs. n. 104/2017 “Attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 1 e 14 della legge 9 luglio 2015, n. 114”, che ha, da ultimo, riformato la Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006;

TENUTO CONTO che, ai sensi di quanto stabilito dall’art. 23 del D.Lgs. 104/2017, ai procedimenti di verifica di assoggettabilità a VIA presentati successivamente alla data del 16 maggio 2017, si applicano le disposizioni di cui al D.Lgs. 104/2017;

VISTO l’art. 19 del D.Lgs. 152/06 (come da ultimo riformato dal D.Lgs. n. 104/2017);

VISTO il decreto ministeriale 30 marzo 2015, n. 52, recante: “Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome, previsto dall'articolo 15 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116”;

VISTA la L.R. n. 4 del 18/02/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale” che ha riformato la disciplina regionale in materia di VIA, abrogando la previgente L.R. n.10 del 26 marzo 1999: Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”;

VISTA la DGR n. 568/2018 con la quale la Giunta regionale, in adeguamento alle modifiche intervenute alla normativa statale in materia di VIA, ha provveduto, tra l’altro, a ridefinire la disciplina attuativa della procedura di verifica di assoggettabilità di cui all’articolo 8 della citata L.R. n. 4/2016;

VISTA la DGR n. 1620/2019 con la quale la Giunta regionale ha provveduto a definire criteri e procedure per la verifica dell’ottemperanza delle condizioni ambientali riportate nei provvedimenti di VIA/verifica di assoggettabilità e per l’esecuzione del monitoraggio ambientale relativo ai progetti sottoposti a VIA in ambito regionale;

TENUTO CONTO che l’intervento in oggetto risulta riconducibile alla tipologia progettuale di cui al punto 8 lettera t) dell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006 (così come modificato da ultimo dal D.Lgs. n. 104/2017) “modifiche o estensioni di progetti di cui all'allegato III o all'allegato IV già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni negative sull'ambiente (modifica o estensione non inclusa nell'allegato III), per la quale è prevista la procedura di verifica di assoggettabilità, di cui all’art. 19 del citato D.Lgs. n. 152/2006;

VISTA l’istanza di verifica di assoggettabilità relativa all’intervento in oggetto specificato, presentata da Acque Veronesi SCARL (C.F./P.IVA 03567090232), acquisita dagli Uffici della Direzione Valutazioni Commissioni - Unità Organizzativa VIA in data 06.08.2019 con prot. n. 350191;

VISTA la nota prot. n. 369714 del 23.08.2019 con la quale gli Uffici della Direzione Commissioni Valutazioni – U.O. VIA hanno provveduto, ai sensi del comma 3 dell’art. 19 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., alla comunicazione alle Amministrazioni ed agli enti territoriali interessati di avvenuta pubblicazione nel sito web dell’Unità Organizzativa V.I.A. della Regione Veneto, della documentazione depositata dal proponente e dell’avvio del procedimento;

CONSIDERATO che nella seduta del Comitato Tecnico Regionale VIA del 18.09.2019 è avvenuta la presentazione, da parte del proponente, del progetto in questione ed è stato nominato il gruppo istruttorio incaricato dell’esame dello stesso;

VISTA la nota del 23.09.2019 acquisita con n. 406320 con cui Acque Veronesi SCARL ha comunicato che, a causa di un errore di impaginazione, risulta necessario aggiornare lo studio preliminare ambientale e lo studio di incidenza ambientale con la sostituzione di due tabelle;

VISTA la nota del 11.10.2019 n. 439056 con la quale gli uffici della Direzione Ambiente – U.O. V.I.A. hanno richiesto al proponente una copia completa, corretta e firmata digitalmente dello studio preliminare ambientale e dello studio di incidenza ambientale;

CONSIDERATO che Acque Veronesi SCARL ha trasmesso le copie complete, corrette e firmate digitalmente in data 06.11.2019 con nota acquisita con n. 476799;

VISTI i chiarimenti trasmessi da Acque Veronesi con documentazione acquisita in data 10.01.2020 con n. 12206;

CONSIDERATO che entro i termini di cui al comma 4 dell’art. 19 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. non sono pervenute osservazioni;

CONSIDERATO che in data 08/01/2019 il gruppo istruttorio incaricato dell’esame della pratica ha ritenuto necessario svolgere sopralluogo preceduto da un incontro tecnico finalizzato ad analizzare i contenuti del progetto e dello studio preliminare ambientale (sopralluogo formalmente convocato con nota n. 533773 del 10.12.2019);

TENUTO CONTO che ai sensi dell’art.10, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. la procedura di VIA comprende le procedure di valutazione d'incidenza di cui all'articolo 5 del decreto n. 357 del 1997;

VISTA la DGR n. 1400/2017 avente per oggetto: “Nuove disposizioni relative all'attuazione della direttiva comunitaria 92/43/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii. Approvazione della nuova "Guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative.", nonché di altri sussidi operativi e revoca della D.G.R. n. 2299 del 9.12.2014.”;

CONSIDERATO che, la documentazione presentata comprende l’elaborato: Studio per la valutazione di incidenza ai sensi della Direttiva 92/43/CEE;

ESAMINATA tutta la documentazione agli atti ed evidenziato in particolare quanto di seguito riportato;

CONSIDERATO che il progetto è stato sottoposto all’esame del Comitato Tecnico Regionale V.I.A. nella seduta del 15.01.2020, il quale ha preso atto e condiviso le valutazioni espresse dal Gruppo Istruttorio incaricato della valutazione, e di seguito riportate:

TENUTO CONTO dei criteri di cui all’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii.;

TENUTO CONTO delle risultanze dell’istruttoria della valutazione di incidenza sopra riportate;

CONSIDERATO che il progetto prevede l’implementazione dell’attuale capacità dell’impianto di depurazione di Povegliano Veronese pari a 35.000 AE per arrivare ad una capacità complessiva di depurazione pari a 40.000 AE;

CONSIDERATO che il numero di abitanti equivalenti complessivo - 40.000 AE – è un arrotondamento per eccesso della potenzialità dell’agglomerato servito indicato dalla DGR 1955/2015 che ammonta a 37.760 AE;

CONSIDERATO che, considerando le portate corrispondenti ad una potenzialità di 40.000 AE, è emersa la necessità di interventi di adeguamento/potenziamento del depuratore esistente, in quanto alcuni comparti risultano sottodimensionati per le portate relative alla nuova potenzialità di carico;

PRESO ATTO che le principali opere previste dal progetto, fatte salve le modifiche strutturali degli impianti, sono:

- Costruzione di un nuovo manufatto di grigliatura a monte della dissabbiatura in c.a. gettato in opera, equipaggiato con n. 2 griglie automatiche fini passaggio libero 3 mm, coclea compattatrice per lo scarico in cassone al piano terra, paratoie manuale per l’esclusione delle diverse linee;

- Raddoppio dell’attuale dissabbiatura con realizzazione di un nuovo manufatto in c.a. gettato in opera a fianco dell’esistente ed avente la stessa capacità di trattamento, completo di paratoie di regolazione dei flussi, carroponte, sistema di aerazione a bolle fini, pompa sommergibile di estrazione sabbie da collegare all’esistente classificatore delle sabbie;

- Aggiunta di una sezione di filtrazione, a monte della disinfezione, per trattenere gli eventuali solidi sfuggiti al comparto di sedimentazione in tempo di pioggia;

CONSIDERATO che dal punto di vista programmatico non sono stati rilevati elementi di incoerenza con gli strumenti pianificatori vigenti;

PRESO ATTO che il depuratore in esame scarica le acque reflue del processo di depurazione presso il Fiume Tartaro il cui bacino idrografico (Fissero-Tartaro-Canalbianco) drena indirettamente in area sensibile (acque costiere del mare adriatico);

CONSIDERATO che l’autorizzazione all’esercizio dell’impianto ed allo scarico per il depuratore di Povegliano Veronese è stata rilasciata dalla Provincia di Verona con Determinazione n. 4186/15 del 12 Novembre 2015 con validità fino al 10 Novembre 2019 e che con determinazione 3499 del 11.11.2019, la Provincia di Verona ha autorizzato l’esercizio e lo scarico del depuratore delle acque reflue urbane in esame e che l’autorizzazione è valida fino al 5 novembre 2020;

PRESO ATTO che le condizioni qualitative delle acque del Fiume Tartaro (ricettore dello scarico del depuratore in esame), emerse dalle indagini effettuate dal proponente nel mese di gennaio 2019, sono risultate sostanzialmente simili nelle due stazioni indagate rientrando nelle stesse classi di qualità sia a monte che a valle del depuratore;

PRESO ATTO l’analisi della qualità delle acque svolta da ARPAV nel territorio in esame mostra una situazione abbastanza compromessa: le indagini svolte nel periodo 2010-2013 hanno evidenziato uno Stato Ecologico del Fiume Tartaro scarso; nel periodo 2014-2016 è stato riscontrato un leggero miglioramento corrispondente ad uno stato ecologico sufficiente che corrisponde comunque ad un ambiente alterato;

CONSIDERATO che in relazione alla qualità degli scarichi allo stato attuale, da quanto emerge dall’analisi dei dati forniti da Acque Veronesi (per il periodo gennaio 2015 e dicembre 2018) è emerso che sono stati registrati alcuni sporadici superamenti dei valori di soglia dei parametri misurati in autocontrollo (ai sensi dell’art. 26 N.T.A. P.T.A.);

CONSIDERATO che dopo l'entrata in funzione del nuovo impianto ad acido per acetico installato nel mese di aprile 2019, il parametro Escherichia coli è sempre stato inferiore al limite;

CONSIDERATO che gli interventi previsti con l’ampliamento sono finalizzati ad ottimizzare il funzionamento e a migliorare la qualità dei processi depurativi abbassando il carico inquinante in uscita dal depuratore con le seguenti percentuali di riduzione: BOD5 (-23,2% Kg/d); COD (-38% Kg/d); SST (- 49,3% Kg/d); Azoto totale (-26,0% Kg/d); Fosforo totale (-7,4% Kg/d).

CONSIDERATO che gli interventi di adeguamento dell'impianto comporteranno una riduzione degli apporti dei carichi inquinanti in uscita dal depuratore con effetti positivi sull’ambiente idrico superficiale e sulle specie e gli ecosistemi ad esso collegati;

PRESO ATTO che durante la fase di cantiere sono previste alcune settimane di parziale funzionamento dell'impianto oltre ad alcuni giorni di totale fermo impianto;

CONSIDERATO che come misura di mitigazione in fase di cantiere è previsto il mantenimento in funzione di almeno una linea di depurazione per tutto il periodo del cantiere con l’eccezione delle giornate necessarie di fermo impianto in relazione alle lavorazioni non diversamente eseguibili (quattro o cinque giornate);

RITENUTO che al fine di contenere al massimo l’impatto sulle matrici ambientali sia necessario garantire sempre il funzionamento di almeno una delle linee di ossidazione;

RITENUTO che durante le fasi di cantiere che prevedono un fermo impianto e in casi di black out elettrico la gestione in sicurezza dell’impianto debba sempre essere comunque garantita;

PRESO ATTO dei contenuti del capitolato Speciale d’appalto per la manutenzione ordinaria, straordinaria e pronto intervento su cabine elettriche di MT/BT in relazione al servizio di reperibilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per interventi urgenti da eseguirsi al di fuori del normale orario di lavoro;

PRESO ATTO che le prove penetrometriche statiche eseguite sino a circa 5,40 m dal piano campagna non hanno evidenziato la presenza di falda e che pertanto la falda non verrà intercettata in quanto gli scavi previsti non supereranno i 2,5 m di profondità;

CONSIDERATO che in fase di esercizio non è previsto un incremento di traffico rilevante in entrata ed uscita dall’impianto;

CONSIDERATO che il cantiere verrà realizzato all’interno dell’area su cui insiste il depuratore esistente, che risulta già delimitata da una recinzione ed è interclusa al personale non autorizzato;

CONSIDERATO che dal punto di vista paesaggistico le nuove opere si inseriscono nell’assetto del depuratore attuale senza alterarne il contesto, anche dal punto di vista delle altezze;

CONSIDERATO che l’impianto è circondato da una cortina di siepi ed alberature di alto fusto, che si trovano in corrispondenza della recinzione di confine dell’area in cui è collocato il depuratore;

CONSIDERATO che gli impatti sul clima acustico sono stati valutati sulla base della distanza dei recettori più prossimi dalle sorgenti di rumore dell’impianto e che sulla base di questa analisi, è stato stimato un livello di 55 dB(A) (limite di emissione diurno in classe III) entro 146 m dall’area di cantiere ovvero ad una distanza inferiore rispetto al recettore più vicino (recettore C) rappresentato da annessi rustici disabitati e posto a 150 m;

RUTENUTO che sia opportuno eseguire una verifica dell’impatto acustico dell’impianto nella nuova configurazione prevista dal progetto;

CONSIDERATO che in relazione alle emissioni di odore relative alla nuova configurazione dell’impianto come da progetto, è stata considerata una variazione della concentrazione di odore, sulla base dei valori delle portate in ingresso all’impianto e sui fattori di emissione odorigena delle sostanze utilizzate;

PRESO ATTO dei contenuti del verbale del Comitato Tecnico Regionale V.I.A. del 18.09.2019;

RITENUTO che sia opportuno eseguire una verifica dell’impatto odorigeno dell’impianto nella nuova configurazione prevista dal progetto;

CONSIDERATO che il territorio del Comune di Povegliano Veronese ricade quasi completamente all’interno della fascia delle risorgive, nella quale si ha affioramento superficiale della falda freatica, con formazione di corsi d’acqua;

CONSIDERATO che l’area “Fontanili di Povegliano” è tutelata nell’ambito della Rete Natura 2000 come sito IT3210008 “Fontanili di Povegliano" il cui valore ecologico e naturalistico è legato alla presenza degli ambienti di risorgiva,

CONSIDERATO l’area oggetto di intervento è localizzata all'esterno dei siti della Rete Natura 2000 e che lo scarico del depuratore avviene nel Fiume Tartaro il quale, circa 200 m più a valle, entra all'interno del perimetro del sito Natura 2000 IT3210008 “Fontanili di Povegliano";

CONSIDERATO che, relativamente alla procedura di valutazione di incidenza, l’istruttoria compiuta ha rilevato che:

  • il percorso metodologico è stato seguito correttamente ed ha dato evidenza che non sono possibili impatti negativi significativi sugli elementi della Rete Natura 2000 riconosciuti o ad elementi ad essi collegati.
  • le valutazioni contenute nel documento di Screening di V.Inc.A. risultano condivisibili anche alla luce delle analisi fatte nel corso di tutto il percorso di valutazione d’impatto ambientale e riscontrate nella documentazione di progetto.
  • si è dato evidenza di come gli impatti non siano tali da generare impatti negativi significativi, da intendersi come cambiamenti sfavorevoli del grado di conservazione degli habitat e delle specie all’interno dell’area di analisi rispetto alla situazione in assenza dell’attuazione del progetto proposto escludendo quindi la necessità di dover procedere con la valutazione appropriata. 

RITENUTO all’unanimità dei presenti al Comitato Tecnico Regionale V.I.A. nella seduta del 15.01.2020, di escludere il progetto in questione dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, di cui al Titolo III della Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006, subordinatamente al rispetto delle condizioni ambientali/raccomandazioni di seguito indicate;
 

1.

CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Corso d’opera

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Prima dell’inizio della fase di cantiere interessata, previa comunicazione da effettuarsi con congruo anticipo da parte del proponente (almeno una settimana)

Oggetto della condizione

Durante la fase di cantiere dedicata all’adeguamento della cabina MT/BT ed al collegamento provvisorio tra il quadro attuale e di progetto deve sempre essere garantito il funzionamento di almeno una delle linee di ossidazione con il sostegno di un gruppo elettrogeno di sicurezza. Tale fase del cantiere ove possibile dovrà essere programmata in maniera tale da coincidere con il periodo di minor carico in ingresso all’impianto; dovrà inoltre essere garantita la disinfezione dello scarico, se in periodo irriguo. La verifica verterà sul mantenimento in marcia di almeno una linea di ossidazione servita dal generatore.

Soggetto verificatore

ARPAV, * con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016.


2.

CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Post operam

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Entro sei mesi dall’avvio del nuovo impianto

Oggetto della condizione

  1. Venga prodotta una verifica di impatto acustico ai sensi della DDG ARPAV n. 3 del 29.01.08 (disponibile nella sezione agenti fisici/rumore del sito web www.arpa.veneto.it), anche presso i ricettori potenzialmente più esposti e in condizioni di massima gravosità dell’impianto. Il documento dovrà essere trasmesso al Comune di Povegliano Veronese, alla Provincia di Verona, alla Regione Veneto e ARPAV che ne valuta i contenuti.
  2. Nel caso si rilevassero dei superamenti il proponente dovrà predisporre e presentare al Comune di Povegliano Veronese, alla Provincia di Verona e alla Regione Veneto un piano di interventi, da presentarsi entro 60 giorni dall’accertamento, per l’immediato rientro nei limiti;

Soggetto verificatore

  1. ARPAV * con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016.
  2. Regione del Veneto


3.

CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Post operam

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Entro sei mesi dal completamento degli interventi

Oggetto della condizione

  1. Dovrà essere eseguito uno studio di impatto odorigeno, definendo preventivamente con ARPAV le modalità tecniche e operative per la stesura di detto studio (ad esempio metodologia per l’esecuzione dell’indagine olfattometrica, requisiti richiesti per l’esecuzione della simulazione di dispersione, individuazione dei potenziali ricettori sensibili). I risultati di tale studio dovranno essere inviati alla Regione Veneto, Provincia Verona, al Comune di Povegliano Veronese e ad ARPAV che ne valuta i contenuti.
  2. Qualora dal succitato studio dovessero emergere delle criticità, la ditta dovrà individuare e proporre all’autorità competente, entro 60 giorni dall’accertamento, le soluzioni per il superamento delle eventuali problematiche emerse.

Soggetto verificatore

  1.  ARPAV * con oneri a carico del proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge 132/2016.
  2.  Regione del Veneto

 

4.

CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Post operam

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Entro un anno dal completamento degli interventi

Oggetto della condizione

Entro un anno dall’avvio dell’esercizio dell’impianto, il proponente dovrà trasmettere alla Regione Veneto, Provincia di Verona e ARPAV, una relazione che dia conto del mantenimento dell’efficacia depurativa dell’impianto prevista dal progetto con riferimento ai valori attesi, utilizzando a tal fine anche i dati di autocontrollo, utilizzando ove utili anche i dati di collaudo funzionale.

Soggetto verificatore

Regione del Veneto - U.O. Servizio Idrico Integrato

e Tutela delle Acque


5.

CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Post operam

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Entro un anno dal completamento dei lavori

Oggetto della condizione

La portata minima da inviare al trattamento biologico in tempo di pioggia dovrà corrispondere a quella riferita al massimo carico idraulico di progetto relativo alla potenzialità finale di 40.000 A.E.

Soggetto verificatore

Regione del Veneto - U.O. Servizio Idrico Integrato

e Tutela delle Acque


6.

CONTENUTO

DESCRIZIONE

Macrofase

Post operam

Termine per l’avvio della verifica di ottemperanza

Entro un anno dal completamento dei lavori.

Oggetto della condizione

Entro un anno dalla pubblicazione del Decreto di Verifica di assoggettabilità a VIA, il proponente dovrà trasmettere alla Regione Veneto, una relazione che dia conto:

  • dell’allontanamento del materiale presente all’interno dei letti di essicamento;
  • di un intervento di manutenzione straordinaria delle opere di carpenteria metallica dell’impianto.

Soggetto verificatore

Regione del Veneto - U.O. Servizio Idrico Integrato

e Tutela delle Acque

 


RACCOMANDAZIONE

Il cronoprogramma dei lavori venga organizzato in maniera tale da ridurre al massimo i periodi di parziale funzionamento e di fermo totale dell’impianto.

CONSIDERATO che le determinazioni assunte nella citata seduta della Comitato Tecnico Regionale VIA del 15.01.2020, sono state approvate nella seduta del 29.01.2020;

decreta

  1. Le premesse formano parte integrante del presente provvedimento;
     
  2. Di prendere atto del parere espresso dal Comitato Tecnico Regionale VIA nella seduta del 15.01.2020 in merito all’intervento in oggetto, così come descritto nella documentazione allegata all’istanza e di escludere pertanto il progetto in questione dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di cui al Titolo III della Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006, con il rispetto delle condizioni ambientali di cui in premessa;
     
  3. Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n° 104/2010.
     
  4. Di trasmettere il presente provvedimento ad ACQUE VERONESI SCARL, alla U.O. Servizio Idrico Integrato e Tutela delle Acque, al Comune di Povegliano Veronese, alla Provincia di Verona, alla Direzione Generale ARPAV, al Dipartimento Provinciale ARPAV di Verona, al Consiglio di Bacino Veronese, al Consorzio di Bonifica Veronese;
     
  5. Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Loris Tomiato

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