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Bur n. 130 del 19 novembre 2019


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AMBIENTE n. 497 del 06 novembre 2019

ENERGIA PULITA. Progetto di un impianto idroelettrico ad acqua fluente "Centralina via Stazione". Comune di localizzazione: Marano Vicentino (VI). Procedura di Verifica di assoggettabilità (art. 19 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., L.R. n. 4/2016). Assoggettamento alla procedura di V.I.A.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento dispone l'assoggettamento alla procedura di V.I.A. del progetto presentato dalla Società ENERGIA PULITA che prevede la realizzazione di un impianto idroelettrico ad acqua fluente in Comune di Marano Vicentino (VI).

Il Direttore

VISTA la Dir. 13/12/2011 n. 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, così come modificata dalla Dir. 16/42014 n. 2014/52/UE;

VISTO il D.Lgs. n.152/2006 “Norme in materia ambientale” ed in particolare la Parte Seconda del citato decreto rubricata “Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione dell’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione integrata ambientale (IPPC)”;

VISTO in particolare il D.Lgs. n. 104/2017 “Attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 1 e 14 della legge 9 luglio 2015, n. 114”, che ha, da ultimo, riformato la Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006;

TENUTO CONTO che, ai sensi di quanto stabilito dall’art. 23 del D.Lgs. 104/2017, ai procedimenti di verifica di assoggettabilità a VIA presentati successivamente alla data del 16 maggio 2017, si applicano le disposizioni di cui al D.Lgs. 104/2017;

VISTO l’art. 19 del D.Lgs. 152/06 (come da ultimo riformato dal D.Lgs. n. 104/2017);

VISTO il decreto ministeriale 30 marzo 2015, n. 52, recante: “Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome, previsto dall'articolo 15 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116”;

VISTA la L.R. n. 4 del 18/02/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale” che ha riformato la disciplina regionale in materia di VIA, abrogando la previgente L.R. n.10 del 26 marzo 1999: ”Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”;

VISTA la DGR n. 568/2018 con la quale la Giunta regionale, in adeguamento alle modifiche intervenute alla normativa statale in materia di VIA, ha provveduto, tra l’altro, a ridefinire la disciplina attuativa della procedura di verifica di assoggettabilità di cui all’articolo 8 della citata L.R. n. 4/2016;

TENUTO CONTO che l’intervento in oggetto risulta riconducibile alla tipologia progettuale di cui al punto 7 lettera d), dell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006 (così come modificato da ultimo dal D.Lgs. n. 104/2017), per il quale è prevista la procedura di verifica di assoggettabilità di cui all’art. 19 del citato D.Lgs. n. 152/2006;

VISTA l’istanza di verifica di assoggettabilità relativa all’intervento in oggetto specificato, presentata dalla Ditta Energia Pulita (P.IVA.03963560242/C.F CVNVTR74B06I531C), con sede legale in Schio (VI) in via Braglio 21, acquisita dagli Uffici della Direzione Valutazioni Commissioni - Unità Organizzativa VIA con prot. n. 407045 del 08.10.2018 e, a seguito della richiesta di perfezionamento dell’istanza da parte della U.O. VIA n. 426246 del 19.10.2018, integrata dal proponente con documentazione acquisita con n. 432282 del 24.10.2018;

VISTA la nota prot. n. 449344 del 06.11.2018 con la quale gli Uffici della Direzione Commissioni Valutazioni – U.O. VIA hanno provveduto, ai sensi del comma 3 dell’art. 19 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., alla comunicazione alle Amministrazioni ed agli enti territoriali interessati di avvenuta pubblicazione della documentazione depositata dal proponente sul sito web dell’Unità Organizzativa V.I.A. della Regione Veneto;

CONSIDERATO che nella seduta del Comitato Tecnico Regionale VIA del 07.11.2018 è avvenuta la presentazione, da parte del proponente, del progetto in questione ed è stato nominato il gruppo istruttorio incaricato dell’esame dello stesso;

TENUTO CONTO che ai sensi dell’art.10, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. la procedura di VIA comprende le procedure di valutazione d'incidenza di cui all'articolo 5 del decreto n. 357 del 1997;

VISTA la DGR n. 1400/2017 avente per oggetto: “Nuove disposizioni relative all'attuazione della direttiva comunitaria 92/43/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii. Approvazione della nuova "Guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative.", nonché di altri sussidi operativi e revoca della D.G.R. n. 2299 del 9.12.2014.”;

CONSIDERATO che, con riferimento alla verifica della relazione di valutazione d’incidenza dell’intervento ed ai sensi della DGR n. 1400/2017, la U.O. Commissioni VAS VINCA NUVV, con nota prot. n. 465809 del 15.11.2018 ha trasmesso la relazione istruttoria tecnica n. 239/2018, nella quale, si dichiara che è stata verificata l’effettiva non necessità della valutazione di incidenza e che sulla base del sulla base del principio di precauzione e ai fini esclusivi della tutela degli habitat e delle specie di cui alle Direttive comunitarie 92/43/Cee e 2009/147/Ce si prescrive:

  1. di mantenere invariata l’idoneità degli ambienti interessati rispetto alle specie segnalate (Zerynthia polyxena, Triturus carnifex, Bombina variegata, Bufo viridis, Hyla intermedia, Rana dalmatina, Lacerta bilineata, Podarcis muralis, Hierophis viridiflavus, Natrix tessellata, Aquila chrysaetos, Caprimulgus europaeus, Lullula arborea, Anthus campestris, Lanius collurio, Emberiza hortulana) ovvero di garantire, per tali specie, superfici di equivalente idoneità ricadenti anche parzialmente nell’ambito di influenza del presente progetto;

  2. di effettuare la gestione delle portate derivate preferibilmente con strutture regolabili o secondo modalità modulabili per l’eventuale adeguamento della portata anche a valori superiori e in coerenza con gli esiti e le verifiche previste dalla normativa di settore;

  3. di delimitare le aree di cantiere con barriere per l’erpetofauna e con le barriere fonoassorbenti ovvero, nel caso in cui ciò non fosse possibile, di attuare altre misure precauzionali atte a ridurre il disturbo nei confronti delle specie di interesse conservazionistico ivi presenti e in particolare durante il relativo periodo riproduttivo. La rimozione della vegetazione legnosa (arbustiva e arborea) sia effettuata nel periodo ottobre-marzo;

  4. di utilizzare per l’illuminazione artificiale esterna, qualora risultasse necessario il suo impiego, sistemi in grado di attenuare la dispersione luminosa e la modulazione dell’intensità in funzione dell’orario e della fruizione degli spazi e altresì rispondenti ai seguenti criteri: flusso luminoso modulabile, bassa dispersione e con lampade a ridotto effetto attrattivo (con una componente spettrale dell’UV ridotta o nulla) in particolar modo nei confronti di lepidotteri, coleotteri, ditteri, emitteri, neurotteri, tricotteri, imenotteri e ortotteri;

  5. di attuare, qualora venga coinvolto lo specchio acqueo, idonee misure in materia di limitazione della torbidità e le eventuali misure atte a non pregiudicare la qualità del corpo idrico per l’intera durata degli interventi;

  6. di verificare e documentare, per il tramite del Proponente, il rispetto delle suddette prescrizioni e di darne adeguata informazione all’Autorità regionale per la valutazione di incidenza.

CONSIDERATO che il gruppo istruttorio ha ritenuto opportuno organizzare un primo incontro tecnico in data 19.12.2018 tra i soli membri del gruppo istruttorio e un secondo incontro tecnico con successivo sopralluogo sui luoghi dell’intervento in data 09.01.2019 anche con la partecipazione degli enti e delle amministrazioni interessate;

CONSIDERATO che in data 18.01.2019 il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta ha trasmesso una nota, acquisita in pari data con n. 22265, con la quale è stata evidenziata la necessità di eseguire degli approfondimenti in relazione al tema della sicurezza idraulica;

PRESO ATTO che con la nota del 18.01.2019 di cui sopra il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta ha richiamato il precedente parere idraulico rilasciato alla U.O. Genio Civile di Vicenza il 07.10.2016;

VISTA la richiesta di chiarimenti ed integrazioni formulata dalla Direzione Commissioni Valutazioni con nota prot. n. 29801 del 24.01.2019 a seguito dell’esame della pratica nella seduta del Comitato Tecnico Regionale V.I.A. del 21.01.2019;

CONSIDERATO che i chiarimenti e le integrazioni richiesti dalla Direzione Commissioni Valutazioni nella nota del 24.01.2019 n. 29801 di cui al punto precedente sono i seguenti:

  1. lo Studio Preliminare Ambientale dovrà essere integrato analizzando tutti gli strumenti di pianificazione e programmazione territoriale e ambientale vigenti a livello nazionale, regionale e provinciale. Lo stesso dovrà prendere in considerazione la pianificazione di settore e la verifica dei vincoli di tutela ambientale e paesaggistico in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. 152/2006 e dal D.Lgs. 104 del 2017 che ne definisce i contenuti; inoltre in relazione al quadro ambientale devono essere dettagliate le possibili mitigazioni;

  2. rispetto al progetto presentato, come esplicitato nella nota prot. n. 22265 del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta in data 18.01.2019, è necessario approfondire gli aspetti relativi alla sicurezza idraulica, mediante adeguata modellazione idraulica rispetto almeno alla piena di media probabilità almeno centenaria, a cura di tecnico competente con assunzione delle pertinenti responsabilità, nella successione delle seguenti fasi:

  1. definizione degli attuali franchi arginali, con valutazione della sicurezza idraulica, considerando che in assenza del menzionato parametro di sicurezza non sarà possibile realizzare il richiesto impianto, se non previa messa in sicurezza del corso d’acqua, (possibile anche con opere a carico del proponente), evidenziando che l’attuale esistente quota della soglia sfiorante è posizionata alla quota di 150,00 m. slm , individuata utilizzando come riferimento altimetrico il caposaldo Regionale della CTRV n. 13, posto nelle immediate vicinanze di via Capitello di Sopra in Comune di Marano Vicentino (VI); 

  2. verifica della compatibilità dell’impianto in progetto mantenendo almeno l’attuale indice di sicurezza idraulica, qualora sia risultata tale nell’analisi della fase precedente, ovvero migliorarlo con attinenti opere e accorgimenti;

  3. verifica della compatibilità del progetto con le opere idrauliche in corso di esecuzione o in programmazione da parte del gestore del corpo idrico, tenendo conto delle variazioni indotte dalle menzionate opere in corso o in programmazione, previo confronto con l’attuale gestore del corpo idrico. In proposito si richiama quanto già comunicato dal Consorzio di bonifica APV con nota prot. n. 15708 del 7 ottobre 2016 dove si è evidenziato che esiste un progetto preliminare avente titolo “Intervento di trasformazione in sistema ad aspersione dell’attuale irrigazione a scorrimento della roggia Schio - Marano nei comuni di Schio, Marano Vicentino e Malo (VI)”, approvato dal CDA del Consorzio con deliberazione n. 20 del 26.11.2015. Progetto di pubblico interesse da tempo inserito nel piano triennale delle opere pubbliche e per quanto concerne il triennio 2019-2021 approvato dall’Assemblea consorziale con delibera n. 20 del 28.11.2018 e in attesa di finanziamento. Tale progetto prevede il prelievo delle portate idrauliche nella roggia Schio Marano in località Maglio di Schio, nel periodo irriguo (21 marzo – 21 settembre) ed il mantenimento nella Roggia a valle dell’opera di captazione della sola portata di minimo deflusso. Lo stesso progetto prevede la realizzazione di una centralina idroelettrica in Comune di Villaverla località Via Bassi con una portata massima di 600 litri/sec. e una portata minima di 200 litri/sec.

  4. ulteriore livello di verifica della compatibilità idraulica inserendo possibili variabili peggiorative, che possono verosimilmente accadere come crolli, erosioni, fatti accidentali dovuti a scivolamenti di alberi, cespugli, oggetti nel corpo idrico, o altro secondo un principio di stress-test da valutare a cura e responsabilità del tecnico;

  5. valutazione dell’entità di eventuale trasporto solido, anche di tipo vegetale, della quantità di materiale trattenuto dall’impianto, con eventuale predisposizione di un piano di gestione e asportazione di concerto con il gestore del corpo idrico;

  6. valutazione della possibilità di cedimento delle sponde indotta da pressioni dovute all’esercizio dell’impianto, e dei conseguenti effetti, con indicazioni di eventuali misure di contenimento;

  7. predisposizione di accordo, di concerto con l’ente gestore del corso d’acqua, per siglare un disciplinare attinente alla gestione e alla manutenzione in fase d’esercizio, esteso almeno alla porzione di roggia interessata soprattutto dal rigurgito e dallo scarico;

  1. chiedere a cura del proponente alla Provincia di Vicenza – Ufficio Pesca – il parere preventivo sulla necessità di prevedere la scala di rimonta;

  2. migliorare l’inserimento paesaggistico dell’impianto considerando la preesistente fabbrica, oggetto di attenzione da parte del comune, valutando l’inserimento degli elementi contenuti nel vano tecnico di progetto, in un vano in aderenza all’immobile esistente al fine di valorizzare l’ambito di archeologia industriale;

  3. definire le modalità per mantenere il deflusso naturale del canale esistente in sponda sinistra della roggia che attraversa la stessa, dalla sponda sinistra alla destra, nel punto di inserimento della coclea;

  4. venga fatta una stima dei quantitativi di terra scavati durante le lavorazioni, indicandone le modalità di gestione previste secondo quanto disciplinato dalla normativa vigente DPR 120/2017;

  5. venga eseguita l’analisi delle condizioni di sicurezza dell’impianto, con particolare riguardo alle parti in movimento, prevedendo misure di contenimento adatte a garantire l’incolumità generale, valutando l’alloggiamento dell’intero impianto in un contenitore idoneo in rapporto al contesto indicato al precedente punto 4.

VISTA la documentazione integrativa acquisita al prot. regionale n. 97227 e n. 97229 del 11.03.2019 e trasmessa dal proponente entro i termini previsti dall’art. 19 comma 6 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. in risposta alla richiesta di chiarimenti ed integrazioni di cui al punto precedente;

CONSIDERATO che il Comitato Tecnico regionale VIA, durante la seduta del 17/04/2019 (il cui verbale è stato approvato nella seduta del 08/05/2019), ha discusso l’argomento in oggetto e, preso atto e condivise le valutazioni del gruppo istruttorio incaricato della valutazione del progetto, ha espresso parere favorevole all’assoggettamento del progetto in parola alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, di cui al Titolo III della Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., per le considerazioni e motivazioni di seguito riportate:

“TENUTO CONTO dei criteri di cui all’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.;

PRESO ATTO che l’istanza prevede la realizzazione di un nuovo impianto idroelettrico ad acqua fluente sulla “Roggia Maestra”, in comune di Marano Vicentino (VI);

PRESO ATTO che i lavori sono previsti presso un fabbricato esistente ma ora in abbandono, un tempo destinato alla produzione di energia elettrica (ex impianto idroelettrico Savardo), e che è prevista una limitata demolizione di una sponda della struttura esistente;

PRESO ATTO che l’opera non ricade in siti della Rete Natura 2000 e che il sito più prossimo dista circa 4 km;

PRESO ATTO che dal quadro programmatico non risultano vincoli o indicazioni di criticità in contrasto con la realizzazione del progetto;

CONSIDERATE le caratteristiche del progetto e valutati gli impatti potenziali sulle componenti:

  • Atmosfera

  • Ambiente idrico

  • Suolo, sottosuolo e acque sotterranee

  • Vegetazione, flora, fauna ed ecosistemi

  • Clima acustico

  • Territorio e popolazione

  • Paesaggio

CONSIDERATO che, con riferimento alla verifica della relazione di valutazione d’incidenza dell’intervento ed ai sensi della DGR n. 1400/2017, la U.O. Commissioni VAS VINCA NUVV, con nota prot. n. 465809 del 15.11.2018 ha trasmesso la relazione istruttoria tecnica n. 239/2018, nella quale, si dichiara che è stata verificata l’effettiva non necessità della valutazione di incidenza, con alcune prescrizioni;

ESAMINATA la documentazione di progetto;

ESAMINATA la documentazione integrativa trasmessa dal proponente con nota del 08.03.2019 ed acquisita al prot. regionale n. 97227 e n. 97229 del 11.03.2019;

VISTE le osservazioni sulla documentazione integrativa trasmesse dal Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta con nota prot. n. 3135 del 25/03/2019, acquisito con n. 119937 del 26/03/2019;

CONSIDERATO che la documentazione integrativa trasmessa dal proponente con nota del 08.03.2019 ed acquisita al prot. regionale n. 97227 e n. 97229 del 11.03.2019 non soddisfa la richiesta integrazioni formulata con nota della UO VIA n. 29801 del 24/01/2019, in particolare per gli aspetti relativi alla sicurezza idraulica;

TENUTO CONTO dei pareri e delle osservazioni pervenute, nonché degli esiti degli approfondimenti e degli incontri effettuati dal gruppo istruttorio.”

CONSIDERATO che gli Uffici della Direzione Commissioni Valutazioni – U.O. VIA, con nota del 16.05.2019 prot. n. 192486, hanno comunicato al proponente ai sensi dell’art. 10 bis della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii., l’esito istruttorio di assoggettamento a VIA;

PRESO ATTO che il proponente ha esercitato le facoltà di cui al suddetto art. 10 bis facendo pervenire le proprie osservazioni tramite PEC, acquisite al protocollo regionale con n. 204262 del 27.05.2019;

CONSIDERATO che in data 18.06.2019 con nota n. 6671 acquisita al protocollo regionale in pari data con n. 251342, il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta ha trasmesso le seguenti osservazioni alle controdeduzioni presentate dal proponente ai sensi dell’art. 10bis della L. 241/90: “ Preso atto delle controdeduzioni presentate dalla ditta Energia Pulita, si ritiene che le stesse sembrerebbero non adeguate ad assicurare, con certezza, la sicurezza idraulica della Roggia Schio Marano ed in particolare delle aree urbanizzate limitrofe alla stessa, tenuto conto degli eventi meteorici estremi che in questi ultimi tempi hanno interessato il territorio del Veneto. Problematiche sulla sicurezza idraulica rilevate ed evidenziate durante la visita tenutasi in loco il 09 gennaio 2019”;

CONSIDERATO che il Comitato Tecnico regionale VIA, durante la seduta del 19.06.2019 (il cui verbale è stato approvato nella seduta del 10.07.2019), ha discusso l’argomento in oggetto e le osservazioni trasmesse dal proponente in relazione alle motivazioni di assoggettamento a V.I.A., e, preso atto delle valutazioni espresse dal gruppo istruttorio incaricato della valutazione del progetto, ha espresso parere favorevole allo svolgimento di un supplemento di istruttoria finalizzato ad approfondire in particolar modo gli aspetti legati alla sicurezza idraulica e i pareri rilasciati dal Consorzio di Bonifica competente nella varie fasi del procedimento;

CONSIDERATO che con nota n. 291448 del 02.07.2019 gli uffici della Direzione Commissioni Valutazioni hanno convocato un incontro tecnico per il 10.07.2019 finalizzato allo svolgimento del supplemento di istruttoria;

CONSIDERATO che all’incontro tecnico del 10.07.2019 finalizzato allo svolgimento del supplemento di istruttoria, hanno partecipato i componenti del gruppo istruttorio incaricato per la valutazione del progetto, il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta e l’Amministrazione Comunale di Marano Vicentino;

CONSIDERATO che successivamente, nel corso della seduta del Comitato Tecnico Regionale VIA del 24.07.2019 è emersa la possibilità, ai fini di garantire la sicurezza idraulica, di elaborare delle prescrizioni tese a garantire la sicurezza idraulica del corso d’acqua interessato e delle aree contermini;

RITENUTO che l’aspetto della sicurezza idraulica, la cui competenza è in capo al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, risulta dirimente per la determinazione dell’esito della procedura in esame;

CONSIDERATO che, il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta non ha preso parte alla seduta del Comitato Tecnico Regionale VIA del 24.07.2019;

CONSIDERATO che con nota n. 351811 del 07.08.2019 gli uffici della U.O. Valutazione Impatto Ambientale hanno richiesto al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta un parere inequivocabile in ordine agli aspetti di sicurezza idraulica;

CONSIDERATO che con nota n. 9668 del 11.09.2019, acquisita al protocollo regionale con n. 392016 del 11.09.2019, il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta ha trasmesso il parere richiesto in risposta alla nota n. 351811 del 07.08.2019;

SENTITO il Comitato Tecnico regionale V.I.A., il quale, nella seduta del 18.09.2019, atteso che l’intervento per caratteristiche, tipologia ed entità dello stesso rientri fra le opere dell’Allegato IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., preso atto e condiviso le valutazioni del gruppo istruttorio, ha espresso all’unanimità dei presenti, di confermare il parere favorevole all’assoggettamento alla procedura di V.I.A. dell’intervento per le motivazioni di seguito elencate:

TENUTO CONTO dei criteri di cui all’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.;

PRESO ATTO che l’istanza prevede la realizzazione di un nuovo impianto idroelettrico ad acqua fluente sulla “Roggia Maestra”, in comune di Marano Vicentino (VI),

PRESO ATTO che i lavori sono previsti presso un fabbricato esistente ma ora in abbandono, un tempo destinato alla produzione di energia elettrica (ex impianto idroelettrico Savardo), e che è prevista una limitata demolizione di una sponda della struttura esistente,

PRESO ATTO che l’opera non ricade in siti della Rete Natura 2000 e che il sito più prossimo dista circa 4 km,

PRESO ATTO che dal quadro programmatico non risultano vincoli o indicazioni di criticità in contrasto con la realizzazione del progetto,

CONSIDERATE le caratteristiche del progetto e valutati gli impatti potenziali sulle componenti:

  • Atmosfera

  • Ambiente idrico

  • Suolo, sottosuolo e acque sotterranee

  • Vegetazione, flora, fauna ed ecosistemi

  • Clima acustico

  • Territorio e popolazione

  • Paesaggio

CONSIDERATO che, con riferimento alla verifica della relazione di valutazione d’incidenza dell’intervento ed ai sensi della DGR n. 1400/2017, la U.O. Commissioni VAS VINCA NUVV, con nota prot. n. 465809 del 15.11.2018 ha trasmesso la relazione istruttoria tecnica n. 239/2018, nella quale, si dichiara che è stata verificata l’effettiva non necessità della valutazione di incidenza, con alcune prescrizioni;

ESAMINATA la documentazione di progetto,

ESAMINATA la documentazione integrativa trasmessa dal proponente con nota del 08.03.2019 ed acquisita al prot. regionale n. 97227 e n. 97229 del 11.03.2019,

CONSIDERATI i pareri e contributi acquisiti in sede di istruttoria:

 PARERI DEL CONSORZIO DI BONIFICA ALTA PIANURA VENETA

  1. 18.01.2019 - Richiesta di integrazioni acquisita al protocollo regionale in pari data con n. 22265, con cui il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta evidenzia la necessità di eseguire degli approfondimenti in relazione al tema della sicurezza idraulica;

  1. 25.03.2019 - Osservazioni sulla documentazione integrativa acquisite al prot. regionale n. 119937 del 26.03.2019 con cui il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta comunica: “per quanto concerne l’aspetto idraulico di competenza dello scrivente Consorzio, la relazione e gli allegati elaborati grafici relativi alla proposta di realizzazione di una centrale idroelettrica, non sembrano sufficientemente approfonditi ed esaustivi per poter analizzare e verificare la sicurezza idraulica del corso d’acqua nel tratto in questione.
    Ciò anche in considerazione che si sono riscontrate delle incoerenze rispetto ai dati evidenziati dal Consorzio nella precedente nota, inerenti la portata della roggia, le quote e la funzione dell’esistente sfioro, il previsto utilizzo dell’acqua per alimentare un già anticipato progetto di pubblico interesse per un impianto pluvirriguo e congiunto impianto idroelettrico, nonché la sicurezza di tenuta degli argini nel tratto a monte del previsto impianto. In merito, si sottolinea che l’impianto idroelettrico è posto immediatamente a monte del centro abitato di Marano Vicentino (VI) e una eventuale rottura arginale “potrebbe” comportare conseguenze sullo stesso centro abitato”;

  1. 18.06.2019 - Osservazioni alle controdeduzioni presentate dal proponente ai sensi dell’art. 10bis della L. 241/90 relative all’assoggettamento a procedura di V.I.A. del progetto, acquisite al protocollo regionale in pari data con n. 251342, con cui il con cui il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta comunica : “ Preso atto delle controdeduzioni presentate dalla ditta Energia Pulita, si ritiene che le stesse sembrerebbero non adeguate ad assicurare, con certezza, la sicurezza idraulica della Roggia Schio Marano ed in particolare delle aree urbanizzate limitrofe alla stessa, tenuto conto degli eventi meteorici estremi che in questi ultimi tempi hanno interessato il territorio del Veneto. Problematiche sulla sicurezza idraulica rilevate ed evidenziate durante la visita tenutasi in loco il 09 gennaio 2019”;

  1. 11.09.2019 - Parere acquisito in pari data al protocollo regionale con n. 392016 del 11.09.2019, con cui il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, evidenzia una carenza di informazioni nella documentazione esaminata e comunica: “che non sono state ottemperate dal proponente le richieste formulate sia per le vie brevi in fase di sopralluogo in data 09.01.2019, ribadite per iscritto con nota del 18.01.2019 e che pertanto..(…)..non sono presenti sufficienti elementi/informazioni di natura idraulica per poter esprimere un parere idraulico di competenza”.

PARERE DELLA PROVINCIA DI VICENZA - SETTORE CACCIA E PESCA

La Provincia di Vicenza si è espressa con proprio parere n. 9682 del 18.02.2019, in relazione alla scala di rimonta della fauna ittica riportando le seguenti conclusioni:

“In conclusione, mentre si ritiene superflua la realizzazione di un Passaggio artificiale per pesci, per le scarse condizioni di naturalità del sito, è da ritenere importante, in conseguenza della gestione alieutica della roggia, oltre al ripopolamento con trotelle derivante dagli obblighi ittiogenici nella misura che sarà stabilita dall’Agenzia Veneta per l’Innovazione Settore Primario, il costante rispetto del deflusso minimo vitale, sia nel corso della costruzione e della ristrutturazione del sito, sia nel corso delle attività gestionali una volta che l’impianto sarà in funzione.”

PARERE AGENZIA VENETA PER L’INNVOVAZIONE NEL SETTORE PRIMARIO (VENETO AGRICOLTURA)

Il parere prot. n. 5036 del 4.03.2019 specifica “che il concessionario della derivazione dovrà osservare un obbligo di semina annuale che consiste in n. 465 esemplari di trota marmorata ceppo Brenta 4/6 cm o altra spece ittica di valore equivalente in base alle esigenze delle Carta Ittica da immettere nella roggia interessata alla derivazione o in altro corpo idrico appartenente allo stesso bacino imbrifero”.

ISTRUTTORIA TECNICA DI VERIFICA DELLA NON NECESSITA’ DELLA VALUTAZIONE DI INCIDENZA

 Con riferimento alla verifica della relazione di valutazione d’incidenza dell’intervento ed ai sensi della DGR n. 1400/2017, la U.O. Commissioni VAS VINCA NUVV, con nota prot. n. 465809 del 15.11.2018 ha trasmesso la relazione istruttoria tecnica n. 239/2018, nella quale, si dichiara che è stata verificata l’effettiva non necessità della valutazione di incidenza e che sulla base del sulla base del principio di precauzione e ai fini esclusivi della tutela degli habitat e delle specie di cui alle Direttive comunitarie 92/43/Cee e 2009/147/Ce si prescrive:

  1. di mantenere invariata l’idoneità degli ambienti interessati rispetto alle specie segnalate (Zerynthia polyxena, Triturus carnifex, Bombina variegata, Bufo viridis, Hyla intermedia, Rana dalmatina, Lacerta bilineata, Podarcis muralis, Hierophis viridiflavus, Natrix tessellata, Aquila chrysaetos, Caprimulgus europaeus, Lullula arborea, Anthus campestris, Lanius collurio, Emberiza hortulana) ovvero di garantire, per tali specie, superfici di equivalente idoneità ricadenti anche parzialmente nell’ambito di influenza del presente progetto;

  2. di effettuare la gestione delle portate derivate preferibilmente con strutture regolabili o secondo modalità modulabili per l’eventuale adeguamento della portata anche a valori superiori e in coerenza con gli esiti e le verifiche previste dalla normativa di settore;

  3. di delimitare le aree di cantiere con barriere per l’erpetofauna e con le barriere fonoassorbenti ovvero, nel caso in cui ciò non fosse possibile, di attuare altre misure precauzionali atte a ridurre il disturbo nei confronti delle specie di interesse conservazionistico ivi presenti e in particolare durante il relativo periodo riproduttivo. La rimozione della vegetazione legnosa (arbustiva e arborea) sia effettuata nel periodo ottobre-marzo;

  4. di utilizzare per l’illuminazione artificiale esterna, qualora risultasse necessario il suo impiego, sistemi in grado di attenuare la dispersione luminosa e la modulazione dell’intensità in funzione dell’orario e della fruizione degli spazi e altresì rispondenti ai seguenti criteri: flusso luminoso modulabile, bassa dispersione e con lampade a ridotto effetto attrattivo (con una componente spettrale dell’UV ridotta o nulla) in particolar modo nei confronti di lepidotteri, coleotteri, ditteri, emitteri, neurotteri, tricotteri, imenotteri e ortotteri;

  5. di attuare, qualora venga coinvolto lo specchio acqueo, idonee misure in materia di limitazione della torbidità e le eventuali misure atte a non pregiudicare la qualità del corpo idrico per l’intera durata degli interventi;

  6. di verificare e documentare, per il tramite del Proponente, il rispetto delle suddette prescrizioni e di darne adeguata informazione all’Autorità regionale per la valutazione di incidenza.

CONSIDERATO che la documentazione integrativa trasmessa dal proponente con nota del 08.03.2019 ed acquisita al prot. regionale n. 97227 e n. 97229 del 11.03.2019 non soddisfa la richiesta integrazioni formulata con nota della UO VIA n. 29801 del 24/01/2019, in particolare per gli aspetti relativi alla sicurezza idraulica,

ESAMINATA la documentazione trasmessa dal proponente, acquisita con n. 204262 del 27.05.2019, in risposta alla nota degli Uffici della Direzione Commissioni Valutazioni – U.O. VIA, n. 192486 del 16.05.2019, ai sensi dell’art. 10 bis della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii., e relativa alla comunicazione dell’esito istruttorio di assoggettamento a VIA;

VISTA la nota degli uffici della U.O. Valutazione Impatto Ambientale n. 351811 del 07.08.2019 con la quale è stato chiesto al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta un parere inequivocabile in ordine agli aspetti di sicurezza idraulica;

VISTO il parere n. 9668 del 11.09.2019 del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, acquisito al protocollo regionale con n. 392016 del 11.09.2019, in risposta alla nota degli uffici della U.O. Valutazione Impatto Ambientale n. 351811 del 07.08.2019;

CONSIDERATO che nel parere n. 9668 del 11.09.2019 il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta evidenzia una carenza di informazioni nella documentazione esaminata e comunica che non sono state ottemperate dal proponente le richieste formulate sia per le vie brevi in fase di sopralluogo in data 09.01.2019, ribadite per iscritto con nota del 18.01.2019 e che pertanto non sono presenti sufficienti elementi/informazioni di natura idraulica per poter esprimere un parere idraulico di competenza;

TENUTO CONTO di tutti i pareri e delle osservazioni pervenute, nonché degli esiti degli approfondimenti e degli incontri effettuati dal gruppo istruttorio;

CONSIDERATO che le determinazioni della seduta del Comitato Tecnico Regionale V.I.A. del 18.09.2019 sono state approvate nella seduta del Comitato Tecnico Regionale V.I.A. del 03.10.2019;

decreta

  1. le premesse formano parte integrante del presente provvedimento;

  2. di prendere atto del parere espresso dal Comitato Tecnico Regionale VIA nella seduta del giorno 18/09/2019 in merito all’intervento in oggetto, così come descritto nella documentazione allegata all’istanza di verifica, e di assoggettarlo alla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. per le motivazioni di cui alle premesse;

  3. avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n. 104/2010;

  4. di trasmettere il presente provvedimento alla società Energia Pulita (P.IVA.03963560242/C.F CVNVTR74B06I531C), con sede legale in Schio (VI) in via Braglio 21, e di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso alla Direzione Regionale Difesa del Suolo, alla Direzione Generale di ARPAV, al Dipartimento Provinciale ARPAV di Vicenza, alla Soprintendenza, Archeologia, belle arti e paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza, alla Provincia di Vicenza e al Comune di Marano Vicentino (VI);

  5. di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Loris Tomiato

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