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Bur n. 83 del 30 luglio 2019


Materia: Consulenze e incarichi professionali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA UNITA' ORGANIZZATIVA GENIO CIVILE ROVIGO n. 250 del 11 luglio 2019

Affidamento incarico professionale per l'incarico per la redazione del piano di sicurezza e coordinamento e coordinamento in fase di esecuzione. L.R. 29.12.2017, n. 47/2017 DGRV n. 570/2018 Lavori di sistemazione idraulica sull'argine destro del Fiume Adige fra gli stanti 0 e 219 Accordo Quadro - Importo complessivo: € 200.000,00 Progetto esecutivo n. 754/1 del 12.03.2019. CUP: H34J18000170002. CIG: Z712911439 Importo netto: € 2.200,00.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si affida l'incarico professionale per la redazione del piano di sicurezza e coordinamento in fase di esecuzione. Principali provvedimenti precedenti: - D.G.R.V. n. 570/2018; - Offerta prot. n. 278737 del 27.06.2019; - Verbale di aggiudicazione provvisoria del 02.07.2019.

Il Direttore

VISTA la nota di ATO POLESINE – Consiglio di Bacino Polesine n. 527 del 6/5/2019 con la quale è stato reso disponibile il progetto di adeguamento dell’impianto di captazione della Centrale di Potabilizzazione di Occhiobello e dal quale è emersa la necessità di terebrare un nuovo pozzo al fg. 14 mapp. 165 in loc. ”Fondo Suore” del comune di Occhiobello (RO) in sostituzione di uno esistente non più produttivo denominato “P4” lasciando invariate le portate di derivazione;

CONSIDERATO che per procedere a tale operazione è necessaria l’autorizzazione alla ricerca di acque sotterranee di competenza della scrivente U.O. nel corso del cui procedimento dovrà acquisirsi il nulla osta ai fini idraulici dell’Agenzia Interregionale per il Po, stante che il mappale interessato ricade in area demaniale in fregio al fiume Po;

STANTE il procedimento in corso d’istruttoria di rinnovo della concessione di derivazione per moduli 0,92 medi e 1,00 massimi di acqua pubblica dalla falda sotterranea attraverso 7 pozzi (5 attivi+ 2 di riserva) senza aumento delle portate precedentemente concesse, chiesto dall’allora Società Polesine Acque S.p.A. (ora Acquevenete S.p.A.) in data 24.07.2015;

ATTESO che il rinnovo della concessione, in considerazione delle quantità di acqua derivata, può avvenire solo successivamente alla pronuncia della Commissione per Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ai sensi della L.R. n. 4/2016, che ha avviato il relativo procedimento;

CONSIDERATA la necessità di garantire l’erogazione di acqua potabile alle popolazioni servite dalla centrale di potabilizzazione di Occhiobello;

VISTI il titolo II del T.U. 11/12/1933 n. 1775 – Disposizioni Speciali sulle acque sotterranee, il D.Lgs. n. 152/2006, il D.Lgs n. 112/98, la L.R. n. 11/2001, il D.P.R. n. 238/99, la D.G.R. n. 2928 del 19.9.2004;

VISTO il parere n. 138216 in data 22.3.2012 del Dirigente Regionale della Direzione Geologia e attività estrattive;

VISTO il nulla osta ai fini idraulici e relative prescrizioni, rilasciato da AIPO-Ufficio Operativo di Rovigo in data 17.06.2019

decreta

1 – Salvi i diritti dei terzi, Acquevenete S.p.a.(omissis) con sede a (omissis) è autorizzata ad effettuare la ricerca di acque sotterranee, finalizzata alla terebrazione di un nuovo pozzo al foglio 14 mappale 165 in località “fondo Suore” nel comune di Occhiobello (RO), in sostituzione del pozzo ubicato al foglio 14 mappale 139 denominato “P4” non più produttivo, con le medesime caratteristiche del precedente, con particolare riferimento alle portate emunte, che dovranno rientrare comunque nei limiti della portate idriche precedentemente concesse e in corso di rinnovo di moduli 0,92 medi e moduli 1,00 massimi;

2 – La presente autorizzazione ha validità di mesi 12 (dodici) dalla data di emissione e viene rilasciata alle seguenti condizioni:

  • Le opere dovranno essere realizzate secondo le modalità esecutive e le caratteristiche tecniche descritte negli elaborati di progetto depositati c/o ATO Polesine con le modifiche ed integrazioni riportate nel Nulla-Osta rilasciato da AIPO Ufficio Operativo di Rovigo prot. n.13516 del 05.06.2019 pervenuto alla scrivente con nota prot.n.250314 in data 17.06.2019, che costituisce parte integrante del presente atto (allegato 1);
  • la ricerca dovrà essere effettuata sino alla profondità minima compatibile con l’uso richiesto;
  • il pozzo non dovrà provocare danni ai pozzi vicini, pubblici o privati, debitamente autorizzati o denunciati, né turbative di alcun genere alle falde acquifere della zona;
  • la portata massima emunta verrà comunicata alla Unità Organizzativa Genio Civile Rovigo che, se necessario potrà disporre l’inserimento di idonee apparecchiature atte ad evitare maggiori prelievi;
  • qualora il livello piezometrico dell’acqua del pozzo risultasse superiore a quello del piano campagna, al pozzo stesso dovranno essere applicate idonee apparecchiature atte ad evitare, durante l’esercizio, lo sperpero continuo di acqua e le sovrapressioni dovute alle manovre di apertura e chiusura;
  • a norma del D.L.gs 152/06 il pozzo si inserirà nel campo pozzi in uso alla Centrale di potabilizzazione di Occhiobello che sarà dotata di idonei strumenti misuratori–registratori della portata estratta ed utilizzata;
  • qualora l'acqua scoperta sia classificata come risorsa geotermica (temperatura superiore ai 15 °C) l'uso è disciplinato dal D.L.gs 11 febbraio 2010 n. 22, in tal caso si dovranno interrompere tutte le fasi della ricerca oggetto del presente dispositivo e darne comunicazione alla U.O. Genio Civile di Rovigo;
  • la Società dovrà tempestivamente segnalare all’Ufficio Minerario per gli Idrocarburi – Sezione di Bologna – Via Zamboni n.1, eventuali manifestazioni di gas idrocarburi che si verificassero durante i lavori;
  • In ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 04/08/1984 n. 464, qualora la terebrazione in argomento risultasse al di sotto dei trenta metri dal piano campagna, codesta società ha l’obbligo di comunicare all’ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale via Vitaliano Brancati, 48 – 00144 Roma e alla Direzione Regionale Geologia e Georisorse Calle Priuli – Cannaregio, 99 – VENEZIA, la data di inizio dei lavori, entro trenta giorni dall’inizio stesso, indicando l’esatta ubicazione su carta topografica I.G.M. 1:25.000 e come previsto dal D.M. 11/03/1988 ai punti A.- B.-L.;
  • dovrà inoltre trasmettere sempre ai succitati indirizzi, entro 30 (trenta) giorni dal termine dei lavori, il progetto di emungimento con allegata una dettagliata relazione geotecnica e geologica;
  • copia della medesima documentazione dovrà altresì essere trasmessa all’Ufficio del Genio Civile di Rovigo.
  • ai sensi del D.M.11.3.1988 n.47 la Ditta è obbligata all’applicazione delle norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle zone di cui all’art.1 del D.M. succitato ed in particolare alle lettere “A”, “B” e “L” (progetto di emungimento con relazione geologica e geotecnica);
  • gli interventi di ricerca e la conseguente terebrazione del pozzo dovranno rispettare le aree di salvaguardia e le distanze in zone di tutela assoluta e di rispetto, relative ai punti di captazione delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell’art. 21 del D.Lgvo n. 152/06.

3 Il nuovo pozzo denominato “P9” negli elaborati progettuali a firma dell’Ing. Mauro Ceccolin datati novembre 2018 dovrà essere realizzato secondo le prescrizioni di A.I.Po – Ufficio Operativo di Rovigo espresse con il nulla-osta prot. n.13516 del 05.06.2019 pervenuto alla scrivente con nota prot.n.250314 in data 17.06.2019, che allegato alla presente autorizzazione (allegato 1) costituisce parte integrante del presente atto;

4 – La presente autorizzazione è rilasciata in corso d’istruttoria del procedimento di rinnovo della concessione di derivazione di acqua sotterranea per moduli 0,92 medi e 1,00 massimi di acqua pubblica dalla falda sotterranea attraverso 7 pozzi (5 attivi+ 2 di riserva) senza aumento delle portate precedentemente concesse, chiesto dall’allora Società Polesine Acque SpA (ora Acquevenete SpA) in data 24.07.2015; il progetto allegato alla domanda di rinnovo della concessione dovrà essere adeguato con il nuovo pozzo realizzato e l’avvenuta dismissione del pozzo sostituito. Il rinnovo della concessione potrà essere assentito solo successivamente alla pronuncia della Commissione per Valutazione di Impatto Ambientale, che ha avviato il relativo procedimento ai sensi della L.R. n. 4/2016 e che dovrà ricevere l’adeguamento alla nuova terebrazione per il proseguimento dell’iter istruttorio;

5 Gli interventi che saranno realizzati in fase di ricerca sono da considerarsi a totale ed esclusivo rischio della ditta richiedente, la quale non potrà pretendere alcun risarcimento da parte dell'Amministrazione Regionale del Veneto;

6 – Il presente decreto di autorizzazione fa salvi tutti i pareri di altri Enti eventualmente interessati e solleva l’Amministrazione da eventuali danni che potessero provenire a terzi, persone, animali o cose per effetto di quanto autorizzato;

7 – Il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi della lett. a) dell'art. 23 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;

8 - il presente decreto sarà pubblicato integralmente nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto;

9 - avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche nei modi e termini previsti dalla normativa vigente.

Giovanni Paolo Marchetti

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