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Bur n. 92 del 26 settembre 2017


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE COMMISSIONI VALUTAZIONI n. 22 del 08 settembre 2017

BARATTELLI CARLO E ROCCO GIANNI Concessione di derivazione d'acqua dal fiume Monticano ad uso idroelettrico in Comune di Vazzola per moduli 19,39. Comune di localizzazione: Vazzola (TV). Procedura di verifica di assoggettabilità (art. 20 D.Lgs. n. 152/2006, L.R. n. 4/2016). Esclusione dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni e raccomandazioni.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento esclude dalla procedura di V.I.A., con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto, presentato da Barattelli Carlo e Rocco Gianni che prevede la realizzazione di un impianto idroelettrico sul fiume Monticano in Comune di Vazzola per moduli 19,39, potenza nominale di concessione di 49,9 kw, DMV di 516 l/s e salto disponibile di 2,630 m che sfrutta un salto esistente incrementato dal posizionamento di una diga mobile immediatamente a monte del salto esistente.

Il Direttore

VISTA l’istanza di verifica, ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii, presentata da BARATTELLI CARLO (omissis), pec: carlo.barattelli2@ingpec.eu e ROCCO GIANNI (omissis), pec: gianni.rocco@ingpec.eu, acquisita dagli Uffici della Direzione Commissioni Valutazioni – U.O. VIA con prot. n. 373920 del 03/10/2016, relativa all’intervento in oggetto specificato;

VISTO l’art. 20 del D.Lgs. 152/06;

VISTO il decreto ministeriale 30 marzo 2015, n. 52, recante: “Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome, previsto dall'articolo 15 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116”;

VISTA la L.R. n. 4 del 18/02/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;

VISTO quanto stabilito dall’art. 7 della L.R. n. 4/2016 che prevede che “nei procedimenti di VIA le autorità competenti si esprimono previa acquisizione del parere del Comitato tecnico VIA, istituito dalle stesse in conformità ai rispettivi ordinamenti”;

VISTO il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 152 del 13/12/2016 “Istituzione del Comitato Tecnico Regionale VIA, ai sensi dell’art. 7 comma 5 della L.R. n. 4/2016”;

PRESO ATTO che il proponente ha provveduto, ai sensi del citato art. 20, comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006, al deposito di copia integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento e che, ai sensi del D.L. n. 91 del 24/06/2014, convertito con L. 11 agosto 2014, n. 116, l’avviso dell’avvenuta trasmissione è stato pubblicato sul sito web dell’Unità Organizzativa V.I.A. della Regione Veneto in data 11/10/2016;

CONSIDERATO che l’istanza è stata presentata precedentemente al 16/05/2017 (3 ottobre 2016) e che le verifiche conseguenti nonché l’istruttoria effettuate hanno evidenziato una sostanziale coerenza con le modifiche introdotte dal D.Lgs. 104/2017;

VISTA la nota prot. n. 429097 del 04/11/2016 con la quale la U.O. Valutazione Impatto Ambientale ha comunicato l’avvio del procedimento a decorrere dal 11/10/2016;

PRESO ATTO che l’istanza di progetto prevede la realizzazione di un impianto microdroelettrico sul fiume Monticano in area demaniale del Comune di Vazzola;

CONSIDERATO che l’opera prevede di sfruttare il salto generato da una briglia in calcestruzzo esistente ubicata in alveo a monte del ponte sulla SP44 e che si prevede di incrementare tale salto installando nella sezione immediatamente a monte della briglia una diga mobile al fine di raggiungere una salto complessivo di 2,63 m;

CONSIDERATO inoltre che il dispositivo di sbarramento verrà realizzato mediante una diga in gomma munita di schermo metallico (hard top), che prevede, mediante l’istallazione di apparecchiature di rilevamento e comando:

  • il rilascio di una portata tracimante, al di sopra della diga e attraverso scala di risalita pesci non inferiore al valore di DMV quantificato in 516 l/s;
  • che la diga mobile si sgonfi completamente ripristinando le originarie condizioni di deflusso in alveo nel momento in cui all’idrometrografo di Fontanelle venga registrata una portata in transito di Q>8 m3/s;
  • verrà posizionato a monte della diga di gomma un rilevatore di pressione in grado di impartire il comando di svuotamento della diga quando il tirante idrico, nella posizione suddetta raggiunge la quota del piano di golena adiacente;

CONSIDERATO che l’intervento prevede inoltre:

  • la realizzazione a tergo della briglia esistente un riempimento di sasso da scogliera con platea in cls nella quale saranno ancorati la trave di ancoraggio del manufatto in gomma e i dispositivi di azionamento e controllo;
  • l’inserimento a monte di un taglione realizzato con palancole metalliche di tipo Larsen al quale sono affidati la protezione del sistema dal sifonamento ed il compito di impedire lo scorrimento verso valle della diga di gomma;
  • che la diga di gomma sia gonfiata/sgonfiata mediante 2 pompe sommerse (una di riserva dell’altra) sufficiente a garantire un tempo di riempimento/svuotamento di 1 ora;
  • che l’impianto sarà costantemente sorvegliato e in caso di piena incipiente presidiato con continuità da personale addestrato;
  • l’ubicazione di una turbina tipo Kaplan nella camera di carico in sponda sinistra del Monticano, l’impianto di generazione è integralmente racchiuso in una campana sommersa all’interno della camera di carico;
  • la realizzazione in sinistra idraulica di un canale in calcestruzzo armato che deriverà le portate disponibili al netto del DMV a monte della diga di gomma e le restituirà immediatamente a valle della briglia di calcestruzzo esistente;
  • ripristino con massi di scogliera delle difese di sponda in corrispondenza della briglia esistente attualmente dissestate;
  • posizionamento in sponda destra di un box prefabbricato per l’alloggiamento delle apparecchiature di controllo e comando;
  • la costruzione di una scala di risalita pesci progettato a bacini successivi;
  • i seguenti dati di concessione:
    salto disponibile = 2,63 m
    portata media di concessione = 1939 l/s
    potenza nominale di concessione = 49,9 kW

PRESO ATTO che il progetto è riconducibile fra gli interventi indicati nell’All. IV alla parte II del D.Lgs. 152/06, al punto n. 7 lett. d);

CONSIDERATO che, al fine della procedura valutativa, è stato effettuato un incontro tecnico in data 30/03/2017 con la partecipazione degli enti e delle amministrazioni interessate, presso gli uffici del Genio Civile di Treviso;

PRESO ATTO che, entro il termine di cui all’art. 20 comma 3 del citato D.Lgs. 152/2006, sono pervenute le osservazioni da parte del Comune di Vazzola con nota n. 12202 del 14/11/2016 acquisita con prot. n. 449865 del 17/11/2016 e con n. 452261 del 18/11/2016;

CONSIDERATO che il progetto è stato sottoposto all’esame del Comitato Tecnico Regionale V.I.A. nella seduta del 22/03/2017, durante la quale è stato nominato un gruppo istruttorio incaricato dell’esame dello stesso;

CONSIDERATO che con nota n. 138054 del 05/04/2017, acquisita dalla U.O. Valutazione Impatto Ambientale il 06/04/2017, l’U.O. Genio Civile di Treviso ha comunicato che nel raggio di un chilometro dall’utilizzazione idroelettrica in esame è prevista una derivazione irrigua (pratica n.5154) già assentita con Decreto 3 novembre 2016 n. 2016;

CONSIDERATO che con nota n. 156525 del 20/04/2017 l’U.O. Valutazione Impatto Ambientale ha richiesto alla U.O. Genio Civile di Treviso la trasmissione dei pareri pervenuti in corso di istruttoria tecnica al fine della loro consultazione in sede di istruttoria da parte del Comitato Tecnico VIA;

PRESO ATTO che con nota n. 190744 del 16/05/2017, acquisita dalla U.O. Valutazione Impatto Ambientale 16/05/2017, l’U.O. Genio Civile di Treviso ha trasmesso i pareri relativi all’istanza in esame;

CONSIDERATO che, in riferimento alla verifica della relazione di valutazione d’incidenza ambientale dell’intervento, l’U.O. VIA ha trasmesso alla U.O. Commissioni VAS VINCA NUVV, con nota prot. n. 173811 del 04/05/2017, la relazione di selezione preliminare per la valutazione di incidenza predisposta dal proponente al fine di acquisire un parere in merito;

PRESO ATTO che la U.O. Commissioni VAS VINCA NUVV, con nota prot. n. 192417 del 17/05/2017 ha trasmesso la Relazione istruttoria tecnica n. 71/2017 del 16/05/2017 con la quale propone esito favorevole con prescrizioni della Valutazione di Incidenza riguardante la concessione di derivazione d’acqua dal fiume Monticano ad uso idroelettrico (per moduli 19,39) per un impianto microidroelettrico a monte del ponte sulla S.P. 44, in comune di Vazzola (TV);

CONSIDERATO che il progetto è stato esaminato dal Comitato Regionale VIA nella seduta del 17/05/2017 che, rilevata la necessità di rideterminare il valore del Deflusso Minimo Vitale e di valutare le condizioni di sicurezza idraulica dell’intervento da parte dell’Unità Organizzativa Genio Civile di Treviso, ha deciso all’unanimità dei presenti (assenti il Direttore della Direzione Regionale Ambiente, il delegato dal Direttore della Direzione Regionale Pianificazione Territoriale e l’Ing. Paolo Botton, Componente esterno del Comitato Tecnico Regionale V.I.A.) un supplemento di istruttoria finalizzato ad approfondire i temi sopradescritti;

CONSIDERATO che, in riferimento a quanto stabilito dal Comitato Tecnico Regionale VIA durante la seduta del 17/05/2017, con nota n. 215128 del 01/06/2017 la U.O. Valutazione Impatto Ambientale ha richiesto alla U.O. Genio Civile di Treviso di provvedere al supplemento di istruttoria di cui sopra;

PRESO ATTO della nota n. 6146 del 07/06/2017, acquisita con n. 231787 del 13/06/2017, con la quale il Comune di Vazzola in riferimento alla succitata nota n. 215128 del 01/06/2017 chiede che si “faccia integrare il progetto con il parere CTR n. 56 del 16/12/2014, inerente alla valutazione circa la potenziale possibilità che la realizzazione dell’opera possa avere come conseguenza il deterioramento dello stato del corpo idrico interessato o il non raggiungimento degli obeittivi di qualità”;

PRESO ATTO della nota n. 242089 del 20/06/2017, acquisita dalla U.O. Valutazione Impatto Ambientale, con la quale l’U.O. Genio Civile di Treviso ha trasmesso le valutazioni relative al supplemento di istruttoria richiesto con nota n. 215128 del 01/06/2017, sulla base di una relazione integrativa del proponente inviata alla U.O. Genio Civile di Treviso il 05/06/2017, definendo un valore di deflusso minimo vitale di 516 l/s e comunicando di ritenere l’approfondimento tecnico relativo alla sicurezza idraulica proprio di successive procedure;

CONSIDERATE le valutazioni espresse dal gruppo istruttorio incaricato della valutazione del progetto con la proposta di parere del 26/07/2017 di seguito riportate:

“visto il parere favorevole dell’Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione,

visto il parere favorevole della Commissione Tecnica Decentrata In Materia di LL.PP di Treviso,

visto il parere favorevole della Provincia di Treviso,

preso atto che il Proponente ha adeguato il progetto alle prescrizioni degli enti suddetti,

considerato in particolare che il progetto prevede che la diga si sgonfi completamente, ripristinando le originarie condizioni di deflusso in alveo, nel momento in cui all'idrometrografo di Fontanelle venga registrata una portata in transito Q> 8 m3/s come prescritto dalla C.T.R.D. DI Treviso con voto 117/2015,

considerato che, per ragioni di sicurezza idraulica, è necessario che per le procedure di sgonfiamento delle dighe mobili si faccia riferimento a dati idrometrici rilevati autonomamente dal proponente mediante l’installazione di propria strumentazione, affiancando eventualmente stazioni esistenti ARPAV,

considerato che e le modifiche e l’adeguamento della scala pesci saranno oggetto di approfondimento non in questa fase dell'istanza ma nel proseguo dell'iter istruttorio: gli Enti preposti ad esprimersi per il rilascio dell’Autorizzazione Unica infatti verranno convocati in sede di Conferenza dei Servizi,

visto il parere di competenza della U.O. Commissioni VAS VINCA NUVV relativo alla VINCA (relazione istruttoria tecnica 71/2017),

considerata la nota della Direzione Operativa dell’Unità Organizzativa del Genio Civile di Treviso del 20 giugno 2017 che conferma il calcolo del DMV (in 516 l/s) e della piena centenaria proposte dal Proponente nella Relazione integrativa del 5 giugno 2017,

considerato che la Direzione suddetta ritiene opportuno rinviare a successiva procedura l’approfondimento tramite modello matematico con simulazione della piena centenaria e quindi la valutazione della sicurezza idraulica”;

SENTITO il Comitato Tecnico Regionale V.I.A., il quale, nella seduta del 26/07/2017, presenti tutti i suoi componenti, (assenti il Vice-Presidente, il Direttore della Direzione Regionale Ambiente, il Direttore della Direzione Regionale Difesa del Suolo, il Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture Trasporti e Logistica e l’Ing. Paolo Botton, Componente esperto del Comitato.), atteso che l’intervento per caratteristiche, tipologia ed entità dello stesso rientri fra le opere dell’Allegato IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., preso atto e condivise le valutazioni del gruppo istruttorio incaricato della valutazione del progetto, delle risultanze del supplemento di istruttoria da parte del Genio Civile di Treviso, tenuto conto dei criteri di cui all’allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., ha ritenuto, all’unanimità dei presenti, di escludere il progetto dalla procedura di V.I.A., di cui al Titolo III della Parte II del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., in quanto l'intervento non risulta esprimere impatti negativi e significativi sull’ambiente, richiamando le valutazioni e le conclusioni (prescrizioni e raccomandazioni) contenute nella Relazione Istruttoria Tecnica n. 71/2017 del 16/05/2017 relative alla VINCA, nel rispetto delle presenti prescrizioni e raccomandazioni:

PRESCRIZIONI:

  1. Il mascheramento e/o parziale interramento del box che contiene le apparecchiature di controllo.
  2. La valutazione della piena centenaria svolta dal progettista è sottostimata. Conseguentemente sono necessari il calcolo corretto della piena centenaria e una verifica più attenta del profilo di piena e dei franchi arginali.
  3. Il deflusso minimo vitale è stato ridefinito in base alle disposizioni di cui alla nota del Dipartimento Difesa del Suolo e Foreste 7 ottobre 2015 n. 402115 ed alla nota della Direzione Operativa dell’Unità Organizzativa del Genio Civile di Treviso del 20 giugno 2017. Pertanto, deve essere verificato il corretto dimensionamento dello scarico del deflusso minimo vitale.
  4. Per il rilevamento dei dati idrometrici da prendere a riferimento per garantire il tempestivo sgonfiamento della diga mobile in casi di eventi di morbida/piena, sulla base delle future determinazioni\prescrizioni della C.T.R.D., il proponente dovrà provvedere autonomamente all’acquisizione dei dati con scansione temporale adeguata ai tempi di sgonfiamento.
  5. Prima dell’inizio dei lavori, il proponente dovrà inoltrare all’Unità Organizzativa Genio Civile di Treviso il progetto esecutivo dell’impianto corredato dai relativi calcoli statici.
  6. Prima dell’entrata in esercizio dell’impianto, il proponente dovrà predisporre e sottoporre all’approvazione dell’Unità Organizzativa Genio Civile di Treviso il foglio di condizioni per l’esercizio e la manutenzione della diga mobile (cfr. DGR n. 1722/2009) che dovrà prevedere:
  1. un controllo regolare e frequente del livello dei sedimenti ai fini di rimuovere in via preventiva eventuale sedimento accumulatosi in alveo;
  2. l’inserimento di un gruppo di continuità che garantisca il corretto funzionamento del pompe che gonfiano e sgonfiano la diga ingomma, in caso di malfunzionamento del sistema elettrico di comando;
  3. la verifica dei tempi minimi di sgonfiamento della diga in gomma (in progetto è stato indicato il tempo di un’ora).
  1. L’avvio della realizzazione delle opere, è subordinato alla presentazione da parte del committente della documentazione previsionale di impatto acustico redatta, in applicazione dell'art. 8 della legge quadro sull'inquinamento acustico n. 447/95, ai sensi della DDG ARPAV n. 3 del 29/1/2008 (BUR n. 92 del 7/11/2008), con riferimento, in particolare, al titolo Uno, art. 04 della Deliberazione stessa "Impianti/infrastrutture/insediamenti di attività adibite ad Attività Produttive".
  2. Dovrà essere predisposto un Piano di Monitoraggio e Controllo concordato con ARPAV e predisposto secondo le “Linee Guida ARPAV per la predisposizione del piano di monitoraggio e controllo dei corsi d’acqua interessati da impianti idroelettrici" pubblicate sul sito web dell’Agenzia.

RACCOMANDAZIONE:

  1. Sempre in fase autorizzativa, potrà essere opportuno considerare la possibilità di far sviluppare il PMA in forma integrata con altre installazioni approvate sulla stessa asta fluviale

Con riferimento alla procedura di VIncA si prescrive e si raccomanda:

PRESCRIZIONI:

  • di effettuare, anche ai fini della D.G.R. n. 786/2016 e preliminarmente all’attuazione della presente istanza, la ricognizione della fauna dulciacquicola di interesse comunitario (vertebrata e invertebrata) presente all’interno del tratto del corso idrico compreso tra la traversa di monte (in corrispondenza del ponte stradale di via dei Camilli) e la traversa di valle (in corrispondenza del ponte stradale di via Monticano), con almeno 3 stazioni di campionamento e rifacendosi preferibilmente alle modalità indicate nel manuale ISPRA n. 141/2016 “manuali per il monitoraggio di specie e habitat di interesse comunitario (Direttiva 92/43/Cee) in Italia: specie animali”;
  • di mantenere invariata l’idoneità degli ambienti ricadenti nel relativo ambito di influenza rispetto alle specie di interesse comunitario segnalate ovvero di garantire la disponibilità, per tali specie, di superfici di equivalente idoneità ricadenti anche parzialmente nell’ambito di influenza del presente progetto;
  • di eseguire le lavorazioni interferenti con le specie faunistiche terrestri di interesse comunitario preferibilmente al di fuori del periodo riproduttivo (da marzo a luglio compreso). L’eventuale esecuzione delle lavorazioni in tale periodo è ammissibile, in presenza di evidenze sulla riproduzione in corso, nella misura in cui le predette lavorazioni non pregiudichino il completamento della fase riproduttiva e la direzione Lavori sia affiancata da personale qualificato con esperienza specifica e documentabile in campo biologico, naturalistico, ambientale al fine di verificare e documentare la corretta attuazione degli interventi, delle precauzioni previste e delle indicazioni prescrittive, e di individuare e applicare ogni ulteriore misura a tutela degli elementi di interesse conservazionistico eventualmente interessati. Andrà altresì aggiornato il cronoprogramma provvedendo al dettaglio rispetto a ciascuna fase operativa di realizzazione delle opere, fornendo possibilmente evidenza anche della relativa stagionalità da mettere in relazione con la fenologia delle specie presenti negli ambienti interessati dagli interventi in argomento e con gli eventuali periodi di sospensione dei lavori;
  • di utilizzare per l’eventuale rinverdimento delle aree interessate dalla realizzazione delle opere (compreso il ringrosso arginale) sementi o fiorume di provenienza locale (nel caso in cui i miscugli commerciali presentino entità alloctone). Per i consolidamenti spondali e le protezioni di fondo in massi, nel rispetto dei criteri di sicurezza idraulica previsti, è preferibile il ricorso a sistemi combinati (materiale inerte/materiale vivo, in particolare: Salix eleagnos, Salix purpurea) ovvero alla riduzione del grado di impermeabilizzazione della parte superficiale di questi a favore di una rapida ricolonizzazione vegetale (controllata). Qualora sia prevista l’installazione di fonti di illuminazione artificiale a servizio dell’impianto, tali fonti siano rispondenti ai seguenti criteri: flusso luminoso modulabile, bassa dispersione e con lampade a ridotto effetto attrattivo (con una componente spettrale dell’UV ridotta o nulla) in particolar modo nei confronti di lepidotteri, coleotteri, ditteri, emitteri, neurotteri, tricotteri, imenotteri e ortotteri;
  • di attuare, qualora venga coinvolto lo specchio acqueo, idonee misure in materia di limitazione della torbidità e le eventuali misure atte a non pregiudicare la qualità del corpo idrico per l’intera durata degli interventi. La messa in asciutta delle aree interessate dalle lavorazioni a seguito di specifica conterminazione sia preceduta da una campagna di recupero della fauna ittica (anche mediante elettropesca) e delle eventuali ulteriori specie dulciacquicole di interesse comunitario, da rilasciarsi nei tratti limitrofi del corpo idrico interessato;
  • di consentire il rilascio della portata minima garantita (DMV) con strutture regolabili o secondo modalità modulabili al fine di provvedere l’eventuale adeguamento anche a valori superiori e in coerenza con gli esiti e le verifiche previste dalla normativa di settore. L’officiosità della scala di risalita pesci sia soggetta a periodica verifica (almeno quinquennale) anche rispetto alla funzionalità biologica;

RACCOMANDAZIONI:

  • la trasmissione della reportistica sulla verifica delle indicazioni prescrittive alla struttura regionale competente per la valutazione di incidenza entro 30 giorni dalla conclusione degli interventi previsti per ciascuna fase delle attività di cui al cronoprogramma e degli esiti sulla preliminare ricognizione della fauna dulciacquicola di interesse comunitario (vertebrata e invertebrata), sulla campagna di recupero della fauna ittica e dulciacquicola e sull’officiosità della scala di risalita pesci. Le informazioni raccolte sulla fauna dulciacquicola andranno fornite secondo le disposizioni riportate nella D.G.R. n. 1066/07 e, in aggiunta, rispetto a: numero di esemplari, stato biologico, luogo di cattura, luogo di rilascio, data di cattura e data di rilascio;
  • la comunicazione all’autorità regionale per la valutazione d’incidenza della data di avvio e di conclusione degli interventi in argomento, del cronoprogramma aggiornato e, qualora non si provveda alla suddetta reportistica o la stessa dia evidenza di possibili incidenze nei confronti degli elementi oggetto di tutela, l’attuazione del monitoraggio delle specie e dei fattori di pressione e minaccia di cui alla presente istanza secondo le indicazioni riportate al par. 2.1.3 dell’allegato A alla D.G.R. n. 2299/2014;
  • l’adeguamento, sulla scorta delle indicazioni di cui alla presente istruttoria, del dato in formato vettoriale relativo agli elementi trattati ai punti 2.1, 2.2 e 2.3;
  • la comunicazione di qualsiasi variazione rispetto a quanto esaminato che dovesse rendersi necessaria per l’insorgere di imprevisti, anche di natura operativa, agli uffici competenti per la Valutazione d’Incidenza per le opportune valutazioni del caso e la comunicazione tempestiva alle Autorità competenti ogni difformità riscontrata nella corretta attuazione degli interventi e ogni situazione che possa causare la possibilità di incidenze significative negative sugli elementi dei siti della rete Natura 2000 oggetto di valutazione nello studio per la Valutazione di Incidenza esaminato;

CONSIDERATO che, nella seduta del Comitato Tecnico Regionale VIA del 26/07/2017, è stato approvato il verbale seduta stante;

decreta

  1. Le premesse formano parte integrante del presente provvedimento;
  2. Di prendere atto del parere espresso dal Comitato Tecnico Regionale VIA nella seduta del 26/07/2017 in merito al progetto, così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di escluderlo dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. con le prescrizioni e raccomandazioni di cui in premessa;
  3. Di dare conto che il rispetto delle prescrizioni e l’osservanza delle raccomandazioni sarà curata dall’autorità competente al rilascio del provvedimento autorizzativo;
  4. Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n° 104/2010.
  5. Di trasmettere il presente provvedimento a BARATTELLI CARLO (omissis), pec: carlo.barattelli2@ingpec.eu e ROCCO GIANNI (omissis), pec: gianni.rocco@ingpec.eu, e di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso alla Provincia di Treviso, al Comune di Vazzola (TV), alla Direzione Generale ARPAV, al Dipartimento Provinciale ARPAV di Treviso, alla Direzione Difesa del Suolo, alla Direzione Operativa, all’U.O. Genio Civile Treviso, All’ U.O. Forestale Est;
  6. Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Luigi Masia

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