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Bur n. 92 del 26 settembre 2017


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE COMMISSIONI VALUTAZIONI n. 21 del 08 settembre 2017

GAVI GREEN ENERGY S.r.l.s. Concessione di derivazione d'acqua dal fiume Monticano ad uso idroelettrico in Comune di Fontanelle per moduli 20,23 - Comune di localizzazione: Fontanelle (TV). - Procedura di verifica di assoggettabilità ( D.Lgs. n. 152/2006 e della L.R. n. 4/2016). Esclusione dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni e raccomandazioni.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento esclude dalla procedura di V.I.A., con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto, presentato dalla Società Gavi Green Energy s.r.l.s che prevede la realizzazione di un impianto idroelettrico sul fiume Monticano in Comune di Fontanelle (TV) per moduli 20,39, potenza nominale di concessione di 48,8 kw, DMV di 579 l/s e salto disponibile di 2,44 m che sfrutta un salto esistente incrementato dal posizionamento di una diga mobile immediatamente a monte del citato salto.

Il Direttore

VISTA l’istanza di verifica, ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii, presentata dalla Società GAVI GREEN ENERGY s.r.l.s. ( C.F./ P.IVA 04657540268) con sede legale in Treviso, Viale della Repubblica n. 193/M CAP 31100 PEC: nic.galeotti@pec.it;

VISTO l’art. 20 del D.Lgs. 152/06;

VISTO il decreto ministeriale 30 marzo 2015, n. 52, recante: “Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome, previsto dall'articolo 15 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116”;

VISTA la L.R. n. 4 del 18/02/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;

VISTO quanto stabilito dall’art. 7 della L.R. n. 4/2016 che prevede che “nei procedimenti di VIA le autorità competenti si esprimono previa acquisizione del parere del Comitato tecnico VIA, istituito dalle stesse in conformità ai rispettivi ordinamenti”;

VISTO il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 152 del 13/12/2016 “Istituzione del Comitato Tecnico Regionale VIA, ai sensi dell’art. 7 comma 5 della L.R. n. 4/2016”;

PRESO ATTO che il proponente ha provveduto, ai sensi del citato art. 20, comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006, al deposito di copia integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento e che, ai sensi del D.L. n. 91 del 24/06/2014, convertito con L. 11 agosto 2014, n. 116, l’avviso dell’avvenuta trasmissione è stato pubblicato sul sito web dell’Unità Organizzativa V.I.A. della Regione Veneto in data 10/11/2016;

CONSIDERATO che l’istanza è stata presentata precedentemente al 16/05/2017 (13 ottobre 2016) e che le verifiche conseguenti nonché l’istruttoria effettuate hanno evidenziato una sostanziale coerenza con le modifiche introdotte dal D.Lgs. 104/2017;

VISTA la nota prot. n. 442641 del 14/11/2016 con la quale la U.O. Valutazione Impatto Ambientale ha comunicato l’avvio del procedimento a decorrere dal 10/11/2016;

PRESO ATTO che l’istanza di progetto prevede la realizzazione di un impianto microdroelettrico sul fiume Monticano in area demaniale del Comune di Fontanelle individuata catastalmente individuata al fg1 mappali 102, 103, 105;

CONSIDERATO che l’opera prevede di sfruttare il salto generato da una briglia in calcestruzzo esistente ubicata in alveo a valle del ponte a servizio della Via Ongaresca, in Comune di Fontanelle e che si prevede di incrementare tale salto installando nella sezione immediatamente a monte della briglia una diga mobile al fine di raggiungere una salto complessivo di 2,44 m;

CONSIDERATO inoltre che il dispositivo di sbarramento verrà realizzato mediante una diga in gomma munita di schermo metallico (hard top) che prevede, mediante l’istallazione di apparecchiature di rilevamento e comando:

  • che la portata tracimante sia sempre non inferiore a quella definita quale DMV di 473 l/s, DMV corretto poi in 579 l/s nella Relazione integrativa presentata in data 28 giugno 2017 e confermato dalla nota della Direzione dall’Unità Organizzativa del Genio Civile di Treviso del 03 luglio 2017: quindi in corrispondenza del salto di fondo ci sarà sempre una portata tracimante, e di conseguenza l'alveo non sarà mai posto in condizioni di asciutta neanche nella tratta compresa fra il prelievo e la restituzione della portata derivabile;
  • di sgonfiarsi completamente, ripristinando quindi le originarie condizioni di deflusso in alveo, nel momento in cui all'idrometrografo di Fontanelle venga registrata una portata in transito Q> 8 m3/s : questo valore di portata è stato imposto con specifica prescrizione del voto n. 286/2015 della C.T.R.D. di Treviso.
  • che ad ulteriore garanzia di sicurezza, è previsto di posizionare, a monte della diga in gomma, un rilevatore di pressione, in grado di impartire il comando di svuotamento della diga quando il tirante idrico, nella posizione suddetta, raggiunge la quota del piano di golena adiacente;

CONSIDERATO che l’intervento prevede inoltre:

  • la realizzazione a tergo della briglia esistente un riempimento di sasso da scogliera con platea in cls nella quale saranno ancorati la trave di ancoraggio del manufatto in gomma e i dispositivi di azionamento e controllo;
  • a monte l’inserimento di un taglione realizzato con palancole metalliche di tipo Larsen al quale sono affidati la protezione del sistema dal sifonamento ed il compito di impedire lo scorrimento verso valle della diga di gomma;
  • che la diga di gomma sia gonfiata/sgonfiata mediante 2 pompe sommerse, della portata di 300 m3/ora (una di riserva dell’altra) sufficiente a garantire un tempo di riempimento/svuotamento di 1 ora, in caso di piena;
  • che l’impianto sarà costantemente sorvegliato e in caso di piena incipiente presidiato con continuità da personale addestrato;
  • l’ubicazione di una turbina tipo Kaplan nella camera di carico in sponda sinistra del Monticano, l’impianto di generazione è integralmente racchiuso in una campana sommersa all’interno della camera di carico;
  • la realizzazione in sinistra idraulica di un canale in calcestruzzo armato che deriverà le portate disponibili al netto del DMV a monte della diga di gomma e le restituirà immediatamente a valle della briglia di calcestruzzo esistente;
  • in corrispondenza dell'immissione del canale suddetto sarà installata una griglia in acciaio zincato, a maglie fini;
  • che tutte le opere previste (canale di adduzione, camera di carico e canale di scarico), siano completamente interrate;
  • il ripristino con massi di scogliera delle difese di sponda in corrispondenza della briglia esistente attualmente dissestate;
  • il posizionamento in sponda sinistra, in prossimità delle apparecchiature a servizio dell’esistente teleidrometrografo, un box prefabbricato ubicato su terreno demaniale;
  • che il box sarà realizzato mediante condutture interrate e che dal box comando parte la linea elettrica di allacciamento alla rete ENEL;
  • la costruzione di una scala di risalita pesci progettato a bacini successivi;
  • i seguenti dati di concessione:
    salto disponibile = 2,44 m
    portata media di concessione = 2039 l/s
    potenza nominale di concessione = 48,8 kW

PRESO ATTO che il progetto è riconducibile fra gli interventi indicati nell’All. IV alla parte II del D.Lgs. 152/06, al punto n. 7 lett. d);

CONSIDERATO che, al fine della procedura valutativa, è stato effettuato un incontro tecnico in data 30/03/2017 con la partecipazione degli enti e delle amministrazioni interessate, presso gli uffici del Genio Civile di Treviso;

PRESO ATTO che, entro il termine di cui all’art. 20 comma 3 del citato D.Lgs. 152/2006, non sono pervenute le osservazioni;

CONSIDERATO che il progetto è stato sottoposto all’esame del Comitato Tecnico Regionale V.I.A. nella seduta del 22/03/2017, durante la quale è stato nominato un gruppo istruttorio incaricato dell’esame dello stesso;

CONSIDERATO che con nota n. 156468 del 20/04/2017 l’U.O. Valutazione Impatto Ambientale ha richiesto alla U.O. Genio Civile di Treviso la trasmissione dei pareri pervenuti in corso di istruttoria tecnica al fine della loro consultazione in sede di istruttoria da parte del Comitato Tecnico VIA;

PRESO ATTO che con nota n. 190803 del 16/05/2017, acquisita dalla U.O. Valutazione Impatto Ambientale 16/05/2017, l’U.O. Genio Civile di Treviso ha trasmesso i pareri relativi all’istanza in esame;

CONSIDERATO che, in riferimento alla verifica della relazione di valutazione d’incidenza ambientale dell’intervento, l’U.O. VIA ha trasmesso alla U.O. Commissioni VAS VINCA NUVV, con nota prot. n. 173688 del 04/05/2017, la relazione di selezione preliminare per la valutazione di incidenza predisposta dal proponente al fine di acquisire un parere in merito;

PRESO ATTO che la U.O. Commissioni VAS VINCA NUVV, con nota prot. n. 192389 del 17/05/2017 ha trasmesso la Relazione istruttoria tecnica n. 72/2017 del 16/05/2017 con la quale propone esito favorevole con prescrizioni della Valutazione di Incidenza riguardante la concessione di derivazione d’acqua dal fiume Monticano ad uso idroelettrico per un impianto microidroelettrico a monte del ponte su via Ongaresca, in comune di Fontanelle (TV);

CONSIDERATO che il progetto è stato esaminato dal Comitato Regionale VIA nella seduta del 17/05/2017 che, rilevata la necessità di rideterminare il valore del Deflusso Minimo Vitale e di valutare le condizioni di sicurezza idraulica dell’intervento da parte dell’Unità Organizzativa Genio Civile di Treviso, ha deciso all’unanimità dei presenti (assenti il Direttore della Direzione Regionale Ambiente, il delegato dal Direttore della Direzione Regionale Pianificazione Territoriale e l’Ing. Paolo Botton, Componente esterno del Comitato Tecnico Regionale V.I.A.) un supplemento di istruttoria finalizzato ad approfondire i temi sopradescritti;

CONSIDERATO che, in riferimento a quanto stabilito dal Comitato Tecnico Regionale VIA durante la seduta del 17/05/2017, con nota n. 215091 del 01/06/2017 la U.O. Valutazione Impatto Ambientale ha richiesto alla U.O. Genio Civile di Treviso di provvedere al supplemento di istruttoria di cui sopra;

PRESO ATTO della nota n. 242130 del 20/06/2017, con la quale l’U.O. Genio Civile di Treviso ha trasmesso il calcolo della piena centenaria del Monticano all’idrometro di Fontanelle ai fini dell’invio, da parte della Società Gavi Green Energy s.r.l.s, della relazione integrativa relativamente alle verifiche sul corretto calcolo del deflusso minimo vitale e sulle condizioni di sicurezza idraulica dell’intervento;

PRESO ATTO della nota del 28/06/2017 con la quale la Società Gavi Green Energy s.r.l.s. ha trasmesso alla U.O. Genio Civile di Treviso e alla U.O. Valutazione Impatto Ambientale, acquisita con n. 254263 del 28/06/2017, la relazione integrativa richiesta con la citata nota n. 242130.

PRESO ATTO della nota n. 262531 del 03/07/2017, acquisita dalla U.O. Valutazione Impatto Ambientale, con la quale l’U.O. Genio Civile di Treviso ha trasmesso le valutazioni relative al supplemento di istruttoria richiesto con nota n. 215091 del 01/06/2017 e sulla base della relazione integrativa inviata dalla Società Gavi Green Energy s.r.l.s. con la citata nota n. 254263, definendo un valore di deflusso minimo vitale di 579 l/s e comunicando di ritenere l’approfondimento tecnico relativo alla sicurezza idraulica proprio di successive procedure;

CONSIDERATE le valutazioni espresse dal gruppo istruttorio incaricato della valutazione del progetto con la proposta di parere del 26/07/2017 di seguito riportate:

“visti i pareri favorevoli dell’Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione e di ARPAV – Servizio Idrologico,

visto il parere favorevole della Commissione Tecnica Decentrata In Materia di LL.PP di Treviso con voto n. 286 reso nell'adunanza del 18/12/2015,

preso atto che il Proponente ha adeguato il progetto alle prescrizioni degli enti suddetti,

considerato in particolare che il progetto prevede che la diga si sgonfi completamente, ripristinando le originarie condizioni di deflusso in alveo, nel momento in cui all'idrometrografo di Fontanelle venga registrata una portata in transito Q> 8 mc/s come prescritto dalla C.T.R.D. di Treviso con voto 286/2015,

considerato che da anni ARPAV svolge sul Fiume Monticano, in località Fontanelle attività di misura e validazione delle serie storiche dei livelli, di misura delle portate, di aggiornamento delle scale di deflusso, di elaborazione dei dati e produzione di serie storiche che rappresentano un patrimonio conoscitivo importante e insostituibile per la collettività, per il quale sono state complessivamente spese notevoli risorse. C’è quindi l’obbligo di non interrompere la serie storica dei livelli di piena (anche per aspetti legati agli allarmi per la sicurezza idraulica del corso d’acqua a valle) e delle portate per tutti i regimi.

vista la nota arpav – Servizio idrologico n.293817X.20.03 del 23/03/2015 nella quale, in merito alla compatibilità dell’impianto proposto con l’idrometrografo di Fontanelle esistente immediatamente a monte, rilevando come la diga mobile causerebbe “un effetto di rigurgito interesserebbe un tratto di circa un chilometro a monte dell’opera, andando ad influenzare anche la sezione in corrispondenza al tele idrometro Arpav”, richiedendo perciò adeguate garanzie di continuità del monitoraggio quantitativo, e prescrivendo “l’installazione di un misuratore di portata in continuo a valle del sostegno e a valle del punto di rilascio della portata derivata, in un punto idrologicamente equivalente del corso d’acqua (quindi nelle vicinanza della stazione attuale, senza immissioni e/o derivazioni del tratto), considerato che la centralina esistente fa parte della rete di monitoraggio in tempo reale della Regione Veneto per fini di protezione civile (CFD),

considerato che, per ragioni di sicurezza idraulica, è necessario che per le procedure di sgonfiamento delle dighe mobili si faccia riferimento a dati idrometrici rilevati autonomamente dal proponente mediante l’installazione di propria strumentazione, affiancando eventualmente stazioni esistenti ARPAV,

visto il parere di competenza della U.O. Commissioni VAS VINCA NUVV relativo alla VINCA, (relazione istruttoria tecnica 72/2017),

considerata la nota della Direzione Operativa dell’Unità Organizzativa del Genio Civile di Treviso del 03 luglio 2017 che conferma il calcolo del DMV (in 579 l/s) e della piena centenaria proposte dal Proponente nella Relazione integrativa del 28 giugno 2017,

considerato che la Direzione suddetta ritiene opportuno rinviare a successiva procedura l’approfondimento tramite modello matematico con simulazione della piena centenaria e quindi la valutazione della sicurezza idraulica”;

SENTITO il Comitato Tecnico Regionale V.I.A., il quale, nella seduta del 26/07/2017, presenti tutti i suoi componenti, (assenti il Vice-Presidente, il Direttore della Direzione Regionale Ambiente, il Direttore della Direzione Regionale Difesa del Suolo, il Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture Trasporti e Logistica e l’Ing. Paolo Botton, Componente esperto del Comitato), atteso che l’intervento per caratteristiche, tipologia ed entità dello stesso rientri fra le opere dell’Allegato IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., preso atto e condivise le valutazioni del gruppo istruttorio incaricato della valutazione del progetto, delle risultanze del supplemento di istruttoria da parte del Genio Civile di Treviso, tenuto conto dei criteri di cui all’allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., ha ritenuto, all’unanimità dei presenti, di escludere il progetto dalla procedura di V.I.A., di cui al Titolo III della Parte II del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., in quanto l'intervento non risulta esprimere impatti negativi e significativi sull’ambiente, richiamando le valutazioni e le conclusioni (prescrizioni e raccomandazioni) contenute nella Relazione Istruttoria Tecnica n. 72/2017 del 16/05/2017 relative alla VINCA, nel rispetto delle presenti prescrizioni e raccomandazioni:

PRESCRIZIONI:

  1. Il mascheramento e/o parziale interramento del box che contiene le apparecchiature di controllo.
  2. La valutazione della piena centenaria svolta dal progettista è sottostimata. Conseguentemente sono necessari il calcolo corretto della piena centenaria e una verifica più attenta del profilo di piena e dei franchi arginali.
  3. Il deflusso minimo vitale è stato ridefinito in base alle disposizioni di cui alla nota del Dipartimento Difesa del Suolo e Foreste 7 ottobre 2015 n. 402115 ed alla nota della Direzione Operativa dell’Unità Organizzativa del Genio Civile di Treviso del 03 luglio 2017. Pertanto, deve essere verificato il corretto dimensionamento dello scarico del deflusso minimo vitale.
  4. Il proponente dovrà presentare in fase autorizzativa un progetto esecutivo che preveda, prima della realizzazione dell’opera e con oneri a proprio carico, di:
  1. installare e rendere operativa una nuova stazione di misura in continuo delle portate in affiancamento per almeno 6 mesi prima dell’inizio lavori dell’impianto idroelettrico della attuale stazione di misura ARPAV di Fontanelle (si tratta di una stazione in grado di calcolare e teletrasmettere i dati di portata del Fiume ogni dieci-trenta minuti, attraverso la misura del livello idrometrico, la misura della velocità dell’acqua in più punti, la disponibilità di frequenti rilievi batimetrici e misure di portata di controllo);
  2. trasferire patrimonialmente la stazione ad ARPAV e garantire ad ARPAV gli oneri per la manutenzione onsite della stazione con garanzia di intervento entro 24 ore dal guasto per almeno tre anni dalla sua realizzazione.

Tale progetto esecutivo dovrà prevedere la realizzazione di detta stazione completa di tutti gli apparati e delle opere civili necessarie al loro supporto, prevedendone la più opportuna collocazione per non perdere la continuità dei dati disponibili per i livelli di piena e per le portate per tutti i regimi. Oltre al progetto esecutivo dovranno essere forniti ad ARPAV (per la necessaria condivisione) tutti i requisiti tecnici dei nuovi apparati ed i criteri gestionali della nuova stazione, compresa la pianificazione dei rilievi batimetrici e l’esecuzione di misure di portata di controllo e taratura iniziali;

  1. Per il rilevamento dei dati idrometrici da prendere a riferimento per garantire il tempestivo sgonfiamento della diga mobile in casi di eventi di morbida/piena, sulla base delle future determinazioni\prescrizioni della C.T.R.D., il proponente dovrà provvedere autonomamente all’acquisizione dei dati con scansione temporale adeguata ai tempi di sgonfiamento, non potendo far conto sui dati in telemisura della nuova stazione da realizzare.
  2. Prima dell’inizio dei lavori, il proponente dovrà inoltrare all’Unità Organizzativa Genio Civile di Treviso il progetto esecutivo dell’impianto corredato dai relativi calcoli statici.
  3. Prima dell’entrata in esercizio dell’impianto, il proponente dovrà predisporre e sottoporre all’approvazione dell’Unità Organizzativa Genio Civile di Treviso il foglio di condizioni per l’esercizio e la manutenzione della diga mobile (cfr. DGR n. 1722/2009) che dovrà prevedere:
  4. Un controllo regolare e frequente del livello dei sedimenti ai fini di rimuovere in via preventiva eventuale sedimento accumulatosi in alveo.
  5. L’inserimento di un gruppo di continuità che garantisca il corretto funzionamento delle pompe che gonfiano e sgonfiano la diga ingomma, in caso di malfunzionamento del sistema elettrico di comando;
  6. La verifica dei tempi minimi di sgonfiamento della diga in gomma (in progetto è stato indicato il tempo di un’ora).
  7. L’avvio della realizzazione delle opere, è subordinato alla presentazione da parte del committente della documentazione previsionale di impatto acustico redatta, in applicazione dell'art. 8 della legge quadro sull'inquinamento acustico n. 447/95, ai sensi della DDG ARPAV n. 3 del 29/1/2008 (BUR n. 92 del 7/11/2008), con riferimento, in particolare, al titolo Uno, art. 04 della Deliberazione stessa "Impianti/infrastrutture/insediamenti di attività adibite ad Attività Produttive".
  8. Dovrà essere predisposto un Piano di Monitoraggio e Controllo concordato con ARPAV e predisposto secondo le “Linee Guida ARPAV per la predisposizione del piano di monitoraggio e controllo dei corsi d’acqua interessati da impianti idroelettrici" pubblicate sul sito web dell’Agenzia.
  9. Nella fase autorizzativa venga posta in evidenza, in merito alla gestione delle terre e rocce da scavo, l’adempimento dell’obbligo di invio della comunicazione ad ARPAV del rispetto dei requisiti di cui all’art. 41-bis della L. 98/2013, secondo le modalità indicate dalla Giunta Regionale Veneto con nota di cui al protocollo n. 397711 del 23/09/2013 visionabile, insieme alle istruzioni per l’invio della relativa documentazione, sul sito internet dell’ARPAV all’indirizzo http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/suolo/terre-e-rocce-da-scavo.
  10. Nelle successive procedure, devono essere approfondite le verifiche tecniche sulla sicurezza idraulica mediante la simulazione della piena centenaria con modello matematico che consideri il tratto d’alveo del Monticano soggetto al rigurgito dovuto alla briglia esistente, in accordo con quanto espresso nella nota della Direzione Operativa dell’Unità Organizzativa del Genio Civile di Treviso del 03 luglio 2017.

RACCOMANDAZIONE:

  1. Sempre in fase autorizzativa, potrà essere opportuno considerare la possibilità di far sviluppare il PMA in forma integrata con altre installazioni approvate sulla stessa asta fluviale.

Con riferimento alla procedura di VIncA si prescrive e si raccomanda:

PRESCRIZIONI:

  • di effettuare, anche ai fini della D.G.R. n. 786/2016 e preliminarmente all’attuazione della presente istanza, la ricognizione della fauna dulciacquicola di interesse comunitario (vertebrata e invertebrata) presente all’interno del tratto del corso idrico compreso tra la traversa di monte (in corrispondenza del ponte stradale di via Monticano) e la traversa di valle (in corrispondenza del ponte stradale di via della Vittoria), con almeno 3 stazioni di campionamento e rifacendosi preferibilmente alle modalità indicate nel manuale ISPRA n. 141/2016 “manuali per il monitoraggio di specie e habitat di interesse comunitario (Direttiva 92/43/Cee) in Italia: specie animali”;
  • di mantenere invariata l’idoneità degli ambienti ricadenti nel relativo ambito di influenza rispetto alle specie di interesse comunitario segnalate ovvero di garantire la disponibilità, per tali specie, di superfici di equivalente idoneità ricadenti anche parzialmente nell’ambito di influenza del presente progetto;
  • di eseguire le lavorazioni interferenti con le specie faunistiche terrestri di interesse comunitario preferibilmente al di fuori del periodo riproduttivo (da marzo a luglio compreso). L’eventuale esecuzione delle lavorazioni in tale periodo è ammissibile, in presenza di evidenze sulla riproduzione in corso, nella misura in cui le predette lavorazioni non pregiudichino il completamento della fase riproduttiva e la direzione Lavori sia affiancata da personale qualificato con esperienza specifica e documentabile in campo biologico, naturalistico, ambientale al fine di verificare e documentare la corretta attuazione degli interventi, delle precauzioni previste e delle indicazioni prescrittive, e di individuare e applicare ogni ulteriore misura a tutela degli elementi di interesse conservazionistico eventualmente interessati. Andrà altresì aggiornato il cronoprogramma provvedendo al dettaglio rispetto a ciascuna fase operativa di realizzazione delle opere, fornendo possibilmente evidenza anche della relativa stagionalità da mettere in relazione con la fenologia delle specie presenti negli ambienti interessati dagli interventi in argomento e con gli eventuali periodi di sospensione dei lavori;
  • di utilizzare per l’eventuale riverdimento delle aree interessate dalla realizzazione delle opere (compreso il ringrosso arginale) sementi o fiorume di provenienza locale (nel caso in cui i miscugli commerciali presentino entità alloctone). Per i consolidamenti spondali e le protezioni di fondo in massi, nel rispetto dei criteri di sicurezza idraulica previsti, è preferibile il ricorso a sistemi combinati (materiale inerte/materiale vivo, in particolare: Salix eleagnos, Salix purpurea) ovvero alla riduzione del grado di impermeabilizzazione della parte superficiale di questi a favore di una rapida ricolonizzazione vegetale (controllata). Qualora sia prevista l’installazione di fonti di illuminazione artificiale a servizio dell’impianto, tali fonti siano rispondenti ai seguenti criteri: flusso luminoso modulabile, bassa dispersione e con lampade a ridotto effetto attrattivo (con una componente spettrale dell’UV ridotta o nulla) in particolar modo nei confronti di lepidotteri, coleotteri, ditteri, emitteri, neurotteri, tricotteri, imenotteri e ortotteri;
  • di attuare, qualora venga coinvolto lo specchio acqueo, idonee misure in materia di limitazione della torbidità e le eventuali misure atte a non pregiudicare la qualità del corpo idrico per l’intera durata degli interventi. La messa in asciutta delle aree interessate dalle lavorazioni a seguito di specifica conterminazione sia preceduta da una campagna di recupero della fauna ittica (anche mediante elettropesca) e delle eventuali ulteriori specie dulciacquicole di interesse comunitario, da rilasciarsi nei tratti limitrofi del corpo idrico interessato;
  • di consentire il rilascio della portata minima garantita (DMV) con strutture regolabili o secondo modalità modulabili al fine di provvedere l’eventuale adeguamento anche a valori superiori e in coerenza con gli esiti e le verifiche previste dalla normativa di settore. L’officiosità della scala di risalita pesci sia soggetta a periodica verifica (almeno quinquennale) anche rispetto alla funzionalità biologica;

RACCOMANDAZIONI:

  • la trasmissione della reportistica sulla verifica delle indicazioni prescrittive alla struttura regionale competente per la valutazione di incidenza entro 30 giorni dalla conclusione degli interventi previsti per ciascuna fase delle attività di cui al cronoprogramma e degli esiti sulla preliminare ricognizione della fauna dulciacquicola di interesse comunitario (vertebrata e invertebrata), sulla campagna di recupero della fauna ittica e dulciacquicola e sull’officiosità della scala di risalita pesci. Le informazioni raccolte sulla fauna dulciacquicola andranno fornite secondo le disposizioni riportate nella D.G.R. n. 1066/07 e, in aggiunta, rispetto a: numero di esemplari, stato biologico, luogo di cattura, luogo di rilascio, data di cattura e data di rilascio;
  • la comunicazione all’autorità regionale per la valutazione d’incidenza della data di avvio e di conclusione degli interventi in argomento, del cronoprogramma aggiornato e, qualora non si provveda alla suddetta reportistica o la stessa dia evidenza di possibili incidenze nei confronti degli elementi oggetto di tutela, l’attuazione del monitoraggio delle specie e dei fattori di pressione e minaccia di cui alla presente istanza secondo le indicazioni riportate al par. 2.1.3 dell’allegato A alla D.G.R. n. 2299/2014;
  • l’adeguamento, sulla scorta delle indicazioni di cui alla presente istruttoria, del dato in formato vettoriale relativo agli elementi trattati ai punti 2.1, 2.2 e 2.3;
  • la comunicazione di qualsiasi variazione rispetto a quanto esaminato che dovesse rendersi necessaria per l’insorgere di imprevisti, anche di natura operativa, agli uffici competenti per la Valutazione d’Incidenza per le opportune valutazioni del caso e la comunicazione tempestiva alle Autorità competenti ogni difformità riscontrata nella corretta attuazione degli interventi e ogni situazione che possa causare la possibilità di incidenze significative negative sugli elementi dei siti della rete Natura 2000 oggetto di valutazione nello studio per la Valutazione di Incidenza esaminato;

CONSIDERATO che, nella seduta del Comitato Tecnico Regionale VIA del 26/07/2017, è stato approvato il verbale seduta stante;

decreta

  1. Le premesse formano parte integrante del presente provvedimento;
  2. Di prendere atto del parere espresso dal Comitato Tecnico Regionale VIA nella seduta del 26/07/2017 in merito al progetto, così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di escluderlo dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. con le prescrizioni e raccomandazioni di cui in premessa;
  3. Di dare atto che il rispetto delle prescrizioni e l’osservanza delle raccomandazioni sarà curata dall’autorità competente al rilascio del provvedimento autorizzativo;
  4. Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n° 104/2010.
  5. Di trasmettere il presente provvedimento alla Società GAVI GREEN ENERGY s.r.l.s. ( C.F./ P.IVA 04657540268) con sede legale in Treviso, Viale della Repubblica n. 193/M CAP 31100 PEC: nic.galeotti@pec.it, e di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso alla Provincia di Treviso, al Comune di Fontanelle (TV), alla Direzione Generale ARPAV, al Dipartimento Provinciale ARPAV di Treviso, alla Direzione Difesa del Suolo, alla Direzione Operativa, all’U.O. Genio Civile Treviso, All’ U.O. Forestale Est;
  6. Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Luigi Masia

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