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Bur n. 57 del 14 giugno 2016


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO AMBIENTE n. 35 del 12 maggio 2016

Modifica, ai sensi dell'art. 29 nonies del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., dell'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DGRV n. 2372 del 16 dicembre 2013 e ss.mm.ii. Ditta MARCON S.r.l., con sede legale Via dei Rizzi 4, Maser (TV). Impianto di trattamento rifiuti ubicato in Via dei Rizzi, 4, Maser (TV).

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si modifica l'Autorizzazione Integrata Ambientale relativa all'impianto di gestione rifiuti ubicato in Comune di Maser e gestito dalla società MARCON S.r.l., a seguito di due comunicazioni di varianti non sostanziali trasmesse dalla medesima.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria: - Comunicazione di variante non sostanziale (n. 3 bis) avanzata dal Gestore con nota del 20 gennaio 2016 (acquisita agli atti con prot. reg. n. 22627 del 21.01.2016). - Comunicazione di variante non sostanziale (n. 4) avanzata dal Gestore con nota del 20 gennaio 2016 (acquisita agli atti con prot. reg. n. 22610 del 21.01.2016). - Integrazioni del 06.04.2016, acquisite al prot. reg. n. 136719 del 07.04.2016.

Il Direttore

(1) PREMESSO che con deliberazione n. 2372 del 16 dicembre 2013, come modificata ed integrata dalla successiva DGRV n. 352 del 25 marzo 2014, la Giunta regionale ha espresso il favorevole giudizio di compatibilità ambientale, autorizzato il progetto e rilasciato l’Autorizzazione Integrata Ambientale per lo sviluppo e la razionalizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti localizzato nel Comune di Maser (TV) e gestito dalla società Marcon S.r.l.

(2) RICHIAMATO il precedente DDR n. 82 del 28.10.2014 con il quale si è preso, tra l’altro, atto di una prima variante non sostanziale proposta dalla Ditta relativamente alle modalità di stoccaggio dei rifiuti conferiti in impianto.

(3) RICHIAMATO il precedente DDR n. 69 del 03.11.2015 con il quale si è preso atto di alcune ulteriori varianti non sostanziali proposte dalla Ditta relative, in particolare, alla gestione di alcune aree di stoccaggio ed alle operazioni di miscelazione rifiuti.

(4) VISTA la nota datata 20 gennaio 2016 (acquisita agli atti con prot. reg. n. 22627 del 21.01.2016) con la quale la Ditta MARCON S.r.l. ha trasmesso la documentazione tecnica inerente alcune modifiche (var. n. 3 bis), ritenute non sostanziali, di seguito elencate:

a) Nuovi box di stoccaggio
c) Nuovo silos per rifiuti in polvere
e) Realizzazione di una barriera fonoassorbente
f) Inserimento di una centrifuga per la disidratazione dei fanghi
g) Modifica delle modalità di gestione di alcuni box e cassoni

(5) VISTA la nota datata 20 gennaio 2016 (acquisita agli atti con prot. reg. n. 22610 del 21.01.2016) con la quale la Ditta MARCON S.r.l. ha trasmesso la documentazione tecnica inerente una modifica (var. n. 4), ritenuta non sostanziale, inerente l’integrazione dei codici CER 160304 e 160306 (già autorizzati per le sezioni impiantistiche di stoccaggio e miscelazione) nell’elenco delle tipologie di rifiuti autorizzate per la sezione impiantistica di selezione e cernita.

(6) PRESO ATTO che relativamente alle comunicazioni di cui sopra sono pervenute, a seguito di specifica richiesta degli Uffici regionali competenti, le osservazioni del Comune di Maser (con nota n. 1447 del 18.02.2016) e di ARPAV – Dipartimento di Treviso (contenute nella relazione dell’ispezione integrata ambientale trasmessa con nota n. 25438 dell’11.03.2016).

(7) VISTA la nota n. 110035 del 21 marzo 2016 con la quale il Dirigente del Settore Tutela Atmosfera, in qualità di responsabile del procedimento di cui trattasi, comunicava in particolare quanto segue:

  • ARPAV si è specificatamente espressa con parere sostanzialmente favorevole alle modifiche di cui alle lettere a) ed e) della variante n. 3-bis, relative rispettivamente alla realizzazione di 2 nuovi box di stoccaggio rifiuti a servizio della sezione di inertizzazione (con invarianza dei quantitativi complessivi di stoccaggio) ed alla realizzazione di una barriera fonoassorbente lungo i lati nord ed ovest del perimetro aziendale.
  • esaminata la documentazione tecnica inviata dalla Ditta e tenuto conto delle osservazioni pervenute, si ritiene che tutte le proposte di modifica contenute nelle varianti n. 3-bis e n. 4 in questione, non sembrano produrre effetti significativi sull’ambiente (se non migliorativi) e possano, pertanto, ragionevolmente ritenersi come “non sostanziali” ai sensi degli artt. 5 e 29 – nonies del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.
  • nulla osta alla realizzazione delle varianti in questione, fatte salve le seguenti prescrizioni:
    • Il Gestore è tenuto a presentare, come suggerito da ARPAV, apposita “procedura operativa per il carico/scarico degli scarrabili in modo da evitare sfregamenti a terra dei contenitori a cui si aggiungono dei colpi impulsivi causati dal cassone durante lo scarico dalla motrice”.
    • Relativamente alla variante n. 4, il Gestore è tenuto a specificare, nelle registrazioni obbligatorie previste dalla legge, una descrizione dettagliata della tipologia e della provenienza dei rifiuti accettati in ingresso con i codici CER 160304 e 160306, vista la loro genericità, anche al fine di rendere evidente la compatibilità degli stessi con l’eventuale fase di selezione e cernita cui si è chiesto di sottoporli.
  • relativamente agli interventi di cui alle lettere a) ed e) della variante n. 3-bis - alla luce di quanto previsto dal secondo capoverso del comma 6 dell’art. 23 della L.R. n. 3/2000 e s.m.i.– il Gestore è tenuto a verificare con il Comune di Maser l’eventuale necessità di specifiche autorizzazioni edilizie.
  • restano di competenza del Gestore le verifiche relative alla rispondenza delle nuove attrezzature (vedasi nuovo silos ed alla nuova centrifuga) alle norme vigenti, con particolare riferimento agli aspetti legati alla sicurezza degli ambienti di lavoro, nonché gli obblighi relativi alla informazione/formazione dei lavoratori per l’utilizzo di dette nuove attrezzature come previsto dal D. Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii

(8) PRESO ATTO che la Ditta, con nota del 06.04.2016, acquisita al prot. reg. n. 136719 del 07.04.2016, ha provveduto a trasmettere apposita procedura operativa per il carico/scarico degli scarrabili suggerita da ARPAV e richiesta dagli Uffici regionali con la succitata nota del 21 marzo 2016, nonché una scheda tipo di registrazione dei rifiuti CER 160304 e 160306 con indicazione esemplificativa della tipologia di rifiuto.

(9) RITENUTO che le modifiche relative al lay-out dell’impianto (modifiche a. e g. della var. n. 3 – bis) e quelle di cui alla var. n. 4 comportano la modifica dell’AIA vigente e che, pertanto, le stesse sono sottoposte – in base all’art. 33 del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. – al pagamento dei relativi oneri istruttori – da corrispondere secondo le modalità previste dalla DGRV n. 1519 del 26 maggio 2009.

(10) PRESO ATTO che con pec del 24 marzo 2016 (acquisita al prot. reg. n. 117556) la Ditta ha trasmesso l’attestazione di avvenuto pagamento degli oneri istruttori relativamente alle modifiche in questione.

(11) RITENUTO pertanto, alla luce di tutto quanto sopra rappresentato, di prendere atto, con il presente provvedimento, delle varianti proposte dalla Ditta MARCON S.r.l. con le note di cui ai punti (4) e (5), come integrata con la nota di cui al punto (8) .

(12) RITENUTO di modificare, conseguentemente a quanto sopra, ai sensi dell’art. 29 – nonies del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., l’AIA rilasciata con DGRV n. 2372/2013 e ss.mm.ii.

(13) VISTA la L.R. n. 3/2000 e ss.mm.ii.

(14) VISTA la L.R. n. 26/2007 e ss.mm.ii.

(15) VISTO il D. Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii.

(16) VISTA la DGRV n. 16 del 21 gennaio 2014 che assegna al Direttore del Dipartimento Ambiente e, in sua sostituzione, al Direttore della Sezione Coordinamento Attività Operative, le funzioni e le competenze precedentemente attribuite al Segretario regionale all’Ambiente e Territorio (poi denominato Segretario regionale per l’Ambiente) dalla DGRV n. 2493 del 7 agosto 2007.

decreta

  1. Di prendere atto delle varianti non sostanziali proposte dalla Ditta MARCON S.r.l., in qualità di Gestore dell’impianto di trattamento rifiuti ubicato in Via dei Rizzi, 4 in Comune di Maser (TV), con note datate 20 gennaio 2016 ed acquisite agli atti con prot. reg. n. 22627 (var. n. 3 bis) e n. 22610 (var. n. 4) del 21 gennaio 2016), come integrata con la nota del 06 aprile 2016 (acquisita al prot. reg. n. 136719 del 07.04.2016).
  2. Di modificare, alla luce del precedente punto 1, ai sensi dell’art. 29 – nonies del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DGRV n. 2372/2013 e ss.mm.ii., come di seguito specificato:

La tabella riportata alla prescrizione n. 16 dell’Allegato A (parte AIA) della DGRV n. 2372/2013, così come già modificata con DDR n. 69/2015, è sostituita dalla seguente:

N° area

Identificazione area

Capacità di stoccaggio

Superficie

Caratteristiche

Tipologia rifiuti stoccati

Attività di trattamento chimico fisico rifiuti liquidi

16-17

ZONA H2

400 m3

-

2 serbatoi

Stoccaggio rifiuti liquidi prodotti dal trattamento chimico fisico – non pericolosi

16/A

ZONA H3

280 m3

-

1 serbatoio

Stoccaggio rifiuti liquidi prodotti dal trattamento chimico fisico – non pericolosi

54

ZONA T2

48 m3

-

1 serbatoio

Stoccaggio oli ed acque emulsionate prodotti dal trattamento chimico fisico – pericolosi

28

ZONA C

60 m3

26 m2

Cassone scarrabile o cumulo

Stoccaggio fanghi prodotti dal trattamento chimico fisico – pericolosi

Attività di inertizzazione di rifiuti solidi

73/A-73/B

ZONA L

580 m3

160 m2

Cumuli

Stoccaggio rifiuti solidi prodotti dal trattamento di inertizzazione – pericolosi o non pericolosi

73/C-73/D

ZONA L

300 m3

84 m2

Cumuli

Stoccaggio rifiuti solidi prodotti dal trattamento di inertizzazione – pericolosi o non pericolosi

Attività di triturazione

60

ZONA T1

30 m3 cadauno

-

Massimo 2 cassoni scarrabili

Stoccaggio rifiuti solidi prodotti dal trattamento di triturazione – pericolosi

61

ZONA T1

30 m3 cadauno

-

Massimo 2 cassoni scarrabili

Stoccaggio rifiuti solidi prodotti dal trattamento di triturazione – non pericolosi

Attività di selezione e cernita

58/C

ZONA S1

140 m3

55 m2

Cumulo

Stoccaggio rifiuto solido (frazione residuale) prodotto dalla selezione e cernita – non pericolosi

58/D/E/F

ZONA S1

420 m3

165 m2

Cumulo

Stoccaggio rifiuto solido (frazioni selezionate: legno, ferro, plastica, ecc.) prodotto dalla selezione e cernita – non pericolosi

59/R

ZONA S1

1 m3 cadauna

-

Massimo 100 balle pressate

Stoccaggio rifiuto solido (frazione residuale) prodotto dalla selezione e cernita – non pericolosi

59/R

ZONA S1

1 m3 cadauna

-

Massimo 100 balle pressate

Stoccaggio rifiuto solido (frazioni selezionate) prodotto dalla selezione e cernita – non pericolosi

61/R

Lato ovest

ZONA S1

30 m3 cadauno

-

Massimo 10 cassoni scarrabili

Stoccaggio rifiuto solido (frazione residuale e frazioni selezionate) prodotto dalla selezione e cernita – non pericolosi

59

ZONA S1

1 m3 cadauna

-

Massimo 200 balle pressate

Stoccaggio materie per le quali è cessata la qualifica di rifiuto prodotte dalla selezione e cernita

Attività di recupero metalli nobili

10

ZONA A

30 m3

-

1 serbatoio

Stoccaggio rifiuto liquido esausto prodotto dal recupero di metalli nobili – pericolosi

Attività di stoccaggio e miscelazione

9-12-13

ZONA A

70 m3

-

3 serbatoi

Mero stoccaggio rifiuti liquidi – pericolosi

Stoccaggio e miscelazione rifiuti liquidi funzionali al trattamento chimico fisico – pericolosi

Miscelazione in deroga e non in deroga  rifiuti liquidi – pericolosi

14-15

ZONA A

20 m3

-

2 serbatoi

Stoccaggio e miscelazione rifiuti liquidi funzionali al trattamento di recupero metalli nobili – pericolosi

8

ZONA A

30 m3

-

1 serbatoio

Mero stoccaggio rifiuti liquidi – non pericolosi

Stoccaggio e miscelazione rifiuti liquidi funzionali al trattamento chimico fisico – non pericolosi

Miscelazione non in deroga rifiuti liquidi – non pericolosi

7-11

ZONA A

60 m3

-

2 serbatoi

Mero stoccaggio rifiuti liquidi – pericolosi o non pericolosi

Stoccaggio e miscelazione rifiuti liquidi funzionali al trattamento chimico fisico – pericolosi o non pericolosi

Miscelazione in deroga e non in deroga rifiuti liquidi – pericolosi

55

ZONA T2

48 m3

-

1 serbatoio

Mero stoccaggio oli ed acque emulsionate – pericolosi

Miscelazione in deroga e non in deroga oli ed acque emulsionate – pericolosi

48

Q1

18 m3

18 m2

Colli

Mero stoccaggio rifiuti liquidi in colli – pericolosi

Stoccaggio rifiuti liquidi in colli funzionale al trattamento chimico fisico – pericolosi

48

Q2

18 m3

18 m2

Colli

Mero stoccaggio rifiuti liquidi in colli – non pericolosi

Stoccaggio rifiuti liquidi in colli funzionale al trattamento chimico fisico –  non pericolosi

61

ZONA S1

30 m3 cadauno

-

Massimo 8 cassoni scarrabili

Mero stoccaggio rifiuti solidi – non pericolosi

Stoccaggio rifiuti solidi funzionale al trattamento di selezione e cernita – non pericolosi

Stoccaggio rifiuti solidi funzionale al trattamento di triturazione – non pericolosi

61/R

Lato est

ZONA S1

30 m3 cadauno

-

Massimo 10 cassoni scarrabili

Mero stoccaggio rifiuti solidi – non pericolosi

Stoccaggio rifiuti solidi funzionale al trattamento di selezione e cernita – non pericolosi

58/A/B

ZONA S1

280 m3

110 m2

Cumuli/colli/balle pressate*

Mero stoccaggio rifiuti solidi – non pericolosi

Stoccaggio e miscelazione rifiuti solidi funzionali al trattamento di selezione e cernita – non pericolosi

Miscelazione non in deroga rifiuti solidi – non pericolosi

T3

ZONA T3

10 m3

40 m2

Fusti, contenitori chiusi in genere

Mero stoccaggio rifiuti liquidi (solventi) – pericolosi

57/A/B

ZONA T1

280 m3

80 m2

Cumuli/colli*

Mero stoccaggio rifiuti solidi - pericolosi o non pericolosi

Stoccaggio e miscelazione  rifiuti solidi funzionali alla triturazione – pericolosi o non pericolosi

Miscelazione in deroga e non in deroga rifiuti solidi - pericolosi o non pericolosi

71/A/B

ZONA F2

160 m3

80 m2

Cumuli/colli*

Mero stoccaggio rifiuti solidi – pericolosi o non pericolosi

Stoccaggio e miscelazione rifiuti solidi funzionali all’inertizzatore – pericolosi o non pericolosi

Miscelazione in deroga e non in deroga rifiuti solidi – pericolosi o non pericolosi

72/A/B/C/D

ZONA F1

400 m3

160 m2

Cumuli/colli*

Mero stoccaggio rifiuti solidi – pericolosi o non pericolosi

Stoccaggio e miscelazione rifiuti solidi funzionali all’inertizzatore – pericolosi o non pericolosi

Miscelazione non in deroga rifiuti solidi – non pericolosi

52/P1

ZONA P1

100 m3

40 m2

Colli

Mero stoccaggio rifiuti solidi – pericolosi

Stoccaggio rifiuti solidi funzionale all’inertizzatore – pericolosi

52/P2

ZONA P2

100 m3

40 m2

Colli

Mero stoccaggio rifiuti solidi – pericolosi o non pericolosi

Stoccaggio rifiuti solidi funzionale all’inertizzatore – pericolosi o non pericolosi

60

ZONA T1

30 m3 cadauno

-

Massimo 10 cassoni scarrabili

Mero stoccaggio rifiuti solidi - pericolosi

72/E

ZONA F1

60 m3

20 m2

Big bags / colli

Mero stoccaggio rifiuti solidi – pericolosi

Stoccaggio rifiuti solidi funzionale all’inertizzatore – pericolosi

 

* L’opzione tra le diverse modalità deve intendersi alternativa; ovverosia deve intendersi esclusa la possibilità che nello stesso box siano conferiti contemporaneamente rifiuti in cumuli e rifiuti in contenitori chiusi (o balle)

L’elenco dei codici CER dei rifiuti autorizzati alle operazioni di selezione e cernita riportato nel sub allegato 1 alla DGRV n. 2372/2013, come sostituito dal corrispondente allegato alla DGRV n. 352/2014, è integrato con i seguenti CER:

160304 “rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce 16 03 03

160306 “rifiuti organici diversi da quelli di cui alla voce 16 03 05

  1. Di prescrivere al Gestore l’onere di specificare, nelle registrazioni obbligatorie previste dalla legge, la descrizione dettagliata della tipologia e della provenienza dei rifiuti accettati in ingresso con i codici CER 160304 e 160306, vista la loro genericità, anche al fine di rendere evidente la compatibilità degli stessi con l’eventuale fase di selezione e cernita autorizzata.
  2. Di prescrivere al Gestore la scrupolosa osservanza della procedura per il carico/scarico degli scarrabili presentata con nota del 06 aprile 2016 (acquisita al prot. reg. n. 136719 del 07.04.2016).
  3. Di ribadire che:
  • relativamente alle modifiche individuate di cui alle lettere a) ed e) della variante n. 3-bis, alla luce di quanto previsto dal secondo capoverso del comma 6 dell’art. 23 della L.R. n. 3/2000 e s.m.i., il Gestore è tenuto a verificare, con il Comune competente, l’eventuale necessità di specifiche autorizzazioni edilizie;
  • restano di competenza del Gestore le verifiche relative alla rispondenza delle nuove attrezzature (vedasi nuovo silos ed alla nuova centrifuga) alle norme vigenti, con particolare riferimento agli aspetti legati alla sicurezza degli ambienti di lavoro, nonché gli obblighi relativi alla informazione/formazione dei lavoratori per l’utilizzo di dette nuove attrezzature come previsto dal D. Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii.
  1. Di prescrivere al Gestore l’obbligo di comunicare la fine dei lavori edili relativi agli interventi inerenti le modifiche di cui trattasi, con particolare riferimento ai box di stoccaggio dei rifiuti inertizzati ed alla barriera fonoassorbente.
  2. Di far salve, per quanto non espressamente previsto dal presente provvedimento, tutte le indicazioni e le prescrizioni contenute nella DGRV n. 2372/2013, come modificata ed integrata dalla successiva DGRV n. 352/2014 e dai Decreti del Direttore del Dipartimento Ambiente n. 82 del 28.10.2014 e n. 69 del 03.11.2015.
  3. Di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.
  4. Di comunicare il presente provvedimento alla Ditta MARCON S.r.l., con sede legale in Via dei Rizzi, 4 – Maser, al Comune di Maser (TV), alla Provincia di Treviso, ad ARPAV Dipartimento provinciale di Treviso, ad ARPAV Osservatorio Regionale Rifiuti.
  5. Di pubblicare il presente atto integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.
  6. Di far presente che, avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n. 104/2010.

Alessandro Benassi

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