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Materia: Turismo
Decreto DEL DIRETTORE DELLA SEZIONE TURISMO n. 15 del 29 aprile 2016
Indizione e convocazione di una Conferenza di servizi per l'ampliamento dell'estensione della delimitazione del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi a tutti i Comuni facenti parte del territorio bellunese, a seguito dell'entrata in vigore dell'articolo 5 del Decreto Legge n. 210 del 30 dicembre 2015 convertito in Legge n. 21 del 25 febbraio 2016.
Si indice e si convoca una Conferenza di servizi per la estensione della delimitazione del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi a tutti i Comuni facenti parte del territorio bellunese.
Il Direttore
PREMESSO CHE • il comma 4 dell’art. 3 del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, in legge 12 luglio 2011, n. 106, prevede la possibilità di istituire, con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, i Distretti turistici, su richiesta delle imprese del settore che operano nei territori interessati; • i Distretti turistici, ai sensi del citato comma 4 dell’art.3, hanno i seguenti obiettivi: riqualificare e rilanciare l’offerta turistica a livello nazionale e internazionale, accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori del Distretto, migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi, assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano con particolare riferimento alle opportunità di investimento, di accesso al credito, di semplificazione e celerità nei rapporti con le pubbliche amministrazioni; • la delimitazione dei Distretti turistici, ai sensi del comma 5 dell’art. 3 citato, deve essere effettuata entro il 31 dicembre 2015 dalle Regioni d’intesa con il suddetto Ministero e con i Comuni interessati, previa Conferenza di servizi, che è obbligatoriamente indetta se richiesta da imprese del settore turistico che operano nei medesimi territori;
DATO ATTO CHE la Conferenza di servizi per la delimitazione del Distretto turistico delle Dolomiti bellunesi, si è tenuta in data 9 dicembre 2015 alle ore 10.30 presso la Sezione regionale Turismo a Venezia, alla quale sono stati invitati i Comuni di Cortina d’Ampezzo, Calalzo di Cadore, San Vito di Cadore e Pieve di Cadore e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 2029 del 23 dicembre 2015 “Delimitazione territoriale del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi. Art. 3, comma 5 del Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, in legge 12 luglio 2011, n. 106”, da cui risultano compresi nel citato Distretto Turistico i territori dei comuni di Cortina d’Ampezzo, Calalzo di Cadore, San Vito di Cadore e Pieve di Cadore;
VISTA la richiesta presentata dal Presidente della Associazione Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi dottor Gherardo Manaigo in data 1 febbraio 2016, pervenuta in Regione in data 5 febbraio 2016 prot. n. 45716 con cui è stato richiesto l’ampliamento dell’ambito territoriale del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi, ad altri Comuni del territorio bellunese fra loro non contigui territorialmente, a seguito delle richieste di operatori turistici dei seguenti Comuni:
Cortina d’Ampezzo, Pieve di Cadore, Alleghe, Calalzo di Cadore, Canale d’Agordo, Comelico superiore, Ponte nelle Alpi, Rocca Pietore, Santo Stefano di Cadore, San Vito di Cadore, Zoldo Alto, Falcade, Forno di Zoldo, Limana, Livinallongo del Col di Lana, Pieve di Cadore, Falcade, Lamon;
DATO ATTO CHE a seguito della approvazione ed entrata in vigore dell’articolo 5 del Decreto Legge n. 210 del 30 dicembre 2015 convertito in Legge n. 21 del 25 febbraio 2016, “Proroga di termini in materia di distretti turistici” è stata sostituita la data del 31 dicembre 2015 per la delimitazione dei Distretti Turistici con la data del 30 giugno 2016;
CONSIDERATO CHE • la citata richiesta di estensione dell’ambito territoriale del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi ad altri Comuni del territorio bellunese può essere ritenuta accettabile in quanto la normativa statale sopra nominata proroga i termini in materia di delimitazione dei distretti turistici fino al 30 giugno 2016; • la Sezione regionale Turismo, successivamente all’entrata in vigore della normativa statale succitata che sostituisce la data del 31 dicembre 2015 per la delimitazione dei Distretti Turistici con la data del 30 giugno 2016; ha comunicato, in data 1 aprile 2016 prot. n. 126927, al Presidente dell’Associazione distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi, alla Provincia di Belluno, alla DMO Dolomiti c/o Consorzio Dolomiti, ai Comuni della Provincia di Belluno e al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo l’avvio del procedimento di conferenza di servizi per l’ampliamento territoriale del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi; • la Sezione regionale Turismo, vista l’importanza economica ed amministrativa che l’istituzione del Distretto Turistico riveste nel territorio in cui è inserito, ha ritenuto di estendere tale possibilità non solo ai Comuni per i quali gli operatori turistici hanno presentato richiesta ma anche a tutti gli altri Comuni bellunesi;
RITENUTO OPPORTUNO ampliare il territorio del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi facendolo coincidere con l’intero territorio della Provincia di Belluno sia per garantire la continuità territoriale tra tutti i Comuni del Distretto Turistico delle Dolomiti Bellunesi, sia per esigenze di opportunità economica e turistica per la coincidenza del territorio del Distretto Turistico anche con il territorio del Sistema Turistico Tematico delle Dolomiti, sistema definito dall’art.11 della l.r. n. 11/2013 nonchè dalla DGR n. 1870/2013 come ambito omogeneo in termini di tipologie turistiche e specializzato in termini di presenza di risorse turistiche;
VISTI l’art. 3 del D.L. n.70/2011 convertito in Legge 12 luglio 2011 n. 106; l’art. 5 del D.L. n. 210/2015 convertito in Legge n. 21 del 25 febbraio 2016, gli articoli 6 e 14 della L. n. 241/1990; l’art. 4 della L.R. n. 54/2012; la l.r. n. 11/2013; la DGR n. 1870/2013; la DGR n. 2029/2015;
ATTESTATA l’avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine con la compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale
decreta
Paolo Rosso
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