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Bur n. 46 del 15 giugno 2012


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE DEL VENETO n. 114 del 01 giugno 2012

Evento sismico del 29 maggio 2012 per il territorio della provincia di Rovigo. L.R. n. 11/2001 art. 106: Dichiarazione dello "Stato di crisi".

Il Presidente

Vista la relazione dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale - Dipartimento Centro Ricerche Sismologiche di Udine con cui è segnalato che in data 29 maggio 2012, alle ore 09:00 locali, la Rete Sismometrica Integrata dell’Italia Nord Orientale ha rilevato un terremoto nella zona tra Mirandola e Finale Emilia (Modena) di magnitudo 5.8 e profondità 17.9 km. Alla scossa principale sono seguite 22 repliche, 4 delle quali di magnitudo superiore a 4: alle 10:15 (M 4.2), alle 10:25 (M 4.4), alle10:40 (4.3), 11:30 (4.1).

Le suddette scosse sono state percepite anche su tutto il territorio regionale Veneto, causando ulteriori danni soprattutto in alcuni comuni della provincia di Rovigo, ma anche in alcuni comuni della provincia di Padova e territori limitrofi.

Dato atto che, conseguentemente agli eventi sismici sopradescritti, sono state segnalate ad oggi, come risulta anche dal "Giornale di Sala" dell’Ufficio Coordinamento Regionale in Emergenza (Co.R.Em), nuove e diverse situazioni di emergenza, oltre a quelle già valutate ai fini della dichiarazione dello "Stato di Crisi" di cui al D.P.G.R. n. 95/2012. In particolare:

• la Prefettura di Rovigo con nota in data 29 maggio comunica che, in relazione al nuovo evento sismico, risulta aggravatasi la situazione di emergenza già determinata dal primo evento del 20 maggio 2012, con un estensione dei danni anche ad altri nuovi comuni rispetto i precedenti già segnalati. Le segnalazioni di danni riguardano chiese, edifici pubblici e immobili di privati. È segnalato l’aggravio delle condizioni strutturali del campanile della Chiesa di Gaiba, e dell’edificio municipale di Stienta; lesioni a due guglie del camapanile di Canaro; crepe alla scuola media di Castelamassa; ulteriori danni alla chiesa di Melara e danni alla sede del municipio. Al fine di garantire la sicurezza dell’incolumità pubblica si è provveduto alla chiusura di alcune scuole e all’evacuazione di ulteriori nuclei familiari. La suddetta nota, infine, ribadisce la necessità di una rideterminazione ai sensi dell’art. 5 della Legge n. 225/92 e s.m.i;

• la Prefettura di Padova con nota del 29 maggio segnala che a seguito dell’evento sismico del medesimo giorno non risultano vittime o feriti. Tuttavia, sono stati segnalati danni alla basilica di S. Giustina, alla basilica di S. Antonio, alla cattedrale del Duomo e al Palazzo della Ragione. All’ospedale civile di Padova è stato osservato il distaccamento di un pezzo di rivestimento della parte perimetrale. A seguito dell’evento era stata attivata la sala operativa della prefettura e convocata la riunione del Centro Coordinamento Soccorsi per l’adozione dei provvidenti necessari. Con successiva nota del 31/05/2012 la prefettura comunica la chiusura del Centro Coordinamento Soccorsi fino a nuova emergenza.

• il COM intercomunale Ficarolo (RO) a seguito dell’evento sismico del 29/05/2012 invia una nota di aggiornamento comunicando che nel comune di Calto i danni rimangono quelli relativi a fessurazioni riportate dalla chiesa e ad alcuni fabbricati privati; nel comune di Salara sono segnalati ulteriori danni alla chiesa; anche nel comune di Melara sono evidenziati ulteriori danni alla chiesa maggiore, al palazzo municipale e a qualche capannone; nel comune di Castelmassa sono state chiuse in via precauzionale alcune scuole, la parte superiore del campanile della chiesa maggiore si è lesionata e pertanto è stata transennata l’area perimetrale; nel comune di Ficarolo sono state evacuate diverse famiglie e attività produttive, in attesa di indicazioni dei Vigili del Fuoco per un eventuale sgombero coattivo; altresì è segnalato un aggravio della situazione del campanile per il quale è pertanto stata aumentata la fascia di sicurezza; nel comune di Gaiba sono state evacuate 7 famiglie, la torre campanaria presenta ulteriori problemi statici; sono stati segnalati ulteriori danni a fabbricati di proprietà della chiesa; nel comune di Bergantino è stata dichiarata inagibile la chiesa maggiore;

• la prefettura di Verona con nota del 31 maggio segnala che al momento nei comuni di Casaleone, Concamarise, Gazzo Veronese e Legnago sono state chiuse e/o dichiarate inagibili alcune scuole; nei comuni di Negrar e Salizzole presentano problemi strutturali le chiese rispettivamente di S. Giorgio e di Caterina Martire quest’ultima altresì dichiarata inagibile;

• ulteriori segnalazioni di danni sono giunte da alcuni comuni della provincia di Padova, Treviso, Vicenza, Verona. Tra queste si evidenziano quelle dei comuni di:

- Codevigo (PD) che ha segnalato danni a diverse scuole per crepe su parti strutturali degli edifici nonché al magazzino comunale per crepe profonde su muri perimetrali;

- Teolo (PD) che evidenzia danni alla chiesa Santa Giustina, alla chiesa S.Maria Annunziata ad una abitazione privata, ad uno stabile di una ditta;

- Este (PD) segnala alcune fessurazioni alle murature della sede municipale; al ponte San Francesco sul canale Bisatto con distacco di numerosi mattoni dai parapetti; la cappella principale del cimitero maggiore con cedimenti di alcune porzioni del controsoffitto, lo stabile del liceo Ferrari per il quale è stato interdetto l’utilizzo di n. 3 aule per danni alle controsoffittature;

- Montagnana (PD) segnala danni al municipio, a diverse scuole nonché ad abitazioni private;

- Corezzola (PD) segnala aggravamenti per danni strutturali dell’edificio della Corte Benedettina ospitante gli uffici comunali; ulteriore crollo della copertura dell’edificio storico Ex Scuderia di proprietà comunale;

- Ponso (PD) segnala la chiusura della scuola media e palestra per evidente crepe e problemi strutturali alla pavimentazione del primo piano;

- Battaglia Terme (PD) con ordinanza ha interdetto l’attività scolastica dell’istituto di S. Maria Ausiliatrice;

- Carceri (PD) che con ordinanza ha sospeso le attività nell’edificio adibito a scuola primaria;

- Pontelongo (PD) segnala lesioni nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo;

- Arre (PD) segnala la chiusura della scuola per l’infanzia F.Garbin, per fessurazioni dalla copertura fino a terra;

- Rovolon (PD) è stata evacuata la scuola dell’infanzia "Bucaneve" per crepe nel pavimento;

- Agna (PD) segnala l’interdizione di accesso alla chiesa;

- Piacenza d’Adige (PD) segnala danni strutturali alla sede municipale;

- Tarzo (TV) segnala di aver trasferito, per motivi precauzionali, le attività didattiche dalla scuola di Corbanese;

- Montebelluna (TV) segnala di aver disposto l’evacuazione di vari edifici scolastici;

- Sandrigo (VI) segnala la chiusura della scuola secondaria di primo grado presso la sede dell’Istituto Comprensivo Zanella, per motivi precauzionali;

- Cornedo Vicentino (VI) segnala fessurazioni alla chiesa di S. Andrea a Cereda;

- Salizzole (VR) segnala la chiusura della chiesa di S.Caterina d’Alessandria per cedimento di parte del tetto;

- Legnago (VR) segnala che un edificio è stato messo in sicurezza per evitare crolli e richiede la dichiarazione di eccezionalità dell’evento ai sensi della L.R. n. 11/01;

- i Vigili del Fuoco di Mestre hanno comunicato di aver avuto segnalazioni di cedimenti a camini e cornicioni su vari edifici nel territorio della provincia;

Viste le segnalazioni fino ad oggi pervenute, relativamente alle operazioni di soccorso ed emergenza, nonché per i danni subiti da edifici privati e pubblici;

Vista, altresì, la dichiarazione dello "Stato di emergenza" ai sensi della Legge n. 225/92 e s.m.i. di cui alla deliberazione del Consiglio dei Ministri in data 30 maggio 2012 con la quale sono stati individuati i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo che nel mese di maggio sono stati colpiti da ripetuti eventi sismici di forte intensità.

Ritenuto necessario, pertanto, attivare, secondo la normativa vigente, le procedure per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

Visto, l’art. 106, comma 1°, lettera a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;

Visto anche l’art. 105, comma 1°, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i.;

Vista la L.R. n. 58/84 e s.m.i.;

Vista la Legge n. . 225/92 e s.m.i;

Vista la L.R. n. 11/01

decreta

1. A seguito degli eccezionali eventi sismici verificatesi in data 29 maggio 2012 è confermato il perdurare dello "Stato di crisi" per il territorio della Provincia di Rovigo, già dichiarato con precedente decreto n. 95 in data 21/05/2012;

2. Lo Stato di Crisi, ai sensi della L.R. n. 11/2001, art. 106, comma 1°, lettera a), costituisce declaratoria di evento eccezionale;

3. È riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;

4. Vengono attivati e garantiti i benefici per il personale volontario attivato, come definito dalla L.R. n. 11/2001, art. 106, comma 1°, lettera d);

5. L’Unità di Progetto Protezione Civile è incaricata dell’esecuzione del presente atto;

6. Di pubblicare integralmente il presente decreto nel BURVET.

Luca Zaia

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