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Bur n. 42 del 01 giugno 2012


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO n. 95 del 21 maggio 2012

Evento sismico del 20 maggio 2012 per il territorio della provincia di Rovigo. Lr 11/2001 art. 106: Dichiarazione dello "STATO DI CRISI".

Il Presidente

Vista la relazione dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale - Dipartimento Centro Ricerche Sismologiche di Udine con cui è segnalato che in data 20 maggio 2012, alle ore 04:03 locali, la Rete Sismometrica Integrata dell’Italia Nord Orientale, ha rilevato un terremoto a 6 km NE di Finale Emilia (Modena) di magnitudo 5.96 e profondità 1.7105 km. La scossa pare imputabile ad analoghe strutture sismogenetiche del fronte sepolto delle pieghe ferraresi.
Il terremoto è stato preceduto da una serie di scosse di minore entità, con magnitudo massima 4.0 alle ore 01:13 locali. Alla scossa principale sono seguite, altresì, numerose repliche, le più forti, di magnitudo 5.46 alle ore 5.02 con epicentro in località Finale Emilia (Modena) e di magnitudo 5.1 alle ore 15.18 con epicentro a Ferrara.
Le suddette scosse sono state percepite, anche su tutto il territorio regionale veneto, causando danni soprattutto in alcuni comuni della provincia di Rovigo e territori limitrofi.

Dato atto che conseguentemente agli eventi sismici sopradescritti, sono state segnalate, come risulta anche dal “Giornale di Sala” dell’Ufficio Coordinamento Regionale in Emergenza (Co.R.Em), diverse situazioni di emergenza, in molti comuni della provincia di Rovigo, con danneggiamenti a beni monumentali e di culto. Migliaia le telefonate alle strutture istituzionali preposte all’emergenza, tra cui i Vigili del Fuoco e SUEM dovuti a infortuni e lievi ferimenti a causa del precipitoso abbandono delle abitazioni.
In particolare la Prefettura di Rovigo con nota n.10844 in data 20/12/2012 segnala che:

  • nei Comuni di Bagnolo di Po, Ceneselli, Castelmassa, Calto, Bergantino, Melara, Ficarolo, Salara, Fiesso Umbertiano, Stienta, Gaiba, Trecenta, Giacciano con Baruchella, Occhiobello risultano danneggiati edifici religiosi di rilevante valore storico ed artistico. Per questi beni è stata disposta la chiusura al pubblico quale misura precauzionale di carattere generale. In particolare sono state evidenziate criticità significative per: la chiesa parrocchiale di Calto, colpita da un crollo consistente, la chiesa con annessa torre campanaria di Ficarolo, alta circa 70 metri; la chiesa parrocchiale di Fiesso Umbertiano interessata da crollo di crocifisso sul solaio con danni, anche, ad affreschi di pregio;
  • nella zona interessata dal sisma sono risultati danneggiati alcuni plessi scolastici per i quali è stata disposta la chiusura in via precauzionale; le situazioni più problematiche riguardano i Comuni di Castelmassa, Ficarolo e Trecenta.
  • nel Comune di Ficarolo, in relazione al distacco di frammenti del citato campanile, è stata disposta l'evacuazione precauzionale di un immobile adibito a civile abitazione nel quale erano alloggiati 4 nuclei familiari costituiti da 15 (quindici) cittadini extracomunitari, ricoverati nel locale Palazzetto dello Sport, nonché di altro immobile occupato da un nucleo familiare di 3 persone; nel Comune di Calto è stata disposta l'evacuazione di 4 (quattro). Risultano pertanto sfollate n. 22 persone.
  • per quanto concerne gli edifici pubblici non risultano danneggiamenti gravi;
  • nel corso della giornata sono stati effettuati interventi per verifiche statiche da parte dei Vigili del Fuoco, non solo per gli edifici pubblici e di culto del territorio dei comuni sopracitati, ma anche per edifici privati (civili abitazioni e fabbricati rurali) ed aziende.
Viste, le segnalazioni, fino ad oggi pervenute, relativamente a danni subiti da edifici privati e pubblici;

Ritenuto necessario, pertanto, attivare, secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;

Visto, l’art. 106, comma 1, lettera a), della Lr 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di protezione civile;

Visto anche l’art. 105, comma 1, della medesima Lr 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la Lr 58/84 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la L. 225/92 e s.m.i;

Vista la Lr 11/01

decreta

1.   E’ dichiarato lo “Stato di crisi” per gli eccezionali eventi sismici verificatesi in data 20 maggio 2012, che hanno interessato il territorio della provincia di Rovigo.

2.   Lo Stato di Crisi, ai sensi della Lr 11/2001 art. 106, comma 1, lettera a), costituisce declaratoria di evento eccezionale;

3.   E’ riconosciuta l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;

4.   Vengono attivati e garantiti i benefici per il personale volontario attivato, come definito dalla Lr 11/2001, art. 106, comma 1, lettera d);

5.   L’Unità di Progetto Protezione Civile è incaricata dell’esecuzione del presente atto;

6.   La struttura regionale “Gabinetto del Presidente - Unità di progetto Protezione Civile” è autorizzata a ricorrere alle risorse cui al “Fondo regionale di Protezione civile” nei limiti delle disponibilità di bilancio al fine di:

  1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
  2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente;
  3. acquisire, con procedure d’urgenza, eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza.

Luca Zaia

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