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Bur n. 11 del 03 febbraio 2009


Materia: Demanio e patrimonio

Decreto DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO n. 15 del 21 gennaio 2009

Trasferimento al Patrimonio delle regioni a statuto ordinario dei beni mobili e immobili dell'Ente Nazionale per l'Addestramento dei Lavoratori del Commercio (Enalc) in forza del combinato disposto dell'art. 2 del Dpr 15 gennaio 1972 n. 10 e del Dm 4 settembre 1972. Autorizzazione al perfezionamento del trasferimento in favore della Regione Veneto del Centro di Formazione Professionale (Cfp di Verona) sito in Verona, via Belgio n. 6, catastalmente censito alla sezione Verona Sud, foglio 328, mappali nn. 8 e 9, mediante rettifica della trascrizione immobiliare già eseguita in data 26 giugno 1973, registro generale n. 13636, registro particolare n. 11051.

Il Presidente

Premesso che:

·      con atto di cessione a titolo gratuito, a rogito del Notaio Dott. Antonio Benini, rep. n. 3253 e trascritto presso l’allora Conservatoria dei registri di Verona in data 19 luglio 1956, reg. part. n. 6993, reg. gen. n. 9022, l’Enalc, con sede in Roma, in data 3 luglio 1956 ha acquistato dall’Amministrazione comunale di Verona una serie di terreni catastalmente censiti alla sezione F, foglio 2, mappali 53/g – 117/a – 121/a – 59/g, per la realizzazione del centro di formazione professionale (Cfp di Verona);

·      con successivo atto di cessione a titolo gratuito a rogito del Notaio Dott. Antonio Benini, rep. n. 6020 e trascritto presso l’allora Conservatoria dei registri di Verona in data 31 dicembre 1959, reg. part. n.12974, reg. gen. n. 16589, l’Eenalc, con sede in Roma, in data 22 dicembre 1959 ha acquistato dall’Amministrazione comunale di Verona un terreno catastalmente censito alla sezione F, foglio 2, mappale 53/h, per la realizzazione di un fabbricato da adibire a laboratori didattici, adiacente al Cfp di Verona;

·      con Dpr 15 gennaio 1972 n. 10, sono state trasferite le funzioni amministrative statali in materia di istruzione artigiana e professionale alle Regioni a statuto ordinario, già dell’Istituto Nazionale per l’Addestramento e il Perfezionamento dei Lavoratori dell’Industria (Inapli), dell’Ente Nazionale per l’Addestramento dei Lavoratori del Commercio (Enalc) e dell’Istituto Nazionale per l’Istruzione e l’Addestramento nel Settore Artigiano (Iniasa);

·      il comma 7° dell’articolo 2 del medesimo Decreto prevede inoltre che i beni mobili ed immobili costituenti le strutture periferiche dei predetti enti e destinati alle attività inerenti la materia, vengano trasferiti al patrimonio delle regioni nel cui territorio essi erano situati;

·      per gli adempimenti previsti dall’art. 2 del sopra menzionato decreto è stato nominato, con Dm 8 giugno 1972 del Ministro per il Lavoro e la Previdenza Sociale di concerto con il Ministro del Tesoro, il commissario liquidatore degli Enti (Inapli Enalc e Iniasa);

·      con successivo Dm 4 settembre 1972, è stato approvato l’elenco dei beni mobili e immobili trasferiti alle Regioni a statuto ordinario, stabilendo che il trasferimento dei beni avvenga a mezzo del commissario liquidatore;

·      fra i beni trasferiti alla Regione Veneto, elencati nella tabella allegata al sopra menzionato Dm, figura un immobile sito in Verona, individuato con l’indicazione: “Verona – Viale dell’Industria”;

·      in occasione della formalizzazione del trasferimento del bene, sia il verbale sottoscritto fra il commissario liquidatore e la Regione Veneto in data 7 giugno 1973 che la nota di trascrizione predisposta in favore dell’Amministrazione Regionale, trascritta presso l’allora Conservatoria dei registri immobiliari di Verona in data 26 giugno 1973 ai n. 13636 Rg - 11051 Rp, individuano l’immobile trasferito in maniera incompleta riportando i mappali inerenti l’edificio che ospita le classi (53/g – 117/a – 121/a – 59/g ora mappale n. 8), omettendo il mappale relativo all’immobile che ospita i laboratori didattici (53/h ora mappale 9);

Considerato che:

·      per rendere efficace nei confronti dei terzi il trasferimento in favore della Regione Veneto della proprietà di tutto il Cfp di Verona via Belgio 6, si rende necessario sanare le inesattezze compiute in fase di formalizzazione del trasferimento, provvedendo a rettificare la precedente trascrizione eseguita in data 26 giugno 1973 ai n. 13636 Rg - 11051 Rp con la presentazione di una nuova nota di trascrizione avente ad oggetto tutto il complesso immobiliare trasferito, così catastalmente individuato:

 

Descrizione unità immobiliare

Sezione

Foglio

Mappale

Superficie mq

Edificio ospitante le Classi

Verona Sud

328

8

2540

Edificio ospitante i laboratori didattici

Verona Sud

328

9

2170

 

·      è altresì doveroso procedere alla volturazione catastale in favore della Regione Veneto del Cfp di Verona, da presentare presso l’Agenzia del Territorio – Ufficio del Catasto di Verona;

Visti:

·      il Dpr n.10/1972;

·      il Dm 8.6. 1972;

·      il Dm 4.9.1972;

Decreta

1.      di prendere atto, per le motivazioni esposte in premessa, che la Regione Veneto è subentrata all’Enalc nella proprietà del Cfp di Verona, sito in Verona via Belgio 6, in forza del combinato disposto dell’art. 2 del Dpr 15 gennaio 1972 n. 10 e del Dm 4 settembre 1972 ”Trasferimento al Patrimonio delle regioni a statuto ordinario dei beni mobili e immobili degli Enti (Inapli, Enalc e Iniasa)”;

2.      di prendere altresì atto che, in occasione della formalizzazione del trasferimento del bene, sia il verbale sottoscritto fra il commissario liquidatore e la Regione Veneto in data 7 giugno 1973, che la nota di trascrizione predisposta in favore dell’Amministrazione Regionale e trascritta presso l’allora Conservatoria dei registri immobiliari di Verona in data 26 giugno 1973 ai n. 13636 Rg - 11051 Rp, individuano l’immobile trasferito in maniera incompleta riportando i mappali inerenti l’edificio che ospita le classi (53/g – 117/a – 121/a – 59/g ora mappale n. 8), omettendo il mappale relativo all’immobile che ospita i laboratori didattici (53/h ora mappale 9);

3.      di procedere alla rettifica della trascrizione immobiliare di cui al punto 2 presso l’Agenzia del Territorio – Servizio di Pubblicità Immobiliare di Verona, attraverso la presentazione di una nuova nota di trascrizione avente ad oggetto tutto il complesso immobiliare trasferito, così catastalmente individuato:

 

Descrizione unità immobiliare

Sezione

Foglio

Mappale

Superficie mq

Edificio ospitante le Classi

Verona Sud

328

8

2540

Edificio ospitante i laboratori didattici

Verona Sud

328

9

2170

 

Confini: la proprietà regionale ha accesso da via Belgio n. 6 e confina a nord con viale dell’Industria, a est con via Belgio, a sud con via Francia e infine a ovest con il fabbricato censito al mappale n. 7 di proprietà del signor Mantrucoli Renzo;

4. di dare atto che l’immobile in questione fa parte del patrimonio indisponibile della Regione Veneto;

5. di procedere altresì alla voltura catastale dell’immobile di cui al precedente punto 3, in favore della Regione Veneto presso l’Agenzia del Territorio, Ufficio Catasto di Verona;

6. di dare altresì atto che le spese inerenti la trascrizione del presente provvedimento sono a tassa fissa ai sensi del Dlgs. 347/1990, mentre non è soggetto all’imposta la voltura catastale di cui al medesimo decreto, nonché l’esenzione dall’imposta di bollo ai sensi del punto 16 della tabella allegato B al Dpr n. 642/1972;

7. di autorizzare il Dirigente della Direzione Demanio, Patrimonio e Sedi a compiere, in nome e per conto della Regione Veneto, tutti gli atti e le formalità necessarie per i fini di cui ai precedenti punti 3 e 5.

 

Galan


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