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Scarica versione stampabile Deliberazione del Consiglio Regionale

Bur n. 55 del 06 giugno 2017


Materia: Consiglio regionale

Deliberazione del Consiglio Regionale n. 72 del 15 maggio 2017

Istituzione della Commissione d'inchiesta per le acque inquinate del Veneto in relazione alla contaminazione di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). (Proposta di deliberazione amministrativa n. 20).

IL CONSIGLIO REGIONALE

 

VISTO l’articolo 45 della legge statutaria 17 aprile 2012, n. 1 che recita:

“1.  Il Consiglio regionale può affidare a commissioni permanenti il compito di svolgere inchieste sulla gestione amministrativa di competenza regionale, sull’attività e sulla gestione amministrativa degli enti strumentali e degli organismi di diritto pubblico regionali e, in generale, su fatti e situazioni di rilevante interesse regionale.

2.    In casi eccezionali il Consiglio regionale può istituire commissioni speciali d’inchiesta cui affidare i compiti di cui al comma 1. Con la deliberazione istitutiva sono individuati i compiti, le materie, la composizione della commissione, tenendo conto della consistenza numerica dei gruppi consiliari e delle modalità di funzionamento stabilite. La presidenza è affidata ad un componente di minoranza.”;

VISTO l’articolo 36 del Regolamento del Consiglio regionale;

VISTA la proposta dei Consiglieri relativa all’argomento indicato in oggetto;

VISTO il parere favorevole espresso all’unanimità dalla Prima Commissione consiliare nella seduta dell’8 febbraio 2017;

UDITA la relazione della Prima Commissione consiliare, relatore il  consigliere Jacopo BERTI;

con votazione palese,

delibera

1)    di approvare le premesse che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2)    di istituire, ai sensi dell’articolo 45 della legge statutaria 17 aprile 2012, n. 1, una Commissione speciale d’inchiesta per le acque inquinate del Veneto in relazione alla contaminazione di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) per la durata di sessanta giorni dalla data di insediamento, eventualmente rinnovabili da parte della commissione medesima;

3)    di prevedere che:

a)    la Commissione è composta da nove consiglieri regionali, cinque di maggioranza e quattro di minoranza, nominati dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, sentiti i presidenti dei gruppi consiliari entro venti giorni dall’approvazione della presente deliberazione;
b)    la Commissione elegge fra i propri componenti di minoranza il Presidente; il vicepresidente ed il segretario tra i componenti di maggioranza;
c)    si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni dell’articolo 27, comma 6, e dell’articolo 29 del Regolamento del Consiglio regionale;
d)    la Commissione entro dieci giorni dalla conclusione dei propri lavori, presenta al Consiglio regionale la relazione finale sulle indagini svolte. Possono essere presentate relazioni di minoranza;

4)    di attribuire alla Commissione d’inchiesta i seguenti compiti:

a)    valutare i risultati del Piano di Monitoraggio sulle matrici di interesse alimentare in relazione alla contaminazione di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti del territorio regionale;
b)    valutare i risultati del monitoraggio su alimenti e sugli umani, per capire se esiste una soglia di tossicità conoscendo in primis se e quante di queste sostanze si possono essere insinuate negli animali, nelle coltivazioni, e di conseguenza nell’uomo e se tali quantità siano o no pericolose;
c)    coinvolgere gli uffici regionali delle strutture competenti in materia di Prevenzione e Sanità Pubblica, Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Promozione e Sviluppo Igiene Sanità Pubblica, la struttura competente in materia di Agricoltura, la Direzione Difesa del Suolo, la Direzione Ambiente, l’Arpav, il Sistema Epidemiologico Regionale;
d)    audire gli organismi di Sanità regionale, Nazionale e Mondiale, nonché le associazioni che seguono e studiano la questione PFAS;
e)    audire i rappresentanti dei comitati degli ambiti di territorio regionale interessati ai PFAS;
f)     audire le associazioni di categoria;
g)    audire i vertici dello stabilimento chimico Miteni Spa di Trissino ed eventuali altre aziende interessate;
h)    audire gli amministratori degli enti locali del territorio, ivi compresi i rappresentanti degli enti gestori del sistema di bonifica e del servizio idrico integrato;

5)    di stabilire che l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale è tenuto ad assicurare alla Commissione d’inchiesta, per i compiti di cui al punto 4 del presente dispositivo, il personale, i mezzi e le strutture necessarie al relativo funzionamento. La medesima Commissione può avvalersi anche di esperti in materia di inquinamento da PFAS, esterni alla Regione;

6)    di disporre la pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto (BURVET) ai sensi della legge regionale 27 dicembre 2011, n. 29.

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