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Scarica versione stampabile Deliberazione del Consiglio Regionale

Bur n. 116 del 31 dicembre 2013


Materia: Enti locali

Deliberazione del Consiglio Regionale n. 98 del 26 novembre 2013

Disegno di legge relativo a "Mutamento della denominazione del comune di Brenzone, in provincia di Verona, in quella di Brenzone sul Garda". Giudizio di meritevolezza. (Progetto di legge n. 345)

Il Consiglio regionale

VISTO il disegno di legge relativo a “Mutamento della denominazione del Comune di Brenzone, in Provincia di Verona, in quella di Brenzone sul Garda” (deliberazione della Giunta regionale n. 1/DDL del 5 marzo 2013) e relativa relazione accompagnatoria, presentati alla Presidenza del Consiglio regionale in data 29 aprile 2013; 

VISTA la richiesta presentata dal Sindaco del Comune di Brenzone alla Giunta regionale in data 9 gennaio 2013; 

CONSIDERATO che, ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale 24 dicembre 1992, n. 25, in caso di assenza del programma regionale, l’indizione del referendum consultivo delle popolazioni interessate è subordinata ad un preliminare giudizio di meritevolezza del Consiglio regionale, previa acquisizione da parte della competente commissione consiliare del parere dei consigli comunali e provinciali interessati; 

PRESO ATTO che la Prima commissione consiliare ha acquisito le deliberazioni favorevoli del Consiglio comunale di Brenzone, n. 15 del 30 marzo 2013, del Consiglio provinciale di Verona, n. 69 del 30 luglio 2013 e della Conferenza permanente Regione Autonomie locali, n. 2 del 16 aprile 2013; 

PRESO ATTO che la Prima commissione nelle sedute del 16 luglio 2013 e del 10 settembre 2013 ha esperito le attività istruttorie previste al comma 3 dell’articolo 5 della legge regionale n. 25 del 1992 e che, dopo attento esame, nella seduta del 10 settembre 2013, con voti palesi e unanimi, ha espresso all’unanimità parere favorevole sulla relazione da presentare al Consiglio regionale, designando relatore il Presidente Costantino TONIOLO; 

UDITA la relazione della Prima Commissione consiliare, relatore il Presidente della stessa, consigliere Costantino TONIOLO, nel testo che segue: 

“Signor Presidente, colleghi consiglieri,

            ai sensi dell’articolo 133, comma 2 della Costituzione “La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi comuni e modificare le loro circoscrizione e denominazioni”.

            La legge regionale 24 dicembre 1992, n. 25 “Norme in materia di variazioni provinciali e comunali” disciplina, per quanto di competenza regionale, le variazioni delle circoscrizioni dei Comuni e delle Province, nonché il mutamento della denominazione dei Comuni.

            In particolare, la legge regionale prevede che la variazione della denominazione dei Comuni consiste nel mutamento, parziale o totale, della precedente denominazione.

            Ai sensi dell’articolo 4, comma 3, della suddetta legge regionale, quando uno o più Comuni, anche nel loro insieme, non acquisiscono titolo all’esercizio del potere di iniziativa legislativa per le variazioni delle circoscrizioni o delle denominazioni comunali, previsto dall’articolo 20 dello Statuto, i relativi Consigli possono presentare le loro richieste di variazione alla Giunta regionale, che, entro sessanta giorni, trasmette al Consiglio regionale il corrispondente disegno di legge o respinge la richiesta, dandone comunicazione motivata alla competente commissione consiliare.

            Inoltre, il progetto di legge, per quanto concerne la variazione della denominazione dei Comuni, deve indicare le ragioni toponomastiche, storiche, culturali, artistiche, sociali ed economiche che sono alla base della proposta.

            Alla luce della normativa sopra indicata, il Sindaco del Comune di Brenzone della Provincia di Verona con lettera del 9 gennaio 2013 ha chiesto alla Giunta regionale di dare formalmente seguito al procedimento di modifica della denominazione del Comune da “Brenzone” a “Brenzone sul Garda”, ai sensi della legge regionale 24 dicembre 1992, n. 25.

            A tale scopo il Sindaco di Brenzone ha trasmesso copia conforme della delibera di Consiglio comunale n. 15 del 30 marzo 2012 avente ad oggetto: “Esame ed approvazione della delibera di modifica della denominazione del Comune da “Brenzone” a “Brenzone sul Garda” ”, esecutiva, con la quale è stata dichiarata la volontà del Comune di Brenzone di cambiare la denominazione.

            Ai sensi dell’articolo 7, comma 2 della legge regionale 24 dicembre 1992, n. 25, copia della succitata delibera è stata pubblicata all’Albo pretorio del Comune di Brenzone per il periodo dal 26 novembre 2012 al 19 dicembre 2012 affinché fossero presentate eventuali osservazioni od opposizioni entro il termine del 18 dicembre 2012. Il Sindaco ha poi precisato che è pervenuto una sola osservazione che fa riferimento in particolare a problematiche riguardanti l’aggiornamento di carta intestata, biglietti da visita, banche dati e in particolare dei riferimenti utilizzati dalle Poste Italiane o da altri Enti per il recapito di corrispondenza o per altri adempimenti amministrativi. A questa osservazione il Comune di Brenzone ha dato riscontro facendo presente che ha raccolto preventivamente le dovute informazioni presso l’Anagrafe, l’Agenzia delle Entrate ed altri Uffici, i quali hanno comunicato che il cambio di denominazione non comporterà particolari disagi per i cittadini.

            Il Sindaco ha inoltre comunicato che il succitato avviso agli elettori, peraltro, è stato affisso anche: nelle bacheche dislocate in vari punti del territorio comunale, pubblicato in prima pagina del sito istituzionale del Comune e pubblicato sul quotidiano “L’Arena” domenica 25 novembre 2012.

            Il Sindaco ha comunicato infine che, prima di giungere all’adozione della citata delibera di Consiglio comunale n. 15 del 30 marzo 2012, sono stati organizzati sul tema degli incontri con il Consiglio comunale, con la cittadinanza, i rappresentanti dell’Amministrazione, degli Enti e delle Associazioni operanti sul territorio.

            Ai sensi dell’articolo 4, comma 6, della legge regionale 24 dicembre 1992, n. 25 il Consiglio comunale di Brenzone, con il provvedimento n. 15 del 30 marzo 2012 ha illustrato le ragioni toponomastiche, storiche, culturali, artistiche, sociali ed economiche della proposta di modifica della denominazione comunale nei termini che qui si riportano:

 CENNI STORICI

            Il territorio oggi indicato come Brenzone nel corso dei secoli fu denominato “Bruncionum”, “Branzonus”, “Brianzono”, “Brenzono”; secondo gli studiosi il toponimo, come negli analoghi Brianza, Bregenz, Bragantia, Brienz, indica “sito montuoso in pendio”, che assieme al significato della radice “berg=monte” dà l’idea del paesaggio. E probabilmente anche la famiglia Brenzoni che a Biaza ebbe chiesa, castello e proprietà, derivò il patronimico da Brenzone.

            I Romani distribuirono i loro insediamenti sulle alture in punti situati in posizioni dominanti anche sul versante benacense, dove i centri si ubicarono poco sopra la sponda (Castello, Borago, Sommavilla, Brenzone) a controllo della via lacustre. Nell’837 venne creata la Marca Foroiulensis con Verona e tutto il suo territorio amministrati da conti Franchi: a questo periodo risalgono alcuni documenti tra i più antichi in cui si parla di “Brenzonum”: dell’840 è un testamento dell’arcidiacono Pacifico che possedeva beni a Brenzone, Malcesine, Garda.

            Con la restaurazione asburgica (1814) Brenzone venne inglobata nel distretto di Bardolino e nel 1819 le contrade di Brenzone vennero divise in tre comuni con tre amministrazioni e relative residenze distinte, prendendo nome il primo Comune di Brenzone con le contrade di San Giovanni, Marniga, Magugnano, Campo con residenza in Magugnano, il secondo Comune di Castello di Brenzone con le contrade di Assenza, Bocino, Borago, Sommavilla, Venzo, Zignago e residenza in Castello, il terzo Comune di Castelletto con le contrade di Castelletto, Biasa e Fasor e residenza in Castelletto. Solo nel 1934 si ottenne la riunificazione dei Comuni con capoluogo a Brenzone e sede in località Magugnano. 

STRUTTURA GEOGRAFICA E STORIA ECONOMICA RECENTE

            Il territorio copre una superficie di 50.11 kmq, di cui una parte consistente (circa 20 kmq) è occupata dal lago di Garda. L’ambito di terraferma si presta ad una suddivisione nella fascia prospiciente allo specchio d’acqua, caratterizzata da condizioni morfologiche più dolci e maggiore pressione antropica, e nell’entroterra montano, che si inerpica sul versante occidentale del monte Baldo. L’altimetria è compresa tra i 66 m s.l.m. della superficie del lago ed i 2.200 m s.l.m. misurati in corrispondenza di Punta Telegrafo, sul confine nord-orientale del comune. L’intero territorio è caratterizzato da morfologie generalmente tormentate e da pendenze anche estremamente accentuate.

            Peraltro i Decreti di Vincolo delle aree dichiarate di notevole interesse pubblico a sensi degli articoli 36, 141 e 157 del decreto legislativo 42/2004 sono stati riportati con le specifiche valutazioni:

-      DM 27 gennaio 1958 (GU n. 33 del 7 febbraio 1958)

Dichiarazione di notevole interesse pubblico della fascia costiera del lago di Garda sita nell’ambito del Comune di BRENZONE.

Motivazioni contenute nel suddetto provvedimento di vincolo:

“Riconosciuto che la zona predetta ha notevole interesse pubblico perché oltre a formare un quadro naturale di non comune bellezza panoramica che contraddistingue tutto il litorale gardesano, costituisce altresì per la fusione del verde degli olivi con gli edifici circostanti del caratteristico piccolo porto, un insieme di notevole valore estetico e tradizionale”;

-      DM 16 novembre 1973 (GU n. 321 del 14 dicembre 1973)

Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio del Comune di BRENZONE.

Motivazioni contenute nel suddetto provvedimento di vincolo:

“Riconosciuto che la zona predetta ha notevole interesse pubblico per le caratteristiche geologiche, di paesaggio, della flora e dei siti umani in essa inseriti.

L’arredamento geografico, così ricco di movimento, presenta poggi panoramici interrotti da salti di roccia e da ripidi declivi, creando un complesso di alti valori paesaggistici, resi ancora più suggestivi dalla presenza in basso degli uliveti, presenza di per sé stessa ricca di significato ambientale, e più in alto dalla cultura. Questa realtà viene resa ancora più interessante dalla presenza di antichi siti, esempi di architettura minore in perfetta simbiosi con la natura circostante che apporta un motivo di esaltazione dei molteplici valori paesaggistici”.

            Si prende atto, pertanto, dell’importanza storica del territorio comunale, da sempre oggetto di studi particolari e di vanto per la popolazione di Brenzone, alla luce dei cenni storici, della struttura geografica e della struttura insediativa, anche per quanto riguarda gli edifici notevoli del territorio.

            Si rileva che sia il toponimo del Comune sia la sua storia richiamano, da un lato, la struttura morfologica del territorio (caratterizzata dalla presenza del Monte Baldo), dall’altro, nella considerazione dell’evoluzione geopolitica e delle strutture amministrative, la forte appartenenza del territorio comunale alla comunità amministrativa e al territorio geografico del Lago di Garda.

            Si evince, inoltre, che una rilevante parte del territorio comunale ricade nelle acque del lago, mentre la presenza di tale bacino caratterizza in modo qualificante il paesaggio e l’ambiente, per tal motivo sottoposto al richiamato vincolo, inteso a promuoverne ed a tutelarne gli elementi costitutivi, anche nello svolgimento delle attività di programmazione della crescita e di sviluppo od insediamento antropico.

            Considerato che al bacino del lago di Garda e al suo territorio è legato attualmente lo sviluppo economico della popolazione, alla luce della richiamata crescita, in termini esponenziali, del comparto turistico, delle strutture ricettive e della ristorazione, con la connessa valorizzazione dei siti rilevanti dal punto di vista culturale e delle produzioni locali, nonché con lo sviluppo di manifestazioni e di iniziative anche di rilevanza internazionale.

            Considerato pertanto che si rende necessario dare evidenza anche alla sua appartenenza storica, geografica, amministrativa ed economica alla comunità e al territorio del bacino benacense.

            In conclusione si ritiene che l’inserimento nella denominazione del Comune della specificazione “sul Garda” costituisca motivo di valorizzazione del territorio, indice di richiamo alle sue caratteristiche storico-culturali e di appartenenza geografica, rilevante fonema di richiamo, per l’ulteriore visibilità del Comune e delle sue peculiarità anche in una prospettiva turistica e di diffusione al livello della comunicazione.

            Il disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale consiste della presente relazione con la quale vengono illustrate le ragioni toponomastiche, storiche, culturali, artistiche, sociali ed economiche che sono alla base della proposta di legge e di due articoli.

            Con l’articolo 1 la denominazione del Comune di Brenzone viene mutata in quella di Brenzone sul Garda.

            Con l’articolo 2 si dà atto dei risultati del referendum della popolazione dell’intero Comune.

            La Prima commissione, nella seduta n. 119 del 10 settembre 2013, ha espresso all’unanimità parere favorevole sulla relazione oggi in esame, approvandola con i voti favorevoli dei rappresentanti dei gruppi consiliari LV-LN-P, PDL, PDV, IDV e Federazione della Sinistra Veneta-PRC Sinistra europea.”;

RITENUTO di esprimere giudizio positivo circa la meritevolezza della prosecuzione dell’iter legislativo e dunque dell’indizione del referendum delle popolazioni interessate; 

VISTO il parere favorevole espresso all’unanimità dalla Prima Commissione consiliare nella seduta del 10 settembre 2013; 

VISTI gli articoli 117 e 133 della Costituzione; 

VISTO l’articolo 5 della legge regionale 24 dicembre 1992, n. 25; 

con votazione palese,

delibera

1)    di ritenere meritevole di prosecuzione l’iter legislativo del progetto di legge n. 345, disegno di legge d’iniziativa della Giunta regionale relativo a “Mutamento della denominazione del Comune di Brenzone, in Provincia di Verona, in quella di Brenzone sul Garda”;

2)    di disporre la pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto (BURVET) ai sensi della legge regionale 27 dicembre 2011, n. 29.

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