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Scarica versione stampabile Deliberazione del Consiglio Regionale

Bur n. 63 del 23 agosto 2011


Materia: Settore secondario

Deliberazione del Consiglio Regionale n. 43 del 27 luglio 2011

Programma di promozione delle produzioni venete per il settore secondario anno 2011 (Legge regionale 14 marzo 1980, n. 16 e successive modificazioni). (Proposta di deliberazione amministrativa n. 23).

Il Consiglio regionale

Vista la nota del Presidente della Giunta regionale in data 23 dicembre 2010, prot. n. 666639/51.03/A.000.01.2, con la quale è stato trasmesso al Consiglio regionale, per l’approvazione, il programma promozionale per il settore secondario anno 2011 disciplinato dalla legge regionale 14 marzo 1980, n. 16, articolo 12 e seguenti, e successive modificazioni e integrazioni e dalla legge regionale 24 dicembre 2004, n. 33, articolo 8;

Atteso che la Giunta regionale con propria deliberazione n. 147/CR del 21 dicembre 2010 ha approvato la succitata proposta riguardante il programma di promozione per il settore secondario, prevedendo interventi per un ammontare complessivo di 1.897.193,50 euro;

Considerato che la proposta di programma promozionale per il settore secondario, ai sensi dell’articolo 12 della legge regionale n. 16/1980, è stata elaborata su una previsione di 1.897.193,50 euro, che troverà finanziamento a valere sul corrispondente capitolo del bilancio di previsione 2011, implementabile con:

  • le risorse rese disponibili in fase di assestamento di bilancio;
  • i finanziamenti allocati all’uopo dal Ministero dello sviluppo economico per i progetti da realizzarsi in convenzione con l’istituto per il commercio estero;

Visto il parere favorevole espresso a maggioranza dalla Terza Commissione consiliare nella seduta del 12 gennaio 2011;

Udita la relazione della Terza Commissione consiliare, relatore il Presidente della stessa, consigliere Luca Baggio;

con votazione palese,

Delibera

  1. di approvare il programma di promozione delle produzioni venete per il settore secondario anno 2011, di cui agli allegati A) e B) - che costituiscono parte integrante del presente provvedimento - ai sensi dell’articolo 12 della legge regionale n. 16/1980 e dell’articolo 8, comma 2, della legge regionale n. 33/2004;

  2. di stabilire che i progetti, di cui all’allegato B), saranno finanziati secondo le priorità assegnate e le effettive disponibilità di bilancio, non costituendo la sola indicazione degli stessi nel programma promozionale - oggetto del presente provvedimento - titolo alla loro esecuzione e al corrispondente finanziamento da parte regionale;
  3. di stabilire che:
    1. ad avvenuta piena operatività della costituenda società consortile denominata “Veneto promozione” l’attuazione dei progetti di cui all’allegato B), prevista in capo al centro estero delle camere di commercio del Veneto, sarà affidata a “Veneto promozione” su propria espressa richiesta e da quest’ultima attuati secondo le disposizioni, per quanto applicabili, previsti nella seconda parte del citato allegato A) “Criteri per l’attuazione del programma promozionale per il settore secondario - anno 2011”. A tale scopo la Giunta regionale con proprio atto provvederà all’impegno di spesa per le somme necessarie a favore di “Veneto promozione” per l’attuazione dei progetti per cui non si sia già provveduto all’impegno di spesa a favore del centro estero delle camere di commercio del Veneto;
    2. i progetti di cui all’allegato B) del presente provvedimento, la cui esecuzione viene prevista da parte degli altri soggetti (consorzi, associazioni di categoria, ecc.), si attueranno secondo le modalità di cui alla legge n. 16/1980 e dei criteri di cui all’allegato A), anche ad avvenuta piena operatività di “Veneto promozione”. Per questi progetti si provvederà al necessario impegno di spesa a cura del dirigente regionale della Direzione per la promozione economica e l’internazionalizzazione, al quale competerà anche la liquidazione delle somme spettanti a conclusione dei progetti;
  4. di autorizzare la Giunta regionale ad apportare al succitato programma le eventuali modificazioni e/o integrazioni che si rendessero necessarie durante la loro attuazione;
  5. di stabilire che le missioni in Italia e all’estero del personale regionale saranno autorizzate secondo quanto stabilito dalle deliberazioni di Giunta regionale n. 1536 e n. 1541 dell’8 giugno 2010, giuste circolari del Segretario generale della programmazione prot. n. 347912 del 23 giugno 2010 e prot. n. 569359 del 29 ottobre 2010;
  6. di disporre che il programma di promozione delle produzioni venete per il settore secondario anno 2011, approvato dal Consiglio regionale sia trasmesso alla presidenza del Consiglio dei ministri - dipartimento affari regionali, al Ministero degli affari esteri e al Ministero dello sviluppo economico al fine di un opportuno coordinamento con le iniziative di interesse nazionale.

ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 43 DEL 27 LUGLIO 2011

RELATIVA A: PROGRAMMA DI PROMOZIONE DELLE PRODUZIONI VENETE PER IL SETTORE SECONDARIO ANNO 2011 (LEGGE REGIONALE 14 MARZO 1980, N. 16 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI)

Programma di promozione delle produzioni venete

Settore secondario

Anno 2011

Legge regionale 14 marzo 1980, n. 16, articolo 12

Sommario

1^ Parte: Relazione

2^ Parte: Criteri per l’attuazione del programma promozionale

Allegato A

1^ Parte: relazione

Introduzione

Il 2009 ha rappresentato per l’economia italiana l’anno più critico dal secondo dopoguerra.

Iniziata a metà del 2008, la recessione dell’economia veneta si è fortemente accentuata nel corso del 2009, evidenziando timidi e sporadici momenti di ripresa nel 2010. Il calo complessivo nel 2009 è stato pari al - 5%. Il numero delle imprese attive è diminuito di quasi l’1% e l’occupazione ha segnato un trend negativo, mitigato solo in parte da un massiccio ricorso alla Cassa integrazione.

Per l’economia del vecchio continente il 2010 che sta per chiudersi non è stato l’anno della ripresa e probabilmente non lo sarà nemmeno il 2011 nonostante i segnali provenienti dalle economie emergenti, Cina in testa. In questo contesto l’economia italiana appare debole e l’appartenenza del Veneto alla parte più sviluppata del Paese non lo mette al riparo da cali di produzione e perdita di quote di mercato.

In Veneto, allo stato attuale, l’incognita maggiore è rappresentata dai danni causati dalla recente alluvione (novembre 2010) che ha profondamente segnato parte del territorio nelle province di Verona, Vicenza e Padova e dalla crisi del mercato del lavoro con una contrazione preoccupante degli occupati (-2,9% su base annua) con un trend particolarmente negativo nelle micro (-4,1%) e piccole (-3,5%) imprese, assi portanti dell’economia veneta.

L’export 2009

Nel campo delle esportazioni la prima voce merceologica, rappresentata dai macchinari industriali, vale circa 7 miliardi di euro, in calo di circa il 26% rispetto al 2008. La Germania è sempre il nostro primo mercato di sbocco, seguita dalla Francia e dalla Cina (erano gli USA nel 2008). Una conferma che per il futuro la nostra regione dovrà mantenere una robusta apertura internazionale ed il sistema economico sarà impegnato a proporre prodotti e servizi sempre più innovativi.

Secondo le indicazioni di Unioncamere del Veneto - dopo i dati poco confortanti del 2009 (peraltro in linea con quelli nazionali, con un -20,6% di variazione percentuale tra il 2008 e il 2009) - nel 3° trimestre 2010 si è registrato un aumento delle esportazioni del +10,7%.

La produzione industriale

La crisi dei mercati finanziari del 2008, superando le barriere dell’immaterialità, ha “invaso” il mondo reale della produzione e dei consumi. La conseguenza è stata che a soffrire sono state dapprima le economie legate agli scambi finanzi e successivamente quelle a forte vocazione manifatturiera come l’Italia. Il Veneto quale regione a forte vocazione industriale (con una prevalenza di micro e piccole imprese) sta pagando più di altre realtà e non uscirà dalla crisi in tempi brevi.

Il turismo

L’anno più nero dell’economia (2009) ha fortunatamente “risparmiato” dalla crisi il comparto turistico del Veneto, che seppur in flessione (-1,3% di arrivi, - 0,35% di pernottamenti) ha mantenuto buoni livelli vedendo incrementate notevolmente le presenze di tedeschi e austriaci e svizzeri che hanno parzialmente compensato il calo di turisti statunitensi e inglesi.

Il sistema finanziario

Anche il sistema bancario italiano è stato colpito dalla crisi che, sviluppatasi negli USA nel 2008, si è propagata all’intero sistema mondiale. “Crisi delle banche” che fortunatamente in Italia non ha prodotto quei fallimenti a catena che si sono registrati in particolare negli USA non lasciando indenne il sistema europeo nel suo complesso.

Alla crisi si sono sommati i nuovi parametri di Basilea 2 che hanno imposto restrizioni al credito proprio in condizioni di maggior rischio.

Sintesi e prospettive

L’attuale fase congiunturale che è caratterizzata da una profonda incertezza rende difficile qualsiasi previsione per il futuro. La crisi economica mondiale sembra superata nella sua fase più acuta ma ad ora non è possibile prevedere quando se ne “uscirà” definitivamente. Tutti sono concordi nel dire che passeranno diversi anni prima di ritornare ai livelli di PIL pre-crisi e ciò vale in particolare per le economie occidentali e, tra queste, anche per quella italiana.

Continuano a spendersi fiumi di parole sulla crisi economica che ha investito il mondo nel suo complesso. Dalla ricerca della causa che ha generato lo sconquasso, si è passati, un pò troppo frettolosamente, alla fase delle proposte per superare la crisi. L’errore di cui pochi si sono accorti è che le cause non sono state indagate a sufficienza e che pertanto qualsivoglia “cura” risulta in parte inadeguata. La globalizzazione dei mercati non ha significato la fine delle singole economie e delle politiche economiche ancora legate ai cosiddetti interessi nazionali, col risultato di evidenziare da un lato il tentativo di un governo mondiale dell’economia (meglio sarebbe parlare di finanza) in mano peraltro ai “soliti noti” Banca Mondiale, FED Americana, ecc., ancorati ad un concetto di “finanza” troppo distante dall’economia reale per poterla interpretare e sostenere.

Se non tutti i mali vengono per nuocere, allora è il caso di affermare che in questa economia globalizzata, essere ai margini dei “grandi numeri”, senza esserne fuori, come nel caso dell’Italia e del Veneto in particolare con riferimento al contesto globale, è un fattore che deve essere sfruttato in positivo. La crisi delle banche che ha soltanto lambito quelle venete (inserite in un conteso prevalentemente locale) la limitata localizzazione di grandi industrie, la presenza di un contesto imprenditoriale di tipo “familiare”, hanno reso possibile affrontare la crisi in un modo meno traumatico che altrove.

L’economia veneta nel breve periodo continuerà, pur tra timidi segnali di ripresa, a soffrire di una stagnazione della domanda internazionale. Tutti gli interventi di sostegno pubblico, in primis quelli per favorire la penetrazione commerciale nei mercati esteri, dovranno tener conto della minor propensione delle aziende ad investire in promozione a causa della minor quantità di risorse all’uopo dedicabili.

Gli interventi di promozione pubblica saranno quindi condizionati da una minor disponibilità di risorse pubbliche e in parallelo di minor risorse private, rendendo necessaria una “selezione” dei progetti finanziabili più qualificata e di un maggior controllo delle “risorse in campo”. Nel medio periodo è opportuno prevedere una rivisitazione complessiva delle norme regionali a sostegno dell’economia veneta con particolare riguardo alla promozione delle produzioni venete all’estero, spingendo il sistema delle imprese da un lato all’aggregazione funzionale e dall’altro alla riscoperta e valorizzazione delle eccellenze.

Le economie emergenti dell’India, Brasile e in particolare della Cina, che vengono percepite come un pericolo potranno essere una grande opportunità di sviluppo a condizione di non voler competere con queste “sul loro terreno” caratterizzato in particolare ma non solo, da manodopera a basso costo, da fonti energetiche in forte espansione, disponibilità di materie prime “in loco” e altri fattori non mutuabili nel nostro sistema produttivo.

C’è un mondo nuovo da riscrivere, i “vecchi autori”- il mondo occidentale - e i “nuovi” - i paesi BRIC - dovranno trovare il modo di condividere la trama del libro del ventunesimo secolo. Intelligenza e necessità vogliono che un piccola realtà, quale quella veneta trovi un proprio spazio, affinando le proprie particolari competenze, fornendo al mondo “piccole quantità di grandi cose”.

Un forte impulso in questa direzione potrà venir offerto dalla definitiva messa in rete dei servizi di “Veneto Promozione s.c.p.a.” che unirà strategicamente risorse e capacità programmatorie di Regione e C.C.I.A.A. venete.

2^ Parte: Criteri per l’attuazione del programma promozionale

- per il Settore secondario - Anno 2011

1. Attuazione delle singole iniziative e accordi di programma

1.1 L'attuazione delle singole iniziative è di competenza della Giunta regionale che può disporne la realizzazione:

a) in forma diretta, avvalendosi, qualora necessario, degli organismi di cui all'art. 12, comma 2, lett. c), n. 2 della Legge regionale 14/03/1980, n. 16, e anche secondo le modalità disposte dalla Giunta regionale mediante provvedimento 8 giugno 1993, n. 173/RAI, utilizzando altre Strutture regionali, quali le Direzioni Regionali per la Cultura, per il Turismo, per le Politiche Agricole e di Mercato;

b) in affidamento al Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto secondo gli indirizzi e per le finalità indicati dall’Accordo di Programma tra l’Unione regionale delle Camere di Commercio del Veneto e la Regione Veneto (Dgr 2844 del 29/09/2009) e conseguente Dgr n. 966 del 23/03/2010 con oggetto “Approvazione Convenzione Regione del Veneto / Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto. Delega alla sottoscrizione”. Il limite massimo di finanziamento regionale, nella percentuale del 50% delle spese ammesse, viene indicato per ciascun progetto nella tabella di cui all’Allegato B) “Schema di Graduazione delle Proposte Progettuali” - Colonna H;

c) a seguito di specifiche indicazioni progettuali da parte di organismi associativi e consortili artigiani o Enti fieristici ed altri idonei inseriti nella Programma di Promozione). Il limite massimo di finanziamento regionale, nella percentuale del 50% delle spese ammesse, viene indicato per ciascun progetto nella tabella di all’Allegato B) “Schema di Graduazione delle Proposte Progettuali” - Colonna H;

d) il limite massimo di finanziamento regionale per ciascun progetto è fissato in €. 50.000,00.

1.2Le singole iniziative potranno venire attuate anche nell'ambito dell'Accordo di Programma sottoscritto il 17 settembre 2007 fra la Giunta regionale ed il Ministero del Commercio Internazionale (ora Ministero dello Sviluppo Economico); in tale ambito la Giunta regionale è autorizzata a sottoscrivere convenzioni annuali con l'Istituto per il Commercio Estero e/o con i soggetti di cui all'art. 12, comma 2, lett. c), n. 2 della Legge regionale 14 marzo 1980 n. 16. In tal caso, il finanziamento delle iniziative sarà imputato per quote paritetiche alla Regione ed al Ministero dello Sviluppo Economico e per quote variabili al concorso di soggetti terzi, pubblici e privati, partecipanti alle medesime (di norma pari al 50%, secondo indicazione Ministeriale).

1.3I progetti di cui all’Allegato B) saranno finanziati in relazione alle risorse effettivamente disponibili. Le risorse non impegnate (in caso di revoca o rinuncia) saranno allocate scorrendo lo “Schema di Graduazione delle Proposte Progettuali”.

2. Presentazione dei progetti

2.1Dopo l’approvazione del Programma Promozionale da parte del Consiglio regionale, il Dirigente regionale della Direzione per la Promozione economica e l’Internazionalizzazione notificherà ai soggetti interessati la relativa Deliberazione del Consiglio regionale a fronte della quale i potenziali soggetti beneficiari dovranno presentare, entro il termine perentorio di 30 giorni dal ricevimento della comunicazione di notifica, formale accettazione e impegno all’esecuzione del progetto attraverso la presentazione di scheda progettuale sul modello predisposto e reso disponibile dalla Direzione per la Promozione economica e l’Internazionalizzazione, sottoscritta dal legale rappresentante, indirizzata al Presidente della Giunta regionale - Direzione per la Promozione economica e l’Internazionalizzazione, Cannaregio 168 - 30121 Venezia e redatta in carta legale, comprendente:

a) la numerazione del progetto corrispondente a quanto indicato nella tabella di cui all’Allegato B);

b) denominazione, località, periodo e tipologia dell'iniziativa;

c) indicazione delle finalità da raggiungere;

d) indicazione del numero previsto di imprese partecipanti con i relativi settori merceologici;

e) prospetto analitico delle spese;

f) prospetto delle entrate che si prevede di riscuotere (comprensive di eventuali contributi sia pubblici che privati);

g) limitatamente ai progetti proposti in Convenzione, i soggetti attuatori dovranno inviare, a seguito di specifica richiesta regionale, formale accettazione all’inserimento dei progetti in Convenzione con l’Istituto nazionale per il Commercio Estero; la mancata adesione al regime convenzionale, da parte dei soggetti attuatori, esclude automaticamente dal Programma Promozionale 2011 i progetti da questi presentati.

2.2L’attuazione dei progetti - in rapporto alle disponibilità evidenziate nel bilancio regionale per l’esercizio 2011 sul capitolo di riferimento - potrà avvenire solo dopo specifica comunicazione da parte della Direzione regionale per la Promozione economica e l’Internazionalizzazione, pena l’inammissibilità del contributo regionale.

2.3 I progetti proposti al Ministero dello Sviluppo Economico da realizzarsi in Convenzione con l’Istituto per il Commercio Estero - a seguito dell’Accordo di Programma con il Ministero -potranno essere realizzati solo dopo il loro inserimento nella citata Convenzione ed avvenuta notifica della stessa ai soggetti interessati. Il finanziamento e l’attuazione dei succitati progetti sono condizionati all’approvazione ministeriale e al loro inserimento nella citata Convenzione con l’Istituto nazionale per il Commercio Estero.

2.4 I progetti presentati dovranno essere conformi e corrispondenti alle indicazioni progettuali presentate che hanno permesso di elaborare il presente Programma Promozionale. In ogni caso le spese non conformi alle prescrizioni di cui al successivo punto 3) (anche se indicate in sede di presentazione del Progetto) saranno ritenute inammissibili.

2.5I progetti dovranno prevedere un numero minimo di 5 aziende partecipanti.

2.6In caso di progetti da realizzarsi all’estero, i soggetti di cui all’Allegato B) dovranno inviare alla Regione, almeno 7 giorni prima della partenza, l’elenco dei partecipanti corredato dalla loro qualifica in riferimento alla partecipazione al progetto.

3. Ammissibilità

3.1Non sono ammesse spese per il personale dipendente.

3.2 Non sono ammesse le spese fisse e di funzionamento dell’Associazione / Consorzio / Ente.

3.3 Non sono ammesse spese per consulenze a nessun titolo.

3.4 Vengono ammesse spese non superiori al 10% del costo complessivo del Progetto per ricerche di mercato (con il limite di €. 800,00 imputabile ad ogni singola azienda veneta partecipante) e non superiori al 15% per ricerca partners esteri (con il limite di €. 800,00 imputabile ad ogni singola azienda estera selezionata e partecipante). Le due tipologie di spesa non sono cumulabili.

3.5 Non sono ammesse generiche spese di “organizzazione” se non supportate da puntuali distinte di spesa riferibili a costi fatturati per prestazioni e servizi definiti (es. fatture di viaggio, di trasporto, di interpretariato, ecc.).

3.6 Sono escluse le spese relative alle seguenti iniziative che si svolgono in Italia:

- partecipazioni fieristiche;

- simposi e convegni;

- manifestazioni d’arte.

3.7Nessuna spesa, da parte dei soggetti attuatori, potrà essere assunta prima dell’avvenuta notifica del provvedimento di impegno delle somme necessarie al finanziamento del Progetto stesso.

3.8I progetti dovranno essere realizzati con la partecipazione di almeno 5 aziende, pena la non ammissibilità al contributo.

3.9I progetti, ad esclusione di quelli in Convenzione con l’Istituto nazionale per il Commercio Estero, dovranno essere realizzati e rendicontati entro l’anno successivo dall’approvazione del presente provvedimento.

4. Rendicontazione e liquidazione

4.1 Documentazione per la rendicontazione:

I soggetti beneficiari presenteranno la seguente documentazione ai fini della liquidazione delle somme spettanti:

a) rendicontazione delle spese e delle entrate relativa all'iniziativa realizzata, sotto forma di dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà;

b) copia delle fatture o equipollenti e contestuale dichiarazione sottoscritta che le stesse corrispondono agli originali; le fatture estere o equipollenti dovranno essere supportate da traduzioni in italiano contenenti gli elementi essenziali delle stesse (fornitore, prestazioni rese, importo in euro) sottoscritte dal legale rappresentante (beneficiario del contributo regionale);

c) dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà da cui risulti che le fatture sono inerenti all'iniziativa realizzata e che le stesse sono state pagate;

d) relazione sui risultati dell'iniziativa promozionale comprendente l'elenco dei partecipanti e specifica sottoscrizione;

e) entro 30 giorni dalla comunicazione da parte della Regione dell’entità del contributo concesso, il richiedente la liquidazione dovrà far pervenire alla Regione, pena l’esclusione dal contributo, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di ogni singola impresa “beneficiaria” nella quale vengano indicate le agevolazioni economiche di qualsiasi natura ricevute da parte dello Stato o da Ente Pubblico nell’arco dell’ultimo triennio (tre esercizi finanziari), in considerazione che le agevolazioni in regime “de minimis” - per il periodo dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2010 - non possono superare i 500.000,00 euro, derogando al limite nel triennio di €. 200.000,00 stabilito dal Regolamento Ce n. 1998/2006.

4.2 Termini per la rendicontazione

a) la documentazione di cui al punto precedente dovrà essere trasmessa entro il termine di tre mesi dalla conclusione della relativa iniziativa promozionale;

b) entro tre mesi dalla conclusione dell’iniziativa, su richiesta motivata del soggetto beneficiario - pena la revoca del contributo regionale - il termine di rendicontazione di cui alla lettera a) è elevato fino ad un massimo di ulteriori mesi sei;

c) il mancato rispetto dei termini di rendicontazione comporta l’automatica decadenza del contributo impegnato anche per gli effetti di cui all’art. 51 della Legge regionale n. 39 del 29/11/2001 e successive modifiche.

5. Variazioni progettuali

Le proposte di modifica dei progetti:

a) possono essere chieste una sola volta per singolo progetto;

b) non possono essere chieste successivamente alla data di avvio dell’iniziativa (data prevista e indicata nel progetto presentato);

c) devono essere debitamente motivate;

d) se realizzate in assenza di previa presentazione di motivata istanza, comportano la revoca del finanziamento previsto.

6. Uffici regionali competenti

Sono individuati:

a) nella Direzione per la Promozione economica e l’Internazionalizzazione - P.O. Programmazione e Attività Promozionali - la struttura amministrativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale;

b) nel Dirigente regionale della Direzione per la Promozione economica e l’Internazionalizzazione il responsabile dell'adozione degli atti conclusivi del procedimento e attuativi delle singole iniziative, ai sensi della Dgr n. 375 del 12/02/1997;

c) in 12 mesi il termine entro cui sarà concluso, con l'adozione del provvedimento finale da parte del Dirigente regionale della Direzione per la Promozione economica e l’Internazionalizzazione, ogni singolo procedimento derivante dall'applicazione delle disposizioni del presente atto;

d) detto termine decorre dalla data di acquisizione da parte della predetta Direzione delle istanze finali di parte (corrispondenti e susseguenti alle domande di liquidazione delle spettanze) corredate di tutta la documentazione prescritta.

(segue allegato B)


(seguono allegati)

DACR 043_allegatoB_234482.pdf

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