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Scarica versione stampabile Deliberazione del Consiglio Regionale

Bur n. 125 del 10 dicembre 2004


Materia: Geologia, cave e miglioramenti fondiari

Deliberazione del Consiglio Regionale n. 56 del 10 novembre 2004

Programma speleologico per il 2004. Legge regionale 8 maggio 1980, n. 54. (Proposta di deliberazione amministrativa n. 160).

Il Consiglio regionale del Veneto

(omissis)

delibera

1) di approvare il Programma speleologico annuale per il 2004 così come risulta dall'allegato A); 2) di dare mandato alla Giunta regionale per l'attuazione dello stesso.


"ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 56 DEL 10 NOVEMBRE 2004 Relativo a: PROGRAMMA SPELEOLOGICO PER IL 2004. LEGGE REGIONALE 8 MAGGIO 1980, N. 54. ALLEGATO A 1) ATTIVITA' SVOLTA DAI GRUPPI SPELEOLOGICI NEL 2003 L'attività svolta nel 2003 dai 28 gruppi aderenti alla Federazione Speleologica Veneta sia per quanto riguarda la ricerca che l'esplorazione delle zone più significative del territorio è stata, come sempre, notevole. Tralasciando l'attività che si è svolta in altre zone d'Italia e all'estero, i vari gruppi che contano in totale 880 persone iscritte, hanno effettuato nel 2003 circa 3100 uscite ed hanno organizzato 15 campi di esplorazione e moltissime uscite in "campagna" confermando così l'impegno profuso soprattutto nei fine settimana. I campi tenuti sia durante il periodo estivo che in quello invernale, sono stati 14: 9 nelle Dolomiti, 2 sull'altipiano di Asiago, 1 sul monte Grappa , 1 nei Lessini e 1 ad Oliero. A conferma dell'impegno dimostrato dagli aderenti nell'attività di ricerca e di studio nelle aree carsiche del Veneto, si sono scoperte 167 nuove cavità e si è continuato nella esplorazione e documentazione di quelle esistenti. Nel sistema dei Piani Eterni, sono continuate le esplorazioni ed il rilievo delle cavità "V.35" e "PE10" ed è iniziato anche il rilevamento delle grotte esistenti in una vicina area, la Val Scortegada. Nei Lessini Veronesi, grazie al lavoro di vari grupppi, sono arrivate delle sorprese dalla Spluga della Preta. Mentre si pensava che la cavità avesse esaurito ogni potenzialità esplorativa, sono invece venute alla luce nuove gallerie e pozzi ed un salone, con un volume stimato di 300.000 metri cubi. Sulla Tofana di Mezzo, in accordo con il Parco delle Dolomiti Ampezzane, è iniziata l'esplorazione di un profondo pozzo, individuato in seguito al ritiro del ghiacciaio della Tofana, esplorato, per il momento, fino a 70 metri, a causa delle condizioni climatiche avverse. Sempre nell'ambito delle attività dei gruppi, sull'altipiano del Faedo Casaron è stato finalmente individuato il passaggio di congiunzione fra il Buso della Rana ed un'altra cavità e si sono rilevati altri 1500 metri di nuovi ambienti ipogei. Sull'altipiano di Asiago è continuata poi l'esplorazione della grotta Vludermaus Kuvela , dove i nuovi pozzi scoperti, hanno permesso di raggiungere la profondità di 600 metri A Ponte Subiolo è stato allestito un campo per l'esplorazione della sorgente dell'Elefante Bianco, cui hanno partecipato speleosubacquei di fama mondiale. Alcune immagini delle esplorazioni sono state trasmesse in televisione nel corso della trasmissione "Superquark". La sorgente precedentemente esplorata fino ad una profondità di 139 metri, grazie a questa campagna, è ora giunta sino a quella considerevole di 162 metri. In totale, nel 2003, le grotte esplorate sono state 177, quelle rilevate e catastate 167. Per le cavità artificiali si sono aggiunte circa una cinquantina di nuove schede a quelle già censite. Le aree di lavoro sono concentrate principalmente nelle province di Belluno, Treviso e Vicenza , documentando cavità di tipo militare e antiche opere estrattive. Tra le varie attività annuali, si sono organizzati inoltre, 22 corsi di speleologia di cui 2 a livello nazionale e a questi corsi, ove si ricerca una sempre maggiore preparazione sia per quanto attiene la sicurezza che la formazione tecnica e scientifica , hanno partecipato 220 allievi. Molti consensi hanno inoltre riscosso le visite guidate alle antiche mura di Treviso, ove in tutto hanno partecipato circa 1600 persone Oltre ai citati corsi, tenuti secondo le direttive delle scuole nazionali , sono stati organizzati altri corsi con tematiche diverse quali: archeologia, biologia, fisica, rilievo, soccorso, fotografia e perfezionamento tecnico. Nell'ambito poi delle varie attività, molti gruppi speleologici veneti hanno aderito al I° Convegno Nazionale sulla Speleologia in Area Dolomitica, tenutosi, con il patrocinio del Parco delle Dolomiti Bellunesi, a maggio 2003, ad Agordo, che ha fatto il punto sulle ricerche finora effettuate nelle Dolomiti. Oltre a questo in dicembre 2003 si è tenuto presso il Museo di Storia Naturale di Verona, l'incontro sul tema " La tutela delle acque carsiche" durante il quale è stata presentata l'attività della Federazione Speleologica. Nel corso del 2003 sono stati poi stampati e distribuiti, gli atti del convegno " Montello 2002 " tenutosi a Nervesa della Battaglia , allestite 8 mostre fotografiche in varie città del Veneto e effettuato più di settecento , tra proiezioni e conferenze. Nell'ambito poi dell'attività della Federazione è continuato anche per il 2003 l'impegno dei gruppi presso il Museo di speleologia e carsismo di Oliero ove si è avuta una affluenza di circa 17.579 visitatori tra cui 3808 studenti di scuole di ogni livello. Lo stesso impegno è continuato presso i vari laboratori sotterranei didattici, visitati da 1700 persone e, durante i periodi di apertura stagionali, nelle grotta turistica di Monte Capriolo, ove sono state registrate circa 3600 presenze. Oltre questo impegno, si è avviato il progetto " Idrogeologia del Complesso carsico dei Piani Eterni" ove, in collaborazione con l'Ente Parco delle Dolomiti Bellunesi, si prevede di effettuare uno studio approfondito dell'area carsica con rilievi esterni, campionamenti di roccia in grotta, il tracciamento delle acque d il monitoraggio di alcune sorgenti. Sempre in campo idrogeologico, a settembre del 2003, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Ferrara, è stato condotto un esperimento di tracciamento delle acque sotterranee del Montello, che ha confermato il collegamento tra una importante cavità carsica ed una sorgente prossima al fiume Piave. Nell'ambito poi, delle attività della Federazione sono continuate anche nell'anno 2003, le operazioni di pulizia delle grotte che spesso sono oggetto di scarichi abusivi di rifiuti e il monitoraggio delle acque sotterranee, previsto nel progetto IN.AC. Di tutte queste attività, uscite studi, e convegni si ritrova traccia, ampiamente illustrata, nel Notiziario della F.S.V. "Speleologia Veneta", giunto al volume n. 11 e allegato alla documentazione prodotta dai gruppi e distribuito in Italia in 1300 copie. Per ultimo è appena il caso di ricordare che sono sempre in attività anche le quattro squadre del Soccorso Speleologico, che operano, ove si rende necessario, in collaborazione con la Protezione Civile ed altri Enti preposti. 2) ATTIVITA' FEDERAZIONE SPELEOLOGICA DEL VENETO 2003 Gruppi Aderenti 28 _ soci 880

Descrizione Preventivato eseguito
Corsi di speleologia e a tematiche diverse 18 22
Proiezione diaporama " l'acqua che berremo"
Stampa degli atti del Convegno " Montello 2002
Convegno internazionale ad Agordo
Mostre ed altri convegni
Museo di Oliero 80gg 150
Proiezioni e conferenze,lezioni 450 570
Pubblicazione n. 11 di "Speleologia Veneta"
Esplorazioni e uscite 2300 3100
Campi 14 14
Continuazione ricerche sui Piani Eterni
Continuazione operazioni di bonifica e disinquinamento cavità
Continuazione ricerche scientifiche 4 Laboratori
Accatastamento grotte naturali 167
Studio accatastamento cavità artificiali 50
Visite guidate in grotta e sul terreno
Laboratori operanti 4 4
Stazioni di denudamento 160 160
3) QUOTA SPESE GRUPPI ISCRITTI ALL'ALBO RIPARTIZIONE CONTRIBUTO REGIONALE ANNO 2003
n. Denominazione del gruppo EURO
1 Gruppo Grotte CAI Solve 836,80
2 Gruppo Speleo CAI Padovano 1.707,75
3 Gruppo Grotte Treviso 2.763,05
4 Gruppo naturalistico Montelliano - Nervesa 3.973,55
5 Gruppo Speleo CAI Opitergino-Oderzo 1.392,00
6 Gruppo Speleo Valdobbiadenese 1.457,80
7 Gruppo Speleo CAI Vittorio Veneto 2.373,55
8 Gruppo Speleologico CAI San Marco 836,80
9 Gruppo Amici della Montagna 2.078,80
10 Gruppo Speleo CAI Verona 1.613,05
11 Unione Speleologica Veronese 1.613,05
12 Centro Ricerche Naturalistiche Verona 1.147,30
13 Gruppo Grotte Falchi Verona 992,05
14 Gruppo Attività Speleo Veronese (X spese Federazione S.V.) 1.757,80
15 Club Speleologico Proteo Vicenza 3.855,30
16 Gruppo Grotte Trevisiol Vicenza 2.078,80
17 Gruppo Speleo Settecomuni Asiago 1.086,75
18 Gruppo Speleologi CAI Malo 1.923,55
19 Gruppo Grotte CAI Schio 1.923,55
20 Gruppo Grotte Giara Modon Valstagna 2.534,05
21 Equipe Veneziana di Ricerca Venezia 465,75
22 Gruppo Speleologico CAI Feltre 1.457,80
23 Gruppo Speleologico Montecchia 1.302,55
24 Gruppo Speleo GEO CAI Bassano 2.544,55
25 Gruppo Speleologico Seren del Grappa 465,75
26 Gruppo Speleologico Arianna Treviso 931,50
27 Gruppo Grotte Valdagno CAI Valdagno 1.684,68
28 Gruppo Grotte Reithia - Borso del Grappa 250,00
TOTALE parziale Euro 47.047,93
Progetti scientifici approvati 36.159,55
Stampa Notiziario Speleologia Veneta n.11 8.000,00
Acquisto 2 app. radio per soccorso speleologico 2.571,79
All. mostra Nervesa della Battaglia 1.391,45
Diapofilm _ Commissione Fotografica 1.847,00
Materiale didattico Società Spel. 400,00
TOTALE Euro 97.417,72
4) Programma di massima per l'anno 2004 - Coordinamento ed organizzazione di n. 18 corsi di Speleologia di diverso livello tecnico ma sempre secondo le normative delle scuole nazionali del Club Alpino Italiano e della Società Speleologica Italiana. - Organizzazione di altri 12 corsi a tematiche diverse ( biospeleologia sub, rilievo inquinamento e ecologia, analisi delle acque, uso GPS, informatica, didattica, archeologia e fotografia ) dedicati a speleologi e non.( insegnanti ,educatori, terza età ). - Stampa degli atti Convegno internazionale di Agordo " Speleodolomiti" - Nell'ambito delle manifestazioni ancora legate al 2002 "Anno internazionale della Montagna", ogni gruppo singolarmente o assieme ad altri, organizzerà conferenze, proiezioni e visite guidate in grotta, zone carsiche e risorgenze venete. - Partecipazione a corsi e convegni nazionali per la presentazione di alcune ricerche ed esplorazioni svolte nel Veneto . - Organizzazione di una mostra e di una serata per la sensibilizzazione alla tutela delle acque dolci, a Mestre (VE). - Organizzazione di nuovi periodici stage di aggiornamento sull'inquinamento e l'uso della strumentazione di ricerca a margine del progetto IN.AC., non solo per gli speleologi impegnati nel progetto, ma anche per altri speleologi italiani, interessati a sviluppare una ricerca simile sul loro territorio. - Implementazione del catasto sorgenti in aree carsiche venete con georeferenziazione delle stesse, progetto a cui collaborano gran parte dei gruppi veneti, dati che verranno usati anche dal progetto IN.AC. - Creazione ed aggiornamento del sito Internet della Federazione Speleologica Veneta. - Organizzazione di varie mostre fotografiche a carattere speleologico esplorativo e documentativo, anche a carattere itinerante da esporsi nelle scuole o centri culturali. - Continuazione delle attività didattiche svolte dai responsabili del Museo didattico di Carsismo e Speleologia " A. Parolini " di Oliero ( Valstagna _ VI) con organizzazione di visite guidate anche a zone naturali limitrofe ( ca. 50 interventi ) ed apertura del Museo al pubblico per almeno 60 gg effettivi da marzo a ottobre. - Attività didattica e divulgativa : proiezioni, conferenze, lezioni nelle scuole, visite guidate in grotta e sul terreno ,per un numero previsto di circa 450 interventi. - Gestione delle visite alla grotta attrezzata di Monte Capriolo - Preparazione nuovo materiale didattico da proiettare con uso di proiettori stereo e potenziamento del costituendo archivio fotografico FSV regionale, con raccolta anche di materiale storico. - Pubblicazione del 12° volume del notiziario "Speleologia Veneta" in 1300 copie con relativa distribuzione in Italia ed all'estero. - Pubblicazione e distribuzione di vari bollettini, DC e video di gruppo e di ricerche scientifiche. - Proiezione del diaporama sulle grotte del Montello e " l'acqua che berremo". Completamento del diaporama in corso di realizzazione sulle cavità dei monti lessini. - Completamento e distribuzione di un CD interattivo sulle cavità più importanti del Cansiglio. - Lavoro di ricerca sul terreno, esplorazione di cavità, di rilievo, accatastamento delle nuove cavità, revisione dei dati catastali di alcune cavità anche con l'ausilio del GPS che coinvolgerà tutti i gruppi per un numero previsto di 2.300 uscite previste. - Acquisto di attrezzature e materiali necessari all'attività di studio e di ricerca . - Organizzazione di campi estivi ed invernali di ricerca e di esplorazione in alta quota, ne sono previsti in tutto 8. - Continuazione delle ricerche idrologiche e fisiche nella cavità PE10 sui Piani Eterni ( Parco delle Dolomiti Bellunesi ) - Completamento dei due progetti di ricerca sull'inquinamento delle sorgenti carsiche in territorio veronese. - Studio dell'impatto antropico sulle sorgenti dell'Altipiano di Asiago. - Continuazione dello studio sulla corrosione carsica e l'erosione in forra con l'acquisizione dei dati dalle stazioni già operanti. - Continuazione studio climatico della riserva carsica sotterranea " Bus della Genziana ". - Gestione del progetto IN.AC. con esame e studio dei dati raccolti - Continuazione dei campionamenti subacquei di biofilm. - Avvio della ricerca sul paleoclima attraverso indagini su stalagmiti di alcune grotte vicentine. - Analisi dell'inquinamento delle acque sotterranee da metalli pesanti attraverso bioindicatori. - Uso del laboratorio didattico sotterraneo nel Tavaran Longo (Montello). - Continuazione delle ricerche scientifiche a carattere biologico in atto nei laboratori sotterranei di Villa Francescatti (Verona) Grotta di Monte Subiolo (Valstagna) e Bus della Genziana (Pian del Cansiglio) con pubblicazione delle stesse e dei risultati conseguiti. - Potenziamento dei dati informatizzati dal Catasto delle cavità naturali - - Potenziamento dei dati informatizzati dal catasto cavità naturali, con pubblicazione dei dati aggiornati ed organizzazione del nuovo catasto delle cavità con rischio ambientale. - Pubblicazione del primo elenco delle cavità artificiali venete iscritte a catasto fino a tutto 2003. - Continuazione delle ricerche per la salvaguardia e la protezione delle cavità e, ove necessario, operazioni di bonifica e disinquinamento con l'aiuto anche di terzi e segnalazione alle autorità competenti. 5) PREVENTIVO DI SPESA PER L'ATTIVITA' ANNO 2004 1)- ACQUISTO ED AMMODERNAMENTO DI ATTREZZATURE ED APPARECCHIATURE SPELEOLOGICHE: (come art. 2 L.R. 54/80 ed art. 9 regolam.) Per il regolare svolgimento dell'attività programmata e descritta su altro documento, si rende necessario il continuo rinnovo del materiale usurato dalle gravose condizioni tipiche dell'ambiente sotterraneo. Rinnovo indispensabile per assicurare un adeguato livello di sicurezza nella normale attività speleologica: totale capitolo Euro 70.525,00. 2)- ORGANIZZAZIONE E PARTECIPAZIONE A CORSI DI SPELEOLOGIA, DI SOCCORSO SPELEOLOGICO, CONFERENZE, LEZIONI, PROIEZIONI, CONGRESSI, CONVEGNI ED ALTRE ATTIVITA' DIDATTICHE E TURISTICO-CULTURALI IN GENERE: (come art. 2 e 3 L.R. 54/80 ed art. 9 regolam.) - Organizzazione di nr. 18 Corsi di speleologia omologati dalle scuole nazionali del C.A.I. e della S.S.I. che coinvolgeranno ca 200 partecipanti: Euro 16.000 - Organizzazione di nr. 12 corsi propedeutici e/o specializzazione sempre secondo le normative CAI e SSI ad indirizzo sub, soccorso, rilievo/catasto, geologico e biospeleologico: Euro 6.000 - Attività divulgativa e didattica che verrà svolta da tutti i gruppi aderenti per un numero previsto di circa 300 interventi così identificati: - conferenze e proiezioni c/o circoli culturali, sportivi, associazioni ed altri enti, - lezioni e proiezioni nelle scuole di ogni livello, - organizzazione di mostre di speleologia. Euro 10.000 -Visite guidate per circa 150 interventi: - in varie grotte, - lungo i percorsi didattico naturalistico carsici, - nei quattro laboratori sotterranei, - nel Museo di Speleologia e carsismo di Oliero, - nella grotte turistico-didattiche di Monte Capriolo, Ponte Subiolo, Tavaran longo, Bus della Genziana Euro 6.300 totale capitolo Euro 38.300,00. 3)- STAMPA E DIFFUSIONE DELLE ATTIVITA' SVOLTE NELLE CAVITA' ED AREE CARSICHE VENETE SIA A LIVELLO SCIENTIFICO CHE ESPLORATIVO E DI CATASTO: (come art. 2 L.R. 54/80 ed art. 9 regolam.) -Pubblicazione del nr.12 del notiziario 'Speleologia Veneta' in nr. 1300 copie con relativa distribuzione nazionale ed internazionale Euro 12.000 -Pubblicazione di vari notiziari di gruppo, di varie ricerche scientifiche di materiale didattico per corsi, proiezioni e conferenze: Euro 31.270 totale capitolo Euro 43.270,00. 4)- RICERCHE SCIENTIFICHE BIOLOGICHE E ABIOLOGICHE IN CAVITA', AREE CARSICHE E LABORATORI SOTTERRANEI: (come art. 2 e 5 L.R. 54/80 ed art. 9 regolam.) -Continuazione allevamenti e ricerche su vari animali di grotta ed attività collegate nei quattro laboratori sotterranei della FSV di Vittorio Veneto, Verona, Valstagna e Bus della Genziana: Euro 3.700 - Altre ricerche dei gruppi Euro 6.440 -Potenziamento progetto "IN.AC.', ed avvio delle ricerche collaterali e del 'Catasto delle sorgenti carsiche del Veneto': Speleologia in 3D, implementazione archivio fotografico, continuazione studio corrosione carsica, avvio studio paleoclima vicentino Euro 30.000 totale capitolo: Euro 40.140,00. 5)- RICERCHE SUL TERRENO PER UN MAGGIOR CONOSCENZA DEI FENOMENI CARSICI, LORO VALORIZZAZIONE, PROTEZIONE E STUDIO: (come art. 3 e 4 L.R. 54/80 ed art. 9 regolam.) - materiali per dette attività, uscite di ricerca ed esplorazione (previste 2300), organizzazione campi in alta quota (previsti 8), materiale cartografico, topografico e fotografico, materiale per rilievo e catasto cavità, materiale didattico ed informativo, materiali per protezione e tutela di varie grotte venete, spese di gestione attività speleologica: totale capitolo Euro 15.120,00.- TOTALE GENERALE EURO 207.355,00.= 6) D0MANDE DI ISCRIZIONE ALL'ALBO PER IL 2004 I Gruppi speleologici iscritti all'Albo Regionale a tutto il 31.12.2003 e che presentano la documentazione ai fini della conferma per l'anno 2004 ,sono i seguenti: 1) GRUPPO GROTTE CAI SOLVE _ BELLUNO 2) GRUPPO SPELEO CAI PADOVANO - PADOVA 3) GRUPPO GROTTE TREVISO _ TREVISO 4) GRUPPO NATURALISTICO MONTELLIANO _ NERVESA DELLA BATTAGLIA 5) GRUPPO SPELEO CAI OPITERGINO _ ODERZO 6) GRUPPO SPELEO VALDOBBIADENESE- VALDOBBIADENE 7) GRUPPO SPELEO CAI VITTORIO VENETO _ VITTORIO VENETO 8) GRUPPO SPELEOLOGICO CAI SAN MARCO _ VENEZIA 9) GRUPPO AMICI DELLA MONTAGNA _ VERONA 10) GRUPPO SPELEO CAI VERONA- VERONA 11) UNIONE SPELEOLOGICA VERONESE- VERONA 12) CENTRO RICERCHE NATURALISTICHE _ VERONA 13) GRUPPO ATTIVITA' SPELEOLOGICA VERONESE _ VERONA 14) CLUB SPELEOLOGICO PROTEO _ VICENZA 15) GRUPPO GROTTE CAI TREVISIOL _ VICENZA 16) GRUPPO SPELEO SETTECOMUNI _ ASIAGO 17) GRUPPO SPELEOLOGI CAI MALO _ MALO 18) GRUPPO GROTTE CAI SCHIO _ SCHIO 19) GRUPPO GROTTE GIARA MODON _ VALSTA GNA 20) EQUIPE VENEZIANA DI RICERCA _ VENEZIA 21) GRUPPO SPELEOLOGICO CAI FELTRE _ FELTRE 22) GRUPPO SPELEOLOGICO MONTECCHIA- MONTECCHIA 23) GRUPPO SPELEOLOGICO GEO CAI BASSANO _ BASSANO DEL GRAPPA 24) GRUPPO SPELEOLOGICO SEREN DEL GRAPPA- SEREN DEL GRAPPA 25) GRUPPO SPELEOLOGICO ARANNA _ TREVISO 26) GRUPPO GROTTE VALDAGNO CAI - VALDAGNO 27) GRUPPO GROTTE FALCHI _ VERONA 28) GRUPPO SPELEO REITHIA- SEMONZO-BORSO DEL GRAPPA In totale quindi i gruppi speleologici che chiedono l'iscrizione per il 2004 sono 28 7) CONCESSIONE CONTRIBUTO Le domande per la concessione del contributo e l'iscrizione all'Albo, sono state presentate entro febbraio 2004 e pertanto in regola con i termini e le prescrizioni previsti dall'art. 5 della L.R. 54 del 8 maggio 1980 e dall'art. 9 del Regolamento di attuazione n. 1 del 28 agosto 1981. Ogni Gruppo ha prodotto come previsto, la seguente documentazione: - domanda di iscrizione all'Albo - relazione delle attività svolte nell'anno precedente - programma dettagliato delle attività proposte per l'anno in corso - consuntivo e preventivo di spesa - dichiarazione di regolarità assicurativa dei soci contro gli infortuni Relazione a cura del Servizio Tutela Acque Ufficio Acque Minerali _ Termali e Speleologia della Direzione Geologia e C.A Regione Veneto - Giunta regionale Segreteria all'Ambiente - Direzione Geologia e Ciclo dell'Acqua DCR056ALLA2.pdf Servizio Tutela Acqua Ufficio Acque Minerali, Termali e Speleologia FEDERAZIONE SPELEOLOGICA VENETA - PROGETTI SCIENTIFICI Consuntivo 2003 Preventivo 2004 Progetti già avviati nel 2003 e proposti per la prosecuzione 1. SPELEOLOGIA VENETA IN 3D 2. ARCHIVIO FOTOGRAFICO DELLA FEDERAZIONE SPELEOLOGICA VENETA 3. STUDIO DELLA CORROSIONE CARSICA MEDIANTE STRUMENTO (MICROMETRO) IN VARIE STAZIONI NEL VENETO 4. INDAGINI SU STALAGMITI LAMINATE E IL CLIMA DEL VICENTINO DURANTE L'OLOCENE Consuntivo 2003 - Progetti già avviati COMMISSIONE FOTOGRAFICA "SPELEOLOGIA VENETA IN 3D" "ARCHIVIO FOTOGRAFICO DELLA FEDERAZIONE SPELEOLOGICA VENETA" Nel 2003 il progetto ha avuto un'apparente battuta d'arresto, "se così si può dire". Durante quest'anno, infatti, non sono stati prodotti nuovi diaporama come prevedeva il progetto "Speleologia Veneta in 3D", mentre quello già confezionato lo scorso anno, "Conglomerato", a seguito della naturale crescita tecnica e creativa, sta ora subendo un restyling. In realtà, il progetto "Speleologia Veneta in 3D" è passato nella fase di coinvolgimento dei Gruppi Federati, proprio come ci si auspicava fin dalla sua nascita. Alcuni gruppi dell'area Veronese stanno attivamente collaborando nella realizzazione del diaporama sui monti Lessini, mentre i gruppi del Vicentino hanno chiesto l'organizzazione di un corso di formazione sulla fotografia con particolare interesse alla fotografia 3D, presso una delle loro sedi. Tale situazione, confortata dall'impegno di alcuni speleo-fotografi che hanno frequentato i corsi di formazione organizzati negli anni precedenti dalla Commissione Fotografica della FSV che ora stanno producendo nuove immagini, mi ha indotto a non forzare i tempi e lasciare il giusto tempo per l'apprendimento della tecnica e la maturazione dell'arte della regia. Posso comunque affermare che i primi risultati che ho potuto visionare sono molto incoraggianti e meritano questa attesa. A supporto di questa situazione prevedo di organizzare nel Vicentino, nel corso del 2004, altri eventi formativi d'approfondimento. Nel frattempo è stato implementato il materiale di proiezione con l'acquisto di un impianto audio adeguatamente proporzionato al livello qualitativo dei nostri prodotti. Lo scorso anno, infatti, il fatto di doverci affidare agli impianti audio già presenti nelle sale ove andavamo a proiettare è stato il più delle volte penalizzante in quanto la sua scarsa qualità riduce notevolmente l'impatto emozionale dei nostri diaporama dato proprio dalle colonne sonore scelte. Ora, grazie a questo investimento, siamo completamente autosufficienti e possiamo proiettare anche in spazi sprovvisti di tale supporto. E' stato anche completato l'acquisto delle attrezzature di ripresa che sono state poi prontamente consegnate al Gruppo Amici della Montagna che attualmente le utilizza per la produzione di immagini dedicate all'area della Lessinia e alle grotte del veronese. Le stesse attrezzature sono a disposizione degli altri Gruppi del veronese che intendono collaborare alla realizzazione del diaporama dedicato a questa zona. Da quanto sopra, si intuisce che la mancanza di nuovi prodotti non corrisponde all'inattività, ma è solo un momento evolutivo del progetto. In realtà, il progetto 3D in senso lato, a seguito di due spedizioni a Cuba promosse dalla Commissione Fotografica e realizzate dal Gruppo Speleologico S. Marco, ci ha arricchito di un nuovo ed affascinante diaporama in stereoscopia: "Cuba l'altra dimensione"; diaporama che sta ottenendo notevoli consensi da parte del pubblico e che introduce ad una nuova collana di prodotti dal raggio d'azione più ampio. Concludendo, le proiezioni già disponibili, grazie al passaparola, sono sempre più richieste da Scuole ed associazioni culturali. Tali proiezioni hanno interessato fino ad oggi più volte le province di Venezia (5), Treviso (5), Verona (4), Belluno (1) e Vicenza (2), con punte a Pordenone (1), Udine (1), Milano (1), Roma (1), Varese (1), Foggia (4), Lecce (3) e Reggio Emilia (1). RESPONSABILE DEL PROGETTO Antonio Danieli (referente commissione fotografica FSV) via Fapanni 45 30030 Martellago VE TEL 041 5402410 E-MAIL antoniodanieli@tele2.it STUDIO DELLA CORROSIONE CARSICA MEDIANTE STRUMENTO (MICROMETRO) IN VARIE STAZIONI NELVENETO, IN LABORATORI IN SUPERFICIE ED IN PROFONDITÀ PROGETTO CORROSIONE 2002/2007 ANNO 2004 PREMESSA Si rimanda alle premesse del progetto corrosione 2002/2007 già presentato nel 2002. Dopo l'approvazione del progetto, sono state realizzate altre cinque stazioni nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunese e precisamente nelle Vette Feltrine (Casera Erera 3 stazioni, Piani Eterni 1 stazione, Casera Campotorondo 2 stazioni). Durante quest'anno, si intende fare una campagna estiva e rivisitare tutte le stazioni ( Altopiano del Cansiglio, Altopiano dei Sette Comuni, Monte Cavallo, Altopiano di Sennes, Vette Feltrine). Inoltre, si tratterebbe di completare un laboratorio esterno (in parte esistente) nel Giardino Alpino (Cansiglio) e confrontare i dati con quello di Borgo Grotta Gigante (Carso Triestino), di completarne uno ipogeo ( Bus de la Genziana, altopiano del Cansiglio) di posizionare stazioni ipogee (Bus de la Genziana, Covolo della Guerra, Covoli di Sarcedo, Piani Eterni). Si tratterebbe di incrementare il numero delle stazioni in superficie ed infine di posizionare stazioni in forre fluviali e ipogee dei corsi (Piani Eterni) onde avere dati sull'erosione-corrosione delle soglie. OBIETTIVI L'obbiettivo fondamentale del progetto è conoscere l'abbassamento per corrosione delle superfici rocciose su calcari e su altri litotipi, in maniera tale da comprendere la velocità di evoluzione delle morfologie carsiche superficiali e profonde. Obbiettivi secondari sono: 1. fornire una correlazione tra durezza delle acque delle sorgenti (progetto NewINAC) e la corrosione; 2. fornire dati quantitativi sul fenomeno dell'evoluzione delle forre superficiali e ipogee; 3. quindi sull'evoluzione geomorfologica delle aree carbonatiche in esame. RELAZIONE 2003 Durante l'anno 2003 sono state rivisitate le stazioni dell'Altopiano del Cansiglio, tutte le stazioni dell'Altopiano dei Sette Comuni e precisamente quelle posizionate sui Granari di Galmarara, Monte Fiore e sui Castelloni di S. Marco. Si è completato un laboratorio esterno nel Giardino Alpino sito in Pian Cansiglio, molto utile perché d'ora innanzi sarà possibile confrontare i dati con quello di Borgo Grotta Gigante (Carso Triestino. Le prime letture saranno effettuate allo scioglimento delle nevi nella primavera del 2004. Nel 2004 sarà completato il laboratorio ipogeo nel Bus de la Genziana, altopiano del Cansiglio). Verranno visitate le stazioni per le letture annuali o biennali site sull' Altopiano del Cansiglio, sull'Altopiano dei Sette Comuni, sul Monte Cavallo, sull'Altopiano di Sennes e sulle Vette Feltrine. Oltre a quanto sopra c'è l'intenzione di incrementare il numero delle stazioni in superficie ed infine di posizionare alcune stazioni in forre fluviali e ipogee dei corsi onde studiare la dissoluzione e l'erosione fluviale , in collegamento con il Laboratorio in forra di Pradis. TEMPI PREVISTI · Una lettura l'anno per ogni stazione già funzionante e quindi una uscita; · Per le stazioni di nuova istituzione, è necessario metterla in opera e leggere il primo valore il giorno successivo; · per i laboratori, in media tre giornate per la prima lettura. N:B: per avere dati significativi, è necessario un periodo d'osservazione di almeno cinque anni ed adesso siamo al terzo. Da questo anno si è aggiunto al progetto, anche Alberto Riva del Gruppo Grotte SOLVE CAI Belluno. Pertanto si hanno i responsabili: Toniello Vladimiro Ind.: Via Settembrini 109 31015 Conegliano ( TV) email: toniello.v@libero.it Riva Alberto Ind. Via Torricelle 6E 32100 Belluno (BL) email: alberto.riva@tin.it PUBBLICAZIONE DEI DATI Pubblicazione su "Speleologia Veneta". STRUMENTI E MEZZI Data la precisione micrometrica delle letture della ricerca, è indispensabile avere un altro strumento e un'altra piastra di riscontro. Queste andrebbero ad aggiungersi, oltre allo strumento prototipo, ad un altro strumento e alle due piastre che sono già in possesso prima del presente progetto quinquennale. Questo perché la rottura della piastra di riscontro o un semplice colpo sullo strumento interromperebbe la serie dei cinque anni di lettura ininterrotti, vanificando il lavoro svolto. Gli altri materiali sono: 1. chiodi in acciaio INOX torniti e lucidati (n. 3 per stazione), 2. collanti bicomponenti e cemento. Oltre al trapano a mano personale, il Gruppo Speleologico CAI Vittorio Veneto ha messo a disposizione un trapano elettrico. Si debbono però acquistare due batterie al piombo. METODI Si leggono più volte i valori indicati dal micrometro, si calcolano le medie e dopo un anno si rifanno le misure: l'abbassamento in micron indica la quantità del calcare dissolto per corrosione. I dati verranno quindi elaborati e verranno tentate correlazioni con la piovosità e con la temperatura. Per un approfondimento delle metodologie, si può fare riferimento ad un articolo apparso su "Speleologia Veneta" volume 10 anno 2002, pagine 134-143. Nota: tale ricerca è in sinergia con il Lab. Rica. Corrosione di TS e con il Dip. Di Geografia di Pd (dott. Bondesan A.) e con una nuova ricerca patrocinata dal Museo di Scienze Naturali di Trento; per questo tutti abbiamo adottato gli stessi protocolli. INDAGINI SU STALAGMITI LAMINATE E IL CLIMA DEL VICENTINO DURANTE L'OLOCENE Introduzione: Dal momento della comunicazione ufficiale della disponibilità dei fondi da parte della FSV, avvenuta nell'autunno 2003, il Gruppo Grotte Trevisiol - CAI Vicenza ha iniziato le attività riguardanti il progetto. In breve, il progetto si proponeva: - l'esplorazione di cavità ipogee concrezionate del vicentino, nei Lessini, Colli Berici e Altipiano di Asiago; - la scelta di siti nei quali le concrezioni potenzialmente registrano cambiamenti climatici, ed il loro monitoraggio; - eventualmente, il campionamento di concrezioni attive; - l'analisi statistica su preparati petrografici delle concrezioni. Il primo anno di studio si è ritenuto dovesse essere principalmente dedicato all'esplorazione. Attività svolta: Esplorazione: - Le esplorazioni nei Lessini hanno avuto esito fortunato, in quanto è stata subito identificata una grotta adatta ai nostri scopi. Si tratta di una complessa ed estesa cavità, scoperta molto recentemente dal Gruppo Grotte Valdagno e tuttora in corso di esplorazione e rilievo. Questa grotta è stata subito scelta per il monitoraggio per la ricchezza delle concrezioni e le dimensioni importanti. - È in corso l'esplorazione di grotte nei Colli Berici, che per ora ha permesso solamente di escludere una manciata di grotte, perché non adatte; - L'esplorazione in Altipiano è in progetto e, neve permettendo, inizierà a breve. Monitoraggio: - In tutte le cavità esplorate finora sono stati raccolti dati di temperatura dell'acqua e dell'aria, e di umidità relativa. - La grotta prescelta nei Lessini è sottoposta a monitoraggio continuo di temperatura in quattro siti, mediante datalogger. In altri due siti, sono stati lasciati in posto termometri a mercurio di precisione, in modo che ad ogni visita nostra o dei colleghi di Valdagno venga fatta una lettura. Infine, in due visite successive numerosi dati sulla temperatura dell'aria e delle acque, nonchè sulla umidità relativa, sono stati raccolti. - Si intende procedere a breve anche al monitoraggio di parametri dell'acqua in questa grotta: conducibilità elettrica e pH. Non è escluso anche un monitoraggio della pCO2 dell'aria. - È in corso di completamento la carta geologica di dettaglio (scala 1:5000) dell'area della grotta. Campionamento: - Due stalagmiti, già staccate al momento del ritrovamento, sono state raccolte nella stessa grotta. Sono in corso accordi con l'Università di Padova per le preparazioni petrografiche (sezioni sottili); l'utilizzo dei laboratori di Padova permetterà al responsabile scientifico di seguire tutte le fasi di preparazione dei campioni. La preparazione dei campioni appare come il capitolo di spesa più consistente del progetto. Materiali acquisiti: - Psicrometro a fionda (misura della temepratura e umidità relativa); - 5 Termometri a mercurio di precisione (0.2°C / divisione); purtroppo, un termometro è andato perso (rotto) in esplorazione. - Materiale speleologico (corda statica, moschettoni, materiale per armo, sistemi illuminazione a led...). Tale materiale è stato acquisito con lo scopo di armare in modo permanente le grotte oggetto di studio, ed in parte è già stato collocato nella grotta in monitoraggio dei Lessini. I sistemi di illuminazione a led sono stati acquistati per gli operatori delle letture ai termometri, in quanto si è stabilito che la fiamma ad acetilene spesso influenza la lettura. Collaborazioni attivate: - Il Gruppo Grotte Valdagno ha acconsentito allo studio e monitoraggio di una cavità tuttora in corso di esplorazione, ed anzi collabora attivamente al monitoraggio. - Il progetto di Ricerca Aquapast, responsabile scientifico Dr. Silvia Frisia del Museo Tridentino di Scienze Naturali, ha fornito in prestito 6 datalogger di temperatura. Fornisce inoltre assistenza scientifica al responsabile di questo progetto FSV. RESPONSABILE DEL PROGETTO Dott. Nereo Preto (Gruppo speleologico G. Trevisiol, Vicenza), Via Leg. Antonini, 183, 36100, Vicenza; tel. 0444-960226; e-mail: kaapitone@libero.it FEDERAZIONE SPELEOLOGICA VENETA - PROGETTO IN.AC. Consuntivo 2003 Preventivo 2004 Progetti già avviati nel 2003 e proposti per la prosecuzione 1. MONITORAGGIO SORGENTI 2003 2. MONITORAGGIO BIOLOGICO SORGENTI (DOTT. STOCH) 3. QUALITA' DELLE ACQUE SOTTERRANEE DEL VERONESE (DOTT. ZORZIN) 4. FAUNA ACQUATICA DELLE SORGENTI DEL VERONESE (DOTT. LATELLA) 5. CATASTO DELLE SORGENTI DELLE AREE CARSICHE DEL VENETO DELLA FEDERAZIONE SPELEOLOGICA VENETA PROGETTO IN.AC. MONITORAGGIO SORGENTI OBIETTIVI Si tratta di monitorare una quarantina di sorgenti rappresentative di corpi idrici importanti nel veronese (settore ovest), nel vicentino (settore centro) e nel trevigiano-bellunese (settore est). Il monitoraggio consiste in un controllo e rilevamento di semplici dati chimico-fisici per ogni sorgente, presi in media mensilmente che verranno raccolti ed elaborati dal Centro Raccolta (CRD). Indicativamente tali parametri sono: pH, temperatura, conducibilità, durezza, ossigeno, alcuni ioni a secondo le caratteristiche delle sorgenti. Alcune di queste verranno monitorate mediante misuratori in continuo della temperatura. Tale numero, in base alle segnalazioni e ai risultati delle ricerche e delle problematiche idrologiche segnalare, potrà subire delle variazioni, soprattutto in aumento, come pure i protocolli e la comparsa nel mercato di nuove e migliori strumentazioni. RELAZIONE 2003 E PREVISIONE DI ATTIVITA' 2004 Nel 2003 il progetto New IN.AC. _ monitoraggio acque sotterranee ha continuato le attività come da progetto. Hanno aderito al progetto e partecipato i seguenti gruppi: · settore ovest: il GAM, GS montecchia, il CRN, l'USV e il GASV con 12 sorgenti; · settore centro: il Trevisiol CAI, il GS Proteo, il GG Valdagno, il GG 7 comuni col progetto Covola con 9 sorgenti; il GS Cai Malo si è momentaneamente ritirato; · settore est: GS opitergino CAI, Solve CAI Belluno, GS CAI Vittorio Veneto, il Gruppo Naturalistico Montelliano con 16 sorgenti ed il GS Valdobbiadenese con 4 sorgenti. Il settore ovest ha consegnato i dati dal 2001 e 2002; il settore est dall'anno 2000 al 2003. Il settore centro, dopo un momento di rallentamento, ha continuato a lavorare. Il 25 ottobre a Vittorio Veneto (settore est) e l'8 novembre (settore centro) sono stati tenuti degli stage di aggiornamento sull'utilizzo degli strumenti e si sono discusse e approfondite le varie problematiche connesse al progetto. Sono stati messi in funzione i datalogger di temperatura e sono già stati ottenuti i primi risultati, anche se sono emerse delle problematiche in alcuni di essi. Tali strumenti sono già stati distribuiti a 4 gruppi per fare esperienza. un "rodaggio" e a fine 2004 avremo dati anche con questi nuovi strumenti. Stiamo cercando di ottenere dati meteorologici orari circa le aree delle sorgenti monitorate: questo si è rivelato difficile e dovremo contattare Regione ed altri Enti. Solo per la Provincia di Treviso possiamo disporre dati meteo in continuo grazie alla collaborazione con il CoDiTV (Coltivatori diretti della provincia di Treviso). Nel 2004, continuerà l'attività secondo il Progetto New IN.AC.. Vista la richiesta di approfondimento sulle tematiche idrologiche, strumentali e teorico-pratiche sull'uso degli strumenti, è già stato svolto uno stage per il settore est, con rappresentanti del settore centro, ovest e rappresentanti del Friuli Venezia Giulia. Esso è stato tenuto da un esperto dell'ARPA Toscana, con notevole soddisfazione scientifica; molto pregevole il materiale bibliografico presentato che verrà distribuito a tutti i GS Veneti. Si sta già lavorando per un altro stage, a cui parteciperanno tutti i referenti IN.AC. veneti, che si terrà a Vicenza ai primi di ottobre, con tema: "Dinamica idrologica dei sistemi carsici" tenuto da esperti a livello nazionale. RESPONSABILE DEL PROGETTO E ORGANICO dott. Vladimiro Toniello Via Settembrini 109 31015 Conegliano email :toniello.v@libero.it Responsabile settore ovest (Provincia di Verona): Fiorenzo Annichini email: f.annichini@tiscalinet.it Responsabile settore centro (Provincia di Vicenza): dott. geol. Luca Dal Molin email: csproteo@goldnet.it Responsabile settore est (province Belluno e Treviso): dott.ssa Barbara Barattin email: barbara_barattin@libero.it . PUBBLICAZIONE DEI DATI A cura del Centro Raccolta Dati, in " Speleologia Veneta". PROGETTO IN.AC. MONITORAGGIO BIOLOGICO SORGENTI OBIETTIVI Identificazione delle specie troglobie, con particolare riguardo alle specie endemiche, della fauna acquatica delle grotte delle valli dell'Astico e del Brenta FINALITÀ Completamento della prima fase delle ricerche IN.AC. sui bioindicatori; dopo aver biomonitorato i settori ovest ed est, col presente progetto s'inizia il biomonitoraggio del settore centro; l'area di cui si propone lo studio è praticamente sconosciuta per quanto riguarda la fauna acquatica (indagata dallo scrivente la Valsugana in Trentino). CONSUNTIVO 2003 Grotte, sorgenti e cavità artificiali del Veneto (province Belluno e Treviso) sinora campionate per il progetto INAC (Montello escluso) Provincia di Belluno 1. Bus de la Tomba (1273 V/BL), Casera Centa (Massiccio del Grappa), com. Seren del Grappa 2. Buso del Marmo (1202 V/BL), Schievenin (Massiccio del Grappa), com. Quero 3. Sorgente Coolon (4980 V/BL), Fium (Acquedotto di Vas), com. Vas 4. Sorgente Salet 1 (presa dell'acquedotto), Fener, com. Quero 5. Sorgente Salet 2 (ex-presa dell'acquedotto), Fener, com. Quero 6. Sorgente Tegorzo (6280 V/BL), Schievenin (Massiccio del Grappa), com. Quero Provincia di Treviso 1. Bus de la Grata o Grotta del Ciclamino (1260 V/TV), com. Cison di Valmarino 2. Bus de le Fade (1271 V/TV), Col de la Tombola (Colli di Conegliano), com. Susegana 3. Bus de Refoss (1049 V/TV), San Liberale (Massiccio del Grappa), com. Paderno del Grappa 4. Bus dei Notoli (1253 V/TV), Case Salvador (Colli di Conegliano), com. San Pietro di Feletto 5. Bus dei Tedeschi (1818 V/TV), Case Marchetti (Colli di Conegliano), com. San Pietro di Feletto 6. Busa delle Fave (1272 V/TV), Cà Brisotto (Colli di Conegliano), com. Refrontolo 7. El Bus delle Fave (1256 V/TV), Collalto (Colli di Conegliano), com. Susegana 8. Fontanel in fianco al Landron (5255 V/TV), Casera Cesca (Colli di Conegliano), com. San Pietro di Feletto 9. Galleria della sorgente La Cordana a Valdobbiadene (Monte Cesen), com. Valdobbiadene 10. Grotta del Mulino (2112 V/TV), Feletto (Colli di Conegliano), com. San Pietro di Feletto 11. La Bislonga (1001 V/TV), Molinetto (Massiccio del Grappa), com. Pederobba 12. La Bora - Bora Casa Rossa (1252 V/TV), C. Bastianel (Colli di Conegliano), com. San Pietro di Feletto 13. Landron (1954 V/TV), Casera Cesca (Colli di Conegliano), com. San Pietro di Feletto 14. Miniera di lignite 300 m a W di Ponte Raboso, Guia (Monte Cesen), com. Valdobbiadene 15. Sorgente 30 m a valle del Busnor, Ron di Valdobbiadene, com. Valdobbiadene 16. Sorgente Busnor, Ron di Valdobbiadene (Monte Cesen), com. Valdobbiadene 17. Sorgente strada Possagno-Crespano del Grappa, Fusere (Massicio del Grappa), com. Paderno del Grappa 18. Sorgente nelle cave di arenaria dette Grotte del Caglieron (m 290 s.l.m.), com. Fregona 19. Speoncia del Diàol (1811 V/TV), Costalunga (Massiccio del Grappa), com. Cavaso del Tomba RESPONSABILE DEL PROGETTO dott. Fabio Stoch Viale XXV Aprile 24, 34015 Muggia (TS) Tel: 040- 9278009; fax 040-9279259; email: fabiocop@tin.it PUBBLICAZIONE DEI DATI a cura dello stesso. Sintesi su "Speleologia Veneta". I risultati di maggior interesse saranno pubblicati su riviste specialistiche. STRUMENTI, METODI E MEZZI propri, accompagnati da gruppi speleologici locali; smistamento dei campioni, analisi di laboratorio e studio del materiale a carico del richiedente ULTERIORI INDICAZIONI Collegamento degli studi con il progetto europeo PASCALIS (Francia, Italia, Spagna, Belgio, Slovenia) sullo studio delle acque sotterranee di cui il richiedente coordina due gruppi di lavoro ("Bioindicatori" e "Validazione dei risultati"); il progetto, operativo dal 10 gennaio 2002, prevede tra l'altro per l'Italia l'esecuzione di prelievi nelle grotte e falde freatiche alluvionali dei Monti Lessini occidentali (prov. Verona) in base ai quali tarare la metodologia per la valutazione della qualità delle acque sotterranee dell'area prealpina. Risulta pertanto di grande utilità integrare il progetto con dati provenienti da altre aree carsiche italiane, e del Veneto in particolare, per poter validare i risultati ottenuti e rendere applicabili le metodologie anche al di fuori dei Lessini. PROGETTO IN.AC. QUALITA' DELLE ACQUE SOTTERRANEE DEL VERONESE Premessa Durante il 2003 i Gruppi Grotte Veronesi hanno iniziato il monitoraggio delle sorgenti più rappresentative ed importanti della Provincia di Verona. Al fine di agevolare le ricerche sul territorio, sono state fornite a tutti i gruppi speleologici, che hanno aderito al progetto, fotocopie delle carte I.G.M. alla scala 1:25.000 con l'ubicazione delle sorgenti da monitorare. Tali informazioni sono state ricavate da una accurata ricerca bibliografica e da numerosi dati inediti che il responsabile scientifico ha messo a disposizione. Attività svolta Nel complesso, alla data attuale sono state sottoposte a monitoraggio 90 delle 100 sorgenti preventivate. Il monitoraggio ha preso in considerazione i seguenti parametri: · Posizionamento mediante GPS delle sorgenti/opere di presa; · Temperatura dell'aria; · Temperatura dell'acqua; · Portata espressa in litri/secondo; · pH; · Conducibilità · Durezza; · Ossigeno disciolto; · Carica batterica; · Coliformi totali. Il progetto prevede di documentare fotograficamente la sorgente e, nei casi in cui questo fosse impossibile, di avere un'immagine dell'opera di presa. Una recente riunione (mese di maggio 2004), tra i gruppi coinvolti nel progetto ha avuto lo scopo di ottimizzare i tempi di completamento del progetto. La disponibilità delle persone interessate al progetto, permette di affermare che entro la fine di maggio 2004 saranno portate a termine le ricerche previste dal progetto. Per quanto riguarda il monitoraggio, iniziato nei primi mesi del 2003, a causa del periodo siccitoso in atto, molti dei campionamenti sono stati impossibili, appunto perché la portata di molte delle sorgenti oggetto d'indagine è risultata pari a zero. Inoltre, in alcune delle sorgenti individuate dal progetto, il campionamento delle acque e la misura dei principali parametri chimico-fisici programmati, non sono stati effettuati poiché le opere di presa impedivano l'accesso al punto di scaturigine. A seguito di alcuni incontri di aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto, è stato deciso di rivisitare le sorgenti "accessibili" che in precedenti sopralluoghi erano risultate asciutte, per poter effettuare campionamenti delle acque per le analisi chimico-fisiche e microbiologiche. Nel coso del mese di marzo 2003 è stata effettuata una colorazione in comune di S. Anna d'Alfaedo per verificare il bacino idrogeologico della sorgente "Spurga di Peri", mediante l'utilizzo di Tinopal. La colorazione, effettuata in funzione di previste abbondanti precipitazioni, ha avuto esito negativo perché i fenomeni meteorologici non si sono verificati ed il periodo siccitoso si è prolungato di molto, tanto da invalidare la prova. Tutte le attività effettuate nell'ambito del progetto, sono state documentate mediante una puntuale documentazione fotografica. Le indagini chimico-microbiologiche e quelle di tracciamento sono state effettuate utilizzando sia le strumentazioni ed i materiali messi a disposizione al settore Ovest dell'INAC per i Gruppi Grotte Veronesi, sia quelli acquistati ritenuti necessari per integrare e portare a termine le ricerche previste dal progetto stesso. Al progetto hanno collaborato i seguenti gruppi grotte: 1. Gruppo Speleologico C.A.I., Verona; 2. Gruppo Grotte Falchi, Verona; 3. Gruppo Amici della Montagna, Verona; 4. Gruppo Attività Speleologica Veronese, Verona; 5. Centro Ricerche Naturalistiche Monti Lessini, Verona; 6. Gruppo Speleologico Montecchia, Montecchia di Crosara, Verona; 7. Unione Speleologica Veronese, Verona. RESPONSABILE DEL PROGETTO dott. Roberto Zorzin V.lo Riva S. Lorenzo 1, 37100 Verona - tel. 0458032140 - e-mail: geologia.mcsnat@comune.verona.it PROGETTO IN.AC. FAUNA ACQUATICA DELLE SORGENTI DEL VERONESE OBIETTIVI Conoscenza della qualità delle acque delle più importanti sorgenti dell'Altopiano dei Lessini attraverso l'analisi delle sue componenti biologiche TEMPI PREVISTI: 12 mesi RESPONSABILE DEL PROGETTO: Dott. Leonardo Latella Piazzale Cadorna 1, 37126 Verona _ tel. 045913199 e-mail: leonardo_latella@comune.verona.it PUBBLICAZIONE DEI DATI a cura del Centro Raccolta Dati, della Commissione Scientifica della F.S.V. _ Regione Veneto _ Museo Civico di Storia Naturale di Verona STRUMENTI, METODI E MEZZI materiali per la raccolta della fauna _ liquidi conservanti _ provette _ termometri- piaccametri _ kit per analisi chimiche e microbiologiche _ smistamento, catalogazione e studio, da parte di specialisti, del materiale raccolto. COLLABORAZIONE Al progetto collaborano tutti i gruppi grotte veronesi: Gruppo Speleologico C.A.I.,Verona, Gruppo Grotte Falchi, Verona, Gruppo Amici della Montagna, Verona, Gruppo Attività Spelelogica Veronese, Verona, Centro Ricerche Naturalistiche Monti Lessini, Verona, Gruppo Speeologico Montecchia, Montecchia di Corsara _Verona, Unione Speleolgica Veronse, Verona. CATASTO DELLE SORGENTI DELLE AREE CARSICHE DEL VENETO DELLA FEDERAZIONE SPELEOLOGICA VENETA OBIETTIVI Costruzione di un catasto sia su base cartacea sia su base informatizzata delle Sorgenti delle Aree Carsiche del Veneto, placchettatura e siglatura delle sorgenti con terminologia legata all'ubicazione relativamente alla Carta Tecnica Regionale e costruzione di un sito web per la consultazione ed il reperimento dati in tempo reale. Il patrimonio di informazioni così raccolto sarà immesso in rete ed aggiornato periodicamente per dar modo ad associazioni, scuole, enti locali, di poter usufruire, interagire e contribuire all'arricchimento delle informazioni in oggetto. Schema sintetico dell'attività 2003 - Inizio distribuzione cartografia digitalizzata e calibrata ai G.S. - Organizzazione stage Quinto (TV) (febbraio 2003) - Organizzazione stage Zovencedo (VI) (maggio 2003) - Organizzazione stage Zovencedo (VI) (ottobre 2003) - Organizzazione stage Spelaion 2003 S. Giovanni Rotondo (FG) (6-7-8 dicembre 2003) Previsioni di attività per il 2004 · Prosecuzione con gli stage di divulgazione ai Gruppi Speleo circa l'uso del GPS e della cartografia digitale mediante utilizzo di OziExplorer e OziExplorer 3D · Prosecuzione raccolta dati e georeferenziazione sorgenti · Organizzazione di uno stage di approfondimento delle funzioni di OziExplorer e OziExplorer 3D e costituzione di un gruppo di lavoro a sostegno dell'attività dei singoli Gruppi Speleologici · Organizzazione del Catasto delle Sorgenti delle Aree Carsiche · Inizio placchettatura delle sorgenti RESPONSABILE DEL PROGETTO Dott. geol. Gianluigi Boccalon email: geolab.boccalon@tvol.it RESPONSABILE GESTIONE INFORMATICA Dott.ssa Casati Gloria Chimico Industriale email: geolab.casati@tvol.it Attualmente partecipano al progetto i seguenti Gruppi Speleologici Gruppo Speleologico Settecomuni di Asiago Gruppo Grotte Treviso Gruppo Speleologico CAI di Vittorio Veneto Gruppo Grotte Solve CAI Belluno Gruppo Naturalistico Montelliano Gruppo Speleologico S. Marco Mestre Gruppo Grotte CAI Feltre Gruppo Speleologico Seren del Grappa BL Centro Ricerche Naturalistiche Monti Lessini Verona Gruppo Speleologico Montecchia Verona Gruppo Amici della Montagna Verona Unione Speleologica Veronese Verona Gruppo Grotte Giaramodon Valstagna VI Gruppo Speleologico GEO CAI Bassano VI Gruppo Grotte Trevisiol VI Gruppo Speleologico CAI Malo Gruppo Grotte Schio Vi Gruppo Speleologico Proteo VI Gruppo Speleologico Opitergino CAI Oderzo TV Gruppo Speleologico GASV VR E ha dato la sua disponibilità il Gruppo EVR Venezia PUBBLICAZIONE DEI DATI Nel sito dedicato sul server della Società Speleologica Italiana, su Speleologia Veneta e, qualora la F.S.V. ne ritenesse l'opportunità, su Monografie specifiche STRUMENTI, METODI Ogni Gruppo Speleologico e' stato dotato di: · Un G.P.S. modello Garmin ETREX VISTA con capsula barometrica per la compensazione dell'altezza, · Un manuale specifico relativo alla catalogazione e rilevamento delle sorgenti su base cartacea · Un manuale specifico relativo alla catalogazione e rilevamento delle sorgenti su base digitalizzata · Licenza del software "Ozi Explorer" per l'interfacciamento della cartografia con il PC ed il GPS · Carte Digitali del territorio interessato all'indagine · Placchette di alluminio (cm 10 X 10) incise con sigla sorgente, nome sorgente, coordinate geografiche riferite a Greenwitch (ellissoide internazionale 1950), quota slm · Ogni responsabile di settore viene dotato di manuale cartaceo per l'utilizzo di "Ozi Explorer "

(segue allegato)

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