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Bur n. 123 del 03 dicembre 2004


Materia: Servizi sociali

Deliberazione del Consiglio Regionale n. 51 del 03 novembre 2004

Programma di iniziative per l'anno 2004. Legge regionale 30 dicembre 1987, n. 62. "Istituzione della commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 142).

Il Consiglio Regionale del Veneto

(omissis)

delibera

1) di approvare il programma d'iniziative regionali in materia di pari opportunità fra uomo e donna per l'anno 2004 nel testo allegato al presente provvedimento (allegato 1), del quale costituisce parte integrante, con la previsione di spesa complessiva di euro 180.000,00; 2) di prendere contestualmente atto della relazione sull'attività della Commissione per l'anno 2002, nel testo che, allegato al presente provvedimento, ne forma parimenti parte integrante (allegato 2) 3) di stabilire che la Giunta regionale provvederà a dare attuazione alle iniziative previste dal programma di cui al punto 1) mediante la competente Direzione, con la collaborazione della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna, istituita con legge regionale 30 dicembre 1987, n. 62; 4) di autorizzare la Giunta regionale ad apportare modificazioni e integrazioni al programma di cui al punto 1) che non incidano in modo sostanziale sullo stesso, in relazione a motivate esigenze e sulla base di precise richieste presentate dalla Commissione.


ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 51 DEL 3 NOVEMBRE 2004. L.r. 30.12.1987, n. 62. Commissione per la realizzazione delle pari opportunita' tra uomo e donna. Programma di iniziative per l'anno 2004. Premessa Per la prima volta le pari opportunità e dunque il principio della politica di genere viene introdotto nella Costituzione: si passa perciò dalla politica della parità formale alla politica delle pari opportunità come autentica esplicazione del principio di eguaglianza sostanziale, sancito dall'art. 3 della Costituzione che già di per sé legittima trattamenti differenziati per situazioni di partenza tra loro differenti. Così la modifica dell'art. 51 della Costituzione ha assunto un grande valore simbolico ed è destinata ad assecondare e stimolare i processi culturali e politici in atto, proponendo una copertura costituzionale per una correzione degli squilibri nella rappresentanza tra donne e uomini, che ormai appaiono sempre più lesivi del principio di uguaglianza, intesa come uguaglianza delle opportunità e dei punti di partenza. La riforma dell'art. 51 della Costituzione rappresenta il logico compimento di un processo politico, culturale e legislativo già avviato con la riforma del Titolo V della Costituzione, che ha introdotto al settimo comma dell'art. 117 il cosiddetto comma rosa: "Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive". Le politiche di pari opportunità sono entrate quindi a far parte delle competenze regionali, d'altra parte le politiche comunitarie e nazionali si pongono l'obiettivo di un incremento significativo della partecipazione femminile al mercato del lavoro in tempi brevi. Rispetto alle "guidelines" per l'occupazione fissate dal Consiglio Europeo per il 2010 che prevedono nella fascia 15-64 anni una occupazione complessiva del 70% (del 60% per le donne) e del 50% per la fascia 55-64 anni (maschi + femmine) la situazione attuale nel Veneto non fa prevedere che questi livelli possano essere irraggiungibili, almeno dal punto di vista delle proiezioni statistiche. Si stanno però evidenziando dei fattori che potranno incidere negativamente sull'aumento del livello di occupazione femminile: ¿ la mutazione nella struttura delle famiglie e nella partecipazione delle donne al lavoro è stata più rapida di quella del mercato del lavoro in sé, in particolare per quanto riguarda orari e rapporti flessibili (e quindi con possibilità di maggiore disponibilità di tempo); ¿ il sistema di servizi di sostegno alle famiglie (scuola, sanità, servizi sociali sia alla persona che domestici che ricreativi) è da noi molto meno sviluppato che in altri Paesi; ¿ il fenomeno della crescita del numero di anziani dovuto all'incremento della vita media farà aumentare anche il numero di chi (prevalentemente donne) dovrà prendersene cura. Tutto ciò richiede una serie di strumenti adeguati al cambiamento da inserire nelle politiche delle regioni e degli enti locali. Considerando che l'applicazione delle leggi non può da sola risultare sufficiente per la promozione della parità di opportunità nei fatti, la Commissione manifesta la volontà di essere punto di riferimento nel territorio regionale per una rete di relazioni con gli organismi di parità, le associazioni femminili, le istituzioni e gli attori sociali interessati a vario titolo alle tematiche di pari opportunità, nonché essere fonte di collegamento tra i medesimi e gli organismi di parità a livello nazionale e internazionale. La Commissione ritiene esigenza primaria il consolidamento di queste reti permanenti dedicate allo sviluppo delle politiche di pari opportunità e per una maggiore incisività, visibilità ed autorevolezza del proprio lavoro e di un coinvolgimento sinergico in progetti comuni, perché solo un lavoro costante nel tempo consentirà di instaurare buone prassi. Di seguito, in dettaglio, il nostro programma di attività. Iniziative 1. Progetti- comunicazione e rete La comunicazione resta uno dei punti cardine di questa Commissione. Come già ribadito nei precedenti programmi è inutile produrre documenti, materiali, studi, soluzioni ai problemi, se poi restano nell'ambito degli addetti ai lavori. Da qui la volontà di diffondere al massimo i progetti, le iniziative, e tutto il lavoro prodotto dalla Commissione. 1.1 Percorso di rete territoriale Il progetto si propone di costruire percorsi concreti con soggetti diversificati attraverso i quali: g costruire un sistema territoriale permanente di sviluppo delle pari opportunità; g realizzare azioni di ricerca, sensibilizzazione, informazione e formazione; g verificare la fattibilità e la sostenibilità di azioni positive; g sostenere e valorizzare le azioni degli organismi di parità e delle donne elette nelle amministrazioni pubbliche. Si rivolge a: lCommissioni comunali, provinciali, regionale per le pari opportunità del Veneto; l Consigliere di parità del Veneto; l Comitati aziendali di parità dei settori pubblici e privati del Veneto; l Consigliere comunali, provinciali, regionali; l Contrattualiste delle parti sociali (datoriali e sindacali) del Veneto. Attraverso l'attivazione di programmi ed azioni di sensibilizzazione e di formazione si intende raggiungere l'obiettivo di attuare il mainstreaming della dimensione di genere in tutte le politiche del territorio della Regione del Veneto. É ormai riconosciuto (e raccomandato dall'UE) come le misure di gender mainstreaming, ovvero l'incorporazione della dimensione di genere in tutte le politiche promosse dagli attori istituzionale e sociali (Enti Locali, parti sociali, operatori ed esperti di parità) siano in grado di ridurre le disparità tra gli uomini e le donne e consentono di raggiungere la parità di opportunità sul mercato del lavoro e nella vita sociale ed economica. L'analisi e la valutazione d'impatto delle politiche locali sulle differenti condizioni socio-economiche tra donne e uomini, renderà possibile individuare gli ostacoli da superare e le strategie idonee da attivare per realizzare la parità sostanziale , elemento essenziale della coesione economica e sociale nel Veneto. La valutazione d'impatto di genere consentirà di evidenziare inoltre gli indicatori di contesto e le variabili economiche e sociali che producono svantaggio ed esclusione sociale per le donne venete. La finalità dell'azione di percorso di rete è quella di dotare i soggetti individuati di conoscenze e competenze idonee per promuovere efficacemente a livello locale una equilibrata combinazione tra misure specifiche a favore delle donne e normative riferite allo sviluppo locale, alla rappresentanza femminile, ai servizi sociali e genitoriali e per la conciliazione tra vita familiare e professionale. Impegno di spesa: Euro 41.000 IVA inclusa 1.2 Ricerche Pubblicazione di ricerche già finanziate nei precedenti programmi e pronte per essere portate a conoscenza del pubblico e diffuse, come per esempio: lPrevenzione e recupero del burnout l Strategie di conciliazione di lavoro e cura: le esperienze venete l Penelope e Ulisse talvolta si scambiano i ruoli l La storia delle donne e finale elaborazione e pubblicazione della ricerca su Imprenditoria femminile del Veneto. Impegno di spesa: Euro 30.000 IVA inclusa 1.3 Forum europeo Pari Opportunità Aspasia Dal 15 al 17 novembre 2003 la Commissione ha partecipato ad Aspasia primo Forum Europeo delle pari opportunità e delle politiche femminili, realizzando all'interno una serie di convegni di alto profilo, seminari e workshop in collaborazione con Enti Pubblici e privati e in sinergia con gli organismi di parità territoriali, regionali, nazionali ed europei. Per memorizzare questo evento si vuol realizzare un cd-rom, una pubblicazione ed altro materiale informativo da divulgare. Impegno di spesa: Euro 10.000 IVA inclusa 1.4 Sito Internet e indirizzario ad hoc E' indispensabile migliorare e completare il sito Internet della Commissione. E' necessario modernizzarlo, aggiornarlo in tempo reale, curarne l'immagine, introdurvi le news, aggiungere i link, e creare una sorta di banca dati informativa. Ed oltre ad essere un servizio di conoscenza per i cittadini, diventa anche uno strumento operativo per gli addetti del settore, ed anche per le componenti della Commissione medesima, semplificando la comunicazione interna ed alleggerendo il lavoro segretariale. Inoltre è necessario completare accuratamente l'indirizzario anche con banche dati di settore. Impegno di spesa: Euro 2.000 IVA inclusa 1.5 Abbonamenti La Commissione ha la necessità di conoscere, informarsi e aggiornarsi in merito a quanto viene prodotto in termini di politiche di pari opportunità in Italia e in Europa attraverso abbonamenti a riviste del settore, news letter, giornali specialistici on line ed altre pubblicazioni. Impegno di spesa: Euro 2.000 IVA inclusa 2. Convegni - seminari - giornate di studio La Commissione prevede di realizzare alcuni incontri ritenendo il loro ruolo strategico per l'approfondimento dei temi più significativi della realtà femminile e prezioso strumento di divulgazione del lavoro svolto, luogo di studio e riflessione per persone esperte delle materie da trattare, occasione di partecipazione attiva per il pubblico. 2.1 Giornata di studio Una giornata di studio articolata in due momenti: a) Convegno aperto al pubblico sul tema della presenza femminile nelle liste per le elezioni regionali del 2005, alla luce del nuovo statuto, della Legge elettorale e degli strumenti ideati per recepire il comma 2 dell'art. 51 della Costituzione b) Seminario rivolto a donne nelle istituzioni, segretari di partito, componenti degli organismi di parità del territorio veneto Impegno di spesa: Euro 30.000 IVA inclusa 2.2 Convegno Convegno nazionale di confronto e sintesi di un percorso formativo per la realizzazione di una rete territoriale veneta che possa interagire con altri organismi di parità, comitati, consulte e consigliere di parità regionali, nazionali ed europee Impegno di spesa: Euro 30.000 IVA inclusa 2.3 Seminari Presentazione di ricerche già finanziate nei precedenti programmi con dibattito e confronto tra i ricercatori e gli attori del sociale. Impegno di spesa : Euro 15.000 IVA inclusa 2.4 Eventi Veneti Partecipazione e realizzazione di incontri seminariali nel territorio e workshop nell'ambito degli eventi veneti quali Civitas, Job & Orienta, Vinitaly, oppure organizzati ad hoc. Impegno di spesa: Euro 5.000 IVA inclusa 3. Funzionamento L'attività della Commissione richiede sovente la partecipazione della presidente, delle vice-presidenti, e talvolta di altre componenti con specifiche competenze ad incontri sul territorio e non. Innanzitutto tutte le trasferte a Venezia in occasioni diverse da commissioni plenarie, uffici di presidenza e gruppi di lavoro. Ad esempio la nostra partecipazione ai tavoli POR, DOCUP, INTERREG.., gli incontri con gli assessori, gli appuntamenti con le associazioni di categoria, il lavoro organizzativo e segretariale e quant'altro. Inoltre la presenza sul territorio veneto richiestaci in occasioni di seminari, convegni, manifestazioni, ecc. In questa voce vanno incluse le trasferte a Roma per gli incontri organizzati della Commissione Nazionale Pari Opportunità, quelli con il Ministero per le Pari Opportunità e il Coordinamento delle Presidenti Regionali delle Commissioni Pari Opportunità. Restano poi la presenza a convegni, meetings ed incontri internazionali di grande valore. Da ultimo, questa voce contempla piccole spese di rappresentanza. Impegno di spesa: Euro 15.000 IVA inclusa Riepilogo finanziario anno 2004 1. Progetti comunicazione e reti 1.1 Percorso di rete territoriale veneta 41.000,00 euro 1.2 Pubblicazione ricerche 30.000,00 euro 1.3 Realizzazione di cd-rom, pubblicazione Forum Aspasia 10.000,00 euro 1.4 Sito Internet indirizzario ad hoc 2.000,00 euro 1.5 Abbonamenti a riviste, giornali on line 2.000,00 euro 2. Convegni- seminari-giornate di studio 2.1 Convegno "La presenza femminile nelle liste elettorali" 30.000,00 euro 2.2 Convegno "Realizzazione di una rete territoriale veneta 30.000,00 euro 2.3 Seminari di presentazione delle ricerche effettuate 15.000,00 euro 2.4 Partecipazione ad eventi nel Veneto 5.000,00 euro 3. Funzionamento 5.000,00 euro TOTALE COMPLESSIVO 180.000,00 euro Relazione sullo stato di attuazione delle iniziative assunte nell'anno 2002 In data 16 ottobre 2001 si insediava la Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna, istituita con L.R. 30.12.1987, n. 62 e rinnovata con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 1257 del 12.06.2001. La Commissione, secondo quanto previsto dall'art. 7, comma 2 della L.R. n. 62/1987, elaborava uno specifico documento "Proposta di programma delle attività 2002", formulato sulla base di una previsione di spesa complessiva di Euro 181.500,00 da imputare al capitolo 70012 del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2002. La Giunta regionale adottava con D.G.R. n. 93/CR in data 04.11.2002 tale proposta, che trasmetteva al Consiglio regionale per l'approvazione. In data 18 dicembre 2002 il Consiglio regionale approvava con D.C.R. n. 101 il Programma di iniziative in materia di pari opportunità per l'anno 2002, rinviando a successivo D.D.R. n. 29 del 23.12.2002 l'attuazione delle singole iniziative, che di seguito si elencano: 1.1 " Prevenzione e recupero del burnout" Impegno di spesa: 24.000 euro 1.2 " Il lavoro e l'inclusione sociale delle donne" Impegno di spesa: 26.800 euro 1.3 " Strategie di conciliazione di lavoro e cura" Impegno di spesa: 26.800 euro 1.4 " La storia delle donne" Impegno di spesa: 17.600 euro 2.1 " La violenza nei luoghi di lavoro" 2.2 " Padri attivi fin dalla nascita" 2.3 " Parità tra donne e uomini" 2.4 " Sviluppo rete empowerment" 2.5 " Centri Risorse Donne per l'accesso al credito" 3.1 Premio per emittenti televisive "Emilio Vesce" 3.2 Brochure informativa sui congedi parentali Impegno di spesa: 2.600 euro 3.3 Carta dei diritti della bambina 3.4 Comunicazione esterna Impegno di spesa: 10.500 euro 3.5 Sito Internet e indirizzario ad hoc Impegno di spesa: 5.000 euro 3.6 Forum pari Opportunità Impegno di spesa: 16.800 euro 3.7 Modello di sportello donna per piccoli comuni Impegno di spesa: 9.800 euro 4.1 Job Impegno di spesa: 500 euro 4.2 Agroalimentare e tutela dei consumatori Impegno di spesa: 5.200 euro 4.3 Consapevolezza dei diritti delle donne Impegno di spesa: 5.200 euro 4.4 Esperienze artistiche venete al femminile Impegno di spesa: 12.200 euro 5. Funzionamento Impegno di spesa: 18.500 euro Iniziative 1. Ricerche: La Commissione, nell'elaborazione del programma 2002 ha ritenuto di impegnare più del 50% del proprio budget in progetti di ricerca, vista l'impossibilità nel precedente anno, per i tempi ristrettissimi in cui è stata costretta a presentare il programma, di commissionare ricerche ed indagini approfondite e mirate. Dall'inizio dell'anno la Commissione ha svolto numerosi incontri con soggetti esterni per un confronto sulle problematiche emergenti al fine di individuare i settori di intervento e di attivare una sinergia coordinata di attori per la promozione di una cittadinanza attiva delle donne, sotto il profilo economico, sociale e politico. 1.1 Indagine partecipata per un intervento sperimentale a sostegno della prevenzione e del recupero del burnout (sindrome da stress legato all'attività lavorativa) delle operatrici dell'assistenza agli anziani e delle "badanti" Impegno di spesa: 24.000 euro iva inclusa Contenuti e modalità operative Il giorno 29 dicembre 2003 è stato consegnato alla Commissione Pari Opportunità il report di ricerca entro i termini contrattuali sottoscritti. In riferimento ai contenuti del report stesso si rileva che: Dalla sperimentazione nelle due IPAB, l'Antica Scuola dei Battuti di Mestre e l'IPAB di Vicenza, si sono tratti opportuni elementi di valutazione dei risultati conseguiti e criteri per la rimodulazione dell'intervento, operando nella logica della trasferibilità e della riproducibilità. In tal modo la ricerca-azione si è configurato come laboratorio per altri ambiti del settore socio-assistenziale, ma anche per ambiti ove si è ampiamente rilevata la necessità di interventi mirati _ con una specifica ottica di genere - di prevenzione e recupero del burnout, in particolare i settori ove le professioni in cui la valenza della relazione d'aiuto e la presa in carico dell'utente risultano particolarmente gravose: es. carceri, assistenza domiciliare integrata, servizi educativi rivolti alla prima infanzia o ad utenza con forti svantaggi soggettivi o sociali. L'indagine, tra le altre cose, conferma che il carico di "doppia presenza" gravante sulle donne, si configura come vero e proprio fattore di rischio per la salute nelle professioni di aiuto, ove non si intervenga opportunamente con azioni preventive. In riferimento al caso "badanti" si è confermata la difficoltà ad interagire in modo organico con soggetti dispersi nel territorio che, in questa fase di regolarizzazione ed emersione, stanno ridefinendo le modalità negoziali del proprio rapporto di lavoro, pur non avendo acquisito la forza contrattuale di rimodularne modalità operative e relazionali all'interno delle famiglie ove prestano la loro opera. Il report suggerisce, per le modalità di lavoro utilizzata e la metodologia applicata, la possibilità che la Commissione si candidi come agente di promozione di una azione di sistema mirata alla definizione di indicatori e variabili di genere da proporre alla Commissione Europea. Stato di attuazione Concluso 1.2 "Il lavoro e l'inclusione sociale delle donne. Valutazione dell'impatto lavorativo e di inclusione socio-culturale dei percorsi di protezione sociale per donne straniere vittime della tratta" Impegno di spesa: 26.800 euro, iva inclusa. Stato di attuazione In corso di attuazione 1.3 "Strategie di conciliazione di lavoro e cura: le esperienze venete" Impegno di spesa: 26.800 euro, iva inclusa. Contenuti e modalità operative Il progetto di ricerca "strategie di conciliazione di lavoro e di cura, le esperienze venete" si sta realizzando nelle province di Vicenza, Padova, e Venezia monitorando in particolare le esperienze di flessibilità oraria ed organizzativa nei servizi e nell'industria manifatturiera. La ricerca prevede l'individuazione e la segnalazione di accordi migliorativi della qualità di vita per la conciliazione sul lavoro dei tempi e degli orari attraverso interviste dei soggetti coinvolti (parti datoriali, sindacali e singoli dipendenti). Attraverso studi di caso e focus group vengono considerati gli accordi migliorativi di concertazione a livello locale con particolare attenzione ai lavori atipici, alle regole, alle tutele rivolte ai soggetti esposti e a rischio di esclusione lavorativa. La ricerca vuole intervenire individuando condizioni e strumenti che possano essere trasferiti all'intero sistema produttivo veneto e permettere in seguito l'attivazione di risorse pubbliche, previste dalla legge 53/2000 e da provvedimenti regionali per attivare la conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro per i cittadini veneti al lavoro. Le finalità del progetto mirano a ad accrescere una stabile occupabilità femminile in Veneto, offrendo nel contempo alle imprese l'opportunità di combinare la flessibilità della prestazione lavorativa con l'affidabilità della performance delle lavoratrici venete nelle piccole e medie imprese del Veneto. Stato di attuazione In corso di attuazione 1.4 "La storia delle donne: percorsi di emancipazione femminile e dibattito politico-culturale nel Veneto contemporaneo" Impegno di spesa: 17.600 euro, iva inclusa. Contenuti e modalità operative Obiettivo principe della ricerca è contribuire alla restituzione di memoria di esperienze individuali e di gruppo che hanno tematizzato la libertà femminile in età contemporanea, intrecciandosi al più complessivo sviluppo politico-culturale di area veneta. I nuclei tematici che sono stati indagati sono: salotti e intellettualità femminile nel settecento; la rivendicazione alle vicende politiche dal 1797 al Risorgimento; l'impegno per l'emancipazione e per il rinnovamento educativo nel secondo ottocento; il movimento femminile cattolico tra '800 e '900; presenze e lotte femminili nel movimento operaio e socialista. Stato di attuazione In corso di attuazione 2. Progetti europei: É estremamente interessante ed utile lavorare insieme ad altre regioni d'Europa, nonché con altri soggetti impegnati sulle politiche di genere, per imparare gli uni dagli altri attraverso lo scambio di esperienze, studi e riflessioni su problemi comuni. Questo allo scopo di valutare la dimensione e la tipologia dei fenomeni e sperimentare soluzioni originali. Ci consente inoltre di sviluppare la rete degli organismi al femminile, e di ottimizzare le nostre scarse risorse. Abbiamo dato la nostra adesione in qualità di partner ad alcuni progetti. 2.1 La violenza nei luoghi di lavoro Non attivato 2.2 Padri attivi fin dalla nascita Impegno di spesa: eventuali oneri finanziari saranno imputati alla voce "funzionamento". Contenuti e modalità operative PROGETTO Europeo "Pères Actifs"(Padri Attivi fin dalla nascita) I tre Paesi che partecipano al progetto "Pères Actifs", Italia, Belgio, Lussemburgo, hanno tutti legiferato in tema di "congedi parentali". L'Italia ha una legge dal titolo "Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città" del 8 marzo 2000, n. 53. Tuttavia, fino ad oggi, risulta che pochissimi padri utilizzano questa opportunità, sia perché la legge è poco conosciuta dai principali destinatari (i padri), sia perché essa è poco conosciuta anche negli ambienti di lavoro. Solo dal 1° luglio 2002 in Belgio, ad esempio, è possibile utilizzare un congedo di paternità remunerato di dieci giorni. Una campagna di sensibilizzazione mirata all'interno del Paese, diventa quindi importante e necessaria affinché i padri vengano a conoscenza e usufruiscano di questa opportunità che viene loro concessa. Il Ministero dell'Impiego e del Lavoro belga, leader del progetto, ha pensato a tal fine di realizzare tutta una serie di attività. La partecipazione della Regione Veneto al progetto, dunque ha prodotto un'adeguata campagna di sensibilizzazione sui "padri attivi" per tutti i dipendenti delle strutture pubbliche e private. Obiettivo raggiunto è stato quello di incoraggiare i padri del ventunesimo secolo a vivere una paternità attiva al fine di raggiungere una suddivisione equilibrata dei compiti tra i genitori e di tendere verso una riconciliazione tra vita privata e vita professionale. Gli obiettivi raggiunti nel progetto: Permettere agli uomini di vivere una paternità attiva informando loro e sensibilizzando le pubbliche amministrazioni e le aziende private ad incoraggiare gli uomini a vivere attivamente il loro ruolo di padri, ed ottenere un aumento dei padri che utilizzano i congedi parentali e un aumento della domanda da parte degli uomini. I destinatari del progetto cono stati: i padri, attuali e futuri, i datori di lavoro, pubblici e privati; i lavoratori, dipendenti e non; gli operatori sociali. Le metodologie e le azioni utilizzate sono state quelle di sviluppare il dibattito sui cambiamenti di ruolo attraverso corsi di formazione attivati dai centri di formazione, ma anche i media, tv, un sito specifico, una campagna di informazione attraverso immagini nei mezzi pubblici delle città Venete ecc., di sensibilizzare il pubblico dei lavoratori maschi attraverso assemblee ed incontri aziendali ed infine di valutare i risultati ottenuti dal progetto utilizzando lo strumento della ricerca scientifica a livello universitario. Le attività realizzate sono state: campagna di informazione con spot pubblicitari, depliant, kit informativi, allestimento pagina Web, elaborazione di moduli di formazione; incontri pubblici e specifici nelle aziende pubbliche e private. I Risultati ottenuti si possono identificare nell'aumento di domanda di congedi parentali, nella diffusione di "buon pratiche" sia nel settore pubblico che in quello privato. Il progetto ha permesso lo scambio dei partner in quattro incontri transnazionali attraverso i quali è stato possibile coordinare le tappe del percorso. Gli incontri si sono realizzati nel Dicembre 2002a Bruxelles, in Aprile 2003 a Bruxelles, nel giugno 2003 a Venezia, nell'ottobre 2003° a Lussemburgo, e nel Novembre 2003 a Venezia. Stato di attuazione del progetto Concluso 2.3 Parità tra donne e uomini Respinto 2.4 Sviluppo rete empowerment Respinto 2.5 Centri Risorse Donne per l'accesso al credito Respinto 3. Progetti- comunicazione e rete: La comunicazione resta uno dei punti cardine di questa Commissione. Come già ribadito nel programma 2001, è inutile produrre documenti, materiali, studi, soluzioni ai problemi, se poi restano nell'ambito degli addetti ai lavori. Da qui la volontà di diffondere al massimo i progetti, le iniziative, e tutto il lavoro prodotto dalla Commissione. 3.1 Premio per emittenti locali "Emilio Vesce" Impegno di spesa: eventuali oneri finanziari saranno imputati alla voce "funzionamento". Stato di attuazione Concluso 3.2 Brochure informativa sui congedi parentali Impegno di spesa: 2.600 euro, iva inclusa. Nel caso in cui il progetto del Ministero del Lavoro del Belgio 2.2 sia approvato, l'impegno di spesa sopra riportato sarà utilizzato per seminari informativi e divulgazione di materiale nel territorio del Veneto, in luogo della stampa della brochure. Stato di attuazione Non attuato 3.3 Carta dei diritti della bambina Impegni di spesa: in economia. Contenuti e modalità operative In collaborazione con la FIDAPA è stato elaborato e stampato un segnalibro che riporta in sintesi e in modo elementare i diritti fondamentali delle donne. La campagna di sensibilizzazione è rivolta alle bambine e ai bambini delle scuole elementari e medie. La diffusione del segnalibro è avvenuta anche all'interno del Forum Pari Opportunità Aspasia. Stato di attuazione Concluso 3.4 Comunicazione esterna Impegno di spesa: 10.500 euro, iva inclusa. Contenuti e modalità operative La Commissione al fine della diffusione delle notizie e dei comunicati ha incaricato Idee Europee per la redazione di comunicati stampa, preparazione cartelle, partecipazione agli eventi e interviste; e per quanto riguarda la convegnistica (redazione discorsi, pubbliche relazioni, diffusione messaggi); inoltre ha cercato contatti costanti con i media regionali e nazionali al fine di creare un flusso omogeneo di notizie, implementando anche tutta la comunicazione interna. Stato di attuazione Concluso 3.5 Sito Internet e indirizzario ad hoc Impegno di spesa: 5.000 euro, iva inclusa. Contenuti e modalità operative É in corso di attuazione l'aggiornamento del sito Internet della Commissione (www.regione.veneto.it/pariopportunita) con inserimento nelle pagine di competenza delle news, link, delle iniziative sul territorio e del programma della Commissione. É stato aggiornato l'indirizzario esistente, suddiviso per categorie e arricchito di ulteriori categorie ed è in corso di attuazione il completamento del database aggiornato al 2003. Stato di attuazione In corso di attuazione 3.6 Forum pari opportunità Impegno di spesa: 16.800 euro, iva inclusa. Contenuti e modalità operative La Commissione spesso si era chiesta quale fosse lo strumento più idoneo per portare a conoscenza dei cittadini e delle cittadine la mole di lavoro che gli organismi di parità hanno prodotto e non solo come mettere a confronto le varie esperienze delle donne italiane ed europee sui temi della rappresentanza e della partecipazione politica, del lavoro e dei diritti sociali, della salute e della cultura. Da qui è nata l'idea di un grande evento, di un Forum Europeo delle Pari Opportunità da svilupparsi in tre giornate di mostra espositiva e di convegnistica, come momento di aggiornamento e di sensibilizzazione in cui far emergere le esperienze e i progetti più significativi, sviluppare una rete, produrre pensiero nuovo rispetto alle politiche di genere. Vista la complessità dell'iniziativa la Commissione ha affidato a una società specializzata il progetto per uno studio di fattibilità relativo a quanto sopra descritto. Stato di attuazione In corso di attuazione 3.7 Modello di sportello donna per piccoli comuni Impegno di spesa: 9.800 euro, iva inclusa. Contenuti e modalità operative La Commissione ha letto l'esigenza di istituire sul territorio veneto gli sportelli donna, in particolare per i piccoli comuni e i comuni medi. Ha iniziato pertanto una verifica dell'esistente entrando in dialogo con i comuni interessati e con quelli che già avevano istituito lo sportello donna, individuando nel Comune di Schio il modello di sportello rispondente ai bisogni sociali espressi dal territorio ed adeguato a realizzare le politiche di azione positiva del Comune. Ma lo Sportello Donna, dovendo essere strettamente connesso con la realtà sociale in cui viene attivato, richiede uno studio di fattibilità specifico per ogni singola realtà territoriale, pertanto qualora si volesse esportare un modello, si rischierebbe di creare contenitori solo parzialmente rispondenti ai bisogni di una certa zona e popolazione. La Commissione ha quindi individuato nell'area della bassa padovana sei contermini Comuni interessati a istituire, una volta terminato lo studio di fattibilità, lo sportello con una dimensione sovracomunale. Stato di attuazione Concluso 4. Convegni e seminari: 4.1 Job Impegno di spesa: 500 euro, iva inclusa. Stato di attuazione Non attuato 4.2 Agroalimentare e tutela dei consumatori Impegno di spesa: 5.200 euro, iva inclusa. Stato di attuazione Concluso 4.3 Consapevolezza dei diritti delle donne Impegno di spesa: 5.200 euro, iva inclusa. Stato di attuazione Concluso 4.4 Esperienze artistiche venete al femminile Impegno di spesa: 12.200 euro, iva inclusa. Stato di attuazione Concluso

(segue allegato)

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