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Scarica versione stampabile Avviso di Rettifica

Bur n. 76 del 05 agosto 2014


Avvertenza - L'avviso di rettifica dà notizia della correzione di errori contenuti nel testo del provvedimento inviato per la pubblicazione nel Bollettino ufficiale. L'errata corrige dà notizia della correzione di errori verificatisi in fase di composizione o stampa del Bollettino ufficiale.

Errata corrige

Comunicato relativo alla Deliberazione della Giunta regionale n. 1029 del 24 luglio 2014 "IPAB - Opera Pia "Casa Paterna" di San Donà di Piave (VE). Presa d'atto della situazione di pregiudizio economico - gestionale, nomina di Commissario straordinario regionale. Articolo 3 della L.R. 16 agosto 2007, n. 23". (Bollettino Ufficiale n. 67 del 6 agosto 2013).

Nel Bollettino ufficiale n. 74 del 29 luglio 2014 è stata pubblicata la deliberazione della Giunta regionale n. 1029 del 24 luglio 2014 “IPAB – Opera Pia “Casa Paterna” di San Donà di Piave (VE). Presa d’atto della situazione di pregiudizio economico – gestionale, nomina di Commissario straordinario regionale. Articolo 3 della L.R. 16 agosto 2007, n. 23”.

Si comunica che, per mero errore materiale, il testo è errato e, pertanto, qui di seguito viene riportato quello corretto:

 

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1029 del 24 luglio 2014

            IPAB – Opera Pia "Casa Paterna" di San Donà di Piave (VE). Presa d’atto della situazione di pregiudizio economico − gestionale, nomina di Commissario straordinario regionale. Articolo 3 della L.R. 16 agosto 2007, n. 23.

 

Nota per la trasparenza:

l’Ipab viene commissariata poiché versa in una grave situazione economico−gestionale, in presenza di perdita di bilancio, e poiché lo stesso Consiglio di Amministrazione ha presentato istanza in tal senso.

 

Il Presidente, dott. Luca Zaia riferisce quanto segue.

In data 23 Gennaio 2014, il Presidente dell’Ipab Opera Pia "Casa Paterna" di San Donà di Piave (VE) trasmetteva una nota, ricevuta in Regione il 28 Gennaio 2014 prot. n. 3590, nella quale - dopo aver descritto una situazione di grave tensione economico-finanziaria -, chiedeva l’autorizzazione allo smobilizzo di € 300.000,00 di “fondi investiti per introitarli nel C/C di Tesoreria necessari per la copertura delle spese immediate ordinarie e obbligatorie per lo svolgimento del servizio”.

Il Dipartimento dei Servizi Sociosanitari e Sociali ha ritenuto che la situazione descritta nella suddetta nota rappresentasse uno stato di forte squilibrio economico “non unicamente imputabile ad una situazione contingente, eccezionale e imprevedibile”, parendo piuttosto come una condizione collegata a delle inefficienze strutturali.

Secondo quanto dichiarato dall’Ipab, infatti, l’ente “lavora con una deroga di autorizzazione per i 12 posti rilasciata in data 09.01.2013 dal Sindaco del Comune di San Donà di Piave e autorizzata fino a giugno 2014, quando questa scadrà secondo la normativa vigente, la Comunità dovrà adeguarsi al nuovo standard di 6 posti di Comunità e 2 di pronta accoglienza, il numero di operatori in servizio presenti allo stato attuale è di 8, a fronte di ciò gli operatori dovranno essere adeguati al numero dei posti effettivo, con conseguente messa in mobilità degli operatori in esubero” a fronte di ciò le uscite risultano “notevolmente aumentate a causa delle numerose gravidanze 6 su 8 dipendenti in organico con il profilo di educatore, completamente a carico della struttura”.

Lo smobilizzo prospettato dall’ente è apparso, quindi, in contrasto con i principi di buona e sana gestione dell’istituzione e con i principi espressi dall’art. 8 della L.R. n. 43 del 23 novembre 2012. La ridestinazione, infatti, al sostenimento delle spese di gestione del patrimonio immobilizzato, deve essere messa in atto nei casi di tensione economica di tipo eccezionale. Nel caso di specie, invece, si è ritenuto che lo smobilizzo di fondi ‘durevolmente’ investiti avrebbe rappresentato solo un mezzo per posticipare la problematica, ma non avrebbe potuto rappresentare in alcun modo la risoluzione della stessa.

In conseguenza a ciò, la Regione ha deciso di approfondire l’analisi delle cause delle problematiche economico - finanziarie dalla stessa Ipab esposte, richiedendo in data 6 Marzo 2014 con nota prot. n. 100595, la trasmissione del bilancio economico annuale di previsione 2014 e degli altri atti programmatici previsti dall’articolo 4 delle “Disposizioni esecutive dell’articolo 8 della L.R. 23 novembre 2012 n. 43” - allegate alla D.G.R. n. 780 del 21 maggio 2013 - e da approvarsi entro il termine indicato all’art. 10 delle medesime Disposizioni.

In data 10 Marzo 2014 l’ente trasmetteva la documentazione richiesta, tramite raccomandata a/r e successivamente a mezzo pec (nostro prot. n. 144820 del 4 aprile 2014). Dall’analisi della documentazione inviata appare di immediata percezione la gravosità del costo del personale che raggiunge un’incidenza rispetto ai ricavi previsti per il 2014 di quasi il 150% . Tale problematica congiunturale si affianca ad un problema di gestione strutturale, come manifestato dai disavanzi di gestione registrati negli ultimi anni (Euro 56 mila circa nel 2010,  Euro 42 mila circa nel 2011). Per il 2013 la bozza di Bilancio consuntivo indica un disavanzo d’esercizio di circa Euro 300 mila mentre la previsione di perdita d’esercizio per il 2014 ammonta a Euro 245 mila circa. Quasi contemporaneamente, in data 6 Marzo 2014, il Presidente dell’Ipab in parola trasmetteva una relazione, ricevuta in Regione il 27 Marzo 2014 prot. n. 131459, sulla situazione di difficoltà dell’ente, ribadendo la grave condizione di dissesto economico – finanziario e allegando alla stessa la delibera del Consiglio di amministrazione n. 105 del 26 Febbraio 2014, nella quale, “dopo ampia discussione sulla situazione e avendola analizzata profondamente”, l’ente riporta che “non riesce a trovare una soluzione a breve termine in quanto risulta ormai molto difficile gestire quest’andamento” e delibera di conseguenza di “inviare alla Regione Veneto - Dipartimento dei Servizi Sociosanitari e Sociali il Bilancio di Previsione 2014 con le relative relazioni, accompagnata da una relazione del Consiglio di amministrazione che esplicita la situazione dell’Ente e con l’urgente richiesta di provvedere al Commissariamento dell’Ente nel più breve tempo possibile, al fine di trovare delle soluzioni al problema” nonché di “rimanere in attesa che la Regione Veneto … fornisca le modalità che saranno messe in atto nel più breve tempo possibile”.

La Regione ha monitorato la situazione allorché, per illustrare la situazione conosciuta, è stata convocata presso gli uffici del Dipartimento dei Servizi Sociosanitari e Sociali il 3 Aprile 2014 la Presidente dell’Ipab. Essa ha illustrato la situazione di grave tensione gestionale dell’Ipab confermando in toto quanto sopra descritto.

Dall’analisi delle vicende appena narrate non rimane altro che prendere atto delle numerose, delicate e pesanti problematiche oggi presenti nell’Ipab, emergendo non solo uno stato di grave problematicità e irregolarità gestionale e amministrativa, ma altresì una grave e prolungata violazione della legge 17 luglio 1890, n. 6972 nonché del corrispettivo Regolamento Amministrativo e della legge di Contabilità regionale n. 43 del 2012, all’articolo 8, e la corrispettiva DGR n. 730/2013, che appaiono pregiudizievoli sia per la vita dell'ente sia per il perseguimento dei propri scopi istituzionali di natura pubblica.

Va preso poi atto che lo stesso Ente ha spontaneamente rappresentato le rilevanti irregolarità nella propria gestione amministrativa e patrimoniale. Inoltre, attraverso l’invito rivolto dai suoi consiglieri, si è rimesso, alle soluzioni commissariali attivabili dall’Amministrazione regionale, per far fronte alla gravissima situazione in essere. Si ritiene, conseguentemente a tali fatti, fondatamente superata la cautela dell’assegnazione del termine di contraddittorio, poiché, stante le iniziative del Consiglio di Amministrazione dell’Ipab in oggetto indicata, risultano oggettivamente soddisfatti i presupposti della conoscenza sul procedimento di controllo nonché sulla eventuale possibile regolarizzazione della situazione.

Conseguentemente, per le considerazioni di cui sopra, risulta assolutamente prioritario intervenire: vista l'urgente necessità di tutelare gli interessi dell'Ente e dei suoi Ospiti e considerata la normativa di settore, in particolare l’articolo 3 della legge regionale 16 agosto 2007, n. 23, e preso atto dell’articolo 45 della legge regionale 2 Aprile 2014, n. 11 che richiama i requisiti di cui all’articolo 28 del d.lgs. 30 Marzo 2001, n. 165, già espressamente abrogati dall’articolo 18 del D.P.R. 16 Aprile 2013, n. 70, si propone di nominare, quale Commissario straordinario regionale il Signor dott. Federico Del Vecchio, nato a Treviso il 27 maggio 1980, dotato della necessaria esperienza e competenza in materia di gestione e amministrazione come da curriculum vitae depositato agli atti della competente Struttura.

Si propone, altresì di determinare l'incarico nella durata di dodici mesi dalla data del presente provvedimento, conferendolo allo scopo di - in specificazione di quanto fissato dalla legge - assumere l’amministrazione dell’Ipab; accertare l'esatta situazione finanziaria e patrimoniale dell'Ipab; predisporre un adeguato programma per la gestione dell’Ipab, secondo quanto disciplinato dalla normativa attualmente vigente in materia, finalizzato:

  1. alla salvaguardia dei servizi assistenziali erogati alle persone ospiti dell’Ente;
  2. ad affrontare le questioni riguardanti le risorse umane dell’Ipab e la sua dotazione organica;
  3. alla soluzione delle problematiche riguardanti la situazione debitoria dell’Ente;

avviare i conseguenti interventi operativi, in particolare finalizzati a trovare una possibile soluzione per il futuro dell’ente, anche e soprattutto attraverso il raggruppamento o la fusione con un’altra Ipab, a seguito di intesa con il Dipartimento dei Servizi Sociosanitari e Sociali e riferendo periodicamente alla predetta Struttura regionale sullo stato degli adempimenti prescritti e redigendo una relazione finale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

  • UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
  • vista la L. 17 luglio 1890, n. 6972;
  • visto il R.D. 5 febbraio 1891, n. 99;
  • visto l’art. 21 del D.lgs. 4 Maggio 2001, n. 207;
  • visto l’art. 12 della L.R. del 15 dicembre 1982, n. 55 come modificato dall’art. 71 della L.R. 30 gennaio 1997, n.6;
  • visto l’art. 8 della L.R. 23 novembre 2012, n. 43;
  • visto l’art. 2, comma 2, della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54;
  • visto l’articolo 45 della legge regionale 2 aprile 2014, n. 11;
  • preso atto dell’istruttoria d’ufficio

delibera

  1. di prendere atto della situazione di gravità in cui oggi versa l’Ipab Opera Pia Casa Paterna di San Donà di Piave (VE), come decritta in premessa, nonché della disponibilità manifestata dal Consiglio di Amministrazione a rimettersi alla volontà della Regione per le iniziative di avvio del procedimento di commissariamento;
  2. di dichiarare sciolto il Consiglio di Amministrazione dell’Ipab e di nominare Commissario straordinario regionale il Signor dott. Federico Del Vecchio, nato a Treviso il 27 maggio 1980, dotato della necessaria esperienza e competenza in materia di gestione e amministrazione come da curriculum vitae depositato agli atti della competente Struttura;
  3. di dichiarare che l’efficacia del presente provvedimento è sospensivamente condizionata alla verifica da parte delle Strutture competenti dell’assenza di motivi di incompatibilità e inconferibilità ai sensi delle leggi vigenti con l’incarico affidato;
  4. di conferire il mandato commissariale per la durata di dodici mesi dalla data del presente provvedimento, che si potrà concludere anche prima di detto termine in caso di anticipato conseguimento degli obiettivi della procedura di vigilanza. Detto mandato è conferito allo scopo di - in specificazione di quanto fissato dalla legge - assumere l’amministrazione dell’Ipab; accertare l'esatta situazione finanziaria e patrimoniale dell'Ipab; predisporre un adeguato programma per la gestione dell’Ipab, secondo quanto disciplinato dalla normativa attualmente vigente in materia, finalizzato:
    1. alla salvaguardia dei servizi assistenziali erogati alle persone ospiti dell’Ente;
    2. ad affrontare le questioni riguardanti le risorse umane dell’Ipab e la sua dotazione organica;
    3. alla soluzione delle problematiche riguardanti la situazione debitoria dell’Ente;
  5. avviare i conseguenti interventi operativi, in particolare finalizzati a trovare una possibile soluzione per il futuro dell’ente, anche e soprattutto attraverso il raggruppamento o la fusione con un’altra Ipab, a seguito di intesa con il Dipartimento dei Servizi Sociosanitari e sociali e riferendo periodicamente alla predetta Struttura regionale sullo stato degli adempimenti prescritti e redigendo una relazione finale;
  6. che il suddetto mandato sarà da svolgersi a titolo gratuito, salvo il rimborso a carico dell’Ipab delle mere spese commissariali effettivamente sostenute e documentate, fino ad un massimo di euro cinquecento mensili;
  7. che ai sensi dell’art. 3, comma 4, della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni, avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento della presente delibera ovvero, in alternativa, è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da proporre entro 120 giorni dalla medesima comunicazione;
  8. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  9. di incaricare il Dipartimento dei Servizi Sociosanitari e Sociali dell’esecuzione del presente atto;
  10. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.

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