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Bur n. 136 del 18 novembre 2022


Materia: Protezione civile e calamità naturali

BIM GESTIONE SERVIZI PUBBLICI SPA, BELLUNO

Decreto del Soggetto Attuatore per il Settore Ripristino Servizio Idrico n. 17 del 8 novembre 2022

Ripristino danni, causati dall'evento dell'ottobre 2018 "Vaia" alle opere del servizio idrico integrato dell'Ambito Territoriale Ottimale Alto Veneto nei Comuni dell'alta Provincia di Belluno". "Lavori di messa in sicurezza dell'acquedotto presso l'opera di presa Le Spesse/La Tempia in comune di Lozzo di Cadore.". Occupazione d'urgenza preordinata alla costituzione di servitù di condotta.

IL SOGGETTO ATTUATORE PER IL SETTORE RIPRISTINO SERVIZIO IDRICO

Premesso che:

  • Nei mesi di ottobre e novembre 2018 il territorio della Regione Veneto è stato colpito da particolari eventi meteorologici che hanno causato gravi danni al patrimonio boschivo nonché al patrimonio pubblico e privato nelle aree montane, costiere e in prossimità dei grandi fiumi, con forti venti, mareggiate, frane e smottamenti;
  • Con decreto dl Presidente della Regione del Veneto n. 135 del 27/10/2018, è stata attivata e convocata l’Unità di Crisi Regionale ai sensi del “Protocollo operativo per la gestione delle Emergenze” nell’ambito del Sistema Regionale di Protezione Civile;
  • Con decreto del Presidente della Regione del Veneto n. 136 del 28/10/2018, integrato con il successivo decreto n. 139 del 29/10/2018, con il quale, a seguito delle criticità riscontrate, è stato dichiarato lo “stato di crisi” ai sensi dell’art. 106, co. 1lett.a) della L.R. n. 11/2001;
  • Con decreto del 29/10/2018, pubblicato nella G.U. n. 253 del 30/10/2018, il Presidente del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’art. 23, comma 1 del D.Lgs. n. 1/2018, ha disposto la mobilitazione straordinaria del Servizio Nazionale di Protezione Civile a supporto della Regione Veneto al fine di favorire le operazioni di soccorso nei territori colpiti dagli eccezionali eventi;
  • Con delibera del Consiglio dei Ministri dell’8 novembre 2018, in esito alle attività di cui al predetto  decreto, ai sensi dell’art. 7 comma 1 lett. c) e dell’art. 24 del D.Lgs. n. 1/2018 è stato deliberato, per 12 mesi a far data dal provvedimento medesimo, lo “stato di emergenza” nei territori colpiti dall’evento
  • Il termine sopra indicato è stato prorogato di ulteriori 12 mesi con D.C.M. del 21/11/2019 e di ulteriori 12 mesi con legge n. 159/2020;
  • Con Ordinanza n. 558 del 15/11/2018, pubblicata nella G.U. n. 270 del 20/11/2018, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la Regione Veneto, ha nominato il Presidente della Regione Commissario delegato, per fronteggiare l’emergenza derivante dagli eventi calamitosi di cui trattasi;
  • L’art. 1 della citata OCDPC n. 558/2018 prevede che per fronteggiare l’emergenza il Presidente della Regione del Veneto, in qualità di Commissario delegato, provvede a titolo gratuito ad effettuare le attività previste per gli ambiti territoriali di competenza, avvalendosi delle strutture e degli uffici regionali, provinciali, comunali e delle unioni montane, delle loro società in house e delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, individuando del Soggetti Attuatori che agiscano sulla base di specifiche direttive, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
  • Con Ordinanza n. 1 in data 23/11/2018 del Commissario delegato sono stati nominati i Soggetti Attuatori, individuando i rispettivi ambiti di azione e di intervento e costituito l’Ufficio di Supporto al Commissario delegato medesimo;
  • con nota n. 542364 del 18/11/2021, il Soggetto Attuatore ha comunicato:
  • che con nota dipartimentale n. Post/48615 del 12/11/2021, il Capo Dipartimento della Protezione Civile ha approvato il Piano degli Interventi nella somma complessiva di € 16.251.079,79;
  • che i Soggetti Attuatori svolgono le funzioni relative alla progettazione, approvazione dei progetti, esecuzione delle procedure espropriative, appalto, sottoscrizione contratto, esecuzione degli interventi e liquidazione
  • che alla Bim Gestione Servizi Pubblici spa con sede in via T. Vecellio n. 27-29 a Belluno, compete l’attuazione dell’intervento  Cod. Int. LN145-2021-D-BL-395 – CUP G87H21037500001 “Ripristino danni, causati dall’evento dell’ottobre 2018 “Vaia” alle opere del servizio idrico integrato dell’Ambito Territoriale Ottimale Alto Veneto nei Comuni dell’alta Provincia di Belluno, correlato al recupero funzionale di infrastrutture irrimediabilmente compromesse a seguito dell’evento calamitoso dell’ottobre 2018 e che necessitano di un integrale ripristino e messa in sicurezza al fine di garantirne la funzionalità;
  • nell’intervento Cod. Int. LN145-2021-D-BL-395 risultano compresi anche lavori di messa in sicurezza dell’acquedotto presso l’opera di presa de Le Spesse/La Tempia in comune di Lozzo di Cadore per un importo di ,€ 190.327,87;
  • con decreto n. 10 dell’11/08/2022 il Soggetto Attuatore, ai sensi dell’art. 14 dell’O.C.P.D.C. n. 558/2018 ha dichiarato conclusa positivamente la conferenza indetta per l’approvazione del progetto definitivo inerenti ai lavori di “messa in sicurezza dell’acquedotto presso l’opera di presa de Le Spesse/La Tempia in comune di Lozzo di Cadore Cod. int. LN145-2021-D-BL-395 CUP. G87H21037500001, dando atto che il decreto 10/2022 costituisce variante urbanistica agli strumenti del comune di Lozzo di Cadore, comporta dichiarazione di pubblica utilità urgenza ed indifferibilità per le opere da eseguirsi e costituisce apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, senza necessità di alcuna ulteriore approvazione e/o presa d’atto;
  • resta quindi dare attuazione alla procedura espropriativa, in considerazione dell’urgenza che riveste la necessità di ricorrere all’immediata esecuzione dei lavori e nell’intesa che quale soggetto beneficiario dell’espropriazione deve intendersi il soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato per la Provincia di Belluno: BIM GESTIONE SERVIZI PUBBLICI S.p.A. con sede in via Tiziano Vecellio nn. 27-29 a Belluno, c.f./p.Iva 00971870258, con riferimento alle disposizioni contenute nell’art. 22 bis del DPR 327/2001 e, pertanto, con emissione di apposito provvedimento di determinazione dell’indennità provvisoria e di disposizione della contestuale occupazione d’urgenza dei beni immobili necessari, così come individuati nel Piano particellare di esproprio;

VISTO l’elenco dei beni da asservire ed accertata la natura non edificabile degli stessi;

VISTI l’allegato prospetto, che forma parte integrante del presente provvedimento, nel quale sono indicate le indennità da corrispondere a titolo provvisorio agli aventi diritto, completato da apposita planimetria riportante l’identificazione delle aree interessate, il tracciato della condotta e la consistenza delle aree da asservire;

DATO ATTO:

  • che le indennità sono determinate in applicazione delle previsioni di cui al DPR 327/2001;
  • che il Soggetto Attuatore assume direttamente anche le funzioni di responsabile del procedimento;

VISTE le Ordinanze del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 558/2018 e n. 836/202;

VISTO il D.P.R. 327/2001;

DECRETA

  1. le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. l’indennità da corrispondere a titolo provvisorio agli aventi diritto per l’asservimento, con imposizione di servitù di posa di condotta acquedottistica interrata, dei beni immobili siti nel comune di Lozzo di Cadore ed occorrenti per l’esecuzione dei “Lavori di messa in sicurezza dell’acquedotto presso l’opera di presa de Le Spesse/La tempia” è stabilita in via urgente, ai sensi dell’art. 22 bis del DPR 327/2001, nella misura indicata nel prospetto allegato al presente provvedimento;
  3. che viene contestualmente disposta, ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile del 15/11/2018 n. 558 e dell’art. 22 bis del DPR 327/2001, l’occupazione d’urgenza preordinata all’asservimento dei beni immobili indicati nel prospetto di cui al precedente punto 2), per un periodo di mesi 12 (dodici) a decorrere dalla data del presente provvedimento, nell’intesa di una sua tempestiva attuazione e con la precisazione che tale disposizione prede comunque efficacia laddove la materiale immissione nel possesso non sia eseguita entro il termine perentorio di 3 (tre) mesi a decorrere dalla data di emanazione del presente provvedimento e qualora nel termine di 5 (cinque) anni, decorrente dalla data di efficacia del provvedimenti che comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, non venga emanato il decreto di asservimento;
  4. che i proprietari asservendi nei trenta giorni successivi alla notificazione del presente provvedimento possono comunicare al Soggetto Attuatore, domiciliato per la funzione presso la sede di Bim GSP S.p.A in Via Tiziano Vecellio 27-29 – 32100 Belluno, se intendono condividere l'indennità stabilita, anche relativamente alle singole quote di proprietà. La relativa dichiarazione è irrevocabile e produce gli effetti della cessione volontaria, così come stabiliti dall’art. 45 del D.P.R. 327/01 e ss.mm.ii. Al proprietario che abbia condiviso la determinazione dell’indennità e previa presentazione di apposita autocertificazione attestante la piena e libera proprietà del bene, è riconosciuto l’acconto dell’80% che sarà corrisposto entro sessanta giorni dalla data di esecutività della relativa ordinanza. Decorso tale termine sono dovuti gli interessi nella misura del tasso legale. Qualora viceversa non condividano l’indennità offerta, sempre nei trenta giorni successivi alla immissione in possesso dei beni, possono presentare al predetto soggetto attuatore osservazioni scritte e depositare documenti;  
  5. che decorsi inutilmente 30 (trenta) giorni dalla data della notificazione del presente provvedimento si intende non concordata la determinazione dell’indennità di espropriazione e/o asservimento. In tal caso sarà disposto il deposito della somma stabilita, senza le eventuali maggiorazioni di cui all’art. 45 del D.P.R. 327/01, presso il Ministero Economia e Finanze (M.E.F.) e, a deposito operato, potrà essere emesso il decreto di asservimento nell’intesa che, in ogni caso, fino all’emissione del predetto provvedimento gli interessati potranno comunque convenire la cessione volontaria dei beni. Il proprietario può limitarsi a designare un tecnico di propria fiducia al fine dell’applicazione dell’art. 21, comma 2;
  6. che per il periodo intercorrente tra la data di immissione in possesso e la data di corresponsione dell’indennità di asservimento, ovvero del corrispettivo stabilito per l’atto di cessione volontaria, è dovuta l’indennità di occupazione da computare ai sensi dell’art. 50 comma 1 del D.P.R. 327/01. Tale indennità, qualora spettante, sarà quantificata con successivo provvedimento una volta emesso il decreto di asservimento. Ai sensi dell’art. 20, comma 6 della richiamata norma, dalla data di immissione in possesso e fino al pagamento degli eventuali acconto e saldo, in ipotesi condivisione dell’indennità il proprietario ha altresì diritto alla corresponsione degli interessi sulle somme spettantegli nella misura del tasso legale;
  7. che, qualora ne ricorrano i presupposti, al momento della corresponsione della somma spettante a titolo di indennità di asservimento, sarà operata la ritenuta d'imposta di cui all'art. 35 del D.P.R. n. 327/2001; 
  8. che il presente provvedimento, completo di prospetto/i individuale/i per la sola parte di interesse, sarà notificato ai proprietari asservendi con l'osservanza delle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili, unitamente ad un avviso contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora in cui è prevista la sua esecuzione e sarà pubblicato, per estratto (con sola esclusione delle tabelle allegate al Sub. “A”) sul B.U. della Regione Veneto ai sensi dell’art. 42 del D.Lgs 33/2013;
  9. che responsabile del procedimento espropriativo è il Soggetto Attuatore dott. Ing. Marco Bacchin;
  10. che formano parte integrante del presente provvedimento, all’Allegato Sub. “A”, 12 tabelle di determinazione dell'indennità di asservimento ed un elaborato grafico catastale con indicate le aree da occupare;
  11. ai sensi delle vigenti norme di legge, avverso il presente provvedimento potrà essere proposto ricorso avanti il T.A.R. per il Veneto entro 60 (sessanta) giorni dalla notifica o avanti al Presidente della Repubblica entro 120 (centoventi) giorni dalla notifica.

Il Soggetto Attuatore Ripristino Servizio Idrico - dott. Ing. Marco Bacchin

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