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Bur n. 125 del 21 ottobre 2022


Materia: Protezione civile e calamità naturali

VENETO ACQUE SPA, MESTRE - VENEZIA

Determina dell'Amministratore Unico e Soggetto Esecutore n. 74 del 29 luglio 2022

Decreto Rep. n. 103 del 29.07.2022 Esproprio ai sensi dell'art. 20 comma 11 ed art. 23 del D.P.R. 327/2001. OCDPC 558/2018 - OCDPC 836/2022. Pulizia del lago di Alleghe e realizzazione di un sistema di sicurezza in caso di piene. Codice Intervento 25003-63+64. O.C. n.5 del 02.04.2019 Allegato D. Importo finanziamento Euro 8.000.000,00 - Assegnazione con DPCM del 27.02.2019 di cui all'art. 1 comma 1028 della L. 145/2018 - annualità 2019. CUP J53H19000140001.

IL SOGGETTO ESECUTORE PER IL SETTORE RIPRISTINO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO - VENETO ACQUE S.p.A

PREMESSO CHE  nei mesi di ottobre e novembre 2018 il territorio della Regione del Veneto è stato colpito da particolari eventi meteorologici che hanno causato gravi danni al patrimonio boschivo nonché al patrimonio pubblico e privato nelle aree montane, costiere e in prossimità dei grandi fiumi con forti venti, mareggiate, frane e smottamenti;

con Decreto del Presidente della Regione del Veneto n. 135 del 27 ottobre 2018, pubblicato sul BUR n. 114 del 16 novembre 2018, è stata attivata e convocata l'Unità di Crisi Regionale U.C.R. ai sensi del "Protocollo operativo per la gestione delle Emergenze" nell'ambito del Sistema Regionale di Protezione Civile (D.G.R. n. 103 dell'11 febbraio 2013);

con Decreto del Presidente della Regione del Veneto n. 136 del 28 ottobre 2018, integrato da successivo decreto n. 139 del 29 ottobre 2018, pubblicati sul BUR n. 114 del 16 novembre 2018, a seguito delle criticità riscontrate è stato dichiarato lo “stato di crisi” ai sensi dell’art. 106, co. 1 lett. a), della L.R. n. 11/2001;

con Decreto del 29 ottobre 2018, pubblicato nella G.U. n. 253 del 30 ottobre 2018, il Presidente del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’art. 23, co. 1 del D. Lgs 2 gennaio 2018 n. 1, ha disposto la mobilitazione straordinaria del Servizio Nazionale di protezione civile a supporto della Regione del Veneto al fine di favorire le operazioni di soccorso nei territori colpiti dagli eccezionali eventi;

con Delibera del Consiglio dei Ministri dell’8 novembre 2018, pubblicata nella G.U. n. 266 del 15 novembre 2018, in esito alle attività di cui al predetto decreto, ai sensi dell’art. 7, co. 1 lett. c) e dell’art. 24 del D. Lgs 2 gennaio 2018 n. 1, è stato deliberato per 12 mesi a far data dal provvedimento medesimo, lo “stato di emergenza” nei territori colpiti dall’evento;

con Delibera del Consiglio Dei Ministri del 21.11.2019 è stato prorogato lo stato emergenza per ulteriori 12 mesi;

con Legge 159 del 27.11.2020 lo “stato emergenza” è stato prorogato per ulteriori 12 mesi;

la delibera del 08.11.2018, al punto 4 dispone che, per l’attuazione dei primi interventi urgenti di cui all’art. 25, comma 2 lett. a) e b) del D. Lgs. n. 1/2018, nelle more della valutazione dell’effettivo impatto degli eventi in argomento, si provveda nel limite di complessivi Euro 53.500.000,00 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali di cui all’art. 44, comma 1 del D. Lgs. n. 1/2018, dei quali Euro 15.000.000,00 spettanti alla Regione Veneto;

il medesimo provvedimento prevede che, per l’attuazione degli interventi da effettuare nella vigenza dello “stato di emergenza”, ai sensi dell’art. 25, del D.Lgs. n. 1/2018, si provvede con ordinanze, emanate dal Capo del Dipartimento della Protezione civile, acquisita l’intesa della regione e delle province autonome interessate, in deroga a ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico;

con successiva Ordinanza n. 558 del 15 novembre 2018, pubblicata nella G.U. n. 270 del 20 novembre 2018, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la Regione del Veneto, ha nominato il Presidente della Regione, Commissario delegato, per fronteggiare l’emergenza derivante dagli eventi calamitosi di cui trattasi;

con OCDPC n. 769 del 16.4.2021 il Capo Dipartimento della Protezione civile, a seguito della richiesta rappresentata dal Presidente della Regione con nota prot. n. 141792 del 29.03.2021, ha disposto la sostituzione del Commissario con l’Arch. Ugo Soragni;

con il medesimo provvedimento sono state dettate disposizioni per la realizzazione delle iniziative finalizzate al superamento dell’emergenza, in particolare l’art. 1 comma 3, prevede che il Commissario delegato predisponga entro venti giorni dalla pubblicazione dell’O.C.D.P.C., un Piano degli interventi da sottoporre all’approvazione del Capo del Dipartimento della Protezione Civile;

il Commissario delegato, con nota prot. n. 511689 del 14 dicembre 2018, ha trasmesso al Capo del Dipartimento della Protezione Civile il Piano degli interventi di cui all’art. 1, comma 3 dell’O.C.D.P.C. n. 558/2018;

per la definizione del Piano degli interventi si è fatto riferimento alla ricognizione avviata dal Commissario delegato nonché alle segnalazioni dei Soggetti Attuatori di cui alla O.C. n. 1 del 23.11.2018;

con nota prot. n. POST/0073648 del 20 dicembre 2018 il Capo del Dipartimento di Protezione Civile ha approvato il Piano degli interventi di cui alla O.C.D.P.C. n. 558/2018 per l’importo complessivo di Euro 14.774.388,71;

con successivi provvedimenti del Consiglio dei Ministri del 21.02.2019 e del 27.02.2019, a valere sugli stanziamenti di cui all’art. 44, co. 1, del D.Lgs. n. 1/2018, nonché della L. n. 145/2018 art. 1, comma 1028, sono state assegnate al Veneto, ai sensi dell’art 1, comma 1, della O.C.D.P.C. n. 558, nonché, del comma 3 della medesima O.C.D.P.C., la somma complessiva di 2,6 miliardi di Euro rispettivamente pari a 800 milioni di Euro per l’esercizio 2019 e 900 milioni di Euro per i successivi esercizi 2020 e 2021;

in particolare, a fronte delle ricognizioni trasmesse al Dipartimento di Protezione Civile con note Commissariali prot.n. 36681 del 28 gennaio 2019 e n. 49710 del 5 febbraio 2019, nonché con precedente nota del Presidente prot. n. 505589 del 13 dicembre 2018 relativa alle segnalazioni finalizzate alla richiesta di contributo FSUE, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.) del 27 febbraio 2019 è stata assegnata al Veneto la somma complessiva di Euro 755.912.355,61 per il triennio 2019-2021 di cui Euro 232.588.417,11 per il 2019;

con il medesimo Decreto è stato stabilito che per la realizzazione degli interventi si sarebbe operato con le modalità di cui alla O.C.D.P.C. n. 558/2018;

sulla scorta del provvedimento del Consiglio dei Ministri adottato, il Commissario ha provveduto alla definizione, entro 20 giorni dalla adozione del predetto D.P.C.M., dell’elenco degli interventi contrattualizzabili entro il 30 settembre 2019 con verifica entro il medesimo termine della effettiva contrattualizzazione;

il Dipartimento della Protezione Civile con nota DIP/15877 del 23 marzo 2019 e successiva nota integrativa n. POST/0016889 del 27.03.2019, come di seguito specificato, ha, tra l’altro, approvato il Piano di cui alla O.C.D.P.C. n. 558/2018 per la somma complessiva di Euro 220.621.778,52, di cui Euro 195.621.778,52 per interventi ed Euro 25.000.00,00 quale accantonamento per i contributi a favore di privati e attività produttive;

con nota n. 511037 dell’8.11.2021 il Commissario delegato, in attesa dell’adozione, ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 1/2018, dell’Ordinanza volta a favorire il rientro nell’ordinario, ha comunicato ai soggetti attuatori di proseguire senza soluzione di continuità nel dare attuazione agli interventi già pianificati, procedendo con le medesime modalità sino ad ora adottate, sia per quanto relativo alle procedure di liquidazione che per quanto relativo alle procedure di approvazione e contrattualizzazione;

con Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 836 del 12 gennaio 2022 - in G.U. n. 25 del 31.01.2022 - è stata individuata la Regione del Veneto quale Amministrazione competente alla prosecuzione, in via ordinaria, dell'esercizio delle funzioni del Commissario Delegato di cui all'art. 1, comma 1, dell'O.C.D.P.C. n. 558 del 15 novembre 2018, successivamente sostituito con O.C.D.P.C. n. 769 del 16 aprile 2021, nel coordinamento degli interventi finalizzati al superamento della situazione di criticità determinatosi nel territorio regionale in conseguenza degli eventi meteorologici verificatisi a partire dal mese di ottobre 2018, di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri dell'8 novembre 2018;

al comma 2 degli artt. 1 e 2 di tale Ordinanza viene individuato il Direttore della Direzione Protezione Civile quale soggetto responsabile delle iniziative finalizzate al completamento degli interventi contenuti nei Piani degli interventi di cui all'art. 1 dell'O.C.D.P.C. n. 558/2018, nonché delle eventuali rimodulazioni degli stessi, già formalmente approvate alla data di adozione della O.C.D.P.C. n. 836/2022, a tal fine autorizzato ad utilizzare le risorse disponibili sulla Contabilità speciale n. 6108, aperta ai sensi delle richiamate OO.C.D.P.C. n. 558/2018 e n. 769/2021, che viene conseguentemente al medesimo intestata;

con nota prot. n. 63435 del 11.2.2022 il Direttore della "Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale" ha fornito alle Strutture, già Soggetti Attuatori, incaricate nell'ambito del contesto emergenziale in argomento, indicazioni in merito alle modalità di svolgimento delle attività assegnate in continuità con le indicazioni di cui alle relative ordinanze di nomina/finanziamento ovvero di specifiche convenzioni;

Premesso inoltre che   l’art. 4 comma 1 dell’Ordinanza commissariale 5 del 02.04.2019 attribuisce ai Soggetti Attuatori nominati le funzioni relative alla progettazione, approvazione dei progetti, appalto, sottoscrizione del contratto, esecuzione degli interventi, liquidazione e faranno riferimento alle modalità di cui alla nota commissariale prot. n. 55586 dell’8 febbraio 2019 che si intende integralmente richiamata;

di poter applicare, ai sensi dell’art. 4 “Deroghe” dell’O.C.D.P.C. n. 558/2018, tutte le deroghe ivi contenute e, in particolare, le deroghe al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, articoli 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 22-bis, 23, 24, 25, 49 e s.m.i. relative alla procedura di esproprio dei terreni interessati dai lavori;

l’uso delle deroghe è giustificato dal fatto che, come indicato in premessa, le portate che il bacino montano del torrente Cordevole è in grado di movimentare, non sono compatibili con lo spazio disponibile a monte dello sbarramento del lago di Alleghe, mettendo a rischio le attività antropiche che insistono nel suo intorno in caso di eventi atmosferici analoghi a quelli già occorsi a partire dal mese di ottobre 2018;

Valutato che l’esecuzione delle opere di cui all’intervento in oggetto rivestono carattere di urgenza per le criticità sopra riportate e che pertanto sussistono i presupposti per dar corso all’applicazione delle deroghe alle disposizioni in materia espropriativa e di partecipazione al procedimento più sopra indicate;

con Decreto n. 449 del 13.08.2019, il Soggetto Attuatore ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo recependo gli esiti della Conferenza Servizi indetta ai sensi dell’art. 14, c.2, della L. 241/90

con decreto n. 591 del 03.09.2019, il Soggetto Attuatore ha approvato in linea tecnica ed economica nell’importo complessivo di € 8.000.000,00, così come risultante dal Q.E, il progetto esecutivo "Pulizia lago di Alleghe e realizzazione di un sistema di sicurezza in caso di piene”;

il medesimo decreto, a termini dell’art. 14, comma 2, dell’OCDPC n. 558/2018, ha stabilito che l’approvazione del progetto esecutivo di cui trattasi costituisce, ove occorra, variante agli strumenti urbanistici dei comuni interessati alla realizzazione delle opere o alla imposizione dell’area di rispetto e comporta vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità delle opere e urgenza e indifferibilità dei relativi lavori;

con il precitato decreto il Soggetto Attuatore ha stabilito di procedere alle espropriazioni, asservimenti ed occupazioni ed attuare tutti i provvedimenti ed atti necessari all’espletamento delle relative procedure, potendo adottare le deroghe previste dall’art. 4 e 14 dell’OCDPC n. 558/2018;

con Decreto n. 1415 del 02.09.2020 il Soggetto Attuatore ha approvato la “Variante in corso d’opera n.1” relativamente all’intervento in oggetto

con Decreto n. 662 del 26.04.2021, il Soggetto Attuatore ha approvato, il progetto costruttivo “Nuova accessibilità cantiere”, con il quale è stato formalizzato l’adeguamento della viabilità dovuto all’intensificazione del traffico di mezzi d’opera sulla strada comunale adiacente il ponte “La Sala” in Comune di Alleghe, autorizzata con Deliberazione di Giunta Comunale n° 23/2021 dal Comune stesso;

con Decreto n. 1289 del 10.08.2021 il Soggetto Attuatore ha approvato la “Variante in corso d’opera n.2” relativamente all’intervento in oggetto

Preso atto che      il carattere di urgenza delle opere in questione, unitamente all’utilizzo delle deroghe più sopra indicate consente di dar corso all’emissione del decreto di esproprio ex art. 20 comma 11 del D.P.R. n. 327/2001 avente ad oggetto le aree effettivamente interessate dai lavori;

che con l’inizio dei lavori, avvenuto in data 27.09.2019 e in data 26.04.2021, solo per la parte relativa alla nuova accessibilità di cantiere, si intende effettuata l’immissione in possesso delle aree, come da appositi verbali agli atti di questa Autorità Espropriante;

è stata determinata l’indennità, da corrispondere agli aventi diritto per l’esproprio dei beni immobili di loro proprietà e occorrenti per la realizzazione dei lavori in oggetto indicati, così come indicata negli allegati “A”, “B” e “C” al presente decreto per farne parte integrante e sostanziale;

DECRETA

  1. Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
  2. Di disporre l'espropriazione degli immobili indicati nell’Allegato A (elenco ditte) a favore del Demanio Pubblico dello Stato – Ramo Idrico con sede in Via Barberini n. 38 - 00187 Roma (RM)
    C.F. 97905270589
    .
  3. Di disporre l'espropriazione degli immobili indicati nell’Allegato B (elenco ditte) a favore del Comune di Rocca Pietore con sede in Loc. Capoluogo n. 2 - 32023 Rocca Pietore (BL)
    C.F. 00145870259
    .
  4. Di disporre l'espropriazione degli immobili indicati nell’Allegato C (elenco ditte) a favore del Comune di Alleghe con sede in Corso Italia n. 36 - 32022 Alleghe (BL) C.F. 00145920252.
  5. Di determinare l’indennità di esproprio nella somma complessiva di euro 9.048,92 (novemilaquarantotto/92), da corrispondersi ai predetti soggetti come da tabelle allegate.
  6. Di confermare, per le motivazioni indicate in premessa, l’utilizzo delle deroghe al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, articoli 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 22-bis, 23, 24, 25, 49 e s.m.i..
  7. Di trasmettere il presente decreto con lettera raccomandata in deroga alle formalità previste dal D.P.R. n. 327/2001 ai soggetti interessati.
  8. In relazione all’art. 10 del D. Lgs 14.03.2011 n. 23 si specifica che le aree oggetto del presente procedimento espropriativo ricadono, secondo le indicazioni degli Strumenti Urbanistici dei Comuni di Rocca Pietore e Alleghe, in Zona Territoriale Omogenea “F” ai sensi del D.M. 1444/68.
  9. Questa Autorità provvederà senza indugio, a sua cura e spese ex art. 23 comma 4 del D.P.R. 327/2001, a tutte le formalità necessarie per la registrazione del decreto di esproprio presso l’Agenzia delle Entrate ed alla successiva trascrizione presso la competente Agenzia delle Entrate – Servizio Pubblicità Immobiliare, oltre alla voltura catastale.
  10. Di dare atto che il presente decreto è esente da imposta di bollo ai sensi del D.P.R. n. 642/72 punto 22 – Tabella B, trattandosi di atto di procedura espropriativa, nonché ai sensi del D. Lgs. n. 23 del 14/03/2011 art. 10 comma 3°.
  11. Di dare atto che il presente decreto, relativamente alle sole aree da trasferire al Demanio Pubblico dello Stato, è esente da imposta di registro, ipotecaria e catastale trattandosi di esproprio di immobili a favore dello Stato, ai sensi dell’art. 57, comma 8, del D.P.R. 26 aprile 1986 n. 131 nonché ai sensi dell’art. 1, comma 2 e dell’art. 10, comma 3 del D.Lgs 31 ottobre 1990 n. 347, come recepito della risoluzione dell’Agenzia delle Entrate in data 21 febbraio 2014 n. 2/E.
  12. Di trasmettere il presente Decreto al Soggetto Attuatore Pianificazione degli Interventi ed alla Direzione Gestione Post Emergenze connesse ad Eventi Calamitosi e altre attività commissariali, anche ai fini delle pubblicazioni ai sensi di legge.
  13. Di pubblicare il presente Decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito internet della Regione del Veneto nell’apposita sezione Sicurezza del Territorio dedicata alle Gestioni Commissariali e Post Emergenziali.

Il Soggetto Attuatore Ing. Gianvittore Vaccari

(seguono allegati)

ALLEGATO_A_B_C_486906.pdf

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