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Bur n. 132 del 22 novembre 2019


Materia: Statuti

COMUNE DI CAMPODORO (PADOVA)

Delibera Consiglio Comunale n. 16 del 12 luglio 2019

Statuto Comunale. Modificazioni.

A) all’art. 5 vengono inserito i seguenti commi da 5 a 9 :

“5. Il Consiglio Comunale elegge in seduta pubblica il Presidente, scegliendolo tra i componenti del Consiglio, tramite voto segreto.

6. Nella stessa seduta e con le stesse modalità si procede alla elezione di un vice Presidente che sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento.

7. I poteri del Presidente sono:

a) la rappresentanza del Consiglio
b) la predisposizione dell’ordine del giorno che è autonoma per le funzioni proprie dei singoli consiglieri e per quanto attiene alle dimissioni, decadenze, supplenze degli stessi; mentre è ricettiva dei punti presentati dal sindaco, dalla giunta e dagli altri soggetti previsti dallo Statuto e dal regolamento
c) la direzione dei lavori del Consiglio assicurando l’ordine della seduta e la regolarità delle discussioni
d) la fissazione della data delle riunioni del Consiglio, previa consultazione con il Sindaco
e) la sottoscrizione e la diramazione degli avvisi di convocazione di Consiglio
f) la proclamazione del risultato delle votazioni.
 

8. Le dimissioni del Presidente, presentate al Consiglio Comunale, sono perfette ed efficaci dalla data di acquisizione delle stesse al protocollo del Comune e da tale data sono irrevocabili.

9.Il Presidente cessa dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio Comunale. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei componenti il consiglio comunale e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione.  Se la mozione viene approvata, si procede alla elezione del nuovo presidente in una delle sedute successive; nel frattempo la presidenza del consiglio è assunta dal vice-presidente. Se il presidente presenta le dimissioni prima dell’apertura della discussione sulla mozione di sfiducia, l’oggetto viene d’ufficio ritirato dall’ordine del giorno dei lavori consiliari.”

B)  all'art. 8, la lett. c) del secondo comma è sostituita come segue:

“c) quando non intervengano a tre sedute consecutive senza giustificato motivo. Le assenze del Consigliere Comunale si presumono ingiustificate. A tal fine il consigliere comunale può giustificare la propria assenza alle adunanze del Consiglio unicamente mediante comunicazione scritta al Presidente del Consiglio Comunale: tale comunicazione deve pervenire al protocollo comunale od essere consegnata direttamente al Presidente del Consiglio Comunale entro la successiva seduta del Consiglio comunale. Ove la comunicazione non pervenga nei modi e termini sopra indicati, il Consigliere comunale decade dalla facoltà di giustificare la relativa assenza. Il Sindaco, dopo la terza assenza consecutiva non giustificata da parte del consigliere, procede d’ufficio a notificare allo stesso contestazione delle assenze effettuate e non giustificate, richiedendo allo stesso di comunicare, entro 10 (dieci) giorni dalla notifica, le eventuali cause giustificative delle assenze. Qualora decorsi 10 (dieci) giorni dalla notifica il Consigliere non presenti nota giustificativa delle assenze, il Consiglio ne dichiara la decadenza e procede, nella stessa riunione, alla surrogazione.”

C) all’art. 28 i commi da uno a tre sono sostituiti come segue :

1.I verbali delle sedute del Consiglio Comunale devono contenere l’indicazione dei membri presenti alla votazione, i punti salienti della discussione ed il risultato della votazione, nonché la menzione dei Consiglieri assenti con l’indicazione dei non giustificati.

2.Ogni Consigliere ha diritto che nel verbale si faccia menzione di sue eventuali dichiarazioni e si faccia figurare il suo voto, nonché di far allegare documenti conferenti.

3. Le deliberazioni del Consiglio Comunale sono sottoscritte dal Presidente del Consiglio e dal Segretario Comunale o di chi ne fa le veci.”

D) All’Art. 23 comma 3 la parola “Sindaco” è sostituita con la parola “Presidente del Consiglio”

Il Sindaco Vezzaro Gianfranco

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