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Bur n. 63 del 29 giugno 2018


Materia: Protezione civile e calamità naturali

COMMISSARIO DELEGATO PER I PRIMI INTERVENTI URGENTI DI PROTEZIONE CIVILE IN CONSEGUENZA DELLA CONTAMINAZIONE DA SOSTANZE PERFLUORO-ALCHILICHE (PFAS) DELLE FALDE IDRICHE NEI TERRITORI DELLE PROVINCE DI VICENZA, VERONA E PADOVA

Decreto n. 1 del 1 giugno 2018

Nomina dei Soggetti Attuatori di cui all'art. 1, comma 2, dell'Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 519 del 28.05.2018.

IL COMMISSARIO DELEGATO

Premesso che:

  1. con Delibera del Consiglio dei Ministri del 21.03.2018 è avvenuta la Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova;
  2. con Ordinanza n. 519 del 28.05.2018 recante Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza della contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova, è stato nominato il Commissario Delegato per fronteggiare gli eventi calamitosi alla base della dichiarazione dello stato di emergenza;
  3. ai sensi del Art. 1, comma 2 della citata OCDPC n. 519/2018 per l’espletamento delle attività il Commissario delegato può avvalersi della Direzione Protezione civile e polizia locale nonché di altre direzioni, uffici e strutture della Regione Veneto, della Veneto Acque Spa, dei Consigli di Bacino per il Servizio Idrico Integrato, dei gestori dei servizi idrici, dei consorzi di bonifica e delle altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile, anche in qualità di soggetti attuatori che agiscono sulla base di specifiche direttive, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
  4. si è presa visione della documentazione, inviata dalla Regione del Veneto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con note del 19.09.2017, del 18.12.2017, del 10.01.2018, del 06.02.2018, del 05.03.2018 e del 07.03.2018 ai fini della dichiarazione dello stato di emergenza;
  5. si è, inoltre, presa visione del contenuto della nota del 26.02.2018 con cui la Regione del Veneto ha presentato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il programma degli interventi con i relativi piani economico finanziari.

Rilevato che:

  1. è necessario procedere alla realizzazione degli interventi previsti nell’ambito del dichiarato stato di emergenza, da ascrivere ai casi contemplati all’Art. 25, comma, 2 lettere a), b) e d) del D.Lgs 1/2018;
  2. l’art. 25, comma 6 del D.Lgs. 1/2018 prevede, per lo svolgimento delle attività correlate alle Ordinanze di protezione civile, la facoltà di avvalimento di soggetti attuatori, di norma identificati nei soggetti pubblici ordinariamente competenti allo svolgimento delle predette attività, salvo motivate eccezioni;
  3. gli interventi di cui trattasi, in base a quanto ricavabile dalla sopra menzionata documentazione, trasmessa dalla Regione del Veneto alle competenti Autorità statali, consistono, tra l’altro, in opere che comportano la realizzazione di punti di attingimento di acque potabili, linee di adduzione, unità di accumulo ed altri interventi infrastrutturali concernenti la rete distributiva di acque potabili;
  4. tali interventi, da realizzarsi nell’ambito delle misure di emergenza, sono parte di un più ampio quadro progettuale e programmatico della pianificazione della Regione del Veneto in materia di acquedotti e costituiscono stralci funzionali autonomi in grado di supplire alle fonti inquinate da sostituire;
  5. il D.Lgs. 152/2006, Parte III, detta tra l’altro, norme in materia di organizzazione e gestione del Servizio idrico Integrato (SII) comprendente la captazione, l’adduzione, la distribuzione e l’erogazione di acque ad usi civili, la fognatura e la depurazione delle acque reflue
  6. in particolare, l’art. 147 del predetto decreto prevede che i SII siano riorganizzati sulla base di Ambiti territoriali ottimali definiti dalle Regioni in attuazione della Legge 5 gennaio 1994, n. 36,
  7. all’art. 142 comma 3 del D.lgs. 152/2006, prevede, che gli enti locali, attraverso l’Autorità d’Ambito svolgano le funzioni di organizzazione del SII, di scelta della forma di gestione, di determinazione e modulazione delle tariffe all’utenza, di affidamento del servizio e relativo controllo, secondo le disposizioni della Parte III del decreto stesso.
  8. la Regione Veneto con LR 27 marzo 1998, n. 5 aveva dato attuazione alla citata Legge 36/1994 individuando gli Ambiti Territoriali Ottimali e disciplinando le forme e i modi di cooperazione fra i Comuni e le Province ricadenti nello stesso Ambito, nonché i rapporti tra gli enti locali medesimi e i soggetti gestori dei servizi, al fine di istituire e organizzare il SII.
  9. l’art. 2 comma 186-bis della L. 191/2009 e ss.mm.ii. ha stabilito la soppressione delle Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale al 31.12.2012, termine da ultimo definito dall’art. 13 comma 2 del D.L. 216/2011, convertito con modificazioni dalla L. 14/2012, prevedendo altresì che entro lo stesso termine le Regioni attribuiscano con legge le funzioni già esercitate dalle stesse Autorità d’Ambito;
  10. la Legge Regionale n. 17 del 27 aprile 2012, parzialmente modificata dalla Legge regionale n. 52 del 31 dicembre 2012, ha disciplinato l’istituzione dei nuovi Enti (Consigli di Bacino);
  11. ai sensi dell’art. 151 del D.lgs. 152/2006, il rapporto tra Ente di governo dell’ambito e il soggetto Gestore del servizio idrico integrato è regolato da una convenzione predisposta dall’Ente di governo dell’ambito sulla base delle convenzioni tipo e relativi disciplinari adottati dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA).
  12. la convenzione, tra l’altro, impegna il Gestore a ”realizzare il Programma degli Interventi e tutte le attività necessarie a garantire adeguati livelli di qualità agli utenti”;
  13. in data 4 febbraio 2006, con deliberazione n. 1 dell'Assemblea, l'AATO Veronese (ora Consiglio di Bacino Veronese) ha disposto l'affidamento ad Acque Veronesi SCaRL della gestione del Servizio Idrico Integrato sull'area "Veronese" dell'Ambito;
  14. con la citata delibera n. 1 del 4 febbraio 2006, l'AATO Veronese ha disposto che l'affidamento svolgesse effetto immediato nei confronti degli Enti locali che hanno aderito ad Acque Veronesi sin dalla sua costituzione e ha disposto, altresì, che l'affidamento della gestione e gli effetti da essa derivanti venissero riconosciuti anche nei confronti degli Enti locali successivamente aderenti alla compagine sociale;
  15. in data 15 febbraio 2006 fra l'AATO Veronese e Acque Veronesi SCaRL è stato stipulato il contratto di servizio, denominato "Convenzione tra l'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale ‘Veronesè ed il gestore del Servizio Idrico Integrato dell'area Veronese".
  16. la durata dell'affidamento ad Acque Veronesi SCaRL è di 25 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione della convenzione suddetta.
  17. la Convenzione medesima prevedeva una progressiva assunzione diretta da parte di Acque Veronesi della gestione del servizio nei comuni oggetto dell'affidamento, secondo modalità e tempi individuati in un "Piano di Subentro", che è stato approvato dall'AATO Veronese in data 18 dicembre 2006. L’iter di acquisizione di tutti i comuni si è, di fatto, concluso nel luglio 2015.
  18. con Deliberazione assembleare n. 5 di reg. del 21.03.2006 il Consiglio di Bacino “Bacchiglione” ha riconosciuto in capo ad Alto Vicentino Servizi Spa e Centro Veneto Servizi Spa i requisiti per l’affidamento c.d. “in house providing” di cui all’art.113 co. 5 lett. c) del D.Lgs. 267/00 ed ha approvato i relativi disciplinari di regolazione;
  19. con Deliberazione assembleare n. 11 di reg. del 28.09.2007 il Consiglio di Bacino Bacchiglione” ha riconosciuto in capo ad AIM Vicenza Acqua Spa (a decorrere dal 01.04.09 ha cambiato denominazione sociale in Acque Vicentine Spa) i requisiti per l’affidamento c.d. “in house providing” di cui all’art.113 co. 5 lett. c) del D.Lgs. 267/00 ed ha approvato il relativo disciplinare di regolazione;
  20. in data 23 marzo 2017 fra l'AATO Bacchiglione e Acque Vicentine Spa è stato stipulato il contratto di servizio, denominato "Convenzione di gestione tra l'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale Bacchiglione ed il gestore del Servizio Idrico Integrato Acque Vicentine S.p.A”.
  21. la durata dell'affidamento ad Acque Vicentine Spa è fino al 31/12/2026;
  22. che le società Acque Vicentine Spa e Alto Vicentino Servizi, al fine del superamento della frammentazione nella gestione del servizio idrico integrato a livello regionale e sovra ambito, in conformità alle disposizioni normative, hanno elaborato un processo di aggregazione che ha comportato la fusione per incorporazione di Alto Vicentino Servizi Spa in Acque Vicentine Spa con contestuale cambio del nome della società in Vi.Acqua Spa per ottimizzare l’erogazione del servizio in un’ottica di efficienza, efficacia ed economicità, vista anche la similitudine di tipologia territoriale attualmente gestita dai due gestori in house su due ambiti territoriali distinti ma contigui;
  23. in data 10 aprile 2017 fra l'AATO Bacchiglione e Centro Veneto Servizi Spa è stato stipulato il contratto di servizio, denominato "Disciplinare di Regolazione del Servizio Idrico Integrato”;
  24. la durata dell'affidamento a Centro Veneto Servizi Spa è fino al 31/12/2026;
  25. che le società Polesine Acque Spa e Centro Veneto Servizi Spa, al fine del superamento della frammentazione nella gestione del servizio idrico integrato a livello regionale e sovra ambito, in conformità alle disposizioni normative, hanno elaborato un processo di aggregazione che ha comportato la fusione per incorporazione di Polesine Acque Spa in Centro Veneto Servizi S.p.A con contestuale cambio del nome della società in Acquevenete Spa per ottimizzare l’erogazione del servizio in un’ottica di efficienza, efficacia ed economicità, vista anche la similitudine di tipologia territoriale attualmente gestita dai due gestori in house su due ambiti territoriali distinti ma contigui;
  26. in ottemperanza alle disposizioni della Legge Regionale 27 marzo 1998 n. 5, con D.G.R.V. n. 1688 del 16.06.2000 è stato approvato il Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto (MOSAV), con il quale sono stati individuati gli schemi di massima delle principali strutture acquedottistiche necessarie ad assicurare il corretto approvvigionamento idropotabile nell'intero territorio regionale, nonché i criteri e metodi per la salvaguardia delle risorse idriche, la protezione e la ricarica delle falde e che parte integrante del MOSAV è lo Schema acquedottistico del Veneto Centrale (SAVEC).
  27. la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e la gestione delle opere ricadenti nel SAVEC sono affidate a Veneto Acque Spa, mediante la concessione regolata da apposita convenzione approvata con D.G.R. n. 2332 del 14.09.2001 e successivamente aggiornata e che pertanto Veneto Acque Spa provvede alla progettazione e realizzazione delle opere inerenti la pianificazione acquedottistica sovra-ambito
  28. l’art. 6 della legge regionale 27 aprile 2012, n. 17, per il quale il MOSAV individua gli schemi di massima delle principali infrastrutture acquedottistiche necessarie per assicurare il corretto approvvigionamento idropotabile nell’intero territorio regionale nonché criteri e metodi per la salvaguardia delle risorse idriche, la protezione e la ricarica delle falde.
  29. al modello di cui al comma 1 si conforma ciascun Consiglio di bacino secondo le modalità e per i fini di cui all’articolo 7, comma 2 della predetta legge regionale;

Ritenuto:

  1. opportuno per attuare gli interventi da effettuare ai sensi comma 2, lettera a), b) e d) di cui al D.Lgs 1/2018 e secondo quanto previsto dall’art. 25 comma 6 del medesimo individuare, in qualità di soggetti attuatori, in quanto gestori pubblici ordinariamente competenti allo svolgimento delle attività di captazione, adduzione, distribuzione ed erogazione di acque ad usi civili nei territori in cui ricadono gli interventi di cui sopra, i seguenti gestori del servizio idrico:
  • Acque Veronesi SCaRL con sede in Lungadige Galtarossa, 8 - 37133 Verona;
  • Vi.Acqua Spa con sede in Viale dell'industria, 23 - 36100 Vicenza;
  • Acquevenete Spa con sede in Via C. Colombo, 29/A 35043 Monselice Padova;

e la Società

  • Veneto Acque SpA con sede in Via Torino, 180 30172 Mestre (Venezia) in quanto una parte degli interventi previsti ricadono, oltre che sul territorio di competenza di più gestori (in particolare Acquevenete Spa e Acque del Chiampo Spa), anche su territorio di due diversi Ambiti Territoriali Ottimali (Valle del Chiampo e Bacchiglione) interessando opere previste dallo Schema Acquedottistico del Veneto Centrale (S.A.VE.C), e avendo la predetta società qualità di soggetto pubblico ordinariamente competente allo svolgimento delle attività di progettazione, esecuzione e gestione delle reti, delle strutture e delle opere connesse al servizio idrico integrato, secondo lo Schema Acquedottistico del Veneto Centrale (S.A.VE.C);
  1. di assumere come riferimento delle opere da realizzare quelle menzionate, in qualità di interventi emergenziali, nella documentazione trasmessa alle competenti Autorità statali dalla Regione del Veneto ai fini della dichiarazione dello stato di emergenza da ultimo con nota n. 88340 del 07.03.2018 e in particolare, quelle menzionate nell’Allegato “Interventi prioritari per la sostituzione delle fonti idropotabili contaminate da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) - Schede descrittive ed illustrative degli interventi” ed elencati nella parte “Interventi Emergenziali”;
  2. di ridefinire il soggetto attuatore indicato nella documentazione citata al precedente punto per la TRATTA A7-A10 di interconnessione tra la condotta della Valle dell’Agno e il nodo idraulico A7 con l’avvalimento della società Veneto Acque SpA, trattandosi di elemento che interessa il territorio di due diversi Ambiti Territoriali Ottimali ed essendo il nodo idraulico A7 parte del S.A.VE.C., sopra menzionato;
  3. di identificare, conseguentemente, i soggetti attuatori per la realizzazione come di seguito:
  4. società Veneto Acque SpA per le opere concernenti la realizzazione delle tratte di adduzione A7-A10, A9-A7 ed opere complementari, comprese eventuali opere di accumulo (Riferimento: Schede Intervento allegate alla nota della Regione del Veneto del 07.03.2018 n. 88340 – TRATTA A9-A7 e TRATTA A7-A10);
  5. società Vi.Acqua SpA per la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento e conseguente realizzazione di opere di attingimento ed eventuali opere di accumulo da connettere alla esistente condotta della valle dell’Agno per alimentare la dorsale nord-sud fino alla realizzanda tratta A7-A10 (Riferimento: Schede Intervento allegate alla nota della Regione del Veneto del 07.03.2018 n. 88340 – Nuovo Pozzo in località Spagnago di Cornedo Vicentino - VI);
  6. società Acque Veronesi SCaRL per la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento nell’est veronese e conseguente realizzazione di opere di attingimento e delle tratte di adduzione C6-C1, C1-A9 e opere complementari, comprese eventuali opere di accumulo (Riferimento: Schede Intervento allegate alla nota della Regione del Veneto del 07.03.2018 n. 88340 – TRATTA A9-C1-C6);
  7. società Acquevenete SpA per la realizzazione delle opere di adduzione, tratte B1-B2, B4-B6 e B6-A16, destinate a collegare, a partire da Ponso, la rete di Montagnana/Pojana Maggiore con la dorsale proveniente dai pozzi di Camazzole, per veicolare da questi portate di circa 150 L/s (Riferimento: Schede Intervento allegate alla nota della Regione del Veneto del 07.03.2018 n. 88340 – TRATTA B1-B2-B4-B5-B6 e TRATTA B6-A16)
  8. che l’avvalimento debba avvenire previa sottoscrizione di apposite convenzioni con le società sopra richiamate.

Considerato:

  1. che gli interventi emergenziali costituiscono parti di un complessivo insieme di interventi riguardanti la programmazione acquedottistica del Veneto di elevata complessità ed articolazione e con cui devono essere coerenti, ancorché funzionali nell’immediato alla risoluzione dell’emergenza;
  2. che l’art. 2 della DCM del 21.03.2018 prevede che gli interventi di emergenza nonché gli ulteriori interventi prioritari per la regione Veneto, di carattere non emergenziale, da individuare, sentiti l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente e il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, posti a carico delle tariffe idriche, ovvero da effettuare nel limite delle risorse disponibili allo scopo a legislazione vigente, sono inseriti nel Piano di interventi nel settore idrico in corso di definizione ai sensi dell’art. 1, commi 516 e seguenti, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 e ne rappresentano uno stralcio;

Ritenuto:

  1. che, per assicurare coerenza degli interventi emergenziali con i quadri programmatori sovraordinati, sia necessario mantenere un costante confronto con i principali attori a livello locale, coinvolti nella programmazione, realizzazione e gestione delle reti idriche interessate e, in particolare, la Regione del Veneto, la società Veneto Acque SpA, i consigli di bacino di cui alla L.R. 17/2010 e i pertinenti soggetti gestori del servizio idrico integrato;
  2. di istituire, a tal fine, organi collegiali a supporto dell’ attività commissariale e per la condivisione delle informazioni come di seguito specificato:

a.  Commissione Programmazione Infrastrutture; con funzioni di pianificazione e programmazione, supporta l’attività del commissario cooperando nella redazione del Piano degli interventi emergenziali di cui all’Art. 1, commi 3 e 4 della OCDPC 519/2018, destinato a contenere l’elencazione degli interventi funzionali alla risoluzione dello stato di emergenza e per i quali è strettamente competente il commissario; i soggetti partecipanti, ognuno per le proprie competenze danno, tra l’altro, atto della coerenza delle scelte infrastrutturali di emergenza con la programmazione generale della Regione del Veneto; la commissione è così composta:

  • dott. Edi Antonello (funzionario ARPAV) – con funzioni di segreteria senza diritto di voto;
  • Commissario Delegato, dott. Nicola Dell’Acqua – con funzione di coordinamento;
  • ing. Marco Puiatti, Direttore della Direzione Difesa del Suolo della Regione del Veneto – componente;
  • ing. Marco Dorigo, Direttore del Genio Civile di Verona – componente
  • dott.ssa Linda Chioffi – Direttore del Servizio Alimenti e Nutrizione dell’ULSS 9 “Scaligera” – componente;
  • ing. Gianvittore Vaccari, Amministratore Unico della società Veneto Acque SpA – componente;
  • dott. Luciano Franchini, Direttore del Consiglio di Bacino Veronese – componente;
  • dott.ssa Alessandra Maule, Direttore del Consiglio di Bacino Valle del Chiampo – componente;
  • ing. Francesco Corvetti, Direttore Generale del Consiglio di Bacino Bacchiglione – componente;

b.  Commissione Progettazione; con funzione istruttorie sugli aspetti progettuali concernenti le opere ricomprese nel Piano degli interventi emergenziali (Art. 1, commi 3 e 4 della OCDPC n. 519/2018); l’organo provvede valutare i progetti nei vari gradi di approfondimento (preliminare, definitivo, esecutivo), la loro coerenza con le indicazioni programmatiche elaborate dalla Commissione Programmazione Infrastrutture e la rispondenza ai criteri di sicurezza di cui alle Linee Guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plan (Rapporti ISTISAN 14/21); l’organo provvede, inoltre, a fornire indicazioni sulla tutela delle fonti di attingimento che saranno comunicate agli enti competenti; la commissione è così composta:

  • ing. Alessandro De Sabbata, Responsabile della Struttura di Progetto Gestione Post- Emergenze Connesse ad Eventi Calamitosi e altre Attività Commissariali della Regione del Veneto – coordinatore;
  • ing. Fabio Strazzabosco, Direttore della U.O. Servizio Idrico Integrato e tutela delle acque della Regione del Veneto – componente;
  • ing. Francesco Trevisan, Responsabile di Ufficio Tecnico – componente;
  • avv. Monica Manto, Direttore Generale di Acquevenete SpA – componente;
  • ing. Fabio Trolese, Direttore Generale di Vi.Acqua SpA – componente;
  • dott. Francesco Berton, Direttore Generale della società Acque Veronesi SCaRL – componente;
  • ing. Alberto Piccoli, Direttore Generale di Acque del Chiampo SpA – componente con funzioni di segretario;
  1. che le attività degli organi di supporto si svolgano a titolo gratuito

Visti

la L. 16.03.2017 n. 30 recante Delega al governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale di protezione civile;

il D.Lgs 02.01.2018, n. 1 e in particolare l’art. 2, comma 5, lettera c) e l’art. 25;

la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21.03.2018;

l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 519 del 28.05.20178;

DECRETA

Articolo 1
(Soggetti attuatori)

Sono nominati, ai sensi dell’articolo 1, comma 2 della OCDPC n. 519 del 28.05.2018 e ai fini dell’adozione di tutte le necessarie iniziative volte al superamento dell’emergenza, i seguenti soggetti attuatori, ciascuno per il settore di competenza specificamente indicato come di seguito e meglio specificato in premessa che costituisce parte integrante del presente provvedimento:

Soggetto Attuatore

Settore di Competenza

Veneto Acque SpA

realizzazione delle tratte di adduzione A7-A10, A9-A7 ed opere complementari, comprese eventuali opere di accumulo

Vi.Acqua SpA

ricerca di nuove fonti di approvvigionamento e conseguente realizzazione di opere di attingimento ed eventuali opere di accumulo da connettere alla esistente condotta della valle dell’Agno ed alimentare la dorsale nord-sud fino alla realizzanda tratta A7-A10

Acque Veronesi SCaRL

ricerca di nuove fonti di approvvigionamento nell’est veronese e conseguente realizzazione di opere di attingimento e delle tratte di adduzione C6-C1, C1-A9 ed opere complementari, comprese eventuali opere di accumulo

Acquevenete SpA

realizzazione delle opere di adduzione, tratte B1-B2, B4-B6 e B6-A16, destinate a collegare, a partire da Ponso, la rete di Montagnana/Pojana Maggiore con la dorsale proveniente dai pozzi di Camazzole

 

Articolo 2
(Svolgimento dell’attività dei Soggetti Attuatori)

I soggetti attuatori di cui all’articolo 1 operano secondo le direttive e indicazioni che saranno impartite dal Commissario delegato, previa sottoscrizione di apposite Convenzioni. L’attività è, in ogni caso, svolta, a titolo gratuito.

Articolo 3
(Organi di supporto al Commissario delegato)

Sono istituiti i seguenti organi di supporto all’attività del Commissario delegato:

a.  Commissione Programmazione Infrastrutture; con funzioni di pianificazione e programmazione, supporta l’attività del commissario cooperando nell’individuazione degli interventi funzionali alla risoluzione dello stato di emergenza e per i quali è strettamente competente il commissario; i soggetti partecipanti, ognuno per le proprie competenze danno, tra l’altro, atto della coerenza delle scelte infrastrutturali di emergenza con la programmazione generale della Regione del Veneto; la commissione è così composta:

  • dott. Edi Antonello (funzionario ARPAV) – con funzioni di segreteria senza diritto di voto;
  • Commissario Delegato, dott. Nicola Dell’Acqua – con funzione di coordinamento;
  • ing. Marco Puiatti, Direttore della Direzione Difesa del Suolo della Regione del Veneto – componente;
  • ing. Marco Dorigo, Direttore del Genio Civile di Verona – componente;
  • dott.ssa Linda Chioffi – Direttore del Servizio Alimenti e Nutrizione dell’ULSS 9 “Scaligera” – componente;
  • ing. Gianvittore Vaccari, Amministratore Unico della società Veneto Acque SpA – componente;
  • dott. Luciano Franchini, Direttore del Consiglio di Bacino Veronese – componente;
  • dott.ssa Alessandra Maule, Direttore del Consiglio di Bacino Valle del Chiampo – componente;
  • ing. Francesco Corvetti, Direttore Generale del Consiglio di Bacino Bacchiglione – componente.

b.  Commissione Progettazione; con funzione istruttorie sugli aspetti progettuali concernenti le opere del Piano degli interventi emergenziali (Art. 1, commi 3 e 4 della OCDPC n. 519/2018); l’organo provvede valutare i progetti nei vari gradi di approfondimento (preliminare, definitivo, esecutivo), la loro coerenza con le indicazioni programmatiche elaborate dalla Commissione Programmazione Infrastrutture e la rispondenza ai criteri di sicurezza di cui alle Linee Guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plan (Rapporti ISTISAN 14/21); l’organo provvede, inoltre, a fornire indicazioni sulla tutela delle fonti di attingimento che saranno comunicate agli enti competenti; la commissione è così composta:

  • ing. Alessandro De Sabbata, Responsabile della Struttura di Progetto Gestione Post- Emergenze Connesse ad Eventi Calamitosi e altre Attività Commissariali della Regione del Veneto – coordinatore;
  • ing. Fabio Strazzabosco, Direttore della U.O. Servizio Idrico Integrato e tutela delle acque della Regione del Veneto – componente;
  • ing. Francesco Trevisan, Responsabile di Ufficio Tecnico – componente;
  • avv. Monica Manto, Direttore Generale di Acquevenete SpA – componente;
  • ing. Fabio Trolese, Direttore Generale di Vi.Acqua SpA – componente;
  • dott. Francesco Berton, Direttore Generale della società Acque Veronesi SCaRL – componente;
  • ing. Alberto Piccoli, Direttore Generale di Acque del Chiampo SpA – componente con funzioni di segretario.

Articolo 4
(Svolgimento dell’Attività degli organi di supporto)

L’attività degli organi di supporto di cui al precedente articolo 3 si svolge su richiesta del Commissario. Delle sedute e dei pronunciamenti è tenuta traccia in verbali redatti contestualmente dal soggetto avente funzioni di segreteria. L’attività dei membri degli organi di supporto è svolta a titolo gratuito.

La Commissione Progettazione è convocata per il giorno 01.06.2018 per formulare una prima valutazione della situazione ai fini della proposta del Piano degli Interventi.

Articolo 5
(Pubblicazione)

Il presente provvedimento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto ed è notiziato ai soggetti interessati e inviato in copia al Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Dott. Nicola Dell'Acqua

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