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Bur n. 102 del 24 ottobre 2014


Materia: Statuti

COMUNE DI SONA (VERONA)

Deliberazione Consiglio comunale n. 58 del 25 agosto 2014

Modifiche allo Statuto comunale definitivamente approvate con deliberazione C.C. n. 58 del 25.08.2014.

Art. 1
Oggetto dello Statuto

  1. Il presente Statuto detta le disposizioni fondamentali per l'organizzazione del Comune di Sona in attuazione del D.Lgs. del 18.8.2000, n. 267 Testo Unico sull'ordinamento degli Enti locali.
  2. I principi fondamentali dettati dal presente Statuto e dalla Legge vengono attuati con appositi regolamenti. 

Art. 3
Finalità ed obiettivi dell'azione comunale

  1. Il Comune di Sona svolge le funzioni attribuitegli dalla legge e promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale, culturale ed economico della propria Comunità. La centralità della persona e della famiglia è promossa secondo i principi della solidarietà sociale dettati dalla Costituzione.
  2. Ispira la sua azione amministrativa ai principi costituzionali di buon andamento ed imparzialità al fine di perseguire criteri di efficienza, economicità, trasparenza, partecipazione e responsabilità.
  3. Il Comune di Sona si propone di valorizzare i seguenti aspetti peculiari:
  1. l'articolazione della Comunità in frazioni, ciascuna con aspetti storici, culturali, sociali e ambientali meritevoli di essere conosciuti e conservati;
  2. la varietà delle attività economiche e produttive esistenti e il loro equilibrato rapporto col territorio;
  3. il patrimonio paesaggistico, ambientale, storico e artistico presente sul territorio.
  1. Il Comune di Sona persegue le seguenti finalità:
  1. promozione e tutela della persona umana, in tutte le fasi del suo sviluppo, con particolare riferimento alle categorie più indifese, alla luce dei valori culturali e religiosi che sono propri della Comunità, favorendo la collaborazione con tutte le istituzioni e le libere forme associative disposte a collaborare per il raggiungimento dei medesimi obiettivi;
  2. assunzione della famiglia come riferimento e valore fondamentale per la predisposizione dei piani e dei programmi dell' Amministrazione;
  3. rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità fra uomo e donna promuovendo azioni positive e perseguendo la realizzazione ed il potenziamento dei servizi a tal fine necessari alle donne;
  4. effettiva partecipazione di tutti i cittadini alla vita e all'attività del Comune, al fine di assicurare il buon andamento, l'imparzialità e l'aderenza dell'azione amministrativa alle aspettative e ai bisogni della popolazione garantendo a tutti pari opportunità;
  5. promozione e sviluppo del patrimonio culturale nelle sue varie espressioni di costume e di tradizioni locali e apertura nei confronti di persone e gruppi appartenenti ad altre culture;
  6. promozione e attuazione di un organico assetto del territorio, con particolare attenzione alle sue caratteristiche morfologiche, nel quadro di uno sviluppo equilibrato e compatibile degli insediamenti abitativi, produttivi, nelle loro varie forme, e delle infrastrutture sociali. L'azione amministrativa è perciò incentrata nella salvaguardia dell'ambiente con iniziative rivolte a prevenirne e ad eliminarne il degrado; nella promozione del risparmio e del recupero delle risorse naturali ed ambientali e dell'utilizzo di fonti energetiche alternative; nell'attuazione dei principi generali in materia urbanistica, ispirando la sua azione ai valori espressi dalla Costituzione; tutela del patrimonio ambientale, storico, artistico e archeologico; in particolare mediante il recupero e la valorizzazione dei nuclei di antica origine per favorire la permanenza della popolazione al loro interno;
  7. promozione e sviluppo delle attività socio-assistenziali, favorendo l'associazionismo ed il volontariato ed in particolare coloro che si occupano delle situazioni di disagio sociale, adottando altresì iniziative, anche di natura economica, atte a stimolare il raggiungimento delle finalità. I servizi comunali sono indirizzati al rispetto dei valori sociali e morali propri della persona e dell'istituzione familiare con particolare attenzione alle situazioni di disagio. Devono anche tenere conto della presenza sul territorio comunale di persone e di gruppi appartenenti ad altre culture e ad altre etnie, promuovendo un'ordinata integrazione;
  8. assunzione di iniziative culturali, di ricerca e di educazione alla pace per la promozione dei diritti umani, delle libertà democratiche e della cooperazione internazionale. In coerenza con i principi costituzionali che sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, Sona è Comune per la Pace e riconosce in essa un diritto fondamentale degli uomini e dei popoli. La pace è frutto della giustizia e di equi rapporti economici fra tutti i popoli;
  9. promozione di forme permanenti di consultazione, di collaborazione e di gestione associata di servizi con altri soggetti pubblici;
  10. attuazione del principio dell'equità fiscale nell'ambito dei tributi di competenza comunale;
  11. favorire e promuovere iniziative che tendano a fare della cultura e della scuola di ogni ordine e grado, con particolare riguardo alla fascia dell'obbligo, un pilastro fondamentale di crescita sociale. 

Art. 8
Doveri dei Consiglieri comunali

  1. I Consiglieri rappresentano l'intera Comunità senza vincolo di mandato. Hanno il dovere di intervenire alle sedute del Consiglio e delle commissioni delle quali sono chiamati a far parte.
  2. I Consiglieri che, senza giustificato motivo, non intervengano a tre sedute consecutive del Consiglio, sono dichiarati decaduti.
  3. La proposta di decadenza viene esercitata d'ufficio e pronunciata dal Consiglio Comunale. Deve essere notificata al Consigliere almeno dieci giorni prima della data fissata per l'esame in Consiglio. 

Art. 10
Conferenza dei capigruppo

  1. E' istituita la conferenza dei capigruppo con funzioni di collaborazione col Presidente del Consiglio nella programmazione dei lavori del Consiglio comunale e del relativo svolgimento, di consultazione su problemi di particolare gravità ed urgenza e con compiti di vigilanza sull'attuazione dello statuto e dei regolamenti. Ha funzioni di rappresentare l'intero Consiglio comunale in occasione di manifestazioni promosse o patrocinate dal Comune.

Art. 11
Commissioni consiliari

  1. Il Consiglio comunale istituisce le commissioni consiliari costituite nel proprio seno con criterio proporzionale, garantendo la presenza di entrambi i sessi.
  2. ABROGATO
  3. Ferma restando la composizione consiliare delle Commissioni, il Sindaco o suo delegato e gli Assessori possono intervenire ai lavori delle Commissioni di propria iniziativa o su invito delle medesime, senza diritto di voto.
  4. La composizione delle commissioni, la nomina del Presidente, la pubblicità delle sedute, il funzionamento e i criteri per garantire la proporzionalità sono disciplinate dal regolamento.
  5. Il Consiglio può istituire commissioni speciali e temporanee. La deliberazione istitutiva ne disciplina le finalità, l'oggetto, la durata e le modalità di funzionamento. Per quanto non previsto dalla deliberazione istitutiva, si applica il regolamento del Consiglio Comunale.

Art. 13
Convocazione della prima seduta del Consiglio comunale

  1. La prima seduta del Consiglio comunale è convocata entro il termine di dieci giorni dalla proclamazione degli eletti e deve tenersi entro dieci giorni dalla convocazione.
  2. E' convocata e presieduta dal Sindaco fino alla nomina del Presidente del Consiglio comunale, con il seguente ordine del giorno: convalida degli eletti; comunicazione del Sindaco in ordine alla nomina della Giunta, discussione ed approvazione degli indirizzi generali di governo.

Art. 14
Lavori del Consiglio comunale

  1. Le riunioni del Consiglio comunale sono convocate e presiedute dal Presidente del Consiglio Comunale nei modi e nei termini stabiliti dalla legge e dal regolamento. In caso di assenza o di impedimento del Presidente, le funzioni vengono assunte dal Vice Presidente eletto dal Consiglio Comunale al suo interno.
  2. Il Consiglio deve essere riunito entro venti giorni quando lo richieda un quinto dei Consiglieri, inserendo all'ordine del giorno le questioni richieste.
  3. Le deliberazioni del Consiglio sono sottoscritte dal Presidente della seduta e dal Segretario generale che ne cura la verbalizzazione, anche avvalendosi di altri dipendenti.
  4. In caso di assenza o impedimento, anche temporanei, del Segretario generale, lo sostituisce il Vice Segretario, se nominato.

Art. 15
Convocazione del Consiglio comunale

  1. Il Consiglio è convocato in via ordinaria, straordinaria o d'urgenza, con avviso di convocazione contenente l'ordine del giorno.
  2. Nel caso di convocazione ordinaria e straordinaria l'avviso di convocazione deve essere notificato ai Consiglieri rispettivamente almeno cinque o tre giorni liberi prima della seduta.
  3. Nel caso di convocazione d'urgenza, il termine previsto al comma precedente è ridotto a ventiquattro ore.
  4. La modalità per la notificazione dell'avviso di convocazione è demandata al Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale.

Art. 16
Ordine del giorno delle sedute

  1. L'avviso di convocazione del Consiglio comunale deve essere pubblicato all'albo pretorio insieme all'ordine del giorno. Allo stesso deve essere data la massima pubblicità con i mezzi di informazione di cui il Comune dispone.
  2. L'ordine del giorno viene redatto dal Presidente del Consiglio.
  3. Il Consiglio non può deliberare su argomenti che non siano iscritti all'ordine del giorno.
  4. La documentazione relativa all'ordine del giorno del Consiglio comunale deve essere depositata almeno tre giorni lavorativi prima della seduta.

Art. 18
Voto palese e segreto

  1. Il Consiglio comunale vota in modo palese, ad esclusione delle deliberazioni concernenti persone, nonché di altre deliberazioni ove sia preminente l'esigenza di tutelare la riservatezza oppure la libertà di espressione delle convinzioni etiche e morali dei Consiglieri.
  2. Il regolamento stabilisce i casi nei quali le votazioni riguardanti le persone avvengano in modo palese. 

Art. 23
Composizione

  1. La Giunta è costituita dal Sindaco e dal numero massimo di assessori consentiti dalla legge, nominati dal Sindaco nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini e garantendo la presenza di entrambi i sessi.
  2. I decreti di nomina devono essere sottoscritti in segno di accettazione dai designati e devono essere depositati presso l'Ufficio di Segreteria generale.
  3. Gli Assessori sono tenuti, nel settore di propria competenza, a realizzare l'indirizzo collegiale deliberato dalla Giunta.
  4. Allorché viene meno il rapporto fiduciario, il Sindaco può revocare uno o più Assessori dandone motivata comunicazione al Consiglio.
  5. Gli Assessori partecipano alle sedute consiliari con diritto di intervento e senza diritto di voto. 

Art. 24
ABROGATO

Art. 26
Funzionamento

  1. La Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco che ne stabilisce l'ordine del giorno.
  2. Le riunioni non sono pubbliche. Nelle riunioni della Giunta possono essere ammessi tutti coloro che il Sindaco ritenga opportuno invitare.
  3. La Giunta delibera con l'intervento della maggioranza assoluta dei suoi componenti. Le votazioni sono sempre palesi e le proposte sono approvate a maggioranza assoluta dei votanti. Gli astenuti si computano nel numero necessario a rendere legale la seduta, ma non nel numero dei votanti.
  4. Le deliberazioni sono sottoscritte dal Presidente e dal Segretario generale, che ne cura la verbalizzazione, anche avvalendosi di altri dipendenti.
  5. In caso di assenza o impedimento, anche temporanei, del Segretario generale lo sostituisce il Vice Segretario, se nominato.
  6. ABROGATO

Art. 30
Attribuzioni

  1. Il Sindaco, eletto direttamente dai cittadini, è l'Organo responsabile dell'Amministrazione del Comune.
  2. Esercita le funzioni attribuitegli dalla legge e dal presente statuto, e rappresenta la Comunità.
  3. Il Sindaco:
  1. ha la rappresentanza generale del Comune;
  2. nomina la Giunta e può revocare gli Assessori;
  3. coordina e programma l'attività degli Assessori;
  4. sovraintende agli Uffici, ai servizi, alle attività amministrative, impartendo direttive al Segretario generale;
  5. nomina, designa e revoca i rappresentanti del Comune presso Enti, aziende ed istituzioni sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio garantendo condizioni di pari opportunità tra uomo e donna;
  6. nomina i responsabili di Settore, uffici e servizi, attribuisce gli incarichi al personale in posizione apicale e definisce gli incarichi di direzione e di collaborazione esterna nel rispetto della legge, dello Statuto e dei regolamenti;

f1. svolge tutti i compiti attribuitigli dalla legge e sovrintende all’espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al Comune
f2. svolge tutti gli altri compiti attribuitigli dalla legge

       g.   ABROGATO
       h.   ABROGATO
       i.   ABROGATO
       j.   ABROGATO
      o.   ABROGATO
      p.   ABROGATO

  1. Il Sindaco può incaricare della trattazione in determinate materie singoli consiglieri comunali, i quali svolgeranno compiti di studio e di collaborazione circoscritti all’esame ed alla cura di situazioni particolari, esclusa la possibilità di esercitare compiti di amministrazione attiva. 

Art. 33
Astensione obbligatoria

  1. Il Sindaco ed i membri degli Organi collegiali devono astenersi dal partecipare alle deliberazioni riguardanti interessi propri, del coniuge e di loro parenti ed affini fino al quarto grado.
  2. L'obbligo di astensione obbligatoria comporta quello di allontanarsi dal luogo della riunione durante il tempo del dibattito e della votazione.
  3. L'astenuto non è computato tra i presenti ai fini della validità della seduta.
  4. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano anche al Segretario generale. 

Art. 35
Spese elettorali

  1. Ciascun candidato Sindaco e Consigliere comunale, nonché ciascun partito, movimento o lista che partecipa alla tornata elettorale è tenuto a presentare la documentazione richiesta dalla normativa vigente, introdotta dalla Legge 6 luglio 2013, n. 96, coordinata con la Legge 10 dicembre 1993, n. 515, entro i termini e con le modalità ivi contemplati.

Art. 38
Istituzioni

  1. L'istituzione è retta da un consiglio di amministrazione, composto dal Presidente e da quattro consiglieri che, salvo revoca, restano in carica quanto il Sindaco che li ha nominati e cessano dalle loro funzioni con la nomina dei successori._
  2. Agli amministratori dell'istituzione si applicano le norme sulla ineleggibilità ed incompatibilità stabilite dalla legge per i Consiglieri comunali.
  3. Al Direttore dell'istituzione compete la responsabilità gestionale. E' nominato dal Sindaco con contratto o con incarico a tempo determinato, ovvero a seguito di pubblico concorso.
  4. Il regolamento può prevedere il ricorso a personale assunto con rapporto di diritto privato, nonché a collaborazioni ad alto contenuto di professionalità.
  5. Il Consiglio Comunale, all'atto della costituzione dell'istituzione ne approva il regolamento, ne disciplina il funzionamento, le competenze del Direttore e la gestione, ne determina le finalità e gli indirizzi.

Art. 39
Aziende speciali

  1. L'azienda speciale è un ente strumentale dell'ente locale, dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio Statuto approvato dal Consiglio Comunale.
  2. L'azienda speciale è costituita anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica ed imprenditoriale.
  3. Organi dell'azienda speciale sono: il consiglio di amministrazione, il presidente ed il direttore al quale compete la responsabilità gestionale. 
  4. L'ordinamento ed il funzionamento dell'azienda speciale è disciplinato dal proprio statuto e dal regolamento interno.
  5. Lo statuto dell'azienda speciale deve prevedere un apposito organo di revisione nonché forme autonome di verifica della gestione.

 Art. 43
Principi organizzativi

  1. L'organizzazione dei settori, servizi ed uffici si attua secondo criteri di autonomia, economicità di gestione e rispondenza al pubblico interesse dell'azione amministrativa.
  2. I poteri di indirizzo e controllo spettano agli organi di governo, mentre i compiti di gestione spettano ai responsabili di settore e di servizio che li esercitano con i poteri e le prerogative spettanti ai dirigenti.
  3. Il processo decisionale si attua attraverso la relazione e l'integrazione tra politica ed amministrazione secondo un modello di governo che qualifica la pianificazione, consente di valutare il costo reale dei progetti, controlla il raggiungimento dei risultati, verifica e raccorda il comportamento di tutti i soggetti, impegnando gli organi di governo nella definizione degli indirizzi e nel controllo, ed i responsabili dei settori e dei servizi nella gestione.
  4. L'attività che l'amministrazione comunale svolge si articola per settori omogenei, in modo da garantire la completezza dei procedimenti affidati a ciascun settore o servizio e l'individuazione delle relative responsabilità.
  5. Il regolamento di organizzazione, nel rispetto delle attribuzioni gestionali che, a sensi del presente statuto, sono attribuite ai responsabili dei settori e dei servizi, individua e specifica le fasi del processo decisionale, regolando ed integrando le relazioni intercorrenti tra le competenze spettanti agli organi di governo e quelle spettanti ai responsabili dei settori e dei servizi, nonché i metodi della gestione operativa, la struttura organizzativa e la dotazione organica degli Uffici del Comune. La regolamentazione delle relazioni fra gli Organi di governo e dipendenti apicali dell'ente devono avere come obiettivo la distinzione delle responsabilità e la titolarità delle prevalenze decisionali nelle varie fasi del processo.
  6. Il regolamento disciplina inoltre, nel rispetto delle competenze spettanti al Sindaco, le modalità ed i criteri di preposizione dei responsabili ai settori e servizi dell'Ente. 

Art. 44
Segretario generale

  1. Il Segretario generale, nell'ambito delle competenze attribuite dalla legge, svolge funzioni di coordinamento, collaborazione, consulenza, proposta, vigilanza, finalizzata alla garanzia del buon andamento degli uffici e dell'imparzialità dell'azione amministrativa.
  2. In particolare, nel rispetto delle direttive impartite dal Sindaco:
  1. sovraintende allo svolgimento delle funzioni dei responsabili dei settori e dei servizi e ne coordina l'attività;
  2. stabilisce i criteri generali per assicurare uniformità ai procedimenti amministrativi;
  3. ABROGATO
  4. promuove verifiche volte sia ad accertare la correttezza amministrativa dei compiti svolti dai responsabili di settore e di servizio, che a migliorarne l'efficienza e l'efficacia;
  5. roga i contratti nei quali il Comune è parte, ha interesse o è destinatario;
  6. esercita, temporaneamente, il potere sostitutivo nei confronti dei responsabili di settore, in caso di inerzia degli stessi;
  7. ABROGATO
  8. stipula i contratti di lavoro individuali per l'assunzione dei dipendenti a tempo indeterminato o a tempo determinato;
  9. esercita le funzioni di Responsabile della prevenzione della corruzione e Responsabile della trasparenza.

3. Il Segretario generale adotta gli atti, anche a rilevanza esterna, allo stesso attribuiti dalla legge, avvalendosi per l'esercizio delle sue funzioni della struttura organizzativa, dei servizi e del personale del Comune.

Art. 48
Competenze dei Responsabili

  1. I responsabili dei settori e di servizio esercitano le competenze, anche relative ad atti con rilevanza esterna, loro attribuite dalla legge, dallo Statuto, dai regolamenti e dal Sindaco.
  2. In particolare spetta ai responsabili dei settori e di servizio, in relazione alle attività del settore o del servizio cui sono preposti:
  1. adottare e sottoscrivere gli atti di liquidazione in base ai provvedimenti di spesa;
  2. accertare le entrate ed adottare gli atti relativi alla gestione delle entrate patrimoniali e tributarie, alla riscossione ed al recupero dei crediti;
  3. disporre le anticipazioni relative ai contratti d'appalto, nonché l'accettazione, la restituzione e lo svincolo delle cauzioni e delle fideiussioni;
  4. approvare gli affidamenti degli appalti e dei contratti in genere e dei sub-appalti; approvare la restituzione delle ritenute di garanzia, approvare l'atto di collaudo e rilasciare il certificato di regolare esecuzione dei lavori; decidere sulle riserve delle imprese, applicare le clausole penali;
  5. adottare gli atti di gestione del personale ed i provvedimenti per l'attribuzione dei trattamenti economici accessori allo stesso spettante secondo quanto previsto dai contratti collettivi;
  6. la gestione del procedimento delle gare di appalto e la presidenza delle stesse con la responsabilità della legittimità. della regolarità e dell'imparzialità delle relative procedure;
  7. all'infuori dei casi di cui alla precedente lettera, ordinare, quando si provvede in economia, l'esecuzione dei lavori, la fornitura di beni e servizi nei limiti di spesa con le modalità stabilite dall'apposito regolamento;
  8. stipulare i contratti del Comune;
  9. presiedere le commissioni giudicatrici dei concorsi pubblici e di selezione del personale;
  10. adottare i provvedimenti di sgravio e rimborso di quote non dovute di imposte, tasse, contributi, entrate patrimoniali o provvedimenti della gestione di servizi;
  11. adottare gli atti di certificazione, di attestazione, di dichiarazione, di notificazione, di comunicazione ed ogni altro atto a contenuto privo di manifestazione della volontà, che la legge o lo statuto non riservino alla competenza di altri organi del Comune;
  12. emanare ordini e direttive nell'ambito delle loro attribuzioni
  13. verificare e controllare l'attività dei dipendenti del settore o servizio con potere sostitutivo in caso di inerzia degli stessi;
  14. esercitare l'azione disciplinare ed adottare le sanzioni del rimprovero verbale o della censura nei confronti dei dipendenti appartenenti al proprio settore o servizio nonché avviare la segnalazione per i casi più gravi, affidandola all'ufficio competente per i procedimenti disciplinari ai sensi di legge.
  1. Il Responsabile di settore e di servizio provvede ad assegnare a sè o ad altro dipendente addetto al settore o servizio la responsabilità dell'istruttoria ed ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento, adottando, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale ovvero trasmettendo gli atti all'organo competente per l'adozione del provvedimento finale.
  2. Il regolamento di organizzazione e gli altri regolamenti comunali individuano, inoltre, le altre competenze e gli altri atti, tra quelli vincolati o comportanti esercizio di prevalente discrezionalità tecnica o di gestione del personale che, non attribuiti agli altri organi, sono di competenza dei responsabili di settore o dei servizi. 

Art. 49
Verifica dei risultati e responsabilità

  1. Il personale comunale con qualifica apicale preposto alla direzione del settore o servizio è responsabile della correttezza amministrativa e dei risultati della gestione affidatagli e relaziona annualmente alla Giunta circa i risultati conseguiti dal settore o servizio. La Giunta relaziona al Consiglio i risultati conseguiti dai responsabili di settore e di servizio in occasione dell'approvazione del Conto Consuntivo.
  2. I responsabili dei settori e di servizio sono responsabili della regolarità degli atti direttamente emanati, secondo criteri di ordinaria diligenza professionale.
  3. I dipendenti apicali di settore o di servizio sono responsabili del corretto ed efficiente utilizzo e gestione delle risorse finanziarie e dei mezzi messi a disposizione dalla Giunta.
  4. Nell'esercizio delle funzioni di sovrintendenza previste dalla legge, il Sindaco, verifica le disfunzioni nelle attività dei responsabili di settore e di servizio, le irregolarità negli atti, il mancato raggiungimento degli obiettivi o il grave pregiudizio agli interessi del Comune avvalendosi degli Organismi a ciò preposti quale l’O.I.V.
  5. Indipendentemente dalle azioni disciplinari attivabili in relazione a singoli atti o comportamenti, il Sindaco può far valere la specifica responsabilità del personale comunale apicale del settore o servizio indicata nei precedenti commi, attivando o promuovendo l'applicazione delle sanzioni previste dalla legge e dai contratti collettivi nazionali di lavoro nel tempo vigenti.
  6. Il Sindaco può, inoltre, sollevare anticipatamente dall'incarico il responsabile del settore o del servizio in casi di gravi irregolarità nell'emanazione degli atti di sua competenza oppure di rilevante inefficienza nello svolgimento delle attività o nel perseguimento degli obiettivi prefissati, quando tale inefficienza non sia riconducibile a ragioni obiettive espressamente e tempestivamente segnalategli dal responsabile di settore o servizio.
  7. ABROGATO

Art. 50
Incarichi di direzione e collaborazioni esterne

  1. La copertura dei posti di responsabile di settore può essere effettuata mediante conferimento di incarichi ad esperti esterni. Tali conferimenti sono effettuati dal Sindaco, previa deliberazione autorizzativa, con contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente, di diritto privato.
  2. Gli incarichi esterni a tempo determinato non possono eccedere il periodo di quattro anni, sono rinnovabili con provvedimento motivato, che deve contenere la valutazione dei risultati ottenuti dall'incaricato nel periodo conclusosi, in relazione al conseguimento degli obiettivi e all'attuazione dei programmi, nonché al livello di efficienza, efficacia ed economicità raggiunto dai servizi da questi diretti.
  3. Il rinnovo, l'interruzione anticipata -o la revoca, nei termini di legge, dei predetti incarichi sono disposti dal Sindaco.
  4. Il  regolamento di organizzazione disciplina le modalità ed i criteri per il conferimento degli incarichi di direzione e collaborazioni esterne a tempo determinato. 

Art. 51
Conferenza dei Responsabili

  1. La Conferenza dei Responsabili di settore è organo di coordinamento gestionale composta dal Segretario generale, dal Vice Segretario e dai responsabili di settore e di servizio. E' presieduta e diretta dal Segretario generale o in caso di assenza o impedimento anche temporaneo dal Vice Segretario.
  2. Nel rispetto delle competenze previste per gli organi di governo, per il Segretario generale e per gli stessi responsabili di settore o di servizio, alla conferenza spettano funzioni organizzative, di impostazione e verifica per la pianificazione ed il coordinamento dell'attività amministrativa.
  3. La Conferenza è altresì organo consultivo sulle questioni alla stessa sottoposte dal Sindaco, dal Segretario generale e dai responsabili di settore e di servizio.
  4. Il regolamento di organizzazione disciplina il funzionamento della conferenza dei responsabili di settore e di servizio. 

Art. 52
Ufficio per i procedimenti disciplinari

  1. Il regolamento individua l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari e per l'irrogazione della sanzione superiore al richiamo verbale e alla censura.

Art. 62
ABROGATO

Art. 67
Regolamenti

  1. Il Comune adotta i regolamenti previsti dalla legge e dallo Statuto.
  2. I regolamenti sono approvati dal Consiglio comunale, su proposta della Giunta.
  3. Essi entrano in vigore nel decimoquinto giorno successivo a quello della loro pubblicazione pretorio dopo la conseguita esecutività della deliberazione che li approva.

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