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Bur n. 82 del 27 settembre 2013


Materia: Statuti

COMUNE DI MIRANO (VENEZIA)

Delibera Consiglio comunale n. 34 del 23 maggio 2013

Statuto comunale.

STATUTO COMUNALE 

Approvato con Delibera di  C.C. 41 del 05.05.2004

Modificato con Delibera di C.C. 107 del 20.07.2005

Revisionato con Delibera di C.C.  20  del  26.07.2012

Modificato con Delibera di C.C. 34 del 23.5.2013

art. 5  –  Finalità del Comune

1. Il Comune, in conformità ai principi della Costituzione,  promuove il rispetto e la crescita della persona umana e della famiglia, rappresenta gli interessi della propria comunità, ne promuove lo sviluppo ed il progresso sociale ed economico e garantisce la partecipazione dei cittadini, singoli o associati, alle scelte politiche della comunità. Contribuisce  alla educazione alla pace, alla solidarietà fondata sulla conoscenza della storia, della cultura e dei diritti dei popoli. In questa opera dedica particolare attenzione alle giovani generazioni.

2. La crescita ed il progresso del Comune di Mirano si sviluppano mediante la gestione democratica della cosa pubblica, senza discriminazioni di ordine ideale, religioso, politico, sociale, razziale e di sesso.

3. L'attività dell'Amministrazione Comunale si ispira al principio della solidarietà, valorizzando tutte le forme di volontariato, nonché al principio di sussidiarietà, e opera per favorire e promuovere l’incontro tra le varie e diverse realtà etniche presenti sul territorio, ponendosi l’obiettivo di una piena integrazione nel tessuto sociale.

4. Indirizza la propria azione alla promozione della funzione sociale dell'iniziativa economica pubblica e privata, anche attraverso lo sviluppo di forme di associazionismo e di cooperazione.

5. In particolare, il Comune:

a) Concorre a garantire il diritto alla vita umana, con particolare riguardo alla salute, alla tutela della salubrità, della maternità, della prima infanzia, dell’anziano, dei soggetti deboli e/o diversamente abili;

b) Adotta, nelle sue competenze, misure necessarie a conservare e difendere l’ambiente, l’integrità del suolo, del sottosuolo, delle  acque e dell'aria. Adotta altresì  misure necessarie a garantire la sicurezza e la salubrità nei posti di lavoro;

c) Tutela il patrimonio storico, artistico, archeologico ed ambientale, il verde monumentale, garantendone il godimento e la fruizione a tutta la popolazione e promuovendo  il recupero, il restauro e la conservazione di detto patrimonio;

d) Promuove iniziative di educazione permanente e per il diritto allo   studio nelle istituzioni scolastiche pubbliche e private e tutela   il patrimonio culturale, di costume e di tradizioni locali, riconoscendo ed incentivando le forme di espressione artistica locale;

e) Promuove tutte le iniziative utili a coinvolgere ogni suo membro   alla vita attiva della comunità, con riguardo soprattutto  agli anziani,  dei quali intende valorizzare, a disposizione dell’intera comunità, il patrimonio di esperienza e conoscenza;

f) Il Comune ispira la propria attività al principio tra parità tra uomo e donna e, a tale scopo, gli Organi di governo garantiscono la rappresentanza di entrambi i sessi nella Giunta e negli organi collegiali non elettivi del Comune, nonché in Enti, Aziende ed Istituzioni da esso dipendenti o partecipate;

g) Concorre a garantire la tutela dei diritti dei soggetti sociali deboli;

h) Promuove e sostiene le attività sportive, ricreative, culturali e   del tempo libero in genere;

i) Promuove una politica per  le giovani generazioni  avente come obiettivi prioritari  la proposizione concreta  di un loro ruolo attivo nella città e nelle istituzioni e la prevenzione del disagio per affrontare in termini progettuali ed in maniera coordinata tutti gli aspetti della vita giovanile,   dalla scuola, al lavoro, al tempo libero, che preveda la possibilità di offrire anche localmente strutture ricettive del turismo giovanile nazionale ed internazionale;

l) Riconosce che l’acqua è un bene comune, un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato; che la disponibilità e l'accesso individuale e collettivo all'acqua potabile sono diritti inalienabili e inviolabili della persona umana e si  estrinsecano nell'impegno a garantire ai cittadini un minimo vitale giornaliero; che la proprietà e la gestione del servizio idrico devono essere pubbliche e improntate a criteri di equità, solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future) e rispetto degli equilibri ecologici; che il consumo umano delle risorse idriche deve avere  la priorità rispetto ad altri usi; che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di  rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale di interesse generale per garantire l'accesso all'acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, pertanto non soggetto alla disciplina della concorrenza e quindi la cui  gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del D. L.vo  n. 267/2000 con meccanismi che garantiscano la partecipazione sociale.

6. Per il raggiungimento di tali finalità il Comune promuove e si avvale dell'apporto del libero associazionismo e delle forme di aggregazione presenti nella società civile oltre che delle istituzioni, mettendo a disposizione idonee strutture, locali, servizi ed impianti, assicurandone l’accesso e l’utilizzo, secondo quanto stabilito da uno specifico regolamento ispirato da criteri di trasparenza e di equità, in modo da consentirne la più larga utilizzazione da parte dei cittadini.

7. Il Comune ricorre agli accordi di programma per coinvolgere a fini decisionali gli Organi e le Istituzioni interessate alla soluzione di specifici problemi e per il raggiungimento delle finalità di cui allo Statuto.


art.  32  -  Rappresentanze di genere negli organi comunali

1.  Nella composizione della Giunta, delle Commissioni consiliari, delle Commissioni tecnico – consultive e degli organi collegiali degli Enti, Aziende ed Istituzioni partecipati, controllati o dipendenti dal Comune, dovrà essere garantita  la rappresentanza di entrambi i generi.

art.   74  – Mediatore civico e culturale

1. Il Comune ha facoltà di promuovere la funzione onoraria del Mediatore civico culturale per:

a) raccogliere le istanze presentate dai cittadini che richiedono una verifica su provvedimenti di attività dell’Amministrazione Pubblica;

b) svolgere compiti di mediatore fra la struttura burocratica ed il cittadino agevolandone i rapporti;

c) promuovere il buon andamento della Pubblica Amministrazione anche suggerendo la revisione di norme e prassi;

d) favorire la comunicazione tra l’utenza anche straniera e le istituzioni;

e) garantire condizioni di pari opportunità nell’accesso ai servizi;

f) favorire la conoscenza delle culture di origine ed il mantenimento delle identità culturali;

g) facilitare la comprensione delle problematiche attinenti a realtà culturali diverse.

2. Il mediatore civico e culturale relaziona annualmente il Consiglio Comunale sulla sua attività.

Il Segretario generale dr. Longo Silvano

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