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Bur n. 22 del 23 marzo 2012


Materia: Acque

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

D.P.C.M. 22 luglio 2011

Approvazione del Piano stralcio per l'assetto idrogeologico del bacino del fiume Livenza. Pubblicato nella Gazz. Uff. 8 febbraio 2012, n. 32.

Il Presidente

del Consiglio dei Ministri

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni;

Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20;

Visto l’art. 87 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;

Visto il proprio decreto in data 10 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7 maggio 2001;

Vista la legge 18 maggio 1989, n. 183, recante «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo» e successive modifiche ed integrazioni;

Visti in particolare l’art. 4, comma 1, e gli articoli 17 e 18 della legge 18 maggio 1989, n. 183, concernenti le modalità di approvazione dei piani di bacino nazionali;

Visto in particolare l’art. 17, comma 6-ter, della legge 18 maggio 1989, n. 183, che prevede che i piani di bacino idrografico possono essere redatti ed approvati anche per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionati;

Vista la legge 31 luglio 2002, n. 179;

Considerato che, in base a quanto stabilito dall’art. 5, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381, come sostituito dall’art. 2 del decreto legislativo 11 novembre 1999, n. 463, per le Province autonome di Trento e di Bolzano il piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche vale anche quale piano di bacino di rilievo nazionale;

Visto il decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale», ed in particolare il comma 2-bis dell’art. 170, secondo il quale «le Autorità di bacino, di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183, sono prorogate, fino alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di cui al comma 2, dell’art. 63 del presente decreto»;

Visto il decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2006, n. 228, che proroga l’entrata in vigore della parte seconda del citato decreto legislativo n. 152 del 2006;

Visto il decreto legislativo del 8 novembre 2006, n. 284, recante «Disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152, che ha prorogato le Autorità di bacino, di cui alla legge n. 183 del 1989;

Visto l’art. 1, commi 1 e 2, del decreto-legge del 30 dicembre 2008, n. 208, recante «Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’ambiente»;

Vista la legge 27 febbraio 2009, n. 13 che, nelle more della costituzione dei distretti idrografici, proroga le Autorità di bacino fino all’entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui al comma 2 dell’art. 63 del decreto legislativo n. 152 del 2006;

Visto il decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219 ed in particolare l’art. 4;

Visto il decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, recante «Interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato e in materia di protezione civile, nonché a favore di zone colpite da calamità naturali», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 10 agosto 1989, recante la costituzione dell’Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999 recante la delimitazione del bacino idrografico di rilievo nazionale del Livenza;

Considerata la delibera n. 2 del 25 febbraio 2003 con la quale il Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione ha adottato, ai sensi dell’art. 18 della legge n. 183 del 1989, il «Progetto di piano stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino del fiume Livenza (PAIL)»;

Considerato l’avviso di adozione di tale progetto, che, ai sensi dell’art. 18, comma 3, della legge 18 maggio 1989, n. 183 (2), è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 103 del 6 maggio 2003, nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia n. 20 del 14 maggio 2003 e nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto n. 50 del 23 maggio 2003;

Considerato, altresì, che ai sensi dell’art. 18, comma 6, della legge 18 maggio 1989, n. 183, il progetto di piano stralcio succitato con i relativi elaborati, è stato depositato presso le sedi delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto e le province di Belluno, Pordenone, Treviso, Venezia e Udine nonché presso la sede della segreteria tecnica dell’Autorità di bacino ed è stato disponibile per la visione e consultazione per quarantacinque giorni dalla pubblicazione dell’avvenuta adozione nella Gazzetta Ufficiale;

Considerato altresì che, ai sensi dell’art. 18, comma 6 della legge n. 183 del 1989, sono state costituite, per quarantacinque giorni dalla pubblicazione dell’avvenuta adozione del progetto di piano, le sedi di consultazione presso le regioni e le province territorialmente interessate e che, decorso tale termine, nei quarantacinque giorni successivi sono state presentate osservazioni sul progetto di piano;

Considerato che sul progetto di piano stralcio per l’assetto idrogeologico risultano acquisiti i pareri delle conferenze programmatiche ai sensi dell’art. 68, commi 3 e 4 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (3);

Vista la delibera del Consiglio regionale del Veneto n. 19 del 27 febbraio 2007;

Vista la delibera della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia n. 1369 del 8 giugno 2007;

Considerati i pareri n. 4 del 11 febbraio 2004, n. 9 del 8 marzo 2006, n. 12 del 10 aprile 2008, n. 14 del 14 maggio 2008 e n. 27 del 3 dicembre 2008 del Comitato tecnico;

Vista la delibera del Comitato istituzionale del 21 dicembre 2010, n. 4, con la quale, in conformità con quanto prescritto dalla legge 3 agosto 1998, n. 267 e successive modifiche e integrazioni e dal decreto legislativo n. 152/2006, parte III, il comitato stesso, tenendo conto delle osservazioni e dei pareri sopra richiamati, ha adottato il piano stralcio in oggetto;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 22 luglio 2011;

Sulla proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;

Decreta:

Art. 1

È approvato il «Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino del fiume Livenza», adottato dal Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione con delibera n. 4 del 21 dicembre 2010. Il piano si compone degli elaborati di seguito specificati che fanno parte integrante del presente decreto:

relazione, articolata in:

fase conoscitiva;

fase propositiva;

fase programmatica;

norme di attuazione;

bibliografia;

elaborati cartografici riguardanti:

gli allagamenti dell’evento alluvionale del novembre 1966 (n. 5 tavole);

la criticità idraulica (n. 1 tavola);

la perimetrazione e classificazione delle aree in relazione alla pericolosità idraulica (n. 36 tavole);

perimetrazione e classificazione delle aree in relazione alla pericolosità geologica nella Regione Veneto (tavole n. 18 relative a n. 8 comuni);

la perimetrazione e classificazione delle aree in relazione alla pericolosità geologica nella Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia (tavole n. 41 relative a n. 16 comuni).

Art. 2

1. Il presente decreto e gli elaborati allegati di cui all’art. 1, sono depositati presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche nonché presso la sede dell’Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione.

Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Il presente decreto, previa registrazione da parte dei competenti organi di controllo, sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed, a cura delle regioni territorialmente competenti, nei rispettivi Bollettini Ufficiali.


Roma, 22 luglio 2011

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Berlusconi



Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del Mare

Prestigiacomo

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