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Bur n. 52 del 15 luglio 2011


Materia: Statuti

COMUNE DI ABANO TERME (PADOVA)

Modifiche Statuto Comunale

Modifiche allo Statuto Comunale approvate con delibera del consiglio comunale n. 10 del 20 giugno 2011.

STATUTO DEL COMUNE DI ABANO TERME
Modificato con delibera di C.C. n.10 del 20.06.2011

Sono riportati i commi degli articoli modificati e se eliminati commi o parti di essisi riporta tutto larticolo.

ART. 3 Il Comune di Abano Terme

1. omissis

2. Il comune di Abano Terme rappresenta la comunità ed esprime i valori che la identificano, curandone gli interessi, venendo incontro alle necessità e promuovendone lo sviluppo ed il progresso etico, civile, culturale ed economico.
3. A tal fine il comune di Abano Terme:
a) b) c) d) e) omissis
f) tutela, valorizza e salvaguarda il patrimonio ambientale ed idrogeologico, in particolare applicando il decalogo per l'ambiente approvato dal consiglio comunale in data 5 dicembre 1988, con senso di responsabilità nei confronti dei cittadini, degli ospiti e delle future generazioni;
g) omissis

ART. 11 Partecipazione dei cittadini

1. A ciascun cittadino spetta il diritto-dovere della partecipazione che potrà esercitare singolarmente o in forma associata.
2. Il comune, al fine di garantire tale diritto - dovere, ed in ottemperanza alla legge 241/90, favorisce l'accesso alle informazioni e la partecipazione degli interessati ai procedimenti amministrativi. Il regolamento disciplina le modalità di attuazione del diritto all'accesso e del coinvolgimento nei procedimenti amministrativi.
3. Il comune adotta adeguati strumenti di comunicazione che consentano una corretta informazione ai cittadini e costituiscano anche opportuni canali bidirezionali attraverso i quali i cittadini possano comunicare attivamente con le istituzioni.
4. Ciascun cittadino, indipendentemente dall'età, dal sesso e dalla condizione sociale, può presentare petizioni e istanze al sindaco, anche insieme con altri cittadini. L'istanza rappresenta esigenze, problemi e aspirazioni alle quali si ritiene ragionevole che il comune dia soddisfazione e risposta. La petizione tende a richiamare l'attenzione del comune su problemi di interesse collettivo, suggerendo opportune iniziative per la loro soluzione.
Il comune promuove l'istituzione di un ufficio informazioni rivolto ai cittadini, con lo scopo di agevolare la fruizione dei servizi pubblici.
5. Il sindaco dà risposta scritta ai cittadini che presentino istanze o petizioni, entro il termine di 30 giorni, salva comunque la facoltà di sottoporle all'esame degli organi collegiali, qualora ne ravvisi la necessità.
6. Il comune, in collaborazione con i diversi organismi educativi, in particolare la famiglia e la scuola, promuove la cultura della partecipazione favorendo l'esercizio di questo diritto-dovere fin dalla giovane età.

ART. 12 Albo delle Associazioni

1. E' costituito l'Albo comunale delle associazioni, nel quale sono iscritte, a richiesta, le associazioni, enti e gruppi, operanti nelle città con finalità sociali, culturali, sportive, promozionali, politiche, sindacali, religiose, di rappresentanza delle forze imprenditoriali produttive e delle forze militari.
2. L'iscrizione all'albo è disposta con decreto del sindaco sulla base del regolamento che ne disciplina i requisiti richiesti, tra i quali l'essere dotata di statuto e lessere regolarmente costituita ed operante in Abano Terme da almeno un anno.
3. Per il loro carattere di associazione in grado di cogliere ed interpretare in modo generale e articolato le espressioni e gli interessi dei cittadini aponensi, sono iscritti all'albo i partiti politici regolarmente costituiti in Abano Terme, sia quale espressione di realtà locali rappresentate in consiglio comunale, sia quali organizzazioni locali dei partiti rappresentati in Parlamento.

4. Sono iscritte all'albo le parrocchie e le altre organizzazioni religiose, di ogni confessione, presenti nel territorio comunale ed espressioni di cittadini che sono parte integrante della comunità aponense.
5. Il comune riconosce pari dignità alle associazioni iscritte all'albo e s'impegna ad assegnare gli spazi comunali per le varie attività svolte nel comune dalle stesse associazioni in base a criteri di equità e trasparenza.

Art. 13 Consulte

1. Sono costituite le seguenti consulte:
a) consulta per gli interventi sociali; b) consulta per la cultura e le politiche giovanili; c) consulta per lo sport; d) consulta per la programmazione.
2. Delle consulte fanno parte associazioni, enti e gruppi, iscritti all'albo comunale e che abbiano come oggetto sociale finalità rientranti nelle tematiche della consulta. Ciascuna associazione può far parte di una sola consulta. I gruppi consiliari ed i partiti politici presenti ad Abano Terme partecipano a tutte le consulte senza diritto di voto.
3. Le consulte sono l'organo di riferimento permanente per le politiche di settore del comune. In tal senso esse possono elaborare proposte.
4. L'attività delle consulte è disciplinata dai rispettivi regolamenti che ne prevedono la composizione e gli organi.

5. Spetta alle consulte presentare istanze e petizioni agli organi collegiali o al sindaco secondo le rispettive competenze; questi dovranno pronunciarsi nel merito entro trenta giorni dalla presentazione.

Art. 16 Il Difensore Civico Territoriale

1.Il consiglio comunale, con maggioranza qualificata dei 2/3 dei consiglieri assegnati (n. 11 consiglieri considerando il Sindacoconsigliere assegnato, salva diversa espressa disposizione di legge), può istituire il difensore civico mediante apposita convenzione con la provincia.

Art. 17 bis Il Presidente del Consiglio Comunale

1. Il presidente rappresenta l'intero consiglio comunale, ne tutela la dignità ed assicura l'esercizio delle funzioni allo stesso attribuite dalla legge e dallo statuto comunale.
E' eletto fra i consiglieri comunali, a scrutinio segreto con la maggioranza dei 2/3 dei consiglieri assegnati (n. 11 consiglieri) . Il Sindaco viene considerato consigliere assegnato salva diversa espressa disposizione di legge.
Qualora nessun candidato ottenga detta maggioranza qualificata nelle prime due votazioni, si procede al ballottaggio da effettuarsi nella medesima seduta tra i due consiglieri più votati.
Risulterà eletto il consigliere che avrà ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi.
2. Nell'esercizio delle sue funzioni il presidente del consiglio comunale si ispira a criteri di imparzialità e garantisce le prerogative del consiglio comunale e dei singoli consiglieri, rimuovendo gli eventuali ostacoli al loro esplicarsi.

3. Il presidente del consiglio comunale:
a) convoca e presiede il consiglio comunale;
b) provvede al buon andamento dei lavori del consiglio comunale e ne programma il calendario, sentita la conferenza dei capigruppo;
c) convoca e presiede la conferenza dei capigruppo;
d) garantisce l'esercizio del diritto di accesso da parte di ciascun consigliere;
e) verifica la completezza dell'istruttoria delle proposte da sottoporre al consiglio comunale;
f) promuove i rapporti del consiglio comunale con il sindaco e la giunta, con gli organismi della partecipazione, con il collegio dei revisori dei conti, con il difensore civico, con le istituzioni e le aziende speciali e con gli altri organismi ai quali il comune partecipa;
g) può chiedere agli uffici notizie sullo stato di attuazione dei programmi approvati dal consiglio comunale e sulla esecuzione delle deliberazioni consiliari;
4. Le funzioni vicarie del Presidente del Consiglio sono esercitate dal Consigliere anziano individuato secondo le modalità di cui allarticolo 40 del TUEL (ex DLT n.267/2000).
5. Al presidente in carica può essere revocato il mandato qualora almeno 9 consiglieri avanzino una proposta di sostituzione con altro consigliere dichiaratosi disponibile.
Il consiglio sarà quindi chiamato ad approvare la proposta con la maggioranza dei 2/3 dei consiglieri assegnati (11 componenti del consiglio). Se detta maggioranza qualificata non viene espressa nella prima votazione, nella medesima seduta si procederà alla elezione del nuovo presidente proposto, a maggioranza assoluta dei presenti.

Art. 18 Prerogative e compiti dei Consiglieri

1. I consiglieri comunali entrano in carica all'atto della proclamazione ovvero, in caso di surrogazione, appena assunta dal consiglio la relativa deliberazione.
2. I consiglieri comunali rappresentano la comunità ed esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato, con piena libertà di opinione e di voto.
Sono responsabili dei voti espressi sui provvedimenti deliberati.
3. Ogni consigliere comunale, secondo le modalità stabilite dal regolamento, ha diritto di:

a) esercitare l'iniziativa per tutti gli atti sottoposti all'approvazione del consiglio;
b) presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni e proposte di deliberazione.
4. I Consiglieri Comunali devono essere posti in condizione di poter svolgere nel modo migliore il proprio mandato, a tal fine hanno diritto di ottenere:
a) dagli uffici comunali nonché dalle aziende ed enti dipendenti dal comune tutte le notizie e le informazioni utili all'espletamento del proprio mandato con l'obbligo di mantenere il segreto nei casi previsti specificatamente dalla legge;
b) dal segretario comunale e dai capi settore copie di atti e di documenti, che risultano necessari per l'espletamento del mandato, in esenzione di spesa. 5. Gli uffici rispondono con la massima sollecitudine alle richieste dei consiglieri, dando la precedenza alle richieste avanzate dalle minoranze.
6. In particolare sulle questioni da sottoporre al Consiglio Comunale ciascun consigliere ha diritto ad unadeguata e preventiva informazione.
7. Il Presidente del Consiglio Comunale garantisce lesercizio dei diritti da parte dei consiglieri comunali.
8. Il sindaco ha la facoltà di affidare ad uno o più consiglieri incarichi per materia o gruppi di materia, senza firma di delega.

Art. 18 ter Pubblicità della situazione patrimoniale e reddituale degli Amministratori Comunali

1. Entro tre mesi dallentrata in carica il Sindaco, i Consiglieri Comunali, gli Assessori Comunali sono tenuti a depositare presso la Segreteria Generale del Comune:
a) una dichiarazione concernente i diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri; le azioni di società; le quote di partecipazione a società; lesercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con lapposizione della formula “sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero”;
b) copia dellultima dichiarazione dei redditi soggetti allimposta sui redditi delle persone fisiche.
2. Entro un mese dalla scadenza del termine utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi i soggetti di cui al comma 1. sono tenuti a depositare unattestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale di cui alla lettera a) del comma 1. intervenute nellanno precedente ed una copia della dichiarazione annuale dei redditi.
3. Entro tre mesi successivi alla cessazione dallufficio i soggetti di cui al comma 1. sono tenuti a depositare una dichiarazione concernente le variazioni della predetta situazione patrimoniale intervenute dopo lultima attestazione e una copia della dichiarazione annuale dei redditi. Tale disposizione non si applica in caso di rielezione o nuova nomina del soggetto.

4. Nel caso di inadempimento agli obblighi sopra elencati il Presidente del Consiglio Comunale diffida linadempiente ad adempiere entro il termine di quindici giorni. Nel caso di inosservanza della diffida il Presidente del Consiglio Comunale ne dà notizia al Consiglio stesso.
5. Tutti i cittadini hanno diritto di conoscere le dichiarazioni rese, le copie delle denunce presentate e i nomi degli inadempienti.
6. Le dichiarazioni e le notizie risultanti dal quadro riepilogativo della dichiarazione dei redditi vengono pubblicate sul Notiziario Comunale o su altro sistema di comunicazione.
7. Entro tre mesi dallentrata in vigore delle presenti disposizioni gli Amministratori in carica provvedono agli adempimenti di cui al comma 1.

Art. 19 Proposte di deliberazioni

1. Il diritto di proposta di deliberazione spetta:
a) alla giunta comunale;
b) al sindaco;
c) a ciascun consigliere comunale;
2. Le proposte di deliberazione devono essere presentate al segretario generale, che provvede tramite gli uffici all'istruttoria ed all'acquisizione dei pareri di legge.

Art. 20 Norme generali di funzionamento

1. Le norme di funzionamento del consiglio comunale sono stabilite dal regolamento, secondo quanto dispone il presente statuto.
2. Il Consiglio Comunale è convocato e presieduto dal Presidente.
3. La prima seduta del Consiglio deve essere convocata entro il termine perentorio di dieci giorni dalla proclamazione e deve tenersi entro il termine di dieci giorni dalla convocazione. La prima seduta, è convocata dal Sindaco ed è presieduta dal consigliere anziano fino alla elezione del presidente dell'assemblea consiliare. La seduta prosegue sotto la presidenza del presidente eletto per gli ulteriori adempimenti.
Qualora il consigliere anziano sia assente o rifiuti di presiedere l'assemblea, la presidenza è assunta dal consigliere che, nella graduatoria di anzianità occupa il posto immediatamente successivo.
4. La convocazione del Consiglio Comunale deve essere comunicata con avvisi scritti ai consiglieri con un adeguato preavviso e deve essere tempestivamente portata a conoscenza della cittadinanza, a cura del Presidente del Consiglio Comunale.
5. A tal fine lavviso di convocazione, con lelenco degli oggetti da trattarsi, deve essere consegnato o trasmesso ai consiglieri almeno cinque giorni liberi prima di quello della seduta, secondo quanto stabilito dal successivo comma 8.
6. In caso durgenza tale avviso può essere consegnato almeno ventiquattro ore prima della seduta.
7. Laggiunta di oggetti allordine del giorno può avvenire con preavviso di almeno 3 giorni liberi, salvo i casi durgenza disciplinati al comma precedente.
8. Lavviso di convocazione è consegnato dal messo comunale presso labitazione dei consiglieri residenti nel Comune; con apposita autorizzazione del consigliere la convocazione può avvenire con altre modalità di tipo informatico.

Per i consiglieri residenti in altro comune il regolamento specifica le modalità con le quali viene loro trasmesso, anche per mezzo del servizio postale o di altri modi equivalenti, lavviso di convocazione del Consiglio.
9. Le proposte delle deliberazioni, complete dei pareri previsti dalla legge, devono essere depositate presso la Segreteria Generale, con la documentazione necessaria, dal giorno in cui la seduta è convocata per trattare il relativo argomento.
10. Gli emendamenti che modificano sostanzialmente la proposta e tutti quelli che comportano una minore entrata od una maggiore spesa devono essere presentati almeno ventiquattro ore prima della seduta, in modo da poter essere corredati dai pareri obbligatori prima della seduta stessa.
11. I consiglieri possono avvalersi del Segretario Generale e dei Dirigenti per la stesura del testo degli emendamenti.
12. Perché la seduta consiliare sia valida devono essere presenti almeno 9 componenti.
13. Se la seduta è andata deserta per mancanza del numero legale, il Consiglio è convocato in altro giorno in seconda convocazione; in tale caso la seduta è valida se sono presenti almeno 6 componenti non computando, a tal fine, il sindaco.
14. Ogni deliberazione del consiglio comunale si intende approvata quando ha ottenuto la maggioranza assoluta dei partecipanti alla votazione. Chi partecipa alla votazione può esprimere voto favorevole o contrario. Il voto di astensione non viene computato tra i votanti. Il consigliere può dichiarare di non partecipare alla votazione ed in tale caso non viene computato per calcolare la maggioranza richiesta per l'approvazione della proposta. Fanno eccezione le deliberazioni per le quali la legge o lo statuto prescrivono espressamente per l'approvazione maggioranze speciali.
15. Le sedute del consiglio comunale sono di norma pubbliche, le votazioni sono effettuate, di norma con voto palese. Il regolamento stabilisce i casi in cui la seduta o la votazione è segreta.

Art. 20 bis Mancata approvazione del bilancio nei termini -Nomina del commissario ad acta.

1. 2. 3. omissis
4. Qualora il Sindaco non provveda a convocare la Giunta nei termini di cui sopra, o la Giunta non provveda a nominare il Commissario, il segretario generale informa dellaccaduto il Prefetto, perché provveda a nominare il Commissario.
5. 6. 7. omissis

Art. 21 Gruppi consiliari e conferenza dei capigruppo

1. 2. 3. 4. omissis
5. La conferenza dei capigruppo è l'organo consultivo del presidente del consiglio comunale. Svolge funzioni consultive per l'aggiornamento dello statuto e dei regolamenti comunali espressamente previsti dallo statuto stesso; per tale attività non è dovuto alcun compenso o gettone di presenza.
6. omissis.

Art. 22 Commissioni consiliari e di controllo

1. Il Consiglio comunale può istituire delle commissioni consiliari e di controllo su provvedimenti tenuti dai componenti degli organi elettivi, dai responsabili degli uffici e dai rappresentati del comune in altri organismi o enti.

Art. 22 bis Pubblicità delle spese elettorali

1. 2. omissis
3. A cura del segretario generale i documenti di cui ai commi 1. e 2. vengono pubblicati all'albo pretorio per trenta giorni, sono trasmessi in copia ai capigruppo consiliari e sono tenuti a disposizione dei cittadini che possono consultarli e ottenere copia in qualsiasi momento.

Art. 23 Composizione

1. La Giunta comunale è composta dal Sindaco, che la convoca e la presiede, e da non più di cinque assessori. Gli assessori partecipano alle adunanze del consiglio comunale con diritto di intervento, ma senza diritto di voto; la loro partecipazione non è computata per la validità della seduta.

Art. 23 bis Pari opportunità

1. Il sindaco nomina i componenti della giunta in modo che ciascun sesso sia rappresentato.

Art. 24 Attribuzioni

1. La giunta comunale esercita le funzioni attribuite dalla legge e dallo statuto in forma collegiale. Per la validità delle sue adunanze è necessaria la presenza di almeno tre componenti oltre al Sindaco che la presiede.
2. 3. 4. 5.6. omissis

Art. 26 Competenze

1. 2. 3. 4. omissis
5. Sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici ed allesecuzione degli atti, con il concorso degli assessori e con la collaborazione prestata, secondo le sue direttive, dal segretario generale.
6. 7. 8. 9. omissis
10. Il sindaco nomina il segretario generale e, se lo ritiene necessario, il direttore generale, responsabili dei settori, attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna di cui allart. 50 del TUEL.
11. 12. omissis

Art. 29 Ordinamento degli uffici

1. 2. 3. omissis
4. Le direttive al responsabile del servizio sono impartire dal sindaco o, per sua delega, dallassessore.

Art. 33 I dirigenti

1. Ai dirigenti è assegnato il compito di tradurre in attività gestionale la più ampia e generale attività di indirizzo degli organi collegiali, secondo le direttive impartite dal sindaco o per sua delega dallassessore, e con il coordinamento del segretario comunale o del direttore generale, se nominato.
1 bis. I dirigenti danno attuazione alle scelte politiche degli organi di governo ed entro tale ambito adottano provvedimenti che impegnano lamministrazione verso lesterno.
Ferma restando limmediata applicabilità del principio enunciato e salvo quanto stabilito dalla legge e dai regolamenti, il Segretario generale con proprio atto provvede al fine di prevenire e risolvere eventuali casi dubbi o conflitti di competenza.
2. Spettano ai dirigenti
a) tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dallorgano politico;
b) la direzione degli uffici e dei servizi assegnati;
c) gli atti di organizzazione e di gestione del personale nonché lirrogazione di sanzioni disciplinari non superiori alla censura;
d) gli atti anche a rilevanza esterna che la legge o lo statuto non riservino espressamente agli organi di governo dellente; al dirigente – capo I° settore spetta la stipula dei contratti individuali di lavoro del personale;
e) i compiti e gli atti di cui allart. 107, comma 3, del TUEL e successive modificazioni;
f) in particolare rientra nella competenza dei dirigenti adottare tutti gli atti per la riscossione delle entrate, relative ai servizi, di cui sono responsabili;
3. I dirigenti, in aggiunta alla responsabilità amministrativa e contabile, sono responsabili in relazione agli obiettivi dellente e della correttezza amministrativa e dellefficienza della gestione.
4. I posti di responsabili degli uffici o servizi, di qualifica dirigenziale o di alta specializzazione, possono essere coperti mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o di diritto privato, nel rispetto della vigente normativa.
5. Per la realizzazione di programmi ed il conseguimento di obiettivi che per la loro particolare rilevanza e lunitarietà dellazione da attuare richiedono temporaneamente lattività coordinata di più settori questi, pur mantenendo la loro autonomia, vengono per il tempo necessario associati, con provvedimento del sindaco, in area dintervento funzionale alla realizzazione suddetta.

Il provvedimento del sindaco definisce larea coordinata funzionalmente, determina i settori dai quali è costituita, incarica il dirigente preposto a dirigerla, stabilendo la durata dellincarico e lattribuzione di un trattamento economico aggiuntivo a quello del quale il dipendente prescelto è già titolare. Linterruzione anticipata dellincarico può essere disposta con provvedimento motivato, quando il livello dei risultati raggiunti dal dirigente risulti inadeguato. Il trattamento economico aggiuntivo cessa con la conclusione o linterruzione dellincarico.
6. Il regolamento può prevedere che il comune, per il conseguimento di obiettivi determinati e con convenzioni a termine, si avvalga di collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità. Il provvedimento dincarico definisce la durata e il compenso.
7. Gli incarichi di direzione dei settori sono affidati dal sindaco ai dirigenti di ruolo, ed eventualmente anche ad altre persone di particolare e comprovata qualificazione professionale. Entro i limiti stabiliti dalla legge, può essere stipulato, anche fuori della dotazione organica, un contratto a tempo determinato per conferire le funzioni di dirigente a persona di particolare e comprovata qualificazione professionale, desumibile da concrete esperienze di lavoro.

Art. 46 Disposizioni Finali

1. Le modificazioni e/o le integrazioni e/o labrogazione dello Statuto sono disciplinate dal TUEL.


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