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Bur n. 81 del 02 ottobre 2009


Materia: Espropriazioni, occupazioni d'urgenza e servitù

COMUNE DI SAN BONIFACIO (VERONA)

ORDINANZA N. 157 DELL'11.09.2009

Deposito dell'indennità definitiva non condivisa relativa ai beni interessati dal procedimento espropriativo per l'allargamento di via Sandri in prossimità dell'incrocio di via Chiavichetta.

IL DIRIGENTE 

(omissis) 

ORDINA 

Il deposito presso la Sezione di Tesoreria Provinciale dello Stato – Banca d’Italia - Sezione di Verona (Servizio della Cassa Depositi e Prestiti) delle seguenti somme a titolo di indennità provvisoria non condivisa per l’espropriazione del sotto indicato immobile necessario per la realizzazione dell’intervento denominato “Allargamento di via Sandri in prossimità dell’incrocio con via Chiavichetta”: 

Importo di Euro 285,00 dovuto a titolo indennità definitiva non condivisa per l’esproprio dell’area catastalmente censita come segue: 

N.C.T. del Comune di San Bonifacio:

F. 28 Mapp. N. 4038: Ente Urbano con una superficie di mq 19 

N.C.E.U. del Comune di San Bonifacio

F. 28 – Mapp. N. 4038 – Area Urbana con una superficie di mq 19 

Ditta iscritta nei registri catastali che non ha espressamente accettato l’indennità definitiva:

Dalla Grana Lucia (C.F. DLLLCU93T51H783K) – Proprietà per 3/6 

PRECISA CHE 

(omissis) 

La Sezione Tesoreria Provinciale dello Stato – Banca d’Italia – Sezione di Verona (Servizio della Cassa Depositi e Prestiti), può provvedere al pagamento delle somme ricevute a titolo di indennità di espropriazione e in relazione alle quali non vi sono opposizioni di terzi, quando il proprietario produca una dichiarazione in cui assume ogni responsabilità in relazione a eventuali diritti di terzi. 

Si precisa che, a norma dell’art. 21 – comma 13, del Testo Unico degli Espropri “Il proprietario ha il diritto di chiedere che la somma depositata o da depositare sia impiegata in titoli del debito pubblico”; 

Contro il presente provvedimento è possibile ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto entro il termine di sessanta giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione del presente provvedimento. In alternativa al ricorso giurisdizionale, è possibile presentare Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di centoventi giorni, decorrenti, ugualmente, dalla data di pubblicazione del provvedimento stesso.

 

IL DIRIGENTE DELL'AREA GESTIONE DEL PATRIMONIO, DEI LAVORI PUBBLICI E DELLA SICUREZZA (Dott. Ing. Franco Volterra)


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