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Materia: Statuti
COMUNE DI ARSIE' (BELLUNO)
Statuto del Comune di Arsie' (BL)
Statuto del comune di Arsie'(BL)
INDICE SOMMARIO
TITOLO I
PRINCIPI GENERALI
Art.1 Elementi costitutivi e principi fondamentali
Art.2 Caratteri distintivi
Art.3 Principi dell'attività amministrativa
Art.4 Programmazione e forme di collaborazione
Art.5 Statuto Comunale
Art.6 Regolamenti
Art.7 Albo Pretorio
TITOLO II
NORME FONDAMENTALI DELL'ORGANIZZAZIONE DELL'ENTE
CAPO I
ATTRIBUZIONI DEGLI ORGANI
Art.8 Organi di governo
Art.9 Linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato.
Art.10 Funzioni di indirizzo e controllo politico amministrativo
SEZIONE I – CONSIGLIO COMUNALE
Art.11 Elezione e durata
Art.12 Diritti e doveri dei consiglieri
Art.13 Prima seduta del Consiglio
Art.14 Attribuzioni del Presidente del Consiglio
Art.15 Competenze del Consiglio Comunale
Art.16 Commissioni consiliari
Art.17 Consulte tecniche di settore
Art.18 Adunanze del Consiglio
Art.19 Funzionamento del Consiglio
SEZIONE - II
LA GIUNTA COMUNALE
Art.20 Composizione
Art.21 Funzionamento e competenze
Art.22 Decadenza degli assessori
SEZIONE III
IL SINDACO
Art. 23 Il Sindaco
Art.24 Competenze
Art.25 Il Vice Sindaco
Art.26 Deleghe ed incarichi
Art.27 Cessazione dalla carica di Sindaco
CAPO II
FORME DI GARANZIA E DI PARTECIPAZIONE DELLE MINORANZE
Art.28 Prerogative dei gruppi consiliari di minoranza
Art.29 Rappresentanza dei gruppi consiliari di minoranza
CAPO III
MODI DI ESERCIZIO DELLA RAPPRESENTANZA LEGALE DELL'ENTE
Art.30 Rappresentanza legale del Comune
Art.31 Rappresentanza in giudizio del Comune
TITOLO III
CRITERI GENERALI IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
Art.32 Articolazione della struttura organizzativa
Art.33 Direzione degli uffici e dei servizi
Art.34 Modalità di esercizio delle funzioni dirigenziali
Art.35 Personale
Art.36 Organizzazione degli uffici e servizi
Art.37 Divieti generali
TITOLO IV
FORME DI COLLABORAZIONE E RAPPORTI CON ALTRI ENTI
FORME ASSOCIATIVE
Art.38 Convenzioni
Art.39 Consorzi
Art.40 Unione di Comuni
Art.41 Accordi di programma
TITOLO V
PARTECIPAZIONE POPOLARE, DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO, DIRITTO D'ACCESSO
Art.42 Valorizzazione delle forme associative
Art.43 Istanze, petizioni, proposte
Art.44 Referendum
Art.45 Referendum consultivo
Art.46 Referendum abrogativo
Art.47 Norme sul procedimento amministrativo e diritto di accesso
TITOLO VI
IL DIFENSORE CIVICO
Art.48 Requisiti
Art.49 Nomina
Art.50 Revoca
Art.51 Funzioni
TITOLO VII
FINANZA E CONTABILITA'
Art.52 Autonomia finanziaria
Art.53 Bilancio
Art.53 bis - Poteri sostitutivi in caso di mancata approvazione del bilancio
Art.54 Demanio e patrimonio
Art.55 Revisore dei conti
Art.56 Controllo di gestione e qualità
Art.57 Tesoreria
TITOLO VIII
SERVIZI PUBBLICI
Art.58 Finalità e modalità di disciplina dei pubblici servizi
Art.59 Nomina, surroga e revoca degli amministratori di aziende e di istituzioni
Art.60 Istituzioni per la gestione di servizi pubblici
Art.61 Partecipazione a società di capitali
Art.62 Promozione di forme associative e di cooperazione tra amministrazioni pubbliche
Art.63 Rappresentanza del Comune presso società di capitalie strutture associative
Art.64 Rappresentanti comunali nelle società per azioni e nelle strutture associative
TITOLO IX
NORME CONCLUSIVE
Art.65 Determinazioni e decreti
Art. 1
Elementi costitutivi e principi fondamentali
Art. 2
Caratteri distintivi
Art. 3
Principi dell'attività amministrativa
Art. 4
Programmazione e forme di collaborazione
Art. 5
Statuto Comunale
Art. 6
Regolamenti
Art. 7
Albo Pretorio
Art. 8
Organi di governo
Art.9
Linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato.
1. Nella prima seduta del Consiglio comunale, sono presentate, da parte del Sindaco, sentita la Giunta, le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare durante il mandato politico-amministrativo.
2. Il documento contenente la proposta delle linee programmatiche dell'azione amministrativa ed eventuali adeguamenti successivi, sono messi a disposizione dei consiglieri almeno dieci giorni prima della data fissata per la trattazione in Consiglio e sono approvati a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, con unica votazione palese. Tale documento, così approvato, costituisce il principale atto di indirizzo dell'attività amministrativa ed il riferimento per l'esercizio della funzione di controllo politico-amministrativo da parte del Consiglio Comunale.
3. Ciascun consigliere comunale ha il pieno diritto di intervenire nella definizione delle linee programmatiche, proponendo le integrazioni, gli adeguamenti e le modifiche, mediante presentazione di appositi emendamenti, nelle modalità indicate dal regolamento del Consiglio Comunale.
4. Dopo l'esposizione del Sindaco, viene aperto il dibattito che si conclude con l'approvazione delle linee programmatiche
5. Con cadenza almeno annuale, il Consiglio provvede, in sessione straordinaria, a verificare l’attuazione di tali linee, da parte del Sindaco e della Giunta.
6. L'azione di governo della Giunta e l'attuazione delle linee programmatiche possono essere sottoposte a verifica consiliare straordinaria, nelle forme previste dal regolamento sul funzionamento del Consiglio, quando lo richiedano almeno la metà dei consiglieri assegnati.
7. È facoltà del Consiglio provvedere ad integrare, nel corso della durata del mandato, con adeguamenti strutturali e/o modifiche, le linee programmatiche, sulla base delle esigenze e delle problematiche che dovessero emergere in ambito locale.
Art.10
Funzioni di indirizzo e controllo politico amministrativo
1. Il Consiglio comunale, oltre agli atti amministrativi di cui abbia competenza a norma dell’art.42 del decreto legislativo 267/2000 o di altre norme di legge statale, può emanare atti di indirizzo che riguardino le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato ed in genere può adottare atti di natura meramente politica, tra i quali in particolare, ed a titolo esemplificativo, ordini del giorno, mozioni e raccomandazioni.
2. Sono senz’altro di competenza della Giunta comunale, oltre a quanto espressamente stabilito dalla legge, i seguenti atti di indirizzo e controllo politico amministrativo:
a) Approvazione del piano esecutivo di gestione;
b) Approvazione dotazione organica dell’ente;
c) Approvazione del fabbisogno triennale di personale di cui all’art.91, comma II, del Dlgs.267/2000;
d) Emanazione di direttive nei confronti del Segretario comunale in relazione all’attività di sovrintendenza e coordinamento esercitata da quest’ultimo nei confronti dei responsabili delle strutture apicali dell’ente;
e) Individuazione degli organismi collegiali, dei quali ad essa spetta la nomina, ritenuti indispensabili, ai sensi dell’art.96 del Dlgs.267/2000;
f) Approvazione convenzioni con altri Enti pubblici diversi da Comuni e Provincia, purché non si tratti di costituire e/o modificare forme associative;
g) Determinazione delle tariffe per la fruizione dei beni e servizi a domanda individuale nel rispetto della disciplina generale posta dal Consiglio comunale;
h) Adozione programma triennale e dell’elenco annuale dei lavori pubblici da sottoporsi all’approvazione del Consiglio comunale successivamente allo scadere del termine fissato dalla legge per la presentazione di osservazioni;
i) Approvazione dei progetti di opere o lavori pubblici, tranne nel caso di progetto adottato in variante agli strumenti urbanistici vigenti nei casi previsti dalle disposizioni di legge ;
j) Intitolazione di aree, spazi ed edifici pubblici;
k) Istituzione di manifestazioni a carattere sportivo, culturale, turistico, eno - gastronomico e di feste popolari ad eccezione di quelle che la legge assegna alla competenza del Consiglio comunale;
l) La decisione di costituirsi in giudizio e la nomina del patrocinatore legale;
m) Erogazione dei contributi nel rispetto del relativo regolamento comunale;
n) Assunzione di iniziative, di impulso e di raccordo con gli organi di partecipazione e decentramento;
o) Accettazione o rifiuto di lasciti e donazioni tranne nel caso si tratti di beni di natura immobiliare;
p) Approvazione degli accordi di contrattazione decentrata;
q) Fissazione, ai sensi del regolamento e degli accordi decentrati, di parametri, standard e carichi funzionali di lavoro per misurare la produttività dell’apparato, sentito il segretario comunale;
r) Determinazione, sentito il revisore dei conti, dei misuratori ed i modelli di rilevazione del controllo interno di gestione secondo i principi stabiliti dal Consiglio.
3. Il Sindaco oltre a svolgere tutte le funzioni espressamente a lui attribuite dalla legge, ha la competenza ad emanare, in particolare, i seguenti atti di indirizzo politico amministrativo:
a) Emana direttive di indirizzo politico amministrativo nei confronti dei responsabili delle strutture apicali in qualità di responsabile dell’amministrazione del Comune;
b) Promuove e stipula gli accordi di programma;
c) Stipula le convenzioni con altri Comuni, con la Provincia, o con altri enti pubblici per l’esercizio associato di funzioni o servizi o per l’affidamento di servizi;
d) Autorizza ogni dichiarazione alla stampa o agli altri mezzi di comunicazione pubblica che non rientri nell’ordinaria comunicazione istituzionale dell’ente o non sia soggetta alla disciplina sul diritto d’accesso agli atti o documenti amministrativi;
e) Stabilisce l’orario di apertura al pubblico degli uffici comunali;
f) Sottoscrive gli atti di costituzione delle società partecipate o costituite dal Comune;
g) Sottoscrive gli atti di gemellaggio;
h) Presenzia alle cerimonie ufficiali.
Art. 11
Elezione e durata
Art. 12
Diritti e doveri dei consiglieri
Art. 13
Prima seduta del Consiglio
1. La prima seduta del Consiglio Comunale è convocata e presieduta dal Sindaco entro dieci giorni dalla proclamazione e deve tenersi entro il termine di dieci giorni dalla convocazione. In caso di assenza, impedimento o rifiuto da parte del Sindaco, a presiedere la prima seduta è il consigliere con funzione di Vicesindaco o il consigliere che ha ottenuto la maggior cifra elettorale individuale appartenente al gruppo di maggioranza.
2. Nella prima seduta il Consiglio Comunale, prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, esamina la condizione degli eletti e se non sussistono cause di ineleggibilità o incompatibilità procede alla convalida dei Consiglieri e del Sindaco.
3. Nella prima seduta inoltre, il Sindaco presta giuramento e da comunicazione della composizione della Giunta.
Art. 14
Attribuzioni del Presidente del Consiglio
a) rappresenta il Consiglio Comunale;
b) convoca e fissa le date delle riunioni del Consiglio, presiede la seduta e ne dirige i lavori;
c) decide sull'ammissibilità delle questioni pregiudiziali e delle eccezioni procedurali, salvo che non intenda promuovere, sulle stesse, la decisione del Consiglio;
d) ha poteri di polizia nel corso dello svolgimento delle sedute consiliari;
e) sottoscrive il verbale delle sedute insieme al Segretario Comunale;
f) convoca e presiede l'eventuale conferenza dei capigruppo;
g) insedia le commissioni consiliari e vigila sul loro funzionamento;
h) assicura adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli consiglieri sulle questioni sottoposte al Consiglio;
i) esercita ogni altra funzione demandatagli dallo Statuto o dai Regolamenti dell'Ente.
2. Il Sindaco, nella veste di Presidente del Consiglio, esercita le sue funzioni con imparzialità e nel rispetto delle prerogative del Consiglio e dei diritti dei singoli consiglieri.
Art. 15
Competenze del Consiglio Comunale
Art. 16
Commissioni consiliari
Art. 17
Consulte tecniche di settore
Art. 18
Adunanze del Consiglio
.
Art.19
Funzionamento del Consiglio
Art.20
Composizione
Art.21
Funzionamento e competenze
Art. 22
Decadenza degli assessori
Art. 23
Il Sindaco
Art. 24
Competenze
Art. 25
Il Vice Sindaco
Art. 26
Deleghe ed incarichi
Art. 27
Cessazione dalla carica di Sindaco
1. Gli effetti conseguenti alla cessazione dalla carica di Sindaco sono disciplinati dalla legge statale.
2. La cessazione dalla carica di Sindaco e le relative conseguenze, si verificano inoltre, all'accertamento di sopravvenute cause di ineleggibilità e incompatibilità con le procedure e nei modi stabiliti dalla legge statale.
3. Le dimissioni del Sindaco sono presentate per iscritto al Consiglio comunale convocato all'uopo in seduta straordinaria. Della presentazione delle dimissioni viene dato conto nel verbale di seduta del Consiglio comunale. Decorsi venti giorni dalla data del predetto verbale senza che le dimissioni siano state revocate, con le medesime modalità previste al periodo precedente, esse diventano efficaci ed irrevocabili.
Art.28
Prerogative dei gruppi consiliari di minoranza
Art.29
Rappresentanza dei gruppi consiliari di minoranza
1. Quando una norma richieda che un organo comunale elegga i propri rappresentanti in enti, commissioni, anche comunali, aziende, istituzioni o altri organismi e sia prevista la rappresentanza anche delle minoranze, a ciò provvederà il Consiglio comunale che procederà con il sistema di votazione stabilito all'uopo dalla legge.
2. Qualora la norma non stabilisca quale sia il sistema di votazione da utilizzare per l'elezione dei rappresentanti si procederà con votazione separata e limitata ai soli componenti dei gruppi stessi, per mezzo di schede segrete, secondo le modalità stabilite nel regolamento.
3. Qualora la norma preveda che l'elezione debba avvenire con il sistema del voto limitato, si procederà con il sistema del voto limitato ad un nominativo. In tal caso la votazione è preceduta dalle designazioni effettuate da ciascun capogruppo consiliare e si attua in forma segreta.
4. Ferma restando la prescritta rappresentanza dei gruppi di minoranza, in caso di parità di voti ottenuti tra due o più candidati alla medesima carica, è proclamato eletto quello più anziano di età.
Art.30
Rappresentanza legale del Comune
1. Il Sindaco è il legale rappresentante dell’Ente.
2. I responsabili delle strutture apicali dell’ente, nominati, con provvedimento del Sindaco, rappresentano ed impegnano il Comune nell'ambito dell’esercizio dei propri poteri gestionali ad essi attributi dalla legge e dal presente Statuto.
3. In ogni caso l’esercizio della rappresentanza è attribuibile a ciascun responsabile delle strutture apicali in base ad un atto di delega, generale o speciale, rilasciato dal Sindaco al soggetto individuato, per il compimento dei seguenti atti:
a) Rappresentanza in giudizio, con la possibilità di conciliare, transigere e rinunciare agli atti;
b) Stipulazione di convenzioni tra i Comuni, tra Comune e Provincia e tra Comune ed altri Enti Pubblici, per l’esercizio associato di funzioni e servizi determinati;
c) Sottoscrizione degli atti di costituzione delle società partecipate o costituite dal Comune.
Art.31
Rappresentanza in giudizio del Comune
1. La Giunta comunale, promuove e resiste alle liti, adottando allo scopo apposita deliberazione, con la quale assegna l’incarico al patrocinatore dell’ente.
2. La deliberazione di cui al comma I, è assunta sulla base di una relazione o proposta del responsabile della struttura di massimo livello dell’ente interessata alla lite.
Art. 32
Articolazione della struttura organizzativa
1. A capo della struttura organizzativa del Comune è collocato il segretario comunale, dipendente dall’agenzia autonoma per la gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali il quale svolge tutte le funzioni a lui attribuite dalla legge, dallo Statuto, dai regolamenti, o conferitegli dal Sindaco.
2. Il Segretario comunale è nominato dal Sindaco e sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei responsabili delle strutture apicali dell’ente e ne coordina l’attività.
3. Oltre alle funzioni attributegli dalle legge il Segretario comunale:
¿ garantisce la distinzione ed il raccordo tra gli organi politici e l’amministrazione, nonché il coordinamento unitario dell’azione amministrativa per assicurare il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione;
¿ riferisce al Sindaco ogni situazione di irregolarità, omissione, disfunzione con riguardo all'organizzazione e funzionamento degli uffici e servizi;
¿ è responsabile della gestione del trattamento giuridico del personale dipendente e dell'ufficio per i procedimenti disciplinari e per tali competenze gli sono attribuite le funzioni ed i compiti di cui all'art.107, comma III, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267 e s.m.i..
4. Il regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi disciplina l’articolazione delle strutture apicali dell’ente e ne stabilisce la denominazione.
5. I responsabili delle strutture apicali dell’ente sono organi di gestione del Comune.
Art.33
Direzione degli uffici e dei servizi
1. La direzione degli uffici e dei servizi spetta ai responsabili delle relative strutture apicali i quali sono nominati con provvedimento del Sindaco, secondo le modalità stabilite dal regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi approvato dalla Giunta comunale.
2. La copertura dei posti di responsabili delle strutture apicali può avvenire anche mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione della Giunta comunale motivata, mediante contratto a tempo determinato di diritto privato.
3. I responsabili dirigono gli uffici ed i servizi secondo i seguenti criteri generali:
a) organizzazione del lavoro per progetti, obiettivi e programmi;
b) superamento della separazione rigida delle competenze nella divisione del lavoro e conseguimento della massima flessibilità delle strutture e del personale e della massima collaborazione tra tutti gli uffici comunali;
c) l’azione amministrativa di ciascun servizio e di ciascun ufficio dovrà mirare, direttamente o indirettamente a seconda della collocazione nell’organigramma aziendale, innanzitutto a soddisfare le esigenze della collettività amministrata.
3. In ragione della propria funzione di sovrintendenza il Segretario comunale dispone direttive nei confronti dei responsabili delle strutture di massimo livello al fine di garantire la conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo Statuto ed ai regolamenti o per assciurare il raggiungimento degli obiettivi assegnati.
Art.34
Modalità di esercizio delle funzioni dirigenziali
1. E’ compito dei responsabili delle strutture apicali dell'ente raggiungere gli obiettivi contenuti nel piano esecutivo di gestione o comunque negli atti di programmazione posti in essere dagli organi di governo.
2. Il segretario comunale riunisce periodicamente i responsabili delle strutture apicali in apposita conferenza, di cui ne presiede i lavori, al fine di sovrintendere allo svolgimento delle funzioni dirigenziali e di coordinarne l’attività.
3. Al fine di raccordare l’attività di gestione, spettante ai responsabili, con i poteri di indirizzo e controllo politico, spettanti agli organi di governo, il regolamento di cui all'art.21, ultimo comma, prevede apposite conferenze periodiche da tenersi tra i suddetti soggetti alla presenza del Sindaco e del Segretario comunale.
4. In relazione a quanto stabilito dall’art.107, comma III, del dlgs.267/2000 si stabilisce quanto segue:
a) Le commissioni di gara sono presiedute dal responsabile della struttura apicale al quale è attribuito l’obiettivo dal piano esecutivo di gestione o dal regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi;
b) Le commissioni di concorso sono presiedute dal Segretario comunale o da un responsabile di struttura apicale a seconda delle caratteristiche del posto da ricoprire sulla base dell'individuazione disposta dalla Giunta comunale;
c) Alla stipulazione dei contratti provvede il responsabile della struttura apicale al quale è attribuito l’obiettivo dal piano esecutivo di gestione o dal regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi;
5. Posto che spettano ai responsabili delle strutture apicali tutti i compiti, compresa l’adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dal presente Statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico – amministrativo degli organi di governo dell’ente o non rientranti tra le funzioni del segretario, si specifica, anche a norma dell’art.107, comma III, lettera i) del dlgs.267/2000, che sono in ogni caso di competenza dei suddetti responsabili:
a) le comunicazioni, i verbali, le diffide ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza, ivi compresi, ad esempio, i bandi di gara;
b) le ordinanze di ingiunzione di pagamento di sanzioni amministrative e l’applicazione delle sanzioni accessorie nell’ambito delle direttive impartite dal Sindaco;
c) le altre ordinanze previste da norme di legge o di regolamento ad eccezione di quelle di cui all’art.50 del D.Lgs.267/2000;
d) i procedimenti disciplinari nei confronti del personale ad essi sottoposto e relative sanzioni individuate dal regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi;
e) i provvedimenti di pronta esecuzione alle deliberazioni della giunta e del consiglio e delle direttive impartite dal Sindaco o dal segretario comunale;
f) la redazione, nei termini di cui al regolamento di contabilità, degli elementi per la predisposizione della proposta di piano esecutivo di gestione, da parte della Giunta comunale;
g) l’autorizzazione delle prestazioni di lavoro straordinario, delle ferie, dei recuperi, delle missioni del personale dipendente secondo le direttive impartite dal segretario e dal Sindaco;
h) l’espressione dei pareri di regolarità tecnica sulle proposte di deliberazione secondo, i tempi e le modalità indicate dal regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi.
Art. 35
Personale
Art. 36
Organizzazione degli uffici e servizi
Art. 37
Divieti generali
Art. 38
Convenzioni
Art. 39
Consorzi
Art. 40
Unione di Comuni
Art. 41
Accordi di programma
Art. 42
Valorizzazione delle forme associative
a) sostiene i programmi e le attività delle associazioni aventi finalità riconosciute di interesse dell'intera comunità, attraverso l'erogazione di contributi, secondo le norme del relativo regolamento, l'assunzione di iniziative comuni e coordinate, ed altre forme di incentivazione;
b) definisce le forme di partecipazione delle associazioni alle attività di programmazione del Comune e ne garantisce comunque la rappresentanza negli organismi consultivi istituiti;
c) può affidare alle associazioni o comitati appositamente costituiti l'organizzazione e lo svolgimento di attività promozionali, ricreative e in generale attività di interesse pubblico, da gestire in forma sussidiaria o integrata rispetto al Comune;
d) coinvolge le associazioni del volontariato nella gestione dei servizi e nella attuazione di iniziative sociali e culturali.
4. L'albo è annualmente aggiornato con le modalità stabilite nel regolamento sul decentramento amministrativo e la partecipazione.
Art. 43
Istanze, petizioni, proposte
Art. 44
Referendum
Art. 45
Referendum consultivo
Art. 46
Referendum abrogativo
Art. 47
Norme sul procedimento amministrativo e diritto di accesso
Art. 48
Requisiti
Art. 49
Nomina
Art. 50
Revoca
Art. 51
Funzioni
Art. 52
Autonomia finanziaria
Art. 53
Bilancio
Art.53 bis
Poteri sostitutivi in caso di mancata approvazione del bilancio
1. Qualora non sia stato predisposto dalla giunta lo schema del bilancio di previsione entro il termine stabilito dalla legge, o comunque qualora il consiglio comunale non abbia approvato entro il termine stabilito dalla legge il bilancio di previsione predisposto dalla Giunta comunale, e salva ogni diversa disposizione di legge, spetta al Segretario comunale svolgere il ruolo di commissario con poteri sostituivi, ai sensi dell’art.1, comma III, del decreto legge 22 febbraio 2002, n.13.
2. Trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla Giunta comunale il relativo schema, il Segretario comunale, provvede ad adottare lo schema di bilancio di previsione entro i successivi quindici giorni. Lo schema di bilancio adottato dal Segretario comunale è inviato, entro i successivi 10 giorni, al Sindaco ed a ciascun consigliere comunale, con lettera notificata in forma amministrativa, con invito ad approvarlo entro il termine perentorio di 20 giorni. In tal caso per la convocazione del Consiglio comunale, da effettuarsi a cura del Sindaco, non si applicano i termini previsti dal regolamento sul funzionamento del consiglio e dal regolamento di contabilità per l'approvazione del bilancio di previsione secondo le procedure ordinarie.
3. Qualora il Consiglio non approvi il bilancio entro il termine di cui al comma 2 esso decade dalla competenza ad approvare il predetto documento contabile ed il Segretario comunale provvede direttamente entro i successivi 10 giorni ad approvare il bilancio medesimo, informando contestualmente dell'avvenuta approvazione il Prefetto, affinché avvii la procedura di scioglimento del Consiglio, ai sensi dell'art. 141, comma 2, del decreto legislativo n.267/2000.
4. Il segretario comunale provvede altresì ad approvare direttamente il bilancio di previsione, oltre che nel caso di cui al comma 3, anche qualora il Consiglio comunale non approvi lo schema di bilancio di previsione adottato dalla Giunta comunale, entro il termine di 45 giorni dalla scadenza del termine entro il quale esso deve essere approvato. Il segretario comunale in tal caso provvede all’approvazione del bilancio entro 10 giorni successivi alla scadenza del predetto termine, informando contestualmente dell'avvenuta approvazione il Prefetto, affinché avvii la procedura di scioglimento del Consiglio, ai sensi dell'art. 141, comma 2, del decreto legislativo n.267/2000.
Art. 54
Demanio e patrimonio
Art. 55
Revisore dei conti
Art. 56
Controllo di gestione e qualità
Art. 57
Tesoreria
Art.58
Finalità e modalità di disciplina dei pubblici servizi
Art.59
Nomina, surroga e revoca degli amministratori di aziende e di istituzioni
Art.60
Istituzioni per la gestione di servizi pubblici
Art.61
Partecipazione a società di capitali
Art.62
Promozione di forme associative e di cooperazione tra amministrazioni pubbliche
1. Il Comune promuove forme associative e di cooperazione tra amministrazioni pubbliche e partecipa agli accordi di programma per l'azione integrata e coordinata delle stesse.
Art.63
Rappresentanza del Comune presso società di capitali e strutture associative
1. Il rappresentante del Comune nell'assemblea delle società di capitali e delle strutture associative è il Sindaco o un consigliere da esso delegato.
Art.64
Rappresentanti comunali nelle società per azioni e nelle strutture associative
1. La decisione e il voto dei rappresentanti comunali in merito ad ogni modificazione dello Statuto devono essere conformi a una precedente deliberazione del Consiglio.
Art. 65
Determinazioni e decreti
IL SINDACO FAORO IVANO
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