Art. 52

(Nomina, surroga e revoca degli amministratori di aziende speciali ed istituzioni)

Articolo soppresso per contrasto con le disposizioni dell’art. 42 del decreto legislativo 267/2000 comma 2^ lettera m) e dell’art. 50 dello stesso decreto legislativo 267/2000.

Art.53

Istituzione per l’esercizio di servizi sociali

(privi di rilevanza industriale)

1. L’istituzione per la gestione dei servizi sociali privi di rilevanza industriale viene istituita dal Consiglio Comunale che approva il Regolamento costitutivo.

2. Il Regolamento stabilisce il numero da un minimo di tre ad un massimo di 7 dei Consiglieri di Amministrazione del Consiglio di Amministrazione che reggerà l’Istituzione nominabili anche tra gli Assessori Comunali, i Consiglieri Comunali e il Sindaco, il regolamento può stabilire che i Consiglieri del Consiglio di Amministrazione siano nominati esclusivamente tra gli Assessori Comunali.

3. I membri del Consiglio di Amministrazione restano in carica per la durata del Consiglio Comunale che li ha espressi, sono rieleggibili e cessano dalle loro funzioni con la nomina dei loro successori.

4. Agli Amministratori delle istituzioni si applicano le norme in materia di ineleggibilità ed incompatibilità stabilite per i Consiglieri Comunali estendendosi all’istituzione, in quanto compatibile, ogni riferimento normativo riguardante il Comune.

5. La Giunta Comunale, in attuazione degli indirizzi del Consiglio Comunale, può emanare direttive al Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione.

6. Il Consiglio di amministrazione dell’Istituzione, sentita la Giunta Comunale, può nominare direttore dell’istituzione medesima il Segretario Comunale, un dipendente Comunale, ovvero anche una persona esterna all’Amministrazione in base a pubblico concorso o contratto a tempo determinato.

7. L’Amministrazione e la gestione della Istituzione, la vigilanza ed i controlli sulla stessa sono disciplinati da apposito regolamento comunale.