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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 58 del 24 luglio 2012


Materia: Sicurezza pubblica e polizia locale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1221 del 25 giugno 2012

Approvazione del "Secondo Piano di zonizzazione per la gestione associata delle funzioni e dei servizi di Polizia locale nella Regione del Veneto". Conclusione procedura di raccolta delle richieste di modifica avviata con Dgr. 1149/2011 - Lr n. 40/1988 - Lr.n. 9/2002 - Art. 78 Lr 1/2008.

Note per la trasparenza:

Il presente provvedimento conclude la procedura di raccolta ed esame delle istanze di modifica del Piano di zonizzazione della Regione del Veneto per la gestione associata dei servizi locali e interviene innovando la composizione dei Distretti di Polizia locale a tal fine individuando un nuovo assetto di piano rispetto al quale è chiesta l'adesione da parte degli enti interessati. Inoltre, contestualmente all'adesione nelle forme prescritte, e comunque entro il 31.12.2012, le forme associate costituite, costituende o semplicemente programmate, nonché i Distretti di Polizia locale già costituiti, potranno far pervenire "Proposta di interventi in materia di sicurezza urbana e Polizia locale" al fine di consentire il monitoraggio e la raccolta delle esigenze di intervento in materia di sicurezza urbana e Polizia locale.

L'Assessore Massimo Giorgetti, di concerto con l'Assessore Roberto Ciambetti, riferisce quanto segue

Con Dgr.1149/2011 è stato avviato il percorso di raccolta delle proposte di modifica del "Piano di Zonizzazione della Regione del Veneto per la gestione in forma associata del servizio di Polizia locale" di cui alle Dgr. 73/2008, 2350/2008 e Dgr. 2067/2009, percorso finalizzato, sulla base delle motivate istanze dei comuni, alla modifica degli ambiti distrettuali precedentemente individuati, ferma restando, quindi, l'obbligatorietà da parte delle forme associative - già costituite per l'attivazione dei Distretti sulla base della precedente zonizzazione - circa il rispetto delle condizioni generali prescritte dalle richiamate delibere e dai rispettivi allegati con particolare riferimento alle condizioni di accesso, mantenimento e revoca dei contributi collegati (Dgr.3882/2009 e conseguenti atti esecutivi).

Il nuovo piano di zonizzazione, pertanto, costituisce base dalla quale far partire e collegare le future iniziative regionali in ordine alla gestione associata delle funzioni e dei servizi di Polizia locale, prendendo altresì atto della necessaria e obbligatoria rispondenza delle gestioni associate degli enti locali all'assetto normativo complessivamente delineato alla luce degli interventi ordinamentali ( L.244/2007; L.191/2010; L.122/2010; L. 111/2011; L.148/2011, nonchè Dgr. 1865 del 15.11.2011) sin qui intervenuti, assetto al quale gli enti ad appartenenza necessaria devono corrispondere in termini di standards di razionalizzazione organizzativa.

Peraltro, va tenuto conto di quanto stabilito con Legge regionale n. 18 del 27 aprile 2012 recante la "Disciplina dell'esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali", provvedimento legislativo che interviene con una regolazione di ampio spettro nella materia delle gestioni associate; più specificamente, all'art. 8, comma 5, è sancita la possibilità, nell'ambito del Piano di riassetto territoriale di futura delineazione e in fase di esame delle proposte di forme associative che dovranno pervenire dagli enti locali, di valutare anche la disciplina di settore, disciplina specifica che, nel caso della Polizia locale e della sicurezza urbana, è, appunto, rappresentata dalle L.r. 40/1988, 9/2002 nonché dall'art. 78 della L.r. 1/2008 e dagli specifici provvedimenti amministrativi adottati in esecuzione e in costanza delle stesse, provvedimenti tra i quali vanno annoverate la Dgr. 2350/2008 e la Dgr. 2067/2009, con le quali il Piano di zonizzazione è stato approvato nelle perimetrazioni e composizioni che si propone di modificare.

E' bene altresì precisare che il procedimento per l'adozione da parte della Giunta regionale di un piano complessivo di riordino territoriale, finalizzato alla definizione della dimensione territoriale ottimale per l'esercizio associato di funzioni e servizi comunali, è in fase di realizzazione, secondo il procedimento di concertazione con i comuni previsti dall'art. 8 della L.R. 18/2012.

Conseguentemente le determinazioni assunte con il presente provvedimento in ordine al "Piano di zonizzazione per la gestione associata delle funzioni e dei servizi di polizia locale", saranno coordinate con quanto verrà stabilito dalla Giunta regionale con l'adozione del suddetto Piano di riordino territoriale, ai sensi dell'art. 8 della L.R. 18/2012.

Ora, in ordine a dar conto delle istanze propositive presentate dai comuni interessati e pervenute alla struttura regionale competente, è da evidenziare che, in parte, le stesse sono state formalizzate in ottemperanza alle condizioni (di ammissibilità e di esame nel merito) prescritte dalla Dgr.1149/2011, mentre, in altra parte, la loro formulazione presentava talune criticità con particolare riferimento all'integrale sottoscrizione del modulo da parte di tutti i sindaci del distretto: in tali casi la struttura, al fine di far salvi gli effetti cui è teso il procedimento di raccolta delle proposte, ha esplicitamente richiesto e ottenuto le necessarie integrazioni. In altri casi, la domanda è pervenuta da comuni facenti parti di Distretti costituiti e sottoscrittori di Protocolli d'Intesa con la regione, pertanto, sulla base delle condizioni fissate dalla delibera d'avvio, non legittimati a presentare istanze di revisione; in un caso specifico, poi, la proposta presentata da una forma associativa operante ed esistente da lungo tempo, non rispondeva alla condizione della contestualità nella medesima circoscrizione provinciale, mentre in altri casi la dimensione demografica complessivamente raggiunta era al di sotto del 20.000 abitanti richiesti, fatta salva, appunto, l'ammissibilità della già declinata possibilità di deroga per i comuni in territori montani.

Premessi i rilievi cui sopra, tuttavia, nell'ottica dell'ampia e leale cooperazione interistituzionale, per salvaguardare, nella massima misura possibile, le istanze di revisione proposte, si ritiene di proporre e recepire, alla luce di talune integrazioni resesi necessarie in conseguenza, le proposte di modifica avanzate.

Va poi richiamata la precisazione, più sopra svolta, che l'approvazione del "Secondo piano di zonizzazione" ha la finalità di costituire base per le future riorganizzazioni, in forma associata e in ambiti ottimali, della funzione e dei servizi di polizia locale nella regione. E' infatti nell'alveo di tale finalità che si è inteso prendere atto, nella misura più ampia possibile, delle proposte modificative pervenute anche quando le stesse non erano dotate delle condizioni di ammissibilità prescritte dalla Dgr. 1149/2011.

Atteso quanto sopra, la presente delibera interviene a modificare i soli ambiti disegnati dalla Dgr. 2350/2008 e Dgr. 2067/2009. Dunque, vista la necessità di evitare che l'approvazione delle modifiche richieste possa essere erroneamente interpretata come conseguente autorizzazione generale all'automatico dissolvimento delle forme associative esistenti e svincolo dagli impegni derivanti dalla sottoscrizione dei Protocolli d'intesa tra Regione del Veneto e Distretti di Polizia locale, nonché dai contributi progettuali collegati ai bandi di cui alla L.9/2002, va richiamata la necessaria osservanza - in uno ai vincoli determinati dalla legislazione nazionale sul tema dell'associazionismo e in particolare sul divieto di frazionamento e sovrapposizione delle forma associative per la gestione delle medesimo servizio o funzione- degli obblighi contratti e alle sanzioni derivanti dalla sottoscrizione dei Protocolli d'Intesa (Dgr. 2350/2008, Dgr. 2967/2009, Dgr. 3882/2009, e relativi allegati e atti esecutivi ) e dalla concessione dei finanziamenti progettuali collegati ai Bandi di cui alla L. 9/2002.

Onde permettere di dare avvio a quanto declinato nel " Secondo Piano di Zonizzazione della Regione del Veneto per la gestione in forma associata delle funzioni e dei servizi di Polizia locale" di cui all'Allegato A della presente proposta e fatte salve le regole per la costituzione dei Distretti individuate e prescritte dalle delibere sopra indicate, - regole e discipline che la presente proposta di delibera non sottopone a revisione e che qui si intendono integralmente richiamate, si ritiene opportuno attribuire ai comuni, con esclusione di quelli destinatari dei contributi di cui alla Dgr. 3882/2009 e successivi atti esecutivi, termine fino al 31.12.2012 per l'adesione al Secondo Piano di Zonizzazione attraverso l'invio del modulo di cui all'Allegato B della presente delibera. Si specifica che i comuni attualmente parti di forme associative e destinatari di contributi di cui ai Protocolli d'Intesa stipulati con la regione, ferme restando le cause di revoca dei contributi regionali, potranno comunque decidere di aderire al Secondo Piano di zonizzazione optando per l'adesione in via programmatica, con possibilità di adesione costitutiva successiva.

Inoltre, al fine di avviare una ricognizione delle esigenze di intervento presso i Distretti di Polizia locale - senza che ciò costituisca impegno da parte della regione a fornire riscontro procedimentale in ordine al contenuto delle stesse e costituendo la raccolta momento conoscitivo ad esclusivo ausilio alle eventuali iniziative regionali - contestualmente all'adesione al Secondo Piano di zonizzazione, nei termini e con le modalità indicate, è rimessa alla facoltà delle forme associative interessate la redazione di una "Proposta di interventi in materia di sicurezza urbana e Polizia locale" da far pervenire alla Regione del Veneto - Unità di Progetto Sicurezza Urbana e Polizia Locale. La proposta di interventi, eventualmente articolata con riferimento ad una sola delle due Ipotesi di intervento che seguono, quantificate per spese correnti e spese di investimento, dovrà essere redatta in costanza del contenuto minimo obbligatorio qui di seguito indicato elencato:

1) relazione contenente l'analisi di sfondo del contesto di intervento, opportunamente evidenziando le problematiche afferenti la dimensione della sicurezza urbana e le esigenze connesse all'implementazione della capacità operativa delle Polizie locali, a risoluzione delle quali sono articolate le proposte di intervento.;

2) quantificazione per ciascuna "Ipotesi di intervento" (Ipotesi I - proposte per la sicurezza urbana; Ipotesi II - proposte per la polizia locale), delle risorse strumentali e umane a disposizione, facendo riferimento ed elencando specificamente, ove esistenti, le connesse iniziative in essere indicandone la fonte di finanziamento;

3) elencazione delle opzioni di intervento valutate, indicando, per ciascuna, le opportunità, le minacce, i punti di forza e le debolezze in connessione a quanto indicato al punto 1) del presente elenco;

4) individuazione della opzione di intervento prescelta e dettagliata illustrazione delle ragioni della scelta in termini di risultati attesi, con necessaria previsione di indicatori per la verifica intermedia e strategica dell'intervento individuato;

5 ) inerenza degli interventi proposti all'ambito e alla composizione distrettuale. La proposta, pertanto, dovrà essere unica e pertanto la presentazione di più proposte per quanti sono i comuni facenti parte del Distretto non saranno prese in considerazione;

6) sottoscrizione del legale rappresentante dell'ente capofila e Comandante referente di Distretto individuati. In aggiunta e in linea con la palesata finalità, entro il 31.12.2012 la proposta di interventi articolata in conformità ai punti sopra declinati, potrà essere presentata anche dai Distretti già costituiti nonché da singoli comuni qualora gli costituiscano Distretto a sé.

Il relatore conclude l'intervento sottoponendo all'approvazione il presente provvedimento

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

VISTA la L. .244/2007;

VISTA la L.191/2010;

VISTA la L.122/2010;

VISTA la L. 111/2011;

VISTA la L.148/2011;

VISTA la L.r. n. 18 del 27 aprile 2012;

VISTA la L.r. n. 40 del 9 agosto 1988;

VISTA la L.r. n. 35 del 29 novembre 2001;

VISTA la Dgr. 73/2008;

VISTA la Dgr. n.2350/2008;

VISTA la Dgr. n.2067/2009;

VISTA la Dgr.n.1149/2011;

VISTA la Dgr.n.1865/2011;

VISTA la documentazione in atti

delibera

1.       di approvare con le premesse, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, i seguenti Allegati: Allegato A "Secondo Piano di Zonizzazione della Regione del Veneto per la gestione in forma associata delle funzioni e dei servizi di Polizia locale", Allegato B "Scheda di adesione";

2.       di fissare termine entro il 31.12.2012 per l'adesione al "Piano di Zonizzazione della Regione del Veneto per la gestione in forma associata delle funzioni e dei servizi di Polizia locale";

3.       di fissare termine entro il 31.12.2012 ai fini della presentazione della "Proposta di interventi in materia di sicurezza urbana e Polizia locale";

4.       di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

5.       di incaricare il Dirigente dell'Unità di Progetto Sicurezza Urbana e Polizia Locale dell'esecuzione del presente atto;

6.       di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1221_AllegatoA_241100.pdf
1221_AllegatoB_241100.pdf

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