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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 83 del 05 novembre 2010


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2395 del 14 ottobre 2010

Programma UE di cooperazione transnazionale "Spazio alpino" 2007-2013. Partecipazione alla prima fase della terza procedura di evidenza pubblica internazionale di selezione di progetti.

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [

Note per la trasparenza:

Con questa deliberazione la Giunta regionale fa una ricognizione delle proposte avanzate da alcune strutture regionali per candidarsi alla prima fase di selezione del  terzo "bando" internazionale del programma UE "Spazio alpino" 2007-2013. A tal fine si dà mandato alle strutture stesse di porre in atto ogni  adempimento formalmente necessario, entro il 15 ottobre 2010.

Il Presidente Dott. Luca Zaia riferisce quanto segue.

La Commissione europea ha adottato il 20 settembre 2007, con propria decisione C (2007) 4296, il testo del nuovo Programma operativo "Spazio Alpino" per il periodo 2007-2013 (codice CCI 2007 CB 163 PO 014), finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).

Nell'ambito dell'obiettivo 3, "Cooperazione territoriale europea", della politica di coesione il Programma si propone di "accrescere la competitività e l'attrattività dell'area alpina attraverso azioni congiunte in diversi settori dell'economia e dei servizi nei quali la cooperazione a livello transnazionale sia funzionale all'individuazione di soluzioni comuni sostenibili". Per raggiungere tale finalità sfrutta l'esperienza maturata nella precedente programmazione 2000-2006, con il programma Interreg III B Spazio Alpino, capitalizzandone i risultati generali e quelli dei singoli progetti. Il nuovo Programma mira a contribuire, nella sua area eligibile, al perseguimento degli obiettivi fissati dalle strategie di Lisbona e Goteborg, favorendo in particolare una crescita economica sostenibile basata sulla conoscenza.

La Giunta regionale, con DGR n. 171 del 29 gennaio 2008, ne ha preso atto e con successive delibere ha di volta in volta previsto le modalità per la partecipazione delle strutture regionali alla procedura di evidenza pubblica con cui l'Autorità di gestione (AdG) attua il Programma. Nel corso dell'ultimo incontro tenutosi a Lucerna il 23 e 24 giugno 2010 il Comitato di sorveglianza ha deciso il lancio della terza procedura di selezione ai progetti dando mandato alla Autorità di gestione di procedere.

Il processo per l'individuazione di progetti si svolgerà, come di consueto, in due fasi: nel corso della prima, aperta dal 13 settembre al 15 ottobre 2010, ai candidati è richiesto di presentare una scheda sintetica per la manifestazione di interesse (expression of interest) con i principali contenuti del progetto. Dette schede saranno valutate e selezionate per individuare le proposte migliori, per quest'ultime i proponenti saranno invitati, nella seconda fase, a redigere un dossier di candidatura dettagliato (application form). Con la comunicazione di superamento della prima selezione l'Autorità di gestione può fornire, al proponente, indicazioni e richieste di aggiustamenti volte a rendere la proposta più aderente alle esigenze del Programma.

Sono infatti consentite nella seconda fase parziali revisioni delle proposte, tese a migliorarle pur senza stravolgerle nei contenuti essenziali.

Con l'invio della documentazione completa, dal 17 dicembre 2010 al 25 febbraio 2011, si aprirà la seconda fase di selezione, alla fine della quale saranno definitivamente individuati i progetti da finanziare.

La procedura, in entrambe le fasi, prevede che il Segretariato congiunto internazionale (JTS) predisponga una prima valutazione tecnica delle proposte in base ai criteri di eligibilità e di qualità; sarà poi una Task force transnazionale, individuata dal Comitato di Programma, a selezionare i progetti da ammettere alla seconda fase, mentre il Comitato stesso definirà la lista dei progetti approvati.

Le modalità di presentazione e selezione previste nel corso della prima fase richiedono specificatamente, per i partecipanti italiani, l'invio di un "curriculum" al punto di contatto nazionale (ACP), volto a dimostrare le competenze dei singoli partner in ambito di gestione e implementazione di progetti comunitari transnazionali e, per chi riveste il ruolo di capofila del progetto, l'invio in forma elettronica dell'"expression of interest" al JTS. Per la seconda fase per i partner italiani è previsto invece l'invio all'ACP di alcune autocertificazioni riguardanti gli aiuti "de minimis", la forma giuridica del partner e l'indicazione del responsabile legale ma, soprattutto, la firma di un "partnership agreement", un contratto che regola i rapporti tra i partecipanti al progetto ed il partner capofila (lead partner), indicato dai regolamenti comunitari quale unico responsabile per l'intero finanziamento attribuito al progetto. Il capofila dovrà inoltre inviare al JTS, in forma elettronica e cartacea, l'application form del progetto e le copie firmate del partnership agreement. Solo in seguito all'approvazione definitiva sarà inoltre sottoscritto un contratto di finanziamento (subsidy contract) tra il partner capofila e l'Autorità di gestione.

Il Comitato nazionale del Programma, costituito ai sensi della delibera CIPE n. 157/2008, supporta l'ACP nella verifica della coerenza delle proposte progettuali con le politiche nazionali/regionali, come previsto della delibera CIPE stessa; in tale sede - fra l'altro - le Regioni concordano con i Ministeri competenti la definizione della posizione nazionale in relazione a questo aspetto.

Finalità del presente provvedimento è consentire ai responsabili delle strutture regionali che parteciperanno alla terza procedura in corso, a titolo di capofila o di semplice partner, di procedere alla predisposizione e alla firma della documentazione necessaria a presentare le proposte progettuali di interesse della Regione, ad entrambe fasi descritte.

I documenti per la presentazione delle proposte e altre informazioni utili alla partecipazione, nonché il testo del Programma operativo sono disponibili nel sito ufficiale del Programma (http://www.alpine-space.eu) e nelle pagine dedicate al citato Programma nel sito ufficiale della Regione del Veneto (http://coopterritoriale.regione.veneto.it/Spazio_Alpino/)

Le risorse finanziarie messe a disposizione per questa terza procedura sono pari a circa 18,3 milioni di euro, ciò comporterà l'assorbimento complessivo di circa il 75% dell'intera disponibilità del Programma. Tali risorse non sono state oggetto di una allocazione specifica a favore dei vari Paesi partecipanti. I fondi comunitari FESR possono coprire fino al 76% del costo totale di un progetto, mentre la rimanente quota dovrà essere coperta da finanziamenti pubblici; per i proponenti italiani il co-finanziamento per il restante 24%, è interamente coperto dallo Stato attraverso il Fondo nazionale di rotazione, secondo le disposizioni della delibera CIPE n. 36 del 15.06.07.

Le principali attività svolte dall'Unità di progetto Cooperazione transfrontaliera in questo contesto, sono consistite nella partecipazione al Comitato nazionale, in rappresentanza della Regione, ed inoltre, relativamente ai rapporti con le altre strutture regionali, nell'informazione alle stesse sulle attività e modalità di funzionamento del Programma e del loro supporto nelle fasi di predisposizione, presentazione e implementazione delle proposte progettuali.

Sulla base delle esperienze dei progetti precedenti, dei network esistenti e contatti presi in occasione di vari incontri tecnici e informativi, sono emerse a cura degli uffici regionali alcune proposte progettuali, (allegato A), che possono essere presentate entro la scadenza della prima fase. Per quanto precedentemente accennato la versione definitiva dei progetti che supereranno la prima selezione potrebbe discostarsi dai contenuti originali di seguito qui sintetizzati.

La Regione del Veneto intende presentare tre progetti in qualità di partner capofila. Il progetto "Alpine value chain", è volto ad aumentare la competitività e l'attrattività dei territori montani e pedemontani dell'arco alpino, mediante un'azione finalizzata ad incrementare la capacità di fare impresa, soprattutto delle giovani generazioni e delle donne, valorizzando nel contempo le produzioni locali "secondarie" e l'artigianato tradizionale. L'approccio metodologico utilizzato fa riferimento alla creazione di catene del valore locali (produzione - trasformazione - distribuzione - marketing territoriale), che permettano ai territori coinvolti nel progetto di diversificare le proprie produzioni (artigianali o agricole) grazie alla collaborazione transnazionale e di sfruttare i talenti di cui dispongono: il prodotto, il territorio e il capitale umano. Il secondo progetto, "Transafealp", riguarda la gestione a medio e medio lungo periodo della situazione di emergenza sulla rete stradale a seguito di eventi/incidenti in corrispondenze di snodi critici infrastrutturali e/o eventi esterni quali scosse telluriche. Obiettivo del progetto sono la definizione di re-routing del traffico e di miglioramento dei servizi di soccorso. Le azioni riguarderanno il censimento dei punti critici in corrispondenza alle zone di bassa accessibilità e lo studio dei programmi di accesso alternativi, la gestione delle merci pericolose in corrispondenza a tali snodi, la gestione dei sistemi alternativi di trasporto. Il terzo progetto, denominato "Titan - Tourism identity through accessibility networking", ha per oggetto il miglioramento dei sistemi integrati all'accessibilità ai maggiori centri turistici dell'area del programma mediante la diffusione di pratiche innovative e la realizzazione di una rete di management nell'ottica del potenziamento dell'intermodalità con finalità turistica.

La Regione inoltre partecipa a tre progetti in qualità di partner. Il primo, "C3 ALPS", relativo alla capitalizzazione, omogeneizzazione, diffusione ed applicazione, attraverso il coinvolgimento di attori chiave e del livello politico, dei risultati dei progetti finora approvati dal Programma sul tema dei cambiamenti climatici e delle loro potenziali conseguenze sulle aree montane. Un secondo progetto, "Value parks", intende sviluppare un approccio metodologico transnazionale che consenta di stimare quanto la presenza di un'area protetta incida economicamente nello sviluppo di un territorio, identificando meccanismi finanziari innovativi, che consentano anche una monetizzazione dei beni e servizi e delle esternalità positive di natura ambientale. Attualmente a livello comunitario si riscontra infatti un approccio eterogeneo nella modalità di calcolo e stima del valore aggiunto prodotto dalla presenza dei parchi ai differenti livelli, e ciò non consente di monitorare coerentemente e valutare il valore aggiunto che le aree protette determinano nelle regioni alpine. Infine il progetto "Maximum Sustainable Yield (MSY) dei laghi alpini - Gestione sostenibile di prelievo delle specie ittiche di maggior interesse ecologico e commerciale" si propone di incrementare, gestire e valorizzare in modo sostenibile la pesca professionale nei laghi alpini. Il progetto avrà inizio con alcune valutazioni sperimentali e conoscitive in tema di biodiversità, biomasse, produttività ittica dei laghi alpini e l'individuazione di un prelievo massimo sostenibile, procedendo poi con l'individuazione di obiettivi gestionali per specie e per lago. Seguirà l'implementazione di un'analisi socio-economica relativa alla pesca commerciale nei laghi alpini e, infine, la definizione di uno studio relativo alla possibile attivazione di un marchio di origine del pescato dei predetti laghi.

Oltre alle predette proposte è possibile la successiva partecipazione ad altri progetti che abbiano superato positivamente la prima fase di valutazione, ma che intendano allargare e rafforzare la partnership in vista dell'invio dell'application form definitivo.

Sinteticamente è riportata nell'allegato A la lista delle manifestazioni di interesse che la Regione del Veneto intende presentare, in qualità di capofila o alle quali intende aderire come partner, in questa prima fase di selezione e la stima indicativa delle risorse che verranno eventualmente iscritte al bilancio regionale, qualora i progetti siano definitivamente approvati.

Successivamente all'approvazione definitiva, dovrà essere elaborato un "progetto esecutivo" per il quale si possono rendere necessarie attività di analisi tecnico-scientifica, di miglior dettaglio dei contenuti e dei risultati, o l'individuazione e affidamento di attività gestionali per il coordinamento delle attività transnazionali comuni, nonché per la contabilizzazione e il monitoraggio finanziario legati alla gestione progetto.

Per quanto attiene i suddetti aspetti contenutistici, di coordinamento manageriale e di audit che dovranno essere sviluppati nei progetti approvati e per i quali risultasse necessario l'apporto di professionalità specializzate non già disponibili, la Regione provvederà ad individuare, nel rispetto della normativa per l'affidamento di consulenze e di servizi, esperti o attività di "servizio esterno", il cui costo potrà essere compreso nelle voci di spesa ammissibili dei progetti.

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all'approvazione della Giunta il presente provvedimento.

 LA GIUNTA REGIONALE

  • Udito il relatore, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
  • Visto il regolamento CE n. 1083/06 recante disposizioni generali sui Fondi strutturali e il regolamento CE n. 1080/06 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), nonché il regolamento CE n. 1828/2006 che stabilisce modalità di applicazione dei regolamenti di cui sopra e la decisione del Consiglio 2006/702/CE sugli orientamenti strategici comunitari in materia di coesione;
  • Vista la decisione C (2007) 4296 del 20 settembre 2007 della Commissione europea che approva il Programma operativo "Spazio alpino 2007-2013"(codice CCI 2007 CB 163 PO 014);
  • Viste la delibera CIPE del 15.06.2007 n. 36 che ripartisce le risorse FESR italiane per l'obiettivo "cooperazione territoriale europea" e determina il cofinanziamento a carico del Fondo nazionale di rotazione, e la delibera CIPE del 21.12.2007 che prevede, fra l'altro, l'istituzione di un Comitato nazionale dedicato al coordinamento della partecipazione italiana al Programma "Spazio alpino 2007-2013";
  • Richiamata la DGR n. 171 del 29 gennaio 2008 con la quale la Giunta regionale ha preso atto del Programma operativo "Spazio alpino 2007-2013";
  • Ravvisata l'opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto espresso in premessa]

delibera

1) di approvare -per le motivazioni espresse in premessa- il prospetto di cui all'allegato A, parte integrante del presente provvedimento, relativo alle manifestazioni di interesse finalizzate alla partecipazione alla prima fase della terza procedura ad evidenza pubblica del Programma di cooperazione transnazionale, "Spazio alpino 2007-2013", proposte per le quali la Regione del Veneto si propone come capofila o partner, con scadenza il 15 ottobre 2010;

2) di dare mandato alle strutture regionali ivi elencate di procedere con gli atti necessari alla formalizzazione della presentazione delle manifestazioni di interrese elencate, delegandone i responsabili e ai successivi adempimenti progettuali;

3) di rinviare l'istituzione di adeguati capitoli di entrata e di spesa, nonché i relativi atti d'impegno delle somme comunitarie e nazionali ad avvenuta approvazione dei progetti a partecipazione regionale.


(seguono allegati)

2395_AllegatoA_227829.pdf

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