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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 60 del 24 luglio 2009


Materia: Sicurezza pubblica e polizia locale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2067 del 07 luglio 2009

Avvio della piattaforma pattizia di Distretto per l'attuazione del Piano di Zonizzazione della Polizia Locale del Veneto. Attuazione della D.G.R.V. n. 2350/2008 e dell'art. 78 della legge regionale n. 1 del 27.02.2008.

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore alla Polizia Locale e Sicurezza, Massimo Giorgetti, di concerto con l'Assessore alle Politiche degli Enti Locali e del Personale, Flavio Silvestrin, riferisce quanto segue.

Nel corso del 2008 è stato dato avvio alla definizione e condivisione del Piano di Zonizzazione della Polizia Locale del Veneto, al fine di promuovere lo sviluppo delle forme associative tra i comuni per l'esercizio del servizio di Polizia Locale.

Ciò è stato compiuto nel solco dei principi della legge quadro nazionale in materia, e della L.R. 40/88, in considerazione della necessità di ridurre la polverizzazione sul territorio di risorse umane ed economiche, nella convinzione di portare a fare sistema la Polizia Locale con le altre Forze dell'Ordine ed attuare concretamente il concetto di sicurezza partecipata.

Tale impostazione si è verificata essere vincente innanzitutto perché alla luce del monitoraggio conclusosi con le adesioni al Piano di zonizzazione alla data del 31.05.2009 risulta che i Comuni che si è riuscito finora a coinvolgere, affinchè avviassero il processo di costituzione di forme associative, rappresentano il 73% della popolazione veneta e più della metà dei comuni del Veneto.

Questo risultato porta a dire che già nella fase iniziale del processo per quasi i ¿ dei cittadini veneti vi sarà la possibilità di avere una polizia locale più efficiente e più presente sul territorio grazie all'aggregazione di risorse, una più razionale distribuzione di uomini e mezzi e un migliore coordinamento con la Regione.

Di questi Enti quanti hanno già provveduto a costituire le forme associative aderendo integralmente al Piano di Zonizzazione entro il 31.01.2009, vedranno da subito il riconoscimento del rimborso forfettario per le spese di adesione, così come previsto e quantificato dalla D.G.R.V. n. 2350/2008, allegato C, a valere sui fondi stanziati per il finanziamento della L.R. n. 40/88, come da conforme parere anche da parte del Comitato Tecnico regionale per le funzioni di polizia locale.

Affinchè la possibilità di questo risultato si concretizzi in maniera più ampia e diffusa è importante ora sostenere ed incentivare questi processi che si sono avviati, garantendo una struttura di supporto nella progettazione ed una solida base economica di partenza.

Questa necessità di un forte coordinamento e sostegno al territorio risulta essere confermata anche in ordine ai rapporti con le altre Forze dell'Ordine, il rinnovo del protocollo d'intesa con il Ministero dell'Interno, siglato lo scorso 16 marzo, vede infatti coinvolta la Regione nell'importante regia della sperimentazione sul territorio di più attuali forme di collaborazione tra le Polizie Locali e gli altri attori impegnati nelle problematiche di sicurezza, recependo le logiche della zonizzazione del territorio.

A tale proposito la Regione si trova perfettamente allineata con le più recenti richieste di interoperabilità e di coordinamento pervenute dal Ministero, avendo già avviato una serie di iniziative strutturali e di approfondimento sulle tematiche oggetto di confronto con lo stesso: avviando la Scuola Regionale Veneta per la Sicurezza e la Polizia Locale, finanziando la creazione di una rete radio regionale per la Sicurezza, sostenendo l'implementazione delle sale operative presso i Comuni Capoluogo e le Province Venete, accelerando il piano di zonizzazione anche per consentire una maggiore integrazione con i rispettivi vertici delle Forze dell'Ordine dello Stato, approfondendo strumentazioni di monitoraggio delle realtà delle Polizia Locali ed infine avviando le procedure per l'ottenimento del numero unico della Polizia Locale del Veneto, in stretta connessione con quelle che saranno le necessità connesse allo sviluppo del 112 europeo nella nostra Regione, così come previsto nel protocollo d'Intesa.

In considerazione di tali premesse appare ora prioritario verificare la possibilità di destinare delle risorse dedicate al prosieguo delle attività di promozione delle gestioni associate, favorendo una più ampia e diretta concertazione con il territorio, definendo specifici accordi con le Amministrazioni interessate affinchè le stesse si impegnino formalmente al conseguimento di questi obiettivi con il supporto progettuale degli uffici regionali.

Rispetto ai fondi da destinare allo sviluppo del piano di zonizzazione, nonché alla logica di sistema sottesa allo stesso, si ritiene compatibile con gli obiettivi appena tracciati il contenuto dell'art. 78 della legge n. 1 del 27 febbraio 2008 rubricato "Misure straordinarie in materia di sicurezza urbana" e parte delle relative disponibilità di bilancio stanziate per la sua attuazione, per una quota di spesa corrente almeno pari a € 1.500.000,00 (unmilionecinquecentomilaeuro) sul capitolo 101098 UPB U0015 e per una quota di spesa d'investimento almeno pari a € 4.500.000,00 (quattromilionicinquecentomilaeuro) sul capitolo 101096 UPB U0016.

Rispetto alle modalità per consentire l'accesso ai fondi, si ritiene opportuno proseguire nella direzione di realizzare specifiche intese con gli Enti: la c.d. piattaforma pattizia per la sicurezza è una modalità sperimentata nel corso di questa legislatura che ha dato i suoi importanti risultati con i Comuni Capoluogo e da ultimo con le Forze dell'Ordine impegnate in Regione. Lo strumento del protocollo d'Intesa consente di formalizzare reciproci impegni avviando un percorso specifico di supporto a seconda delle diverse necessità, definisce regole comuni e attraverso il dialogo diretto si semplificano notevolmente le procedure per raggiungere risultati apprezzabili in tempi ragionevoli, così come si evince dallo schema allo scopo predisposto e di cui all'allegato "E".

Gli ambiti di intervento entro cui potranno essere definite le intese per destinare i fondi assegnati in virtù delle differenti strutturazioni dei comandi e delle conseguenti necessità sono:

·       studi di fattibilità per la scelta della forma associativa e per l'organizzazione ritenuta più idonea;

·       dotazioni strumentali e tecnologiche, comprese le stazioni mobili;

·       acquisto, riadattamento o ristrutturazione di immobili adibiti o da adibire sia a sede centrale, sia a distaccamenti territoriali;

·       potenziare le postazioni di controllo e le pattuglie della polizia locale sul territorio, anche per l'estensione oraria del servizio;

·       realizzazione, interoperabilità o ampliamento della centrale operativa, sulla base di un primo coordinamento con la Regione;

·       attivare nuclei o settori speciali di intervento attraverso la riorganizzazione interna e l'acquisto di strumentazione specifica;

·       realizzazione di impianti di videosorveglianza: per la creazione, l'ampliamento o il potenziamento di impianti esistenti, in termini geografici o di interconnessione con altri sistemi presenti sul territorio;

·       definizione di specifici patti d'area anche con gli apparati dello Stato presenti sul territorio e competenti in materia di ordine pubblico e sicurezza, prevenzione e sicurezza stradale, per tutto il territorio del Distretto o per specifiche zone ad emergenza sicurezza.

I Distretti interessati per poter accedere alla piattaforma pattizia con la Regione dovranno presentare apposita domanda, impegnandosi contestualmente al rispetto di alcune prescrizioni poste per favorire un percorso serio ed affidabile nel tempo e non unicamente destinato all'ottenimento di fondi.

Infatti nell'ottica di consentire un graduale avvicinamento allo strumento della Zonizzazione e per non precludere i diritti di chi si è impegnato fin da subito al rispetto dello stesso, è consentito che presentino domanda anche i distretti costituiti parzialmente ed i distretti in fase di programmazione, tali domande verranno accolte con riserva affinchè gli Enti possano completare il loro percorso in un ragionevole tempo senza che venga loro precluso di far parte da subito di questa logica di sistema.

Tra le condizioni che invece i Distretti dovranno rispettare si richiama l'attenzione sulla necessità che gli Enti attribuiscano alla gestione associata tutte le funzioni di Polizia Locale e di Sicurezza Urbana e comunque per un periodo non inferiore al quinquennio, individuando un solo Comandante di Distretto che verrà considerato il Referente di Distretto per i rapporti con la Regione e, soprattutto, che i distretti assumano la responsabilità di partecipare attivamente ai programmi di monitoraggio strutturale, aggiornamento ed implementazione tecnologica, sia rispetto ai progetti regionali sia rispetto a quelli avviati con il Ministero dell'Interno, adeguando anche le discipline interne alle disposizioni regionali e nazionali in materia.

La ripartizione dei fondi disponibili si ritiene debba essere predeterminata sulla base di criteri oggettivi, quali la popolazione e l'estensione del territorio, così come rappresentato indicativamente nell'allegato "D", dal quale si evince che il contributo è formato da una parte fissa ed una parte variabile, sia rispetto all'entità della spesa corrente che rispetto all'entità della spesa d'investimento, con moltiplicatori per la parte variabile dettati dalla necessità di contenere i contributi nei massimali di spesa prevista e distribuirli equamente in base alla popolazione ed alla superficie del distretto.

In seguito all'istruttoria di ammissibilità, che verrà svolta dalla competente Struttura Regionale, la Giunta con proprio atto provvederà all'approvazione dell'elenco provvisorio e all'impegno dei fondi necessari, riservandosi la possibilità di aumentare la quota di parte fissa prevista in ragione del numero di domande pervenute fino a concorrenza dei fondi resi disponibili per tali finalità.

Per i dettagli rispetto ai termini, alle modalità ed ai contenuti per l'accesso alla piattaforma pattizia con la Regione si rinvia al disciplinare ed al modulo di domanda, di cui agli allegati "B" e "C".

Si ritiene opportuno inoltre cogliere l'occasione per apportare marginali modifiche al piano di zonizzazione così come definito nella D.G.R.V. 2350/2008 per accogliere alcune necessità specifiche segnalate dalle amministrazioni e nell'ottica di favorire la più ampia adesione e condivisione del piano.

Le modifiche più sostanziali riguardano alcuni Comuni del Bellunese che chiedono una maggiore aderenza alla competenza territoriale delle Comunità Montane, portando a creare il nuovo distretto BL1C, caso analogo ma per ragioni diverse si è verificato nel Trevigiano e porta all'istituzione del nuovo distretto TV 2C accogliendo le istanze pervenute dai Comuni interessati dall'area TV2.

Al fine di contemperare l'interesse delle singole amministrazioni coinvolte ma anche nell'interesse di definire ambiti territoriali che possano essere di riferimento per lo sviluppo delle politiche di coordinamento, si propone di attribuire al piano di zonizzazione, così come risulta dall'allegato "A" dopo le citate modifiche, una validità minima triennale e quindi le eventuali ulteriori modifiche rispetto agli ambiti territoriali potranno essere valutate non prima dello scadere del triennio.

In conclusione, avuto riguardo di tutte le novità organizzative e di raccordo poste in essere con la definizione del piano di zonizzazione da un lato e dall'altro le attività di service tecnologico in cantiere, si ritiene opportuno iniziare il percorso di incontro tra la Regione ed i Referenti di Distretto.

Anche in considerazione del rinnovo di alcune Amministrazioni Comunali, si ritiene utile valutare la possibilità di tenere il primo incontro non prima della seconda metà del mese di settembre, favorendo inoltre la partecipazione delle Autorità in rappresentanza delle Forze dell'Ordine, poiché l'occasione è utile per fare il punto sullo sviluppo delle piattaforme informative e tecnologiche regionali in fase di definizione e proporre modalità di raccordo al riguardo.

Da una prima ricognizione avviata dalla Struttura Regionale sulle possibili sedi dell'incontro, tra quelle già utilizzate per altri incontri e convegni regionali, si ritiene che la Corte Benedettina, sita in Legnaro (PD), nelle disponibilità dell'Agenzia Regionale Veneto Agricoltura, rappresenti la soluzione logisticamente ed economicamente più vantaggiosa in relazione ai servizi offerti a supporto dell'evento ed alla posizione geografica che consente un'agevole mobilità a tutti i partecipanti. A tale proposito si propone di incaricare il Dirigente dell'U.P. Sicurezza Urbana e Polizia di Locale di provvedere alla definizione dei contenuti dell'evento, alla quantificazione dei costi per tutti i servizi richiesti e del relativo impegno di spesa nella misura non superiore a € 12.000,00 (dodicimilaeuro) onnicomprensivi, a valere sul capitolo di spesa istituito per l'attuazione delle iniziative dirette della Regione ovvero il capitolo 100102 UPB U0015.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, 2° comma dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

VISTA la legge n. 65 del 7 marzo 1986 "Legge quadro sull'ordinamento della Polizia Municipale";

VISTO il D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 e successive modificazioni, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali";

VISTA la legge n. 241 del 7 agosto 1990 e successive modificazioni ed integrazioni, con particolare riferimento agli art. 11 e 12;

VISTA la L.R. n. 40 del 9 agosto 1988 "Norme in materia di polizia locale";

VISTA la L.R. n. 35 del 29 novembre 2001 "Nuove norme sulla programmazione";

VISTA la L.R. n. 9 del 7 maggio 2002, "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza";

VISTA la L.R. n. 1 del 27 febbraio 2008 "Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2008", art.78;

VISTA la D.G.R.V. n. 2350 del 08.08.2008 "Approvazione definitiva del "Piano di zonizzazione della Regione del Veneto per la gestione in forma associata del servizio di polizia locale" - attuazione della D.G.R.V. n. 73 del 22.01.2008."

VISTO il parere del Comitato Tecnico Regionale per le Funzioni di Polizia Locale, seguito alla convocazione del 21.04.2009;

VISTA la Documentazione agli atti;]

delibera

1.       di approvare con le premesse, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, l'Allegato A "Piano di zonizzazione della Regione del Veneto per la gestione in forma associata del servizio di polizia locale" vigente fino al 31.07.2012;

2.       di approvare l'Allegato B "Disciplinare adesione piattaforma pattizia di Distretto e contributi per l'attuazione del Piano di Zonizzazione", contenente modalità e termini per l'attuazione del Piano di zonizzazione della Polizia Locale del Veneto;

3.       di approvare l'Allegato C "Domanda di partecipazione alla piattaforma pattizia di Distretto e di richiesta di contributo per l'attuazione del Piano di Zonizzazione", indicando agli Enti Locali interessati che il termine ultimo per la trasmissione della domanda di partecipazione è fissato al 30 settembre 2009, unitamente agli atti ad essa relativi e conseguenti come specificato nell'allegato B, indirizzandola a:

-   REGIONE VENETO: U.P. Sicurezza Urbana e Polizia Locale, Sede G.B. Giustinian - 1454 Dorsoduro, 30123 Venezia;

4.       di approvare l'Allegato D "Appendice di rappresentazione indicativa del riparto dei contributi", rinviando a proprio successivo provvedimento l'approvazione dell'elenco degli Enti ammessi, del contributo concedibile e il relativo impegno di spesa a valere sui capitoli di bilancio istituiti per l'attuazione dell'art. 78 della L.R. n. 1/2008;

5.       di approvare l'Allegato E "Schema di protocollo d'Intesa tra la Regione del Veneto e il distretto di polizia locale denominato "______" formato dai comuni: _____ per l'attuazione di un piano strategico di interventi in materia di polizia locale e di sicurezza urbana nell'ambito del Piano di Zonizzazione", dando mandato all'Assessore Regionale competente per la sua sottoscrizione, nonché di compiere marginali modifiche allo schema predisposto resesi opportune e necessarie;

6.       di dare mandato al Dirigente della Struttura Regionale Competente per l'attuazione del presente provvedimento, ponendo in essere tutti gli atti e gli adempimenti inerenti e conseguenti, compresa l'attuazione del punto 3 del dispositivo della D.G.R.V. n. 2350/2008 ovvero l'approvazione dell'elenco degli Enti cui può essere corrisposto il rimborso forfettario a norma dell'allegato "C" della citata deliberazione, a valere sui fondi disponibili in bilancio per la L.R. n. 40/88 di cui al capitolo 005260 UPB U0015, compiendo il relativo impegno di spesa e di liquidazione in un'unica soluzione, nonchè il raccordo organizzativo con l'Agenzia Regionale Veneto Agricoltura per la definizione delle modalità e dei costi inerenti l'uso delle strutture "Corte Benedettina"ed il supporto all'organizzazione di appositi eventi destinati ad avviare gli incontri con i Referenti di Distretto, impegnando le risorse a ciò necessarie a valere sul capitolo 100102 UPB U0015, per un importo massimo onnicomprensivo non superiore a € 12.000,00 (dodicimilaeuro).


(seguono allegati)

2067_AllegatoA_216901.pdf
2067_AllegatoB_216901.pdf
2067_AllegatoC_216901.pdf
2067_AllegatoD_216901.pdf
2067_AllegatoE_216901.pdf

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