Agna (Pd).
Agna fu un possedimento carrarese. Nel 1250, Jacopo da Carrara tentò di resistere alle milizie dello spietato Ezzelino III, ma il suo castello fu espugnato e venne assassinato. Si racconta che le nobili donne tentarono di fuggire in barca nel lago di Agna, che non esiste più, e vi persero la vita. I disegni presenti sullo stemma comunale, un castello che sorge da un lago su uno sfondo rosso sangue, ricordano ancora oggi questo funesto episodio. In epoca medievale, Agna rivestì una certa importanza come dimora di nobiltà, luogo di culto, di transito dei pellegrini e di scambi commerciali. Successivamente fece parte della Repubblica di Venezia; le famiglie dei Papafava e dei Montereale avviarono una complessa opera di bonifica dell'area soggetta a inondazioni. Il toponimo deriverebbe dall'antica Via Annia che la attraversava in epoca romana, congiungendo Aquileia ad Adria. Attualmente il territorio è in prevalenza agricolo, con la presenza anche di una fiorente attività artigianale.
Burv n° 132 del 28/12/2018
Autore Foto: Archivio fotografico Direzione Turismo - Regione del Veneto