Venezia, "Campo de Gheto".
Nel 1516 il governo della Repubblica Serenissima stabilì una serie di restrizioni per la popolazione ebraica di Venezia, tra queste l'obbligo di risiedere nella zona del Campo de Gheto novo. Il nome deriva da una fonderia ("geto" in veneziano) lì esistente in epoca medievale, dove si fondevano i metalli necessari alle costruzioni navali dell'Arsenale. Rivelatosi uno spazio insufficiente per ospitare le varie comunità, nonostante lo sviluppo in verticale delle abitazioni, nel 1541 venne ampliato con l'adiacente "Gheto vechio" e nel 1633 fu aperto, al di là del canale, il "Gheto novissimo".
Burv n° 10 del 26/01/2018
Autore Foto: Archivio fotografico Bollettino Ufficiale Regione del Veneto