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Venezia, Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano, "Veduta del Canal Grande da Palazzo Balbi verso Rialto" (olio su tela, 1723 circa) di Giovanni Antonio Canal detto Canaletto (Venezia, 17 o 18 ottobre 1697 - Venezia, 19 aprile 1768).

Venezia, Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano, "Veduta del Canal Grande da Palazzo Balbi verso Rialto" (olio su tela, 1723 circa) di Giovanni Antonio Canal detto Canaletto (Venezia, 17 o 18 ottobre 1697 - Venezia, 19 aprile 1768).
Canaletto iniziò lo studio della pittura e della prospettiva con il padre Bernardo Canal, affermato pittore di scenografie teatrali, aiutandolo a realizzare i fondali di alcune opere musicali di Antonio Vivaldi a Venezia e di Domenico Scarlatti a Roma, dove visse per due anni ed ebbe i primi contatti con i pittori vedutisti. Rientrato a Venezia divenne in breve tempo molto famoso, soprattutto tra gli aristocratici inglesi, per le sue vedute della città luminose, vive, trasparenti e mirabilmente accurate (a tal punto che nel 2001 sono state utilizzate dal CNR di Padova per ricostruire il livello dell'acqua e delle maree nella Venezia del '700). Si servì spesso della camera ottica, un antenato della macchina fotografica, che permetteva di catturare le immagini attraverso un gioco di riflessi che l'artista poteva ricalcare. Su questi schizzi Canaletto annotava i punti di maggiore luminosità o i toni di colore che poi rielaborava in modo unico e straordinario nei i suoi dipinti.
Burv n° 118 del 07/12/2017
Autore Foto: Su gentile concessione: 2017 © Archivio Fotografico - Fondazione Musei Civici di Venezia