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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 35 del 14 marzo 2023


Materia: Enti regionali o a partecipazione regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 217 del 28 febbraio 2023

Art. 15, comma 5 bis della Legge Regionale 13 marzo 2009, n. 3. Presa d'atto del piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2023-2025 dell'ente strumentale Veneto Lavoro ai sensi dell'articolo 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165.

Note per la trasparenza

Si provvede alla presa d’atto come previsto dall'art. 15, comma 5 bis della L.R. n. 3/2009, del piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2023-2025 dell'ente strumentale Veneto Lavoro ai sensi dell'articolo 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Per effetto della L. 27 dicembre 2017, n. 205, art. 1, comma 793, e dell'art. 54 della L.R. 29 dicembre 2017, n. 45, comma 2, il personale dei Servizi per il lavoro a tempo indeterminato e determinato impiegato presso la Città Metropolitana di Venezia e presso le province Veneto è passato alle dipendenze dell’ente regionale Veneto Lavoro, al quale sono state trasferite le funzioni in ambito regionale in materia di servizi per il lavoro.

Veneto Lavoro dal 1° gennaio 2019 ha assunto la gestione diretta del personale dedicato ai servizi per l’impiego, ed i beni e dei servizi necessari all’assolvimento delle nuove funzioni acquisite.

Successivamente, con la Legge Regionale n. 36 del 25 ottobre 2018, di modifica della L.R. n. 3/2009, sono state ridisegnate, ampliandole, le funzioni attribuite a Veneto Lavoro, che ha acquisito la direzione ed il coordinamento operativo della rete dei servizi pubblici, la gestione del personale impegnato nei servizi e la funzione di acquisizione dei beni e dei servizi necessari alle attività. Altri adeguamenti hanno riguardato il Sistema informativo regionale del lavoro, anche in relazione ai mutamenti intervenuti a livello normativo nazionale.

Per quanto riguarda la dotazione organica dell’Ente, il comma 5 bis dell’art. 15 della legge regionale prevede, tra l’altro, che questa sia trasmessa alla struttura regionale competente in materia per la presa d’atto da parte della Giunta regionale, previa valutazione della conformità agli indirizzi regionali.

Veneto Lavoro nel 2019 ha presentato, su richiesta della Regione, il "Piano straordinario di potenziamento dei Centri per l'impiego (CPI) in Veneto" previsto all’art. 12, comma 3, del DL n. 4/2019 coordinato con la Legge di conversione n. 26/2019. Il Piano regionale è stato approvato con la DGR n. 1770 del 29 novembre 2019 ed è stato successivamente modificato come richiesto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la Giunta regionale l’ha approvato con la deliberazione n. 1379 del 16 settembre 2020. Il Piano prevede una varietà di azioni, anche di investimento, per potenziare il personale e le infrastrutture dei CPI. E’ da tenere presente che, a livello nazionale, il Piano straordinario di potenziamento dei CPI è stato ricondotto nel perimetro strategico del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), Missione 5 - Componente 1- Politiche per il lavoro.

Nel Regolamento di Veneto Lavoro, che disciplina l’organizzazione, la dotazione organica ed il funzionamento dell’ente, approvato dalla Giunta Regionale con la deliberazione n. 984 del 6 luglio 2018, e successivamente modificato a seguito di presa d’atto della Giunta stessa con i provvedimenti n. 1274/2019, n. 1052/2020, n. 1281/2021 e n. 959/2022, all’art. 2, comma 1 è previsto che il Direttore approvi il Piano triennale dei fabbisogni del personale, previo parere del collegio dei revisori, ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e che definisca all’interno del Piano la consistenza della dotazione organica del personale di Veneto Lavoro.

Il piano triennale ha natura scorrevole e viene approvato ogni anno al fine di consentire il suo adeguamento al mutare delle esigenze. Il Piano per il triennio precedente è stato sottoposto alla Giunta regionale, che ne ha preso atto con il provvedimento n. 441 del 19 aprile 2022.

Il Piano dei fabbisogni di personale di Veneto Lavoro per il triennio 2023-2025, predisposto ai sensi dell'articolo 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 e dell'art. 15, comma 5 bis della L. R. n. 3/2009, fa parte della “Sezione organizzazione e capitale umano” del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) 2023-2025 di cui all’art. 6 del D.L. 9/06/2021, n. 80, convertito nella Legge 6/08/2021, n. 113, adottato con decreto del Direttore di Veneto Lavoro n. 10 del 31 gennaio 2023. 

Il Piano dei fabbisogni di personale di Veneto Lavoro per il triennio 2023-2025, come estratto del PIAO 2023-2025, è stato trasmesso al Direttore della Direzione Lavoro con la nota prot. n. 6983 del 09 febbraio 2023, registrata al protocollo regionale con il n. 79422 del 10 febbraio 2023 ed è contenuto nell’”Allegato A” al presente provvedimento, del quale forma parte integrante e sostanziale.

Il Piano dei fabbisogni di personale rappresenta la fase finale della crescita nella programmazione delle risorse umane per adeguarsi agli obiettivi previsti dal Piano di potenziamento dei Centri per l’Impiego adottato a livello nazionale nel 2019 con il DM n. 74 del 28 giugno.

Il “Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro in Veneto” approvato dalla Regione del Veneto con DGR n. 1770 del 29 novembre 2019 e aggiornato con la DGR n. 1379 del 16 settembre 2020, individua le risorse destinate allo sviluppo degli interventi e dei servizi per l’impiego, che costituiscono l’infrastruttura primaria del mercato del lavoro e svolgono, da sempre, fondamentali compiti di rilievo istituzionale per l’integrazione attiva delle persone.

Oltre al primario obiettivo di gestire le politiche attive del lavoro e garantire livelli essenziali delle prestazioni previsti dal DM n. 4/2018, è emersa, nel 2022, la necessità di adeguare ulteriormente le risorse dei CPI per garantire il raggiungimento degli obiettivi assegnati al Veneto nell’ambito del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL), che è parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) ed è inserito nella Missione M5, componente C1, intervento 1.1 “politiche attive del lavoro e formazione”.

Il Programma GOL, istituito con D.I. del 5/11/2021, è attualmente il principale strumento nazionale di politica attiva del lavoro, e costituisce lo standard di riferimento per l’erogazione dei servizi al lavoro ai cittadini. In questa prospettiva, GOL concretizza i LEP nazionali, attraverso l’identificazione di procedure operative condivise, da attuare in modo uniforme sull’intero territorio nazionale, superando le difformità esistenti tra le varie aree geografiche, e la previsione di una linea di finanziamento stabile per il riconoscimento economico delle prestazioni erogate da parte della rete dei servizi per il lavoro. L’attuazione del Programma concorre alla realizzazione degli obiettivi strategici del Piano Nazionale Nuove Competenze (D.M. del 14/12/2021), finalizzato a migliorare i livelli di qualificazione dei giovani e della forza lavoro, anche attraverso la valorizzazione degli strumenti di messa in trasparenza delle competenze acquisite in contesti non formali e informali e l’apprendimento in assetto lavorativo, e al pieno completamento del Piano straordinario di potenziamento dei Centri per l’impiego, nella misura in cui, entro il 2025, almeno l’80% dei CPI di ciascuna Regione dovrà assicurare l’erogazione dei livelli essenziali dei servizi al lavoro definiti in GOL.

Il Programma Attuativo Regionale del Veneto di GOL è stato adottato dalla Giunta Regionale con la deliberazione n. 248 del 15 marzo 2022. Relativamente al modello di erogazione degli interventi di politica attiva, Veneto Lavoro tramite la propria rete di Centri per l’impiego garantisce le funzioni affidate alla componente pubblica del sistema regionale dei servizi per il lavoro. Gli obiettivi di GOL sono quantitativi e definiti e impongono ai CPI, per i prossimi anni, un'importante sfida di efficacia operativa.

Per questo motivo, Veneto Lavoro prosegue nell’attività di rafforzamento e riorganizzazione del personale intrapresa nell’ultimo triennio per poter far fronte anche all’incremento dell’erogazione di servizi richiesto dal PNRR, di cui il Piano di potenziamento dei Centri per l’impiego è, come si è già detto, diventato parte, con la previsione di precisi milestone e target da rispettare, dai quali dipende l’erogazione delle risorse per il Piano.

A supporto di questa linea di intervento, che mira a rafforzare i servizi per il lavoro e, in particolare, le politiche attive erogate, la legge di Bilancio 2022 (L. 30 dicembre 2021, n. 234) all’art. 1, comma 85 e comma 861 ha autorizzato, a partire dal 2022, una spesa stabile di 70 milioni a copertura degli oneri di funzionamento dei CPI in connessione con l’incremento delle dotazioni organiche previste dal Piano straordinario di potenziamento dei CPI, oltre a 20 milioni per oneri di funzionamento derivanti dall’attuazione delle politiche attive del lavoro in favore di giovani ”neet”.

Nel documento di Veneto Lavoro viene definito il fabbisogno di personale per il triennio 2023-2025, facendo riferimento al valore finanziario di spesa massima sostenibile in base alle risorse disponibili. Il Piano triennale è lo strumento programmatico, di natura flessibile, che rileva le effettive esigenze di reclutamento e gestione delle risorse umane necessarie all’organizzazione dell’Ente, compresi i dipendenti dei CPI. La dotazione organica dell'ente viene stabilizzata in 870 unità, come nel precedente Piano, sempre  in relazione al potenziamento delle funzioni dei CPI e del relativo personale per i servizi al lavoro e la gestione delle politiche attive, con una distribuzione delle unità di personale in relazione ai profili professionali che rispondono alla mission dell’Ente. Si riscontrano alcune variazioni nella distribuzione dei diversi profili/categorie rispetto al Piano precedente, anche per l’introduzione di 8 posti di categoria A, da reperire con il ricorso al collocamento mirato, in quanto è stato rilevato un fabbisogno di personale per lo svolgimento di funzioni ausiliarie.

Il personale in forza al 1 gennaio 2023 ammonta a 562 unità, con una diminuzione di 22 unità rispetto al Piano precedente. Nel 2023 si stimano 10 uscite per cessazioni non volontarie.

In attuazione del piano dei fabbisogni del personale precedente nel 2022 sono stati approvati 2 bandi di selezione e sono state avviate le procedure per assunzioni a tempo indeterminato per 173 posti nel profilo professionale Operatore del mercato del lavoro, cat. C, posizione economica C1 e 38 posti nel profilo professionale Specialista in mercato e servizi del lavoro, cat. D, posizione economica D1. Con decreto n. 1 dell’11/01/2023 sono state avviate le procedure di mobilità esterna ex art. 30 D. Lgs 165/2001 e s.m.i. per i seguenti profili: “Istruttore amministrativo contabile”, cat. C e “Specialista amministrativo contabile”, cat. D.

La programmazione del fabbisogno del personale degli ultimi anni (a seguito della riqualificazione dei profili e delle categorie) è stata finalizzata al rafforzamento della dotazione organica, come previsto dal Piano di potenziamento dei CPI e delle politiche attive, con lo stanziamento di adeguate risorse e in deroga alla vigente disciplina in materia di vincoli assunzionali per le pubbliche amministrazioni.

Quanto ai ruoli dirigenziali, la dotazione organica è scesa da 13 a 12 unità. Essi sono previsti per 7 delle 8 Unità Organizzative centrali. Per le sette unità organizzative territoriali (U.O.T.), tenuto conto dei CPI presenti, del numero di utenti e dei servizi erogati insieme alla continuità del sistema produttivo locale e alla interconnessione socioeconomica del territorio, è previsto l’accorpamento delle U.O.T. Padova con Rovigo e U.O.T. Treviso con Belluno. Sono pertanto previsti effettivamente 5 ruoli dirigenziali per le U.O.T.. Si prevede la copertura del ruolo dirigenziale nella U.O.2 Personale e nella U.O.5 AT Gestione Fondi Europei, attualmente assunti ad interim dal Direttore dell’Ente.

Inoltre, come previsto dalla DGR n. 601/2022 di adeguamento del trattamento economico del Direttore di Veneto Lavoro e poi ripreso nel Regolamento dell’Ente, di cui la Giunta ha preso atto con il provvedimento n. 959 del 2 agosto 2022, non si prevede la copertura della U.O. Veneto Welfare in quanto le relative funzioni sono assunte dal Direttore.

Infine, sempre in coerenza con quanto disposto dalla DGR n. 601/2022, si conferma la non copertura della U.O. Bilancio e approvigionamenti e U.O. Osservatorio regionale sul mercato del lavoro in quanto le funzioni relative sono assorbite dal Direttore.

Le fonti di finanziamento per le assunzioni sono così riassumibili:

  • le risorse statali per gli oneri di funzionamento dei Centri per l’impiego, comprese le spese per il personale, assicurate dall'articolo 1, commi da 793 a 799 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, pari a 19.019.326,21;
     
  • le risorse di cui all’articolo 12, comma 3 del DL n. 4/2019, convertito nella L. n. 26/2019, che prevede un Piano straordinario di potenziamento dei CPI e delle politiche attive del lavoro e disciplina il riparto alle Regioni e P.A. delle risorse stanziate dalla legge n. 145/2018 e s.m.i., articolo 1, comma 258, a copertura delle assunzioni da destinare al rafforzamento strutturale dei CPI. Le risorse assegnate al Veneto con il D.M. n. 74/2019, modificato dal DM n. 59/2020, ammontano a € 9.182.782,28 dal 2020;
     
  • le risorse di cui all’art. 12 comma 3 bis del DL n. 4/2019, convertito nella L. n. 26/2019, il quale autorizza le regioni o gli enti ai quali sono affidate le funzioni in materia di CPI, ad assumere, con aumento della rispettiva dotazione organica, dal 2020 fino 3.000 unità di personale a livello nazionale, da destinare ai CPI, e dal 2021 ulteriori 4.600 unità di personale, compresa la stabilizzazione di coloro che sono stati assunti con contratto di lavoro a tempo determinato, nell’ambito del Piano di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro, sancito nella riunione della Conferenza unificata del 21 dicembre 2017, con una dotazione pari a 15.109.354,52 per il Veneto dal 2021;
     
  • le risorse di cui alla legge di Bilancio 2022 (L. 30 dicembre 2021, n. 234), art. 1, comma 85 e comma 861, che prevede, dal 2022, 70 milioni a livello nazionale a copertura degli oneri di funzionamento dei CPI in connessione con l’incremento delle dotazioni organiche previste dal Piano straordinario di potenziamento dei CPI, e 20 milioni per oneri di funzionamento derivanti dall’attuazione delle politiche attive del lavoro in favore di giovani ”neet”. Per il 2021 sono già stati trasferiti al Veneto 1.349.775,58 euro, proporzionati alle assunzioni effettuate fino al 31 dicembre 2021.

Il Piano annuale delle assunzioni per il 2023, che prevede un totale di 229 nuove assunzioni, tra le quali 2 dirigenti, sarà comunicato alla Direzione regionale competente per materia per la verifica preventiva di legittimità e della compatibilità con la programmazione e gli indirizzi regionali in materia, così come prevede la DGR n. 1547/2020.

Sul Piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2023-2025 di Veneto Lavoro la Direzione competente ha svolto la verifica di conformità prevista all’art. 15, comma 5 bis della L. R. n. 3/2009, con esito positivo, considerato che il fabbisogno di personale evidenziato è coerente con gli obiettivi delle politiche statali (in particolare con quanto previsto dalla L. n. 145/2018 e s.m.i. e dal Piano straordinario di potenziamento dei CPI, approvato con DM n. 74/2019, e come modificato con DM n. 59/2020), e regionali.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Legge 27 dicembre 2017, n. 205 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020”;

VISTA la Legge n. 145/2018 e s.m.i.; 

VISTA la Legge n. 26/2019;

VISTO il D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 e s.m.i.;

VISTO l’art. 6 del D.L. 9/06/2021, n. 80, convertito nella Legge 6/08/2021, n. 113;

VISTA la Legge Regionale 13 marzo 2009, n. 3 e s.m.i.;

VISTA la Legge Regionale 29 dicembre 2017, n. 45 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2018”;

VISTA la Legge Regionale 25 maggio 2018, n. 20 “Prima variazione generale al bilancio di previsione 2018-2020 della Regione del Veneto”; 

VISTA la DGR n. 984 del 6 luglio 2018; 

VISTA la DGR n. 1379/2020; 

VISTA la DGR n. 601/2022; 

VISTO il decreto del Direttore di Veneto Lavoro n. 10 del 31 gennaio 2023;

VISTA la DGR n. 1547/2020;

VISTO il D.lgs. n. 118/2011 modificato e integrato dal D.lgs. 126/2014;

VISTA la Legge regionale 29 novembre 2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;

VISTA la L.R. n. 23 dicembre 2022, n. 32 “Bilancio di previsione 2023-2025”;

VISTE le Direttive per la gestione del Bilancio di Previsione 2023-2025 approvate con DGR n. 60/2023;

VISTO l’art. 2, comma 2, lett. o), della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente atto siano parte integrante e sostanziale del provvedimento;
     
  2. di prendere atto, sulla base della verifica di conformità prevista all’art. 15, comma 5 bis della L. R. n. 3/2009, effettuata dalla Direzione competente con esito positivo, del Piano dei fabbisogni di personale 2023-2025, approvato ai sensi dell’art. 2, comma 1 del Regolamento di Veneto Lavoro, dal Direttore dell’Ente per il triennio 2023-2025, ai sensi dell'articolo 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, e dell'art. 15, comma 5 bis della L.R. n. 3/2009, contenuto in Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
     
  3. di disporre che le assunzioni dei dirigenti e del personale non dirigenziale avvengano in modo graduale su apposita richiesta del Direttore di Veneto Lavoro e autorizzazione della Direzione Lavoro, in coerenza con le previsioni della DGR n. 601/2022;
     
  4. di dare atto che il Piano dei fabbisogni di personale 2023-2025, proposto dal Direttore di Veneto Lavoro con decreto n. 10 del 31 gennaio 2023 di approvazione del PIAO 2023-2025 e contenuto all’interno dello stesso PIAO, dovrà essere approvato definitivamente con un ulteriore provvedimento del Direttore stesso, ai sensi di quanto previsto dall’art 15, comma 5 ter della L.R. n. 3/2009;
     
  5. di incaricare il Direttore della Direzione Lavoro dell’esecuzione del presente provvedimento, compresa la notifica del presente provvedimento al Direttore di Veneto Lavoro;
     
  6. di dare atto che gli impegni di spesa, relativi alle risorse statali assegnate al Veneto per il personale afferente ai CPI e come sopra descritte, saranno assunti con provvedimenti specifici del Direttore della Direzione Lavoro;
     
  7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_217_23_AllegatoA_497974.pdf

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