Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 159 del 30 dicembre 2022


Materia: Energia e industria

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1555 del 06 dicembre 2022

Prime misure per il ripristino e l'aggiornamento della rete di monitoraggio del Bacino Idrominerario Omogeneo dei Colli Euganei (B.I.O.C.E.) finalizzate alla valutazione della possibilità di utilizzo energetico della risorsa e alla valutazione degli impatti ambientali. L.R. n. 40/1989.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento individua le prime misure necessarie a ripristinare e aggiornare la rete di monitoraggio quantitativo e qualitativo della risorsa termale del Bacino Idrominerario Omogeneo dei Colli Euganei (B.I.O.C.E.) necessarie a valutare il possibile utilizzo energetico della risorsa e gli eventuali impatti ambientali.

L'Assessore Roberto Marcato riferisce quanto segue.

Con D.G.R. n. 2632 del 18/12/2012 e D.G.R. n. 2740 del 29/12/2014, al fine di salvaguardare e tutelare il giacimento termale del Bacino Idrominerario Omogeneo dei Colli Euganei (B.I.O.C.E.), è stata sviluppata e finanziata fino al 2019 la rete di “Monitoraggio del bacino Termale Euganeo".

La rete si trova attualmente in stato di inefficienza per interruzione della possibilità di manutenzione dei piezometri che si sono deteriorati nel tempo.

Oltre al ripristino della funzionalità della rete per la finalità sopra descritta è imprescindibile, nell’ambito delle attività minerarie del B.I.O.C.E., completare l’acquisizione dei dati ambientali funzionali alla valutazione degli impatti derivanti dalla prosecuzione delle attività previste dal provvedimento di compatibilità ambientale rilasciato con Decreto della Direzione regionale commissioni Valutazioni n. 22 del 25/02/2019.

Il presente provvedimento intende pertanto individuare le prime misure necessarie a ripristinare e aggiornare la rete di monitoraggio quantitativo e qualitativo della risorsa termale del B.I.O.C.E. implementandola con punti di misura funzionali all’acquisizione sistematica di dati finalizzati al monitoraggio ambientale.

In tale contesto si rende opportuno sviluppare un sistema di controllo continuo in grado di raccogliere dati oggettivi e funzionali a valutare la potenzialità dell’acquifero e, compatibilmente con la vocazione termale del B.I.O.C.E., individuare le modalità per un razionale utilizzo energetico della risorsa.

Il B.I.O.C.E., corrispondente al Bacino Termale Euganeo (B.T.E.) individuato dal Piano di utilizzazione della risorsa termale (PURT) approvato dal Consiglio regionale con provvedimento n. 1111 del 23 aprile 1980, è sede da tempi storici di attività termali che hanno caratterizzato la vocazione terapeutica e turistica dell’area.

Al fine di tutelare tale risorsa, la L.R.10.10.1989 n. 40 - Disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali e termali – ha previsto, con l’introduzione dell’art. 55 bis, che non fosse “consentito il rilascio di concessioni per la coltivazione di risorse geotermiche nell’ambito delle aree già assoggettate a concessioni termali, e del Bacino Termale Euganeo come definito dal Piano di utilizzazione della risorsa termale (PURT) approvato dal Consiglio regionale con provvedimento n. 1111 del 23 aprile 1980 e successive modificazioni”.

Tale tutela è stata ulteriormente estesa nel 2007 stabilendo inoltre che “non è consentito il rilascio di nuove concessioni geotermiche ad una distanza inferiore a dieci chilometri dall’ambito del Bacino Termale Euganeo, come definito dal Piano di utilizzazione della risorsa termale (PURT) e dall’ambito degli eventuali altri bacini termali che fossero riconosciuti”.

Dette disposizioni sono state recepite dalla D.G.R. n. 985 del 18/06/2013 di adozione delle prime indicazioni operative per l'applicazione della normativa vigente in materia di risorse geotermiche, costituita dal D.lgs. 11/02/2010 n. 22, impedendo quindi gli utilizzi geotermici e le piccole utilizzazioni locali, ad eccezione delle sonde geotermiche a circuito chiuso, fino a 10 km dal perimetro del BIOCE.

L’acquifero del B.I.O.C.E. oltre a rappresentare una notevole risorsa per gli stabilimenti che svolgono attività terapeutiche della zona e che contribuiscono in modo importate all’attività turistica dell’area euganea, è sede di una risorsa energetica di notevole valenza costituita da falde acquifere con le più alte temperature presenti nel territorio regionale poste a profondità economicamente accessibili.

Considerata la contingente situazione economica di aumento sostanziale del costo delle materie prime e delle fonti energetiche e tenuto conto della necessità di sviluppare a livello regionale un approvvigionamento energetico ambientalmente sostenibile per Enti pubblici, attività economiche e privati cittadini, la risorsa geotermica presente nel bacino assume un ruolo strategico meritevole di valorizzazione e sviluppo in sintonia con le attività termali presenti.

Per valutare le opportunità di sviluppo occorre innanzitutto verificare eventuali impatti sull’ambiente e sul sito della rete natura 2000 SIC & ZPS "IT3260017 Colli Euganei-Monte Lozzo-Monte Ricco", oltre a determinare i criteri per un utilizzo razionale della risorsa geotermica preservando le attività termali che si riforniscono dal medesimo bacino.

È perciò necessario riattivare e aggiornare la rete di “Monitoraggio del bacino Termale Euganeo", sviluppata e finanziata con le DD.G.R. n. 2632/2012 e n. 2740/2014, affidata alla Gestione Unica (G.U.) del B.I.O.C.E.

In questi anni il sistema di controllo installato ha consentito di ottenere una conoscenza abbastanza dettagliata del sistema termale Euganeo in relazione soprattutto al giacimento termale come finora utilizzato, evidenziandone una notevole potenzialità.

Per le finalità sopra descritte si rende perciò necessario e urgente non solo riattivare la rete di misure piezometriche preesistente ma estendere i punti di misura con ulteriori piezometri sia all’interno che all’esterno del B.I.O.C.E. integrando la rete di monitoraggio con punti di prelievo finalizzati alla ricerca e sperimentazione dell’utilizzo geotermico entro la fascia di 10 km dal perimetro del B.I.O.C.E. per valutare la potenzialità dell’acquifero, la significatività degli effetti indotti dallo sfruttamento e definire le misure di regolazione per l’utilizzo plurimo della risorsa.

Considerata quindi la necessità di riattivare il monitoraggio qualitativo e quantitativo della risorsa termale e, stante il perdurare della crisi energetica, l’urgenza di valutare la concreta fattibilità dell’utilizzo geotermico della risorsa, ci si intende avvalere dell’Università di Padova – Dipartimento di Geoscienze, in ragione dell’accordo quadro tra Regione del Veneto e Università di Padova, approvato con DGR n. 876 del 30.06.2020 e siglato in data 29/07/2020, e della collaborazione della G.U. del B.I.O.C.E., nell’ambito delle funzioni assegnate con D.P.G.R. n. 1586 del 18/07/1991 e D.P.G.R. n. 1349 del 18/11/2002, ai fini della redazione di un progetto di massima per lo sviluppo, l’aggiornamento e l’implementazione della rete di monitoraggio per le finalità sopra descritte, proponendo strumenti tecnici scientifici utili a supportare lo studio e provvedendo all’analisi dei dati. Con successivo accordo attuativo dovranno essere disciplinati gli aspetti specifici concernenti il progetto di sviluppo della rete di monitoraggio.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.lgs. 11/02/2010 n. 22 recante "Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche, a norma dell'articolo 27, comma 28, della legge 23 luglio 2009, n. 99";

VISTA la L.R. 10/10/1989, n. 40 recante "Disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali e termali";

VISTE le D.G.R. n. 985 del 18/6/2013 e DGR 4102/2007;

VISTE le DD.G.R. n. 2632 del 18/12/2012 e D.G.R. n 2740 del 29/12/2014;

VISTI i DD.P.G.R. n. 1586 del 18/07/1991 e n. 1349 del 18/11/2002;

delibera

  1. di approvare le premesse che costituiscono parte integrante del presente provvedimento;
  2. di dare atto che risulta necessario ripristinare, aggiornare ed implementare il monitoraggio della risorsa termale del Bacino Idrominerario Omogeneo dei Colli Euganei (B.I.O.C.E.) per le seguenti finalità:
    1. salvaguardare e tutelare il giacimento termale del Bacino Termale Euganeo individuato dal Piano di utilizzazione della risorsa termale (PURT) approvato dal Consiglio regionale con provvedimento n. 1111 del 23 aprile 1980;
    2. completare e sistematizzare l’acquisizione di dati qualitativi per il monitoraggio ambientale come previsto dal Decreto della Direzione regionale commissioni Valutazioni n. 22 del 25/02/2019 in merito alla V.I.A.;
    3. monitorare anche attraverso la realizzazione di progetti di ricerca e sperimentazione entro 10 chilometri dal perimetro del B.I.O.C.E. il possibile utilizzo della risorsa per scopi geotermici, valutandone contemporaneamente gli effetti sulla sostenibilità ambientale e sull’attività termale;
  3. di incaricare la Direzione Difesa del Suolo e della Costa dell’attuazione del presente provvedimento in collaborazione con l’Università di Padova – Dipartimento di Geoscienze, in ragione dell’accordo quadro tra Regione del Veneto e Università di Padova sottoscritto in data 29/07/2020, e con la Gestione Unica del B.I.O.C.E., nell’ambito delle funzioni assegnate con D.P.G.R. n. 1586 del 18/07/1991 e D.P.G.R. n. 1349 del 18/11/2002, al fine di predisporre un progetto di massima e di quantificare i costi necessari alla sua realizzazione per le attività di cui al punto 2;
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  5. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

Torna indietro