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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 152 del 14 dicembre 2022


Materia: Urbanistica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1505 del 29 novembre 2022

Recepimento dell'Accordo Stato-Regioni del 03/11/2021, recante le "Linee di indirizzo sull'attività fisica. Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce di età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie", e dell'Accordo Stato-Regioni del 22/09/2021, recante le "Linee di indirizzo per la pianificazione urbana in un'ottica di Salute Pubblica". Costituzione dell'Osservatorio Regionale Urban Health.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si intende recepire l’Accordo Stato-Regioni del 03/11/2021, recante le “Linee di indirizzo sull’attività fisica. Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce di età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie”, e l’Accordo Stato-Regioni del 22/09/2021, recante le “Linee di indirizzo per la pianificazione urbana in un’ottica di Salute Pubblica”. Si istituisce altresì l’Osservatorio Regionale Urban Health.
La presente delibera non comporta spese a carico del bilancio regionale.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

L’inattività fisica e la sedentarietà sono tra i principali fattori di rischio comportamentali delle malattie croniche non trasmissibili e concorrono ad aumentare i livelli di obesità infantile ed adulta, determinando un impatto negativo non solo sui costi diretti per il Sistema sanitario, ma anche su quelli indiretti, in termini di aumento dei congedi per malattia, delle inabilità al lavoro e delle morti precoci. L’esercizio fisico, infatti, non contribuisce solo a migliorare la qualità della vita, ma influisce positivamente anche sulla salute, sul benessere e sull’adozione di altri stili di vita salutari, anche attraverso processi di inclusione ed aggregazione nella società.

Il contrasto alla sedentarietà risulta pertanto un obiettivo prioritario dei Sistemi Sanitari, nell’ambito del controllo delle malattie croniche non trasmissibili, le cui componenti strategiche si muovono su due assi principali, recepiti nei Piani di Prevenzione Nazionali e Regionali: l’azione sugli stili di vita e sugli ambienti di vita. Entrambi gli assi trovano il quadro normativo di riferimento nei LEA (DPCM 12 gennaio 2017); in particolare danno attuazione alle prestazioni dell’ambito Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica, rispettivamente contenuti nel Quadro F, che include l’offerta del counseling individuale quale prestazione esigibile finalizzata al contrasto ai fattori di rischio delle MCNT (F5), e al Quadro B, che include il supporto del personale sanitario nella pianificazione e regolazione urbanistica, con particolare attenzione al rapporto tra salute e pianificazione urbanistica (B3).

Il primo fondamentale asse di intervento è quindi rappresentato dall’azione sui comportamenti delle persone volta ad indirizzare il soggetto verso l'attività fisica per lui più indicata sulla base del livello di rischio e della fascia d’età: tale compito spetta in particolare all’ambito sanitario, che svolge, nella sua funzione di salute pubblica, l’importante compito della promozione nella popolazione dei corretti comportamenti per il benessere e la salute degli individui. In tale ambito si inseriscono anche gli interventi finalizzati alla individuazione di condizioni di rischio anche individuali per le malattie croniche non trasmissibili (MCNT) e all’indirizzo delle persone verso una adeguata presa in carico.

Già in epoca pre-pandemica, con Accordo Stato-Regioni del 07/03/2019, recepito dalla Regione del Veneto con D.G.R. n. 1112 del 30/07/2019, erano state adottate le “Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce di età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione”, con le quali sono stati individuati e descritti i benefici, in termini di salute e benessere, che lo svolgimento di attività fisica può produrre per ciascuna fascia di età e in relazione a specifiche situazioni sanitarie della popolazione e sono stati illustrati i livelli di attività fisica raccomandati e le modalità per raggiungerli.

In particolare, tale documento ha preso in esame in modo specifico ed approfondito il ruolo del corpo e del suo movimento, utilizzandolo quale parametro di analisi di numerose patologie in atto, di possibili aggravamenti nel tempo e, soprattutto, delle ripercussioni sulla sfera psicologica, considerando altresì i maggiori oneri, in termini economici e di risorse umane, che possono derivare dallo sviluppo di malattie correlate alla sedentarietà.  Le citate Linee di indirizzo rappresentano quindi uno strumento importante non solo per gli operatori sanitari e non, ma anche per i decisori e i diversi stakeholders coinvolti a vario titolo nella promozione dell’attività fisica, in quanto delineano i rispettivi ruoli e competenze e forniscono primi elementi di policy, da sviluppare ed aggiornare ulteriormente in relazione ad altre situazioni fisiopatologiche e al coinvolgimento di altre figure professionali sulla base della specificità della patologia considerata. Il progresso delle conoscenze tecnico-scientifiche, gli approfondimenti degli strumenti di policy e le nuove esigenze sorte a seguito della pandemia di Covid-19 hanno, tuttavia, reso necessario ed opportuno l’aggiornamento e l’integrazione delle predette Linee di indirizzo.

Con Accordo Stato-Regioni del 03/11/2021 è stato quindi adottato il documento recante le “Linee di indirizzo sull’attività fisica. Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce di età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie”, che si propone di:

  • approfondire il tema dell’importanza dell’attività fisica nella prevenzione e nella gestione delle principali malattie croniche non trasmissibili (malattie cardio-cerebrovascolari, oncologiche, respiratorie e psichiatriche), quale strumento terapeutico necessario per migliorare lo stato di salute fisica e mentale, nonché per garantire un maggiore benessere della popolazione e una maggiore qualità di vita;
  • aggiornare le raccomandazioni sulla base delle nuove indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), contenute nelle “Linee guida sull’attività fisica, comportamento sedentario e sonno per i bambini sotto i 5 anni” del 2019 e nelle “Linee guida su attività fisica e comportamenti sedentari” del 2020, descrivendo i benefici dell’attività fisica per ciascuna fascia di età, in riferimento alle diverse situazioni fisiologiche e patologiche;
  • vagliare le diverse possibilità per conciliare lo svolgimento dell’attività fisica con gli ostacoli e le restrizioni imposte per contrastare la diffusione del virus Sars-Cov-2.

Tali nuove Linee di indirizzo sottolineano l’importanza dell’approccio strategico life-course, per setting e di contrasto alle disuguaglianze di genere e sociali, ribadendo i principi di intersettorialità e dell’”Health in all policies”. Contengono, inoltre, i riferimenti all’attività fisica adattata (AFA) e all'esercizio fisico strutturato, come definiti dal D.lgs. n. 36 del 28/02/2021 (“Attuazione dell’art. 5 della L. 8 agosto 2019, n. 86, recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo”), da eseguire sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, anche in luoghi e in strutture di natura non sanitaria, come le “Palestre della Salute”.

Il secondo asse d’intervento si basa invece su un approccio per setting, prevedendo azioni su quegli ambienti e spazi dove le persone trascorrono la maggior parte della loro giornata e dove quindi possono essere più facilmente raggiunte e coinvolte, sia diffondendo informazioni e conoscenze sull’importanza di uno stile di vita attivo, sia offrendo opportunità per facilitarne l’adozione. Negli anni recenti si è sviluppato il concetto di Urban Health, quale specifico orientamento strategico che integra le azioni di tutela e promozione della salute con la progettazione urbana e sottolinea la forte dipendenza tra il benessere fisico, psichico e sociale e l’ambiente urbano in cui si vive. E’ ampiamente dimostrato, infatti, che il benessere psico-fisico e il contesto urbano-sociale in cui si vive sono strettamente correlati e interdipendenti, motivo per cui l’azione sugli spazi fisici può influenzare le abitudini quotidiane dei cittadini e avere un impatto estremamente positivo sulla salute della comunità

Il miglioramento degli spazi di vita delle persone è un obiettivo imprescindibile anche dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (Obiettivo 11) per rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili ed agire contribuendo a ridurre l’impatto delle MCNT attraverso una buona pianificazione dell’assetto urbano, il miglioramento della circolazione urbana e la riqualificazione di zone degradate, la creazione di spazi verdi, di piste pedonali e ciclabili e di percorsi sicuri casa-scuola.

A tal fine è stato approvato con Accordo Stato-Regioni del 22/09/2021, il “Documento di indirizzo per la pianificazione urbana in un’ottica di Salute Pubblica”, quale frutto dell’impegno del “Tavolo di lavoro su Città e Salute (Urban Health)”, incardinato presso la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute. Detto Tavolo ha visto coinvolti i principali stakeholders, con l’obiettivo comune di elaborare un documento di indirizzo che rappresentasse uno strumento di orientamento metodologico-operativo a supporto di strategie intersettoriali e dei programmi dei Piani regionali di prevenzione. Il documento ha l’obiettivo di individuare i criteri che possano aiutare gli operatori e i decisori nella valutazione della pianificazione urbanistica finalizzata alla promozione della salute e dei corretti stili di vita alla luce dei principi afferenti all’Urban Health. In particolare, promuove:

  • una governance multilivello dove istituzioni, imprese, organizzazioni della società civile e cittadini possano contribuire alla progettazione di un assetto urbano equo e armonico, secondo strategie condivise, attraverso lo sviluppo di una cooperazione intersettoriale tra i diversi attori coinvolti e trasversale tra i vari livelli amministrativi per la valutazione dell'impatto sulla salute delle politiche urbane;
  • interventi e misure per rendere più sicuri e anche più attraenti gli spostamenti attivi a piedi o in bicicletta, incentivare il trasporto pubblico multimodale, favorendo l’accessibilità alle persone disabili e l'utilizzo di mezzi, privati e pubblici, elettrici ed elettrificati, a progressivo sfavore dell'utilizzo di carburanti fossili;
  • la cultura dell'attività fisica in ogni settore della vita del cittadino, dalle scuole agli ambienti di lavoro, al tempo libero, ai trasporti;
  • il ruolo di Regioni ed Enti territoriali, in particolare dei Sindaci e delle Amministrazioni pubbliche locali, per intraprendere politiche più efficaci che offrano ai cittadini più strutture e opportunità per stili di vita sani e attivi, come l'incremento di percorsi ciclo-pedonali in sicurezza, la disponibilità di spazi verdi pubblici attrezzati in forma di “Palestre a cielo aperto”, lo sfruttamento delle infrastrutture sportive scolastiche in favore delle altre fasce di cittadini negli orari non scolastici, e permettano, in definitiva, di incentivare la cultura dell'attività fisica in ogni settore della vita del cittadino, dalle scuole agli ambienti di lavoro, al tempo libero, ai trasporti.

Entrambi gli assi di intervento sopra illustrati, i cui principi e azioni sono descritti nelle citate Linee di Indirizzo, trovano poi la propria cornice programmatoria nei Piani di Prevenzione nazionali e regionali, ove acquisiscono una dimensione strettamente operativa ed esecutiva anche a livello territoriale, in attuazione dei LEA.

In passato sono state diverse le iniziative realizzate dalla Regione del Veneto volte a promuovere l’attività motoria e stili di vita attivi in ambiente urbano indoor e outdoor. Già a partire dal 2014, ha dato avvio ad un Piano Regionale per la Promozione dell’Attività Motoria in Veneto (approvato con D.G.R. n. 1563 del 26/08/2014), successivamente integrato nel Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018; ha successivamente promosso e attivato i pedibus e i gruppi di cammino; ha costituito le Palestre della Salute e ha implementato processi formativi nell’ambito della tematica dell’Urban Health; ha avviato un percorso interdisciplinare sui temi dell’Urban Health (UH) “Rigenerare spazi urbani per la salute” con la finalità di creare un contesto di confronto intersettoriale, e di individuare buone pratiche fruibili dalla comunità regionale sul tema della salute correlata ai contesti urbani.

Il nuovo Piano Regionale Prevenzione (PRP) 2020-2025, approvato con D.G.R. n. 1858 del 29/12/2021, ha dato ulteriore impulso all’approccio per setting, sviluppando quanto già in essere in una cornice programmatoria multisettoriale e intersettoriale. Le azioni che la caratterizzano, correlate in particolare alla promozione dell’attività motoria e delle strategie di Urban Health, sono definite e dettagliate  nei seguenti programmi del Piano:

  • PP01 “Scuole che promuovono salute”, che consolida la collaborazione tra Scuola e Regione per costituire la rete di Scuole che promuovono Salute con la finalità di stimolare, attraverso la proposta di una serie di interventi, un cambiamento della cultura del benessere, della sicurezza e della legalità all’interno di un sistema educativo che segua una visione integrata e continuativa in tutto il ciclo di istruzione.
  • PP02 “Comunità attive”, che promuove, nell’ambito dei Comuni, l’adozione di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età e sviluppa strategie multisettoriali volte a favorire l’integrazione delle politiche sanitarie con quelle sociali, sportive, culturali, ambientali anche attraverso interventi finalizzati alla creazione di contesti idonei alla promozione dell’attività motoria.
  • PP03 “La promozione della salute nei luoghi di lavoro”, che propone in sinergia con i soggetti coinvolti la progettazione e la predisposizione degli strumenti e degli elementi organizzativi per l’avvio progressivo di iniziative, già sperimentate con successo, relative all’applicazione di protocolli educativi riguardanti stili di vita, dieta e attività fisica sul luogo di lavoro.
  • PP05 ”Sicurezza negli ambienti di vita”, che promuove, tra l’altro, la mobilità sostenibile tramite camminata, uso della bicicletta o tuttalpiù dei mezzi pubblici come scelta salutare per se stessi, ecologicamente sostenibile e più sicura.
  • PP09 “Ambiente, clima e salute”, che implementa un sistema istituzionale stabile di reti e rapporti intersettoriali, con l’obiettivo di rendere più regolare e sistematico il coinvolgimento della Sanità Pubblica, sia a livello regionale sia a livello locale, nei processi di elaborazione e autorizzazione di piani, programmi e interventi che hanno un potenziale impatto sulla salute della popolazione.

Alla luce di quanto sopra esposto, con la presente delibera si intende pertanto proporre all’approvazione della Giunta Regionale il recepimento dell’Accordo Stato-Regioni del 03/11/2021, recante le “Linee di indirizzo sull’attività fisica. Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce di età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie” contenute nell’Allegato “A” del presente provvedimento, e dell’Accordo Stato-Regioni del 22/09/2021, recante le “Linee di indirizzo per la pianificazione urbana in un’ottica di Salute Pubblica” contenute nell’Allegato “B” del presente provvedimento, di cui costituiscono parte integrante e sostanziale.

Al fine di supportare la realizzazione sul territorio regionale degli indirizzi approvati nei predetti due documenti, con la presente delibera si intende altresì costituire un “Osservatorio regionale Urban Health”, quale sede privilegiata di condivisione, confronto ed elaborazione collettiva tra tutti gli stakeholders coinvolti, a supporto dei programmi citati del PRP 2020-2025 e in attuazione di quanto sancito dal Protocollo “Veneto per la Salute”, approvato con D.G.R. n. 480 del 29/04/2022, che favorisce ed incentiva, tra l’altro, l’istituzione di tavoli tematici interistituzionali per il perseguimento degli obiettivi di salute e lo sviluppo del benessere della popolazione in ottica intersettoriale.

In particolare, il costituendo “Osservatorio regionale Urban Health” avrà il compito di:

  • Promuovere la conoscenza e la diffusione di contenuti relativi agli “ambienti salutogenici”;
  • Orientare le azioni nelle politiche urbane verso obiettivi che promuovono i determinanti ambientali e sociali favorevoli alla salute urbana, anche in un’ottica di mitigazione dell’inquinamento atmosferico e degli effetti dei cambiamenti climatici;
  • Favorire la valorizzazione e divulgazione di esperienze già in atto integrandole nei programmi previsti e in una dimensione di trasformazione urbana;
  • Promuovere momenti  di formazione su diverse tematiche di Urban Health, tenuti da alcuni degli esperti partecipanti ai tavoli ed aperti anche ai Comuni e Enti interessati;
  • Garantire una governance delle strategie Urban Health messe in atto dalle AULSS;
  • Fornire supporto alle AULSS per la progettazione e l’attuazione delle buone pratiche di rigenerazione urbana proposte dalla Regione.

Al fine di garantire un approccio intersettoriale nell'implementazione di azioni efficaci e sostenibili l’Osservatorio regionale Urban Health, sarà composto da:

  • referenti delle Direzioni Regionali:
    • Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria, tra cui i referenti dei programmi specifici del PRP;
    • Pianificazione territoriale;
    • Turismo;
    • Lavori Pubblici ed Edilizia;
    • Beni, Attività Culturali e Sport;
    • Infrastrutture e trasporti;
    • Ambiente e Transizione Ecologica.
    • Formazione e Istruzione;
  • referente di Arpav;
  • referente di ANCI;
  • referente Università Ca’ Foscari Venezia;
  • referente IUAV;
  • referente dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.

La nomina e l’eventuale successiva integrazione dei componenti avverrà con apposito provvedimento della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria, che coordinerà le attività dell’Osservatorio. Alle singole sedute potranno partecipare altresì enti e figure specialistiche definiti di volta in volta, con funzione consultiva.

Si precisa che le attività dell’“Osservatorio regionale Urban Health” non comporteranno per l’Amministrazione Regionale alcun onere aggiuntivo e che tutti i componenti, interni ed esterni, parteciperanno ai lavori a titolo gratuito. 

A supporto dell’“Osservatorio regionale Urban Health” viene individuata l’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana, in considerazione dell’esperienza maturata nei temi proposti e del ruolo avuto nel precedente Piano Regionale Prevenzione riguardo al coordinamento delle attività dei programmi relativi alla promozione dell’attività motoria, prescrizione dell’esercizio fisico e rigenerazione degli spazi urbani. La stessa avrà il compito di:

  • attivare una segreteria per coordinare i rapporti tra Regione e territorio, oltre alla gestione e archiviazione dei documenti prodotti;
  • supportare la redazione e implementazione di vademecum, linee operative o a altri documenti tecnici;
  • Approfondire temi problematici.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il DPCM 12 gennaio 2017;

VISTE la L.R. n.1 del 10/01/1997 e la L.R. n.19 del 25/10/2016;

VISTI l’Accordo Stato-Regioni del 07/03/2019 e l’Accordo Stato-Regioni del 03/11/2021 e l’Accordo Stato-Regioni datato 22/09/2021;

VISTE la D.G.R. n. 1112 del 30/07/2019, la D.G.R. n. 1866 del 29/12/2020, la D.G.R. n. 1858 del 29/12/2021 e la D.G.R. n. 480 del 29/04/2022;

VISTO l’art. 2, co. 2 della L. n. 54 del 31/12/2012.

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di recepire formalmente l’Accordo Stato-Regioni del 03/11/2021 recante le “Linee di indirizzo sull’attività fisica. Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce di età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie”, contenute nell’Allegato “A” del presente provvedimento e di cui costituiscono parte integrante e sostanziale;
  3. di recepire formalmente l’Accordo Stato-Regioni del 22/09/2021 recante le “Linee di indirizzo per la pianificazione urbana in un’ottica di Salute Pubblica”, contenute nell’Allegato “B” del presente provvedimento e di cui costituiscono parte integrante e sostanziale;,
  4. di istituire l’“Osservatorio regionale Urban Health”, con il compito di:
    • Promuovere la conoscenza e la diffusione di contenuti relativi agli “ambienti salutogenici”;
    • Orientare le azioni nelle politiche urbane verso obiettivi che promuovono i determinanti ambientali e sociali favorevoli alla salute urbana, anche in un’ottica di mitigazione dell’inquinamento atmosferico e degli effetti dei cambiamenti climatici;
    • Favorire la valorizzazione e divulgazione di esperienze già in atto integrandole nei programmi previsti e in una dimensione di trasformazione urbana;
    • Promuovere momenti  di formazione su diverse tematiche di Urban Health, tenuti da alcuni degli esperti partecipanti ai tavoli ed aperti anche ai Comuni e Enti interessati;
    • Garantire una governance delle strategie Urban Health messe in atto dalle AULSS;
    • Fornire supporto alle AULSS per la progettazione e l’attuazione delle buone pratiche di rigenerazione urbana proposte dalla Regione, attraverso apposite linee operative, e per la valutazione dei progetti proposti dai Comuni relativamente alla loro coerenza con gli obiettivi di rigenerazione urbana stabiliti dal PRP.
  5. di dare atto che l’Osservatorio avrà la seguente composizione:
    • referenti delle Direzioni Regionali:
      • Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria, tra cui i referenti dei programmi specifici del PRP;
      • Pianificazione territoriale;
      • Turismo;
      • Lavori Pubblici ed Edilizia;
      • Beni, Attività Culturali e Sport;
      • Infrastrutture e trasporti;
      • Ambiente e Transizione Ecologica;
      • Formazione e Istruzione;
    • referente di Arpav;
    • referente di ANCI;
    • referente Università Ca’ Foscari Venezia;
    • referente IUAV;
    • referente dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.
  6. di dare atto che la nomina e l’eventuale successiva integrazione dei componenti avverrà con apposito provvedimento della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria, che coordinerà le attività dell’Osservatorio. Alle singole sedute potranno partecipare altresì enti e figure specialistiche definiti di volta in volta, con funzione consultiva.
  7. di dare atto che le attività dell’“Osservatorio regionale Urban Health” non comporteranno per l’Amministrazione Regionale alcun onere aggiuntivo e che tutti i componenti, interni ed esterni, parteciperanno ai lavori a titolo gratuito;
  8. di individuare l’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana come supporto operativo dell’“Osservatorio regionale Urban Health”, con i seguenti compiti:
    • attivare una segreteria per coordinare i rapporti tra Regione e territorio, oltre alla gestione e archiviazione dei documenti prodotti;
    • supportare la redazione e implementazione di vademecum, linee operative o a altri documenti tecnici;
    • Approfondire temi problematici.
  9. di incaricare la Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria dell’esecuzione del presente atto e di tutti i necessari relativi adempimenti;
  10. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale; 
  11. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1505_22_AllegatoA_490508.pdf
Dgr_1505_22_AllegatoB_490508.pdf

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