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Materia: Agricoltura
Deliberazione della Giunta Regionale n. 877 del 19 luglio 2022
Approvazione del Piano per il Contrasto alla Diffusione delle Patologie della Vite del triennio 2022-2024. L.R. 15 dicembre 2021, n. 34 art. 12.
Con il presente provvedimento si approva il Piano per il Contrasto alla Diffusione delle Patologie della Vite, in particolare la flavescenza dorata, come previsto dalla L.R. 15 dicembre 2021, n. 34 art.12. Inoltre si approvano gli schemi di Accordi di collaborazione con il Crea Viticoltura di Conegliano, con il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali e Ambiente (Dafnae) e Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova e con il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona per le attività di ricerca scientifica e sperimentazione previste nel Piano. Viene affidato all’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario il coordinamento delle attività di informazione e divulgazione.
L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.
Flavescenza dorata è una grave malattia della vite causata da un fitoplasma e in grado di causare infezioni epidemiche. Il patogeno può essere infatti trasmesso da pianta a pianta attraverso insetti vettori e, con minore efficacia, anche attraverso la pratica dell’innesto, con i conseguenti rischi di diffusione con il commercio dei vegetali. Il principale insetto vettore del fitoplasma è la cicalina Scaphoideus titanus di origine nordamericana, in grado di completare tutto il ciclo di sviluppo proprio sulla vite.
La prima segnalazione della malattia in Europa risale alla seconda metà degli anni ’50, in Francia, mentre le prime segnalazioni per l’Italia risalgono ai primi anni ’70, nell’Oltrepò pavese. La malattia si è però manifestata in modo diffuso e con ricadute economicamente importanti soltanto agli inizi degli anni ’90, sulle produzioni vitivinicole del Veneto.
Tenuto conto dell’epidemiologia, del potenziale di dannosità in termini economici e della possibilità di contrastarne la diffusione, la flavescenza dorata è riconosciuta come organismo di quarantena per l’Unione Europea, da cui derivano obblighi di prevenzione e controllo dell’organismo nocivo per tutti i Paesi membri.
Di fatto la distribuzione di flavescenza dorata della vite e del suo principale insetto vettore Scaphoideus titanus, pubblicata in un recente lavoro dell’EFSA, evidenzia una chiara diffusione del fitoplasma nei più importanti territori viticoli del sud Europa, con presenze anche importanti in estesi areali produttivi.
Le strategie di lotta che sono state attuate per il controllo della Flavescenza sono fondamentalmente di tipo preventivo (uso di materiale di moltiplicazione sano, monitoraggio del vettore e difesa chimica al momento opportuno) o agronomico (monitoraggio con eliminazione o capitozzatura delle piante malate).
Pur con l’applicazione di dette misure anche in Veneto, nelle ultime annate, le manifestazioni epidemiche causate dalla flavescenza dorata, o dai giallumi in genere, hanno assunto dimensioni considerevoli e molto preoccupanti interessando gli areali viticoli soprattutto nelle province di Treviso, Vicenza, Venezia e in parte di quelle di Verona e Padova.
Le perdite di produzioni e le morie delle viti ricordano le situazioni epidemiche dei primi anni ’90, quando la malattia per la prima volta si manifestò in Veneto con aggressività.
Le cause di questi fenomeni possono essere ricondotte al cambiamento climatico, caratterizzato sempre più da sbalzi termici e repentini cambiamenti, che può avere influito sui rapporti tra pianta ospite e fitoplasma, ma anche alla modifica dei principi attivi insetticidi utilizzabili per la lotta al vettore.
Con l’obiettivo di indagare le cause della recrudescenza della Flavescenza dorata nel territorio regionale la Giunta regionale ha approvato due Progetti di ricerca ( DGR 1578 del 17 novembre 2020 “ Approvazione accordi di collaborazione con il Centro di Ricerca per la Viticoltura e l’Enologia ( CREA – VE ) e l’Università degli Studi di Verona per l’esecuzione di progetto di sperimentazione fitosanitaria in viticoltura.” e DGR 1799 del 15 dicembre 2021 “ Approvazione Accordo di Collaborazione con l’Università degli Studi di Padova e l’Università degli Studi di Verona per l’esecuzione del progetto di sperimentazione fitosanitaria in viticoltura. Decreto Legislativo 2 febbraio 2021 n.19, art. 6 comma 3 lett. v”) che sono attualmente in corso e che potranno dare in tempi brevi anche delle preziose indicazioni per migliorare le strategie di difesa da adottare in futuro e la loro sostenibilità, individuando i mezzi, le tempistiche e gli interventi agronomici più opportuni per i vari contesti colturali del Veneto.
Inoltre con la DGR 1816 del 21 dicembre 2021” Tavolo tecnico scientifico di lavoro per il contrasto alla diffusione della Flavescenza dorata e del suo vettore Scaphoideus titanus - Istituzione tavolo tecnico ed individuazione componenti.” la Giunta Regionale, in considerazione della gravità della situazione manifestata nei vigneti veneti, ha istituito un tavolo tecnico scientifico di lavoro volto alla raccolta, sistematizzazione ed interpretazione dei dati di monitoraggio della diffusione della malattia e dei suoi vettori in Veneto ed all'individuazione delle più idonee ed efficaci azioni di contrasto alla diffusione della Flavescenza dorata e del suo vettore Scaphoideus titanus.
Il tavolo tecnico scientifico, che è costituito dai rappresentanti delle Organizzazioni Professionali Agricole, dei Consorzi di Tutela Vini, delle Cantine Sociali , dei Consorzi di Difesa e delle Isituzioni Scientifiche (Università e Crea) presenti in Regione, ha formulato indicazioni operative per il contrasto alla diffusione di Flavescenza dorata nei vigneti veneti; tali indicazioni sono state quindi approvate con Decreto del Direttore dell’UO Fitosanitario "Misure per la lotta obbligatoria contro la flavescenza dorata della vite nella Regione Veneto per l’anno 2022” in applicazione del Decreto Ministeriale di lotta obbligatoria n. 32442 del 31 maggio 2000.
Una efficace azione di verifica degli obblighi imposti dal suddetto Decreto di lotta obbligatoria sono stati disciplinati dalla recente DGR 678 del 7 Giugno 2022“Misure per la lotta obbligatoria della flavescenza dorata della vite. Disposizioni attuative dell’art 55 Decreto Legislativo n. 19 del 2 febbraio 2021.” che incarica l'Agenzia Veneta per i Pagamenti (AVEPA) della attuazione di un piano di controllo esteso per la verifica dell’esecuzione degli interventi di lotta obbligatoria, al fine di assicurare un’attività di controllo efficace, efficiente e capillare sul territorio regionale,
Per rafforzare ulteriormente l’azione regionale di tutela del patrimonio viticolo regionale da organismi nocivi che possono avere un forte impatto economico, l’art 12 della Legge regionale 15 dicembre 2021 n. 34 ha previsto l'attivazione di un Piano per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite e la costituzione di un fondo del valore di 350.000,00 euro per gli anni 2022, 2023 e 2024 da utilizzarsi per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite, con particolare riguardo ai giallumi e alle malattie del legno, diretto alla definizione e attivazione di interventi di ricerca e sperimentazione, monitoraggio attivo, gestione della coltivazione per la difesa della coltura, formazione e informazione, nonché a porre in essere misure di carattere organizzativo volte alla prevenzione dei danni e alla costituzione e rafforzamento di specifici fondi di mutualizzazione.
La legge demanda alla Giunta la definizione del Piano stabilendo che per la sua realizzazione può avvalersi di diversi soggetti quali i propri enti strumentali, enti ed istituti di ricerca, organismi associativi compartecipati dagli agricoltori per la difesa attiva delle colture operanti in Veneto, consorzi di tutela riconosciuti, organismi di formazione accreditati.
La collaborazione tra questi soggetti permetterà di mettere in campo e capitalizzare le esperienze maturate in questi anni nella lotta alla flavescenza dorata, ma anche di individuare soluzioni innovative al problema e di veicolarle in modo capillare e uniforme nel territorio viticolo veneto. La complementarietà delle competenze tra i diversi attori individuati dalla legge e la loro riconosciuta professionalità presso il mondo dei produttori viticoli consentirà di attivare delle collaborazioni pluriennali con la Regione Veneto a sostegno dell’attività produttiva viticola veneta.
Nel corso dei primi mesi dell’anno sono stati avviati gli incontri con i soggetti individuati dall’art. 12 della L.R. 34/2021, coordinati dalla Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico- venatoria, per l’elaborazione di un piano strategico veneto per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite, in particolare Flavescenza dorata, avvalendosi del Tavolo Tecnico Scientifico istituito dalla Giunta Regionale con DGR n. 1816 del 21 dicembre 2021 “Tavolo tecnico scientifico di lavoro per il contrasto alla diffusione della Flavescenza dorata e del suo vettore Scaphoideus titanus - Istituzione tavolo tecnico ed individuazione componenti”.
Con il presente provvedimento viene approvato il "Piano per il Contrasto alla Diffusione delle Patologie della Vite del triennio 2022-2024” come previsto dalla L.R. 15 dicembre 2021, n. 34 art.12, (Allegato A), frutto della collaborazione tra Regione del Veneto, mondo produttivo e quello della ricerca scientifica ed economica.
Il Piano consiste nella definizione di:
La realizzazione del Piano in oggetto non può prescindere dalla ricerca scientifica e dalla sperimentazione, che orientano l’attività di lotta e prevenzione fitosanitaria. La ricerca in questo settore è stata già avviata dal 2020 dalla struttura regionale competente in materia fitosanitaria (l’UO Fitosanitario) e le Università di Padova e Verona e il Centro ricerche per la Viticoltura di Conegliano i cui risultati sono ampiamente descritti nelle premesse e nell’analisi di contesto dell’Allegato A.
Partendo dai risultati raggiunti è stato possibile identificare ed elaborare la prima azione del piano (Azione 1) denominata “ Ricerca e Sperimentazione” con la quale si intende mettere a punto strategie di prevenzione della diffusione di flavescenza dorata nei vigneti e nei vivai e lo studio dei diversi fattori che possono influire sulla biologia e il comportamento del vettore Scaphoideus titanus.
Verranno inoltre indagate l’efficienza di trasmissione di Scaphoideus titanus, l’effettiva suscettibilità a Flavescenza dorata delle varietà locali di vite e potenziale rischio di diffusione di Flavescenza dorata da fonti esterne al vigneto, oltre al ruolo epidemiologico dei nuovi vettori.
Una parte dell’Azione di Ricerca e Sperimentazione è inoltre riservata alla studio di un modello bioeconomico per il supporto alle scelte e la gestione del rischio connesso alla Flavescenza dorata della vite, con il fine di mettere a punto uno strumento di gestione del rischio (fondo mutualistico) dedicato che sia efficace e sostenibile dal punto di vista finanziario.
Con l’Azione 2 si intende inoltre potenziare il monitoraggio territoriale delle popolazioni dei vettori e dell’andamento della malattia, al fine di perfezionare le strategie di contenimento e di verificarne l’efficacia. E’ prevista l’attivazione di una rete di rilevamento territoriale di dimensioni idonee a rappresentare in modo adeguato l’evoluzione della malattia e dei vettori in tutti i comprensori viticoli regionali.
La rete sarà approntata e coordinata dall’UO Fitosanitario in collaborazione con le strutture organizzate della produzione vitivinicola del territorio: Consorzi Vini DOC, Cantine Cooperative e Organizzazioni produttori.
Parallelamente all’Azione di monitoraggio l’UO Fitosanitario provvederà all’individuazione e controllo delle superfici vitate focolaio di malattia, incolte o abbandonate, e alla verifica dell’applicazione delle misure obbligatorie da parte delle aziende viticole, anche con la collaborazione dell’Agenzia regionale Avepa e a seguito di specifico accordo.
Inoltre in considerazione dei compiti istituzionali attribuiti all’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario “Veneto Agricoltura” dalla Legge regionale n. 37 del 28/11/2014, che assegna all’Agenzia un’attività di supporto alla Giunta Regionale e lo svolgimento di determinate funzioni tra cui la diffusione, supporto e trasferimento al sistema produttivo delle innovazioni tecnologiche, organizzative, di processo e di prodotto (art. 2, comma 1, lett. b), si propone che il coordinamento e la gestione dell’Azione 4 del Piano intitolata “Comunicazione e divulgazione“ siano svolte direttamente da Veneto Agricoltura.
L’Azione 5 del Piano è volta alla capitalizzazione dei fondi di mutualizzazione riconosciuti dal MIPAAF operanti in Veneto e aventi ad oggetto le fitopatie della vite. Il contributo pubblico è finalizzato ad incrementare le disponibilità finanziarie del fondo (costituite dalle quote degli associati) destinate al pagamento delle compensazioni agli agricoltori che hanno subito danni alle produzioni da fitopatie specifiche del settore viticolo.
Considerate le caratteristiche delle attività e le competenze necessarie alla realizzazione del Progetti di Ricerca e Sperimentazione previsti dall’Azione 1, si ritiene, nell’interesse pubblico, di poterli attuare ai sensi dell’articolo 15 della L. n. 241/1990, proponendo alla Giunta regionale di approvare i seguenti Programmi di attività e i relativi schemi di Accordo di collaborazione:
L’art. 5, comma 6, del D.lgs. 50/2016 – prevede che un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientra nell'ambito di applicazione del codice dei contratti pubblici purché siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni: «a) l'accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici che essi sono tenuti a svolgere siano prestati nell'ottica di conseguire gli obiettivi che essi hanno in comune; b) l'attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente da considerazioni inerenti all'interesse pubblico; c) le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione». La Regione del Veneto, l’Università degli Studi di Padova- Dafnae, l’Università degli Studi di Verona- Dipartimento Biotecniologie, l’Università degli Studi di Padova- Tesaf e il Centro di Ricerca per la Viticoltura e l’Enologia di Conegliano (TV) ritengono pertanto utile attivare una reciproca collaborazione al fine di realizzare l’azione 1 del Piano.
L’Amministrazione regionale partecipa all’Azione 1 mettendo a disposizione le competenze e le professionalità del personale regionale per il raggiungimento dei risultati, anche tramite il coordinamento istituzionale delle attività, l’analisi dei dati, il collegamento con il settore della produzione, la partecipazione alle attività di comunicazione, la diffusione dei risultati. Inoltre, partecipa finanziariamente con un importo pari ad euro 609.800,00 che trova copertura nel capitolo di spesa 104454 “Azioni regionali per contrastare la diffusione delle patologie della vite - Trasferimenti correnti” del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2022-2024 quale ristoro di parte delle spese sostenute dall’Università degli Studi di Padova, Dafnae per euro 138.000,00, dall’Università degli Studi di Padova, Tesaf per euro 90.000,00, dal Centro di Ricerca per la Viticoltura e l’Enologia di Conegliano (TV) per € 281.000,00 e dall’Università degli Studi di Verona- Dipartimento Biotecniologie per € 100.800,00.
Secondo quanto previsto del Piano, Allegato A al presente provvedimento, si demanda alle strutture regionali coinvolte nelle azioni quali la Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, la Direzione Agroalimentare e l’U.O. Fitosanitario l’esecuzione di ciascuna azione di cui hanno il coordinamento e la partecipazione alle altre azioni. Nell’esecuzione delle azioni i Direttori delle strutture regionali sopra richiamate dovranno attenersi agli elementi essenziali descritti nell’Allegato A, quali il coinvolgimento degli attuatori ivi citati, l’utilizzo del budget indicato, l’attivazione delle attività programmate, la tempistica e il raggiungimento degli output individuati. Pertanto i direttori delle citate strutture sono autorizzati all’assunzione dei provvedimenti ritenuti necessari per l’espletamento delle attività, all’assunzione degli impegni e relativi pagamenti e alla sottoscrizione delle convenzioni con soggetti terzi.
Inoltre, in considerazione dei compiti istituzionali attribuiti all’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario, Veneto Agricoltura dalla Legge regionale n. 37 del 28/11/2014, che assegna all’Agenzia un’attività di supporto alla Giunta Regionale e lo svolgimento di determinate funzioni tra cui la ricerca applicata e sperimentazione, finalizzate al collaudo e alla diffusione in ambito regionale delle innovazioni tecnologiche e organizzative, volte a migliorare la competitività delle imprese delle filiere produttive, la sostenibilità ambientale nei comparti agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca (art. 2 comma 1, lett. a), la diffusione, supporto e trasferimento al sistema produttivo delle innovazioni tecnologiche, organizzative, di processo e di prodotto (art. 2 comma 1, lett. b), si propone che il coordinamento e la gestione dell’Azione 4 del Piano (Allegato A) intitolata “ Comunicazione e divulgazione ”, siano svolte direttamente da Veneto Agricoltura. L’Agenzia quale ente strumentale della Regione del Veneto, opera come “longa manus” della stessa perseguendo l’interesse pubblico e formando un tutt’uno con l’amministrazione regionale, da cui emana e viene controllata. L’Agenzia tra l’altro, vanta della necessaria esperienza nell’organizzazione di convegni e incontri di informazione e aggiornamento, servizi televisivi e su social. Inoltre l’Agenzia è chiamata a collaborare a tutte le altre azioni mettendo a disposizione l’esperienza maturata nella sperimentazione in campo agricolo.
All’Agenzia viene trasferito, all’approvazione del Piano, l’importo di € 90.000,00 euro per la realizzazione dell’azione 4 di cui è responsabile. Alla conclusione delle attività, l’Agenzia è tenuta ad inviare una rendicontazione conclusiva dei costi sostenuti, ed eventuali economie saranno restituite alla Regione. L’Agenzia deve eseguire l’azione 4 nei tempi e nei modi descritti nell’Allegato A, rispettare la consegna degli output previsti e lavorare in sinergia con le strutture regionali incaricate del coordinamento delle altre Azioni. Le risorse verranno impegnate e trasferite mediante provvedimento del Direttore della Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, assegnataria del budget, all’approvazione del presente Piano. Veneto Agricoltura presenterà, dopo l’approvazione del presente Piano, un programma di dettaglio delle attività previste dall’azione 4.
Le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione delle Azioni 1 e 4 del “Piano per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite“ sono ripartite come di seguito indicato.
Tali trasferimenti trovano copertura sul capitolo della spesa n. 104454 “Azioni regionali per contrastare la diffusione delle patologie della vite - Trasferimenti correnti (Art. 12, L.R. 15/12/2021, n. 34)” per un importo pari a euro 226.480,00 nell’esercizio finanziario 2022, euro 234.280,00 per il 2023 ed euro 239.040,00 per il 2024 e che verranno impegnate e liquidate con atti del Direttore della Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, del Direttore della Direzione Agroalimentare e del Direttore dell’U.O. Fitosanitario secondo il Piano allegato.
Lo svolgimento della Azione 2 “ Monitoraggio “ trova copertura nel capitolo della spesa n. 104533 “Azioni regionali per contrastare la diffusione delle patologie della vite – Acquisto di beni e servizi (Art. 12, L.R. 15/12/2021, n. 34)” che presenta una disponibilità pari a euro 110.000,00 per il 2022, euro 110.000,00 per il 2023 ed euro 110.000,00 per il 2024 che verranno impegnate e liquidate con atti del Direttore della U.O. Fitosanitario.
La Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria a cui sono stati assegnati i capitoli di spesa n. 104454 e 104533 ha autorizzato la Direzione Agroalimentare e l’U.O. Fitosanitario a provvedere agli impegni di spesa e liquidazioni come sopra indicati.
Tutte le altre azioni inerenti il Piano che qui non trovano puntuale definizione , saranno oggetto di successivi provvedimenti della Giunta regionale e delle Direzioni coordinatrici, al fine di dare progressiva e completa attuazione all’intero Piano.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO l’art. 12 della L.R. 15 dicembre 2021, n. 34 “Piano per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite “;
VISTA la legge regionale 28 novembre 2014, n. 37 “Istituzione dell’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario” e ss.mm.e ii.;
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi" ed in particolare l'art. 15 "Accordi fra pubbliche amministrazioni";
VISTO l'art. 5, comma 6, del d.lgs. 50/2016 “Codice dei contratti pubblici”;
VISTO l’art. 2, comma 2 della Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 e ss.mm. e ii.;
VISTA la L.R. 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione”;
VISTA la L.R. 29 novembre 2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione“;
VISTA la L.R. 20 dicembre 2021, n. 36 "Bilancio di previsione 2022 - 2024" e successive variazioni;
delibera
di incaricare la Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, la Direzione Agroalimentare e l’U.O. fitosanitario dell’esecuzione del presente atto;
di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
(seguono allegati)
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