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Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1695 del 29 novembre 2021
Regolamento (UE) n. 2021/1059 per l'obiettivo "Cooperazione territoriale europea" (Interreg). Presa d'atto della bozza di proposta del "Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027"; avvio delle attività per la relativa procedura di Valutazione Ambientale Strategica - VAS.
Con il presente provvedimento, di natura programmatoria, la Giunta regionale prende atto dello stato di avanzamento della proposta del “Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027”, come approvato dalla Task force. Prende atto altresì, della proposta di Rapporto e della relativa sintesi non tecnica, ai fini dell’avvio della Valutazione Ambientale Strategica, secondo la procedura definita dal D. Lgs. n.152/2006.
L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.
Le proposte della Commissione europea sul Quadro finanziario pluriennale COM (2018) 321 del 02.05.2018, sul Regolamento generale della politica di coesione COM (2018) 375 del 29.05.2018 e sugli specifici Regolamenti per i fondi strutturali FSE+, COM (2018) 382 del 30.05.2018 e FESR, COM (2018) 372 del 29.05.2018, hanno stabilito i principi ispiratori della nuova politica di coesione 2021/2027 unitamente ai nuovi obiettivi strategici e specifici della stessa.
Rispetto al precedente periodo 2014/2020 la Cooperazione Territoriale Europea – CTE viene confermata come uno dei due obiettivi della politica di coesione finanziato dal Fondo FERS; tuttavia, la bozza di Regolamento Interreg - COM (2018) 374 del 29.05.2018 - aveva proposto l’introduzione di modifiche sia in termini di tipologia di programmi, escludendo quelli transfrontalieri marittimi, che di dimensione delle aree geografiche eligibili, che di riduzione del tasso massimo di cofinanziamento e del volume complessivo dei fondi FESR a disposizione.
Sulle proposte regolamentari della Commissione europea di maggio 2018 si è aperto un ampio e articolato negoziato dal quale sono emerse numerose proposte emendative sia da parte del Parlamento europeo che del Consiglio. Spettava al cosiddetto “trilogo”, composto da: Consiglio, Parlamento europeo e Commissione europea, previo parere del Comitato delle Regioni e del Comitato economico e sociale europeo, il confronto finale sull’intero nuovo pacchetto regolamentare della politica di coesione, nonché la decisione sulle risorse finanziarie che il bilancio comunitario avrebbe destinato ai fondi strutturali.
Nelle more dell'approvazione definitiva delle richiamate bozze regolamentari e del Quadro finanziario pluriennale, si sono moltiplicate le iniziative dei singoli programmi Interreg vigenti per avviare una riflessione sulla loro futura configurazione, attraverso l'istituzione di Task Force (in seguito: TF) dedicate alla programmazione 2021/2027, e composte dai rappresentanti di Stati e Regioni dei Paesi partner di ciascun programma con la partecipazione della Commissione europea - DG Regio, le cui attività sono guidate dalle Autorità di Gestione designate nel 2014/2020. Le TF sono destinate a restare in funzione fino alla costituzione del Comitato di Sorveglianza del programma 2021/2027. Le TF - in sintesi - hanno lo scopo di discutere congiuntamente gli elementi essenziali dei nuovi programmi, concordare le priorità e le azioni, le relative modalità organizzative e di implementazione, eventualmente con il supporto di esperti esterni, informando altresì i rispettivi Comitati di Sorveglianza sullo stato di avanzamento dei lavori.
Il 24 giugno 2021 sono stati approvati i seguenti regolamenti UE, entrati in vigore il 1 luglio 2021, che costituiscono il pacchetto legislativo per l’attuazione della politica di coesione del periodo 2021/2027:
In diverse parti dei regolamenti approvati sono stati stabiliti, fra l’altro, gli elementi fondamentali per la scrittura dei nuovi programmi Interreg, individuando in particolare:
L’Autorità di Gestione del corrente Programma Interreg V A Italia-Croazia 2014/2020 (Regione del Veneto – Unità organizzativa AdG Italia-Croazia), in data 28/07/2020 ha avuto mandato di dare l’avvio ai lavori di preparazione per il prossimo periodo di programmazione; la prima riunione della TF – istituita dal Comitato di Sorveglianza – si è svolta il 2 dicembre 2020; il giorno 11 novembre 2021 si è tenuta la decima riunione.
Per la delegazione italiana, sono membri votanti della TF i rappresentanti nominati dalla Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Regione del Veneto e dalla Regione Puglia, nonché dalle competenti Autorità nazionali (Dipartimento per la politica di coesione - DPCoe e Agenzia per la Politica di Coesione - ACT); per quanto riguarda la delegazione croata, sono membri della TF i rappresentanti nominati dalle Contee di Dubrovnik-Neretva, Šibenik-Knin, Istria e Lika Senj, nonché dal Ministero per lo Sviluppo Regionale e i Fondi UE e dal Ministero per l’Estero e gli Affari europei.
Ogni Amministrazione ha fattivamente partecipato al processo di formulazione della bozza del nuovo Programma, portando i propri contributi in termini di esperienza e di verifica e discussione degli elaborati prodotti dagli esperti esterni in materia di analisi territoriale dell’area di cooperazione, nonché di coerenza con i documenti programmatici regionali, nazionali e comunitari rilevanti. Inoltre, ogni delegazione della TF ha informato i rispettivi partenariati nazionali in merito ai progressi della proposta di Programma.
A cura dell’Autorità di Gestione (di seguito AdG), con il supporto del Segretariato congiunto, sono stati realizzati due fondamentali momenti di consultazione del partenariato, secondo i principi stabiliti all’art. 8 del Regolamento (UE) n. 2021/1060, in base al quale il partenariato va coinvolto in tutte le fasi della preparazione, dell’attuazione e della valutazione dei programmi.
La prima consultazione, a livello nazionale, è stata organizzata on-line in due diverse giornate che hanno coinvolto innanzitutto gli stakeholder rilevanti in ciascun Paese. Il 15 aprile 2021 il webinar era rivolto ai soggetti croati, nella seconda giornata, il 16 aprile 2021, sono stati coinvolti i soggetti italiani. Lo scopo prioritario di questi momenti di consultazione, è stata l’individuazione degli obiettivi strategici e specifici più significativi per l’area di Programma, sulla base dell’esperienza del Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg V A Italia-Croazia 2014/2020 e degli obiettivi strategici e specifici contenuti nei nuovi regolamenti per il 2021-2027.
La seconda consultazione, di livello transfrontaliero, si è tenuta il 21 ottobre 2021, anch’essa on-line, e ha raccolto – assieme - gli stakeholder territoriali i rappresentanti della società civile, dell’università e ricerca e dell’economia, le istituzioni, i potenziali beneficiari di entrambi i Paesi, con lo scopo di finalizzare la scelta delle azioni – individuate dalla TF - in cui si articolano le priorità del nuovo Programma e la definizione dei destinatari, ai quali le azioni si rivolgono.
In particolare, la consultazione del territorio regionale veneto è stata realizzata invitando il Tavolo di Partenariato, istituito con la Deliberazione n. 1923 del 23 dicembre 2019, ad esprimere proprie osservazioni sulla proposta di Programma, nonché a partecipare direttamente alla consultazione pubblica del 21 ottobre 2021.
Le osservazioni e suggerimenti raccolti durante le diverse consultazioni del partenariato sono stati tenute in considerazione per l’adeguamento e integrazione dei contributi dell’opinione pubblica nella stesura della proposta di Programma.
In tale quadro programmatico e di coinvolgimento, la proposta di “Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027” prevede 5 priorità corrispondenti all’Obiettivo strategico n.1 "un'Europa più competitiva e intelligente”; al n.2 "un'Europa più verde”; al n. 3 “un’Europa più connessa”; al n. 4 “un'Europa più sociale e inclusiva” ed infine all’Obiettivo specifico Interreg “una migliore governance della cooperazione”.
In base all’art. 15 del Regolamento (UE) n. 2021/1059 recante disposizioni specifiche per l'Obiettivo “Cooperazione territoriale europea” (Interreg), per i programmi transfrontalieri non terrestri, come “Interreg Italia-Croazia”, almeno il 60% della dotazione finanziaria del Fondo FESR deve essere concentrato su un massimo di 3 obiettivi strategici, fra i quali l'obiettivo strategico n.2 “un’Europa più verde” che deve essere obbligatoriamente inserito nel Programma. Inoltre, anche per l’obiettivo CTE, si applica la previsione dell’art. 6 del Regolamento (UE) n. 2021/1060 che introduce un vincolo specifico legato al clima, in base al quale ciascuno Stato deve garantire - a livello nazionale - di destinare una percentuale complessiva del 30 % della propria dotazione finanziaria del FESR per il 21-27 ad “azioni per il clima”. Per rispettare tale previsione, anche la proposta di Programma in oggetto destina il 30% del FESR a questa tipologia di azioni.
La seguente tabella riporta in maniera schematica gli elementi fondamentali della bozza di proposta del “Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027”:
Priorità
Sostegno del FESR indicativo (in euro)
Cofinanziamento nazionale stimato (in euro)
Totale indicativo (in euro)
Obiettivo Strategico
Obiettivi Specifici
Priorità 1
Economia blu sostenibile
23.629.702,25
5.907.425,56
29.537.127,81
Obiettivo strategico n.1:
“un’Europa più competitiva e intelligente attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa e intelligente e della connettività regionale alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)”.
Obiettivo specifico 1.1: “Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l'introduzione di tecnologie avanzate".
Obiettivo specifico 1.4: “Sviluppare competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l'imprenditorialità".
Priorità 2
Protezione dell’ambiente
62.863.430,88
15.715.857,72
78.579.288,60
Obiettivo strategico n. 2:
“un’Europa resiliente, più verde e a basse emissioni di carbonio ma in transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio attraverso la promozione di una transizione verso un’energia pulita ed equa, di investimenti verdi e blu, dell’economia circolare, dell’adattamento ai cambiamenti climatici e della loro mitigazione, della gestione e prevenzione dei rischi nonché della mobilità urbana sostenibile”.
Obiettivo specifico 2.4: “Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi di catastrofe e la resilienza, prendendo in considerazione approcci eco-sistemici”
Obiettivo specifico 2.7: “Rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità e le infrastrutture verdi, anche nelle aree urbane, e ridurre tutte le forme di inquinamento”.
Priorità 3
Trasporto marittimo integrato
33.561.161,39
8.390.290,35
41.951.451,74
Obiettivo strategico n. 3:
“un’Europa più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità”.
Obiettivo specifico 3.2: “Sviluppare e rafforzare la mobilità nazionale, regionale e locale sostenibile, resiliente ai cambiamenti climatici, intelligente e intermodale, compreso un migliore accesso alla TEN-T e alla mobilità transfrontaliera”.
Priorità 4
Valorizzazione del patrimonio
31.106.601,70
7.776.650,43
38.883.252,13
Obiettivo strategico n. 4:
“un’Europa più sociale e inclusiva attraverso l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali”.
Obiettivo specifico 4.6: “Rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell'inclusione sociale e nell'innovazione sociale”.
Priorità 5
Rafforzamento della Cooperazione
10.508.511,50
2.627.127,87
13.135.639,37
Obiettivo specifico Interreg: ‘‘una migliore governance della cooperazione”
Totale
161.669.407,72
40.417.351,93
202.086.759,65
Tale struttura è il risultato del lavoro concordato in sede di TF, aggiornato alla seduta dell’11 novembre 2021 (decimo incontro).
La proposta è formulata sull’ipotesi di mantenimento dell’attuale area geografica di cooperazione che comprende le seguenti aree NUTS3: per l’Italia, le province di Ancona, Ascoli Piceno, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Campobasso, Chieti, Fermo, Ferrara, Foggia, Forlì-Cesena, Gorizia, Lecce, Macerata, Padova, Pesaro e Urbino, Pescara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Rovigo, Teramo, Trieste, Udine, e Venezia; per la Croazia, le contee Primorsko-goranska, Ličko-senjska, Zadarska, Šibensko-kninska, Splitsko-dalmatinska, Istarska, Dubrovačko-neretvanska, Karlovačka.
In termini di budget, nella tabella è stata considerata la dotazione finanziaria FESR comunicata alla Commissione europea dalle due delegazioni nazionali, mentre il cofinanziamento nazionale è stimato, come da Regolamento, al 20% del totale. Sia l’area geografica che la dotazione finanziaria FESR per il Programma dovranno essere confermate e ufficializzate con atto di esecuzione della Commissione europea (articoli 8 e 11, Reg.to (UE) n. 1059/2021).
La bozza di proposta del “Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027” (di seguito: la bozza di Programma) è organizzata secondo il modello allegato al Regolamento (UE) n. 1059/2021, che andrà a costituire il testo del Programma (di seguito: Interreg Programme - IP) da presentare all’esame della Commissione europea entro il termine massimo del 2 aprile 2022.
Allo stato attuale, la bozza di Programma è stata approvata dalla TF, da ultimo con procedura scritta conclusa il 16 novembre 2021, e include i seguenti elementi fondamentali: la strategia generale, gli orientamenti tematici (obiettivi strategici e specifici selezionati e motivazione della selezione), la logica di intervento, l’articolazione del Programma in priorità le tipologie di azione, i gruppi di destinatari, la descrizione del coinvolgimento del partenariato nella fase di programmazione, il riferimento ai progetti di piccola scala, l’identificazione delle Autorità di Programma e il Segretariato tecnico. In sede di Task Force è stata concordata anche la ripartizione finanziaria del FESR tra le 5 priorità tenendo conto dei vincoli regolamentari sopra richiamati; l’attuale stato di avanzamento della proposta di Programma è nel documento riportato in Allegato A.
Per il completamento dell’IP da trasmettere alla Commissione europea è necessario che si provveda ad integrare il testo allegato al presente atto con altre informazioni relative al piano finanziario, agli indicatori e alle attività di comunicazione; per la discussione di queste parti del documento è prevista almeno un’ulteriore seduta della TF.
Con riferimento alle autorità di programma, la proposta in allegato prevede la conferma della Regione del Veneto sia come Autorità di Gestione (U.O. AdG Italia-Croazia), sia come Autorità di Audit (Direzione Sistema dei controlli, Attività ispettive e SISTAR).
Nel rispetto della Direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente (Direttiva VAS) la bozza di Programma, di cui all’Allegato A, deve essere sottoposta alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
La Direttiva 2001/42/CE. attraverso la valutazione dei documenti di programmazione, ha come obiettivo quello di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione delle considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione finale di piani e programmi, al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile.
Alla citata Direttiva UE, recepita in Italia con il D. Lgs. n. 152/2006 e ss. mm. ii., la Giunta regionale del Veneto ha dato attuazione con propria DGR n. 791 del 31 marzo 2009, che include una guida metodologica. In particolare, con l’allegato E della succitata Deliberazione, è stata disciplinata la procedura di VAS per i programmi transfrontalieri europei.
L'articolo 4 della Direttiva 2001/42/CE prevede, in particolare, che la VAS sia effettuata durante la fase preparatoria del programma ed anteriormente alla sua adozione: in base a tali disposizioni, è necessario che il processo di VAS sia quantomeno avviato prima della presentazione della bozza di Programma alla Commissione europea, in modo che esso si concluda anteriormente all'approvazione dell’IP. L’approvazione definitiva dell’IP da parte della Commissione europea è subordinata al completamento del processo di VAS.
La Regione del Veneto – U.O. AdG Italia-Croazia, in qualità di autorità proponente e procedente, ha avviato la prima fase del processo di VAS detta “fase di scoping”, ovvero ha redatto, con il supporto di un esperto valutatore esterno, un rapporto preliminare sui possibili impatti ambientali significativi dell’attuazione dell’IP. Con nota del 6 agosto 2021, ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 152/2006, l’AdG ha consultato formalmente le autorità competenti dell’area di Programma e, attraverso queste ultime, gli altri soggetti competenti in materia ambientale di ogni regione italiana partecipante al Programma e della Croazia. A conclusione di questa prima fase, l’autorità competente della Regione del Veneto, ovvero la Commissione regionale VAS – Autorità Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica (con il supporto tecnico-amministrativo della U.O. VAS, VINCA, Capitale Naturale e NUVV) ha istruito i pareri pervenuti dai soggetti competenti in materia ambientale per il Veneto e ha preso atto dei pareri pervenuti dalle altre autorità competenti italiane e croate formulando rispettivamente i pareri motivati n. 243 del 30 settembre 2021 e n. 275 del 26 ottobre 2021.
Per il prosieguo del processo di VAS, sulla scorta dei risultati della fase di scoping e tenendo conto dello stato di avanzamento della bozza di Programma dopo gli ultimi contributi della TF, l’esperto esterno di valutazione ambientale ha elaborato il Rapporto Ambientale (Allegato B) che individua, descrive e valuta gli impatti significativi che l’attuazione dell’IP 2021-2027 potrebbe avere sull’ambiente, nonché le ragionevoli alternative che possano adottarsi in considerazione dell’ambito territoriale del Programma stesso (art. 13, comma 4 del D. Lgs. n. 152/2006) e la sintesi non tecnica (Allegato C), ovvero il documento finalizzato a divulgare i principali contenuti del Rapporto Ambientale.
Il prossimo passaggio del processo di VAS prevede che l’AdG, in qualità di autorità procedente, avvii una consultazione pubblica affinché chiunque possa prendere visione della proposta di Programma, del relativo Rapporto Ambientale e della sintesi non tecnica e presentare proprie osservazioni in forma scritta, in formato elettronico, anche fornendo nuovi ulteriori elementi conoscitivi e valutativi (art. 14, comma 2 del D. Lgs. n.152/2006). I documenti da porre in consultazione sono i seguenti: la proposta di Programma; il Rapporto Ambientale; la sintesi non tecnica.
Tale documentazione va pubblicata nel sito web ufficiale del Programma (https://www.italy-croatia.eu/) a cura dell’AdG e va richiamata anche nei siti web delle autorità competenti italiane e croate. Il termine per la presentazione delle osservazioni è di 45 giorni dall’avvio della consultazione (il precedente termine di 60 giorni è stato così ridotto dal Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152 recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose).
Al termine della consultazione, le autorità competenti italiane si esprimono con proprio parere motivato, e analogamente l’autorità competente croata. La Commissione regionale VAS del Veneto prende atto dei pareri pervenuti dalle autorità competenti italiane e croate con un parere motivato conclusivo della fase di consultazione.
Il processo di Valutazione Ambientale Strategica si conclude con la decisione dell’AdG che, in qualità di autorità procedente, redige la versione finale dell’IP da trasmettere alla Commissione europea tenendo conto dei pareri espressi dalle diverse autorità competenti. La revisione dell’IP viene operata con il supporto del valutatore ambientale esterno. A completamento dell’intero processo, l’autorità procedente, l’AdG del Programma, elabora un documento in cui illustra in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nell’IP e come si è tenuto conto del Rapporto Ambientale degli esiti delle consultazioni: la dichiarazione di sintesi (statement). Mediante la pubblicazione dello statement sul sito web di Programma l’AdG adempie all’obbligo di informazione sulla propria decisione previsto dall’art. 9 della Direttiva 2001/42/CE.
Tutta la documentazione è stata prodotta nella lingua ufficiale del Programma, ovvero l’inglese. Considerata la rilevanza dei contenuti dei documenti di cui sopra, gli uffici regionali ne hanno predisposto una traduzione non ufficiale in lingua italiana, anche al fine di agevolare la presa visione della proposta in fase di Valutazione Ambientale Strategica (per il testo dell’IP, sono state tradotti i paragrafi più significativi: “Articolazione del Programma in priorità, obiettivi strategici e specifici selezionati, logica di intervento e tipologie di azione”).
Con il presente provvedimento si propone, per quanto sopra esposto, la presa d’atto dei seguenti documenti, parti integranti e sostanziali della presente deliberazione:
Si propone, altresì, di procedere all’avvio della consultazione pubblica, secondo le modalità e le tempistiche sopra descritte.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
delibera
(seguono allegati)
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