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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 154 del 19 novembre 2021


Materia: Settore secondario

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1377 del 12 ottobre 2021

Programmazione comunitaria 2021-2027. Adempimenti connessi alla condizione abilitante "Buona governance della strategia di specializzazione intelligente": aggiornamento del sistema di governance e avvio del processo di scoperta imprenditoriale (articolo 15 e allegato IV del Regolamento (UE) 2021/1060, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021).

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva il modello regionale di governance della Strategia di specializzazione intelligente, individuandone i soggetti responsabili e i processi, al fine dell’adempimento della condizione abilitante denominata “1.1. Buona governance della strategia di specializzazione intelligente nazionale o regionale” prevista dall’articolo 15 e dall’allegato IV del Regolamento (UE) 2021/1060, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021. Contestualmente si definiscono le modalità di avvio al processo di scoperta imprenditoriale. 

L'Assessore Roberto Marcato riferisce quanto segue.

Con l’adozione del Regolamento (UE) 2021/1060, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, l’Unione europea ha definito i cinque Obiettivi Strategici (anche denominati Obiettivi di Policies) su cui far convergere, tra gli altri, il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) per il periodo di programmazione 2021-2027.

Tra questi, l'Obiettivo Strategico "a) un’Europa più competitiva e intelligente attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa e intelligente e della connettività regionale alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)" figura tra quelli specificamente sostenuti dal Fondo europeo di sviluppo regionale, così come previsto dal collegato Regolamento (UE) 2021/1058 del 24 giugno 2021.

In relazione a tale Obiettivo Strategico il FESR sostiene, ai sensi dell’art. 3 del citato Reg. 2021/1058, i seguenti obiettivi specifici, finalizzati a:

i) sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate;

ii) permettere ai cittadini, alle imprese, alle organizzazioni di ricerca e alle autorità pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione;

iii) rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche grazie agli investimenti produttivi;

iv) sviluppare le competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l’imprenditorialità;

v) rafforzare la connettività digitale.

L’articolo 15 del Regolamento (UE) 2021/1060, assieme all’Allegato IV allo stesso, inoltre, stabiliscono quali sono le condizioni abilitanti tematiche (da osservare e mantenere in modo continuativo) applicabili al FESR e specificamente collegate ad ogni obiettivo specifico. Tra queste condizioni, relativamente agli obiettivi specifici “i) sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l'introduzione di tecnologie avanzate” e “iv) sviluppare le competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l'imprenditorialità”, figura la condizione abilitante denominata “1.1. Buona governance della strategia di specializzazione intelligente nazionale o regionale”.

Il tema della condizione abilitante riveste un particolare rilievo poiché, in caso di mancato soddisfacimento e mantenimento per tutto il periodo di Programmazione della condizione, il Regolamento prevede che non potranno essere pagate dalla Commissione europea le richieste di rimborso finanziario presentate dalla Regione sulle iniziative nel frattempo attivate e direttamente riconducibili ai già citati obiettivi specifici del Programma Regionale FESR (articolo 15, c. 5).

Lo stesso articolo 15, con il rinvio all’Allegato IV, ha altresì specificato una serie di criteri di adempimento, da utilizzarsi quali parametri di valutazione per verificare l’assolvimento - per l’intero periodo di programmazione - della citata condizione abilitante di “Buona Governance” e che sono stati così definiti:

“1. [presenza di] un'analisi aggiornata delle sfide riguardanti la diffusione dell'innovazione e la digitalizzazione;

2. l'esistenza di istituzioni o organismi regionali o nazionali competenti responsabili per la gestione della strategia di specializzazione intelligente;

3. [definizione di] strumenti di sorveglianza e valutazione volti a misurare la performance rispetto agli obiettivi della strategia;

4. [...] funzionamento della cooperazione tra portatori di interessi ("processo di scoperta imprenditoriale");

5. [individuazione delle] azioni necessarie a migliorare i sistemi nazionali o regionali di ricerca e innovazione, ove opportuno;

6. se del caso, [individuazione delle] azioni a sostegno della transizione industriale;

7. [definizione delle] misure per rafforzare la cooperazione con i partner al di fuori di un determinato Stato membro in settori prioritari sostenuti dalla strategia di specializzazione intelligente”.

Con riferimento all’assolvimento del secondo criterio sopra enunciato, rispetto all’attuale “Strategia di Specializzazione Intelligente regionale - RIS3 Veneto” (approvata con deliberazioni n. 1020 del 17 giugno 2014, n. 2276 del 30 dicembre 2016 e n. 216 del 28 febbraio 2017) ne è stato analizzato il sistema di governo al fine di verificarne la solidità e attualità in funzione dei nuovi parametri di soddisfacimento indicati dalla Commissione europea.

Al riguardo si ricorda che l’attuale sistema di governance della citata “Strategia”, come a suo tempo individuato dalla Regione (DGR n. 2276 del 30 dicembre 2016), è costituito:

  • dagli organi decisionali e di indirizzo, ossia Consiglio regionale e Giunta regionale;
  • dalla Direzione Ricerca Innovazione ed Energia quale struttura responsabile per le attività connesse alla Strategia e, in qualità di supporto operativo, dalla società in-house Veneto Innovazione Spa, (con la quale è attiva una convenzione autorizzata con deliberazione n. 687 del 31 maggio 2021);
  • dagli organismi consultivi e di supporto previsti dalla l.r. 9/2007 (recentemente ricostituiti con deliberazioni n. 753 del 15/06/2021 e n. 886 del 30/06/2021): Comitato di indirizzo regionale per la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione (previsto all’art. 5), avente funzioni consultive in tema di ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione, e dall’Osservatorio regionale permanente per la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione (previsto all’art. 7), con compiti tecnici e di supporto alla Giunta regionale nelle materie della ricerca e dell’innovazione,
  • dai Tavoli di concertazione trasversale e del credito, con funzione di rappresentanza partenariale a carattere consultivo.

L’attività di analisi condotta dalla Direzione Ricerca Innovazione ed Energia, anche con il supporto collaborativo a carattere tecnico-scientifico dei quattro Atenei regionali - giusta deliberazione n. 1403 del 16 settembre 2020, suggerisce una revisione della struttura di governance sopra descritta, che viene con il presente atto aggiornata, tenendo conto delle indicazioni della Commissione, delle criticità presenti nel modello attualmente adottato, del nuovo assetto organizzativo regionale e delle buone pratiche poste in essere in altre Regioni a livello nazionale e comunitario.

Ne deriva un aggiornamento della struttura di governance della “Strategia” - resa ora più efficace anche grazie ad una semplificazione e ridefinizione dei processi, a una più funzionale suddivisione dei compiti e ad una più chiara identificazione delle responsabilità tra gli organismi coinvolti - così come descritta nell’Allegato A alla presente deliberazione.

In particolare, l’aggiornamento richiesto ha condotto ad una struttura di governo maggiormente inclusiva e partecipata (la cui dinamicità ed efficacia viene garantita attraverso un’articolazione multilivello) e ad una più precisa definizione delle varie funzioni e dei vari soggetti che vi afferiscono, come di seguito descritte.

  • Funzione di indirizzo politico-strategico. Tale funzione viene assicurata dalla Giunta regionale che ne è la responsabile. In forza delle proprie funzioni decisionali, la Giunta garantisce la vision complessiva delle policies connesse alla “Strategia”, la finalizzazione delle risultanze emerse dai processi derivanti dalla strategia stessa nonché l’individuazione di strumenti e istanze di attuazione delle citate policies avvalendosi anche dei pareri forniti dal Comitato di indirizzo per la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione. La funzione di raccordo e allineamento tra il livello politico strategico e quello gestionale è assicurata dall’Area Politiche Economiche Capitale Umano e Programmazione Comunitaria cui spetta il compito di presidiare la Strategia S3 e i suoi obiettivi in sede di Comitato dei Direttori (ex lege l.r. 54/2012) e di coordinare le strutture amministrative regionali coinvolte nella S3 traducendo gli indirizzi della Giunta nell’ambito del Tavolo Interdirezionale.
  • Funzione gestionale-amministrativa. Le attività connesse a questa funzione (gestione, attuazione e monitoraggio) vengono svolte dalla Direzione Ricerca Innovazione e Energia che ne è la responsabile. Ai fini di assicurare il necessario coordinamento tra le diverse policies e strutture amministrative regionali, la Direzione si avvale del supporto del “Tavolo interdirezionale” composto dai Direttori delle Direzioni le cui competenze sono connesse alla “Strategia” e presieduto dall’Area Politiche Economiche Capitale Umano e Programmazione Comunitaria.
  • Funzione operativa-territoriale. Funzione che riguarda le dinamiche partecipative e di ascolto della “Strategia” (cd. percorso di “scoperta imprenditoriale”) e che vede, quale soggetto responsabile, la Direzione Ricerca Innovazione e Energia. Per l’attivazione e la gestione degli strumenti operativi e dei meccanismi volti al costante coinvolgimento del territorio, tra cui i Tavoli di Confronto, la Direzione si avvale del supporto tecnico-operativo della società in-house Veneto Innovazione Spa.
  • Funzione di advisoring e valutazione. La valutazione costante dei risultati del monitoraggio e degli impatti della “Strategia” è assicurata dalla Direzione Ricerca Innovazione e Energia che, al fine di aggiornare e migliorare la strategia stessa e di capitalizzare i risultati delle analisi e degli studi prodotti nelle strumentazioni di policies, si avvale del supporto tecnico di Veneto Innovazione Spa e dell'Osservatorio regionale permanente per la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione.

Con riguardo agli organismi coinvolti nei suddetti processi, alcuni tra i soggetti precedentemente previsti dalla citata DGR n. 2276/2016 nella struttura di governance della "Strategia" regionale, pur nel mantenimento dei ruoli, presentano una distribuzione più chiara dei livelli di coinvolgimento.

I tavoli tematici, ora denominati “Tavoli di confronto” (tematici e territoriali), che come detto rientrano tra gli strumenti di coinvolgimento del territorio e che verranno attivati in funzione degli ambiti di specializzazione, sono stati aggiornati ed integrati nelle loro funzioni, garantendo la partecipazione inclusiva e aperta a tutti gli attori del territorio appartenenti alle cosiddette quattro eliche (pubblica amministrazione, mondo della ricerca, imprese, cittadinanza) mediante stabili e frequenti momenti di ascolto e confronto.

Il ruolo di Veneto Innovazione è stato altresì integrato con compiti di studio e ricerca e, pertanto, viene a costituire il principale strumento per l’analisi dei dati in tema di ricerca e innovazione raccolti sul territorio e per la loro elaborazione in funzione della “Strategia” e delle altre policies regionali ad essa connesse e che, a tal fine, potrà avvalersi di esperti, eventualmente organizzati in sottogruppi operativi a composizione variabile in funzione del supporto tecnico-scientifico richiesto.

E’ stata inoltre prevista l’istituzione di un “Tavolo interdirezionale”, coordinato dal Direttore dell’Area Politiche Economiche Capitale Umano e Programmazione Comunitaria e composto dai Direttori delle Direzioni regionali connesse alla "Strategia", al fine di strutturare e coordinare il coinvolgimento operativo delle Direzioni stesse (e dei relativi Uffici di competenza, in funzione delle specifiche tematiche da affrontare), con funzioni di supporto tecnico e informativo utili all’attuazione e al monitoraggio della "Strategia".

Nell’ambito della condizione abilitante “Buona Governance”, questa nuova struttura di governance della Strategia di specializzazione intelligente, risulta necessaria non solo per l’assolvimento del criterio n. 2 sulla responsabilità delle istituzioni e degli organismi regionali chiamati a gestire e attuare la "Strategia", ma anche propedeutica all’assolvimento dei criteri n. 3 (relativo all’implementazione di un sistema di sorveglianza e valutazione) e n. 4 che (che fa riferimento al “processo di scoperta imprenditoriale”, ossia a quel processo interattivo, inclusivo e continuo fondato sull’ascolto ed il confronto con i portatori d’interesse del mondo dell’impresa, della ricerca, della società civile e delle istituzioni tramite il quale dovranno essere individuate le specializzazioni tecnologiche del territorio regionale su cui concentrare politiche e risorse economiche per l’innovazione).

Proprio con riferimento a tale processo, andranno pertanto coinvolti sia gli organismi della legge regionale 9/2007, sia le strutture regionali interessate, ma, soprattutto, i vari attori della cd. “Quadrupla Elica” presenti nel territorio regionale: imprese (diversificate per dimensioni e per intensità di innovazione, singole o appartenenti a Reti Innovative Regionali, ecc.); soggetti della ricerca (centri di ricerca, università, ecc.); organismi di  formazione e istituti scolastici ; soggetti appartenenti alla pubblica amministrazione (amministrazioni locali, camere di commercio, industria artigianato e commercio, ecc...); parti sociali;  intermediari dell’innovazione (trasferimento tecnologico e innovazione, Digital Innovation Hub, ecc.); organizzazioni del terzo settore e rappresentanti della società civile.

Per la realizzazione di tale processo si prevede un’ampia attività finalizzata a coinvolgere e consultare il territorio, che comprenderà sia consultazioni tematiche, sia la creazione di una sezione dedicata del portale regionale www.innoveneto.org (in gestione a Veneto Innovazione SpA).

In tal senso saranno prodotte e diffuse notizie ed informazioni sulla Strategia di specializzazione in essere e sul relativo percorso di aggiornamento, saranno predisposti strumenti specificamente  pensati per stimolare e raccogliere nuove ed ulteriori manifestazioni di interesse, saranno organizzati forum (anche online) volti all’ascolto del territorio e specifici tavoli di approfondimento sulle principali tematiche dell’innovazione per la successiva e necessaria individuazione delle priorità.

Con questo processo di scoperta imprenditoriale, la Regione sarà in grado di individuare gli ambiti e le traiettorie di sviluppo di interesse prioritario della Strategia di Specializzazione Intelligente regionale 2021-2027 e di assicurarne l’adattamento alle evoluzioni del contesto socio-economico veneto attraverso una consultazione costante lungo tutto il ciclo di programmazione.

In considerazione di quanto sopra premesso, si propone pertanto:

  • di aggiornare il sistema di governance e degli organismi responsabili a valere sulla Strategia di Specializzazione Intelligente regionale della Regione del Veneto secondo la struttura individuata nell’Allegato A al presente provvedimento;
  • di avviare il processo di scoperta imprenditoriale ai fini dell’aggiornamento del documento di “Strategia di Specializzazione Intelligente Regionale – RIS3 Veneto”;
  • di dare atto che le attività volte ad attuare la “Strategia” saranno svolte dalla Direzione Ricerca Innovazione ed Energia, in qualità di struttura regionale responsabile, che si avvarrà, laddove previsto, dell supporto operativo e tecnico di Veneto Innovazione SpA.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI il Regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione e il Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti

VISTE le leggi regionali 18 maggio 2007, n. 9 “Norme per la promozione ed il coordinamento della ricerca scientifica, dello sviluppo economico e dell’innovazione nel sistema produttivo regionale”, 31 dicembre 2012, n. 54, “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto"”, 17 maggio 2016, n. 14; “Modifiche alla legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 "Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n.1 "Statuto del Veneto"”;

VISTE le deliberazioni della Giunta regionale n. 1558 del 10 novembre 2015; n. 435 del 15 aprile 2016; n. 802 del 27 maggio 2016; n. 803 del 27 maggio 2016; n. 1403 del 16 settembre 2020; n. 1020 del 17 giugno 2014; n. 2276 del 30 dicembre 2016 e n. 216 del 28 febbraio 2017; n. 697 del 21 maggio 2018, n. 753 del 15 giugno 2021 e n. 886 del 30 giugno 2021

VISTA la deliberazione del Consiglio regionale n. 74 del 2 marzo 2016;

delibera

  1. di considerare le premesse parte integrante del presente provvedimento;
  2. di approvare l’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, al fine di assicurare il soddisfacimento del criterio n. 2 “esistenza di istituzioni o organismi regionali o nazionali competenti responsabili per la gestione della strategia di specializzazione intelligente” della condizione abilitante denominata “Buona governance della strategia di specializzazione intelligente” di cui all’Allegato IV del Regolamento (UE) 2021/1060, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021;
  3. di avviare il processo di scoperta imprenditoriale ai fini dell’aggiornamento del documento di “Strategia di Specializzazione Intelligente Regionale – RIS3 Veneto” e del soddisfacimento del criterio n. 4 “funzionamento della cooperazione tra portatori di interessi ("processo di scoperta imprenditoriale")” della condizione abilitante denominata “Buona governance della strategia di specializzazione intelligente” di cui all’Allegato IV del Regolamento (UE) 2021/1060, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021;
  4. di dare atto che quanto disposto ai punti n. 2 e n. 3 aggiorna il “Documento di Strategia Regionale della Ricerca e l’Innovazione” in ambito di Specializzazione Intelligente RIS3 Veneto (di cui alle DGR n. 1020 del 17 giugno 2014, n. 2276 del 30 dicembre 2016 e n. 216 del 28 febbraio 2017);
  5. di dare atto che la gestione e il coordinamento delle attività previste ai punti n. 2 e n. 3 saranno svolti dalla Direzione Ricerca Innovazione ed Energia, in qualità di struttura regionale responsabile per l’attuazione della Strategia di Specializzazione Intelligente del Veneto;
  6. di incaricare il Direttore della Direzione Ricerca Innovazione ed Energia dell’esecuzione del presente atto e di procedere alle eventuali integrazioni o modifiche ai contenuti dell’Allegato A conseguenti all’esame dei competenti organi comunitari;
  7. di incaricare il Direttore dell’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria di adottare ogni atto organizzativo volto a coordinare le attività delle varie strutture regionali coinvolte dalla "Strategia di specializzazione Intelligente" regionale;
  8. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;
  9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_1377_21_AllegatoA_460144.pdf

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