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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 131 del 01 ottobre 2021


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1286 del 21 settembre 2021

Aggiornamento agli addendum di cui alla D.G.R. n. 1883 del 29/12/2020 e determinazioni conseguenti.

Note per la trasparenza

Il provvedimento, a seguito delle modifiche apportate al Piano tecnico Veneto BUL di cui alla DGR n. 1883 del 29/12/2020, conferisce mandato al Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale ed al Direttore della Direzione ADG FEASR Bonifica e Irrigazione, limitatamente alle materie di propria competenza, di porre in essere tutti gli atti conseguenti e necessari a dare attuazione alla suddetta DGR 1883 del 29/12/2020.

L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.

Con DGR n. 319 del 24/03/2016, la Giunta Regionale ha approvato l'Accordo di Programma per lo sviluppo della Banda Ultra Larga sul territorio veneto. Tale Accordo, sottoscritto in data 14/04/2016 tra il MISE e la Regione del Veneto, ha previsto la realizzazione di interventi infrastrutturali in linea con l’Agenda Digitale Europea 2020, con l'Agenda Digitale del Veneto, approvata con DGR. n. 554 del 03/05/2013 ed aggiornata con DGR n. 978 del 27/06/2017, oltre che con la "Strategia italiana per la Banda Ultra Larga".

Il predetto Accordo ha stabilito una dotazione finanziaria complessiva di € 399.431.499,88=, individuando all’art. 5, al fine di garantire una gestione unitaria degli interventi, le seguenti fonti di finanziamento: 1) € 315.810.955,00= individuati per la Regione del Veneto a valere sui fondi FSC 2014/2020, di cui alla delibera CIPE n. 65 del 06/08/2015; 2) € 40.000.000,00= a valere sui fondi del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Veneto - programmazione 2014/2020; 3) € 43.620.544,88= a valere sui fondi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) Veneto - programmazione 2014/2020.

È stato scelto per l'attuazione degli interventi infrastrutturali nell'arco temporale 2016-2020 il modello dell’intervento diretto, come definito dal documento di prenotifica del regime di aiuto inviato dal Governo italiano in data 05/02/2016 alla Commissione Europea. All'art. 6 dell’Accordo è stata, altresì, prevista la sottoscrizione in fase attuativa, da parte del MISE e della Regione del Veneto, di specifiche Convenzioni operative.

Le successive fasi attuative del citato Accordo di Programma sono state avviate con DGR n. 793 del 27/05/2016 la quale ha approvato gli schemi delle seguenti Convenzioni operative: 1) la Convenzione operativa che ha impegnato le disponibilità relative al POR FESR 2014-2020, Asse n. 2 "Agenda Digitale", Azione 2.1.1 “Contributo all’attuazione del ‘Progetto Strategico Agenda Digitale per la Banda Ultra Larga’ e di altri interventi programmati per assicurare nei territori una capacità di connessione a almeno 30 Mbps, accelerandone l’attuazione nelle aree produttive, e nelle aree rurali e interne, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica nelle aree consentite dalla normativa comunitaria” per la diffusione della Banda Ultra Larga, per l'importo complessivo di € 40.000.000,00 =; 2) la Convenzione operativa che ha impegnato le disponibilità relative al PSR FEASR 2014-2020 per il Veneto, intervento 7.3.1, per l'importo complessivo di € 43.620.545,00=. Tali Convenzioni hanno regolamentato le modalità operative utili per la rendicontazione e la corretta gestione dei finanziamenti relativi al POR FESR e al PSR FEASR, all'interno della gestione unitaria degli interventi.

Con tale Deliberazione è stato altresì approvato, il Piano tecnico Veneto BUL nel quale sono individuati i territori regionali in cui devono essere concretamente realizzati gli interventi. Nello specifico, il Piano tecnico si inquadra nell’ambito del “Piano Strategico Banda Ultra larga" - regime d’aiuto n. SA41647 notificato il 29/04/2016 dal MISE. Tale Piano definisce gli obiettivi, le modalità di attuazione degli interventi, gli aspetti tecnici, i requisiti minimi di copertura, le aree (bianche) candidate all’intervento ed il valore complessivo per la costruzione dell’infrastruttura passiva abilitante l’offerta di servizi a Banda Ultra Larga.

Con riferimento alle disponibilità relative al PSR per il Veneto 2014-2020, si ricorda che lo stesso è stato approvato con Decisione della Commissione Europea n. 3482 del 26/05/2015 e ratificato dalla Regione del Veneto con DGR n. 947 del 28/07/2015. Il testo del PSR Veneto 2014-2020 è stato poi più volte modificato, da ultimo con Decisione di esecuzione della Commissione Europea C (2020) 5832 del 20/08/2020 e ratificato dalla Regione del Veneto con DGR n. 1233 del 01/09/2020.

In merito invece al POR FESR 2014-2020, si ricorda come lo stesso sia stato approvato dalla Commissione Europea in data 17/08/2015 con Decisione (CE) C(2015) 5903 final e successivamente modificato con Decisioni (CE) C (2018) 4873 final del 19/07/2018, C(2019) 4061 final del 05/06/2019 e C(2020) 7754 final del 05/11/2020.

A seguito della stipulazione delle medesime Convenzioni, il MISE ha assunto il ruolo di beneficiario, incaricato di effettuare gli interventi avvalendosi, a tal fine, della società in house Infratel Italia Spa in qualità di “soggetto attuatore”, così come previsto dalla Delibera CIPESS n. 65 del 06/08/2015. Le infrastrutture di telecomunicazioni realizzate ed integrate sul territorio regionale mediante fondi regionali saranno comunque di proprietà dell'Amministrazione Regionale.

Entrambe le Convenzioni operative sopra descritte sono state sottoscritte in data 27/05/2016 per una durata sino al 31/12/2041. Gli interventi realizzati mediante l’impiego di fondi regionali avrebbero dovuto tuttavia concludersi entro la scadenza delle Programmazioni FESR e FEASR 2014-2020.

Ai sensi dell'art. 5, com. 2, della predetta Convenzione operativa che ha impegnato disponibilità relative al POR FESR 2014-2020 per la diffusione della Banda Ultra Larga, è previsto che: "In caso di mancato raggiungimento degli indicatori relativi alla riserva di performance previsti per il Programma Operativo Regionale 2014-2020 Asse 2 Azione 2.1.1, le risorse a valere sul POR FESR saranno conseguentemente adeguate".

Col decorrere degli anni, Regione del Veneto ha dovuto prendere atto che vi è stata una notevole discrepanza tra l’effettivo stato di avanzamento dei lavori ed il cronoprogramma delle opere concordate con il MISE. Con note prot. n. 180900 del 17/05/2018 e prot. n. 427485 del 19/10/2018, l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico ed Energia ha, quindi, provveduto a denunciare al Ministro competente la grave situazione di ritardo nell’implementazione del Piano Banda Ultra Larga sollecitandolo a porre in essere i necessari provvedimenti al fine di garantire la realizzazione in tempi rapidi e certi delle opere infrastrutturali in argomento.

Infatti, come riportato nella Relazione di Attuazione Annuale (RAA) dell’anno 2018, Regione del Veneto ha visto il raggiungimento di tutti gli obiettivi intermedi 2018 prefissati per gli Assi del POR FESR 2014-2020, tranne che in corrispondenza dell’Asse 2 “Agenda Digitale”, con riferimento all’indicatore di avanzamento fisico “Estensione dell’intervento in lunghezza” dell’azione 2.1.1 con il conseguente mancato raggiungimento del relativo performance framework. Tale inadempimento è stato accertato anche dalla Commissione Europea (CE) che, con Decisione C (2019) 6200 del 20/08/2019, ha stabilito di operare una decurtazione economica di € 4.812.500,00 sulle risorse POR FESR 2014-2020 destinate all’Amministrazione regionale. Di conseguenza, la Giunta Regionale, con DGR n. 1551 del 22/10/2019, ha disposto la riallocazione della riserva di efficacia dell'attuazione dello stesso Asse 2 “Agenda Digitale”, pari ad € 4.812.500,00, in altri Assi del POR FESR 2014-2020.

Conseguentemente, con nota prot. n. 446514 del 18/10/2019, Regione del Veneto, tramite l’Avvocatura regionale, ha intimato al MISE di attivarsi affinché non vi fossero più ritardi nella realizzazione delle opere in oggetto diffidandolo, contestualmente, a mantenere indenne la Regione dalla decurtazione di € 4.812.500,00 subita a seguito del mancato raggiungimento dell’obiettivo intermedio 2018 previsto dal performance framework e a rendere disponibile un’identica somma compensativa per la prosecuzione dei lavori. Da ultimo era stato ribadito l’obbligo in carico al Ministero di mantenere indenne l’Amministrazione regionale da ogni conseguenza negativa derivante dalla mancata ultimazione dell’infrastruttura Banda Ultra Larga entro il termine pattuito del 31/12/2020.

Si evidenzia che la legittimità delle richieste sopra avanzate si è basata sull’applicazione normativa dell’art. 10 di entrambe le Convenzioni, nel quale è prevista per i contraenti un’apposita clausola di esonero di responsabilità del seguente tenore: “Ciascuna delle parti si obbliga a tenere indenne l’altra da tutte le conseguenze negative comunque derivanti da eventi ascrivibili alla propria responsabilità per tutta la durata della convenzione”.

Successivamente, con note prot. n.156299 del 15/04/2020 e prot. n. 333259 del 29/08/2020, l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico ed Energia ha denunciato nuovamente al MISE la grave situazione di ritardo nell’implementazione del Piano Banda Ultra Larga.

A seguito del sopraggiungere della pandemia da Covid-19, dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il giorno 11/03/2020, è stato possibile riprogrammare le risorse dell’Asse 2 del POR FESR 2014-2020 legate all’intervento “Banda Ultra Larga”, cogliendo le opportunità offerte dalle modifiche apportate ai Regolamenti (UE) n. 1301/2013 e  n. 1303/2013 dall’Unione Europea (UE) con il pacchetto “Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus” (Regolamento (UE) n. 460/2020 e Regolamento (UE) n. 558/2020) che hanno ampliato la possibilità di utilizzo dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei 2014-2020 (SIE).

Inoltre, è stato consentito agli Stati membri l’adozione di misure di sostegno temporanee al tessuto economico, in deroga alla disciplina ordinaria degli aiuti di stato, di cui al “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” (C(2020) 1863 del 19/05/2020 e ss.mm.ii.) nel cui contesto è stato approvato il regime quadro per l’Italia (SA.57021 e ss.mm.ii.).

Con riferimento alla normativa a livello nazionale, si evidenzia, tra i principali provvedimenti normativi adottati in materia sanitaria, economica e sociale dal Governo in risposta all’emergenza Covid-19, il D.L. n. 34 del 19/05/2020 - "Decreto Rilancio", convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77, che al Capo XI disciplina l’utilizzo dei Fondi della politica di coesione e, in particolare, agli articoli 241 e 242 stabilisce alcune condizioni per le riprogrammazioni dei Programmi Operativi nazionali e regionali dei Fondi SIE 2014-2020, prevedendo anche la possibilità di uno specifico Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale  e le Amministrazioni titolari di Programmi.

Quindi, prendendo atto delle predette modifiche al quadro normativo europeo sopra descritto, la Giunta Regionale, con l’obiettivo di migliorare il coordinamento unitario e la qualità degli investimenti finanziati con risorse statali destinate alle politiche di coesione dei diversi cicli di programmazione, con DGR n. 404 del 31/03/2020, ha adottato le prime linee di indirizzo per trasferire le risorse, ancora disponibili sui POR FESR e FSE 2014-2020 del Veneto, a favore dei servizi di sanità pubblica, delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese.

Successivamente, con le DGR n. 745 del 16/06/2020, n. 786 del 23/06/2020 e n. 1332 del 16/09/2020, sono state rispettivamente previste, in particolare: misure di sostegno allargate al sistema sanitario, al sistema socio-economico e alle persone; la definizione dell'ammontare complessivo delle risorse disponibili, alla luce delle opportunità derivanti dall’Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi SIE, ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. 34/2020, sottoscritto in data 10 luglio 2020 dal Presidente della Regione del Veneto e dal Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale; la presa d’atto da parte della Regione delle risorse disponibili per il Veneto a valere sul FSC 2014-2020 per l’attuazione degli interventi individuati nel PSC confermando, peraltro, le finalità dell'intervento in corrispondenza dell'Obiettivo tematico 2 – priorità di investimento 2a “Estendere la diffusione della banda larga”. Infine, con la DGR n. 241 del 09/03/2021, la Giunta Regionale ha assicurato la prosecuzione delle Programmazioni del POR FESR e del POR FSE 2014-2020 perseguendo le priorità di investimento già precisate con la stessa DGR n. 1332 del 16/09/2020. Nell’Allegato A della DGR precitata, sono state, infatti, individuate le iniziative da attuare con le risorse FSC assegnate alla Regione del Veneto con Delibera del CIPE (ora CIPESS), n. 39/2020, riclassificate sulla base delle Aree Tematiche del PSC.

Quindi, in data 29/04/2021 il CIPESS (ex CIPE) ha adottato la Delibera quadro PSC n. 2 del 29/04/2021 e la Delibera n. 30 del 29/04/2021 di approvazione del PSC della Regione del Veneto che si articola in due Sezioni:

  • una Sezione Ordinaria nella quale confluiscono le risorse provenienti dalle precedenti Programmazioni FSC 2000-2006 e 2007-2017 a titolarità regionale, già oggetto di programmazione e in corso di realizzazione, per l’importo complessivo di 666,49 Milioni di Euro. La Sezione Ordinaria è destinata ad essere implementata con la prossima Programmazione FSC 2021-2027;
  • una Sezione Speciale nella quale confluiscono le risorse FSC di nuova assegnazione, destinate alla prosecuzione e/o alla realizzazione degli interventi non più finanziati dai Fondi Europei, per un totale di 253,7 Milioni di Euro, per la quale ad oggi è prevista la conclusione nel 2025.

La riprogrammazione dell'intervento "Banda Ultra Larga" comporta che la parte del progetto originariamente previsto nel POR FESR verrà ora finanziato sia con fondi europei (FESR) che con fondi nazionali (FSC) e completato nella sua interezza.

In particolare, il progetto originariamente finanziato dal POR FESR 2014-2020 per un importo di € 35.187.500,00, così come decurtato della suindicata riserva di efficacia, si conferma a carico del POR FESR 2014-2020 per l’importo di € 16.302.820,00 e si determina a carico del FSC 2014-2020 dal PSC per l’importo di € 18.884.680,00 rendendo così al contempo disponibili da subito le corrispondenti risorse regionali FESR per l'emergenza Covid-19 sul territorio regionale.

Si rappresenta, inoltre, che tale riprogrammazione del POR FESR 2014-2020 è stata approvata dalla Commissione Europea, con Decisione C(2020) 7754 final del 05/11/2020 rubricata: “Modifica della Decisione di esecuzione C(2015) 5903 che approva determinati elementi del programma operativo “POR Veneto FESR 2014-2020” per il sostegno a titolo del Fondo europeo di Sviluppo regionale nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione “per la regione Veneto in Italia”.

Con DGR n. 1883 del 29/12/2020, la Giunta regionale ha approvato la versione aggiornata del Piano tecnico Veneto BUL redatto da Infratel Italia S.p.a., con aggiornamento del  relativo cronoprogramma. A seguito degli aggiornamenti apportati al Piano Tecnico Veneto BUL, le fonti di finanziamento risultavano rimodulate come segue: 1) € 16.302.820,00= a valere sui fondi POR FESR - programmazione 2014/2020; 2) € 43.620.545,00= a valere sui fondi PSR FEASR - programmazione 2014/2020; 3) € 68.253.393,00= a valere sui fondi FSC 2014/2020, di cui alla delibera CIPE n. 65/2015; 4) € 18.884.680,00= a valere sui fondi FSC regionali tramite il Piano Sviluppo e Coesione (PSC).

La parte del progetto originariamente finanziata dal POR FESR per un importo di € 40.000.000,00 è stata decurtata della quota di riserva di efficacia nel 2018, diventando così un progetto da € 35.187.500,00. Tale importo è posto a carico del POR FESR per l’importo di € 16.302.820,00 e a carico del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 dal Piano Sviluppo e Coesione (PSC) per l’importo di € 18.884.680,00.

Con la medesima deliberazione, la Giunta regionale ha approvato gli addendum di entrambe le Convenzioni Operative necessarie a seguito degli aggiornamenti apportati al Piano Tecnico Veneto BUL e partitamente:

  • sui fondi FESR Sono state inserite la rimodulazione delle risorse, la presa d’atto di non ammissibilità dell’IVA, la nuova calendarizzazione dei termini previsti per l’esecuzione delle attività, la modifica del valore di rimborso riconosciuto ad Infratel Italia S.p.A. dei costi di cui all’art. 3 della convenzione operativa a valere sul Programma POR FESR 2014-2020;
  • sui Fondi Feasr sono state parimenti inserite la presa d’atto di non ammissibilità dell’IVA e la nuova calendarizzazione dei termini previsti per l’esecuzione delle attività.

Con nota prot. n. 553527 del 29/12/2020, la Direzione AdG FEASR e Foreste (ora Direzione ADG FEASR Bonifica e Irrigazione) ha trasmesso, quindi, al Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali, l’addendum alla Convenzione operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga in Veneto a valere sul Programma di Sviluppo rurale FEASR 2014/20200 per il Veneto.

Con nota prot. n. 556534 del 31/12/2020, la Direzione ICT e Agenda Digitale ha trasmesso, al Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali, l’addendum alla Convenzione operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga in Veneto a valere sul Programma POR FESR 2014/2020 per il Veneto.

In data 01/02/2021, con nota prot. n. 6957 (prot. reg. n. 46011 del 01/02/2021), il Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali, ha comunicato alla Direzione ICT e Agenda Digitale di accettare le modifiche e le integrazioni proposte nell’addendum a valere sul Programma POR FESR 2014/2020 per il Veneto  trasmesso, fatta eccezione per la norma che prevedeva: “Il MISE si impegna a coprire con risorse statali ogni eventuale decurtazione a carico del POR FESR 2014/2020 per il Veneto risultante da rettifiche finanziarie disposte dalla Commissione per mancato raggiungimento dei target finali, a causa di debolezze di attuazione chiaramente identificate ai sensi del Regolamento (UE) 1303/2013, art. 22, comma 7 e del Regolamento 215/2014, articolo 6, commi 3 e 4”. In relazione a tale disposizione, il MISE ha proposto la seguente riformulazione: “Possono essere coperte, in tutto o in parte, con risorse statali o regionali eventuali decurtazioni a carico del POR FESR 2014-2020 risultanti da rettifiche finanziarie disposte dalla Commissione per mancato raggiungimento dei target finali, a causa di debolezze di attuazione chiaramente identificate ai sensi del Regolamento (UE) 1303/2013, art. 22, comma 7 e del Regolamento 215/2014, articolo 6, commi 3 e 4. L’eventuale uso di risorse statali o regionali ai fini della copertura delle predette decurtazioni è in ogni caso subordinato alla formulazione alle rispettive parti di una preliminare proposta approvata all’unanimità dal Comitato di Coordinamento di cui all’art. 7 dell’Accordo di Programma per lo sviluppo della Banda Ultra Larga stipulato tra il MiSE e la Regione in data 13/4/2016”.

Parimenti, in data 08/02/2021, con nota prot. n. 9227 (prot. reg. n. 58660 del 08/02/2021) il Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali, ha comunicato alla Direzione AdG FEASR e Foreste (ora Direzione ADG FEASR Bonifica e Irrigazione)  di accettare le modifiche e le integrazioni proposte nell’addendum, a valere sul Programma di Sviluppo rurale FEASR 2014/2020 per il Veneto trasmesso, fatta eccezione per la norma che prevedeva: “Il MISE si impegna a coprire con risorse statali ogni eventuale decurtazione a carico del – Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 per il Veneto risultante da rettifiche finanziarie disposte dalla Commissione per mancato raggiungimento dei target finali, a causa di debolezze di attuazione chiaramente identificate ai sensi del Regolamento (UE) 1303/2013, art. 22, comma 7 e del Regolamento 215/2014, articolo 6, commi 3 e 4”. In relazione a tale disposizione, il MISE proponeva di riformulare il testo in maniera analoga a quanto sopra riportato per l’addendum alla convenzione FESR.

La Direzione ICT e Agenda Digitale ha, quindi, richiesto un parere in merito alla legittimità delle suindicate riformulazioni proposte dal MISE all’Avvocatura regionale, la quale ha reputato che “la nuova formulazione possa essere considerata quale previsione di modifica non sostanziale della precedente intesa, in quanto gli accordi quadro stipulati con il Mise (allegati A e B alla DGRV n. 319/2016), tuttora validi ed efficaci, contemplano clausole di esonero di responsabilità, anche a favore dell’Amministrazione Regionale, sufficientemente chiare da poter essere evocate in caso di inadempimenti da parte del Mise piuttosto che da parte delle sue società in house esecutrici dei lavori secondo il nuovo addendum. Clausole che erano già state espressamente richiamate in occasione delle diffide formulate dalla Scrivente al Mise in nome e per conto dell’Amministrazione Regionale e che non sono pregiudicate né modificate per effetto della sottoscrizione dell’Addendum” (cfr. nota prot. n. 113748 del 11/03/2021 agli atti della Direzione ICT e Agenda Digitale).

Con nota prot. n. 266481 del 11/06/2021, a maggior tutela per la Regione, l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico ed Energia ha richiesto al Ministro dello Sviluppo Economico “una dichiarazione di impegno e garanzia del concessionario e/o del Ministero soggetto attuatore, di essere in grado di completare le attività entro il nuovo termine, tanto più che ormai ci si trova a 2021 già avanzato”.

Alla luce di quanto sopra esposto, considerate che le clausole di esonero indicate agli articoli 10 di ambedue le Convenzioni operative, sottoscritte tra Regione del Veneto e MISE in data 27 maggio 2016, rimangono comunque valide ed efficaci tra le parti, al fine di dare concreta attuazione al Piano Tecnico Veneto BUL approvato con D.G.R. n. 1883 del 29/12/2020, si ritiene necessario conferire mandato al Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale  ed al Direttore della Direzione ADG FEASR Bonifica e Irrigazione, di sottoscrivere rispettivamente  l'addendum alla Convenzione operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione del Veneto a valere sul Programma POR FESR 2014/2020 e l'addendum alla Convenzione operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione del Veneto a valere sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 per il Veneto, aggiornati con le modifiche proposte dal MISE.

Parimenti, allo stato, risulta necessario dare avvio alla successiva fase di attuazione del Piano tecnico Veneto BUL approvato con la succitata Delibera n. 1183 del 29/12/2020, attraverso la sottoscrizione di una Convenzione operativa tra la Regione del Veneto e il MISE per la destinazione al progetto Banda Ultra Larga di risorse regionali addizionali del FSC 2014-2020 resesi disponibili tramite il PSC, per un importo di € 18.884.680,00 delegandone la sottoscrizione al Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale.

Con tale Convenzione operativa il Ministero, tramite il soggetto attuatore "in house" Infratel, svolgerà i seguenti principali compiti: a) Redazione del progetto preliminare/studio di fattibilità a base di gara; b) Predisposizione e pubblicazione degli atti di gara; c) Valutazione dell'offerta tecnica/economica e del piano economico finanziario presentati dai concorrenti; d) Stipula dell'accordo di concessione; e) Approvazione dei successivi livelli di progettazione dell'intervento; f) Erogazione, in seguito a stati di avanzamento, dei pagamenti al concessionario; g) Funzioni di Organismo di Alta vigilanza sull'esecuzione dei lavori da parte del concessionario e sulla gestione della concessione; h) Monitoraggio e verifica della redditività dell'investimento; i)Rendicontazione costi e spese sostenute; j)Collaudo tecnico/amministrativo delle infrastrutture; k) Verifica del rispetto del contratto di concessione; l)Riscossione in nome e per conto, rispettivamente di Ministero e Regioni, dei canoni derivanti dalla concessione.

Gli interventi realizzati mediante l'impiego del FSC 2014-2020 saranno finanziati disponendo la copertura finanziaria con le risorse stanziate sul capitolo n. 104237 "FSC - ACCORDO REGIONE - MINISTRO PER IL SUD E LA COESIONE - P.I 2A "BANDA ULTRA LARGA" -  INVESTIMENTI FISSI LORDI E ACQUISTO DI TERRENI (ARTT. 241, 242, D.L. 19/05/2020, N. 34 - DEL. CIPESS 28/07/2020, N.39).

La suddetta Convenzione avrà durata sino al 31/12/2041 e dovrà disciplinare i rapporti tra l'Amministrazione Regionale ed il MISE relativamente allo svolgimento delle attività che quest'ultimo dovrà condurre per il conseguimento degli obiettivi illustrati nel Piano tecnico Veneto BUL approvato con DGR n. 1883 del 29/12//2020, in conformità alle Convenzioni operative FESR e FEASR stipulate in data 27/05/2016 e come modificate dal provvedimento del 29/12/2020. Tali obiettivi verranno realizzati mediante l'attuazione del modello dell’intervento diretto previsto dal documento di notifica del nuovo regime di aiuto n. S.A. 41647 (2016/N), definito dal MISE ed approvato dalla Commissione Europea in data 30/06/2016.

L'intervento continuerà ad essere effettuato dal MISE in qualità di beneficiario, che si avvarrà, a tal fine, della società in house Infratel Italia Spa che agirà in qualità di soggetto attuatore degli interventi, così come previsto dalla Delibera CIPESS n. 65 del 06/08/2015.

Le infrastrutture di telecomunicazioni realizzate ed integrate sul territorio regionale medianti fondi regionali saranno di proprietà dell'Amministrazione Regionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

- VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio;

- VISTO il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio;

- VISTO il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio;

- VISTO il pacchetto “Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus” (Regolamento (UE) n. 460/2020 e Regolamento (UE) n. 558/2020);

- VISTA la Decisione C (2019) 6200 del 20/08/2019 della Commissione Europea;

- VISTO il Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” (C(2020) 1863 del 19/05/2020 e ss.mm.ii.);

- VISTO il POR FESR, approvato dalla Commissione Europea il 17/08/2015 con Decisione (CE) C(2015) 5903 e modificato con Decisioni (CE) C(2018) 4873 final del 19/07/2018, C(2019) 4061 final del 05/06/2019 e C(2020) 7754 final del 05/11/2020;

- VISTO il PSR per il Veneto 2014-2020, approvato con Decisione della Commissione Europea n. 3482 del 26/05/ 2015, modificato da ultimo con Decisione C (2020) 5832 del 20/08/2020 e ratificato dalla Regione del Veneto con DGR n. 1233 del 01/09/2020;

- VISTO il D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013;

- VISTO l'Accordo di Programma sottoscritto in data 14/04/2016 con il MISE per lo sviluppo della Banda Ultra Larga (BUL) sul territorio della Regione del Veneto;

- VISTO l’Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. 34/2020 sottoscritto in data 10 luglio 2020 tra la Regione del Veneto e il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale;

- VISTA la Delibera CIPE n. 39/2020;

- VISTA la Delibera CIPESS n. 2/2021;

- VISTA la Delibera CIPESS n. 30/2021;

- VISTA la D.G.R. n. 1883/2020 e relativi allegati;

- VISTA la Legge Regionale n. 1/2011;

- VISTE la DGR n. 319 del 24/03/2016, la DGR   n. 793 del 27/05/2016, la DGR n. 554 del 03/05/2013 aggiornata con DGR n. 978 del 27/06/2017, la DGR n. 1551 del 22/10/2019, DGR n. 404 del 31/03/2020, la DGR n. 745 del 16/06/2020, la DGR n.786 del 23/06/2020, la DGR n. 1332 del 16/09/2020, la DGR n. 241 del 09/03/2021;

- VISTA la nota di diffida al MISE dell’Avvocatura Regionale prot. n. 446514 del 16/10/2019;

- VISTE le note agli atti della Direzione ICT e Agenda Digitale prott. n. 180900 del 17/05/2018, n.427485 del 19/10/2018, n. 156299 del 15/04/2020, n. 333259 del 25/08/2020, n. 553527 del 29/12/2020, n. 556534 del 31/12/2020, n. 113748 del 11/03/2021 e n. 266481 del 11/06/2021;

- VISTE  le note trasmesse dal MISE prot. n. 46011 del 01/02/2021 e prot. n. 58660 del 08/02/2021;

- VISTO l'art. 2, comma 2, lettera g), della Legge Regionale n. 54 del 31/12/2012.

delibera

  1. che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di prendere atto e fare propri gli aggiornamenti, così come descritti nelle premesse, relativi agli addendum alla Convenzione operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione del Veneto a valere sul Programma POR FESR 2014/2020 ed alla Convenzione operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione del Veneto a valere sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 per il Veneto, approvati come allegati B e C alla D.G.R. n. 1883 del 29/12/2020;
  3. di incaricare il Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale ed il Direttore della Direzione ADG FEASR Bonifica e Irrigazione, limitatamente alle materie di propria competenza, alla sottoscrizione degli aggiornamenti agli addendum di cui al punto 2 del presente dispositivo;
  4. di incaricare il Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale alla predisposizione e sottoscrizione della Convenzione operativa tra Regione del Veneto e il Ministero dello Sviluppo economico (MISE) per la destinazione al progetto Banda Ultra Larga di risorse regionali addizionali del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 resesi disponibili tramite il Piano Sviluppo e Coesione (PSC) per un importo di € 18.884.680,00, secondo le indicazioni esposte in premessa e in conformità alle Convenzioni operative FESR e FEASR stipulate in data 27/05/2016. La stessa dovrà essere redatta nel rispetto dei principi e delle tempistiche indicate nella DGR 1883 del 29/12/2020, con particolare riferimento alla scadenza del 31/12/2023 per il collaudo, da parte di Infratel, degli interventi;
  5. di determinare in € 18.884.680,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa derivanti dall’attuazione della Convenzione operativa, di cui al punto 3 del presente dispositivo, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 104237 "FSC - ACCORDO REGIONE - MINISTRO PER IL SUD E LA COESIONE - P.I 2A "BANDA ULTRA LARGA" -  INVESTIMENTI FISSI LORDI E ACQUISTO DI TERRENI (ARTT. 241, 242, D.L. 19/05/2020, N.34 - DEL. CIPE 28/07/2020, N. 39) del Bilancio di previsione 2021-2023;
  6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013;
  7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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